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La posizione delle Chiese Protestanti sulle unioni tra coppie omosessuali


nevischio

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una religione che si basa su un testo datato e pieno di violenza

Per alcuni si basa su quello, per altri, come il sottoscritto, assolutamente no. Sembra che tu non abbia letto i miei precedenti interventi.

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Cioè fatemi capire, una religione che si basa su un testo datato e pieno di violenza di per sé non è negativo? Ma secondo voi sono gruppi di minoranza che interpretano bene il testo? E secondo voi bisogna tollerarli anche se vogliono diffondere un testo violento? Mi sembrate i pro-ana, fate gli stessi ragionamenti!

 

No, io non ho detto affatto che interpretano bene il testo, anzi ne dubito

 

Ho detto che personaggi del calibro di Gandhi e Tolstoi ci hanno

trovato lo spunto per una loro visione spirituale-filosofica che, dal

punto di vista politico, io trovo non spregevole : la non violenza, il

pacifismo etc.

 

Forse si potrebbe parlare di spiritualità, più che di religione

 

Ritenendo invece che veramente Gesù Cristo abbia voluto istituire

una religione è chiaro che quello specifico comandamento di per sé

non basta ( sicuramente no, in senso storico-sociale )

 

Ed in effetti chi veramente pratica il Cristianesimo ha bisogno di ben

altro....

 

 

 

bisogna tollerarli anche se vogliono diffondere un testo violento

 

Gandhi non era neanche cristiano cosa vuoi che diffondesse?

 

Non so se si possa ritenere che il Vangelo in sé sia un testo "violento"

certo contiene espressioni poco simpatiche nei confronti di altre religioni

e fa capire che sarebbe gradita l'adesione alla nuova

 

Però al più questo può essere ritenuto un presupposto per la violenza

che ne è seguita ( la pretesa universalista è diventata totalitaria ) certo

in ottica neo-pagana si può sostenere implicitamente violento o intrinsecamente

contradditiorio: tu dici di amare il Nemico, ma al contempo lo vorresti convertire

 

Comunque, io tollero i cattolici...figuriamoci se non tollero i Valdesi

forse i Valdesi - per come sono - li rispetto anche, cioè gli concedo

qualcosa in più

 

Ma un Valdese non crede soltanto a "ama il prossimo tuo e porgi l'altra

guancia etc" ovviamente crede a tutto un complesso di cose in più

 

Cioè è un caso un po diverso il Valdese rispetto a Gandhi

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il solo fatto di affermare ''quello in cui credo io è per forza, quello in cui credi tu è per forza falso'' è un esempio di violenza.

Ovviamente, però quella è un'affermazione che è stata superata da molte persone che si considerano religiose.

 

 

 


Non esiste una religione più tollerante delle altre.
ognuna lo è in misura uguale

Io credo che questo "grillismo religioso" non faccia affatto bene né alla discussione né alla comprensione.

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Io credo che questo "grillismo religioso" non faccia affatto bene né alla discussione né alla comprensione.

In Sri lanka incendiano le chiese cattolice.

E socrate si beccò due capi d'accusa per aver offeso la religione ''pagana''.

 

questo giusto per farti capire che non solo cristianesimo ed islamismo, ma anche buddhismo e paganesimo sono religioni intolleranti.

quindi presumo che non sia neanche un fatto di monoteismo o politeismo.

E' il concetto che sta alla base della religione, cioè la ''presunzione di sapere la verità'.

 

l'agnostico nega la verità, e non perché non esista ma perché è impossibile che l'uomo la scopra. Quindi anche se esistesse, sarebbe inutile per l'uomo cercarla.

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Piccola parabola homaranista:

 

Cari monaci, un re in un tempo molto antico, in questa stessa città mandò a chiamare tutti coloro che erano nati ciechi. Dopo che questi si furono raccolti in una piazza mandò a chiamare il proprietario di un elefante a cui fece portare in piazza l’animale. Poi chiamando a uno a uno i ciechi diceva loro: questo è un elefante, secondo te a cosa somiglia? E uno diceva una caldaia, un altro un mantice a seconda della parte dell’animale che gli era stata fatta toccare. Un altro toccava la proboscide e diceva il ramo di un albero. Per uno le zanne erano un aratro. Per un altro il ventre era un granaio. Chi aveva toccato le zampe le aveva scambiate per le colonne di un tempio, chi aveva toccato la coda aveva detto la fune di una barca, chi aveva messo la mano sull’orecchio aveva detto un tappeto. Quando ognuno incontrò l’altro dicendo quello a cui secondo lui somigliava l’animale discutevano animatamente perché ognuno era convinto assolutamente di quello che aveva toccato. Perciò se gli chiedevano a cosa somigliasse un elefante diceva l’oggetto che gli era sembrato di toccare. Naturalmente se uno diceva un mantice e l’altro una caldaia volavano gli insulti perché nessuno metteva in dubbio quello che aveva sentito toccando la parte del corpo dell’elefante. Il re vedendoli così convinti della loro sicurezza e litigiosi si divertiva un mondo. Ma alla fine decise di aiutarli a capire, e a due a due li invitava a toccare quello che aveva toccato l’altro e a chiedergli a cosa somigliasse. Così tutti dicevano quello che sosteneva l’altro e si invertivano i ruoli. Come se fosse stato un gioco li invitò a parlare tra di loro e alla fine tutti si formarono l’idea di come in realtà l’elefante fosse. Tutti furono d’accordo che era un mantice con un ramo di un albero nel mezzo e a lato un aratro con due tappeti sopra un granaio sostenuto da colonne e tirato da una fune di barca.

 

 

 

 


non perché non esista ma perché è impossibile che l'uomo la scopra.

 

L'uomo forse sì, gli uomini probabilmente no.

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In Sri lanka incendiano le chiese cattolice.
E socrate si beccò due capi d'accusa per aver offeso la religione ''pagana''.
questo giusto per farti capire che non solo cristianesimo ed islamismo, ma anche buddhismo e paganesimo sono religioni intolleranti.
quindi presumo che non sia neanche un fatto di monoteismo o politeismo.
E' il concetto che sta alla base della religione, cioè la ''presunzione di sapere la verità'.

 

Non farei però una mistura di tutte le religioni di ogni secolo e cultura.

Il caso di Socrate, ad esempio, dimostra che l'intolleranza pagana non era eminentemente religiosa ma politica:

la città difendeva gli dei della sua tradizione ancestrale, ma un dio altrui non era necessariamente un dio "falso e bugiardo", era solo un dio che doveva starsene a casa propria, benché talvolta potesse essere accolto tra gli dei ancestrali, come accadde a Dioniso in Grecia o a Cibele in Roma.

Perfino l'apparentemenente unico dio del giudaismo antico, Yaveh, è stato recentemente letto in questo modo, cioè come il dio dei Giudei che cacciava e prevaleva sugli dei venerati dai popoli sottomessi dai Giudei stessi.

 

L'intolleranza religiosa quindi andrebbe distinta da quella politica in materia di religione e limitata per lo più al Cristianesimo ed all'Islamismo in quanto religioni "filosofiche", cioè religioni che non sono solo pratiche cerimoniali e cultuali verso un certo dio, ma che sono anche portatrici d'interpretazioni intorno alla causa, al fine, all'essenza di dio, dell'uomo, del mondo e dei reciproci rapporti.

Ovviamente queste interpretazioni sono presentate come rivelazioni divine autentiche e quindi, in quanto tali, infallibilmente vere, con la necessaria implicazione che le interpretazioni diverse sono infallibilmente false.

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È ridicolo! È come affermare che esiste un'interpretazione diversa del Mein Kampf!

 

Per sé non si può escludere e comunque il Mein Kampf è un'opera sola composta da un uomo solo in qualche anno della sua vita per manifestare il suo pensiero ad un pubblico abbastanza unitario, mentre i testi sacri dei Cristiani sono opere numerose composte da uomini diversi per personalità e culture in secoli diversi in luoghi diversi con propositi diversi per destinatari diversi:

inevitabile quindi che le varietà combinatorie per ridurli tutti ad un'unità interpretativa non infinitamente contraddittoria tendano..... all'infinito!

Edited by Mario1944
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Non dimentichiamoci che per molti i testi sacri hanno un unico autore: la divinità!

 

Certamente, ma, dato che sono testi umani scritti da uomini per uomini per di più da mani diverse in tempi diversi, le contraddizioni sono inevitabili e quindi si tenta di spiegarle.

Se li avesse veramente scritti o almeno ispirati un dio, c'è da sperare che non avrebbe fatto tanti casini!

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Non farei però una mistura di tutte le religioni di ogni secolo e cultura.

Il caso di Socrate, ad esempio, dimostra che l'intolleranza pagana non era eminentemente religiosa ma politica:

la città difendeva gli dei della sua tradizione ancestrale, ma un dio altrui non era necessariamente un dio "falso e bugiardo", era solo un dio che doveva starsene a casa propria, benché talvolta potesse essere accolto tra gli dei ancestrali, come accadde a Dioniso in Grecia o a Cibele in Roma.

Perfino l'apparentemenente unico dio del giudaismo antico, Yaveh, è stato recentemente letto in questo modo, cioè come il dio dei Giudei che cacciava e prevaleva sugli dei venerati dai popoli sottomessi dai Giudei stessi.

 

L'intolleranza religiosa quindi andrebbe distinta da quella politica in materia di religione e limitata per lo più al Cristianesimo ed all'Islamismo in quanto religioni "filosofiche", cioè religioni che non sono solo pratiche cerimoniali e cultuali verso un certo dio, ma che sono anche portatrici d'interpretazioni intorno alla causa, al fine, all'essenza di dio, dell'uomo, del mondo e dei reciproci rapporti.

Ovviamente queste interpretazioni sono presentate come rivelazioni divine autentiche e quindi, in quanto tali, infallibilmente vere, con la necessaria implicazione che le interpretazioni diverse sono infallibilmente false.

Io , piuttosto, farei una distinzione fra religione e filosofia.

Tutte le scuole di pensiero filosofiche non hanno mai tentato di imporre il proprio punto di vista sull'altro. Il buddhismo è più una filosofia che una religione, forse è per questo che ha un carattere più tollerante rispetto al cristianesimo.

 

La religione è basata su dogmi universali, la filosofia no. Questa è la distinzione. Siccome i dogmi universali non sono sindacabili allora ogni religione promuove l'intolleranza e la chiusura verso il punto di vista dell'altro. 

 

Per rimanere in 'topic'', vi siete mai chiesti come mai gli stati prostentati sono quelli in cui storicamente l'omosessualità veniva condannata come un reato e punita?

Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, per fare un esempio, hanno legalizzato l'omosessualità solo nella seconda metà del novecento. E potrei fare l'esempio anche della Danimarca, dove l'omosessualità era un reato fino al 1933.

 

Negli stati tradizionalmente cattolici (polonia, Italia,) l'omosessualità o non veniva menzionata dalla legislazione oppure veniva ''tollerata'' come peccato, bastava che non se ne parlasse.

Edited by Olimpo
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Io , piuttosto, farei una distinzione fra religione e filosofia.

 

E' quelo che avevo già fatto io.....

 

 

 

 


Tutte le scuole di pensiero filosofiche non hanno mai tentato di imporre il proprio punto di vista sull'altro.

 

Non è vero, come non è vero che tutte le religioni abbiano sempre tentato questa imposizione:

la distinzione sta nel potere ottenuto.

le religioni di stato hanno imposto i propri dei e la propria concezione del mondo (quando sono state religioni filosofie), ma anche certe filosofie, ottenuto il potere hanno imposto il proprio punto di vista e con non minore violenza delle religioni:

vedi marxismo e nazionalsocialismo.

 

 

 

 


La religione è basata su dogmi universali, la filosofia no.

 

Semmai è vero il contrario:

le religioni, almeno le religioni precristiane, erano soprattutto culti di dei particolari di un popolo, mentre le filosofie sono sempre state elaborazioni di dogmi universali, validi per tutti gli uomini.

 

 

 


Per rimanere in 'topic'', vi siete mai chiesti come mai gli stati prostentati sono quelli in cui storicamente l'omosessualità veniva condannata come un reato e punita?

Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, per fare un esempio, hanno legalizzato l'omosessualità solo nella seconda metà del novecento. E potrei fare l'esempio anche della Danimarca, dove l'omosessualità era un reato fino al 1933.



Negli stati tradizionalmente cattolici (polonia, Italia,) l'omosessualità o non veniva menzionata dalla legislazione oppure veniva ''tollerata'' come peccato, bastava che non se ne parlasse.

 


Per rimanere in 'topic'', vi siete mai chiesti come mai gli stati prostentati sono quelli in cui storicamente l'omosessualità veniva condannata come un reato e punita?
Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, per fare un esempio, hanno legalizzato l'omosessualità solo nella seconda metà del novecento. E potrei fare l'esempio anche della Danimarca, dove l'omosessualità era un reato fino al 1933.
Negli stati tradizionalmente cattolici (polonia, Italia,) l'omosessualità o non veniva menzionata dalla legislazione oppure veniva ''tollerata'' come peccato, bastava che non se ne parlasse.

 

Negli Stati cattolici era reato come altrove:

l'Italia liberale e mussoliniana (!) fu una delle poche eccezioni.

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Negli Stati cattolici era reato come altrove:

l'Italia liberale e mussoliniana (!) fu una delle poche eccezioni.

 

L'Italia ha decriminalizzato l'omosessualità a fine 1800. Molto prima della prima guerra mondiale e dell'arrivo di mussolini.

La Polonia, stato tradizionamlente cattolico, non ha mai considerato l'omosessualità un reato.

 

"Diversa è la situazione nei Paesi protestanti, dove spesso esiste una galassia polverizzata di chiese e sètte. Qui lo Stato non dispone di un interlocutore unico, ed è costretto ad "agire in proprio" con leggi dirette.  

Ciò avviene con tanto più zelo, quanto più fortemente l'influenza teocratica del calvinismo (e del suo figlio legittimo, il Puritanesimo) si è fatta sentire. Non è un caso che gli Stati Uniti d'America, dei quali il calvinismo/puritanesimo è sempre stato, per così dire, il cemento unificante, siano anche la sola nazione occidentale dove si arriva (in certi Stati) a specificare per legge gli atti sessuali che i coniugi possono compiere, e quelli che non possono compiere (neanche in privato e fra adulti consenzienti).

Qui siamo di fronte, a mio parere, a una tipica esigenza calvinista, che nasce dalla teoria della predestinazione. Secondo questa teoria l'individuo ha solo un modo per verificare se appartiene o meno a una chiesa di predestinati alla salvezza. Se la Grazia divina si manifesta nella comunità, allora quella è una comunità di "salvati". 

Come si manifesta la Grazia? Se la comunità stessa osserva fedelmente i dettami divini, e "quindi" prospera(anche - se non soprattutto - economicamente...) è evidente che la Grazia salvifica è all'opera [7].

Per comunità di questo tipo l'individuazione di comportamenti privati "scorretti" diventa una necessità vitale: è come scoprire il baco nella mela. Permettere l'esistenza anche occulta (anzi, soprattutto se occulta) di comportamenti "immorali" equivale a disinteressarsi del proprio destino di "predestinato" alla salvezza o meno. (Da qui anche la passione tutta anglosassone per gli affari di letto degli uomini politici...).  

Le radici calviniste della persecuzione antiomosessuale negli Usa emergono esplicitamente nella risposta tradizionale a chi osserva che l'omosessualità è un victimless crime, un "delitto senza una vittima". Non è vero, ribatte chi è favorevole alle sodomy laws, una vittima esiste, ed è la collettività.  

Come volevasi dimostrare...

Diverso è l'atteggiamento mentale (e morale) del cattolico, a cui manca l'ossessivo autocontrollo dei calvinisti.  

Il cattolico sa di avere, fra sé e Dio, un'istituzione il cui unico scopo è guidarlo, cioè  deresponsabilizzarlo dei suoi atti. Non si preoccupa di non peccare, perché tanto sa che tramite la confessione può azzerare periodicamente il conto con la propria coscienza, per poi ricominciare a peccare dopo un po' di pentimento. Comodo, semplice ed efficace [8].

Particolare illuminante: mentre negli Stati cattolici la Chiesa è contraria a leggi antiomosessuali, nei Paesi protestanti, dove è solo una delle tante sette cristiane, e non può quindi controllare in prima persona la società, ne è una delle più accese sostenitrici."

 

http://www.giovannidallorto.com/saggistoria/tollera/tollera.html

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L'Italia ha decriminalizzato l'omosessualità a fine 1800. Molto prima della prima guerra mondiale e dell'arrivo di mussolini.

 

Infatti ho scritto "l'Italia liberale":

di solito per Italia liberale s'intende quella post Unità ed ante Fascismo.....

Comunque in tutti gli Stati preunitari, Regno di Sardegna compreso, l'omosessualità era reato.

 

 

 

La Polonia, stato tradizionamlente cattolico, non ha mai considerato l'omosessualità un reato.

 

Mi risulta che sia stata depenalizzata nel 1932.

Prima vigeva la legge penale ereditata dall'Impero russo cui fino al 1917 la Polonia fu regno soggetto.

 

Comunque, non mi pare che, complessivamente parlando, ci sia mai stata una grande differenza di considerazione dell'omosessualità tra paesi protestanti e paesi cattolici, al di là delle varietà giuridiche dei vari Stati.

Del resto anche l'assenza di fattispecie penali ad hoc non impediva né de iure né tantomeno de facto la persecuzione degli individui omosessuali che poteva agevolmente essere fatta con semplici misure di polizia a tutela dell'ordine pubblico e del buon costume:

le vie del.....l'omofobia sono infinite!

 

 

 

 

Particolare illuminante: mentre negli Stati cattolici la Chiesa è contraria a leggi antiomosessuali, nei Paesi protestanti, dove è solo una delle tante sette cristiane, e non può quindi controllare in prima persona la società, ne è una delle più accese sostenitrici

 

Mi sembrano illazioni senza fondamento reale:

quando mai la Chiesa cattolica negli Stati cattolici s'è agitata contro leggi omofobe?

e viceversa in quali Stati protestanti (a parte forse recentemente in Uganda)  è mai stata una delle più accese sostenitrici di tali leggi?

Ma......

Edited by Mario1944
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mentre negli Stati cattolici la Chiesa è contraria a leggi antiomosessuali

Ma se il vaticano pochi anni fa non aveva nemmeno votato la moratoria contro la pena di morte per le persone omosessuali...

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Ma se il vaticano pochi anni fa non aveva nemmeno votato la moratoria contro la pena di morte per le persone omosessuali...

Questa non è un dettaglio poi così rilevante, se pensi che negli stati uniti d'america i puritani (un ramo del protestantesimo) propongono la pena di morte per gli omosessuali addirittura nel loro paese. Va bene che sono dei fanatici della ''bible belt'', ma robe  di questo genere sono davvero rare da vedere in un cattolico italiano. Lo dico non a difesa dei cattolici (sono ateo), ma perché è un dato di fatto.

 

Per me è innegabile che i protestanti hanno un atteggiamento in linea generale diverso. Alcuni rami del protestantesimo ad esempio prediligono l'interpretazione letterale delle sacre scritture.

Edited by Olimpo
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Alcuni rami del protestantesimo ad esempio prediligono l'interpretazione letterale delle sacre scritture.

 

Veramente questa era la caratteristica della Riforma, che proponeva appunto la lettura personale dei testi sacri per ogni Cristiano, al contrario della Chiesa Cattolica che imponeva l'intermediazione ecclesiastica sempre e comunque.

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Veramente questa era la caratteristica della Riforma, che proponeva appunto la lettura personale dei testi sacri per ogni Cristiano, al contrario della Chiesa Cattolica che imponeva l'intermediazione ecclesiastica sempre e comunque.

Leggi qui

http://www.lastampa.it/2008/12/06/blogs/san-pietro-e-dintorni/scisma-anglicano-in-usa-e-canada-Ntdy5dNqV3NOYZ8HWrUFUL/pagina.html

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@Olimpo,

la lettura ed interpretazione personale dei testi sacri furono il principio fondante della Riforma o meglio delle Riforme, ma è anche ovvio:

- primo che una lettura ed interpretazione personale erano possibili solo per chi sapesse leggere il greco o almeno il latino, infatti Lutero provvide a tradurre la Bibbia in tedesco, senza considerare che così negava il suo stesso principio della lettura ed interpretazione personale dei testi sacri, dato che inevitabilmente una versione implicava un'intepretazione;  ma certo egli si riteneva ispirato da dio.....

- secondo che le Chiese riformate in quanto istituzioni tendevano a conservare la propria iniziale lettura interpretativa e ad imporla ai fedeli, indipendentemente ed anche contro le possibili letture interpretative in variante date da questi, infatti sia Lutero sia Calvino non furono famosi per la tolleranza verso i dissidenti, Calvino fece anzi bruciare sul rogo, in uno stile prettamente da Romana Inquisizione, lo spagnolo Serveto perché ebbe da ridire sulla trinità.

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@Olimpo,

la lettura ed interpretazione personale dei testi sacri furono il principio fondante della Riforma o meglio delle Riforme, ma è anche ovvio:

- primo che una lettura ed interpretazione personale erano possibili solo per chi sapesse leggere il greco o almeno il latino, infatti Lutero provvide a tradurre la Bibbia in tedesco, senza considerare che così negava il suo stesso principio della lettura ed interpretazione personale dei testi sacri, dato che inevitabilmente una versione implicava un'intepretazione;  ma certo egli si riteneva ispirato da dio.....

- secondo che le Chiese riformate in quanto istituzioni tendevano a conservare la propria iniziale lettura interpretativa e ad imporla ai fedeli, indipendentemente ed anche contro le possibili letture interpretative in variante date da questi, infatti sia Lutero sia Calvino non furono famosi per la tolleranza verso i dissidenti, Calvino fece anzi bruciare sul rogo, in uno stile prettamente da Romana Inquisizione, lo spagnolo Serveto perché ebbe da ridire sulla trinità.

Ok sono d'accordo, ma non puoi negare che nessuna delle dottrine protestanti ha mai dato un ' interpretazione della bibbia che fosse favorevole all'omosessualità. A me pare che la condanna sia stata addirittura raddoppiata da Lutero. Nel luteranesimo non c'è un 'attenzione così grande all'elemento dell'espiazione e del perdono , come c'è nel cattolicesimo, infatti Lutero promuove la teoria della predestinazione. Questo dovrebbe spiegare un atteggiamento più tollerante da parte dei cattolici verso il vizio della sodomia, che poteva essere perdonato come un peccato qualunque, mentre un atteggiamento di ferma condanna da parte delle dottrine riformate.

Questo era quello che volevo dire. Per farti un esempio : hai presente le leggi americane anti-sodomia che fino a poco tempo fa vigevano negli USA? Cosa puoi pensare che fossero, se non il risultato di un puritanesimo spietato ? (il puritanesimo è un ramo del protestantesimo). Anche l' Inghilterra anglicana ha visto l'omsoessualità come un crimine fino agli anni '60.

insomma, quello che volevo dire, è che storicamente non ci si può aggrappare al protestantesimo pensando che questa religione riformata sia più favorevole all'omosessualità. 

 

prendi l'Irlanda del nord e confrontala con la repubblica d'Irlanda (eire). La prima (protestante) si distingue per l' elevato tasso di omofobia religiosa, che non conosce eguali in tutta europa, la seconda è molto più tollerante e aperta, anche sul tema dei diritti civili verso il quale sta avviando un referendum.

Edited by Olimpo
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Secondo me non ha alcun senso fare un calderone con un tutto il protestantesimo, che di fatto è accomunato solo dal rifiuto del modello cattolico.

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Ok sono d'accordo, ma non puoi negare che nessuna delle dottrine protestanti ha mai dato un ' interpretazione della bibbia che fosse favorevole all'omosessualità.

 

E chi lo nega?

Non ho mai neppure detto, anche perché non sarebbe vero, che i riformati in generale siano mai stati più tolleranti in materia di sodomia dei cattolici, anzi, in generale la sessuofobia fu più calvinista che cattolica, mentre l'accettazione del comportamento omosessuale da parte di alcune Chiese riformate è senza dubbio recentissima.

 

Sono invece in disaccordo sul fatto che negli Stati cattolici vi sia maggiore tolleranza verso l'omosessualità in forza della posizione meno rigorista della Chiesa cattolica:

non vedo questa corrispondenza necessaria soprattutto se l'indagine non è limitata (e non mi pare sia ragionevole limitarla) a questo secolo o al precedente.

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Io credo che spesso le persone si aggrappano al Cristianesimo in barba alla coerenza perché è la religione del territorio in cui sono cresciuti.

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Faber avrebbe forse risposto così alla tua affermazione, però sono consapevole che non sia una visione così diffusa, poiché implica una riflessione religiosa alla base, che tante persone non hanno voglia di fare.

 

« Io mi ritengo religioso, e la mia religiosità consiste nel sentirmi parte di un tutto, anello di una catena che comprende tutto il creato, e quindi nel rispettare tutti gli elementi, piante e minerali compresi, perché secondo me l'equilibrio è dato proprio dal benessere diffuso in tutto ciò che ci circonda. La mia religiosità non arriva a cercare di individuare il principio, che tu voglia chiamarlo creatore, regolatore o caos non fa differenza. Però penso che tutto quello che abbiamo intorno abbia una sua logica, e questo è un pensiero al quale mi rivolgo quando sono in difficoltà, magari anche dandogli i nomi che ho imparato da bambino, forse perché mi manca la fantasia per cercarne altri. »

 

«Quando parlo di Dio lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile, ma in effetti mi rivolgo al Grande Spirito in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’universo»

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Io credo che la paura sia una malattia. In dettaglio, la paura di non voler cambiare, di non voler scoprirsi. Io mi reinvento in ogni secondo da tutta la mia vita e certi tabù li ho superati. Ho vinto la paura e guardando il mondo non credo sia cosa da poco. Mi piacerebbe che fosse il contrario ma i cristiani moderati ( o peggio i gay cristiani ) sono persone che hanno talmente tanto paura di cambiare che preferiscono rimanere in una religione xenofoba, guerrafondaia e totalmente irrispettosa nei confronti della vita, per non parlare del fatto che promuove tesi largamente smentite dalla scienza. Le parole sono un ottimo strumento di comunicazione ma sono anche veicolo di veleno e di ignoranza, mascherata spesso da toni gentili se non poetici. Il Cristianesimo è una religione involuta, creata su una serie di testi chiamati Bibbia, il libro! Adesso, se un cristiano interpreta la Bibbia a cavoli suoi, che cristiano è? Potrebbe venirsene fuori con tesi sugli alieni, com'è realmente successo! Ma la Bibbia non ha fatto già troppi danno per non essere abbandonata? Chi è il pazzo che coscientemente direbbe che è un testo che parla di amore?

E per rispondere a Icoldibarin: la divinità dei Cristiani si chiama Yaweh, un Dio con determinate caratteristiche. Non è generalista ma specifico, perché agisce e si comporta come quanto spiegato solo ed esclusivamente nella Bibbia. E' inutile paragonarlo ad altre divinità, nè è possibile dire che è essenza universale perché non lo è!

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«Quando parlo di Dio lo faccio perché è una parola comoda, da tutti comprensibile, ma in effetti mi rivolgo al Grande Spirito in cui si ricongiungono tutti i minuscoli frammenti di spiritualità dell’universo»

 

Non credo che il problema sia verbale:

chiamalo dio, grande spirito, allah, yaveh, zeus o che so io, quello che interessa è il concetto che veicola.

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la divinità dei Cristiani si chiama Yaweh, un Dio con determinate caratteristiche. Non è generalista ma specifico, perché agisce e si comporta come quanto spiegato solo ed esclusivamente nella Bibbia. E' inutile paragonarlo ad altre divinità, nè è possibile dire che è essenza universale perché non lo è!

 

Naturalmente tu sei libero di seguire il canone del cristianesimo cattolico in modo esclusivamente formale, però ti faccio notare che, de facto, il cristianesimo è una realtà assolutamente disomogenea anche all'interno della stessa chiesa cattolica. Per esempio molte persone che si definiscono cattoliche sono in realtà politeiste, osservando il culto dei santi, culto che la stessa chiesa cattolica a volte foraggia.

 

Io personalmente sto cercando di capire ancora di che forma è questo elefante e penso che in tutta la vita non lo capirò con certezza.

Però per quello che sento è del tutto distante dal Dio narrato nella Bibbia e molto più vicino all'immagine che Gesù ne ha dato. Tuttavia, come penso tu abbia capito dalla discussione, sto cercando di intraprendere un percorso sincretico il più ampio possibile.

 

Fortunatamente nessuno ha ancora brevettato le religioni per cui la mescita delle culture e dei sentimenti religiosi è sempre proliferata nella storia, nonostante i tentativi dei potentati religiosi assolutistici di sterminarla.

 

 

 


Non credo che il problema sia verbale:
chiamalo dio, grande spirito, allah, yaveh, zeus o che so io, quello che interessa è il concetto che veicola.

 

Mi pare palese ciò, ed è anche ciò che sto dicendo dall'inizio della discussione.

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