Jump to content

la Guzzanti sui gay


nulla

Recommended Posts

Dio mi fulmini se dalla mia bocca uscisse una sola parola d'approvazione per DiPietro. In piazza non sono andato proprio perchè c'era anche lui, ma questo non toglie un briciolo della mia stima per la Guzzanti e il suo intervento

Link to comment
Share on other sites

Solo un paese come l'Italia può gridare allo scandalo per qualche dichiarazione di un comico, ma poi approvare leggi anticostituzionali.

La stessa cosa era avvenuta per i V-day, tutti a scandalizzarsi di questo "vaffanculo" (è una parola che sentono quotidianamente TUTTI, anche i bambini), ma poi ignorare i veri motivi per cui Beppe Grillo ha organizzato una cosa simile.

 

Sulla Guizzanti:

Non mi ispira una grande comicità, a dire il vero. Preferisco Grillo. 

In ogni caso preferisco persone schiette come loro che fanno informazione alla loro maniera, invece che ascoltare un tg di Berlusconi in tv. Studio aperto e tg4 sono inguardabili, non riesco ad immaginare una persona che per 30 minuti riesca a sopportare le parole di Fede...  :salut:

Sulla pompinistra Carfagna non mi esprimo che è meglio.

Link to comment
Share on other sites

La Guzzanti (benchè anche a me, come alla maggior parte del persone di questo pianeta, sia umanamente antipatica), ha la mia piena solidarietà.

Sì, è stata rozza e volgare; forse è vero, c'era addirittura un velo di maschilismo nelle sue parole.

Ma, come già ha sottolineato chi ha postato prima di me, si è spostata l'attenzione sulla forma a discapito del contenuto.

Si sta parlando del fatto che la Guzzanti ha detto "pompino", invece del fatto che questa parola indica il metodo con cui un ex valletta è diventata ministro.

Si sta parlando di "vilipendio al Pontefice" (ma esiste 'sto reato?), invece di notare, nella legge del contrappasso di un Ratzinger "all'Inferno fra due diavoli frocissmi e attivissimi", la chiara denuncia dell'omofobia vaticana.

Per non parlare di un "Morfeo" affibbiato da Grillo a Napolitano, che sembra un'offesa chissà quanto grave, mentre nessuno si scandalizza se adesso in Italia ci sono quattro persone che sono al di sopra della legge.

 

E, detto per inciso, polemiche come "si deve fare politica e non satira" lasciano il tempo che trovano, visto che la Satira È Politica.

 

P.S.: Il sito della Guzzanti è tuttora inaccessibile dopo aver ricevuto un attacco. Che strano, eh?

Link to comment
Share on other sites

vi copio l'intervento della guzzanti sul corrirere, mi pare, tanto ibntrodurre qualche idea nuova.

 

per tutti quelli

scioccati dalla stampa di questi giorni, voglio rassicurare: non siete

impazziti e non sono nemmeno impazziti i giornali. La questione è molto

semplice, questo sistema fradicio e corrotto vede nell'eliminazione del

dissenso l'unica possibilità di salvezza. Scrive Filippo Ceccarelli su

Repubblica in relazione al mio intervento a piazza Navona: «Nulla del

genere si era mai visto e ascoltato a memoria di osservatore». Questa

cosa, Ceccarelli, si chiama libertà. Non hai mai visto una persona che

chiama le cose col suo nome, anche quelle di cui tutti convengono sia

assolutamente vietato parlare, come l'ingerenza inaccettabile del

Vaticano nella vita politica del Paese e nelle vite private dei

cittadini italiani. Caro Ceccarelli, hai fatto un'esperienza

straordinaria. Col tempo apprezzerai la fortuna di esserti trovato lì

l'8 luglio.

 

Quello che hanno visto i presenti e gli utenti di internet

è una piazza ricolma di gente, che è stata in piedi per tre ore ad

ascoltare e ad applaudire entusiasta. Gli interventi più criticati dai

media sono quelli che hanno avuto indiscutibilmente più successo. Nel

mio intervento, al contrario di quello che tanti bugiardoni hanno

scritto, gli applausi più forti sono stati sulle critiche alla politica

del Vaticano e le frasi più forti fra quelle sono state applaudite

ancora di più. Questa manifestazione è stata il giorno dopo descritta

come un fallimento, un errore, un autogol. Stampa e tv hanno tirato

fuori il manganello e con i mezzi della diffamazione, della menzogna e

dell'insulto stanno cercando di scoraggiare chi ha partecipato, a

continuare. Alcune ovvie piccole verità: — A sinistra si lamentano del

fallimento della manifestazione quando l'unico elemento di insuccesso è

costituito dai loro stessi interventi. Se non avessero parlato in tanti

di insuccesso a dispetto dei fatti, la manifestazione sarebbe stata

percepita per quello che è stata: un successone. — Berlusconi e i suoi

sono furiosi per quanto è accaduto e il sondaggio che direbbe che

Berlusconi ci ha guadagnato lo ha visto solo Berlusconi.

 

Quello che

dice potrebbe non essere vero. — L'intenzione di espellere Di Pietro

era già evidente da parte del Pd e non è per me e Grillo che i due si

sono separati. Pare che Veltroni gli preferisca Casini. Non è una

battuta. — Le parlamentari che hanno difeso la Carfagna sostenendo che

io in quanto donna non posso attaccare un'altra donna, insultando me

sono cadute in contraddizione. — Pari opportunità e Carfagna sono due

concetti incompatibili come Previti e giustizia. — È falso che non si

possa criticare il presidente della Repubblica. Si può e ci sono buone

ragioni per farlo ad esempio impugnando il parere dei cento

costituzionalisti sul Lodo Alfano. — È falso che non si possa criticare

e attaccare il Papa. Si può e ci sono buone ragioni per farlo. Ho letto

un po' dappertutto che il Papa sarebbe una figura super partes. Super

partes non è uno che si schiera con tutte le sue forze su ogni tema,

dalla scuola ai candidati alle elezioni, alla moda e alla cucina, con

interventi spesso molto al di sotto delle parti, cosa su cui anche la

Littizzetto, esimia collega, ha efficacemente ironizzato. — La reazione

furibonda di tutto il mondo politico alle parole di alcuni liberi

pensatori, dimostra che gli interventi fatti sono stati importanti ed

efficaci. La repressione dei media rivela la debolezza politica di una

classe dirigente che in entrambi i poli è nata a tavolino. Gli unici

elementi che hanno una oggettiva radice popolare e sono rappresentati

in Parlamento allo stato attuale, sono Lega e Di Pietro.

 

E crescono.

Berlusconi e Pd calano vertiginosamente. — C'è un partito finto, il Pd,

nato senza idee, tranne quella di fondere due partiti per ingrandirsi

con lo stesso criterio con cui si accorpano le banche per essere più

forti. Questo partito votato controvoglia dalla maggioranza dei suoi

elettori si è rivelato fin dai primi passi un soggetto politico

artificiale, che somiglia più a un «corpo diplomatico» che altro. Molti

dei vip che lo hanno sostenuto ora sono colti da attacchi isterici

constatando che non sta in piedi. Dall'altra parte ci sono delle idee

che vogliono essere rappresentate e discusse. Idee davvero alternative

a quelle del centrodestra. La qual cosa, nel momento in cui si cerca di

costruire un'alternativa, ha la sua porca importanza e fa sì che queste

idee vengano considerate oggettivamente interessanti dall'opinione

pubblica. Per quanto riguarda l'annosa questione: «Può un comico fare

politica?», si tratta anche qui di una domanda che non esiste in

natura. È ovvio e tutti sanno che chiunque parli a un pubblico fa

politica. È ovvio che la politica in una democrazia la fanno tutti. Ma

la vera domanda che si pone è: può un comico ottenere molto più

consenso politico di un politico? Può il discorso di un comico essere

molto più politico di quello di un politico? I fatti dicono di sì e

tocca abbozzare. Potete anche continuare a menare le mani, ma sarebbe

meglio fare uno sforzo di comprensione. D'altra parte parlo per me ma

credo anche a nome degli altri, le nostre idee sono lì e si possono

usare gratuitamente. Approfittatene.

 

 

 

(eee non dite che questo discorso non fa ridere, quello di piazza navona faceva ridere eccome,

sono gli altri a toglierle la grazia)

Link to comment
Share on other sites

quello che ha detto..è quello che pensa molta gente...i modi..beh onestamente li condivido non è che per un "cazzo" o una bestemmia di troppo il suo discorso cade!!

E ancora una volta con l'intervento della Carfagna e le varie conseguenze che ne verranno è stato dimostrato come in Italia l'articolo 21 della costituzione..."tutti hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"........... sia una grandissima stronzata!!

Link to comment
Share on other sites

i modi forse lasciano a desiderare ma la guzzanti è semplicemente una donna esaurita, nel senso che è stanca di sopportare il girone mediatico che la vuola ghigliottinare continuamente, e alzare i toni era il minimo che potesse fare

Link to comment
Share on other sites

  • 5 weeks later...

La amo. :rotfl: Finalmente una che riesce ancora a farmi battere il cuore quando parla, a farmi ridere, a farmi piangere, e teoricamente non sarebbe nemmeno un politico...

Link to comment
Share on other sites

Belllissimo intervento della Guzzanti. Il problema è proprio questo:

 

I comici fanno politica. E abbiamo dei politici che fanno i comici. Peccato che nel primo caso non hanno nessun diritto politico, mentre gli altri si prendono la licenza di fare ciò che vogliono. E' questa la politica italiana, un reality.

Link to comment
Share on other sites

 

I comici fanno politica. E abbiamo dei politici che fanno i comici. Peccato che nel primo caso non hanno nessun diritto politico,

 

cosa intendi dire con "nessun diritto politico?"

che i comici non possono parlare di politica? se la pensi così sono completamente disaccordo, specie quando ci riferiamo alla satira

Link to comment
Share on other sites

No no, mi sono spiegata malissimo.  :rotfl: Intendevo che i comici, non essendo effettivamente dei politici, non hanno la possibilità di fare realmente qualcosa. Possono solamente parlare e sperare che la gente capisca e agisca.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

la guzzanti mi piace molto, la sua inteligenza è evidente anche solo nelle sue interpretazioni comiche.

tuttavia devo dire che non l'avevo mai sentita parlare così...non so, forse mi ha un pò spiazzato...soprattutto all'inizio l'ho trovata un pò populista, ma questo è anche spesso il carattere delle manifestazioni in generale...

boh, devo dire che non mi è piaciuto vederla parlare come un Bossi o un Calderoli...è anche vero che forse ridestare il nostro interesse politico da borghesucci può essere utile..in fin dei conti, nonostante le nostre critiche e le nostre opinioni, vediamo la politica cmq distante da noi.e forse sabina pensa che le cose siano molto gravi e che questa inconsapevole fiducia debba essere a tutti i costi smossa e messa davanti alla più cruda realtà....

in ogni caso, va beh, sabina è sabina e io la stimo cmq....

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...