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ARGOMENTO TRITO E RITRITO - MA PARLIAMONE....


Neikos

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alve sono un ragazzo di 36 anni che è da tempo molto interessato all'attuale ratio di crescita della popolazione omosessuale a livello mondiale, della quale da anni ne studio le cause e le motivazione, sia che esse siano scientifiche che sociali che culturali.

Premetto che l'argomento non è di particolare interesse comune, ma sarei felice di poterlo trattare con qualcuno, si tratta infatti di stimare quale sia allo stato attuale delle cose la miglior ipotesi atta a giustificare il repentino incremento di omossessuali e lesbiche dichiarati.

 

Partiamo dalla motivazione più accettata dal mondo omosessuale (d'ora in avanti con questo termine vorrò indicare tutta la categoria incluse lesbiche e trans).

 

Genetica:

Omosessuali si nasce o è comunque presente una predisposizione all'omossesualità a livello genetico/ereditario.

Da anni seguo l'evolversi delgi studi su questa teoria e mi scervello per valutarne l'attendibilità. Converrete con me che ad un analisi superficiale questa ipotesi si va a scontrare in primis con un concetto basilare della Teoria del'Evoluzione,

"La selezione naturale è il fenomeno per cui organismi della stessa specie con caratteristiche differenti ottengono, in un dato ambiente, un diverso successo riproduttivo; di conseguenza, le caratteristiche che tendono ad avvantaggiare la riproduzione diventano più frequenti di generazione in generazione"

Beh, non mi risulta assolutamente chiaro il come, una variante genetica che impedisca la riproduzione possa essersi protratta fino ai giorni nostri considerando l'età evolutiva della specie umana.

Spiegazione sempre superficiale ma allo stesso tempo estremanente esaustiva è la considerazione che una eventuale "predisposizione" all'omosessualità sia stata nel corso dei secoli occultata e quindi resa ininfluente in termini di riproduzione della specie e con conseguente sopravvivenza dell'alterazione. E' interessante notare come, la medesima alterazione genetica manifesti atteggiamenti omosessuali anche nel mondo animale, evidenziando più di 400 specie che mostrano tale caratteristica; ancor più interessante a riguardo è notare che l'omosessualità nel mondo animale, a differenza di quella umana causi solo una bisessualità dei soggetti e non una totale repulsione per i membri del sesso opposto, questò è perfettamente in sintonia con la teoria evoluzionistica in quanto la caratteristica non influenza appunto la riproduzione della specie.

Risulta lampante di conseguenza che l'attuale tasso di crescita degli omosessuali dichiarati porti in non molto tempo (2 al massimo 3 generazioni) all'eliminazione naturale dell'alterazione, in quanto non più costretta ad essere occultata e quindi ad obbligare la riproduzione dei soggetti portatori.

Per ultimo si può considerare un ulteriore fattore per la generazione naturale dell'alterazione, anche se  tra tutte è la teoria  la più improbabile, sono i "Fattori Ambientali", vale a dire tutte le possibile cause portate dall'ambiente che possano alterare lo sviluppo di un feto in fase di gestazione, tra queste posso risultare compatibili a livello cronologico, con l'impennata della popolazione omossesuale, l'inquinamento, dell'aria e dell'acqua, le radiazioni solari, l'inquinamento elettromagnetico; Queste sconcertanti conseguenze dell'indiscriminato sfruttamento del pianeta, potrebbero essere la causa di uno sviluppo alternativo dei feti.

 

Ipotizzando l'eventualità di un errore di fondo nel concepire la causa dell'omosessualità come genetica vediamo altre ipotesi a riguardo.

 

Socio/Culturale:

 

Causa più abbracciata dal mondo politico internazionale che si oppone all'omosessualità. Omosessuali non si nasce, si diventa, pochi elementi hanno fatto nascere una moda, una vita alternativa, in cui si rifugino tutti coloro che non hanno coraggio di affrontare una vita "normale" che non abbiano(per sfortune varie) trovato una loro identità e si inseriscano quindi in un contesto di massa, in sostanza al pari di quello di tanti movimenti spirituali di questo mondo, basti pensare alle tante branche del cristianesimo, cattolicesimo in primis, per tanti anni i protagonisti non sono stati mossi da una fede reale, ma per la tranquillità di avere alle spalle una chiesa, un popolo diverso dalla massa, che oltre a donare identità offriva protezione e conforto(il mondo è cattivo, ma tranquillo qui ci siamo noi), al prezzo di cosa, di una vita di discriminazione e rinunzie (la chiesa non è sempre stata quella di ora e cmq non stò parlando solo dei cattolici).

Questa causa porta intrinsecamente alla considerazione che con opportune terapie si possa riportare ad una vita sana i soggetti deviati.

 

Causa Spirituale:

 

Causa abbracciata dalle chiese, in particolare quelle a radice cristiana ma anche musulmana, ebraica e indiana.

L'omossessualità è frutto dell'azione del maligno nello spirito dell'uomo, già di per se incline al male, trova sfogo delle sue perverse passioni nel peccato principe. Il peccato può essere eliminato con la sottomissione a Dio, e l'anima riportata alla santità con il pentimento.

 

Sarei veramente felice di leggere commenti su questa che credo sia un analisi abbastanza completa del panorama omosessuale.

 

 

Federico

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Come si diceva in una discussione precedente, io ritengo che l'omosessualità non può essere originata da un solo fattore, ma al contrario da diversi fattori che concorrono allo sviluppo dell'individuo.

A mio parere una matrice genetica è innegabile, ma certamente non nelle teorie semplicistiche e a mio parere poco plausibili di un "gene dell'omosessualittà", accomunando quindi l'omosessualità all'albinismo e alla polidattilia.

Secondo me è invece probabile che numerose caratteristiche ereditarie di tipo caratteriale e di "predisposizione" sono uno dei fattori, insieme alla realtà sociale e prima ancora familiare in cui si nasce e si cresce.

Infatti ritengo che se fossi venuto al mondo in una famiglia o una città diversa, oppure se fossi nato con un corredo genetico differente sarei completamente diverso in tutte le mie caratteristiche, compresa l'omosessualità.

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Sicuramente il concetto di "gene dell'omosessualità" non è da ritenersi valido e cmq se così fosse sarebbe stato probabilmente già identificato, la natura genetica se c'è è così sottile da non poterla relegare ad un intero gene, ma a pochi filamenti di dna.

Molto esplicativo e nella sua semplicità potenzialmente corretto è il duetto predisposizione/ambiente socio-culturale.

Questo spiega appunto il protrarsi della predisposizione genetica anche nel corso di secoli e fa cmq pensare che la manifestazione omosessuale avrà un impennata direttamente proporzionale all'ammissione dei diritti umani su scala planetaria seguita da una brusca discesa in seguito ad un salto generazionale dove l'alterazione non si presenti più.

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Io sapevo che la teoria più accreditata sia che l'omosessualità sia causati da fattori ambientali prenatale e che si stabilisca nell'utero materno. Questo spiega perché i gemelli omozigoti spesso non hanno lo stesso orientamento sessuale ecc

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Guest liverpool

Ciao Federico! molto istruttivo il tuo intervento e mi piacerebbe sapere che ne pensano le scuole di psicologia, alle quali tra l'altro, fa riferimento una certa corrente della teologia morale (quella che non piace in alto, ma sta dando un forte contributo a chi ha bisogno di capirsi.  Daniele

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non è la più accreditata ma è cmq una delle prime tre(sempre in ambito genetico).

 

Non sono d'accordo  :) Comunque sia l'università di padova in base ad uno studio fatto (andato in onda anche su super quark) ha evidenziato che le madri degli omosessuali sono statisticamente più fertili e se ciò corrispondesse a verità permetterebbe di salvare la teoria dell'evoluzione della specie.

 

Altri studi hanno evidenziato che gli omosessuali maschi hanno più parenti omosessuali da parte della madre

 

Quindi l'omosessualità non sparirà mai dalla faccia della terrà

 

L'omosessualità avvolte è bisex, avvolte è esclusiva negli ovini ad esempio è stato rinvenuto che gli arieti maschi omosessuali lo sono sempre

 

Resto convinto che l'omosessualità sia innata e mai acquisita

 

Per curiosità perché studi l'omosessualità? Per interesse personale oppure per ricerca accademica?

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Non stò parlando di fertilità dei soggetti, ma del fatto più anomalo  dell'accoppiamento bisessuale, cioè che gli animali che come hai detto tu anche in presenza di soggetti omosessuali non diniegano l'accoppiamento con l'altro sesso, cosa che invece avviene con gli esseri umani. A quel punto, fertile o meno che sia, se non vi è accoppiamento non vi è riproduzione di conseguenza non vi è trasmissione dell'alterazione.

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Thelema 93

Dai tuoi discorsi credo che tu non abbia molta simpatia per le cause "spirituali", non tanto perchè l'unica da te citata si colloca in negativo rispetto all'omosessualità, ma soprattutto(anche?) perchè credo di percepire una razionalità molto solida dietro alle tue parole, e una conseguente fede(permettimi di parlarne in questi termini, io la considero così... :)) scientista.

 

Di conseguenza magari non ti sarà di grande aiuto la mia personale(ma non troppo) posizione rispetto all'argomento "trito e ritrito". Spero che però possa interessare altri o magari di essermi sbagliato nei tuoi confronti.

 

Io credo che il nostro mondo stia subendo un'improvvisa evoluzione.

Secondo la Cabala ebraica la manifestazione del mondo avviene in una densificazione dell'Uno nel molteplice. Per questo si passa dalla Corona al mondo fisico passando per altre otto Sephirot. In questo passaggio Dio, che è androgino, si polarizza in maschile e femminile. Dunque i caratteri maschio-femmina sono frutto della caduta di Dio(errore? atto di Volontà?) nel regno materiale e sono propri della densità dello stesso. Nel momento in cui ci si avvicina ad un percorso spiituale ci si rende conto di come man mano si assumano delle caratteristiche più androgine. Che non significa non riconoscersi più in un sesso o nell'altro, ma piuttosto assumere in sè una certa feminilità-mascolinità. Onde evitare fraintendimenti: androginità non significa scheccare o rinunciare alla propria mascolinità, ma continuare a essere maschio diventando man mano anche femmina(o viceversa).

Personalmente sono convinto che il mondo si stia elevando. Le coscienze si scuotono. Alcuni danno fuori di testa, non reggono l'aumento vibrazionale, altri seguono tale evoluzione. Di conseguenza si assiste all'aumento di casi di omosessualità, ma soprattutto di bisessualità. Altro segnale in questo senso è l'aumento delle persone transgender rispetto alle persone transessuali.

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Frattaglia

Riguardo alla teoria genetica (con cui io comunque non sono d'accordo) secondo me prendi una grande toppa, non considerando il carattere recessivo dei geni :)

 

Ad esempio, poniamo che ci sia un gene recessivo che implica un fenotipo strano, "svantaggioso" (che può essere l'omosessualità come il colore bianco negli animali albini, come qualsiasi altra cosa).

Se un individuo ha solo una copia del gene, il fenotipo dell'individuo sarà normale, dato che l'altro sarà dominante. Se invece l'individuo ha entrambi i geni col carattere recessivo, mostrerà il carattere svantaggioso, cioè appunto l'omosessualità (ammesso sempre che abbia solo cause genetiche) oppure l'albinismo, oppure l'anemia mediterranea, ecc ecc.

 

 

 

Comunque, in generale, quello che affermano tutti gli psicologi è che la personalità di un individuo proviene SIA dal carattere dell'individuo stesso (ad esempio si vede già da bambini che alcuni sono più timidi di altri, altri preferiscono le costruzioni piuttosto che il calcio, ecc...) SIA dalle esperienze e dall'ambiente.

Senza contare che la psiche umana è un oggetto complicatissimo, impossibile da spiegare in maniera semplice.

Io in generale penso che non esista una causa singola perchè una data persona sia omosessuale, ma appunto viene dall'interazione tra il carattere stesso della persona e quello dell'ambiente in cui si sviluppa.

 

Secondo me ultimamente ci sono più individui che si professano omosessuali per il semplice motivo che ora si sa cos'è l'omosessualità, è più accettata e quindi le persone omosessuali sono meno represse psicologicamente; se una volta la gente arrivava magari fino ai 40 anni (magari dopo essersi sposati) prima di ammettere a sè stessa di avere un "problema omosessuale" e comunque non ne parlava con nessuno, ora che l'omosessualità non è vista più come una vergogna è più facile per una persona rendersi conto di esserlo e accettarlo.

Insomma, in sostanza, gli omosessuali non sono aumentati di numero: si sono solo accettati e hanno deciso di vivere scoperti  :asd:

 

Edit: ah, considera, sempre riguardo alla causa genetica, che anche gli omosessuali, anche se in minor percentuale, hanno figli. Solo che credo sia ancora presto per fare statistiche sull'orientamento sessuale della "seconda generazione" :gha:

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Da naturalista non posso che notare alcuni errori grossolani:

 

1) Dire che l'omosessualità non può essere spiegata dal punto di vista evoluzionistico non è corretto,  bisogna considerare che ciò che conta non è la fecondità di ogni singolo individuo ma dell'intera comunità.

http://seedmagazine.com/news/2006/06/the_gay_animal_kingdom.php

 

2) Che gli animali possano essere solo bisessuali  non omosessuali in senso stretto lo dici tu ed è falso.

 

3)che gli omosessuali siano aumentati di numero è falso, è un'impressione dovuta allla maggiore visibilità e considerazione che gli omosessuali hanno nella società.

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Bene, apprezzo le risposte pervenute, ma vorrei rispondere in generale a varie di queste.

Gli animali con un omosessualità in senso stretto semplicemente non si riproducono, l'alterazione si trasmette attraverso gli individui bisessuali, è ovvio quanto banale; allo stesso modo la teoria evoluzonistica si applica giustamente all'intera comunità, ma questa va considerata come il totale del genere umano, è anch'essa affermazione ovvia quanto banale che una percentuale di individui omosessuali non intaccherà l'evoluzione dell'intera comunità.

Per quanto riguarda l'aumento della popolazione omosessuale mi sono in effetti espresso male, poniamo che 50 anni fa vi fosse una popolazione omosessuale latente (per motivi morali) di 20 individui su 100 che vivendo da etero si riproducevano senza limiti particolari. Ad oggi quelli stessi 20 individui su 100 sono rimasti tale in quanto a quantità, ma si sono dichiarati, quindi uscendo dal loro stato latente non si riproducono più. Nella prossima generazione il numero di individui si sarà ridotto estremamente se non annullato in quanto l'alterazione non si sarà trasmessa.

Tutto questo dando per buona la teoria genetica, ovvio che se evidenziamo la possibilità di fattori ambientali che agiscono sul feto, beh, non c'è statistica che tenga, si può solo cercare di identificare il fattore scatenante con una serie di paragoni di carattere geografico-cronologico tra i vari possibili fattori.

Ci tengo ad aggiungere che parlare di fenotipo e di carattere dominante o recessivo è un pò fuoriluogo con quella che "potrebbe" essere l'alterazione che provoca l'omosessualità, in quanto come espresso prima, non credo che si tratti altro che di pochi filamenti di dna, quindi molto meno rilevanti dei caratteri ereditari standard come colore degli occhi e capelli.

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Frattaglia

Ammetto di non essere una studiosa di biologia, quindi le mie conoscenze si fermano a quello studiato al liceo :gha:

 

Però, secondo la tua teoria, tutti i nostri genitori sarebbero bisessuali o omosessuali latenti?  :asd:

Fermo restando che i gusti sessuali, tra l'altro, possono variare nel tempo (persone che da bisessuali, dopo anni, si definiscono omosessuali, omosessuali che una volta nella loro vita si innamorano di una persona del sesso opposto, ecc ecc), però sinceramente mi sembra una teoria un po' azzardata.

 

Come ho già detto, sulla formazione della psiche umana agiscono molte concause, la genetica, i fattori ambientali che agiscono sul feto, ma anche l'esperienze e l'educazione: ad esempio si dice che i gay siano così per via di una madre dominante e troppo protettiva, le lesbiche per via di un'educazione mascolina, ecc. I luoghi comuni che ho appena citato in realtà, per la mia banale esperienza, mi sembrano appunto dei luoghi comuni (ovvio che io posso fare una statistica su poche persone, me compresa; forse una statistica su migliaia di individui potrebbe individuare una qualche correlazione con l'ambiente familiare, ma ad esempio io ho avuto più figure di riferimento femminili in famiglia eppure io sono lesbica e mio fratello invece è eterosessuale :-/).

 

 

Comunque, per parlare di omo-bisessualità secondo me può tornare utile conoscere la scala Kinsey, redatto dal primo studioso che fece una ricerca sul comportamento sessuale del genere umano, utile forse per capire che non si possono considerare l'eterosessualità, l'omosessualità e la bisessualità a compartimenti stagni e che l'orientamento sessuale non è fisso nel tempo :)

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Gli animali con un omosessualità in senso stretto semplicemente non si riproducono, l'alterazione si trasmette attraverso gli individui bisessuali, è ovvio quanto banale; allo stesso modo la teoria evoluzonistica si applica giustamente all'intera comunità, ma questa va considerata come il totale del genere umano, è anch'essa affermazione ovvia quanto banale che una percentuale di individui omosessuali non intaccherà l'evoluzione dell'intera comunità.

 

 

Cerco di semplificare enormemente le cose: mettiamo che per ipotesi esista sul serio il gene dell'omosessualità (io penso di no anche se alcuni scienzati dicono di averlo scoperto, ma qualcuno dice di aver scoperto il gene delle scelte politiche! Cose poco affidabili), apparentemente tenderebbe ad estinguersi ,ma non è detto. Potrebbe darsi che sia un gene che si manifesta soltanto se ereditato da entrambi i genitori (in realtà la genetica è più complicata ma non sto a spiegare di alleli e coppie di cromosomi) mentre se viene ereditato da uno solo dei genitori non si manifesta. Quindi questo gene può essere ereditato anche se non è manifesto nei genitori così come gli occhi azzurri si possono avere anche se i genitori non li hanno.

Mettiamo, sempre per ipotesi, che in una comunità la popolazione di omosessuali abbia uno scopo, ad esempio se i maschi si accoppiano tra loro sfogano la loro violenza nel sesso e non uccidendosi a vicenda, oppure se si attragono a vicenda formano legami sociali più facilmente.

In questo modo è possibile e comprensibile che questo presunto gene dell'omosessualità possa venire preservato e trasmesso.

Bene, le cose nella realtà non sono così semplici, ma quello che ho scritto non è totalmente falso.

Qualunque sia il motivo, possono essere svariati, se l'omosessualità esiste implica di per se che è nella natura delle cose, altrimenti non esisterebbe. semplicemente.

Nella realtà, come ha ben detto Frattaglia, l'omosessualità è una cosa più sfumata che implica anche cose che col Dna non hanno niente a che fare.

E poi perchè l'omosessualità sarebbe dovuta ad un'"alterazione"? E in cosa consiterebbe questa "alterazione"?

Riepilogando, se l'omosessualità fosse dovuta solo a cause socio-culturali o spirituali (mah...) negli animali non esisterebbe, e invece esiste come i miei cani dimostrano!

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Allora miglioro l'esempio da me illustrato precedentemente in maniera estremamente semplicistica aggiungendo il concetto di omosessuale latente a livello genetico (cioè con caratttere ereditario recessivo)

riprendiamo i nsotri 100 soggetti di cui 20 omosessuali latenti per morale, e altri 20 latenti a livello genetico (cioè che non manifestano l'omosessualità ma possono trasmetterla).

Passano i soliti 50 anni,  i nostri 20 omosessuali latenti per morale escono allo scoperto e non si riproducono, gli altri 20 latenti a livello genetico invece si riproducono e  sviluppano 5 soggetti omosessuali e 10 latenti(mischiandosi con gli altri etero), dopo una altra 20na di anni avremo la seguente situazione

su 100 individui 5 omosessuali dichiarati, 10 latenti, 75 etero. (i soggetti della generazione precende sono morti o non più in grado di riprodursi)

Qeusto avviene perchè come sappiamo il carattere omosesssuale a livello umano preclude la riproduzione (non includo la bisessualità umana che considero quasi sempre una forma diversa di ricerca del piacere e non una forma di omosessualità vera e propria). In un modo o nell'altro il carattere omosessuale se determinato da varianti genetiche è destinato ad auto selezionarsi per l'estinzione.

Non vorrei dare adito alla teoria della presenza di fattori socio culturali per identificare una causa scatenante, in questo caso avrebbe ragione la corrente che ritiene l'omosessualità curabile con opportune terapie psicologiche/psichiatriche, e ciò non giova sicuramente.

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Scusami Coeranos, ma non ho risposto ha una tua domanda, perchè la chiamo un alterazione, beh non credo di trovare una platea non concorde, se affermo con tranquillità che l'omosessualità è cmq una alterazione del normale status naturale di una creatura vivente concepita per la riproduzione (che è poi lo scopo finale di qualsiasi specie su questo pianeta).

Non sono uno di quelli che danno per perfetto ogni cosa esistente in natura, tanti sono gli errori che essa ha in qualche modo generato, tanti sono stati proprio quell'input di cui aveva bisogno di una specie per evolversi. Non prendo quindi in considerazione l'affermazione che la presenza di omosessualità nel regno animale, sia una giustificazione per definire quella umana.

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Consiglio di utilizzare il tasto della modifica, prima di postare 4 volte per tutto :asd:

 

La questione è che comunque in natura esistono queste "varianti", e non sono neppure tutte solo bisessuali.

Facciamo l'esempio delle famose copie gay di pinguini: alcune sono insieme da anni e restano insieme fino alla morte, altre sono state insieme per anni finchè uno dei due ha mollato l'altro per una femmina... io il secondo caso non la chiamerei comunque bisessualità, o almeno non bisessualità vantaggiosa. Mi spiego: hanno perso comunque anni preziosi per la riproduzione, se anche uno dei due sia tornato sulla "retta via", è comunque svantaggioso per la trasmissione dei loro stessi geni, o sbaglio?

Quindi la natura stessa crea errori, non è solo l'uomo a essere "sbagliato omosessualmente" mentre nel resto della natura si osservano solo comportamenti bisessuali.

Fermo considerando che comunque anche gli individui della specie umana, anche se omosessuali, spesso si riproducono, vuoi coppie affittano un utero o si procurano sperma di un terzo alla coppia, oppure vuoi perchè, semplicemente, si sposano con persone del sesso opposto, prima o dopo aver vissuto parte della loro vita in maniera omosessuale.

Avevo letto di una ragazza, lesbica, che aveva comunque assecondato un suo amico sposandolo e avendo un figlio da lui, pure se entrambi sapevano della sua omosessualità: il matrimonio è fallito poco dopo e lei si è messa con un'altra donna; un'altra che stava con una donna e, dopo una scappatella di una notte con un suo vecchio amico, ha deciso di tenere il bambino e di crescerlo con la sua fidanzata, soprattutto dopo che l'amico aveva dichiarato di non voler sapere niente del bambino.

 

Comunque, tornando al discorso natura e evoluzione delle popolazioni, l'omosessualità è una variante naturale che si trova anche negli animali, è così da sempre e non mi pare che le specie di pappagalli o pinguini si siano comunque estinti. Eppure esemplari omosessuali continuano a spuntare :) Quindi non vedrei l'omosessualità come una delle possibili cause dell'estinzione dell'omosessualità stessa... sempre considerando, poi, che appunto si possa parlare di omosessualità pura :gha:

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In un modo o nell'altro il carattere omosessuale se determinato da varianti genetiche è destinato ad auto selezionarsi per l'estinzione.

Non è necessariamente vero.

Ad esempio se nella sua forma geneticamente latente mette in moto dei meccanismi che aumentano il numero di discendenti: in questo modo l'equilibrio viene ripristinato.

Ecco il frammento di Superquark già citato da Sugar (e che avevo anche già linkato in un altro topic mi pare):

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Mike in the Breeze

Dai tuoi discorsi credo che tu non abbia molta simpatia per le cause "spirituali", non tanto perchè l'unica da te citata si colloca in negativo rispetto all'omosessualità, ma soprattutto(anche?) perchè credo di percepire una razionalità molto solida dietro alle tue parole, e una conseguente fede(permettimi di parlarne in questi termini, io la considero così... :)) scientista.

 

Di conseguenza magari non ti sarà di grande aiuto la mia personale(ma non troppo) posizione rispetto all'argomento "trito e ritrito". Spero che però possa interessare altri o magari di essermi sbagliato nei tuoi confronti.

 

Io credo che il nostro mondo stia subendo un'improvvisa evoluzione.

Secondo la Cabala ebraica la manifestazione del mondo avviene in una densificazione dell'Uno nel molteplice. Per questo si passa dalla Corona al mondo fisico passando per altre otto Sephirot. In questo passaggio Dio, che è androgino, si polarizza in maschile e femminile. Dunque i caratteri maschio-femmina sono frutto della caduta di Dio(errore? atto di Volontà?) nel regno materiale e sono propri della densità dello stesso. Nel momento in cui ci si avvicina ad un percorso spiituale ci si rende conto di come man mano si assumano delle caratteristiche più androgine. Che non significa non riconoscersi più in un sesso o nell'altro, ma piuttosto assumere in sè una certa feminilità-mascolinità. Onde evitare fraintendimenti: androginità non significa scheccare o rinunciare alla propria mascolinità, ma continuare a essere maschio diventando man mano anche femmina(o viceversa).

Personalmente sono convinto che il mondo si stia elevando. Le coscienze si scuotono. Alcuni danno fuori di testa, non reggono l'aumento vibrazionale, altri seguono tale evoluzione. Di conseguenza si assiste all'aumento di casi di omosessualità, ma soprattutto di bisessualità. Altro segnale in questo senso è l'aumento delle persone transgender rispetto alle persone transessuali.

 

 

 

 

 

 

Tralasciando la religiosità.. Cazzo, è vero XD è proprio così che mi sento.

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Allora miglioro l'esempio da me illustrato precedentemente in maniera estremamente semplicistica aggiungendo il concetto di omosessuale latente a livello genetico (cioè con caratttere ereditario recessivo)

riprendiamo i nsotri 100 soggetti di cui 20 omosessuali latenti per morale, e altri 20 latenti a livello genetico (cioè che non manifestano l'omosessualità ma possono trasmetterla).

Passano i soliti 50 anni,  i nostri 20 omosessuali latenti per morale escono allo scoperto e non si riproducono, gli altri 20 latenti a livello genetico invece si riproducono e  sviluppano 5 soggetti omosessuali e 10 latenti(mischiandosi con gli altri etero), dopo una altra 20na di anni avremo la seguente situazione

su 100 individui 5 omosessuali dichiarati, 10 latenti, 75 etero. (i soggetti della generazione precende sono morti o non più in grado di riprodursi)

Qeusto avviene perchè come sappiamo il carattere omosesssuale a livello umano preclude la riproduzione (non includo la bisessualità umana che considero quasi sempre una forma diversa di ricerca del piacere e non una forma di omosessualità vera e propria). In un modo o nell'altro il carattere omosessuale se determinato da varianti genetiche è destinato ad auto selezionarsi per l'estinzione.

Non vorrei dare adito alla teoria della presenza di fattori socio culturali per identificare una causa scatenante, in questo caso avrebbe ragione la corrente che ritiene l'omosessualità curabile con opportune terapie psicologiche/psichiatriche, e ciò non giova sicuramente.

 

ma scusa,essendo emerso all'interno di questo discorso come l'omosessualità pura(e non la bisessualità quindi)sia ampiamente presente nel mondo animale (tanto che pure io ti posso dire come la cagne della mia vicina abbiano rapporti solo tra loro o con altre cagne) come puoi giustificare il fatto che questa "alterazione" come la chiami tu sia ancora presente dopo centinaia di migliaia di anni di evoluzione di queste specie??se fosse come dici tu l'omosessualità animale sarebbe scomparsa da un bel pezzo..

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Qeusto avviene perchè come sappiamo il carattere omosesssuale a livello umano preclude la riproduzione (non includo la bisessualità umana che considero quasi sempre una forma diversa di ricerca del piacere e non una forma di omosessualità vera e propria). In un modo o nell'altro il carattere omosessuale se determinato da varianti genetiche è destinato ad auto selezionarsi per l'estinzione.

 

 

Stai ancora considerando la riproduzione a livello di individuo, io ti sto dicendo che anche gli individui che non si riproducono possono avere uno scopo nella riproduzione a livello di popolazione. Ad esempio tra i cervi solo una percentuale di maschi si riproduce, non per questo gli altri sono inutili.

Per cui non si può dire che l'omosessualità non può essere spiegata in senso evoluzionistico non è corretto. Almeno per ora ne sappiamo troppo poco per poterlo dire. Non è vero che un presunto carattere genetico omosessuale debba essere obbligatoriamente nocivo a livello di popolazione, perchè come ho spiegato ieri possono esserci cause per cui possa venire trasmesso anche se apparentemente scoveniente ed invece può favorire il proseguimento della specie.

Faccio un altro esempio per farti capire che il tuo un ragionamento scorretto: il cosidetto "vantaggio dell'eterozigote" riferito alla talassemia, in alcune zone come nella mia Sardegna esiste questa malattia  che portava in passato ad una morte precoce e quindi secondo il tuo ragionamento avrebbe dovuto portare alla scomparsa di questo gene.

Il termine alterazione e il significato che gli hai dato sono una tua opinione.

Poi dici che l'omosessualità tra gli animali non spiega quella umana, perchè dici questo? Vorrei ricordarti che facciamo anche noi parte del regno animale!

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Non ho seguito la discussione, dico la mia e poi fuggo.

 

Omosessuali non si nasce, si diventa

 

Per come la vedo io la sessualità umana non è diversa da quella animale, alla base: gli animali sono capaci di provare piacere tra esemplari dello stesso sesso, oppure sfregandosi contro gli alberi o le gambe degli uomini, nel mondo animale ci sono rapporti omosessuali e c'è la masturbazione... L'essere umano, a sua volta, è in grado di provare piacere usando come 'organo stimolante' una propria mano o un proprio dito, a seconda.. Questo secondo me è una evidente prova del fatto che il piacere, per nascere a livello 'fisico', come accade nel mondo animale, ha bisogno semplicemente di un contatto, di un movimento, insomma è qualcosa di idraulico.

Ora, cosa differenzia gli animali dagli uomini? La mente. Un animale non si pone minimamente il problema se ciò contro cui si sta sfregando (prendiamo un cagnolino) è un cane, una cagna o la gamba di un uomo. L'essere umano sì, perché ha una psiche, una mente complessa, un io etc. Quindi: alla base tutti potremmo provare piacere con qualsiasi tipo di stimolo (adatto al proprio organo sessuale ovviamente). Ciò che fa la differenza è qualcosa unicamente di mentale: riflette quindi delle modificazioni che sono avvenute in fase di crescita all'interno della mente, della psiche, del senso dell'io. Queste modificazioni, come Freud ci ha insegnato, avvengono -soprattutto- (ma non solo) nella prima fase della vita; e portano un essere umano a sentirsi, identificarsi in un certo modo e a far passare certi stimoli piuttosto che altri. É a causa di questa 'crescita' che io faccio passare lo stimolo di un organo sessuale femminile piuttosto che maschile, che accetto l'idea di definirmi in un modo o in un altro, e così via. In genere finisce per predominare (in senso quantitativo) l'identificazione eterosessuale perché a questa tendenza contribuisce la società attuale (e il semplice richiamo ormonale): in una società diversa, in passato, si sono visti esempi di tendenze quantitative opposte. Altra conferma: quanti esseri umani, attraverso una crisi, sono sorpresi, confusi e a volte addirittura allarmati dalla scoperta tardiva di poter provare piacere in un modo che prima non concepivano? In realtà avrebbero sempre potuto provar piacere in quel modo, solo che lo stavano rifiutando molto fortemente a un livello inconscio.

Tutto questo per chiarire una differenza fondamentale da come la questione 'socio-culturale' è stata posta all'inizio: l'uomo non nasce con una sessualità, né ci 'diventa': un essere umano nasce, come ogni animale, capace di provar piacere in ogni modo reso possibile dall'anatomia del proprio organo; crescendo "crede", si convince a livello interiore (e molto profondo, e talvolta immutabile) di 'essere diventato' in un modo o in un altro.

Posto che la psicanalisi è una scienza molto giovane, non credo che si potrebbe 'curare' una sessualità piuttosto che un'altra, ognuno ha il proprio percorso e trovo difficile pensare di poter agire così radicalmente su un equilibrio interiore formato nel corso degli anni. Sicuramente si può moderatamente lavorare sulla sessualità di chiunque per capire le radici di eventuali gusti, eventuali paure, eventuali disagi, nel momento in cui dovessero diventare problematici - essendo tutto un fatto mentale. Anche un eterosessuale può avere 'problemi sessuali' di cui parlare a un analista: paura, ansia di prestazione, impotenza etc. Non si 'cura' la sessualità ma si può aiutare un disagio o un momento di squilibrio.

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Mi sono fermata alla metà della prima pagina... poi leggerò tutto, ma prima di andare a nanna volevo dire la mia.

Secondo me la causa è soprattutto ormonale: questo spiega la maggior parte delle donne mascoline e dei ragazzi effemminati che si trovano fra gli omosessuali. Certo, non tutti sono così e ci sono anche donne femminili e uomini mascolini, ma credo che comunque se facessero un'analisi del sangue e guardassero i loro livelli ormonali saranno diversi da un etero. Io stessa non sono per nulla mascolina, ma quando sono andata dall'endocrinologo per un problema di acne, un paio di anni fa, mi disse che era un problema ormonale perchè avevo troppi ormoni maschili. Se calcoli poi che anche tra gli animali l'accoppiamento è determinato dagli ormoni... secondo me è la causa principale. Forse non l'unica, ma di certo non credo molto nel fattore "ambientale": da quando sono piccola mi chiedono se c'è qualche maschietto che mi piace e io per quanto mi sforzassi non ne trovavo uno (all'epoca ancora non sapevo), e di certo a 4 o 5 anni non potevo aver subito chissà quale tipo di condizionamento...

*edit* tra l'altro per me la tesi ormonale spiega anche il famoso gayradar: così come gli animali si accorgono che è il momento dell'accoppiamento perchè sentono determinati ormoni, probabilmente un gay/una lesbica sente che gli ormoni lasciati da un etero sono diversi da quel che cerca, mentre riconosce quelli degli omosessuali. Non so spiegarlo meglio di così, spero si capisca  :)

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e di certo a 4 o 5 anni non potevo aver subito chissà quale tipo di condizionamento...

secondo me è proprio il contrario, ovvero è proprio nei primi anni di vita che la psiche di una persona ha il suo primo sviluppo, ed è in quel periodo che come insegna Freud (e gli studiosi successivi) si viene maggiormente influenzati dall'esterno. I condizionamenti che hanno portato me ad essere gay probabilmente su un bambino differente avrebbero avuto un risultato differente, e quindi una sessualità differente.

Gli ormoni possono essere un fattore, ma mi sembra strano che nei numerosi studi che sono stati fatti e vengono tuttora portati avanti sull'omosessualità non sia stata evidenziata una corrispondenza tra livelli ormonali e sessualità.

Secondo me la teoria più plausibile è assimilabile a quanto ha detto Verlaine, ovvero che l'omosessualità è una caratteristica della nostra psiche, originata da svariati fattori caratteriali, ambientali, culturali, familiari.

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quella che sarebbe stata la mia opinione l'ha espressa in modo chiaro e molto meglio di quanto avrei mai potuto fare io verlaine (cavolo abbiamo un sacco di idee in comune verlaine, dovremmo andare a mangiarci una pizza una volta di queste).

 

sono perfettamente in linea col suo pensiero, credo che chiunque di noi sia naturalmente predisposto al piacere con la differenza che la nostra capacità di astrazione ci porta a considerare come decisamente più piacevoli certi stimoli piuttosto che altri e ci porta magari al rifiutare certi piaceri piuttosto che altri. il che ci porta anche ad essere più attratti da un tipo fisico piuttosto che un altro anziché orientare il nostro interesse a tutto il genere (in fin dei conti ad un omosessuale non piacciono tutti gli uomini del pianeta, così come agli etero sessuali non piacciono tutte le donne o tutti gli uomini, in fin dei conti anche noi come certi uccelli siamo più attratti da un piumaggio vivace e colorato o da un cinguettio più chiassoso rispetto ai pretendenti mediamente più normali no?).

 

la stessa cosa potrebbe avvenire con il cibo, io sono anittiofago (termine da me coniato per identificare tutti quelli che come me non mangiano nessun tipo di pesce), premesso che non sono allergico al pesce ed il mio organismo è perfettamente in grado di digerire un piatto a base di pesce, la mia mente mi impedisce anche solo di concepire l'idea, tutto del pesce mi causa disgusto, nausea e in casi gravi vomito... la consistenza in bocca, il sapore, l'odore... tuttavia la mia non è una scelta consapevole è semplicemente una questione di gusto.

adesso, non so se la cosa abbia carattere psicologico, genetico o socioculturale, ma non sento la mancanza del pesce, non credo di avere la necessità di guarire la mia anittiofagia e soprattutto non mangiare pesce non mi impedisce di andare matto per la pizza e leccare il piatto di riso alla milanese.

se il problema fosse un disgusto del cibo generale forse dovrei considerare l'idea di una cura medico/analitica, ma mi affiderei a degli esperti e non alla politica, alla chiesa o alla società in genere.

 

ho reso l'idea? certo, questo mio considerare tutto una questione di gusto e di capacità di astrazione della mente forse non risponde davvero alla domanda di quale sia l'origine dell'omosessualità che federico si era posto all'inizio...

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(cavolo abbiamo un sacco di idee in comune verlaine, dovremmo andare a mangiarci una pizza una volta di queste).

 

la stessa cosa potrebbe avvenire con il cibo, io sono anittiofago (termine da me coniato per identificare tutti quelli che come me non mangiano nessun tipo di pesce)

 

(Perdonate il piccolo OT) amadan, se sei in zona (io sono di Livorno), accetto volentieri!! Sono sempre interessato a conoscere persone che tirano fuori neologismi con naturalezza  :)

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Secondo me la causa è soprattutto ormonale

 

l'hanno pensato in molti, ma facendo assumere degli ormoni maschili ad omosessuali si ottenuto come risultato un aumento dei peli e problemi di salute di vario tipo, ma sono rimasti gay! quindi niente...

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Si, dare dosi enormi di testosterone ai gay era uno degli esperimenti che faceva Mengele nei lager  :gha:

Al massimo, forse forse, potrebbero influire gli ormoni della madre durante la gravidanza...comuqnue interessante il filmato di quark :)

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  • 2 weeks later...

Premesso che per me omosessuali si nasce, quando mi chiedono come mi sia accorto di esserlo, ricorro sempre al paragone del mancino. Un mancino scrive con la mano sinistra semplicemente perchè si è sempre sentito di farlo; se anche provasse a scrivere con la destra, non ci riuscirebbe, dal momento che non è insito nella sua natura. Con sforzi sovrumani potrebbe anche ottenere dei risultati, ma non sarebbe mai come scrivere con la sua prediletta sinistra.

 

Inoltre, questa è una mia teoria che mi sembra sia diffusa anche tra parecchi studiosi, l'omosessualità potrebbe essere un modo prestabilito che la natura ha per evitare qualcosa come una sovrappopolazione sulla terra, creando apposta esseri viventi non destinati a riprodursi.

Io la penso così.

 

:P

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