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Gay Pride/ Il bus del Mieli a San Pietro.


Pulciò

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A meno di 24 ore dal Gay Pride, i volontari del Mario Mieli, l’organizzazione dietro al corteo di domani, sono riusciti a “violare” l’area sacra di via della Conciliazione. Con tanto di pullman fucsia ufficiale della parata. A partire dalle 17, infatti, il mezzo ha percorso le strade della capitale, distribuendo volantini e magliette del Pride. In un primo momento era stato comunicato che il “massimo” che avrebbero fatto sarebbe stato raggiungere piazza San Giovanni, per “protestare” contro il divieto di sfilarvi. E, invece, il pullman ha fatto di più: è arrivato a San Pietro, per via della Conciliazione. “Abbiamo sfilato festosamente e siamo stati accolti e salutati con calore e affetto durante tutto il percorso, anche in quelle piazze dove la nostra presenza è ritenuta ‘inconciliabile’ - spiega il Mieli - questa è la dimostrazione che il diniego di piazza San Giovanni è stato del tutto pretestuoso e risibile, come abbiamo detto fin dal primo momento. Ribadiamo che il Pride è una manifestazione serena, pacifica e festosa per la rivendicazione di diritti negati ormai solo in Italia”.

 

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Tratto da river-blog.

 

Trovo che il Mieli sia alquanto geniale. è giusto, a parer mio, protestare contro tutte queste ingiustizie. Che ne pensate?

Per chi ci sarà ci vediamo domani!  :P

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Frattaglia

A me invece non piacciono le provocazioni, possono essere divertenti ma non portano lontano.

Un paio di anni fa in francia una coppia gay assieme a un altro po' di gente fece un blitz in una chiesa "facendosi sposare" da un'altra ragazza che partecipava al blitz, il tutto solo per destare scalpore.

 

Secondo me invece se vuoi che qualcuno ti ignori (in questo caso la Chiesa) la cosa migliore è che sia tu il primo a ignorarlo.

:P

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E chi vuole essere ignorato? Io esisto e la chiesa non deve ignorarmi, deve accettarmi.

Le provocazioni sono un modo per farsi vedere da chi non ci vuole vedere, di irrompere nella vita di tutti.

E' facile ignorare, fare il gioco delle tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo.

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E chi vuole essere ignorato? Io esisto e la chiesa non deve ignorarmi, deve accettarmi.

 

Scusami ma tu non seguendo i dettami della Chiesa, perchè mai dovresti essere accettata? L'unica logica in una situazione del genere è la non interferenza reciproca, cosa che sappiam bene non avviene ma che è auspicabile  avvenga in un futuro.

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