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[ROMAPRIDE 2008] NEGATA PIAZZA SAN GIOVANNI


Rei_Kashino

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Guest Irish Dragon

Sicuramente lo è.

La triste realtà è che allo stato attuale non c'è alcun modo per discutere l'autorizzazione in tempi brevi. L'idea di una forzatura non mi piace, però neanche è giusto che questa storia passi nelle retrovie... Anche perché parliamoci chiaro: strutturalmente non cambia molto se la sfilata finisce a S.Giovanni o altrove.

Detto ciò, sarò curiosa di sapere come si evolverà la richiesta di Paola Concia del PD, che ha intenzione di chiedere spiegazioni sul "disguido".

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e se cercate di sconfinare gli date via libera per fare come gli pare, con l'aggravante dell'illegalità delle nostre azioni e delle azioni del nostro movimento.

Come la mettete la mettete finisce male.

 

(e io ci rosico sempre più per il maledetto lavoro. Ma farla di domenica no eh? XD)

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ti ripeto, mi mettessero le mani addosso, non possono mica sognarsi di far zompare una manifestazione da un giorno all'altro e soprattutto non possono farlo 10 giorni prima quando avevano 3 mesi per saperlo

 

ma scherziamo veramente

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come ho già detto mi frega cazzi (e scusami il francesismo) che manganellino te o chi per te. Non me ne può fregare di meno, non me ne fregava quando le manganellate le prendevo io assieme ai lacrimogeni lanciati altezza uomo figurati quanto mi importa che le prenda tu.

 

Non hanno fatto zompare il pride.

Zompare significa annullare. Farla finire da un'altra parte significa tutt'altro, e, amio avviso, molto di meno.

 

Le conseguenze di una simile azione, evidentemente le vedo solo io, ma se, come appare ovvio, le mie parole non vengono proprio lette è veramente inutile che io continui a cercare di far capire le mie posizioni, perdendoci pure tempo che potrei impiegare, che so, per discutere se il colore del cielo nominalmente sia quello percepito o debba essere quello reale.

 

La dico papale papale per l'ultima volta: a me, di sentir dire da chicchessia che i froci sono violenti e seguono le vie dell'illegalità non va, non mi andrà mai e non vedo perchè qualcuno dovrebbe promuovere azioni che porteranno solo a questa conclusione. Soprattutto non vedo perchè fornire ad un governo a cui non può fregar di meno dei nostri diritti nuovi e migliori appigli per continuare a negarceli. A voi non frega niente e volete la piazza? Prendetevela, però poi siate abbastanza maturi e intelligenti da accettare a) che esiste gente che non la pensa come voi, :sisi: che a questa gente può girare il culo d'esser additata come violenta o altro perchè voi avete agito volontariamente illegalmente, c) che la gente in disaccordo ha tutto il diritto di lamentarsi delle vostre azioni come e quando vuole.

 

Mi sa che qui veramente pochi hanno presente che, con ogni probabilità, un'azione simile da parte nostra è proprio cò che molte persone vorrebbero, fossi in queste persone io non spererei in nulla di meglio per poter attaccare ancora più duramente.

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Ma scusate se il circolo non fosse andato al comune non si sarebbe venuto a che l'autorizzazione era stata REVOCATA, non c'è stato nessun avviso formale?

e se il circolo non fosse andato il comune ci avrebbero accusato di manifestazione non autorizzata?

e il problema di ordine pubblica dov'è?

non mi pare di aver sentito mai che durate un pride ci siano stati scontri o feriti, è una manifestazione del tutto pacifica. Un coro da chiesa e i suoi spettatori non penso vengano a manganellarci. Quindi non vedo dove si il problema di ordine pubblico. Mentre vedo chiaro il problema di ordine politico-clericale!

 

Quindi spostino pure il percoso ma una passeggiata in piazza San Giovanni sabato non me la toglie nessuno!

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Frattaglia

Sono d'accordo anche io con Saint Just.

Ci hanno fregato, e ok. Lo sappiamo tutti che ce l'hanno fatto solo per sfregio, penso sia abbastanza palese a tutti.

 

Però d'altra parte se si finisce allo scontro con la polizia (e si finirà, se ci si vuole ostinare ad andare nella piazza che ci hanno negato) verremo dipinti come violenti, checche isteriche o chissà che altro.

Senza considerare che, a questo punto, potrebbero addirittura esserci vere infiltrazioni di violenti in maniera da arroventare ancora di più l'atmosfera, e allora finirebbe molto male.

E non per noi, ma per la credibilità del movimento.

 

 

Detto questo, io al pride ci vengo uguale perchè l'avevo deciso e perchè ci voglio comunque andare, ma spero vivamente che non si finisca con gente che carica la polizia, tenta di forzare i cordoni, e di conseguenza la polizia carica noi.

Vogliamo essere accomunati ai violenti del g8 di genova?  :sisi:

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30 maggio

San Giovanni: fare chiarezza

 

Dopo l’appello di ieri rivolto dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, in qualità di organizzatore del RomaPride del 7 giugno, alla Questura di Roma di riconsiderare il divieto posto per la Piazza di Porta San Giovanni quale luogo conclusivo del corteo, si rivolge anche un invito al Vicariato di Roma ad esprimere pubblicamente eventuali proprie preoccupazioni o qualunque pregiudiziale di sorta all’utilizzo della piazza.

 

Questa richiesta è posta per chiarezza ed anche per permettere di comprendere quale sia l’interlocutore con cui trovare soluzioni per lo svolgimento di entrambe le iniziative, la conclusione del corteo ed il coro dentro la Basilica, cioè l’evento ritenuto dalla Questura incompatibile con il corteo.

 

Specificatamente prospettiamo già pubblicamente una possibile felice risoluzione nello spostamento di un’ora in avanti dell’inizio del concerto, che eviterebbe la così tanto temuta sovrapposizione.

 

Questa richiesta di un qualche segnale dal parte del Vicariato è dettata anche dal dubbio che le ragioni del diniego non nascano dall’incomprensibile incompatibilità fra il Pride ed un coro di musica sacra in luoghi contigui e in orari diversi, ma da valutazioni politiche di cui non si capisce la provenienza.

 

Va evitato che ogni cittadino sia costretto a darsi da solo le proprie risposte, anche perché queste potrebbero facilmente concentrarsi sull’idea che sia l’autorità ecclesiastica l’ispiratrice del divieto.

 

Il nostro invito è mirato ad evitare che sorgano polemiche indistinte, a far si che chi pone delle richieste se ne prenda la responsabilità e perché sta crescendo in tanti la sensazione che la Chiesa Cattolica, certamente distante dalle richieste dei cittadini omosessuali e transessuali, questa volta sia estranea alla vicenda del Pride.

 

E’ evidente che il Pride di Roma risulta fortemente e pretestuosamente osteggiato. E’ necessario capire da chi e perché. Se fosse invece una cosa di poca rilevanza, facilmente risolvibile nella maniera prospettata, sarebbe giusto risolverla.

 

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Rossana Praitano - La Presidente

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Rei_Kashino

Com'è andata a finire...

 

4 giugno

No definitivo a San Giovanni

 

Si è svolto stasera in Prefettura un incontro tra il Prefetto di Roma e Rossana Praitano, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, organizzatore del RomaPride 2008, alla presenza del Deputato Anna Paola Concia, di Sergio Rovasio dei Radicali e di Saverio Aversa di Rifondazione Comunista.

 

Il Prefetto ha comunicato alla delegazione l’impossibilità di far arrivare il corteo del 7 Giugno in Piazza San Giovanni, decisa dal Comitato di Sicurezza che si è riunito oggi.

 

Il Mario Mieli si dichiara stupefatto perché la decisione è del tutto priva di buonsenso.

 

Testardamente abbiamo combattuto fino alla fine; siamo stati sconfitti dalla cecità di chi non ha compreso la gravità etica e politica di negare una piazza per motivi risibili.

 

Testardamente il RomaPride si svolgerà ugualmente e in maniera pacifica, perché così è nella sua natura. Studieremo il percorso alternativo da presentare domani alla Questura.

 

Riteniamo sconcertante l’accaduto perché è un’offesa per tutta la comunità lgbt ed una ferita inferta alla dmocrazia. Proprio per questo, oltre che per le giuste rivendicazioni di piena cittadinanza di gay, lesbiche, bisessuali e trans, chiediamo a tutte/i di partecipare in massa all’evento del 7 giugno per dimostrare solidarietà e dire no a questa ingiustizia.

 

Rossana Praitano

Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

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Il prefetto ed il questore sono responsabili di avere ablato il diritto costituzionale di manifestare per motivi ridicoli nonché risolvibili.

 

Credo si possa oggettivamente definire il loro comportamento come pretestuoso forse motivato dalla loro omofobia o per quella di qualcun altro sopra di loro

 

In quanto "servitori dello stato" (come gli piace definirsi) si devono solo che vergognare

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5 giugno

Il RomaPride a Piazza Navona

 

Piazza Navona sarà la conclusione del RomaPride di sabato 7 giugno. Dopo l’incomprensibile divieto di arrivare in Piazza San Giovanni, solo oggi, ad appena 48 ore dallo svolgimento della parata, è stato sciolto con la Questura il nodo relativo alla piazza di arrivo del corteo. La partenza resta confermata da Piazza della Repubblica con concentramento alle ore 15.00 e partenza alle ore 16.00.

 

Piazza Navona è una piazza storica di rivendicazioni che hanno fatto la storia democratica del nostro Paese, come l’aborto, il divorzio e la manifestazione contro la violenza sulle donne del 24 novembre 2007.

 

Naturalmente il diniego di Piazza San Giovanni pesa ancora come un enorme macigno e una ferita aperta, ma confermiamo la volontà testarda a sfilare orgogliosi e pacifici e invitiamo tutta la città a marciare con noi. Il Mario Mieli, organizzatore della manifestazione, ci tiene a precisare che le voci sull’arrivo a Piazza del Popolo, riportate oggi a mezzo stampa, sono sempre state prive di fondamento, in quanto nella piazza in questione c’è un reale impedimento tecnico per la presenza di altra manifestazione.

 

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

 

http://www.mariomieli.org/spip.php?article789

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