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Two Spirit e dubbi


Krad77

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Two Spirit è un moderno termine ombrello usato da alcuni nativi indigeni nordamericani per designare persone native nella loro comunità che sono terzo-genere o altre forme di gender-variant nei cerimoniali e nel ruolo sociale.

Il termine Two-Spirit è stato creato nel 1990 al raduno internazionale Indigeni Gay e Lesbiche e specificatamente scelto per distinguere e distanziare le persone Native Americane da quelle non-native. Lo scopo primario nel coniare un nuovo termine era di incoraggiare il rimpiazzo di Beardache, sorpassato e considerato offensivo.

fonte: https://en.m.wikipedia.org/wiki/Two-spirit    traduzione mia

 

Proprio oggi parlando con due forumisti, mi hanno espresso grossi dubbi sulla possibile esistenza reale dei beardache (alla quale io tendo a credere invece). 
Paradossalmente se anche i beardache non fossero esistiti realmente, oggi questo fatto può essere completamente irrilevante per il movimento Two-Spirit. Voglio dire che se anche si andasse a proporre alla comunità che queste persone sono state inventate di sana pianta dagli occidentali per rendere più interessanti i loro libri che documentavano la vita degli indigeni, la comunità farebbe spallucce e direbbe che loro credono al ruolo sociale dei Two Spirit così come tradizionalmente inteso e alla loro esistenza storica, ignorando altre opinioni. Inoltre la possibilità di poterne dimostrare l’inesistenza è tanto bassa da essere approssimabile allo zero.

Voi che ne pensate?

Edited by Krad77
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Sì.

È possibile ritenere l’esistenza dei beardache altamente improbabile classificando (d’ufficio; non serve leggerli) ogni studio che ne parla come inattendibile?

e in seconda battuta: questa opinione sull’inesistenza dei beardache (non supportata da alcuna prova, giudico altamente improbabile il palesarsi di qualsiasi prova di inesistenza, oggi) può avere una qualche influenza sulla comunità Two-Spirit?

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Non ne so molto, ma da quello che ho capito mi pare che il termine Beardache

indichi essenzialmente un omosessuale maschio passivo, che generalmente si prostituisce

ma ha anche un ruolo sacro nella sua comunità.

Più o meno come il "femminello" napoletano.

 

L'ipotesi è che il Beardache non sia mai esistito e sia solo un tentativo colonialista

di descrivere la più poetica figura sciamanica del "Two-Spirit"?

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@Almadel

A quel che so io il beardache non viene descritto come dedito alla prostituzione generalmente... Per la maggior dei casi che ho sentito riportare, vivevano in coppia fissa con uomini, more uxorio.

 

L’ipotesi che fanno gli altri forumisti con cui ho parlato, se ho capito bene, è che non ci fossero davvero, nella realtà, ma siano stati inventati da esploratori antropologi ecc con lo scopo di dare colore ai loro racconti, più o meno.

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2 hours ago, Krad77 said:

Voi che ne pensate?

Che riguarda loro e non noi, e che ciascuna comunità etnica ha il diritto di "vendere" la propria narrazione 🙂  (specie se riguarda fenomeni così innocui)

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Trovo una risposta adeguata in questo passaggio :

"The decision to adopt this new, pan-Indian term was also made to distance themselves from non-Native gays and lesbians,[9] as the term and identity of two-spirit "does not make sense" unless it is contextualized within a Native American or First Nations framework and traditional cultural understanding "

E di conseguenza condivido la visione di @schopy, non è affar nostro e di conseguenza è di difficile comprensione al di fuori della loro cultura. Agli occhi di un occidentale è lontano folklore, una curiosità da antropologi, proprio perché non possiamo percepire appieno la loro necessità di un ulteriore termine ombrello. Ci mancano le basi culturali, le tradizioni e rischieremmo di considerare il tutto alla stregua di una curiosità da Settimana Enigmistica. 

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On 6/10/2022 at 9:14 PM, Krad77 said:

È possibile ritenere l’esistenza dei beardache altamente improbabile classificando (d’ufficio; non serve leggerli) ogni studio che ne parla come inattendibile?

Qua servono le citazioni.

A prova dell'esistenza storica dei two-spirits c'è:
- La presenza in svariate culture dell'Asia (e.g. India, Bugis) esistono sfumature aggiuntive del genere oltre a maschio e femmina, socialmente codificate, che non rientrano né nel binarismo tradizionale Occidentale né nel moderno trasgender e transessuale.

- Testi storici come il diario di Tanner che parla di un nativo dall'espressione di genere ambigua

Pertanto è altamente probabile che, come in altre parti del mondo, esistessero persone "transgender" fra i popoli nativi e che la loro identità fosse contestualizzata nella propria cultura.
La comunità Two-Spirit è tenuta viva dai giovani LGBT+ che ne fanno parte, l'esistenza o meno dei berdache non li determina più di quando la verità sulla storia di Magnus Hirschfield determini noi.

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22 hours ago, dreamer_ said:

Pertanto è altamente probabile che, come in altre parti del mondo, esistessero persone "transgender" fra i popoli nativi e che la loro identità fosse contestualizzata nella propria cultura.
La comunità Two-Spirit è tenuta viva dai giovani LGBT+ che ne fanno parte, l'esistenza o meno dei berdache non li determina più di quando la verità sulla storia di Magnus Hirschfield determini noi.

Nella nostra società le persone non-binary si lamentano del binarismo di genere,

ma in queste società invece noi gay passivi ci lamenteremmo di venire feminillizzati,

noi gay attivi di venire totalmente invisibilizzati e persone transessuali di essere considerate "mezzi uomini".

Non che sia molto diverso da tutte le società tradizionali, anche quelle mediterranee.

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43 minutes ago, Almadel said:

a in queste società invece noi gay passivi ci lamenteremmo di venire feminillizzati,

noi gay attivi di venire totalmente invisibilizzati e persone transessuali di essere considerate "mezzi uomini"

Oppure i gay della comunità 2s sono felici di potersi mostrare anche effeminati e le lesbiche parimenti di potersi anche mostrare mascoline. E chi ci dice che non si possa essere gay virili e lesbiche femminili dentro il movimento 2s? E poi il cosiddetto terzo-genere probabilmente non si può chiamare “mezzi uomini”, è squalificante.

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9 hours ago, Krad77 said:

Oppure i gay della comunità 2s sono felici di potersi mostrare anche effeminati e le lesbiche parimenti di potersi anche mostrare mascoline. E chi ci dice che non si possa essere gay virili e lesbiche femminili dentro il movimento 2s? E poi il cosiddetto terzo-genere probabilmente non si può chiamare “mezzi uomini”, è squalificante.

Non è che i gay e le lesbiche occidentali dopo il 1969 non possano mostrarsi effeminati e mascoline.

La differenza è che prima di allora - come col citato Magnus Hirchsfield - non esisteva la distinzione

tra omosessualità ricettiva e transessualità, che facevano parte dello stesso continuum.

 

Essere passivo ti identificava come "terzo genere" e ti era consentito esserlo solo a patto di rinunciare alla tua virilità.

La Rivoluzione Sessuale in Occidente è intervenuta su tre principali questioni riguardo all'omosessualità:

1) La fine della femminilizzazione del ruolo ricettivo

2) Lo "arruolamento" del gay e del bisex attivo nella schiera delle persone queer

3) L'inaugurazione della versatilità come ruolo principale nella sessualità omosessuale

 

L'esistenza di omosessualità ricettive pre-moderne è però inestinguibile.

1) Esistono ancora gay passivi che si considerano "donna dentro" pur rifiutando l'etichetta di "transgenere"

e che definiscono sé stessi e gli altri uomini ricettivi come "passive" o come "terzo sesso"

2) E che non solo lasciano che i loro partner si definiscano "etero",

ma rifuggano da potenziali partner -anche attivissimi - che si definiscano gay (o persino bisex).

3) E che ritengano la versatilità un "errore": perché "rotto il sigillo di garanzia della tua virilità" non sei più un vero uomo

e diventi una "passiva" come loro.

 

E' questa una vera identità sessuale?

Per noi no: sono solo "gay passivi effeminati fortemente conservatori", ma per loro sì.

Può esserlo al punto da adottare un'identità tradizionale nella quale si riconoscono.

Senza andare fino in Nord America, in Italia ancora i femminelli esistono. 

Al Nord no, perché qui da secoli perseguitiamo attivi e passivi nello stesso modo

e non concediamo tregua ai passivi nel caso di vestano da donna.

Nell'area mediterranea invece si "chiude un occhio" se il passivo è effeminato e se l'attivo è bisessuale.

 

Immagino che per un queer nativo-americano le due visioni vadano in contrasto

e che scelga l'una o l'altra a seconda del suo sentire.

Mentre un gay danese o iraniano non abbiano un'alternativa.

 

 

 

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