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Tu sei frocio, non ti mischiare con questi gay’


Iron84

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/06/costantino-della-gherardesca-tu-sei-frocio-non-ti-mischiare-con-questi-gay-cosi-mi-disse-roberto-dagostino-il-distinguo-e-importante/6582490/

 

In questo articolo Costantino della Gherardesca rispolvera a una vecchia battuta di un film di Ozpetek il bionomio frocio e gay.

Da una parte abbiamo i froci che hanno vissuto la loro omosessualità o quantomeno il loro fulgore fino agli anni 90 e successivamente noi froci moderni che invece abbiamo vissuto nella stagione dei diritti e del riconoscimento sociale.
 

Trovo estremamente interessante questo bionomio che è poi la riflessione tra gay antisociale del passato che, rinnegato, viveva nei sobborghi e si incontrava clandestinamente in qualche cesso pubblico o in camporella. Quella stagione dava un senso di comunità diverso e in conseguenza di un'emarginazione sociale, aveva nei suoi protagonisti anche uno spirito anticonformista.
Sebbene i froci moderni siano dei narcisisti in totale crisi depressiva, in conflitto con se stessi in cerca di giustificazioni socio culturali per nascondere il proprio disagio sociopatico, trovo la riflessione avere comunque degli spunti interessanti.

Ho amici che cercano il fidanzato o lo hanno già e ripercorrono percorsi di vita non molto dissimili dalla cugina Emilia o dalla zia Carolina e devo dire che questi sono la maggioranza.

Non che ci sia nulla di male in questa "Eteronormativizzazione" (che il buon @Krad77 mi ha corretto in altro post ma che in sincerità non saprei che uso italiano dare per rendere l'idea) ma di certo sa di perdita di occasione.
L'occasione è ricostruire una forma di socializzazione nuova, che si fondi non più sul club esclusivo, patriarcale e socialmente disgregante della famiglia, ma qualcosa di più comunitario.
Perchè tra i gay che scelgono il modello sociale etero ed il frocio che non sceglie nessun modello condannandosi alla solitudine, si è persa l'occasione per ripensare a un modello sociale per omosessuali.

E voi siete froci o gay? Io sono gay ma preferisco i froci

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Saramandasama

Possiamo dire che “froscio” oltre ad essere limitato geograficamente ad alcune regioni  sia ormai da boomer?

Come “culattone”, chi lo usa più? 
Ormai si usano termini ombrello più inclusivi come queer, non binario etc., no?

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1 hour ago, Iron84 said:

Non che ci sia nulla di male in questa "Eteronormativizzazione" (che il buon @Krad77 mi ha corretto in altro post ma che in sincerità non saprei che uso italiano dare per rendere l'idea) ma di certo sa di perdita di occasione.
L'occasione è ricostruire una forma di socializzazione nuova, che si fondi non più sul club esclusivo, patriarcale e socialmente disgregante della famiglia, ma qualcosa di più comunitario.

se sostituisci eteronormatività con appantofolamento hai descritto la mia evoluzione socio-affettiva nei decenni (come ben sapete un po' tutti).

ovviamente non posso generalizzare, però tra le tantissime concause, che alla fine portano ad imborghesirsi, c'è pure che, arrivati ad una certa, non c'è nemmeno più tanta voglia di far sempre i barricaderi, o gli anticonformisti, o i cucadores e si apprezza più una serata pigiama & netflix rispetto alla mega festa lustrini & paillettes di Mukka.

poi ovvio, alla fine al pride ci si va di default, perchè quella è sempre & cmq "casa", il senso di appartenenza rimane e nessuno ce lo porta via.

ma alla lunga il "ribellismo" è meglio lasciarlo alle nuove leve; noi, si è già dato

Edited by freedog
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1 hour ago, Iron84 said:

L'occasione è ricostruire una forma di socializzazione nuova, che si fondi non più sul club esclusivo, patriarcale e socialmente disgregante della famiglia, ma qualcosa di più comunitario.
Perchè tra i gay che scelgono il modello sociale etero ed il frocio che non sceglie nessun modello condannandosi alla solitudine, si è persa l'occasione per ripensare a un modello sociale per omosessuali.

Tu però contrapponi due modelli non-comunitari.

Da una parte l'omosessuale solitario che vive la sua sessualità in modo totalmente individuale

(che esiste ancora, solo che cerca sesso sulle app invece che nei cessi pubblici)

e quello che invece desidera vivera la sua "solitudine in due", chiuso nel suo castello col suo principe azzurro.

 

La dimensione sociale e comunitaria invece non dipende da come si vive il sesso o da come si vive l'amore,

dipende unicamente da come si vive l'AMICIZIA con gli altri omosessuali.

Si può benissimo costruire una comunità con i propri scopamici, coi ragazzi con cui si andava in discoteca o in associazione,

con gli amici degli amici del proprio fidanzato e con una qualsiasi combinazione di tutte queste persone.

 

I gay con cui sono uscito questo mese sono stati, oltre a mio marito: due conosciuti sul forum, tre conosciuti in associazione,

il fidanzato di uno di loro, un amico di un amico, una coppia di amici dell'amico di amici, l'ex di mio marito e un suo compagno di palestra,

un ex scopamico presentatomi da un amico etero e un bisex che è il migliore amico di mio fratello.

Le occasioni di incontro: uno spettacolo drag in un centro sociale, una rimpatriata, l'apertura di una festa all'aperto e un gioco da tavolo. 

Il loro tasso di promiscuità - nell'amicizia - si configura come assolutamente irrilevante.

 

Come peraltro la differenza tra "frocio" e "gay".

Se sono "gay" sicuramente mi mischio anche con i "froci" e se sono "frocio" frequento tranquillamente anche i "gay".

 

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MyleneFarmer
2 hours ago, Iron84 said:

noi froci moderni che invece abbiamo vissuto nella stagione dei diritti e del riconoscimento sociale.

oltralpe

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Vivacia3But
15 hours ago, Saramandasama said:

froscio

Ecco, sì, D'Agostino l'ho incontrato in qualche occasione e dice proprio "froscio", un po' a tutti come battuta. Ma non mi addentro perché è un termine non dico al 100% dialettale ma molto legato a un determinato contesto e a una parlata che non è la mia, quindi non so.

Io credo che non ci sia differenza tra gay e froci, esattamente come non c'è differenza tra etero che intraprendono diverse tipologie di relazioni.

Questa dell'imborghesirsi dei gay e dell'eteronormatività delle scelte di certi gay è una grandissima leggenda metropolitana. 

I gay si imborghesivano anche prima, solo che adesso lo fanno con un partner dello stesso sesso e prima lo facevano con una partner del sesso opposto!

Se uno non è una cosa o l'altra, non c'è bisogno che la critichi, e può esplorare tutte le sfumature che vuole.

Forse l'unica cosa che manca è l'equivalente delle gerarchie ecclesiastiche per chi cerca povertà, castità e nascondimento... tipo un convento di clausura nella campagna toscana dove si ascoltano tutto il giorno canzoni di musica pop americana: non sarebbe male.

Edited by Vivacia3But
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