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il Caffè di stamattina...


freedog

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Di solito Gramellini coi suoi caffè sul Corrierone è meglio noto come il Banal Grande;

ma quello di stamattina m'è sembrato parecchio inquietante.

Lo copincollo integralmente. A voi i giudizi

---

"La tv che russa"
Dopo che Michele Santoro e il ministro Lavrov (uno dei due è russo, ma non ricordo quale) avevano descritto i media italiani come megafoni della propaganda Nato, mi sono accostato alle tv di Putin con tanta voglia di imparare. Ho avuto fortuna, perché il primo programma in cui mi sono imbattuto era condotto da un signore elegantissimo - giacca, cravatta e garofano all’occhiello - che parlava di argomenti scientifici con la competenza tranquilla di un Piero Angela. Potete immaginare la mia sorpresa quando alle sue spalle è apparsa l’immagine di un drone sottomarino e il divulgatore, dopo averne illustrato coscienziosamente le caratteristiche tecniche, ha cominciato a spiegare come l’esplosione di quel siluro al largo delle coste inglesi avrebbe prodotto uno tsunami radioattivo alto fino a 500 metri, cancellando per sempre la Gran Bretagna dalla faccia della Terra.
 
Ho cambiato genere, buttandomi sul reality: almeno la frivolezza sarà uguale in tutto il mondo, ho pensato.
Quanto mi sbagliavo. Il reality si intitolava «Non sono gay» e lo trovate anche su Youtube: otto concorrenti maschi chiusi in una casa di campagna e sottoposti a una serie di prove. Alla fine di ogni puntata viene eliminato il meno virile. Ho visto solo la sigla iniziale, con la voce fuori campo che dice: «Trovare un gay in Russia è difficile come trovare un Mc Donald’s aperto».
A quel punto sono tornato sulla tv italiana e ho chiesto asilo politico a «Un posto al sole».
Edited by freedog
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39 minutes ago, freedog said:

A voi i giudizi

Penso che se giornalisti ed editorialisti italiani non dormissero tutto questo lo sapremmo già da qualche anno, no?

Comunque escludo che Santoro voglia silurare la Gran Bretagna o condannare penalmente i sodomiti...

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YoungMozart
10 hours ago, freedog said:

 

"La tv che russa"
Dopo che Michele Santoro e il ministro Lavrov (uno dei due è russo, ma non ricordo quale) avevano descritto i media italiani come megafoni della propaganda Nato, mi sono accostato alle tv di Putin con tanta voglia di imparare. Ho avuto fortuna, perché il primo programma in cui mi sono imbattuto era condotto da un signore elegantissimo - giacca, cravatta e garofano all’occhiello - che parlava di argomenti scientifici con la competenza tranquilla di un Piero Angela. Potete immaginare la mia sorpresa quando alle sue spalle è apparsa l’immagine di un drone sottomarino e il divulgatore, dopo averne illustrato coscienziosamente le caratteristiche tecniche, ha cominciato a spiegare come l’esplosione di quel siluro al largo delle coste inglesi avrebbe prodotto uno tsunami radioattivo alto fino a 500 metri, cancellando per sempre la Gran Bretagna dalla faccia della Terra.
 
Ho cambiato genere, buttandomi sul reality: almeno la frivolezza sarà uguale in tutto il mondo, ho pensato.
Quanto mi sbagliavo. Il reality si intitolava «Non sono gay» e lo trovate anche su Youtube: otto concorrenti maschi chiusi in una casa di campagna e sottoposti a una serie di prove. Alla fine di ogni puntata viene eliminato il meno virile. Ho visto solo la sigla iniziale, con la voce fuori campo che dice: «Trovare un gay in Russia è difficile come trovare un Mc Donald’s aperto».
A quel punto sono tornato sulla tv italiana e ho chiesto asilo politico a «Un posto al sole».

Sì, ho letto anch'io. E anche a me è risultato inquietante. Non pensavo che Putin e la società russa fossero così tanto omofobi. Non fino a questo punto. Un conoscente di S. Pietroburgo faceva una vita direi occidentale, anche se amava moltissimo il nostro Paese e la libertà che qui respirava. Ma aveva un tenore di vita più che dignitoso e stili di consumo che io al paesello mi sognavo... Questo ci fa capire che in Italia ci siano piccole realtà di provincia ancora più omofobe della Russia, o perlomeno della Russia metropolitana.

Tra l'altro io ho un debole per gli slavi e per i russi in particolare, sono moolto belli.  

Ed è un peccato, perché la Russia è un bellissimo paese, ricco di storia, cultura, letteratura. Mi spiace che non riusciamo ad andare d'accordo. Più che sanzioni, ci vorrebbe il dialogo. Riuscire a sedersi a un tavolo, liberalizzare i mercati, le idee... Queste sanzioni stanno chiudendo ulteriormente la Russia in sé stessa, rafforzando le sue posizioni ostili verso di noi. E, in Italia, stanno piegando in due le famiglie, i più poveri e il tessuto della piccola e media impresa. 

Le armi all'Ucraina, poi, stanno prolungando l'agonia, rischiamo per la nostra incolumità, rischiamo la terza (e ultima, per forza di cose) guerra mondiale. 

 

Edited by YoungMozart
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19 minutes ago, YoungMozart said:

Mi spiace che non riusciamo ad andare d'accordo. Più che sanzioni, ci vorrebbe il dialogo. Riuscire a sedersi a un tavolo (...)

Grasse risate 😄

Probabilmente a Mosca e San Pietroburgo molti giovani somigliano a noi per stili di vita ed aspirazioni, ma io credo ci siano oltre un centinaio di milioni di russi con cui faticheremmo a dialogare di qualsiasi cosa.

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YoungMozart
12 minutes ago, schopy said:

Grasse risate 😄

Probabilmente a Mosca e San Pietroburgo molti giovani somigliano a noi per stili di vita ed aspirazioni, ma io credo ci siano oltre un centinaio di milioni di russi con cui faticheremmo a dialogare di qualsiasi cosa.

Beato te che trovi tutto ciò divertente

13 minutes ago, schopy said:

Grasse risate 😄

 

Risus abundat...

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24 minutes ago, YoungMozart said:

Beato te che trovi tutto ciò divertente

Al contrario 😌 penso però sia un po' illusorio credere che sia così semplice trasformare in senso liberale una cultura che di liberale non ha quasi nulla.

Le sanzioni mi paiono il minimo che si possa fare per quel che sta accadendo in Ucraina, sfortunatamente sono state comminate in modo disordinato e ancora non si sono rivelate efficaci per fermare le ostilità 🤔

Vero in qualche misura che le armi agli ucraini "prolungano l'agonia",  ma forse hanno pure "ritardato la sconfitta"...

 

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53 minutes ago, schopy said:

Probabilmente a Mosca e San Pietroburgo molti giovani somigliano a noi per stili di vita ed aspirazioni, ma io credo ci siano oltre un centinaio di milioni di russi con cui faticheremmo a dialogare di qualsiasi cosa.

Credo tu abbia tremendamente ragione.

Aneddoto personale:  ho un amico russo, che però ha studiato e vive in Italia da anni, con il quale su alcuni temi ho fortissimo attrito e difficoltà di dialogo. Putiniano convinto già da tempi non sospetti e in un certo senso sputa sul concetto delle nostre democrazie.

11 minutes ago, schopy said:

Le sanzioni mi paiono il minimo che si possa fare per quel che sta accadendo in Ucraina, sfortunatamente sono state comminate in modo disordinato e ancora non si sono rivelate efficaci per fermare le ostilità 🤔

Vero in qualche misura che le armi agli ucraini "prolungano l'agonia",  ma forse hanno pure "ritardato la sconfitta"...

Già si sapeva dal primo giorno che le sanzioni avrebbero avuto effetto sul medio lungo termine. 
Pur con tutti i dubbi e le incertezze che si possono avere sul tema è indubbio che le sanzioni, le armi occidentali, ma soprattutto la voglia degli ucraini di non farsi sottomettere dalla Russia hanno evitato la capitolazione.

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YoungMozart
On 5/4/2022 at 9:35 PM, schopy said:

 

Le sanzioni mi paiono il minimo che si possa fare per quel che sta accadendo in Ucraina, sfortunatamente sono state comminate in modo disordinato e ancora non si sono rivelate efficaci per fermare le ostilità 🤔

 

Le sanzioni non sono il minimo che si possa fare e non servono a nulla.

- Le sanzioni rafforzano il dittatore, che le utilizza come un boomerang (economico e di immagine) contro di noi, catalizzando il consenso in patria (non a caso, dallo scoppio della guerra il popolo russo, come sempre nella storia, si è stretto compatto attorno al grande capo, la cui popolarità è alle stelle).

- 2/3 dell'umanità vive in Asia, Africa, America Latina: tutti paesi con economie dinamiche a cui dei poveri ucraini non interessa nulla e che continuano tranquillamente a commerciare e dialogare con la Russia come se niente fosse.

- Dal nostro orticello, noi eruopei-americani ancora convinti di essere al centro del mondo pensiamo che Putin sia un Hitler, che le nostre sanzioncine paralizzino la Russia e, soprattutto, che gli USA e la Nato hanno da sempre agito nel bene del pianeta, anche in Iraq, anche quando l'alleato Erdogan massacrava i curdi e finanziava l'Isis, anche in Vietnam e l'elenco è lungo e infinito. Di qui lo stormo dei giornalisti finto-indipendenti dell'Occidente che vede le sanzioni come un'atomica sul piano economico... Qualche settimana fa addirittura blateravano in continuazione di golpe interno indotto dalle sanzioni? Ma dove saranno i Russi? Alla parata con tanto di Z. Mica in piazza a protestare... Anche potendo, non lo farebbero mai. Sanno bene che l'alternativa a Putin sono il caos e la miseria degli anni '90.

- Le sanzioni, in Italia, piegano in due poveri, disoccupati, ceto medio, famiglie, imprese medie, piccole...  Rischiamo la terzomondizzazione del Paese, abbiamo già un'economia già fragile e intere zone economicamente depresse. Rischiamo un aumento spropositato del debito, una crisi finanziaria tostissima. Queste sanzioni danneggiano noi, e non i russi.

- Le sanzioni, assieme alle armi che inviamo, ci rendono ostili alla Russia. Anzi: cobelligeranti. Vogliamo davvero la terza guerra mondiale (atomica)? Io a sentire tg, politici, opinione pubblica, ecc. penso proprio di sì. Penso che stiamo camminando compatti verso il baratro, in una grande pulsione freudiana di morte, del tutto consapevole e alla luce del sole. Con poche o molte voci di dissenso e di pacifismo e di diplomazia confinate all'oblio mediatico, all'ostracismo, alla violenza verbale, ridotte volutamente all'anonimato e alla mancata rappresentanza democratico-parlamentare e costituzionale. Qui non si tratta solo di Ucraina... 

 

 

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Mario1944
4 hours ago, YoungMozart said:

Le sanzioni non sono il minimo che si possa fare e non servono a nulla.

Infatti:

la cosa migliore sono le armi agli Ucraini, i quali, obiter dictum, hanno una gran voglia di resistere all'assalto dei nuovi Mongoli.

4 hours ago, YoungMozart said:

Vogliamo davvero la terza guerra mondiale (atomica)?

Dubito che alcuno, il quale abbia alcuni miliardi di euri di patrimonio e due figlie attalicis condicionibus trattate, voglia distruggere tutto iniziando una guerra atomica:

Vladimiro I non è un novello Hitler, certamente, non perché indulga meno alla strage dei nemici, interni ed esterni, ma perché indulge più ai piaceri della vita;  basti comparare appunto i patrimoni e per di più Hitler non aveva figli....

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YoungMozart
33 minutes ago, Mario1944 said:

 

Dubito che alcuno, il quale abbia alcuni miliardi di euri di patrimonio e due figlie attalicis condicionibus trattate, voglia distruggere tutto iniziando una guerra atomica:

 

Si può usare l'atomica come in Giappone nel '45, in realtà... Obiettivi locali...

Chi ci garantisce che la Russia messa alle strette non opti per ridurre in cenere Kiev? Nessuno.

Per questo dobbiamo mediare ed essere cauti, al di là della retorica nazionalista, romantica, byroniana,  e antibolscevica dei resistenti ucraini da armare fino ai denti, che a quanto leggo fa presa su tanti italiani. Non su me. Che di questa mossa scellerata di armare fino ai denti gli Ucraini scorgo rischi e pericoli (dalla loro agonia prolungata all'ampliamento del conflitto...)

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Mario1944

A parte che quelle usate nel 1945 in Giappone erano molto meno potenti, nessuno allora poteva rispondere atomicamente contro gli Stati Uniti, perché nessun altro le aveva:

oggi le hanno molti e alcuni ne hanno molte, sufficienti a distruggere tutto l'orbe  alcune volte; ma ne basta una....

Certamente un errore è sempre possibile, ma questo può accadere anche in tempo di pace.

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  • 2 weeks later...

I Gramellini,  i Rampini, i Riotta, i Mieli e tutta la compagnia del giro sono classici esempi di giornalisti pennivendoli al servizio dell'ideologia capitalistica. Tutti filo americani e pro guerra. Più che giornalisti sembrano funzionari del Dipartimento di Stato. Ma il vero problema non solo loro, che sono pagati per fare quello che fanno, cioè propaganda, ma la sinistra che non è in grado di dotarsi di strumenti informativi autonomi e autorevoli capaci di contrastare la narrativa liberale mainstream.

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MyleneFarmer
4 hours ago, Gondoo said:

Tutti filo americani e pro guerra. 

Non è che ad essere filo Russia si sta tanto bene... Certo si può sempre dire che non ci interessa niente (almeno fino a quando non tocca a noi) degli ucraini ma sarebbe più pacifis....ehm menefreghista. 

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14 hours ago, Gondoo said:

I Gramellini,  i Rampini, i Riotta, i Mieli e tutta la compagnia del giro sono classici esempi di giornalisti pennivendoli al servizio dell'ideologia capitalistica. Tutti filo americani e pro guerra.

E l'ideologia opposta quale sarebbe?:

quella socialista?.

Ma non pare sia ideologia ormai perseguita e tanto meno seguita in Russia ovvero in Cina e peraltro non è neppure un'ideologia pacifica, perché la conquista del potere ad opera del proletariato è azione violenta e cruenta....

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10 hours ago, MyleneFarmer said:

Non è che ad essere filo Russia si sta tanto bene... Certo si può sempre dire che non ci interessa niente (almeno fino a quando non tocca a noi) degli ucraini ma sarebbe più pacifis....ehm menefreghista. 

Non è che "non ci interessa niente", ma non mi pare che da qui, comunque la si pensi, si possa far molto.

14 hours ago, Gondoo said:

I Gramellini,  i Rampini, i Riotta, i Mieli e tutta la compagnia del giro sono classici esempi di giornalisti pennivendoli al servizio dell'ideologia capitalistica.

Ma non renderti ridicolo 😄 ormai non c'è quasi angolo del mondo in cui esistano modi di produzione non capitalisti...nemmeno in Russia, dove però mancano i consumi, le merci, e quindi assistiamo pure a quegli scempi dei soldati russi che fanno razzie di giocattoli o microonde dalle case ucraine.

7 minutes ago, Mario1944 said:

la conquista del potere ad opera del proletariato è azione violenta e cruenta....

Dormi tranquillo che nessuno sta organizzando la prossima rivoluzione d'ottobre...

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MyleneFarmer

Beh si può evitare di diffondere le fake news di Mosca (per esempio che la guerra l'hanno voluta gli Stati Uniti etc...)😌 E la diffusione di fake news nelle democrazie occidentali è una strategia del Cremlino per destabilizzare i nostri paesi.

Rete4 per esempio sembra Rossija1... 

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1 hour ago, MyleneFarmer said:

Beh si può evitare di diffondere le fake news di Mosca (per esempio che la guerra l'hanno voluta gli Stati Uniti etc...)😌 E la diffusione di fake news nelle democrazie occidentali è una strategia del Cremlino per destabilizzare i nostri paesi.

Questo però potrà indirettamente avere delle ripercussioni su, ipotizziamo, i nostri prossimi risultati elettorali, di qui a un anno e più...ma questo governo mica cadrà per colpa di rete 4 😅

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1 minute ago, MyleneFarmer said:

già iniziata

Siamo in una campagna elettorale permanente e sono d’accordo con te: le fake news russe, propagandate più o meno sottilmente non solo da rete 4, sono decisamente da tenere sotto controllo. 

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6 hours ago, schopy said:

Ma non renderti ridicolo 😄 ormai non c'è quasi angolo del mondo in cui esistano modi di produzione non capitalisti...nemmeno in Russia, dove però mancano i consumi, le merci, e quindi assistiamo pure a quegli scempi dei soldati russi che fanno razzie di giocattoli o microonde dalle case ucraine.

Libero di pensare che al capitalismo non ci sia alternativa - del resto è proprio ciò che vogliono far credere i vari gramellini, e in questo senso parlo di funzionari al servizio dell'ideologia capitalistica - ma tu chi sei per dire che è ridicolo chi pensa diversamente, che un' alternativa non possa essere pensata e costruita o che esista solo il capitalismo? Forse sei tu quello incapace di comprendere ciò che avviene in altre parti del mondo.
E comunque il mio intervento non riguardava il capitalismo, ma il giornalismo embedded dei vari opinions makers delle principali testate italiane e talk show. Non ho mai sentito uno di questi funzionari Nato, parlare della necessità di distinguere gli aggrediti, dagli aggressori o sollecitare l'invio di armi al popolo palestinese che subisce da decenni una violenta occupazione da parte di Israele, violando decine di risoluzioni Onu. È evidente che per i liberali esistono popoli che meritano di essere liberi, altri invece di rimanere schiavi per natura.

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Io per esempio credo che al capitalismo ci siano alternative praticabile (come un sistema di cooperative),

ciò nonostante considere Putin un delinquente e sosterrei in ogni modo l'autodifesa ucraina.

D'altra parte Berlusconi e Salvini sono pacifisti sfegatati perché leccano gli stivali a Putin,

eppure non mi pare che siano critici nei confronti del capitalismo...

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32 minutes ago, Gondoo said:

Libero di pensare che al capitalismo non ci sia alternativa (...)

Ma non è quel che ho scritto 😅 ad eccezione forse di Cuba e della Corea del Nord ti vengono in mente oggi Paesi non capitalisti??? Forse intendevi dire che Gramellini, Riotta, Rampini, etc...sono atlantisti.

35 minutes ago, Gondoo said:

Non ho mai sentito uno di questi funzionari Nato, parlare della necessità di distinguere gli aggrediti, dagli aggressori o sollecitare l'invio di armi al popolo palestinese che subisce da decenni una violenta occupazione da parte di Israele, violando decine di risoluzioni Onu. 

Questo è un problema che si trascina senza soluzione di continuità dal 1948; comunque, ho dato il mio piccolo contributo tanto alla causa palestinese tanto ad organizzazioni internazionali per la tutela dei minori in Ucraina...peccato non essere nato molto ricco ché sarei stato un ottimo filantropo 😁

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1 hour ago, Gondoo said:

un' alternativa non possa essere pensata e costruita

Quanto al pensare, possiamo pensare quel che più ci piace, anche che tornerà un dio sulla Terra a donarci con uno schiocco delle dita il Paradiso un dì perduto....

Quanto al costruire, mi pare che sia già un miracolo se non abbiamo distrutto anche questa struttura capitalistica in virtù della quale, comunque la si voglia giudicare dall'empireo del bene assoluto, le condizioni di vita fisiche e morali d'una parte non trascurabile della popolazione universale sono notevolmente migliorate.

1 hour ago, Gondoo said:

Non ho mai sentito uno di questi funzionari Nato, parlare della necessità di distinguere gli aggrediti, dagli aggressori o sollecitare l'invio di armi al popolo palestinese che subisce da decenni una violenta occupazione da parte di Israele, violando decine di risoluzioni Onu. È evidente che per i liberali esistono popoli che meritano di essere liberi, altri invece di rimanere schiavi per natura.

Se è per questo ci sarebbero da liberare anche i Tibetani, gli Ughiuri, i Curdi e numerosi vari popoli anche europei, come Scozzesi, Gallesi, Catalani....

Diciamo che nel caso ucraino c'è stata un'aggressione contro uno stato sovrano universalmente riconosciuto anche da coloro che sono piuttosto comprensivi verso la Russia:

obiter dictum, la Cina, a dispetto dell'eterna amicizia conclamata, non ha ancora riconosciuta l'annessione russa della Crimea....

Edited by Mario1944
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Sì, va bene, ci sono molti popoli e genti oppressi o che si sentono oppressi nel mondo, ma d'altronde la Nato si occupa di Stati e per di più di Stati dell'Atlantico Settentrionale:  Nord Atlantic Treaty Organization....

Per tutto il resto ci sarebbe l'Organizzazione delle Nazioni Unite, cioè l'ONU, che peraltro anch'essa e costituita di Stati e dunque ha assai difficoltà ad occuparsi di popoli o genti oppressi entro o addirittura ad opera degli Stati stessi.

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Ci sono popoli oppressi, ma quando a opprimere sono paesi strategicamente alleati degli americani come l'Arabia Saudita, la Turchia membro della NATO o riconosciute democrazie liberali come Israele, gli ideologhi dell'Occidente come Gramellini - sempre così solerti nel denunciare l'autoritarismo altrui - diventano improvvisamente afoni.

Come si possa poi affermare che i catalani siano un popolo oppresso non è dato a sapersi. Sono cittadini spagnoli che godono degli stessi diritti di tutti gli altri. Non sono certo una minoranza discriminata.

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Be', se domandi a quei Catalani che vorrebbero l'indipendenza dalla Spagna, ti potrebbero spiegare persuasivamente perché mai si sentano oppressi....

D'altronde i Catalani hanno una tradizione secolare di sedizioni e perfino ribellioni contro la monarchia spagnuola:

incominciarono già sotto Filippo II, nella seconda metà del XVI secolo.

Edited by Mario1944
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L'indipendentismo catalano nulla a che fare con l'oppressione che esiste solo nella fantasia di qualche fumatore d'oppio. Bene fa il governo spagnolo a opporsi cercando una soluzione federativa che preservi l'integrità territoriale della Spagna.

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