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La Corte costituzionale ha detto sì al doppio cognome o al solo cognome materno


Serpente

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La Corte costituzionale ha deciso, con una sentenza storica, che è anacronistico e incostituzionale nell'ordinamento italiano trasmettere in automatico il solo cognome paterno ai figli (naturali o adottivi): è una svolta storica per il nostro diritto. Già nell'Ottocento il repubblicano e massone italiano Salvatore Morelli aveva richiesto la possibilità di due cognomi (ed era pure stato relatore di un progetto di legge contro la "schiavitù domestica" delle donne). Dal 2017 in Italia era già possibile affiancare al cognome del padre quello della madre, per i figli, ma solo come secondo. Da oltre quarant’anni si discute dell’automatismo del cognome paterno: ci sono state sentenze, richiami e raccomandazioni delle istituzioni europee, disegni di legge presentati e mai discussi e altri mai approvati in via definitiva. La Corte ha già invitato il Parlamento a occuparsi delle nuove leggi sull’attribuzione del cognome ai figli, indicando chiaramente i principi che dovranno seguire: i genitori potranno decidere se dare ai figli solo il cognome del padre, solo quello della madre, oppure entrambi, nell’ordine che preferiscono. In caso non venisse deciso, i figli avranno automaticamente entrambi i cognomi dei genitori. 

Ci sono, comunque, alcuni aspetti e dettagli che l’intervento legislativo del Parlamento dovrà chiarire: tra questi, l’eventuale moltiplicazione dei cognomi mano mano che le persone con il doppio cognome avranno figli. In questo caso, ha detto al Corriere della Sera la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, «una possibilità è che quando si arriva alla generazione successiva si debba far decadere un cognome con l’accordo di tutti e due i genitori», mantenendo la stessa scelta per gli eventuali altri figli.

Non mancano, come sempre, gli opponenti. L’obiezione più comune è stata mossa da antifemministi misogini che considerano questo gesto "egoistico" perché, per una piccola soddisfazione personale, trasferisce una complessità sul bambino. Ciò rivela come in Italia il patriarcato fatichi parecchio a tramontare, dato che pure a sinistra si fatica a non considerare il maschio e l'uomo come il centro e motore di tutto, ignorando il progresso sociale degli ultimi cinquant'anni, la democratizzazione della famiglia e una raggiunta equità tra uomini e donne.

Siete d'accordo con la sentenza?

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1 hour ago, Serpente said:

L’obiezione più comune è stata mossa da antifemministi misogini che considerano questo gesto "egoistico" perché, per una piccola soddisfazione personale, trasferisce una complessità sul bambino. 

In che senso? 🤔 una volta risolta l'attribuzione del codice fiscale non mi pare rimangano delle "complessità"...di conoscenti/amici con doppio cognome (perché hanno voluto assumere quello della madre) ne ho più di uno.

In famiglia molti anni fa ricordo una lunga discussione tra mio padre e mia sorella, che voleva assumere il cognome materno...non tanto per affetto per nostra madre, quanto perché il nonno materno aveva un'attività che mia sorella, in modo molto egocentrico, ambiva ad ereditare 😄

 

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Vivacia3But
11 hours ago, Serpente said:

Non mancano, come sempre, gli opponenti. L’obiezione più comune è stata mossa da antifemministi misogini che considerano questo gesto "egoistico" perché, per una piccola soddisfazione personale, trasferisce una complessità sul bambino. Ciò rivela come in Italia il patriarcato fatichi parecchio a tramontare, dato che pure a sinistra si fatica a non considerare il maschio e l'uomo come il centro e motore di tutto, ignorando il progresso sociale degli ultimi cinquant'anni, la democratizzazione della famiglia e una raggiunta equità tra uomini e donne.

Non la ritengo una questione interessante, è una mera faccenda di puntiglio e non è neanche un grande cambiamento.

Molti genitori talvolta non sono d'accordo neanche sul nome del figlio e nei casi peggiori li chiamano con due nomi diversi, figurarsi sul cognome che delirio. 

Io conosco moltissimi, forse, anzi, quasi sicuramente prevalenti, casi di madri che decidono i nomi dei figli e padri che non hanno voce in capitolo. 

Un caso "vip" emblematico è la figlia di Donald e Ivana Trump. Ivana la voleva chiamare Ivanka, come poi si è chiamata, mentre Donald la voleva chiamare Tiffany. 

Di sicuro non penso che sia su questo particolare che si sconfigga o si appoggi il patriarcato, anche perché si tratta di poter scegliere e non di dare il cognome della madre di default.

E pensare che le donne ora abbiano voce in capitolo, mentre prima erano schiave segregate in casa vittime dei mariti... mi sembra l'idea meno femminista del mondo.

La tradizione rimarrà, salvo per quelle coppie in cui ci sono litigi in atto o il marito ha veramente cognomi orrendi tipo Culetto, e chi vuole darsi un'aura di falsa nobiltà metterà il doppio cognome, come è sempre stato.

Il doppio cognome ha senso in paesi dove i cognomi sono poco vari, come la Spagna che sistematicamente adotta il doppio cognome. Chiunque sia stato in Spagna e abbia sfogliato un elenco telefonico sa che ci sono almeno 10 pagine di Gomez, o di Sanchez, o di Martinez. 

 

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On 4/29/2022 at 12:29 PM, Serpente said:

Siete d'accordo con la sentenza?

In diversi paesi, ben prima di questa sentenza, c'era la possibilità di adottare il cognome della madre o della moglie.

In Giappone mi pare sia abbastanza comune.

Francamente non riesco a dare rilevanza al dibattito a meno che non ci siano casi particolari: un bambino/a che non ha mai conosciuto il padre potrebbe anche adottare il cognome della madre o viceversa.

Più che altro mi soffermerei sulla questione nomi e sulla burocrazia che c'è dietro per il cambio di nome che identifica, inequivocabilmente, l'identità di una persona in un contesto sociale.

Se mi chiamo Massimo e questo nome non mi piace, mi sembra incredibile che una prefettura debba addirittura riunirsi e deliberare se il mio cambio sia legittimo o meno.

La prefettura dovrebbe avere meno potere decisionale su questioni per loro irrilevanti e non parlo solo del cognome ma anche di questioni ben più delicate.

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1 hour ago, Colt said:

In diversi paesi, ben prima di questa sentenza, c'era la possibilità di adottare il cognome della madre o della moglie.

In Giappone mi pare sia abbastanza comune.

Francamente non riesco a dare rilevanza al dibattito a meno che non ci siano casi particolari: un bambino/a che non ha mai conosciuto il padre potrebbe anche adottare il cognome della madre o viceversa.

Più che altro mi soffermerei sulla questione nomi e sulla burocrazia che c'è dietro per il cambio di nome che identifica, inequivocabilmente, l'identità di una persona in un contesto sociale.

Se mi chiamo Massimo e questo nome non mi piace, mi sembra incredibile che una prefettura debba addirittura riunirsi e deliberare se il mio cambio sia legittimo o meno.

La prefettura dovrebbe avere meno potere decisionale su questioni per loro irrilevanti e non parlo solo del cognome ma anche di questioni ben più delicate.

Perché questo benaltrismo populista? Ti consiglio di studiare un po' di diritto amministrativo oltre che di parità sessuale, perché siamo al livello del "presidente non eletto da nessuno".

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13 minutes ago, Serpente said:

Perché questo benaltrismo populista? Ti consiglio di studiare un po' di diritto amministrativo oltre che di parità sessuale, perché siamo al livello del "presidente non eletto da nessuno".

Volevo esattamente questa risposta, grazie.

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On 4/29/2022 at 12:29 PM, Serpente said:

Siete d'accordo con la sentenza?

Sono pienamente d'accordo e la considero un gesto rivoluzionario, soprattutto considerando l'andamento che fino a pochi mesi fa il nostro Paese stava seguendo sul fronte dei diritti civili e dell'uguaglianza sociale e giuridica.

Personalmente penso che la legge attuativa della sentenza non verrà approvata entro la fine di questa legislatura - d'altronde, sono molte le sentenze della Consulta che devono ancora essere elaborate dal Parlamento - ma sono sicuro che rappresenterà un grande e concreto cambiamento. La nostra Costituzione stabilisce la parità dei ruoli nella famiglia, e, mantenendoci in un'ottica di famiglia monogama eterosessuale, attribuisce alla madre gli stessi diritti e doveri del padre; la trasmissione esclusiva del cognome paterno è in contraddizione con tutto questo. Inoltre, da un certo punto di vista, questa decisione è anche un'apertura alla genitorialità da parte di coppie omosessuali.

Penso che la parità di genere definitiva possa essere raggiunta solo attraverso l'abolizione del genere (con l'inesistenza del genere inteso come costrutto sociale basato sul sesso, non esisterebbero differenze di genere né discriminazioni), ma anche se non si percorre questa strada, sono dell'opinione che mettere in discussione i dogmi del patriarcato, perfino quelli più intrinsechi nella nostra società, possa essere una buona mossa.

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On 4/29/2022 at 1:31 PM, Almadel said:

Il mio nipotino di due anni ha già il doppio cognome 🙂

In svizzera i doppi cognomi sono stati aboliti perche' alcuni cognomi diventavano troppo lunghi col passare delle generazioni: da doppio a quadruplo cognome a cognome ottavo.....

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Sono d'accordo con la sentenza in linea di principio, ma vedo dei problemi in termini di applicabilità. 

Immagino porterà anche una dimensione di conflitto fra i genitori in caso di disaccordo.

Chi darà il cognome? E se vengono dati entrambi quale mettere per primo, col secondo che finirà per rimanere probabilmente su carta e usato solo per documenti e contesti ufficiali?

E dalla seconda generazione in poi come fare per evitare 4 cognomi, poi 8 quella dopo e così via? Nei paesi ispanici mi risulta che sia il cognome paterno ad avere la precedenza, quindi i cognomi materni sul lungo termine non sopravvivono in ogni caso.

Avrei preferito che la Corte fornisse un quadro più strutturato.

Comunque il sessismo e il patriarcato non c'entrano nulla sul perché la regola fosse che è il padre a dare il cognome.

Gli antichi decisero così basandosi sul "mater semper certa est", letteralmente "la madre è sempre certa" perché il bambino visibilmente cresce dentro di lei e nasce da lei, quindi il legame è verificabile ad occhio nudo. Il cognome serviva per stabilire un legame riconosciuto all'esterno anche col padre e legittimarlo, poiché la maternità è invece d'immediata percezione. 

Regola che oggi possiamo considerare anacronistica, ma che non ha nulla a che vedere con il patriarcato. 

L'abolizione è giusta ma nulla di rivoluzionario al di là della questione prettamente formale. 

Il doppio cognome nei paesi dell'America Latina è impiegato da secoli e non mi risulta siano paesi avanzati al livello di quelli europei in termini di uguaglianza di genere. Quasi tutti vietano l'aborto ad esempio. 

Al contrario in Islanda, paese regolarmente primo nelle classifiche sull'uguaglianza di genere, vige un sistema patronimico.

Invece dei cognomi usano un """patriarcalissimo""" figlio/a di + nome del padre

Magnús ha due figli, Jón e Jóhanna

Il figlio sarà Jón Magnússon (Jón figlio di Magnús)

La figlia sarà Jóhanna Magnúsdottir (Jóhanna figlia di Magnús) 

Ma questo è stato totalmente irrilevante rispetto al raggiungimento dell'uguaglianza di genere sostanziale. 

Che poi è lo stesso discorso che si può fare per la diatriba sul plurale generico che in italiano segue il maschile grammaticale. Rispetto all'uguaglianza sostanziale sono formalità irrilevanti.

Edited by Uncanny
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3 hours ago, Uncanny said:

Al contrario in Islanda, paese regolarmente primo nelle classifiche sull'uguaglianza di genere, vige un sistema patronimico.

Invece dei cognomi usano un """patriarcalissimo""" figlio/a di + nome del padre

Magnús ha due figli, Jón e Jóhanna

Il figlio sarà Jón Magnússon (Jón figlio di Magnús)

La figlia sarà Jóhanna Magnúsdottir (Jóhanna figlia di Magnús) 

anche in islanda è possibile avere un matronimico

Se Jón è figlio di Magnús e Guðrún, può chiamarsi Jón Magnússon, Jón Guðrúnsson, oppure avere sia il patronimico che il matronimico

parimenti la sorella Jóhanna può essere Jóhanna Magnúsdottir ma anche Jóhanna Guðrúnsdottir, eccetera

(è raro)

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1 hour ago, blaabaer said:

anche in islanda è possibile avere un matronimico

Se Jón è figlio di Magnús e Guðrún, può chiamarsi Jón Magnússon, Jón Guðrúnsson, oppure avere sia il patronimico che il matronimico

parimenti la sorella Jóhanna può essere Jóhanna Magnúsdottir ma anche Jóhanna Guðrúnsdottir, eccetera

(è raro)

Ne ero consapevole ma come fai notare tu stesso i matronimici sono rari

Online leggo che sarebbero più rari dei cognomi, che in alcuni casi sopravvivono (erano legali fino al 1925)

Di fatto il sistema è patronimico per consuetudine e tradizione, nonostante la legge permetta il matronimico o l'uso di entrambi

Edited by Uncanny
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11 hours ago, Uncanny said:

Regola che oggi possiamo considerare anacronistica, ma che non ha nulla a che vedere con il patriarcato. 

L'abolizione è giusta ma nulla di rivoluzionario al di là della questione prettamente formale. 

Il doppio cognome nei paesi dell'America Latina è impiegato da secoli e non mi risulta siano paesi avanzati al livello di quelli europei in termini di uguaglianza di genere. Quasi tutti vietano l'aborto ad esempio. 

Ma questo è stato totalmente irrilevante rispetto al raggiungimento dell'uguaglianza di genere sostanziale. 

Che poi è lo stesso discorso che si può fare per la diatriba sul plurale generico che in italiano segue il maschile grammaticale. Rispetto all'uguaglianza sostanziale sono formalità irrilevanti.

La discendenza patronimica in Italia è tradizione e consuetudine romana e cattolica che ha sempre posto al centro il pater familia, è un fatto. Giusto lasciare la libertà di scelta in epoca di parità sessuale. Nei paesi ispanofoni la tradizione è differente e l'aborto o l'Islanda, purtroppo per te, non c'entrano nulla con la situazione italiana né se un paese che consente il cognome materno sia sottosviluppato (fallacia logica). È una formalità irrilevante per chi, per te? Tutte le questioni bio-anagrafiche allora sono irrilevanti per la quotidianità, essendo inerenti al diritto amministrativo, al codice civile e al diritto di famiglia, non occupiamocene perché i problemi... sono ben altri (e si ritorna al discorso di prima). In ogni caso una legge andrà a regolare la corretta equiparazione del peso paterno e materno nella scelta di uno o più cognomi.

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7 hours ago, Serpente said:

né se un paese che consente il cognome materno sia sottosviluppato (fallacia logica)

Cosa che non ho mai detto infatti

Ho detto a più riprese di essere favorevole alla decisione della Corte, è giusto che anche la madre possa dare il proprio cognome dal momento che il figlio è anche suo

E non ho neanche detto che non se ne debba occuparsene

Semplicemente non vedo ragione di caricarla di un significato e un valore politico che non ha, come invece vedo fare

Farà piacere alle madri che potranno giustamente trasmettere il proprio cognome, ma finita lì

Non cambierà nulla in termini sociali, non mette in discussione il patriarcato ed è una formalità irrilevante rispetto al raggiungimento dell'uguaglianza sostanziale. E sottolineo "rispetto al", non in assoluto 

A proposito citavo appunto l'esempio dei paesi ispanici e dell'Islanda, proprio per dimostrare l'irrilevanza della questione rispetto al raggiungimento dell'uguaglianza sostanziale. E sottolineo "irrilevanza", non ho mai detto che consentire il cognome materno sia causa di sottosviluppo

Più chiaro di così non so come scriverlo

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In USA ad esempio usa che le donne assumano il cognome del marito, che per me è un retaggio patriarcale a sua volta e che in Italia non usa (se non in famiglie d'alto rango o aristocratiche), le donne sposate usano quasi sempre anche il loro cognome, ma non per questo metto in una scala di competizione Italia e USA su quale paese sia meno patriarcale. Sono tradizioni e usi diversi da paese e paese, da noi usa non mettere per legge il cognome materno o il doppio cognome fatti salvo rari casi in cui si concede, ma non è consuetudine ed è giusto abolirla formalmente, senza aggiungere quanto sia utile o inutile per la gente comune.

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Cosa sia o meno "femminista" dipende dalla cultura del proprio Paese.

La Clinton usa il cognome del marito, ma la Meloni no.

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On 5/1/2022 at 6:17 PM, Uncanny said:

come fai notare tu stesso i matronimici sono rari

sì ma vedrai che anche in Italia non è che ci sarà sto boom di cognomi materni da un momento all'altro

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