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La Teoria del Gender che già c'insegnano


MARIO8530

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Le destre del parlamento italiano hanno usato a profusione questa teoria del genere per affermarla contro un'altra, fantomatica, indefinita, "teoria del gender" che non c'era nel ddl Zan, insomma l'ideale di uomo e di donna della nostra società.

Una Teoria che non s'insegna con libri, insegnanti preposti e pagati, opuscoli per famiglie, in luoghi di lavoro, chiese e strade. Ma  stereotipi, chiacchiere, amici, risate, battute, parenti, infanzie, banali inconsci assecondamenti, automatismi quotidiani di una teoria che conosciamo tutti, tutti molto bene (insomma, "E' da femmina").

In una società moderna in cui l'informazione sta viaggiando sempre più veloce, la comunicazione è estesa e connette persone diverse, stiamo forse per superare la cultura degli "X generation" e accogliere meglio quella di noi "Z generation"?
Insomma, la butta là. Ho trovato questo video simpatico di un comico (che non conoscevo, e mi ha colpito!).
 Nel forum non mi sembra di essermi mai imbattuto nella domanda nuda e cruda che sto per farvi. Proprio... brutale. 
Che rapporto avete con le "regole di genere", e soprattutto il doversi conformare a rigide regole di genere nella vostra quotidianità? 

P.S.: Il video è molto più arguto e genuino di come l'ho introdotto. Vale quei 18 minuti, è leggero e riconoscibile... come dire, familiare, intuitivo. 

Ma poi usa anche parole ben più incisive, all'apparenza scontate, ma che inducono a riflettere, e calarci in concetti profondi, chiari e genuini, e soprattutto in noi stessi. Appunto, lo stupore di semplici ragionamenti, amplificato dal fatto che quasi inconsciamente, automaticamente,"impariamo" sul genere, da quando siamo nati.

A voi.

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Ah con me sfondi una porta aperta.

Io è tutta la vita che mi sento dire che quello che voglio fare "è da femmina".

Per fortuna ho avuto una mamma molto comprensiva e ho giocato con le bambole e fatto pattinaggio artistico fin quando me pareva.

Quelli che tirano fuori il gender e pensano che sia una forma di propaganda non so se siano anime in pena che andrebbero rassicurate, oppure che abbiano secondi fini e usino l'argomento dei bambini perché non sanno risolvere un loro problema di omofobia (e a volte semplicemente di accettazione del diverso, perché c'è gente che non accetta altra gente magari per come si veste o per come tiene i capelli... io sono stato criticato tanto anche per questa scelta, per i capelli lunghi)

 

 

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6 hours ago, MARIO8530 said:

Che rapporto avete con le "regole di genere", e soprattutto il doversi conformare a rigide regole di genere nella vostra quotidianità? 

Da bambino ho giocato indifferentemente con giochi "da maschio" e "da femmina", anche se soprattutto mi piaceva disegnare o guardare film, più tardi anche nuotare, ma non erano attività che condividevo molto al di fuori della famiglia, anzi un po' temevo il giudizio degli altri ragazzini, perché potevo sembrare strano non apprezzando il calcio, l'arrampicata sugli alberi o altro...nemmeno la mia voce è profonda, mi riconosco nel problema del tizio del video :D 

Non ho mai pensato di dovermi "conformare" a delle regole, piuttosto spesso ho pensato di dover essere cauto nel modo in cui mi presentavo ad altri. 

Non credo comunque che l'identità di genere si esaurisca negli stereotipi legati al genere, a me sta bene essere uomo...sebbene io adotti anche comportamenti tradizionalmente ritenuti non virili, non è che per questo io mi senta o mi sia mai sentito "non conforme", "non binario", etc...

 

 

 

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7 hours ago, MARIO8530 said:

Che rapporto avete con le "regole di genere", e soprattutto il doversi conformare a rigide regole di genere nella vostra quotidianità? 

Abbastanza stretto, in tutta onestà.

Ho sempre avuto a che fare o con cose piuttosto neutre o con cose "da maschio". Non penso che ho mai apprezzato nessuna attività o gioco percepiti come "femminili" dallo stereotipo. 

Diciamo che, nel quadro delle attività "da maschio", ho sempre avuto un approccio poco allineato.

Quindi il calcio mi piace, ma non sono un invasato. Apprezzo lo sport, ma non mi piace praticarlo e non sono per nulla competitivo etc.

 

 

 

 

 

 

 

 

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7 hours ago, MARIO8530 said:

Che rapporto avete con le "regole di genere", e soprattutto il doversi conformare a rigide regole di genere nella vostra quotidianità?

Da bambino non ricordo episodi particolarmente significativi.

Da adolescente ero invece ribelle alle norme del genere: anche se più per anticonformismo che per effeminatezza.

Portavo i capelli lunghi, vestivo in modo eccentrico e frequentavo l'ambiente goth (quindi smalto, rossetto nero e eyeliner).

 

Sono diventato molto più attento alla mia "performance di genere" a partire dai vent'anni (più o meno)

quando mi sono confrontato più da vicino con le dinamiche dell'ambiente dei locali gay

e sono velocemente passato da un look da "figlio dei fiori" a quello da "skinhead".

 

Con le amicizie etero non ci sono stati particolari strappi:

alla maggior parte dei nerd non interessano né il calcio né i motori.

 

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Vorrei aggiungere che la passione dominante della mia prima adolescenza sono stati i fumetti. Un certo tipo di fumetti americani ed europei, per essere più precisi. 

Una passione decisamente maschile, anche se da sfigati completi.

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1 hour ago, Almadel said:

Da adolescente ero invece ribelle alle norme del genere: anche se più per anticonformismo che per effeminatezza.

Credo questo faccia molta differenza; se un sedicenne ha una voce troppo acuta o, inconsapevolmente, gesticola troppo, si pettina troppo, parla più facilmente con le ragazze anziché con i ragazzi...sembrerà molto più effeminato di chi s'è sempre naturalmente posto in modo più maschile ed inizi a portare lo smalto o l'orecchino.

1 hour ago, Almadel said:

Sono diventato molto più attento alla mia "performance di genere" quando mi sono confrontato più da vicino con le dinamiche dell'ambiente dei locali gay

Certo, perché in ambiente gay i ragazzi più ostentatamente virili hanno più successo.

1 hour ago, Bloodstar said:

Una passione decisamente maschile, anche se da sfigati completi.

Un po' nerd ma non così strana dai...alcuni miei interessi adolescenziali, dalla musica al cinema all'architettura, benché tecnicamente "neutri", più che maschili o femminili sono spesso stati declinati in senso gay, senza averne piena consapevolezza...ero quello a cui piacevano i film o la musica da gay senza sapere che fossero da gay.

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2 hours ago, Bloodstar said:

Una passione decisamente maschile, anche se da sfigati completi.

non ci sono passioni da sfigati, secondo me, alle emozioni non si comanda. 

e sì, faccio (e facciamo) pipì da seduto da sempre in pratica (ma solo a casa mia/nostra) 

e grazie a @MARIO8530 per la condivisione dell'ottimo video

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3 hours ago, schopy said:

Un po' nerd ma non così strana dai...al

Non strana ma, appunto, molto molto da nerd. E spocchiosa anche, perché leggevo o Vertigo oppure fumetto d'autore europeo... mai trovato un singolo essere umano con cui parlarne, praticamente.

 

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Il video, davvero interessante, mi ha fatto ricordare due episodi.

Una sera tornavo dalla palestra e mi sono imbattuto in mio cugino. Portavo un chiodo, e la borsa della palestra la tenevo appesa alla mano come una busta della spesa, perché non volevo logorare la pelle della giacca sopra la spalla mettendola a tracolla. 

E mio cugino mi fa "Ma come tieni la borsa? Così è come la portano i ricchioni!!" (Lui non sa)

Io gli rispondo "Non mi rompere il cazzo. Come stai?"

E la tenevo così solo per non rovinarmi una giacca nuova.

Due settimane fa stavo a casa di amici ed eravamo tutti (sbronzi) un po' bevuti. A un certo punto uno, che non è affatto gay, butta lì che fa la pipì da seduto; si rende conto di aver detto una cosa Sbagliata, una cosa Chennonsidice, arrossisce, la sua ragazza idem, e corregge precisando che seduto la fa solo la mattina quando si alza, perché è mezzo addormentato, gli fa più comodo.

Da ribelle quale sono, mi sono sempre curato poco di molte regole esogene: ho affiancato la passione per la botanica a quelle per le armi e il pugilato (da spettatore), ma d'altronde mi pare che ultimamente stia diventando meno raro vedere uomini etero single che tengono la casa pulita e in ordine, con passione per la cucina, e gay che vestono trasandati e si curano poco. Quanto detto nel video resta però attuale.

Il tema della mascolinità tossica esiste e persiste anche tra noi gay, fino a diventare talvolta una vera e propria pressione sociale.

La destra usa il termine gender facendo leva, come al solito, sull'ignoranza della gente, che si immagina chissà quali scene horror, come credo ragazzini che cambiano genere dopo lavaggi del cervello, terapie mediche oscure e inquietanti, presunte deviazioni, mettendo tutto dentro un calderone infernale. Come quel video celebre di propaganda che fu lanciato in Russia in corrispondenza del referendum costituzionale. Attraverso il quale i russi, alla prova dei fatti, sono stati fottuti su ben altri fronti.

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20 minutes ago, Eirene said:

A un certo punto uno, che non è affatto gay, butta lì che fa la pipì da seduto; si rende conto di aver detto una cosa Sbagliata, una cosa Chennonsidice, arrossisce, la sua ragazza idem

Ma da dove vieni? Grazie comunque per queste testimonianze da radio cavernicola :D

Io faccio pipì seduto da sempre (a meno che non mi trovi in giro), e la ragione è piuttosto pratica, ovvero che non mi va di schizzare il pavimento, come qualche volta può succedere, e di doverlo pulire poi.

Tralascio l'aneddoto sulla borsa della palestra, perché se stiamo pure qui a verificare qual è il modo "maschile" per portare una sacca stiamo proprio messi male.

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19 hours ago, MARIO8530 said:

Che rapporto avete con le "regole di genere", e soprattutto il doversi conformare a rigide regole di genere nella vostra quotidianità? 

Ebbi un gran rapporto di merda🥰

Coi giochi non avevo problemi perché amavo la play, le macchinine, ecc... Ma ho SEMPRE voluto i capelli lunghi, ho lottato per averli e va bene per loro che ai tempi ero sì una testa di cazzo, ma non come adesso. Dal punto di vista dello sport, davanti a me, non fecero storie quando chiesi ai miei genitori di fare pattinaggio artistico.

Il filo da torcere me lo diedero in abbondanza per i miei modi molto femminili, per i capelli lunghi, ecc...

Ci scommetto quello che vuoi che i miei genitori hanno sperato con tutto il cuore che, con lo sviluppo, mi mascolinizzassi; ma, purtroppo per loro, lo sviluppo fece fisicamente ben poco su di me:dontknow:🥰 ; motivo per cui, finché hanno potuto, mi hanno fatto pressione psicologica affinché tenessi i capelli corti.

 

Tutto quel che ti ho detto, riguarda la mia infanzia ovviamente. Ora non ho alcun problema.

 

Edited by Sokka99
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4 hours ago, Eirene said:

La destra usa il termine gender facendo leva, come al solito, sull'ignoranza della gente, ch

Sì, scusate se ho messo in mezzo un argomento abbastanza delicato e offensivo, nella questione attuale su omotransfobia. 

Quel video russo del referendum lo condivisi in un thread sulle pubblicità, qui sul gayforum, e queste cose mi dipingono come abbastanza rompipalle, mi accorgo ora della cosa 😅.

Ma, personalmente, trovo che quello che va riscritto (o meglio cancellato) è il concetto di "mascolinità" e "femminilità", poiché non sono i tuoi muscoli opposti a curve gentili, o la tua capacità di inseminare opposta alla capacità di incubare e accogliere la vita o qualsiasi altri rigidi canoni binari a definirti come persona buona, etica, onesta. È penso sia sbagliato rimarcare il concetto di mascolinità o femminili fa, perché la natura è ovvia come funziona. La natura fa il suo corso, basterebbe sostituire quelle due paroline con un concetto più rispettoso, inclusivo -come concetto sociale, perché comunque sarebbe un'idea di persona che lacollettività ha-.

Non lo so, per me potrebbe essere l' "energia di una persona", misurabile, che si conduce da una persona all'altra, indifferentemente dal genere, ha colori diversi per ciascuno. Pura, esuberante fenomeno naturale non inscatolabile.
 

 

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io da bambino collezionavo gli album delle figurine di sailor moon e di piccoli problemi di cuore a scuola poi le scambiavo pure con alcuni amichetti (si parla delle elementari) eravamo forse all'alba del gender? 

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17 hours ago, MARIO8530 said:

Ma, personalmente, trovo che quello che va riscritto (o meglio cancellato) è il concetto di "mascolinità" e "femminilità"

 

Dici così - suppongo - perché consideri offensiva la parola "effeminato".

C'è questa tendenza - che non ho mai molto capito -

a voler sempre dire che "non ci sono cose da maschio o cose da femmina".

E su certe cose è sicuramente vero.

 

In certi casi però non c'è comunque nulla di male se un ragazzo "fa cose da femmina".

Lo può fare nonostante siano cose da femmina, ma anche proprio perché sono cose da femmina.

 

Non è necessario dire che "tutto è unisex" per avere il diritto di fare quello che vogliamo.

Non so se riesco a spiegarmi come vorrei...

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Ma nemmeno: ci sono parecchi trans ftm che rimangono incinti senza particolari problemi di disforia.

Credo sia più facile trovare un trans incinto piuttosto che un trans coi capelli lunghi...

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Io invece sono dell'idea che non ci siano cose da maschi e da femmine in senso assoluto, tranne quelle determinate biologicamente; ogni cosa culturalmente considerata "da maschio" o "da femmina", a ben vedere è tale per tradizione appresa acriticamente, è storicamente determinata e basata su praticamente nulla.

29 minutes ago, Almadel said:

Ma nemmeno: ci sono parecchi trans ftm che rimangono incinti senza particolari problemi di disforia.

Vabbè, resta una cosa da persona di sesso femminile, un po' come sgrillettarsi. Casomai è che non è una cosa necessariamente da donna

30 minutes ago, Almadel said:

Credo sia più facile trovare un trans incinto piuttosto che un trans coi capelli lunghi...

Serio? Io conosco indubbiamente più ftm con i capelli lunghi. Gli ftm che conosco che hanno generato, lo hanno fatto generalmente prima della terapia, a volte molti, molti, molti anni prima. Foss'anche solo per la complicatezza delle cure della fertilità da attuare per fare cose tipo, ad es., congelare gli ovuli. Credo che i casi italiani di ftm rimasti incinti post inizio terapia, lo siano rimasti per caso 😅

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40 minutes ago, Renton said:

ogni cosa culturalmente considerata "da maschio" o "da femmina", a ben vedere è tale per tradizione appresa acriticamente, è storicamente determinata e basata su praticamente nulla.

Eh, la Butler che parla...guarda che a leggerla troppo ti queerizzi! 😄

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53 minutes ago, Renton said:

a ben vedere è tale per tradizione appresa acriticamente, è storicamente determinata e basata su praticamente nulla.

La mia formazione mi porta ad essere piuttosto d'accordo.

Io sono rimasto molto sorpreso nello scoprire che il flauto traverso, cioè il fiato più femminile che esiste secondo il moderno stereotipo orchestrale, nel '6-700 era uno strumento rigorosamente maschile. Banalmente perché tenere qualcosa in bocca era considerato enormemente disdicevole, quindi le donne potevano al massimo suonare tastiere o strumenti a corda (anche se non era scontato che potessero suonare il violoncello, perché molti trovavano oscena la divaricazione delle gambe). 

Probabilmente un sacco di cose seguono queste logiche tortuose. 

Resta però il fatto che una differenza fra "cose maschili" e "cose femminili", anche se più vacillante di quanto possiamo credere, nella nostra cultura esiste. Non possiamo ignorarla o liquidarla come un'invenzione di tempi oscuri. 

Edited by Bloodstar
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12 minutes ago, marco7 said:

Perche' il flauto traverso e' considerato oggi femminile @Bloodstar ?

Eh, non ne ho idea. Lo stereotipo vuole che gli ottoni siano strumenti esclusivamente maschili mentre alcuni legni, in particolare ottavino e flauto, siano più femminili.

Forse è una questione di tessitura, forse dipende da come venne usato il flauto nel repertorio tardo-ottocentesco.

Fatto sta che è uno stereotipo morente, per fortuna e, salvo nelle bande di paese, nessuno si stupisce se una ragazza suona il corno o il trombone.

Scusate la tirata, chiedo perdono.

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1 hour ago, Bloodstar said:

Resta però il fatto che una differenza fra "cose maschili" e "cose femminili", anche se più vacillante di quanto possiamo credere, nella nostra cultura esiste. Non possiamo ignorarla o liquidarla come un'invenzione di tempi oscuri. 

Concordo, anche se quanto più rapidamente la liquideremo ad "invenzione di tempi oscuri", tanto più lo diverrà sul serio 🙂 

A me interessa il parere di @Renton circa le sue attività più o meno aderenti ad uno stereotipo di genere...senza vergogna, ti capita mai di sentirti maggiormente appagato facendo "cose da maschio" perché culturalmente sono connotate come "da maschio"? Che ne pensi delle domande dello psichiatra che ti spingevano ad aprire un simpatico thread (Quanto vi sentite virili da 1 a 7?) ora che stai scoprendo la fonte da cui sgorgano i gender studies, dai più seri ai più balordi...???

 

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6 hours ago, Tyrael said:

io da bambino collezionavo gli album delle figurine di sailor moon e di piccoli problemi di cuore a scuola poi le scambiavo pure con alcuni amichetti (si parla delle elementari) eravamo forse all'alba del gender? 

Generazioni di gay sono state forgiate da Marzio, Bunny e Chibiusa😝

Edited by Sbuffo
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4 hours ago, Almadel said:

Dici così - suppongo - perché consideri offensiva la parola "effeminato".

C'è questa tendenza - che non ho mai molto capito -

a voler sempre dire che "non ci sono cose da maschio o cose da femmina".

Sì, scusa, io parto col dente avvelenato senza spiegarmi bene nel contesto😅.
Poi di queste cose non ne parlo che con pochissimi.
Effeminato: (detto di persona maschile, che ha alcune caratteristiche tipicamente femminili, giusto?) se la uso per definirmi, o per parlare di un'altra persona, ok. Ma se la uso per schernire qualcuno, ovvio che è offensiva; ovviamente per me che la uso allo scopo di offendere o discriminare, magari chi voglio offendere se ne frega, si sente offeso ma dal mio atteggiamento, e magari mi reputa un dinosauro. Come per la parola gay, no? Un'equivalente storia.

Intendevo:

22 hours ago, MARIO8530 said:

-come concetto sociale, perché comunque sarebbe un'idea di persona che lacollettività ha-.


Femminilità e mascolinità, che come è ovvio che sia stanno nell'ambito della sessualità, dell'identità di genere, arte, ecc. Ma io lo intendo come concetto che una società ha, dei " modelli" che sceglie (auspicabile che siano inclusivi). Per farti capire quel che dico, guarda la Spigolatrice di Sapri e il nocchiere Palinuro, a Palinuro. Il giorno in cui ci saranno statue che rappresentano altri tipi di fisici ti dirò: ok, queste statue mi stanno bene, ma ora non posso che dire: sono brutte. Non di certo perché mostrano corpi in parte scoperti, ma perché rappresentano modelli unici, "ideale" a cui tutti devono aspirare, secondo una mentalità antica. Una sorta di forzatura anacronistica, ma appunto non contestualizzata nel presente, alle problematiche della società moderna. Mi sarebbe piaciuto che fossero delle statue capaci di avvicinare le generazioni presenti a quelle del patriottismo risorgimentale, oppure alla mitologia e la storia di questi luoghi, dove il tempo sembra sospeso, immersi nella natura.
 Ma per me, quelle statue sono due figure grottesche, estratte dal terreno, messe a lucido ed esposte (ovviamente sono state realizzate negli ultimi anni). Certo il mio discorso appare un pò forzato, ma non se si sentono i pareri delle persone in questi luoghi, quindi relativamente a questo e in assenza di altri ideali, penso questo. 

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3 hours ago, schopy said:

Eh, la Butler che parla...guarda che a leggerla troppo ti queerizzi! 😄

In realtà non l'ho manco ripresa e ho iniziato a leggere altra roba, quindi è ancora alla prefazione, solo che qua ci muoviamo nell'ambito di aspettative/ruoli/stereotipi di genere che sono a mio avviso fuffa, butlerismo o meno

3 hours ago, Bloodstar said:

Resta però il fatto che una differenza fra "cose maschili" e "cose femminili", anche se più vacillante di quanto possiamo credere, nella nostra cultura esiste. Non possiamo ignorarla o liquidarla come un'invenzione di tempi oscuri. 

Esiste ed è legittimo farne uso, che sia a fini comunicativi e di convenienza, l'importante è ricordare che sono appunto robe culturali. Se fossi nato in Persia nel decimo secolo probabilmente metterei il kajal agli occhi e indosserei lunghe vesti sgargianti, mentre nel mio contesto storico e culturale performo il maschile in un modo coerente con l'ambiente 

1 hour ago, schopy said:

A me interessa il parere di @Renton circa le sue attività più o meno aderenti ad uno stereotipo di genere...senza vergogna, ti capita mai di sentirti maggiormente appagato facendo "cose da maschio" perché culturalmente sono connotate come "da maschio"?

Sono abbastanza convinto di essere influenzato culturalmente e socialmente nella cosiddetta euforia di genere... Per fare un esempio banale io porto i capelli corti perché nel mio immaginario quello è statisticamente più diffuso tra gli uomini e, sempre per la stessa ragione, ho più probabilità che un estraneo mi si rivolga al maschile se ho tale taglio di capelli... Quindi si instaura un circolo virtuoso (o vizioso, boh) per il quale sono portato a preferire quelle cose che mi assicurano soddisfazione o un più immediato riconoscimento. In un mondo al contrario in cui solo gli uomini portano i capelli lunghi risulterebbe più efficace farli crescere 

1 hour ago, schopy said:

Che ne pensi delle domande dello psichiatra che ti spingevano ad aprire un simpatico thread (Quanto vi sentite virili da 1 a 7?) ora che stai scoprendo la fonte da cui sgorgano i gender studies, dai più seri ai più balordi...???

Fin dal principio ho pensato fossero domande del cavolo

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11 minutes ago, Renton said:

Sono abbastanza convinto di essere influenzato culturalmente e socialmente nella cosiddetta euforia di genere

Ok, questa risposta mi sembra esauriente 😊  

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1 minute ago, schopy said:

Ok, questa risposta mi sembra esauriente 😊  

Mi fa piacere, comunque se ci pensi è una cosa abbastanza ovvia. Nessuno del resto pensa seriamente che i capelli corti siano determinati biologicamente dai cromosomi.

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42 minutes ago, Renton said:

Esiste ed è legittimo farne uso, che sia a fini comunicativi e di convenienza, l'importante è ricordare che sono appunto robe culturali.

Esatto, io pure ho questa esatta visione.

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