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Ferrara crede di capire


Cosgrove

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Ferrara crede di capire

http://www.gaynews.it/view.php?ID=76565

L’ARCITALIANO

 

io capisco, ma non mi adeguo

 

di GIULIANO FERRARA

 

Un eroe di Nanni Moretti, impersonato da Silvio Orlando, dice a due amiche lesbiche intente a fare un figlio fecondato chissà come: «Non me lo spiegate, tanto non lo capisco». Ecco, io non sono come lui. Ecco, io non sono cattivante e ruffiano come lui. Io capisco, ma non mi adeguo. Nei secoli l’amore omosessuale è stato amor profano, energia erotica, paideia e pederastia nel senso etimologico del termine, amore per i fanciulli e per la loro educazione (Platone, Socrate). Nei secoli è stato gioco e corruttela, come in Petronio Arbitro e negli epigrammi di Marziale, o creaturalità poetica della solitudine di fronte all’abisso del canto d’amore («Placida notte e verecondo raggio della cadente luna, bello il tuo manto, o divo cielo, e bella sei tu rorida terra», Giacomo Leopardi nel suo Ultimo canto di Saffo).

 

 

 

La soluzione moderna sembrava essere la rivolta individualistica, lo spirito libertino di un de Sade o di un Rimbaud, il nichilismo desiderante e il disprezzo per la banale propagazione della specie. Ora, modernissimi come siamo, tutto è cambiato. L’amor profano diventa un diritto contrattuale reclamato, e quasi sempre realizzato, un uso comune da omologare senza discriminazioni tra i diritti indiscutibili delle minoranze, un carisma da consacrare alla pari con i carismi matrimoniali (Zapatero).

 

 

 

Che cosa comporta questo cambiamento radicale, e di dove viene? La prima conseguenza è positiva. La mentalità prevalente in un certo periodo della storia ecclesiastica, e la sua ripercussione nella cultura secolare, avevano diffuso intorno alla variante sterile e indifferenziata dell’amor profano un’aura demoniaca capace di portare a pregiudizio e inumanità verso le persone che amano il proprio sesso. Nell’accettazione moderna e modernissima della diversità erotica, di questa variante millenaria della condizione umana, c’è un ritorno anche paganeggiante all’antico sentimento pedagogico e libertario, e un riflesso della complessa comprensione cristiana del peccato, distinto dal peccatore e dalla sua coscienza personale. È quel che si dice, tutto sommato, un progresso.

 

 

 

La seconda conseguenza, molto spiacevole per una mentalità laica e secolare, ma non ideologica, è l’abbassamento della norma umoristica. Tra un po’ metteranno nelle leggi che di queste cose non si può ridere, e forse nemmeno parlare, che discriminarle secondo il loro effettivo profilo di anomalie contronaturali è offensivo e perfino abietto. E con questo saremo tutti più poveri.

(Ma perchè,poi?)

 

 

 

Saranno più poveri i maschi e le femmine integrali, familiari, fecondi, e saranno più poveri i libertini pesanti e leggeri d’antan. Le piccole vacanze o l’Anonimo lombardo o Fratelli d’Italia, per dire di tre racconti-saggio delicatamente spregiudicati di un grande Alberto Arbasino, saranno messi all’Indice della moralità corrente, tenuti in sospetto di sessismo, nonostante siano anche lì, come in Gore Vidal e in altri bei campioni del catalogo gay, le radici di una cultura che punta, senza più alcun senso della differenza comica, del parodismo intimamente connesso alle famigliole gay, alla completa equiparazione e omologazione sentimentale e civilistica.

 

 

 

Il guasto vero della normalizzazione sacralizzante dell’amor profano sta proprio qui, non nella consolante fine delle discriminazioni negative, ideologiche e pratiche. Sta nella fine contemporanea della discriminazione come capacità di discernimento, a difesa e a tutela dell’intelligenza e dell’ironia, che sono le armi più forti di ogni civilizzazione umana, compresa la pietà cosmica o il senso religioso dell’esistenza che dir si voglia. Giovanni Testori e Pier Paolo Pasolini sono anticaglie, eppure la loro irrequietudine era parlante, creativa, significativa. Restano i protocolli un po’ burocratici del cerimoniale dei gay in via di assimilazione. E l’assimilazione, lo si sa dalla tragica storia dell’Ebraismo in Europa, è uno degli aspetti, quello illuminista, della soluzione finale di una questione posta da una minoranza dispersa ed eletta. Stavolta per fortuna sarà una farsa, ma è un peccato lo stesso. :woot: (??) (Ferrara, la prego, una moratoria ai suoi untuosi, viscidi, contorti incomprensibili Sragionamenti la potrebbe fare?)

 

 

Mio commento

 

L'irrilevanza ideologica del lisciatore del potente di turno Giuliano Ferrara dovrebbe ormai essere evidente.Qualunque sia il senso di questo sproloquio autocompiacente, Ferrara si picca di "aver capito" e e afferma di "Non adeguarsi". Ma nessuno gli chiede di adeguarsi a nulla, se non al riconoscimento della pari dignità e diritti delle coppie omosessuali. Quanto al "capire", la sua capacità di comprendonio è molto più limitata di quanto si pensi. E' ancora fermo al l'argomento, morto e sepolto, del "contro natura". E' ancora lì. Ritiene che la denigrazione e le battutine contro i gay siano manifestazioni di "ironia e intelligenza". Di ironia Ferrara non è mai stato capace; quanto all'intelligenza, quella di Ferrara è stata ampiamente sovrastimata, più di un bond su una dot.com fasulla.

:look:

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Un eroe di Nanni Moretti, impersonato da Silvio Orlando, dice a due amiche lesbiche intente a fare un figlio fecondato chissà come: «Non me lo spiegate, tanto non lo capisco».

 

E' molto peggiore e fascista Nanni Moretti, di Ferrara;

La sua frase è un armadio chiuso, un colpo allo stomaco, è violenta.

Fece anche un film inneggiante alla famiglia eterosessuale in contrapposizione alla famiglia queer de «Le fate ignoranti».

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Cosgrove, mi sembra di capire che per Ferrara non nutri proprio simpatia, eh? :look:

Dai, posso capire. Però gli va almeno riconosciuta una certa originalità nelle argomentazioni e nell'esposizione... anche se, come facevi notare, proprio non c'è riuscito ad evitare la solita, obsoleta e ammuffita storia dell'"anomalia contronaturale".

Comunque non sono sicuro di aver capito cosa intende... cioè, vuole dire che sarebbe una perdita di civiltà se si facessero meno battute sporche sui "culattoni"? Mah... mi sa che non deve preoccuparsi tanto di questo, di quelle ce ne sono perfino su questo forum :look:

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