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Resa dei conti


DaphniaGaleata

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DaphniaGaleata

Ciao a tutti,

è passato un po’ di tempo da quando mi sono iscritto su questo sito e oggi mi trovo a pubblicare il mio primo post (presentazione a parte).

Ad essere sincero non sono totalmente a mio agio nello scrivere questo messaggio, non perché abbia problemi nel raccontare vicende personali, ma perché lo sto facendo su un forum di sconosciuti.

È da alcune settimane che mi trovo ad affrontare la solita fase che si presenta ogni anno ad inizio estate, in cui mi sento giù di morale e piuttosto triste. Sono un ragazzo di 21 anni e non sono dichiarato. Non è un problema per me essere ancora “nell’armadio”, anzi, se qualcuno dovesse chiedermi il mio orientamento, non farei fatica nel dirlo. Non mi è mai piaciuta l’idea di essere il primo a raccontarlo alle persone vicine, forse perché, tralasciando i genitori, non ho persone vicine.

Alcuni di voi diranno “che palle questo, ha ancora tutta una vita davanti a sé e si lamenta adesso”. Beh, questo è uno dei tanti aspetti che mi mette ansia, ovvero il futuro e i giorni a venire. Sono bloccato in questa situazione da svariati anni e sebbene all’inizio c’era un po’ di speranza in me che mi portava a dire “resisti che le cose andranno meglio”, adesso quella speranza è del tutto morta ed è stata sostituita con la convinzione di essere in un ciclo continuo in cui le cose difficilmente cambieranno.

Non so se è comune nel mondo LGBTQ+ attraversare quella fase in cui l’unica domanda che ci si pone a sé stessi è “Perché a me? Perché sono così”. Io questa domanda me la pongo spesso e ogni volta penso a come le cose potrebbero essere andate diversamente, se fossi stato diverso.

È come se l’essere gay mi stesse ostacolando la vita. Non ho amicizie, ho perso i contatti durante la quarta liceo con quelli che reputavo essere miei amici. Non c’è stato un motivo particolare, abbiamo iniziato a vederci sempre meno e alla fine abbiamo preso strade diverse.

Da quel momento il vuoto, qualche passeggiata solitaria nel parco e il resto dei giorni chiuso in casa. Ho visto andare all’aria la mia adolescenza, privandomi di tutte quelle esperienze che avrebbero dovuto accompagnarmi fino alla vecchiaia. Ho provato diverse volte a farmi nuovi amici, poi ho mollato la presa, perché fallivo di continuo.

Non sono qui per lamentarmi delle amicizie, ma quelle sono state la prima cosa ad avermi rotto un po’ dentro. Poco dopo è iniziato il periodo in cui ho iniziato a capire chi ero davvero. È stato molto difficile affrontare tutto ciò senza avere nessuno con cui aprirsi o chiedere consigli. Avrete ormai dato per scontato che non ho mai avuto una relazione o tantomeno intrapreso una conoscenza. Anche in questo caso sono state molte le volte in cui mi sono fatto avanti, ma le cose non duravano per più di pochi giorni, e non sono mai andate oltre lo schermo di un telefono. Non mi reputo brutto, ma nemmeno bellissimo, diciamo normale. Forse non sono interessante da un punto di vista caratteriale. Chissà, l’essere solo e il non avere a che fare con i coetanei mi avrà fatto perdere il tocco giovanile. A peggiorare le cose ci sono i miei gusti personali, che mi portano sempre a scartare le cose superficiali e andare alla ricerca di qualcosa per cui vale davvero la pena provare.

Devo essere sincero, arrivato a questo punto non so nemmeno perché sto scrivendo questo messaggio, forse ho solo bisogno di chiare le idee e metterle nero su bianco. Ovviamente se avete consigli sono sempre ben voluti, ma credo difficilmente possano sistemare le cose, a meno che non abbiate una macchina del tempo per sistemare tutto dal principio.

Il tempo perduto non può essere recuperato e vivere con questo pessimismo di certo non sembrerebbe di buon auspicio. Ma io spero davvero che un giorno sarà tutto diverso, magari continuerò a non avere amici e una relazione ma spero almeno di cambiare la mia percezione della vita. E se ciò non dovesse accadere, l'esperienza insegna quindi sarò già pronto.

Scusatemi tanto se vi ho fatto perdere tempo.

Buonanotte.

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Smettila :aha: scrivere qui ed aprirti non è tempo perso...  

Comprendo il loop in cui sei finito però devi uscirne perché non fa bene anzi. Il tempo passato (perso) non puoi recuperarlo ma devi impegnarti nel cambiare il presente. Hai provato a frequentare un associazione gay?  

Caratterialmente come ti descriveresti? E che interessi coltivi?  

Un consiglio personale perché ho provato pure io e fallito xD non provare a conoscere persone (gay anche) puntando sulla tua situazione, cerca di smussare e si socievole e simpatico. Col tempo vedrai se potrai aprirti o meno.

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2 hours ago, DaphniaGaleata said:

Non so se è comune nel mondo LGBTQ+ attraversare quella fase in cui l’unica domanda che ci si pone a sé stessi è “Perché a me? Perché sono così”. Io questa domanda me la pongo spesso e ogni volta penso a come le cose potrebbero essere andate diversamente, se fossi stato diverso.

È frequente, specie quando si realizza che ci si rizza solo con -o per- i maschi.

E però è un brutto errore! 

Devi cominciare a metterti BENE in testa che non hai niente di sbagliato. Al massimo hai buon gusto in fatto di sesso. È un difetto? Non credo.

Per cui, comincia a far pace con te stesso. Tutto il resto verrà da sé. 

Ok?

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Ciao caro, benvenuto.

La rabbia e la frustrazione che vedo nelle tue parole è molto nobile e importante: è un dolore che ha un significato fortissimo, un dolore che chiede vita, chiede cambiamento, chiede novità. Certo, non so se lo noti, ma se ti rileggi, inizia già subito a vedersi, buttato lì, limpido come il sole, cinico come una iena, il tuo peggior nemico in questo momento: il tuo giudice interiore! Di certo finora lui ha avuto molta voce in capitolo, pare che proprio nemmeno il più piccolo aspetto della tua vita gli sia passato inosservato: nemmeno una matita lasciata fuori posto è sfuggita alle sue feroci sferzate!

Pazienza, prima o poi si darà una calmata, questo giudice così petulante, severo e ingombrante.

Nel frattempo possiamo raccogliere un po' di elementi interessanti: le condizioni esterne sembrerebbero proprio essere esattamente quelle di quasi tutti i ragazzi gay ventunenni. Una testa che scoppia dalle domande, un corpo scattante e pronto all'azione, mille idee, mille paure, un futuro misterioso.

Essere gay è una caratteristica neutrale per le persone. Questo gioca a tuo (nostro) vantaggio, perché puoi LETTERALMENTE decidere se tu possa trovare nel mondo un po' di esperienze interessanti "nonostante" il tuo orientamento, oppure GRAZIE al tuo orientamento. Già adesso godi del privilegio di poter riflettere e spaziare molto di più dei tuoi coetanei, calati come sono nella routine rigidissima di etero conformati, imbrigliati e destinati spesso ad un percorso molto standard, da cui le vie di fuga sono piuttosto pochine. Insomma pensare per la prima  volta al futuro può essere sconcertante e lasciare allibiti, ma chi ha detto che tale sensazione debba permanere a lungo? Può benissimo diventare una catena di pensieri molto avventurosa e meritevole di approfondimento.

Ventuno anni sono un'età davvero molto interessante: che cosa stai progettando dopo le superiori? Hai scelto di studiare o lavorare, o entrambe le cose? Hai in mente qualche piano? Vuoi diventare bravo in qualcosa di preciso, o non sai ancora? Noti già se c'è qualche attività che ti attrae in modo irrazionale?

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2 hours ago, DaphniaGaleata said:

È come se l’essere gay mi stesse ostacolando la vita. Non ho amicizie, ho perso i contatti

Ciao innanzitutto !

Questa frase è un po' come "se mio nonno avesse avuto i pedali sarebbe stato una bicicletta" .

Non è l'essere gay, in quanto non è una cosa esterna da te . Sei tu ad essere gay, non il tuo corpo .

Quindi non hai amicizie perchè probabilmente negli amici cerchi qualcosa che in giro non hai ancora trovato. Che so, un'affinità particolare . Magari gli altri parlano di calcio e tu lo detesti . Ma non c'entra l'esser gay, anche gli infognati di D&D si sentirebbero a disagio ma non darebbero mai la colpa alla loro passione preferita, che a sua volta deriva dalla loro indole .

2 hours ago, DaphniaGaleata said:

Da quel momento il vuoto, qualche passeggiata solitaria nel parco e il resto dei giorni chiuso in casa. Ho visto andare all’aria la mia adolescenza, privandomi di tutte quelle esperienze che avrebbero dovuto accompagnarmi fino alla vecchiaia.

Permettimi un "sì, ok, uff ", ma solo perchè ci sono già passato . Tu no ovviamente e quindi hai diritto di lamentarti e di vederla come una cosa strana e di cui poterti struggere un po' . 

Ma anche questo è capitato, come a me, a molti .

Io a 21 anni pensavo ancora di essere un eterosessuale e la mia massima aspirazione sociale era andare in fumetteria, una di quelle alternative molto sci fi e sperare di attaccare bottone con qualcuno che guardava i collectibles di Star Trek e mangiavo in mensa con un tipo dai denti pieni di tartaro che teneva nel portafoglio la tessera dell'X Files club che si era fatto da solo .

2 hours ago, DaphniaGaleata said:

Forse non sono interessante da un punto di vista caratteriale.

Forse non lo sei per persone che cercano qualcosa di diverso dal tuo carattere. Considerando che il tuo intervento è già di per sè interessante, la vedo dura che tu non possa esserlo per l'universo intero .

2 hours ago, DaphniaGaleata said:

Il tempo perduto non può essere recuperato

Anche io avrei voluto un'infanzia a esplorare caverne come i Goonies, eppure niente . Stavo a casa a costruirmi modelli di guanto di Freddy Krueger mentre gli altri, boh, andavano all'oratorio o in piazza .

Eppure a 23 anni tutto è cambiato, mi sono trovato una compagnia, GAY assolutamente perchè mi ero rotto le scatole dell'eterosessualità di provincia, e ho iniziato a girare sentendomi me stesso . 

Troverai il tuo ruolo, e se rimani qui sul forum (partecipando anche alle altre discussioni) avrai sicuramente piu' occasioni di emergere oltre alle solite app che tutti conosciamo !

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Bttmfrancis9
3 hours ago, DaphniaGaleata said:

Forse non sono interessante da un punto di vista caratteriale. 

Sei molto tenero,mi ricordi un po me. Non preoccuparti, nulla rimane immutato nella vita. Io a 21 anni litigai con la mia migliore amica e a livello d'amicizie rimasi completamente solo per 2 anni e mezzo. Fu forse il periodo più buio per me. Pensavo che sarei rimasto solo per sempre,ma alla fine basta poco. Anch io vedendomi solo pensavo di non avere un carattere interessante. Ma come diceva Aldo Busi "le personalità più interessanti sono quelle inventate" e lo trovo meraviglioso. Voglio dire, essere autocritici va bene, ma allora dobbiamo anche un po migliorarci. Potresti adottare piccole tecniche per "renderti più interessante" (Già leggere i giornali può aiutarti tanto, per avere qualcosa da dire su ciò che accade intorno a noi al momento). Nella vita poi cosa fai? Studi, lavori? Lo sai che esistono siti in cui, con prezzi anche fattibili, puoi viaggiare all estero con gruppetti di estranei  che avranno più o meno la tua età. Potrebbe essere un idea, per conoscere persone nuove e avere tanti nuovi stimoli. 

https://www.vagabondo.net/

Edited by Bttmfrancis9
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Mercante di Luce

Sei molto severo con te stesso e parli come se a 21 anni tu creda di avere compromesso per sempre la tua vita. Non è vero!

Ognuno di noi segue un percorso diverso e non è raro che per chi si scopre omosessuale l'adolescenza segua binari diversi e spesso più ripidi di quelli "standard" (che poi per esperienza lo stesso accade per tantissimi ragazzi etero...) e che si trascini anche un po' più a lungo del canone.

Non devi fartene cruccio né credere di avere perso occasioni, il tuo vissuto ti ha formato ed è il momento di valorizzare le cose che ti rendono unico per creare nuovi legami e interazioni.

Come credo molti altri io le mie amicizie le ho quasi tutte create dopo i 20 anni (ne ho 32), praticamente perdendo i rapporti con quelle delle superiori, che si sono allentate una volta venuta meno la convivenza forzata 6 giorni su 7.

In definitiva, non essere ultracritico con te stesso, hai un gran potenziale che devi solo imparare a capitalizzare.

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10 hours ago, DaphniaGaleata said:

È da alcune settimane che mi trovo ad affrontare la solita fase che si presenta ogni anno ad inizio estate, in cui mi sento giù di morale e piuttosto triste.

Hai il mio pieno appoggio: l'inizio dell'estate se non si hanno progetti è veramente penoso.

Però bisogna pure ricordare che nello spleen non è bene sguazzarci troppo e, dunque, bisogna capire come uscirne e attrezzarsi di conseguenza.

10 hours ago, DaphniaGaleata said:

“Perché a me? Perché sono così”. Io questa domanda me la pongo spesso e ogni volta penso a come le cose potrebbero essere andate diversamente, se fossi stato diverso.

E' una domanda oziosa. Come ti è stato già detto, essere gay è una caratteristica neutra. La si deve per forza guardare in questo modo. 

Per me il punto di svolta è stato proprio passare dal considerare l'essere gay uno svantaggio a vederlo come uno stato semplicemente differente. Con i suoi indubitabili vantaggi, non ultimo il fatto che sei costretto a sviluppare una certa introspezione che in un ventunenne etero non è detto che fiorisca mai.

10 hours ago, DaphniaGaleata said:

Ma io spero davvero che un giorno sarà tutto diverso

Più che sperare, devi lavorare con quello che hai e che puoi avere.

Studi all'università, giusto? Si sta tornando in presenza oramai, non ci sono colleghi un minimo simpatici? Non ci sono iniziative gravitanti intorno all'università in cui buttarti? 

Io sono un asociale tremendo, eppure una comitiva di colleghi con cui andarsi a prendere una birra dopo le lezioni ero riuscita a farmela anche io. 

Hai pensato ad andare in Erasmus per uscire dalla tua cameretta e dai giri solitari al parco?

Quali sono i tuoi interessi? Sono cose "spendibili" a livello sociale? Il consiglio di cominciare (qualora non lo facessi già, ovvio) a leggere i giornali per tenerti informato circa l'attualità è validissimo. E si può estendere a film, serie tv, fumetti, libri, a seconda dei tuoi gusti.

 

 

Edited by Bloodstar
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13 hours ago, DaphniaGaleata said:

Il tempo perduto non può essere recuperato e vivere con questo pessimismo di certo non sembrerebbe di buon auspicio. Ma io spero davvero che un giorno sarà tutto diverso, magari continuerò a non avere amici e una relazione ma spero almeno di cambiare la mia percezione della vita.

Ciao! Io non mi focalizzerei troppo sul "tempo perduto", sei ancora giovanissimo...piuttosto occorre rovesciare qualcosa, un cambiamento di rotta che ti permetta di iniziare nuove frequentazioni con un po' più di leggerezza.

13 hours ago, DaphniaGaleata said:

Ho provato diverse volte a farmi nuovi amici, poi ho mollato la presa, perché fallivo di continuo.

 

Questo passaggio non mi è chiaro...cos'è che ti fa mollare la presa? Questi quasi-amici tu li cercavi?

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On 6/13/2021 at 10:31 PM, DaphniaGaleata said:

“che palle questo, ha ancora tutta una vita davanti a sé e si lamenta adesso”

No, ascoltando il messaggio che vuoi comunicare mi fai sentire deluso e in compassione per te. Deluso perché non è bello secondo me trovare tanto sconforto, nichilismo nel discorso di un ragazzo giovane , e in compassione perché condivido il sentimento. Anch'io ho 21, fino ad ora sono "ancora nell'armadio", mai avuto nessuno con cui aprirsi e, sì, penso sia una domanda frequente fra lgbtqi. La società offre una " via", ed è appunto una, l'unica via, e ho imparato ad apprezzare la mia di via (che ho riconosciuto ed è giusto, secondo me, è c'è la felicità in questa via[!] ).

Da una parte, leggendo i consigli degli altri, penso: "sì, vabbè, tu hai trovato una via nella tua vita, ma per me non ha proprio senso il futuro, stai parlando di una cosa che per me non esiste!". D'altra parte però, non so, ho questa consapevolezza che mi spinge a cercare un futuro, che c'è qualcosa che mi piace (nel caso mio lo studio), anche se, a volte, mi sembra tutto inutile, ho dei dubbi; conservo la speranza che un giorno avrò degli amici veri, anche se attualmente non ne ho. Non ti so spiegare il perché. Penso che, nonostante la situazione dimostri il contrario, valga la pena tentare. Alla fine, va bene essere ancora nell'armadio, ma spero tu non sia lo scheletro del tuo armadio... è quello il problema. Comunque penso che aprirsi con un amico è importante, trovare degli amici. Penso che succederà a me o a te, o allo sventurato di turno. Come altro consiglio: non sei il solo;

non c'è niente da "sistemare";

non c'è niente di male a infrangere i propri schemi, e arrivare addirittura a scoprire che è tutto relativo, ognuno ha la propria " filosofia di vita", ma ci sarà sempre qualcosa più grande di noi, la realtà ad esempio. 

Ho letto la tua presentazione.... cosa studi?!  Permetti l'indiscrezione

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