Jump to content

Orari impossibili: a scuola in pigiama!


yrian

Recommended Posts

Questa notizia mi ha indignato ma anche divertito.

 

In breve, a Vicenza l’Azienda di trasporti pubblici non può garantire (per scarsità di mezzi) un servizio adeguato alle esigenze delle Scuole, le quali hanno dovuto quest’anno stabilire l’inizio delle lezioni alle 7.30.

Gli studenti, naturalmente, sono in rivolta e hanno adottato la singolare protesta di presentarsi a scuola… in pigiama, con tanto di cuscino sotto il braccio.

 

Ecco l’articolo completo:

 

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scuola_e_universita/servizi/studenti-vicenza/studenti-vicenza/studenti-vicenza.html

 

Mi sembra il classico caso italiano di “dis-servizio pubblico” e di “rimedio peggiore del male”, ma credo anche che il Bel Paese possieda magagne ben peggiori, sia nel servizio scolastico che in quello dei trasporti: in fondo quello di Vicenza è un caso isolato, spero risolvibile tramite un oculato dialogo tra istituzioni locali e diretti interessati (certo, le prime avrebbero dovuto pensarci da sole alle caratteristiche dell’utenza, senza che dovesse essere quest’ultima a doverle ricordare loro).

 

O forse sorrido con un pizzico di nostalgia per i miei anni di studio, quelli in cui al Liceo scioperavamo perché avevamo orari paradossali, che non alternavano – come pensavamo si dovesse – materie “leggere” e “pesanti”. Ricordo un anno in cui le due istituzionali ore di Educazione Fisica erano riunite all’alba del Mercoledì e poi seguite da tre ore di Italiano-Latino-Greco: i più arrivavano in classe boccheggianti e incapaci di concentrarsi; gli unici soddisfatti dell’orario erano quelli che sfruttavano le ore di ginnastica per imboscarsi mentre il prof leggeva il giornale (il nostro non faceva altro) e studiare appunto le materie successive.

 

Ripenso anche agli anni di Università, quando il pendolarismo Modena-Bologna mi costringeva a levatacce e itinerari assurdi (bicicletta-treno-autobus-scarpinata due volte al giorno), a “buchi” ingestibili (lezione ore 9-11 e 17-19, con ovvia impossibilità di tornare a casa nel mentre), a perdite di weekend (il relatore della mia tesi, a sua volta pendolare Bologna-Roma, faceva lezione il Venerdì  sera e il… SABATO MATTINA).

 

E vogliamo parlare, oltre che del sonno, della FAME dello studente? (Chi mi conosce sa che sono perennemente affamato e, se non mangio un pochino ogni tot tempo, il mio stomaco brontola a un decibellaggio tale da disturbare anche una lezione…)

 

Bene, questo topic per raccontare le vostre disavventure fisiologico-scolastiche: tra il serio e il faceto, come preferite. Spero vi piaccia.

Link to comment
Share on other sites

Da questo punto di vista il Berchet è stata la peggiore tra le scuole che ho frequentato. Sorvolando sul fattore fame (un baretto microscopico non bastava certo ad accontentare le centinaia di persone che al suono della campana si fiondavano giù dalle scale - travolgendo il prossimo senza nessun riguardo - per accaparrarsi un panino prima di rimanere bloccati per tutta la durata della ricreazione in una fiumana di persone, quello che era grave era il fattore freddo.

Ora, è anche vero che quell'anno l'edificio era in restauro, ma passammo la quasi totalità dei mesi invernali a fare lezione vestiti da fare invidia ad Amundsen, per via del fatto che il riscaldamento nella nostra aula (e in quelle adiacenti, con ogni probabilità) non funzionava, e che le pareti dei corridoi erano piene di buchi tappati sommariamente con dei fogli di plastica. A ginnastica poi c'era da divertirsi: le finestre dello spogliatoio maschile erano state rotte da qualche genio, e così le hanno lasciate per mesi, cosicchè ci trovavamo a doverci cambiare, sudati fradici, in spogliatoi che più che spogliatoi erano ghiacciaie. Ci volle un'irruzione di mamme in modalità Aletto nell'ufficio di Diotti per ottenere che sostituissero quelle dannate finestre.

Link to comment
Share on other sites

Premesso che io sto quasi sempre dalla parte dei prof, dei presidi e della scuola in generale, e che credo che quasi tutti gli studenti siano degli scansafatiche che non hanno voglia di fare niente...

Stavolta sto dalla parte dei ragazzi. Non è possibile entrare a scuola alle 7:30, non è umanamente accettabile. Per me, si potrebbe imporre un'orario del genere solo se tutti gli studenti abitassero nel raggio di 200 metri; ma dubito sia questo il caso.

Quando la mia scuola anticipò l'orario di ingresso dalle 8:20 alle 8:10, si scatenò l'inferno. Ergo, sono d'accordo con una pacata protesta in pigiama, che peraltro è senza dubbio più efficace di uno sciopero di massa o di un'occupazione o di altre aberrazioni.

 

Già che ho parlato della mia scuola, aggiungo che mi sono ritrovato in una situazione simile per un paio di anni: dato che i soliti studenti scansafatiche (cioè la quasi totalità) avevano pensato bene di votare per una settimana corta, cioè senza il sabato, eravamo costretti a stare a scuola per 8 ore, quindi fino alle 15:30. Ci fu chi pensò seriamente di chiedere al preside se poteva includere, nell'ambito dell'orario delle lezioni, la pausa pranzo.

Col senno di poi, non sarebbe stata una cattiva idea. :awk:

Link to comment
Share on other sites

Premetto che ho frequentato il liceo classico sperimentale Brocca, quindi gli orari erano di per sè non propriamente leggeri, ma i prof e sopratutto gli addetti agli orari finivano per appesantirli.

 

Dal diario secondo Liceo

Venerdì

-Filosofia

-Filosofia

-Biologia

-Italiano

-Greco (traduzione)

-Fisica (non educazionefisica  :gha:)

 

E questo è solo un esempio.

Anche io avevo educazione fisica alle prime due ore del sabato, peccato che la giornata si concludesse con due ore di latino...

 

Anche nella mia scuola è scopiato un putiferio quando l'entrata è stata anticipata di 10 minuti e poichè molti erano pendolari la prima ora aveva circa 4 scaglioni di entrate  :awk: a seconda dei vari luoghi di provenienza.

Link to comment
Share on other sites

I problemi più grossi con gli orari li ho avuti all'università, visto che il mio liceo era più o meno la barzelletta dell'anno. In generale odio alzarmi la mattina presto, proprio non ci riesco, perciò l'entrata alle 8 e 10 era sempre una tragedia, ma del resto era così un po' ovunque...

Ma dicevo dell'università. Al secondo anno avevo una giornata di lezioni non stop 10-20 (mi pare il martedì). Prima avevo lezione di portoghese con il lettore, poi altre due ore di non ricordo cosa, poi un buco per mangiare qualcosa, infine 3 ore di portoghese con la prof (lezione pallossissima ma toccava frequentare per forza). Finita questa dovevo scappare presso un'altra sede universitaria e finire in bellezza con 2 ore di giapponese. Da lì mi ci volevano almeno 3 quarti d'ora per tornare a casa... Arrivavo sconvolta.

Purtroppo queste situazioni all'università non sono evitabili, ci sono troppi corsi e lezioni in contemporanea. A volte i professori cercano di venirti incontro, ma dipende molto dal corso che frequenti. Per esempio i docenti di letteratura erano abbastanza disponibili a spostare i corsi in caso di sovrapposizione con le ore di lingua, se c'era abbastanza richiesta. Ma visto che io frequentavo metà dei corsi in una facoltà e metà in un'altra, ero un caso unico... Perciò difficilmente venivo presa in considerazione.

Link to comment
Share on other sites

Hanno sbroccato completamente  :gha::awk:

 

Io di problemi di orario fortunatamente non ne ho mai avuti molti a parte un anno alle superiori in cui avevo due ore di italiano e due di fisica ma la prof di lettere aveva deciso che l'educazione fisica non faceva per noi quindi diventavano 4 ore filate,un vero gioco al massacro (tra l'altro la tipa non aveva neanche supplenze e cose così, il suo orario finiva proprio alla seconda ora, quindi faceva il tutto per spirito stakanovistico). Il prof di ed. fisica era entusiasta...

 

All'uni gli orari sono ottimi, niente buchi o cose così. Adesso poi che sono in Olanda ho solo una lezione a settimana :gh:

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...