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la gay life nella Londra di 40 anni fa


freedog

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Parlando di telefilm & web series a tematica gaya (o con ruoli non secondari di gay dichiarati) dicevamo quanto quelle inglesi siano molto più emancipate rispetto ai vari don babbei o suore tuttofare che infestano la nostra tv.

Ma questa mentalità viene da molto ontano, come dimostra questo documentario trasmesso in tv (credo fosse addirittura dalla BBC, ma non ne sono certo) nel 1981, esattamente 40 anni fa.

se ne consiglia la visione (dura 35 minuti) perchè descrive benissimo la vita gaya pre-aids; da notare anche quanto i temi trattati siano ancora attualissimi per noi/voi oggi, dalla dicotomia sesso libero/monogamia alla paura della solitudine quando si va avanti cogli anni e non si è più così giovani e.. appetibili.

buona visione

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7 minutes ago, freedog said:

alla paura della solitudine quando si va avanti cogli anni e non si è più così giovani e.. appetibili.

Ah sì? E chi ha questa paura in questo forum?

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26 minutes ago, Almadel said:

Ah sì? E chi ha questa paura in questo forum?

non ne ho idea.

però che sia un problema ancora attuale per i non più giovanissimi non me lo invento certo io

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18 minutes ago, Tyrael said:

ma topic cosi non ti veniva in mente di aprirli prima? 😆

hai ragione, sto reportage/documentario lo conoscevo da anni; è che adesso ho finalmente trovato un link attivo da condividere con tutti; perfino coi padovani

1 minute ago, Almadel said:

A me pare che si lamentino solo i ragazzini...

mai sentito parlare del progetto in fase di ultimazione di costruire case famiglia per  i gay anziani?

forse ci sarà un motivo se si comincia a parlare anche di ciò....

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Che perla, @freedog ! Come hai trovato sto video? Grazie per averlo postato!

Ho guardato solo fino alla fine della prima parte - poi mi guardo il resto.

Ho la sensazione che alcuni punti siano ancora, per certi versi, attuali. Verso la fine della prima parte, a raffica:

- "So why have gay men opted for more sex rather than more love - as gay liberationists had hoped?" Alzi la mano chi non conosce uomini gay che periodicamente vengon fuori con queste domande.

- La questione sulla mascolinità (che per esempio sentiamo ogni anno quando s'avvicina giugno)

- "I think some people might be prone to feeling inferior if they can't cope, which is rather sad. It's a pity there aren't areas where gay men could, sort of, enjoy their leisure and feel they aren't 'being gay', where there isn't this... hidden pressure to be some sexual athlete all the time" trasportabilissimo all'omosessualità appcentrica

19 minutes ago, freedog said:

perfino coi padovani

onoratissimo

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37 minutes ago, blaabaer said:

onoratissimo

cmq non mi riferivo certo a te, eh...

😁

38 minutes ago, blaabaer said:

Ho la sensazione che alcuni punti siano ancora, per certi versi, attuali.

l'ho rivisto stamattina, e sono sicuro che se lo girassero ora, le risposte (e tante tematiche..) sarebbero praticamente uguali, nonostante che di mezzo ci sia stato l'aids, molta più visibilità/accettazione, i matrimoni lgbt, eccetera.

e, proprio come oggi, le lesbiche sono pressochè invisibili o non pervenute (nei primi minuti lo dicono chiaramente)

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Nella seconda parte

Quote

- If your life is devoted to casual sex, what happens when you start getting older and losing your looks?

- Cruising is elitist, in that it's going to apply and be successful for relatively a small number on men: you've got to be the right age, you've got to have the right equipment - that is, you've got to have a 9-inch cock and biceps and moustache [LOL] and whatever happens to be fashionable - and the thing is that not all of us are gonna have that for all of our lives. Consequences are that people feel that they are an inadequate commodity: it's very much about the marketplace, where people presumably are free to go out and choose what they want that particular night... and be chosen. Of course, as time goes by, people won't be chosen so often and this, I think, is very bad for people self-image, because you're evaluating yourself as an object, as an item, and therefore you're going to have a bad impression of yourself if you- if the goods aren't wanted any longer. And if your life has been centered around this aspect of gay male sexuality then this is going to result in a lot of feelings of loss, later on, and loss as we know is so much connected with depression.

Uguale 40 anni dopo, cambia cruising con app

 

Poi c'è una frase che mi ha fatto un po' ridere perché separata dal suo contesto è fantastica

Quote

SO WHY IS THE REALITY SO AT ODDS WITH WHAT SOME GAY MEN THEMSELVES FEAR?

dedicatela al vostro forumista preferito :asd:

 

Quote

[...] Gay men begin at the point of relating to one another, as equals. However much there are differences - class differences, cultural differences, lifestyle differences - there's one thing that we have in common, and that thing we have in common is the fact that we're men who are attracted to other men in a society that denies the validity of that attraction

Da questo invece c'è stato sicuramente un punto di rottura.
Peraltro penso che il minor sentire questa comunanza stia alla base del declino dell'associazionismo

L'uomo che descrive il suo modo di vivere il sesso occasionale a 27:01 - 30:45 sono io. Punto. Vorrei sapere dove si nasconde sta gente. Quest'uomo ha le idee più chiare di metà delle persone che ho contattato sulle app in tutta la mia vita

Il tizio intervistato subito dopo

Quote

well NOBODY can say what they're going to be in 20, 30, 40 years

leggo che è morto dodici anni dopo.

 

La conclusione sulla rete di amicizie gay mi ha fatto venire un po' il magone

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40 minutes ago, blaabaer said:

leggo che è morto dodici anni dopo.

È veramente inquietante a pensarci

Edited by metalheart
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Me l'aspettavo in realtà, succede spesso a guardare filmati datati.

Gli anni 80 non sono così distanti, ma quell'uomo era già pure di mezz'età e la colpevole (anche) in questo caso è l'AIDS.

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2 hours ago, metalheart said:

È veramente inquietante a pensarci

beh, a 40 anni di distanza dal reportage e con in mezzo l'aids (non esattamente un dettaglio, questo) è ovvio che qualcuno degli intervistati di allora non ci sia più oggi.

è un po' come se rivedessi il filmino del matrimonio dei tuoi: a decenni di distanza, tanta gente che lì rideva e scherzava purtroppo oggi è morta.

banalmente, c'est la vie.

3 hours ago, blaabaer said:

Da questo invece c'è stato sicuramente un punto di rottura.
Peraltro penso che il minor sentire questa comunanza stia alla base del declino dell'associazionismo

mmhhh... nì.

nel senso che oggi, pur con l'enorme facilità nello stabilire contatti e "relazioni" grazie ai social, un po' tutto il settore associazionismo vive una grossa crisi, e la pandemia non aiuta certo a superare lo stallo;

in questo, la sorellanza frocia non è diversa da un partito, un sindacato, un'ass.ne di categoria tipo confindustria, confcommercio, ordine dei giornalisti, eccetera

 

cmq ripeto, a me a far più impressione di questo reportage è quanto sia attuale a QUARANTA anni di distanza dalla realizzazione;

e che ANCORA OGGI qsa del genere trasmesso in tv noi italiani ce la sognamo (ogni riferimento a quello che non hanno potuto dì su Achille Lauro a sanremo -al netto del fatto che il soggetto in questione possa o meno piacerci- è puramente voluto): qui verrebbe fuori o una cosa super pruriginosa, oppure scandalistica con riferimenti ai "torbidi ambienti omosessuali", oppure la butterebbero in vacca con l'ennesima rissa pollaio modello Giletti

un reportage così serio, analitico e senza moralismi bacchetton-scandalistici non lo trasmetterebbero MAI, con la scusa che non farebbe ascolti

Edited by freedog
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38 minutes ago, freedog said:

è ovvio che qualcuno degli intervistati di allora non ci sia più oggi.

è un po' come se rivedessi il filmino del matrimonio dei tuoi: a decenni di distanza, tanta gente che lì rideva e scherzava purtroppo oggi è morta.

banalmente, c'est la vie.

No ma assolutamente, a 40 anni di distanza ovvio che qualcuno non ci sia più, ma anche a distanza di pochi anni, c'est la vie

Però il fatto è che in questo caso un numero importante di loro sarebbe morto, e non decenni e decenni dopo, ma anche a breve distanza, e per una causa precisa. Per me è un po' come vedere filmati di vita quotidiana di persone ordinarie prima di uno tsunami che ne spazzi via molte di loro (estremizzando, ma l'aids un impatto devastante ce l'ha avuto)

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14 minutes ago, metalheart said:

l'aids un impatto devastante ce l'ha avuto

fidati: mi è noto il dettaglio, anche se io ho beccato (per fortuna) solo la coda dell'epidemia, quella degli anni 90, per capirci.

ma chi ha solo 4-5 anni più di me può raccontarti cos'è stato e quanto abbia cambiato la gay life in tutti i suoi aspetti

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Oliver Frey, il disegnatore, secondo wikipedia è ancora in vita (settuagenario). Simon Watney, lo storico dell'arte, non mi è chiaro, ma ho trovato un'intervista del 2013 sull'huffpost, e un trafiletto altrove nel 2016 che ne parla al presente. Dovrebbe avere pure lui intorno ai 70 anni

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3 minutes ago, blaabaer said:

Oliver Frey, il disegnatore, secondo wikipedia è ancora in vita (settuagenario). Simon Watney, lo storico dell'arte, non mi è chiaro, ma ho trovato un'intervista del 2013 sull'huffpost, e un trafiletto altrove nel 2016 che ne parla al presente. Dovrebbe avere pure lui intorno ai 70 anni

se è per questo, lo stesso ragazzetto in canotta intervistato in disco nei primi minuti del reportage, oggi dovrebbe essere sulla sessantina, no?

-cmq il fatto che le problematiche della gayezza di allora siano praticamente le stesse anche oggi, dovrebbe far riflettere quei ranokkietti inclini al gay-drama che sanno solo dire "voi dinozauri gay non ci potete capire!!". E no belli, vi capiamo benissimo, anche solo perchè ci siamo passati prima di voi, e in una società molto più ostile di quella in cui vivete voi oggi; o almeno dovrebbe consigliar loro di contare fino a centordici miliardi prima di sparare ste cazzate ad minkiam!!-

oh, dopo sto sfogo gerontocratico me sento mejo!!!!!!

Edited by freedog
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