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Sono confuso sulla mia sessualità, mi sento etero ma sono in generale un ragazzo insicuro


LeoL55

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1 minute ago, Almadel said:

me pare invece che tu ti senta piuttosto diverso dai tuoi coetanei maschi

Esatto. Non ti sentiresti diverso da loro se fosse vero che non c'è differenza.

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3 minutes ago, Renton said:

Su questo, io personalmente non sono d'accordo, ma ho notato che è una convinzione comune in persone che poi in seguito si definiscono non-binarie e facevano quindi l'errore di estendere il loro sentire a tutti.

Sono le cazzate propagandate da Judith Butler e dalla teoria queer,

che praticamente è nata solo perché non voleva ammettere di essere una lesbica mascolina 🙂

"No, non sono mascolina! Maschile e femminile non esistono!"

Con tutti gli esisti transfobici che ben conosciamo.

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@Almadel So; tuttavia non credo che il nostro LeoL55 sia influenzato dalla lettura della Butler o dalle teorie che ne sono derivate. Piuttosto credo parli di una sensazione sua personale, cioè del modo in cui ha interpretato se stesso. 

Del resto, è comprensibile: se dentro te stesso non trovi ragione di classificarti nell'una o nell'altra categoria, come puoi empatizzare con chi, invece, lo fa senza titubanze? Tuttavia è una conclusione autocontraddittoria: se fosse vero che non c'è differenza tra maschile e femminile, non avrebbe motivo di parlare di un lato femminile sviluppato; né si sentirebbe diverso dagli altri (femminile su quali parametri? Diverso perché?) Ma queste cose le hai dette già tu prima.

Per mia esperienza è piuttosto faticoso confrontarsi con persone che non hanno ancora capito di essere non binarie e dunque pensano che la loro esperienza sia universale. Perché inevitabilmente ti faranno domande tipo "ma perché ti identifichi così o cosà? Secondo me sei influenzato dagli stereotipi; non come me, che vado oltre" 🙄

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4 minutes ago, Renton said:

So; tuttavia non credo che il nostro LeoL55 sia influenzato dalla lettura della Butler

C'è da dire che le teorie della Butler, pur senza fare esagerazioni, sono abbastanza pervasive.  Su tanta gente sembrano aver fatto una presa strepitosa e, com'è come non è, ci sono entrato in contatto mio malgrado perfino io, che da queste cose mi tengo scientificamente alla larga.

Il nostro Leo potrebbe ragionare con degli strumenti butleriani senza nemmeno sapere chi sia.

7 minutes ago, Renton said:

"ma perché ti identifichi così o cosà? Secondo me sei influenzato dagli stereotipi; non come me, che vado oltre"

forse la diffusione è spiegabile proprio con il fatto che intercettano e modellizzano questo modo di pensare...

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Non saprei @Bloodstar, nella mia limitata esperienza a farmi questi discorsi sono sempre state persone che poi sono andate in questioning e poi, a sorpresa "ops, sono agender", "ops, sono enby". Ma magari ci sono altri scenari possibili.

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Scusami, che significa "andare in questioning"? Senza questa cosa non capisco bene il tuo discorso.

"Enby" l'ho trovato facilmente, ma di "in questioning" trovo solo il significato letterale.

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Just now, Bloodstar said:

Scusami, che significa "andare in questioning"? Senza questa cosa non capisco bene il tuo discorso.

È quella fase in cui hai capito che c'è qualcosa che non torna ma non hai ancora capito cosa sei e ti fai molte domande. La fase in cui ti interroghi

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29 minutes ago, LeoL55 said:

Ognuno di noi è composto da un lato "maschile" e da uno "femminile", che convivono e ci rendono unici

tu hai un carattere e dei tratti tuoi, semmai poi è l'ambiente a decidere quali siano "maschili" o "femminili" o quant'altro (e a volte a plagiarti, dirottandoti verso alcuni), e sono categorie che dipendono da diversi fattori: dal contesto culturale generale, dove abiti, che lavoro fai, quanti anni hai, eccetera.

Piangere di fronte a un film, essere "irrazionale"(?), spinzettarti sono in genere inquadrati come tratti "femminili" - però se fai l'attore puoi ben preoccuparti degli inestetismi della pelle ed essere molto maschile

Cose banalissime come prediligere la lettura al calcio ti rendono estremamente effeminato a nove anni nelle campagne del wyoming veneto, poi uno fa l'università e si accorge di quanti maschioni ci siano che frequentano più la mondadori che la palestra

Fare la prima mossa è tradizionalmente maschile, poi vai in nordeuropa e senti dire invece che più spesso sono le donne a farsi avanti (dato che là le loro abilità sociali sono viste in genere come più elevate)

Come e quanto interpreti la tua personalità appoggiandoti a quali categorie di maschile e femminile mi sembra una questione molto diversa rispetto all'avere, scoprire e realizzare le tue fantasie da passivo o sottomesso.

Dato che sei - afaiu - eterosessuale, e non ti senti particolarmente attratto dai genitali maschili, ti consiglio di sperimentare la penetrazione utilizzando un sextoy di forma neutra, che non richiami necessariamente un pene, così da poter sperimentare con calma e, nel mentre, lasciare che siano le tue fantasie a parlare, senza la distrazione dovuta al non capire esattamente cosa si vuole. Comincia da dimensioni ridotte, e non infilarti oggetti a caso: prima di tutto è pericoloso (molto più di quanto si creda), poi un deodorante non è progettato per quello scopo (la minestra non la mangi con la forchetta, giusto?)

Se l'idea di essere penetrato ti piace, ma il dildo ti dà fastidio, prova una seconda volta, o una terza, o con più lubrificante. Se proprio non ti dice niente, magari hai fantasie di sottomissione senza penetrazione.

Per quanto riguarda l'essere apprezzati o meno: capisco che non ricevere mai complimenti possa andare a colpire esattamente su certe proprie insicurezze ma purtroppo la vita è così. Puoi decidere di dare un giudizio su te stesso sulla base di quanta attenzione ricevi dalle ragazze (/da ragazzi in palestra che girano col cazzo a portasciugamani: sicuro non fosse una sauna?), oppure puoi decidere altrimenti.

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29 minutes ago, Bloodstar said:

C'è da dire che le teorie della Butler, pur senza fare esagerazioni, sono abbastanza pervasive.

Tutti lo sanno.

Ma se "maschile e femminile sono solo costrutti sociali, come fai a sapere di essere un trans?

Solo perché vuoi vestirti da maschio? Beh, cosa vuol dire? Anche io metto le felpe del mio ragazzo"

E a cascata qualsiasi discorso trans-escludente che deriva dalla negazione del genere come categoria del reale.

 

Comunque nel discorso in questione non importano simili considerazioni filosofiche.

In qualunque modo il topic starter si senta e per quanto voglia generalizzare a tutti noi il suo sentire,

quello che conta per adesso è che riesca a focalizzarsi sul suo desiderio e sulla sua identità.

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Preciso che in realtà non condivido neanche il discorso di @blaabaer.Mi spiego: tu puoi prendere ogni singola caratteristica personale di un individuo e dimostrare che non c'è alcun motivo logico per incasellarla per forza nella categoria di "femminile" o "maschile".

Il problema è che lo potresti fare ugualmente anche con un uomo che si percepisce uomo, o con una donna che si percepisce donna; potresti andare da un uomo che si sente uomo e dirgli: no, non hai motivo di percepirti "uomo", perché nessuna delle cose che fai o che ti caratterizzano solo esclusive degli uomini: è la società, l'educazione e la cultura a farti pensare così. 

E potresti anche convincerlo sul lato teorico. Ciò nonostante però quello si percepirà lo stesso maschile e la donna si percepisce femminile; ciò nonostante io mi percepisco maschile e, ciò nonostante, LeoL55 non comprende la differenza tra le due cose ed è convinto di avere un lato femminile molto sviluppato.

In realtà è un discorso valido, perché dimostra che esiste uno scarto oltre a tutte le caratteristiche che potremmo elencare, qualcosa che non è riducibile ad esse. Ma proprio per questo il discorso non si esaurisce lì. Non si esaurisce all'analizzare lo stereotipo per cui le donne sono multitasking e piangono di fronte ai film romantici.

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2 hours ago, LeoL55 said:

Mi riferisco ad altro, piango quasi sempre quando sono sottopressione o provo tristezza, quando guardo un film romantico, (quando non posso piangere mi trattengo ma sento di avere gli occhi quasi lucidi), tendo a fare più cose insieme, rimugino sui problemi, sono riflessivo e mi piace scrivere o esternare i miei pensieri , sono comprensivo e mi arrabbio difficilmente (tranne con le persone che amo veramente) , tendendo piuttosto a provare indifferenza che odio, non mi piacciono le imperfezioni della pelle o inestetismi del viso(infatti uso creme idratanti e anti acne), sono molto irrazionale, e anche un po' permaloso; soprattutto odio dominare e mi piace raggiungere compromessi e fare felici tutti, anche a costo di rinunciare un po' alla mia felicità (almeno quando sono in pubblico) . Io sono dell'idea che il cervello di uomini e donne sia lo stesso e che ognuno di noi non sia al 100% maschio o al 100% femmina. Ognuno di noi è composto da un lato "maschile" e da uno "femminile", che convivono e ci rendono unici e non classificabili almeno mentalmente secondo generi, dal momento che uomini o donne sono mentalmente più simili di quanto non sembri, a parer mio

quindi saresti una femminuccia per questo??'

ma sei serio???

guarda che questa pubblicità

 

negli anni 80 la prendevamo a pernacchie, perchè incarna il modello di macho troglodita che già allora era quanto meno superato

E sto parlando di 35-40 anni fa!

12 minutes ago, Renton said:

il discorso non si esaurisce lì. Non si esaurisce all'analizzare lo stereotipo per cui le donne sono multitasking e piangono di fronte ai film romantici.

senza arrivare agli estremismi delle teorie butleriane, c'è l'esempio concreto delle mansioni casalinghe: chi va avanti con lo stereotipo che l'uomo che spignatta o lava i piatti/panni non è un vero maschio perchè quelle son mansioni donnesche, avrà altissime possibilità di restare zitello a vita (a meno che non sia impaccato di soldi) e ridursi ad essere un redpill molto rancoroso

Edited by freedog
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55 minutes ago, Renton said:

Preciso che in realtà non condivido neanche il discorso di @blaabaer.Mi spiego: tu puoi prendere ogni singola caratteristica personale di un individuo e dimostrare che non c'è alcun motivo logico per incasellarla per forza nella categoria di "femminile" o "maschile".

Il problema è che lo potresti fare ugualmente anche con un uomo che si percepisce uomo, o con una donna che si percepisce donna; potresti andare da un uomo che si sente uomo e dirgli: no, non hai motivo di percepirti "uomo", perché nessuna delle cose che fai o che ti caratterizzano solo esclusive degli uomini: è la società, l'educazione e la cultura a farti pensare così. 

E potresti anche convincerlo sul lato teorico.

No, no, per carità- non è assolutamente quello che intendevo! Lungi da me annientare il maschile e il femminile. Il fatto che la collocazione maschile o femminile di una caratteristica sia dettata o indirizzata dall'ambiente (in modo arbitrario) e non da solide fondamenta logiche non vuol dire che non esista. Sono categorie che esistono e nelle quali ciascuno può trovare il suo modo di rispecchiarsi. Quando scrivo

1 hour ago, blaabaer said:

Come e quanto interpreti la tua personalità appoggiandoti a quali categorie di maschile e femminile

non lo faccio in senso passivo-aggressivo, e dunque non sottintendo "ogni interpretazione in questo senso è invalida". Intendo: sei libero di farlo, ma è meglio non fare un minestrone di quello che ci scrivi (il messaggio sta appunto nel resto della frase, sulle fantasie).

Quello che contestavo è la frase sull'avere, tutti, una parte maschile e una femminile, affermazione preceduta da una serie di stereotipi sul comportamento femminile, che il topic opener vede in se stesso e utilizza in modo quasi scientifico per dare un senso alle proprie fantasie sessuali. Ma volerlo prendere dietro non ti rende femminile, né è la tua femminilità a fartelo voler prendere dietro. Per me sono discorsi tipo "il bambino che gioca con le bambole da adulto sarà gay": è questo che volevo smontare.

Per quanto mi riguarda, maschile e femminile sono categorie quasi tautologiche: è maschile quello che intendiamo come maschile, e - ad esempio - io mi percepisco maschile perché lo sono - al di là del mio taglio di capelli, del mio modo di parlare, della mia sensibilità (lol) o cura della pelle (arilol) o reazione ai film strappalacrime o hobby o materie di studio o posizione a letto o dimensioni del pene (questo è venuto fuori un po' tra le righe nel primo post).

Edit, in aggiunta. Sulla consapevolezza di avere dei tratti "maschili" e/o "femminili" un poi può fare quello che sente di fare. C'è chi si sente completamente a proprio agio e anzi ci gioca, c'è chi ignora la cosa, c'è chi decide di lavorare per far pendere la bilancia più da un lato che dall'altro, chi rifiuta le due categorie o semplicemente non le percepisce, eccetera (specifico che scrivo per stabilire cosa capisco io, altrimenti mi pare di fare cisplaining) dunque l'esempio mio è ovviamente solo un esempio

Edited by blaabaer
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Ok, in tal caso sono d'accordo.

25 minutes ago, blaabaer said:

che il topic opener vede in se stesso e utilizza in modo quasi scientifico per dare un senso alle proprie fantasie sessuali

Sono però vagamente scettico su questo punto: quando gli ho chiesto se con "femminile" si riferisse alla passività o ad altro, ha risposto: "ad altro". Quindi credo che il suo trovare in se stesso un lato femminile spiccato non sia un tentativo di giustificare le fantasie da passivo, ma che sia qualcosa a prescindere. E per quanto mi riguarda ha molta più importanza il fatto che uno si definisca femminile, piuttosto del perché. Il perché spesso è a posteriori.

Che so, magari se mi ci mettessi pure io potrei sforzarmi di fare una lista di cose che potrebbero essere considerate femminili. Che ne so, mi piacciono gli animali. Mi piacciono i libri. Cose così. Però il punto è: non mi definirei mai femminile. Mai. E non interpreterei mai queste cose come un "lato femminile". Anzi. Mi dà fastidio se qualcuno mi dice che sono cose da femmine. Invece lui, cioè, l'utente, dice: ho un lato femminile spiccato. A lui non dà fastidio. Si descrive così. Non importano quindi le giustificazioni che diamo all'identificarci così o cosà, conta il fatto che lo facciamo.

Edited by Renton
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25 minutes ago, Renton said:

Che so, magari se mi ci mettessi pure io potrei sforzarmi di fare una lista di cose che potrebbero essere considerate femminili. Che ne so, mi piacciono gli animali. Mi piacciono i libri. Cose così. Però il punto è: non mi definirei mai femminile. Mai. E non interpreterei mai queste cose come un "lato femminile". Anzi. Mi dà fastidio se qualcuno mi dice che sono cose da femmine. Invece lui, cioè, l'utente, dice: ho un lato femminile spiccato. A lui non dà fastidio. Si descrive così.

ho piazzato un'aggiunta alla risposta sopra, in tal senso

Cioè il mio non è un tentativo di convincere @LeoL55 che non ha un "lato femminile", se lo ha (lui: non ognuno di noi). Non spetta certo a me

Mi pareva semplicemente che avesse un disagio nel sentire la propria virilità, la propria sessualità e i propri desideri non allineati a quelli degli altri amici etero:

5 hours ago, LeoL55 said:

Vedermi un po' diverso dagli altri maschi mi fa stare un po' male e pensieroso sulla mia sessualità

e dunque mi pare corretto stabilire che se vogliamo basare questi discorsi sul confronto con gli altri, bisogna anche mettersi d'accordo su chi siano questi altri con cui ci confrontiamo - e appunto rendersi conto prima di tutto che non c'è un solo modo di essere maschili, non c'è un modo solo di percepire la propria (etero)sessualità e non tutti hanno fantasie standard

Cose che l'opener probabilmente sa ma non comunque non fa male sentirsele dire

Edited by blaabaer
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57 minutes ago, Renton said:

Ok, in tal caso sono d'accordo.

Sono però vagamente scettico su questo punto: quando gli ho chiesto se con "femminile" si riferisse alla passività o ad altro, ha risposto: "ad altro". Quindi credo che il suo trovare in se stesso un lato femminile spiccato non sia un tentativo di giustificare le fantasie da passivo, ma che sia qualcosa a prescindere. E per quanto mi riguarda ha molta più importanza il fatto che uno si definisca femminile, piuttosto del perché. Il perché spesso è a posteriori.

Che so, magari se mi ci mettessi pure io potrei sforzarmi di fare una lista di cose che potrebbero essere considerate femminili. Che ne so, mi piacciono gli animali. Mi piacciono i libri. Cose così. Però il punto è: non mi definirei mai femminile. Mai. E non interpreterei mai queste cose come un "lato femminile". Anzi. Mi dà fastidio se qualcuno mi dice che sono cose da femmine. Invece lui, cioè, l'utente, dice: ho un lato femminile spiccato. A lui non dà fastidio. Si descrive così. Non importano quindi le giustificazioni che diamo all'identificarci così o cosà, conta il fatto che lo facciamo.

io comunque forse mi sono espresso male, intendevo dire che secondo me la maggior parte dei cervelli è formata da un mosaico caratteristiche uniche, alcune più presenti nei maschi, altre nelle femmine. A questo punto credo di aver sbagliato a ragionare in modo qualitativo (lato maschile/ femminile) e quindi a chiamare delle caratteristiche neutre che secondo la società debbano essere associate solo alla donna (piangere davanti a film romantici come La La Land per esempio lol) come femminili. Mi sono sbagliato anche sulla questione del cervello, andando a controllare su qualsiasi sito internet ( Uno studio condotto dall’ Università di Tel-Aviv, del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences a Lipsia e del Dipartimento di Psicologia a Zurigo su 1400 cervelli) viene detto che ci sono proprio differenze tra il cervello maschile e quello femminile; secondo loro però è molto difficile trovare cervelli che rappresentano al 100% la "mascolinità" o la "femminilità", invece parecchi cervelli sono come dei "mosaici" di caratteristiche in comune tra i due sessi.

P.S.

Io mi ero fatto quelle idee leggendo qualche articolo su Carl Gustave Jung che ai primi del Novecento sosteneva che per quanto riguarda la psiche umana non c'è una netta differenza tra uomo e donna.

Comunque Butler non sapevo neanche chi fosse e dopo aver dato un'occhiata, penso a primo impatto che sia un'estremista ("gender is a social costruct" è una frase assolutamente provocatoria e sensazionalistica...non si può definire moderata) e che le sue idee siano da prendere veramente con le pinze, (non dico che sono cazzate perchè non vorrei giudicare a primo impatto la loro veridicità senza sapere adeguatamente l'argomento)

Edited by LeoL55
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18 minutes ago, LeoL55 said:

viene detto che ci sono proprio differenze tra il cervello maschile e quello femminile

Sì, anche io sapevo così. 

Ma comunque

19 minutes ago, LeoL55 said:

A questo punto credo di aver sbagliato a ragionare in modo qualitativo (lato maschile/ femminile)

Dipende, io non penso sia sbagliato in sé, se tu ti ritrovi nel descriverti così, se a te va bene, se ti calza allora puoi farlo. Puoi parlare di "lato femminile". Nulla lo vieta. 

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1 hour ago, blaabaer said:

ho piazzato un'aggiunta alla risposta sopra, in tal senso

Cioè il mio non è un tentativo di convincere @LeoL55 che non ha un "lato femminile", se lo ha (lui: non ognuno di noi). Non spetta certo a me

Mi pareva semplicemente che avesse un disagio nel sentire la propria virilità, la propria sessualità e i propri desideri non allineati a quelli degli altri amici etero:

e dunque mi pare corretto stabilire che se vogliamo basare questi discorsi sul confronto con gli altri, bisogna anche mettersi d'accordo su chi siano questi altri con cui ci confrontiamo - e appunto rendersi conto prima di tutto che non c'è un solo modo di essere maschili, non c'è un modo solo di percepire la propria (etero)sessualità e non tutti hanno fantasie standard

Cose che l'opener probabilmente sa ma non comunque non fa male sentirsele dire

Quindi dovrei smetterla con queste seghe mentali e godermi liberamente la mia sessualità senza pormi troppi interrogativi giusto? E se mentre sono eccitato mi vengono questi  pensieri ricorrenti, devo riconoscerli e cercare di "mandarli gentilmente via" ammettendo che non c'è nulla di male magari a desiderare qualcosa che socialmente non è accettato per un maschio etero e per il quale potrei essere scambiato come gay represso (per esempio dalle foto mi eccita più un pene non associato a un corpo maschile che la vagina proprio per le mie fantasie passive, legate anche alla visione di materiale pornografico transessuale; anche se dal vivo non mi sono mai eccitato per maschi, ma neanche nei porno o nelle foto) per quanto sappia di non esserlo, giusto?

Edited by LeoL55
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Sì, non ti dovresti preoccupare, questo è sicuro. Sul fatto di riflettere o meno sui tuoi pensieri ricorrenti, dipende dai pensieri. Se sono pensieri che potrebbero aiutarti a capire di più te stesso non c'è nulla di male ad accoglierli, se però ruotano unicamente attorno alla paura del giudizio altrui, li classificherei come inutili: di solito non sono d'aiuto ma d'ostacolo.

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1 hour ago, LeoL55 said:

Quindi dovrei smetterla con queste seghe mentali e godermi liberamente la mia sessualità senza pormi troppi interrogativi giusto?

questo, e così, lo scrivi tu e non lo scrivo io

penso sia molto difficile vivere una sessualità in completo isolamento e senza confronto con gli altri

ma in linea di massima sì, ti consiglio di non mettere a tacere le tue fantasie e i tuoi desideri solo perché non corrispondono a quelle che ritieni che abbiano i tuoi amici etero

sono sicuro che in certi ambienti (parlando un po' per luoghi comuni, direi per esempio anche il calcio, ma non ho esperienze dirette né di seconda mano onestamente) non sia il massimo se gli altri pensano che tu sia gay

volevo solo offrire una rassicurazione in modo costruttivo, non voglio silenziare i tuoi dubbi o la tua confusione bollandoli come "seghe mentali"

Edited by blaabaer
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1 hour ago, Renton said:

Sì, non ti dovresti preoccupare, questo è sicuro. Sul fatto di riflettere o meno sui tuoi pensieri ricorrenti, dipende dai pensieri. Se sono pensieri che potrebbero aiutarti a capire di più te stesso non c'è nulla di male ad accoglierli, se però ruotano unicamente attorno alla paura del giudizio altrui, li classificherei come inutili: di solito non sono d'aiuto ma d'ostacolo.

Perfetto, di solito ruotano attorno alla paura del giudizio degli altri... Quel mio conoscente che aveva cercato palesemente contatti fisici con me e apprezzamenti per testarmi, è certamente un bisex/gay represso, dal momento che è anche un po' omofobo (è pure  molto legato alle idee di Lega e Fratelli di Italia), e chissà quanta gente c'è in giro che offende gli omosessuali o chi ha fantasie particolari anche non essendolo, o per ignoranza sull'argomento o per repressione e non accettazione della propria natura (tipo quegli adulti maturi che si spacciano per etero curiosi e adescano adolescenti, per poi scaricarli solo dopo che i desideri di questi adulti sono stati soddisfatti). Purtroppo ho incontrato gente che nel rispondere a qualche domanda sulla sessualità online (qua non ne ho incontrati, per questo ho posto la mia domanda su questo sito, perchè qui ho trovato gente conciliante che si è accettata ed è sicura di sè, cosa che io ancora purtroppo non sono), usava un modo di scrivere aggressivo e poco confortante, quasi come se volessero fuggire da quelle idee...

Grazie mille a tutti quelli che hanno risposto e mi hanno fanno chiarire le idee da 15 giorni a questa parte. Ora mi sento almeno un pochino più sicuro sulla mia sessualità, tutto questo grazie al confronto pacifico con voi e alle vostre opinioni. grazie infinite.

17 minutes ago, blaabaer said:

questo, e così, lo scrivi tu e non lo scrivo io

penso sia molto difficile vivere una sessualità in completo isolamento e senza confronto con gli altri

ma in linea di massima sì, ti consiglio di non mettere a tacere le tue fantasie e i tuoi desideri solo perché non corrispondono a quelle che ritieni che abbiano i tuoi amici etero

sono sicuro che in certi ambienti (parlando un po' per luoghi comuni, direi per esempio anche il calcio, ma non ho esperienze dirette né di seconda mano onestamente) non sia il massimo se gli altri pensano che tu sia gay

volevo solo offrire una rassicurazione in modo costruttivo, non voglio silenziare i tuoi dubbi o la tua confusione bollandoli come "seghe mentali"

eh l' ambiente calcistico (giocando a calcio), non è il miglior posto per un ragazzo gay... Un ragazzo su cui nutrivamo dubbi sul suo orientamento sessuale purtroppo dopo un evento scomodo in spogliatoio, non ha più fatto la doccia con noi e dopo poco ha lasciato la squadra. Anche quello che palpava noi ragazzi era solito a non fare la doccia con noi. Per quanto sia  un ambiente abbastanza aperto (dopo un certo livello non trovi più certa gente ignorante, ti ritrovi in squadra anche stranieri o comunque gente con cervello che si impegna), l'omosessualità è un tabù nel calcio...

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3 hours ago, LeoL55 said:

esempio dalle foto mi eccita più un pene

Tutto giusto quello che hai detto finora, però c'è anche da dire che se dovesse piacerti il pene e magari anche i maschi non ci sarebbe nulla di male. Cosa che io non posso sapere e lo scoprirai solo tu esplorando la tua sessualità. Spero solo che non ti limiterai solo perché non vuoi essere omosessuale a tutti i costi.

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2 hours ago, LeoL55 said:

 Purtroppo ho incontrato gente che nel rispondere a qualche domanda sulla sessualità online [...] usava un modo di scrivere aggressivo e poco confortante

Posso immaginare

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1 hour ago, gfy said:

Tutto giusto quello che hai detto finora, però c'è anche da dire che se dovesse piacerti il pene e magari anche i maschi non ci sarebbe nulla di male. Cosa che io non posso sapere e lo scoprirai solo tu esplorando la tua sessualità. Spero solo che non ti limiterai solo perché non vuoi essere omosessuale a tutti i costi.

Eh lo so, hai ragione, ma i miei dubbi erano scaturiti anche dal fatto che ho queste fantasie/perversioni virtuali sul pene che poi nella realtà non si presentano e di solito queste fantasie senza alcun tipo di riscontro nella vita reale sembrano non essere molto comuni e per questo mi sono sentito diverso dagli altri etero e anche dai bisex. In questo ultimo periodo questi dubbi si sono accentuati perché con la zona gialla/ arancione/rossa ci alleniamo a gruppetti senza fare la doccia e quindi non ho nuovi riscontri da ottobre 

Edited by LeoL55
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9 minutes ago, Renton said:

Vorrei venirti in aiuto su alcuni punti di ciò che hai detto ma preferirei farlo in pvt 😅

Va benissimo. Come si fa ad entrare in una chat privata qua? 

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