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Coppia e trasferimenti


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Ciao a tutti!

Non sono molto solito chiedere consigli in ambito amoroso sul forum, quindi al momento niente pippone ma solo qualche parere. Long story short, io sono in una relazione attualmente a distanza. E c'è un problema piuttosto importante: fatico a vedere una destinazione comune. Ovviamente adesso tutto è un casino per il coronavirus, ma vorrei cercare di capire cosa è meglio fare. Premetto che, come expat, sono consapevole di quanto sia difficile spostarsi fuori e non voglio forzare il mio ragazzo. Tuttavia, al momento io non ho la possibilità realistica di tornare in Italia senza peggiorare significativamente le mie condizioni di lavoro (non solo in termini di retribuzione e contratto, ma anche in termini qualitativi e di soddisfazione). Quindi, pur avendo intenzione di fare rientro nel medio-lungo termine, adesso è un momento davvero sbagliato per farlo. Il mio ragazzo, invece, è agli inizi, sta attualmente cercando lavoro e, dato il suo campo, non avrebbe alcuna differenza qualitativa per la sua carriera (e anzi potrebbe ottenere delle condizioni contrattuali e salariali molto migliori spostandosi, nonché migliorare significativamente il suo CV con esperienza di lavoro all'estero). Premetto che sono in Svizzera, quindi --- passato un altro periodo di noie da coronavirus --- rientrare in Italia per vedere famiglia e amici è facile e può realisticamente essere fatto più volte al mese, rendendo il trasferimento molto soft in confronto ad altri paesi.

Il problema è che ho l'impressione che lui non stia facendo niente per cercare di spostarsi. Io provo a chiedere e capire, ma le uniche application in Svizzera di cui mi ha parlato mi sono sembrate molto vaghe e una (delle due!) è in un settore che ha esplicitamente detto non essere per lui interessante o attraente. E quando chiedo su opportunità in Svizzera, lui è sempre molto vago. Ha invece fatto una miriade di application per posizioni in Italia e tutti i colloqui che ha ottenuto sono stati per posizioni in Italia. Io onestamente non riesco quindi a capire se sia una difficoltà a essere selezionato qui (che va benissimo) o se magari lui stia in realtà evitando di fare application credibili qui. Gli ho anche mandato materiali per studiare tedesco mesi fa, ma credo li abbia aperti solo una volta. Per me la situazione è pesante, perché senza un progetto comune non so cosa pensare e fatico ancora di più a vivere la distanza. Premetto che in passato ne avevamo parlato e lui mi aveva detto che fare esperienze all'estero lo spaventava, certo, ma era anche una cosa che voleva fare. Però poi, alla prova dei fatti, io non vedo alcun impegno per cercare di farlo e ora sarebbe il momento più favorevole, visto che è sicuramente più facile spostarsi a inizio carriera che dopo qualche anno. Io, nel frattempo, ho anche fatto delle rinunce (come possibilità di passare un anno di nuovo in USA nei prossimi anni) perché avrebbe creato una distanza maggiore o una nuova necessità di spostamenti. 

Come dovrei agire? Secondo voi mi sto facendo seghe mentali inutili? Come posso farlo essere più chiaro su quello che effettivamente vuole fare? Perché la ricerca del lavoro è molto dura e tutte le volte che cerco di affrontare il discorso è evasivo, dice che parlarne aumenta l'ansia, eccetera eccetera. Quindi non so più come affrontare il discorso. Premetto anche che io non voglio forzarlo a spostarsi se non vuole. Ma io ho bisogno di sapere se è una cosa che potrebbe succedere o meno, perché devo capire se l'idea di vivere la coppia a distanza indefinitamente è un qualcosa che mi va bene.

 

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Da due anni... Non è quindi una storia lunghissima, ma credo ormai stabilizzata abbastanza per iniziare a fare certi passi...

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Forse dico banalità ma mi sembra ci sia il bisogno di capire sul serio le sue intenzioni prima di agire

È un tipo un po’ sacco di patate, che in qualunque ambito prende raramente iniziativa e ha bisogno di stimoli e incoraggiamenti, oppure è uno determinato che sa cosa vuole, e quindi fa strano questa sua reticenza? 

Io fossi al tuo posto, stando a quello che dici (anche se è difficile condensare in un post tutta la situazione attorno), gli chiederei “senti, ma tu vuoi davvero venire in Svizzera? Dimmelo sinceramente, parliamo, hai dubbi sul trasferirti, hai paura di un nuovo posto, una lingua da imparare, allontanarti dalla famiglia, oppure ti senti più a tuo agio in una relazione a distanza come ora?”

23 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

tutte le volte che cerco di affrontare il discorso è evasivo, dice che parlarne aumenta l'ansia, eccetera eccetera

Mi sembra di capire che ha finito da poco gli studi quindi non ha un’esperienza lavorativa consolidata

anche per me, ma per tantissimi giovani italiani immagino, è stato un po’ traumatico passare dagli studi al lavoro, dopo la laurea avevo il terrore di mandare cv, e secondo me questo momento particolare non aiuta una persona spaventata a esplorare il mondo lavorativo, con una pandemia in corso e tanti lavori da remoto può essere difficile abbandonare la comfort zone di casa propria e andare in un altro paese per unirsi a una persona con la quale ormai hai una relazione a distanza che funziona e non sai se funzionerà una volta che sei lontano da casa, immerso nello stress della ricerca del lavoro 

Io sai cosa farei? Lo inviterei a trasferirmi da me così può ambientarsi, e il lavoro cercarlo in un secondo momento (non troppo in là però), così nel frattempo si può anche riprendere il rapporto dal vivo con calma 

Edited by metalheart
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Io sono la persona meno indicata per poterti rispondere, visto che mi sono trovato nella tua stessa identica posizione: dopo due anni di storia io a Roma e lui a Napoli, con un progetto di vita insieme che poi però lui non faceva niente per concretizzare, ho alla fine deciso che sarebbe stato meglio e inevitabile chiudere.

La mia esperienza indica che se in lui manca una coerenza tra il dire e il fare, siete ad un punto critico - anzi, con tutta probabilità il punto critico è stato già superato: è più ragionevole dedurre che lui abbia già fatto la sua scelta, forse non comunicata per mancanza di coraggio o forse non ancora coscientemente realizzata.

Mi spiace di non aver portato una ventata di ottimismo ma, purtroppo, quello che ho vissuto non lascia molti margini di interpretazione.

Inutile dirti che mi auguro di sbagliare e che tutto si sistemi al più presto e per il meglio.

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Oi. È complesso. È difficile dare consigli senza conoscervi, però ho dei commenti.

1 hour ago, MicFrequentFlyer said:

Secondo voi mi sto facendo seghe mentali inutili?

Assolutamente no!

1 hour ago, MicFrequentFlyer said:

tutte le volte che cerco di affrontare il discorso è evasivo, dice che parlarne aumenta l'ansia

Questo purtroppo è un problemone (buffo, l'avevo appena nominato nell'altro topic). Io direi di partire da qui.

Vagamente posso immaginare (ma sono speculazioni) che a contribuire al suo disagio ci sia il fatto che tu ti sei già stabilito, hai un lavoro, eccetera, mentre lui è agli inizi e sta cercando lavoro. Non so se riesco a spiegare bene la sensazione: è possibile che lui percepisca questa differenza in modo negativo e veda il fatto che tu ti sia sistemato col lavoro prima di lui (magari per meri motivi anagrafici) come "problematico" se questo implica che sia lui a doversi adattare a priori (anche se magari sarebbe la scelta sensata).

Può anche darsi (di nuovo: non vi conosco, dunque quelle che dico sono cose completamente campate in aria, prendile per quello che valgono!) che per lui vivere la vostra relazione con "leggerezza" andasse benissimo, e che ora al momento di prendere decisioni importanti non si senta adeguato, o "pronto".

1 hour ago, metalheart said:

Lo inviterei a trasferirmi da me così può ambientarsi

Trasferirsi è sempre un casino però. Non è per tutti

Intanto buona fortuna, tienici aggiornati ❤️

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MicFrequentFlyer
6 hours ago, metalheart said:

È un tipo un po’ sacco di patate, che in qualunque ambito prende raramente iniziativa e ha bisogno di stimoli e incoraggiamenti, oppure è uno determinato che sa cosa vuole, e quindi fa strano questa sua reticenza? 

In questo genere di cose non è molto spigliato in generale... Ma insomma, non è una decisione posso prendere io per lui. In altri contesti lo spingerei di più, ma io vorrei che lui fosse realizzato e facesse le scelte che vanno bene per lui. Quindi è difficile capire quando devo spingere di più o far fare a lui, nei suoi tempi.

4 hours ago, blaabaer said:

Vagamente posso immaginare (ma sono speculazioni) che a contribuire al suo disagio ci sia il fatto che tu ti sei già stabilito, hai un lavoro, eccetera, mentre lui è agli inizi e sta cercando lavoro. Non so se riesco a spiegare bene la sensazione: è possibile che lui percepisca questa differenza in modo negativo e veda il fatto che tu ti sia sistemato col lavoro prima di lui (magari per meri motivi anagrafici) come "problematico" se questo implica che sia lui a doversi adattare a priori (anche se magari sarebbe la scelta sensata).

 

In parte potrebbe essere anche se lui è più giovane e quindi non è strano che sia più indietro in carriera. Anzi, l'età e la differenza di step è sempre stata ok per lui e un problema per me, perché io prima sono sempre stato con ragazzi coetanei o più grandi. Magari adesso lo sente di più. Solo che non saprei come chiederlo senza fare danni.

4 hours ago, blaabaer said:

Vagamente posso immaginare (ma sono speculazioni) che a contribuire al suo disagio ci sia il fatto che tu ti sei già stabilito, hai un lavoro, eccetera, mentre lui è agli inizi e sta cercando lavoro. Non so se riesco a spiegare bene la sensazione: è possibile che lui percepisca questa differenza in modo negativo e veda il fatto che tu ti sia sistemato col lavoro prima di lui (magari per meri motivi anagrafici) come "problematico" se questo implica che sia lui a doversi adattare a priori (anche se magari sarebbe la scelta sensata).

 

Questo potrebbe benissimo essere, anche perché io sono più lanciato di lui per le cose importanti (sono sempre io a fare allusioni alla convivenza per esempio). Ma è anche vero che quando, esempio opposto, avevamo discusso della possibilità che io andassi in USA, lui si era molto scaldato e aveva (giustamente) fatto un discorso sul fatto di fare passi avanti come coppia --- che sarebbe stato impossibile continuando ad avere distanza, con addirittura di differenza oraria.

4 hours ago, LocoEmotivo said:

Io sono la persona meno indicata per poterti rispondere, visto che mi sono trovato nella tua stessa identica posizione: dopo due anni di storia io a Roma e lui a Napoli, con un progetto di vita insieme che poi però lui non faceva niente per concretizzare, ho alla fine deciso che sarebbe stato meglio e inevitabile chiudere.

La mia esperienza indica che se in lui manca una coerenza tra il dire e il fare, siete ad un punto critico - anzi, con tutta probabilità il punto critico è stato già superato: è più ragionevole dedurre che lui abbia già fatto la sua scelta, forse non comunicata per mancanza di coraggio o forse non ancora coscientemente realizzata.

Infatti la cosa che mi crea più problemi è il fatto di non sapere quali sono le sue reali intenzioni. Se io sapessi che lui non vuole spostarsi dall'Italia, potrei poi decidere se vivere una relazione a distanza per altri X anni mi va bene. Ma così è un limbo che fa più danni che altro. 

Grazie comunque a tutti dei consigli!

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6 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

la cosa che mi crea più problemi è il fatto di non sapere quali sono le sue reali intenzioni

Se siete insieme da due anni, probabilmente queste reali intenzioni non ci sono: è facile immaginare, piuttosto, che anche lui non abbia le idee chiarissime (e che se le avesse, sarebbe più chiaro con te).

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42 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Infatti la cosa che mi crea più problemi è il fatto di non sapere quali sono le sue reali intenzioni. Se io sapessi che lui non vuole spostarsi dall'Italia, potrei poi decidere se vivere una relazione a distanza per altri X anni mi va bene. Ma così è un limbo che fa più danni che altro. 

Grazie comunque a tutti dei consigli!

Come dice il buon @LocoEmotivo lui ha già scelto, vuole restare in Italia ma non vuole perderti per questo non te lo dice chiaramente. Pertanto ritengo che se vuoi rimanere in Svizzera e lo ami manterrai una storia a distanza.

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Io proverei a farlo venire in Svizzera per un po' di tempo così lui capirebbe se può interessargli vivere all'estero. Lo immaginerei più come un periodo di vacanza dove se gli va può mandare curriculum lì o in Italia. In questo modo almeno alcuni nodi vengono al pettine sia sulla convivenza che su un futuro assieme.

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MicFrequentFlyer
40 minutes ago, Micioch said:

Io proverei a farlo venire in Svizzera per un po' di tempo così lui capirebbe se può interessargli vivere all'estero. Lo immaginerei più come un periodo di vacanza dove se gli va può mandare curriculum lì o in Italia. In questo modo almeno alcuni nodi vengono al pettine sia sulla convivenza che su un futuro assieme.

Quella era anche la mia idea ma si è perso il momento. Ma se ci fosse l'opportunità sarebbe ottimo... Anche se non credo accetterebbe senza un lavoro, perché dovrebbe farsi mantenere da me.

@blaabaer e @Almadel no, non abbiamo mai convissuto e non sarebbe, per me, un requisito. Mi andrebbe benissimo anche se volesse trovarsi un appartamento o stanza per conto suo e si passasse tempo insieme. La possibilità della convivenza mi piacerebbe e potrebbe essere d'aiuto, visto il costo della vita in Svizzera (soprattutto in caso di eventuale tirocinio)... Ma insomma non è mai stata posta come condizione del trasferimento.

@Iron84 la tua conclusione è molto probabile, anche se ultimamente sto iniziando a fare più fatica con la distanza.

Edited by MicFrequentFlyer
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2 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

no, non abbiamo mai convissuto e non sarebbe, per me, un requisito

Per te forse no, ma io credo lo sarebbe per lui.

Si aspetta che se andate a vivere nello stesso Paese straniero

come minimo lo farete per dividere il mostruoso costo dell'affitto, no?

 

Comprensibilmente non vuole andare a vivere in un Paese di cui non conosce la lingua

per convivere con una persona che non sa se sopporterebbe in casa per un mese.

 

E no: non intende venire in Svizzera se non per una convivenza.

E' come se io che sono di Padova mi aspettassi che un fidanzato croato

cercasse lavoro a Vicenza invece che a Zagabria o a Berlino.

 

Prima ci devi convivere per un mese - magari tuo ospite d'estate -

e poi penserà se sta abbastanza bene con te da basare la sua carriera su di te.

Allo stato dell'arte è una cosa che non puoi assolutamente aspettarti da lui.

Io non mi trasferirei mai all'estero per una persona con cui mi sono fatto solo dei weekend romantici.

A Londra, a Tokyo o a Barcellona, forse. In Svizzera no di sicuro.

 

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MicFrequentFlyer
29 minutes ago, Almadel said:

Comprensibilmente non vuole andare a vivere in un Paese di cui non conosce la lingua

per convivere con una persona che non sa se sopporterebbe in casa per un mese.

 

Ma ci sta perfettamente! E proprio per questo sarebbe il momento perfetto! Perché, a inizio carriera, potrebbe trovare un tirocinio di tre mesi. Se poi si trovasse male qui o non stessimo bene insieme, avrebbe perso poco e guadagnato abbastanza (e sa perfettamente che se il problema fosse la location io sarei tranquillamente disposto a guardarmi intorno in altri paesi europei). Ma se adesso non cerca di sfruttare queste posizioni transitorie, come si fa? Perché in estate può venire, ma solo se non lavora (e in estate ha sempre lavorato in un'azienda vicino a casa sua, dove sta anche dando una mano ora nel casino generale Covid).  Quindi anche il fatto di dire un mese non è così facile. E condivido anche sul fatto che la Svizzera non sia probabilmente una meta entusiasmante (io prima stavo in UK, mannaggia alla loro Brexit de cara). Ma questa è capitata... e insomma io sono in una città molto carina, un bellissimo appartamento, e le condizioni di lavoro sono ottime... Sicuramente potrebbe andargli peggio.

Edited by MicFrequentFlyer
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Lui ha mai fatto "un tirocinio di tre mesi"?

Mai convissuto con un ragazzo?

Mai vissuto all'estero?

Io credo che per lui siano troppe cose tutte insieme.

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8 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Ma ci sta perfettamente! E proprio per questo sarebbe il momento perfetto! Perché, a inizio carriera, potrebbe trovare un tirocinio di tre mesi. Se poi si trovasse male qui o non stessimo bene insieme, avrebbe perso poco e guadagnato abbastanza (e sa perfettamente che se il problema fosse la location io sarei tranquillamente disposto a guardarmi intorno in altri paesi europei). Ma se adesso non cerca di sfruttare queste posizioni transitorie, come si fa? Perché in estate può venire, ma solo se non lavora (e in estate ha sempre lavorato in un'azienda vicino a casa sua, dove sta anche dando una mano ora nel casino generale Covid).  Quindi anche il fatto di dire un mese non è così facile. E condivido anche sul fatto che la Svizzera non sia probabilmente una meta entusiasmante (io prima stavo in UK, mannaggia alla loro Brexit de cara). Ma questa è capitata... e insomma io sono in una città molto carina, un bellissimo appartamento, e le condizioni di lavoro sono ottime... Sicuramente potrebbe andargli peggio.

Sai cosa manca nel tuo discorso -e credo che tu ne sia ben consapevole-?

il tuo boy; o, per dirla meglio, cosa lui vuol fare "da grande".

Dici che è fresco di laurea (o comunque di fine percorso di studi); bene, bravo, bis.

Ma vi siete mai detti quali sono ora i suoi progetti, sogni, prospettive eccetera di carriera? E quanto possono essere compatibili colla tua situazione di expat?

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Secondo me il fattore estero è determinante.

Nel 2019 ho conosciuto un uomo e una donna di qualche anno più giovani di me (mi vien da dire "un ragazzo e una ragazza" ma passati i 25 cerco di evitare), italiani, venuti in visita per due-tre mesi all'università e al dipartimento dove lavoravo. Per farla breve, dopo un po' siamo entrati in amicizia e tra i vari discorsi è venuto fuori che per loro farsi l'esperienza all'estero di qualche mese, o spostarsi temporaneamente perché si deve, andava anche bene, ma che non si avrebbero mai voluto trasferirsi.

Dietro non c'era un motivo specifico: era un po' per rimanere vicini alla famiglia, ma anche perché sapevano che non avrebbero mai trovato il modo di adattarsi a una lingua e una "cultura" (in senso lato: anche riconoscere le marche dei prodotti al supermercato) diverse.

Questo secondo me pesa molto nella decisione, che già sarebbe difficile se la proposta fosse di trasferirsi da una città italiana all'altra.

Infine, a parte te stesso (e non è poco eh), che garanzie gli puoi dare?

Puoi fare in modo che si costruisca una rete sociale in Svizzera, per esempio?

Se l'idea non è necessariamente di venire a vivere da te (ma anche se lo fosse), puoi garantirgli che non si sentirà dipendente da te in ogni cosa perché tu sai già la lingua e, in generale, come "stare al mondo"?

Cose così

-

edit perché a rileggermi il tono non è lo stesso che avevo in mente.
Non voglio fare il disfattista: magari la via c'è, eh.
Propongo solo spunti di riflessione

Edited by blaabaer
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MicFrequentFlyer

Quindi tu @Almadel che faresti? Io sono d'accordissimo (anche se io sono l'opposto e mi sono sempre buttato nelle cose), ma io cosa dovrei fare?

26 minutes ago, freedog said:

Sai cosa manca nel tuo discorso -e credo che tu ne sia ben consapevole-?

il tuo boy; o, per dirla meglio, cosa lui vuol fare "da grande".

Dici che è fresco di laurea (o comunque di fine percorso di studi); bene, bravo, bis.

Ma vi siete mai detti quali sono ora i suoi progetti, sogni, prospettive eccetera di carriera? E quanto possono essere compatibili colla tua situazione di expat?

e @LocoEmotivo... Diciamo che lui non ha un'idea chiarissima. Ha studiato economia quindi è abbastanza duttile.. E diciamo che per le diverse direzioni cambia relativamente poco il dove. In un certo senso un paese come la Svizzera offrirebbe forse anche più opportunità, ma cambia fino a un certo punto. E io cerco di aiutarlo a trovare idee per lavori, ma appunto poi gli viene ansia quindi faccio fare a lui. Peraltro sono anche molto supportive di eventuali opportunità in Italia. Alla fine l'ho aiutato a prepararsi per i colloqui che ha avuto... Insomma anche se io vorrei iniziare a essere più una coppia non voglio essere un mostro.

25 minutes ago, blaabaer said:

Questo secondo me pesa molto nella decisione, che già sarebbe difficile se la proposta fosse di trasferirsi da una città italiana all'altra.

Infine, a parte te stesso (e non è poco eh), che garanzie gli puoi dare?

Puoi fare in modo che si costruisca una rete sociale in Svizzera, per esempio?

Se l'idea non è necessariamente di venire a vivere da te (ma anche se lo fosse), puoi garantirgli che non si sentirà dipendente da te in ogni cosa perché tu sai già la lingua e, in generale, come "stare al mondo"?

Bè il mio problema è esattamente questo. Se non ha intenzione di trasferirsi all'estero (cosa che capirei, perché manca anche a me l'Italia), questo ci pone, in tutta la probabilità, nella condizione di essere a distanza per altri, non so, 4-5-7 anni? Onestamente non so se mi va bene.. Ma finché non decide, io non posso prendere una posizione. Comunque nemmeno io parlo la lingua e mi sono trasferito nella mia attuale città da poco. Quindi potremmo tranquillamente essere due persi insieme.

Edited by MicFrequentFlyer
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5 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Quindi tu @Almadel che faresti? Io sono d'accordissimo (anche se io sono l'opposto e mi sono sempre buttato nelle cose), ma io cosa dovrei fare?

Zero pressioni.

Non accennare più alla cosa e trova un modo per convivere una settimana.

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11 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Ma finché non decide, io non posso prendere una posizione.

Fossi in te mi darei un tempo per aspettarlo, fossero anche due anni per dire. 

Hai rinunciato ad andare negli States. Magari trascinate la situazione per 10 anni per poi lasciarvi e nel mentre hai perso molte occasioni

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19 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

e @LocoEmotivo... Diciamo che lui non ha un'idea chiarissima. Ha studiato economia quindi è abbastanza duttile.. E diciamo che per le diverse direzioni cambia relativamente poco il dove. In un certo senso un paese come la Svizzera offrirebbe forse anche più opportunità, ma cambia fino a un certo punto. E io cerco di aiutarlo a trovare idee per lavori, ma appunto poi gli viene ansia quindi faccio fare a lui. Peraltro sono anche molto supportive di eventuali opportunità in Italia. Alla fine l'ho aiutato a prepararsi per i colloqui che ha avuto... Insomma anche se io vorrei iniziare a essere più una coppia non voglio essere un mostro.

Non sei né un mostro ne' un manipolatore di teneri cucciolotti (troppo) cresciuti.

giustamente hai le tue esigenze di stabilità, sia affettiva che "logistica"; il problema è che adesso dovresti/vorresti armonizzarle con le sue, nel momento in cui nemmeno il tuo boy sa quali potranno essere (da qui a... Boh!). Ah, e tutto ciò nel bel mezzo di una pandemia mondiale, che di certo non vi semplifica la vita, ne' la relazione, ora forzatamente a distanza

che puoi fare? Si' ok, dagli i suoi tempi e non sbagli mai, e però datti (anzi, datevi) un tempo massimo per decidere se-cosa vorrete essere da grandi. Sta a voi decidere quanto potrà esser lungo sto periodo (poche settimane? Una mesata? Quando il mondo si sarà messo alle spalle sto caz..pista de covid?)

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9 hours ago, MicFrequentFlyer said:

Comunque nemmeno io parlo la lingua e mi sono trasferito nella mia attuale città da poco. Quindi potremmo tranquillamente essere due persi insieme.

Già ci dici che lui è spaventato e poco determinato, poi ci aggiungi che tu sei abituato al fatto di avere relazioni con persone più grandi o coetanee e quindi non sei forse la persona più abituata per le esperienze precedenti che hai avuto, a fornire rassicurazioni ad un partner simile

Infine viene fuori che ti sei trasferito da poco e pure tu non sai la lingua

Praticamente la tua situazione oggettiva è tale per cui, senza tua responsabilità, tutto ciò che hai da offrigli è di essere "persi insieme" oltre ad un bellissimo appartamento gratis, che comunque per un ragazzo intraprendente e voglioso di farsi un tirocinio potrebbe anche bastare ( ma non è lui quella persona )

Non so da quanto state insieme e per me è già abbastanza strano il fatto che non abbia approfittato della possibilità di farsi un mese in Inghilterra, perchè io al posto suo non mi sarei lasciato scappare un'opportunità simile, ma ragionevolmente le tue carte te le devi giocare ora e quindi fai bene ad interrogarti ed a provare di stimolarlo se vuoi salvare la tua relazione

Può essere giusto il fatto di non mettergli addosso troppe pressioni ma di offrigli delle opportunità attrattive, una convivenza breve, poi una vacanza studio per impare qualche parola di tedesco, cose che possano attrarlo rassicurandolo

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MicFrequentFlyer

Grazie a tutti dei consigli (lol @LocoEmotivo molto incoraggiante xD)! Sicuramente @freedog e @Micioch avete perfettamente ragione, non si può trascinare l'incertezza all'infinito. Questa situazione del cazzo (pandemia) rende tutto immobile e ancora più difficile, ma di sicuro non posso aspettare altri due o tre anni senza avere idea di che direzione stiamo prendendo. Diciamo che devo riuscire a non mettergli troppa pressione come @Almadel dice giustamente, ma anche spingerlo a fare delle scelte (in un senso o nell'altro, perché il limbo non se lo merita nessuno dei due). 

5 hours ago, Hinzelmann said:

Non so da quanto state insieme e per me è già abbastanza strano il fatto che non abbia approfittato della possibilità di farsi un mese in Inghilterra, perchè io al posto suo non mi sarei lasciato scappare un'opportunità simile, ma ragionevolmente le tue carte te le devi giocare ora e quindi fai bene ad interrogarti ed a provare di stimolarlo se vuoi salvare la tua relazione

In realtà fatico anche io a capirlo (anche se la relazione era più giovane e quello ovviamente contava). Gli avevo anche proposto di venire qua in Svizzera a fare tesi all'estero quando ancora studiava, cosa che mi sembrava ideale come prova per stare qui (anche se io al tempo ero in una casa condivisa, ma una soluzione si sarebbe trovata sicuramente), ma niente. Quello che temo è che abbia semplicemente cambiato idea sulla possibilità di andare via dall'Italia per qualche anno, ma che non si senta di dirmelo... Anche perché insomma è più giovane ma non è un bambino, ha finito la sua magistrale, ha volontà e ha ottenuto vari successi, è ambizioso (anche se non sa esattamente quello che vuole fare)... Insomma non è un ragazzino in preda dei venti. Ed è molto maturo per la sua età, sotto certi aspetti anche più maturo di me. Quindi bisogna che si dia una mossa. 

PS: ieri sera è venuto fuori un discorso a parte e insomma, viene fuori che nemmeno prenderebbe in considerazione UK/Londra né posti come Parigi (cioè ci andrebbe in vacanza ma fine della storia)... Quindi non penso sia la location. 

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1 hour ago, MicFrequentFlyer said:

non è un ragazzino in preda dei venti. Ed è molto maturo per la sua età, sotto certi aspetti anche più maturo di me.

la maturità c'entra relativamente, forse è più un fattore anagrafico: probabilmente, avendo tutta la vita davanti, non ha fretta (o voglia) di fare scelte "definitive".

e penso che tu rientreresti in questa "categoria"

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Ho due amici che hanno sempre avuto questo problema, uno vive a Torino l'altro a Roma poi in Albania, poi in Puglia.
Insomma per lavoro gira parecchio, diciamo che a lui il Nord fa alquanto cagare quindi non riuscirebbe ad adattarsi a quella realtà. Non è più giovanissimo ed ha un lavoro cui ha investito tanto ma gli ha dato anche grandi soddisfazioni economiche.
Dall'altro lato il mio amico vorrebbe di più ma diciamo che è più a suo agio in realtà nordiche, lavorativamente parlando sta bene dove sta ma soffre della mancanza di un compagno convivente.

Come risolvere? Semplice si accontentano, hanno i soldi per muovere il sacro deretano e passare weekend e vacanze insieme.
Cosi facendo la loro storia d'amore va avanti da più di 10 anni ed hanno trovato un proprio equilibrio.

Lui ha anche avuto occasioni e volendo entrambe avrebbero potuto trovare "di meglio" più vicino alle loro esigenze ma hanno scelto l'amore e si sono venuti incontro.

Se l'amore è irrazionale per quale motivo la persona che amiamo deve soddisfare le nostre comodità? Il vero problema è un'altro fino a che punto bisogna "adattarsi per amore" e quando il trovarsi un compagno perfettamente compatibile sia davvero una scelta di cuore e non di testa?

 

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12 hours ago, Iron84 said:

Se l'amore è irrazionale per quale motivo la persona che amiamo deve soddisfare le nostre comodità?

È una bella domanda ma la risposta (che esula un po' di thread) è: l'amore non basta.

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