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Bullismo/Nonnismo/Mobbing...mai ricevuto? Per cosa? Come difendersi?


PiNKs

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Ho cercato sul forum ma non ho trovato topic al riguardo. Strano! Così ho deciso di aprilo io...

Avete mai subito bullismo a scuola, mobbing o nonnismo? E per cosa? Come avete risolto?  

Io ho subito bullismo alle medie e alle superiori. Alle medie dicevano fossi grasso e alle superiori che puzzassi, così senza motivo. Ero un ragazzo molto insicuro e la mia famiglia non mi seguiva moltissimo. Mio padre perse il lavoro e mia madre non lavorava. Mi sono venuti complessi strani e decisi così di lasciare la scuola, poi ripresa in seguito. Non riuscivo più ad andarci e soffrivo molto. Poi pian piano sono cresciuto e ora sono diventato più forte e menefreghista ma sulla mia sicurezza ci sto ancora lavorando.

Mobbing purtroppo l'ho subito al lavoro da un tipo che aveva paura gli rubassi il lavoro. Ne ho parlato con il direttore che si è dimostrato non adeguato al suo ruolo e ha detto di non poter fare nulla. Ci ha costretti a lavorare insieme ma sto tipo mi costringeva a non fare nulla, così ho deciso di lasciare.

Secondo voi qual è il modo più giusto per difendersi?

Il mio compagno subiva Mobbing di continuo al lavoro ma ora che lavora per conto suo e da solo è rinato. È davvero la scelta giusta rinunciare al proprio lavoro che si ama per gli altri?

Qualcuno l'ha subito per il suo orientamento sessuale? Esperienze? 

Vorrei anche nasca un dibattito sulle possibili soluzione adeguate per cercare di aiutare i futuri forumini che potrebbero avere di questi problemi.

Comunque sia col tempo si cresce e ci si rende conto che alcune situazioni sarebbe stato meglio affrontarle in maniera differente e con più astuzia. L'esperienza fa molto in questo campo.

Edited by PiNKs
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davydenkovic90

Monte svela cosa è davvero successo la notte del caos al GF Vip 2 tra  megafoni e urla (sbugiarda la versione ufficiale) - RETE 7

Probabilmente più di una volta, e in vari contesti. Quello più grave al liceo, perché studiavo tanto e avevo  risultati migliori di tutti gli altri. Non reggevo la parte del secchione, però ero sempre nell'occhio del ciclone. Comunque ho tenuto duro, ero molto coriaceo ai tempi e mi aggrappavo a attività extrascolastiche, a conoscenti che avevo fuori da scuola, e soprattutto al fatto che mi piacesse studiare (altrimenti sicuramente avrei mollato!). Ho sempre avuto la media superiore a 8.1, anche col 6 fisso a ginnastica perché non ci andavo mai, mi sono diplomato col voto più alto della classe, sono uscito da quell'inferno e arrivederci e grazie, mai più visto né sentito nessuno. :D

Un altro episodio molto carino lo ricordo nel periodo in cui iniziai a fare tennis in modo più serio, ero in prima o seconda media e mi allenavo tutte le mattine d'estate con due ex professionisti. In contemporanea, nello stesso circolo, c'era un campo solare per bambini ricchi, che non sapevano giocare a tennis e volevano iniziare, oppure per fare altre attività. Eravamo tutti mescolati ma poi ognuno andava a fare le sue cose. C'erano anche altri 3 o 4 tennisti agonisti più grandi (5 anni più di me) che si allenavano e che non conoscevo ancora. Uno dei primi giorni eravamo tutti radunati e qualcuno disse: "le bambine piccole vadano in quel dato posto a fare quella data attività (non ricordo quale)" e alcuni dei tennisti grandi vennero da me e mi dissero  "oh, guarda che ha detto "le bambine piccole", quindi devi andarci anche tu". Va detto che ai tempi ero magrolino, ricciolino, carino, e indossavo sempre pantaloncini corti colorati... e va be', si vede emanavo quell'aura lì, che ci potevo fare? ma sul momento la cosa mi lasciò pietrificato e già mi prospettavo giorni di mobbing e paranoie di trovarmeli dietro l'angolo con il prossimo insulto. Invece, sempre in quei primissimi giorni, il mio maestro mi mandò a fare il doppio con 3 di questi ragazzi più grandi e rimasero molto impressionati da come giocavo, cominciarono a fare battute su questo fatto, e alla fine giocarono con me tutta l'estate, diventammo pappa e ciccia, e rimanemmo tali per gli anni a venire. Bastava evidentemente guadagnarsi in qualche modo il loro rispetto, cosa che ho fatto del tutto inconsapevolmente, però, per essere accettato.

Purtroppo ci furono anche episodi simili, sempre nello stesso periodo (fine elementari, inizio medie) con esito diverso: uno ad un compleanno dove conoscevo solo la festeggiata, in cui i bambini cominciarono a darmi del frocio e a chiedermi se mi piacesse Megan Gale (e così mi sono datato... -_- ) e un altro a scuola perché il pomeriggio andavo a limonare e comprare cd di Christina Aguilera con le ragazzine più carine della scuola, e due ragazzi più grandi presero di mira me per attirare la loro attenzione, sempre con i soliti "frocio" e simili.

Il fatto che siano tutte cose abbastanza vive nella memoria mi fa pensare che siano state anche importanti e sofferte (tranne quella del tennis, infatti in quell'ambiente sono sempre stato molto sereno e contento di andarci... mentre a scuola ogni tanto ho fatto qualche assenza superflua, soprattutto l'ultimo anno quando non ne potevo più e tanto alla fine studiavo a casa da solo come all'università, poi ho pensato di saltare qualche gita solo ed esclusivamente perché non mi trovavo bene coi compagni, anche se poi alla fine non l'ho fatto,  e ho cercato di prendere solo il buono che potevano darmi quegli anni e accontentarmi).

Ad oggi non ho problemi del genere, non avrei una ricetta su come difendersi. Mi spaventa un po' - fortuna che per ora non mi è mai successo - l'idea di trovarmi in ambienti omofobi, ma di quell'omofobia magari taciuta però fortemente presente e influente nel modo in cui vieni giudicato e trattato. Mi spaventa perché penso che un po' tutti noi siamo abituati a vivere in una retorica bolla gay nella quale tutto è risolto, mentre molta gente là fuori purtroppo non ha risolto un tubo dei propri problemi di omofobia. 

 

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La "soluzione" l'ha data davidenkovic:

basta guadagnarsi il rispetto, e si viene accettati.

ora, sarà perché da ragazzino (molto più di quanto faccia ora) non ne facevo passare mezza e se poco poco qualcuno avesse provato a fare battutine sceme su di me, sarebbe finito spiaccicato al muro dopo un nano secondo, 

-non è certo un caso che anche al più stronzetto della scuola non venne mai in mente di bullizzarmi..-

 

lo so, l'obiezione che mi farete ora è che la faccio facile, che non avendo avuto i vostri problemi non vi posso capire, bla bla bla. Accettate un consiglio a gratis da una vecchia zia come me? Smettetela di piangervi addosso (che non serve a niente) e uscite le palle. Che è una cosa buona & giusta da fare non solo per scopa'.

se vi fate vedere sempre timidini, sulla difensiva, con lo sguardo basso come se vi vergognaste di qsi cosa siete voi per primi che li attirate, perché emanate l'odore della paura.

provate a stare a testa alta, a non vergognarvi di dire CON ORGOGLIO che vi piacciono i ragazzi, e che non c'e nulla di sbagliato in questo. L'idiota di turno la smetterà con le sue battutine sceme non appena realizzerà che nessuno riderà quando vi bullizzera', anzi si troverà isolato dal resto del branco.

sta ricetta vi garantisco che funziona fin dagli anni90, ed era efficace perfino al paesello, dove ognuno aveva l'abitudine di non farsi mai i cazzi suoi e si spettegolava/facevano battute terrificanti su di tutti.

posso garantirvelo sulla mia parola

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Dragon Shiryu

Bullismo al primo anno del liceo.

Mi prendevano in giro perchè non mi vestivo alla moda e da fighettino, per il mio carattere, per il mio fisico, perchè secondo loro correvo come un malato mentale (infatti mi chiamavano Forrest Gump), perchè non mi interessava nessuna storia d'amore (e mi chiamavano frocio e altri appellativi simili), perchè non ero scurrile. Altro? XD

Ah si. Anche per come parlavo, e infatti mi prendevano in giro anche durante le interrogazioni (facendomi il verso e  ovviamente non facendosi sentire dai prof.), tant'è che ad un tratto mi chiusi in me stesso e per il resto decisi di avere un 2 durante le interrogazioni ( e se qualcuno se lo stesse chiedendo, si, persi anche l'anno). Inventavo anche scuse per non andare a scuola, ma mia madre non ci cascava, e a volte ammetto anche che avevo anche la voglia (pensata ma mai praticata, però) di andare anche in mezzo alla strada sperando che qualcuno mi investisse.

Come l'ho superata? Pian piano con le mie sole forze (anche perchè nessuno sospettassi come mi sentivo), poi trovai una classe con cui mi sentii a mio agio e pian piano mi aprii.

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Da quando sono nato fino a 25 anni mia sorella ha sempre fatto mobbing contro di me, ha sempre detto cose negative su di me. Ogni cosa negativa che lei dicesse la prendevo come un complimento per sopravvivere. Poi ho interrotto tutti i rapporti con lei.

alle medie quando attendevo il bus dopo la scuola c'era un bullo di un'altra classe (il tipo aveva bocciato parechie classi e aveva una cattiva fama) che veniva da me a maltrattarmi, non ricordo esattamente cosa facesse per maltrattarmi. Un giorno gli ho sputato in faccia e in seguito mi ha sempre lasciato tranquillo.

quando lavoravo c'erano due colleghi del mio team che facevano mobbing contro di me. A un dato punto feci una specie di influenza che poi si trasformo' in cfs, una malattia cronica che ho ancora simile al 'long covid' che alcune persone hanno dopo aver fatto il covid.

se il mio cfs sia scaturito dal mobbing o dal virus che presi non lo sapro' mai con esattezza in quanto non si sanno le vere cause del cfs.

Edited by marco7
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alle medie un po di bullismo l ho ricevuto perchè ero ancora troppo buono, al liceo(anche se sono un tipo che odia la violenza) un po di dritti e rovesci li ho dovuti dare per far capire che non c è trippa per gatti.

Per lavoro son stato 3 anni al Mc donald s e diciamo che il comportamento che si ha li non è troppo dissimile dal militare xD i novizi li tratti a merda e devi scattare agli ordini, è stata l unica occasione in vita mia in cui mi son dovuto forzare a farmi piacere le persone e ad amicarmi chi sta sopra di me a tutti i costi per poter uscire il prima possibile dalla zona novizio bullizzato 

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Alle medie, e pesantemente. 

Diciamo che non appena ho preso atto di essere attratto dai ragazzi l'ho espresso senza pensarci troppo (e tra l'altro scherzandoci parecchio sopra), credendo che non sarebbe stato un problema per nessuno.. be', ho peccato di ingenuità e sono stato punito, direi. A quel punto, in pratica, tutto il paesello mi insultava chiamandomi frocio e facendo insinuazioni su quanti cazzi prendessi il sabato sera mediamente 

È stato pesante, ho trascorso la mia prima adolescenza chiuso in camera..

Dalle superiori in poi mi sono quasi sempre saputo difendere anche se per una persona introversa rimane sempre un casino esporsi, fosse anche per gridare un meritatissimo 'fanculo al simpaticone di turno. ^^

Onestamente @freedog quel che dici suona bene, a posteriori, ma ad un ragazzino suonerebbe assurdo; quando hai tutto il paesello contro è facile pensare di meritarti quel trattamento, e il senso di umiliazione è tale da abbattere qualsiasi difesa. Inoltre non si viene bullizzati solo perchè si è gay, eh, a volte siamo strani davvero e ci vuole del tempo per capirsi e accettarsi. Insomma, bisogna crescere. La fai facile!

 

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Il consiglio di freedog di sbattere al muro chi ci bullizza va bene al massimo per chi ha il fisico per farlo.

se uno e' mingherlino c'e' poco da sbattere al muro quelli piu' grossi di te.

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26 minutes ago, Rocco88 said:

 

Onestamente @freedog quel che dici suona bene, a posteriori, ma ad un ragazzino suonerebbe assurdo; quando hai tutto il paesello contro è facile pensare di meritarti quel trattamento, e il senso di umiliazione è tale da abbattere qualsiasi difesa. Inoltre non si viene bullizzati solo perchè si è gay, eh, a volte siamo strani davvero e ci vuole del tempo per capirsi e accettarsi. Insomma, bisogna crescere. La fai facile!

Ni'....

l'avevo premesso che i miei sono i classici consigli della vecchia zia, 

ma quel ragazzino che si vergogna, che si sente tutto sbagliato, che può arrivare a pensare che era meglio non fosse mai nato (so benissimo che de ste situazioni ce ne sono troppe) prima si mette in testa che non deve vergognarsi di nulla, perché non c'è' letteralmente un cazzo di niente di sbagliato in lui, anzi deve andare fiero di quello che è, prima comincerà a vivere.

in tutti i sensi, in tutti i luoghi e in tutti i mari.

primo passo? Non abbassare MAI lo sguardo per primo coi bulletti, non sempre serve arrivare a prenderli a pizze. Io credo di averlo fatto massimo 2-3 volte in 46 anni.

e non ho certo il fisicaccio  da wrestler....

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Il bullismo che subivo alle medie era un bullismo non rivolto verso di me bensì comunitario. C'eravamo noi ragazzini "normali" sfigati e i bulli che stazionavano al bar della piazza con situazioni sociali terribili alle spalle che cercavano di attaccare briga. 

Al liceo non essendo omologato alla coralità di classe subii una sorta di esclusione trovandomi a legare con i "ribelli", ma appunto non essendo da solo non la vissi male. I miei giri li avevo lo stesso. 

Non concordo, se pur comprendo sia un meccanismo di difesa, l'idea di dover dimostrare a degli stronzi che ti chiamano frocio che anche tu vali. A uno stronzo non bisogna dimostrare nulla, non meritano il nostro impegno. Al limite un po' di restituzione dei complimenti, ma nulla di più. 

38 minutes ago, freedog said:

prima si mette in testa che non deve vergognarsi di nulla,

L'ingrediente è il senno di poi. O una svolta come l'introduzione in un gruppo di simili. Chi ha passato anni a sentirsi inadeguato non è che un giorno da solo switcha . Anche se è impossibile immedesimarsi in uno che non crede in sé stesso e deve essere una situazione ben terribile, è facile pensare che faccia parte di qualcosa di molto profondo. È pieno di gente che si sente sbagliata in quanto gay, basta aprire romeo. Tanti ragazzi, troppi, desiderosi di minime attenzioni anche solo a parole.

Gente che ti chiede "sii sincero, ti potrei piacere? “. A me verrebbe da abbracciarli a leggere una roba simile , altro che farmeli. 

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3 hours ago, freedog said:

 

 

lo so, l'obiezione che mi farete ora è che la faccio facile, che non avendo avuto i vostri problemi non vi posso capire, bla bla bla. Accettate un consiglio a gratis da una vecchia zia come me? Smettetela di piangervi addosso (che non serve a niente) e uscite le palle. Che è una cosa buona & giusta da fare non solo per scopa'.

se vi fate vedere sempre timidini, sulla difensiva, con lo sguardo basso come se vi vergognaste di qsi cosa siete voi per primi che li attirate, perché emanate l'odore della paura.

provate a stare a testa alta, a non vergognarvi di dire CON ORGOGLIO che vi piacciono i ragazzi, e che non c'e nulla di sbagliato in questo. L'idiota di turno la smetterà con le sue battutine sceme non appena realizzerà che nessuno riderà quando vi bullizzera', anzi si troverà isolato dal resto del branco.

 

Ciò è oro, lo sai? Se ci si mostra l'anello debole e troppo educato del contesto gli altri se ne approfittano. Risposte a tono, orgoglio e sicurezza sempre. Alla fine è un gioco e vince chi sa giocare meglio.

Citando una canzone di Ernia:  La vita è fare a botte e andare fronte a fronte
C'avete paura entrambi, ma vince chi la nasconde

Ah, io ho lavorato per qualche mese in una catena di hotel molto famosa,  forse la più famosa. Era il mio sogno ma ho dovuto lasciare perché l' ambiente era pessimo e c'era nonnismo. Ero timido ed educato e gli altri se ne sono approfittati. Sono esperienze che formano. Ora la timidezza la manderei a quel paese e farei uscire le palle. Per non parlare poi dell' importanza della prima impressione che si dà..Io in sto posto la diedi come insicuro, timido, gracile e pauroso. Addirittura tremavo e si vedeva. Una me lo disse pure. Ero trattato come un ritardato e deficiente di turno.Primo lavoro all'estero e non capivo molto di inglese parlato. Capirai,  sono stato carne da macello praticamente.

Comunque sia la paga era schifosa e non ho perso molto grazie al cielo.

 

 

 

3 hours ago, Dragon Shiryu said:

 

Ah si. Anche per come parlavo, e infatti mi prendevano in giro anche durante le interrogazioni (facendomi il verso e  ovviamente non facendosi sentire dai prof.), tant'è che ad un tratto mi chiusi in me stesso e per il resto decisi di avere un 2 durante le interrogazioni ( e se qualcuno se lo stesse chiedendo, si, persi anche l'anno). Inventavo anche scuse per non andare a scuola, ma mia madre non ci cascava, e a volte ammetto anche che avevo anche la voglia (pensata ma mai praticata, però) di andare anche in mezzo alla strada sperando che qualcuno mi investisse.

Io più volte durante gli anni del liceo mi addormentavo piangendo e sperando di non svegliarmi più. Certo che idioti che siamo stati ahahah

Edited by PiNKs
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Bullismo a scuola per motivi omofobi, fondamentalmente non ho risolto perché mi sono limitato a disperarmi fino a cadere in uno stato che non saprei se definire depressione con pensieri suicidi e di autolesionismo dopodiché ho cambiato scuola direttamente

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Orgoglio

Sicurezza in se stessi

E risposte a tono quando si è attaccati

Credo siano questii i 3 punti chiavi da tenere per non cadere vittima di certi atteggiamenti.

 

 

1 hour ago, freedog said:

Ni'....

l'avevo premesso che i miei sono i classici consigli della vecchia zia, 

ma quel ragazzino che si vergogna, che si sente tutto sbagliato, che può arrivare a pensare che era meglio non fosse mai nato (so benissimo che de ste situazioni ce ne sono troppe) prima si mette in testa che non deve vergognarsi di nulla, perché non c'è' letteralmente un cazzo di niente di sbagliato in lui, anzi deve andare fiero di quello che è, prima comincerà a vivere.

in tutti i sensi, in tutti i luoghi e in tutti i mari.

primo passo? Non abbassare MAI lo sguardo per primo coi bulletti, non sempre serve arrivare a prenderli a pizze. Io credo di averlo fatto massimo 2-3 volte in 46 anni.

e non ho certo il fisicaccio  da wrestler....

Meglio la vecchia zia che ti dà del cretino e ti dice di reagire piuttosto che la zia che ti dà una carezza e ti dice che sei poverino.

Poi vabbè pure il contesto da cui si viene c'entra molto . Che diamine di sicurezza possono darti dei genitori senza lavoro che hanno mille problemi per i cavoli loro? Forse ero così anche per questi motivi. 

20 minutes ago, Renton said:

Bullismo a scuola per motivi omofobi, fondamentalmente non ho risolto perché mi sono limitato a disperarmi fino a cadere in uno stato che non saprei se definire depressione con pensieri suicidi e di autolesionismo dopodiché ho cambiato scuola direttamente

Io col cambio scuola sono passato dalla padella alla brace ma perché non ero cambiato io.

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20 minutes ago, PiNKs said:

cambio scuola sono passato dalla padella alla brace ma perché non ero cambiato

A me invece è cambiato tutto perché nella nuova classe c'erano persone diverse non omofobe che non mi hanno bullizzato. Quest'idea per cui se ti bullizzano è colpa tua perché sei un debole e non potrebbe essere che gli altri siano stronzi è proprio un'idea del cazzo perdonami victim blaming a manetta

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Senza contare che, almeno dove ho frequentato le medie io, i bulli venivano apertamente tollerati e anche persino spalleggiati dagli insegnanti.. davvero nauseante. C'era una mia compagna la cui vita era letteralmente un inferno: le tiravano gomme e oggetti vari in faccia, la insultavano quotidianamente per via del suo aspetto fisico (era colpevole di essere brutta) e per come parlava. Una volta la mia insegnante di Italiano e storia aveva dato da fare un tema: dovevamo parlare di una figura, in famiglia o anche fuori, che fosse stata particolarmente importante per noi. Questa ragazza aveva parlato di suo nonno, purtroppo morto suicida, dicendo che spesso immaginava di parlarci ancora per avere un po' di conforto. Ebbene, una volta, avendola sorpresa sovrappensiero, le ha suggerito di smetterla di parlare con lui e di tornare tra i vivi. Un'altra volta, in sua assenza, ci ha suggerito di dirle che doveva lavarsi perchè puzzava. A me disse durante un'interrogazione che sarebbe stato meglio avessi smesso di frequentarla e fare come tutti gli altri, perchè rischiavo di venire "contagiato" dalla sua deficienza. 

Questo era naturalmente materiale di cui i miei compagni di classe si servivano per renderle la vita ancora più impossibile.

 

Non si può presumere che un ragazzino abbia la forza e la consapevolezza per reagire a tutto questo, secondo me, ed è sbagliato ridurre il tutto ad una semplice mancanza di coraggio

 

1 minute ago, Renton said:

 Quest'idea per cui se ti bullizzano è colpa tua perché sei un debole e non potrebbe essere che gli altri siano stronzi è proprio un'idea del cazzo perdonami victim blaming a manetta

Veramente d'accordo con te. L'empatia è fondamentale; ok anche spronare a reagire, ma ridurre il tutto ad un "tira fuori le palle" mi sembra pazzesco 

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13 minutes ago, Renton said:

A me invece è cambiato tutto perché nella nuova classe c'erano persone diverse non omofobe che non mi hanno bullizzato. Quest'idea per cui se ti bullizzano è colpa tua perché sei un debole e non potrebbe essere che gli altri siano stronzi è proprio un'idea del cazzo perdonami victim blaming a manetta

Fare la battaglia contro i mulini a vento serve a qualcosa? I bulli così come gli stronzi ci saranno sempre. Cambiare o lasciare secondo me risolve ma solo al momento. La vita non è una passeggiata e la scuola è una palestra. 

Mostrarsi forti è l'unica soluzione a mio parere. 

Se con le buone non risolvi nulla e ti trovi nei casini ti impari a tirare fuori le palle. A inizio terza media ho conficcato la penna nel braccio di uno e da lì la situazione si è calmata. Sicuramente ho sbagliato e non sto dicendo di picchiare o far del male. Solo di non mostrarsi debole. 

Anche poi mettersi dalla parte dei bulli non risolve nulla. C'era una tipa che in classe torturavano peggio di me per un "occhio storto" (scusate il termine ma davvero non so cos'avesse) e per codardia mi misi con gli altri a bullizzarla. Prendevo in giro lei per cercare di non farmi prendere in giro. Ovviamente mi pento ma non ero in me per fare certe cose. Addirittura tempo fa la rividi sul bus e volevo chiederle scusa. 

 

Edited by PiNKs
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Ma io non sto dicendo che ti devi mostrare debole sto semplicemente dicendo che non dovresti essere costretto a rischiare tutte le volte una denuncia per aggressione solo per stare al mondo tranquillo e che non è affatto detto che ci sia qualcosa di sbagliato o da correggere in te stesso semplicemente perché ti ritrovi in un contesto ad esempio omofobo. Prova ne è il fatto che talvolta cambiando contesto anche senza cambiare te stesso magari ti ritrovi in mezzo a persone normali che non sentono il bisogno di tormentarti in base ai loro pregiudizi perché magari molto semplicemente non sono omofobe

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12 hours ago, PiNKs said:

Vorrei anche nasca un dibattito sulle possibili soluzione adeguate per cercare di aiutare i futuri forumini che potrebbero avere di questi problemi.

Comunque sia col tempo si cresce e ci si rende conto che alcune situazioni sarebbe stato meglio affrontarle in maniera differente e con più astuzia. L'esperienza fa molto in questo campo.

Sicuramente l'esperienza aiuta per future situazioni. Il consiglio per i forumini è quello di staccarsi dagli episodi passati ed evitare che continuino ad essere un tormento (anche lieve) o una cosa a cui ci si ricollega per sopperire alla mancanza di coraggio. Sono episodi spiacevoli successi e passati e restano lì (a seconda dei casi possono essere utili o meno ma uno deve imparare a staccarsi da ciò e continuare a vivere). 

 

27 minutes ago, Rocco88 said:

la mia insegnante

Nessuno ha mai pensato di bucargli le ruote della macchina a sta stronza?🤔 Posso capire i bulletti ma una prof che fa la bulla no. 

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2 minutes ago, Tyrael said:

 

 

Nessuno ha mai pensato di bucargli le ruote della macchina a sta stronza?🤔 Posso capire i bulletti ma una prof che fa la bulla no. 

Io stavo con un prof che ha chiamato una sua alunna "Fiona" per Shrek. I professori sanno essere più stronzi e immaturi dei bulletti a cui dovrebbero "insegnare".

Edited by PiNKs
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11 minutes ago, Tyrael said:

Nessuno ha mai pensato di bucargli le ruote della macchina a sta stronza?🤔 Posso capire i bulletti ma una prof che fa la bulla no. 

Indegna del ruolo che ricopriva, "stronza" è riduttivo 

Io le avrei bucato i bulbi oculari!

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Dragon Shiryu
6 hours ago, PiNKs said:

Io più volte durante gli anni del liceo mi addormentavo piangendo e sperando di non svegliarmi più. Certo che idioti che siamo stati ahahah

sarebbe bello tornare indietro nel tempo e parlare col nostro vecchio io!

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29 minutes ago, Dragon Shiryu said:

sarebbe bello tornare indietro nel tempo e parlare col nostro vecchio io!

Meglio di no. Mi picchierei da solo pensando a quanto stupido io sia stato.

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6 hours ago, Rocco88 said:

L'empatia è fondamentale; ok anche spronare a reagire, ma ridurre il tutto ad un "tira fuori le palle" mi sembra pazzesco 

Peccato che il mio discorso fosse un filo meno riduttivo di così, visto che -cito a memoria- ho detto di

  • non sentirsi in colpa / sbagliati solo perché non si è come tutti gli altri scimmioni morti di fica (che poi non la vedano manco col binocolo e si vantino di mirabolanti prestazioni avvenute nei loro sogni -e manco sempre), e' un altro discorso
  • non vergognarsi MAI di ciò che si è: dei normalissimi ragazzi che si innamorano / arrapano all'idea di far sesso con altri ragazzi
  • girare a testa alta e sguardo fiero, e rivendicare l'orgoglio di ciò che siamo anche e soprattutto se/come/quando qualche stronzo decerebrato ci dovesse prende a pernacchie o a sberle
  • ah, nell'ultimo caso, non porgere MAI l'altra guancia, ma restituire gli sganassoni. Con gli interessi

e' chiedere l'impossibile un atteggiamento di sto genere?

beh, io lo misi in pratica negli anni 90, quando essere gay non era ancora così cool e ai Pride eravamo 4 gatti spelacchiati.

qundi forse il contesto era ancor meno amichevole di quanto lo sia oggi. Eppure son qua ancora adesso...

Edited by freedog
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@freedog ma non puoi "prescrivere" il coraggio, l'orgoglio, la consapevolezza  di sè ecc. Sono sentimenti che i più guadagnano con il tempo, crescendo. Hai letto della mia esperienza, poco sopra? Ora dimmi tu come poteva una ragazzina di seconda media, presa per il culo da tutti perchè brutta e strana (persino dagli insegnanti) affrontare "a testa alta" la situazione. È impossibile essere forti da soli, prima bisogna essersi costruiti e fortificati ma ci vuole tempo e esperienza, che una ragazzina di quell'età -quanti anni si hanno in prima seconda terza media..?- non può assolutamente avere. 

 

Quindi è soprattutto responsabilità degli adulti, a quel punto -e non di chi viene bullizzato. E se c'è n'è qualcuno che addirittura favorisce quelle situazioni di merda lo licenzi. 

 

Io non mi sono mai sentito in colpa per essere gay, mi sono dichiarato prestissimo e addirittura ho cominciato ad avere guai perchè a 12 anni mi permettevo di scherzare in un certo modo con i miei compagni, ma ciò non mi ha salvato dalla solitudine e in definitiva da un'adolescenza/prima giovinezza del cazzo in un paese che odiavo (e in cui ero considerato una scandalosa cagna tanto da trovare difficile persino uscire di casa). Non se lo merita nessuno, direi 

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30 minutes ago, Rocco88 said:

@freedog ma non puoi "prescrivere" il coraggio, l'orgoglio, la consapevolezza  di sè ecc. Sono sentimenti che i più guadagnano con il tempo, crescendo. Hai letto della mia esperienza, poco sopra? Ora dimmi tu come poteva una ragazzina di seconda media, presa per il culo da tutti perchè brutta e strana (persino dagli insegnanti) affrontare "a testa alta" la situazione. È impossibile essere forti da soli, prima bisogna essersi costruiti e fortificati ma ci vuole tempo e esperienza, che una ragazzina di quell'età -quanti anni si hanno in prima seconda terza media..?- non può assolutamente avere. 

 

Quindi è soprattutto responsabilità degli adulti, a quel punto -e non di chi viene bullizzato. E se c'è n'è qualcuno che addirittura favorisce quelle situazioni di merda lo licenzi. 

 

Io non mi sono mai sentito in colpa per essere gay, mi sono dichiarato prestissimo e addirittura ho cominciato ad avere guai perchè a 12 anni mi permettevo di scherzare in un certo modo con i miei compagni, ma ciò non mi ha salvato dalla solitudine e in definitiva da un'adolescenza/prima giovinezza del cazzo in un paese che odiavo (e in cui ero considerato una scandalosa cagna tanto da trovare difficile persino uscire di casa). Non se lo merita nessuno, direi 

Ni'...

nel senso: certamente la faccia tosta o c'è l'hai o non c'è l'hai (e a me, modestamente, non è mai mancata).

però volersi bene, difendersi da soprusi/offese eccetera uno dovrebbe farlo anche solo per autodifesa o istinto di sopravvivenza;

e quando non succede, per esperienza (sai, nei decenni un po' di ragazzi bullizzati perché frocetti ne conobbi, più di qualcuno l'ho pure aiutato a superare il ricordo) so che 9 volte su 10 accade perché ci si sente sbagliati, difettosi, anormali, sporchi, fallati, colpevoli di turpi pensieri...

c'e' una vasta gamma di sentimenti di sto tipo, che portano quasi sempre i bulllizati alla conclusione che tutte quelle angherie in fondo se le meritano, che è tutta colpa loro, che era meglio non fossero mai nati eccetera

bene, il msg forte e chiaro che non smetterò mai di lanciare e' che, banalmente,

non è colpa vostra, perché non c'è niente di sbagliato in noialtri ne' qsa di cui ci dobbiamo vergognare.

 

per farlo, all'occorrenza bisogna farci rispettare anche con le cattive? Benissimo, no problem.

usiamo, usate anche sti metodi, se e quando dovesse servire.

non è farla facile dirla così, ma cercare di aiutarvi a superare il problema, uscendone molto più forti dentro. Pretendo troppo? Forse, ma quali sistemi concreti e funzionanti conosci per uscirne? Io altri non ne so; ripeto, piangersi addosso non è la soluzione.

MAI

Edited by freedog
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@freedog ma anche io ho fatto così, spero non ti sia passato il messaggio che secondo me sia giusto piangersi addosso o che non serva tirare fuori gli artigli quando serve..! Certe situazioni però degenerano e non si possono lasciare dei ragazzini soli ad affrontarle. O meglio, si può e si fa, ma è sbagliato.

Ad un adulto certamente puoi dire di tirare fuori le palle, ma con un adolescente è diverso. Lo puoi/devi spronare ad affrontare i bulli con coraggio, ma gli devi assicurare al contempo un contesto scolastico  ed educativo positivo. Insomma, bisogna che gli adulti  siano con lui mentre intraprende questa battaglia.  

Perchè al contrario alcune persone ne escono lese, come questa mia compagna di cui ho parlato, e non è giusto

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hum, mi fate passare la voglia di frequentare gente 😛

che posso dire ? credevo che ad essere problematici fossero solo i maschi eterosessuali, poi a malincuore ho visto che anche i gay possono comportarsi male, e mi è passata la voglia di avere frequentazioni... più che paura di traumi, vedo le frequentazioni come tempo perso.

in genere preferisco tenere un grande distacco con le persone, per evitare di restare invischiato nei loro problemi e perdere tempo.

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2 hours ago, nayoz said:

hum, mi fate passare la voglia di frequentare gente 😛

Ma cosa avete fatto?

Adesso per colpa vostra Nayoz nonuscirà di casa per altri dieci anni :D

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Dragon Shiryu
11 hours ago, PiNKs said:

Meglio di no. Mi picchierei da solo pensando a quanto stupido io sia stato.

o potresti dare qualche consiglio. A meno che da piccolo non eri testardo!

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davydenkovic90

Su questo forum, senza far nomi, io ho visto atteggiamenti di bullismo, mobbing e nonnismo. Anche ai raduni.

Per esempio, ricordo di un utente sulla cinquantina che, alla cena di un raduno, tra le tante piccole domande vessatorie e atteggiamenti vari, chiese a un ragazzo molto più giovane, di fronte a tutti, "a te piace fare pompini?" e, notato il suo imbarazzo alla domanda fuori luogo, proseguì con "ah no? Peccato!". Si giustificò poi nel topic post raduno con le solite frasette vigliacche e scuse di circostanza, ossia che erano scherzi, che "da un grande potere derivano grandi responsabilità".

Effettivamente, come dice Billie Jean King, "pressure is privilege". Il bullizzato, in un dato contesto, attira l'attenzione spesso perché ha delle caratteristiche invidiate o attraenti, cui il bullo segretamente ambisce, secondo me spesso legate al concetto di libertà, oltre che di merito. Gli omofobi, per esempio, sono tali  perché sono i primi a non essere a posto con la propria sessualità o col proprio assetto familiare e cercano un capro espiatorio in qualcuno che, a differenza loro, si è sentito libero di costruire le proprie relazioni seguendo un principio di ribellione alla morale oppressiva imperante. Una persona che ha una bella famiglia, che è stato cresciuto da figure genitoriali amorevoli e serie, uno che si è sposato nel sacro vincolo e ha una bella famiglia unita, e, più in generale, uno che è contento di se stesso, non ha motivo alcuno di prendersela con famiglie diverse dalla sua o con chi ha un orientamento sessuale diverso dal suo.

Il problema del bullo è anche che, e in effetti il bullo si manifesta proprio in queste circostanze, si guadagna l'appoggio della maggioranza in un dato contesto, perché spende molte energie nel piazzarsi su un piedistallo e finisce che i suoi atteggiamenti vessatori diventano la normalità per tutti, e quindi sempre avallati e mai criticati. E se per caso qualcuno prova a rivolgere anche solo un'innocua osservazione, o magari una critica costruttiva al bullo, si ritrova doppiamente vessato e a tempo record denunciato, isolato e ai margini di quel dato contesto. E' abbastanza deludente vedere questo in contesti gay, comunque capita eccome. Ma forse in realtà è un bene, e non è che l'ennesima prova della biodiversità dell'orientamento sessuale, che è ben distribuito tra la popolazione, non solo fra virili, effeminati, a destra e a sinistra, al nord e al sud, ma anche tra artefici e vittime di bullismo. 

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