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Nasce agapo l'associazione dei genitori omofobi!


sugar85

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Mi sono messo a spulciare un pò in quel sito... ma che ha in testa il creatore di quel sito? o_o cioè articoli su gay che si sono ricreduti e rimessi sulla "giusta" via (ma che unità di misura usano per dire che questo è giusto e che quell'altro è sbagliato? x_x)... dei genitori tragicamente disperati (beh con la cultura e l'informazione che c'è oggi,è normale che un genitore magari a primo impatto possa non rimanerci benissimo,ma neanche prenderla così in malo modo o_o) ... inoltre,perchè fa apparire gli omosessuali come persone non contente,malate e bisognose di cure?.. cioè non hanno mai pensato che magari uno possa vivere una vita felice e tranquilla con una persona del suo stesso sesso? No eh? immagino che l'idea non gli abbia sfiorato neanche l'anticamera del cervello a quelli o_o

mahhhhh >_<

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è sconcertante come ci siano persone che perdono il loro tempo con questa assurdità... rischiando di creare grossi problemi a noi omosessuali propondendo ai nostri genitori una cura come se fosse una malattia... stiamo sprofondando nel ridicolo :(

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0mophobo paua inside. Omg questi siti sono terrorizzanti  :(

Non è il primo che vedo, e non è il primo che mi fa inc@22are alla sola vista =/

Cmq non mi sembra molto visitato, le pagine sono indicizzate, ma poche, penso che si possa solo diffondere per spam.

Possiamo organizzare un DDos  :ok:

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a parte che cercare di far cambiare idee sessuali ha una persona è molto pericoloso.... non si riconoscerebbe più in se stesso... e quindi soffrirebbe moltissimo....

quindi considero genitori che fanno parte di associazioni di questo tipo, assolutamente egoisti... pensano solo a loro stessi e non al benessere del loro figlio...  non ci troverei niente di strano se chi fa parte di quella associazione sia un membro del moige... anzi dubito che non sia cosi...

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Oh mi tuffo in una discussione, dopo essermi doverosamente presentata nell'apposita sezione.

Irish, potevi dirmelo che c'era un post del genere.  :D:gh:

 

Per chi ancora non avesse letto nulla di me - grave mancanza, ma sono buona e vi perdono (e giù frustate) - sono una sciura di 32 anni, sposata con due bimbi. Bisex contenta e felice, con marito altrettanto bisex contento e felice. In casa nostra è normale incrociare amici omosessuali che si coccolano sul nostro divano mentre guardiamo un film. Oibò, è vero che ora siamo un po' incasinati e gli amici lontani è tanto che non passano di qui, ma il concetto rimane.

 

La premessa pallosa - vi abituerete ai miei sproloqui - è per dire che il mio pupetto di 5 anni (l'altro ha solo 16 mesi) sta crescendo in un ambiente molto free, per lui uomo/uomo - donna/donna - donna/uomo non fa differenza alcuna.

Mamma sua - e pure babbo - gli ha insegnato che l'amore è il motore che muove il mondo e che non importa chi si ama, basta amare!

Pertanto... mamma sua rabbrividisce ormai da secoli quando le capitano sotto gli occhi certe puttanate - si possono dire le parolacce? non ho studiato ad Oxford - che le smuovono il vulcano che ha dentro.

Bufala o meno - dubito che lo sia - è qualcosa di subdolo, di terrificante a suo modo. Qualcosa che non fa altro che minare la libertà dell'individuo, relegandolo a un ruolo di "malato", spiegandogli con paroline melliflue che può guarire, che può "tornare" (tornare???  ;) ) etero e smettere di soffrire per la propria condizione.

E i genitori incapaci di amare i propri figli per quelli che sono - però non ho ancora sentito nessun genitore lamentarsi perchè il figlio è biondo anzichè castano  :kiss: - si uniscono in associazioni più o meno ampie per aiutare - a far che? - altri genitori nelle stesse condizioni - quali?

Accanto a siti come questo e come quello di Acquaviva - brrr - ci sono quelli come quello del Narth.  :ok: Nicolosi e compagnia bella, e le loro stronzate su una possibile "terapia riparativa" (che cazzo, siamo automobili forse, che ci debbono riparare?) e su come sia possibile "rifiorire" e ritrovare la strada maestra - maestra de che??

 

Il guaio è che quando questi fanatici - altro non sono - riescono ad avere accoliti la situazione è destinata a precipitare.

Chiaro come l'oro che la Chiesa, in quanto tale, condanni  tutto ciò che va fuori dai canoni previsti, chiaro che inviti alla castità, unico modo concesso per viivere la propria omosessualità, chiaro pure che inviti alla preghiera, dicendo che affidando la propri vita a Dio, questi magicamente condurrà sulla giustra strada.

 

Quello che non è chiaro è che tali suggerimenti provocano danni.

Sul sito di Acquaviva c'è un passaggio che fa paura.

Si consiglia di osservare i propri FIGLI per scoprire al più presto eventuali pulsioni omosessuali, così da INTERVENIRE subito per OVVIARE il PROBLEMA.

ci rendiamo conto?

Mio figlio gioca con bambole, robot, camion, auto, collane, indistintamente.

E' timido, riservato, dolce e passionale.

Ha molti amici maschi, ma anche gioca volentieri anche con le bimbe.

Secondo quell'articolo, un bimbo come il mio presenta significativi segni di omosessualità latente.

:D

Ammesso e non concesso che sia così... qualcuno di loro potrebbe gentilmente dirmi DOVE STA IL PROBLEMA???

Omosessuale, etero, bisex, cane, gatto, coniglio... ma che diavolo mi importa!!! Tutto ciò che voglio per lui (e per l'altro, ovvio) è che sia FELICE.

E mi batterò fin che avrò vita perchè lo sia e perchè certe stronzate non arrivino mai a fargli del male.

 

Ecco, ho finito.

Porcaccia quanto chiacchiero.

Pigliatevela con Irish, mi ha portato lei qui!

In ogni caso sull'argomento... avrò altro da farvi leggere, che poi è il motivo per il quale la capa mi ha condotta qui. (ehi dove cavolo sta la faccina che arrossisce vistosamente??)

Ora scappo.

Sono capo di me stessa, ma se non lavoro nun magno.

A presto.  ;)

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Oh mi tuffo in una discussione, dopo essermi doverosamente presentata nell'apposita sezione.

Irish, potevi dirmelo che c'era un post del genere.  :D:gh:

 

[...]

 

Ecco, ho finito.

Porcaccia quanto chiacchiero.

Pigliatevela con Irish, mi ha portato lei qui!

In ogni caso sull'argomento... avrò altro da farvi leggere, che poi è il motivo per il quale la capa mi ha condotta qui. (ehi dove cavolo sta la faccina che arrossisce vistosamente??)

Ora scappo.

Sono capo di me stessa, ma se non lavoro nun magno.

A presto.  :kiss:

 

 

;) ;) :D

 

Il tuo post mi sta quasi facendo piangere  :ok:

Vorrei conoscere tanto una persona come te (in RL)..

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Ed è veramente subdolo il modo con cui introducono il malcapitato ad un susseguirsi di informazioni, domande e risposte che sembrano trasudare tolleranza, accettazione, comprensione, per poi dirottare progressivamente ed in modo quasi impercettibile verso le solite contromisure correttive.

 

Ecco questo è il punto più odioso secondo me.

Perchè le idee sono quelle trite e ritrite della malattia e della cura, però è proprio il modo in cui le propongono che è orribile perchè con questi toni "suadenti" fanno più presa sulle persone magari ancora indecise su cosa pensare...

Qui è proprio un problema di impostazione educativa che è sbagliata, gay o non gay, e sono daccordo con Sibyl75 sotto questo punto: i figli non sono "proprietà" dei genitori.

I genitori dovrebbero incoraggiare i figli a seguire la propria strada, non a seguire le aspettative degli altri.

A parte che io mi chiedo chi rimanga sano di mente con due rosari al giorno per sei anni... al massimo ci si reprime...

E poi tutta la fenomenologia del gay triste, depresso e privo di energie... ora, se proprio capita è perchè ci sono persone come quelle che costruiscono siti come questi che danno un'idea colpevolistica e tabuistica della sessualità...

Allora se uno si deprime per una delle infinite possibilità che possono portare a questi sintomi è automaticamente gay?

Cioè, o siamo "gai" sempre felici, spiriti liberi perversi privi di morale e di inibizioni, o siamo repressi, depressi, antisociali e portati all'isolamento?

Una via di mezzo no? :S

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  • 2 weeks later...

Rieccoli alla carica...

 

www. agapo.net/lettereerisposte/resuscitandolestreghe.html

www. agapo.net/lettereerisposte/famigliadifferente.html

 

(Copiateli e incollateli nella barra degli indirizzi)

 

Alcune delle loro nuove min*****e:

 

il pregiudizio più diffuso attualmente è quello che l’omosessualità promette la stessa felicità come la vita di coppia tra un uomo e una donna e questo induce molti omosessuali in comportamenti autolesionisti.

Ma che caspita vuol dire che induce a comportamenti autolesionisti?? Non si rendono conto di quanto sia ridicola questa affermazione?

 

Alla frase "Omosessuali non si diventa ci si nasce" loro rispondono:

un falso secco, nemmeno sostenuto dalla Lobby Gay

Mi pare di capire che - riguardo altre questioni - ci sono state delle dichiarazioni di persone che sentono di appartenere alla fantomatica lobby gay. Indicatele a tutti noi per cortesia, così la smettiamo di dibattere sull'esistenza della lobby!

 

 

Nella mia e-mail, basata su un testo preparato dal sito www.queerway.it, ho sottolineato il fatto che da anni la comunità scientifica ha un'opinione dell'omosessualità che non ha a che vedere con malattia, deficit, comportamento deviato, o altro. Di questo però non ne parlano.

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Complimenti a Sky, Sibyl, Lanx, Wotan e a tutti gli altri che sono intervenuti in questa cartella. Io vorrei aggiungere in breve qualche riflessione:

 

- premesso che le "cure" e le manipolazioni promesse da queste associazioni omofobe di matrice cattolica o direttamente pilotate dalla chiesa sono un abominio,

esse sono destinate a fallire. certo faranno comunque un grande danno, ma sono destinate a fallire. A noi compete di denunciarle e di smuovere l'opinione pubblica, sonnolenta e menefreghista, ma senza farci saltare i nervi (questa è la prima reazione, che anch'io ho avuto), ma sentendoci forti. Abbiamo molte argomentazioni e molte opinioni dalla nostra parte.

 

- la risposta a questo schifo, la più forte, dovrebbe essere sempre quella di manifestarci, con la parola innanzitutto, e poi con azioni e comportamenti, come gay, lesbiche e bisessuali e trans, perché alla lunga sarà un dato brutalmente numerico che conterà e peserà

 

- se qualcuno ha letto i miei posts, in generale, sa che io sono sempre molto preoccupato e solidale con i più deboli, esposti, per gli/le stessi/e omosessuali credenti che soffrono una condizione particolarmente dura. Ma bisogna che ognuno assuma se stesso (non lo dico per concludere: e se non lo fa, crepi!). E allora mi domando anche chi ci va da questi delle agapo, e perché ci va, e perché non si ribella. Dobbiamo cioè cercare di desertificare queste associazioni e manipolazioni con una emancipazione generale, totale, con più coraggio, e con una "lotta di classe" all'interno delle famiglie omofobe.

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Fatico a credere che qualcuno ci vada.

Prendo in esame varie lettere rinvenute sul sito di Acquaviva, che non si discosta certo di molto da questo. Gay che diventano omosessuali grazie alla terapia riparativa protata in auge dal Narth. E mi accorgo che sono tutte UGUALI. Ripetono a manetta sempre le stesse frasi.

"Ero omosessuale, ma non ero felice."

"Vivevo solo e avevo tanti incontri di sesso, ma non mi davano nulla."

"Sapevo che praticare era sbagliato e quindi mi affidai a Dio."

 

Ciumbia, gente, che fantasia. Tutti questi casi di gay che fanno la metamorfosi in etero, manco fossero Power Rangers, con alle spalle la stessa identica storia.

 

Va da sè, vero, che il sospetto che sia tutto pilotato e falso sorge mooolto spontaneo.

Anche perchè le lettere dei presunti "convertiti" presentano tutte caratteristiche molto simili e che corrispondono ai punti chiave che questa gente usa per definire l'omosessualità:

1) infelicità per la propria condizione, perchè innaturale

2) nessun rapporto stabile, solo sesso occasionale, che però non appaga

3) la fede ti può salvare, basta che tu dica a Dio di prendere in mano la tua vita e lui farà il resto

 

Chi ci crede?

Noi no.

Ma i genitori?

Oh sì.

I genitori sì!

E non solo quelli di qualche generazione fa. No, purtroppo. Ci sono un sacco di coppie di trenta-quartanni al massimo con figli piccoli che sbiancano quando sentono parlare di omosessualità e della possibilità di avere un figlio gay/lesbica.

In mano loro i consigli su siti come questo diventano come bombe a orologeria.

Ho parlato con una giovane terapeuta che mi diceva che spesso arrivano in clinica famiglie con bimbi in età prescolare - come il mio - chiedendo consigli sul da farsi, perchè secondo loro presentano chiari "sintomi" di omosessualità.  :asd:

Giocare con le bambole, anzichè coi robot, provare gli abiti di mammà anzichè quelli di babbo, desiderare collane e trucchi o peluche e preferire compagnie femminili... In tutto questo loro ci vedono un'omosessualità latente che può essere reindirizzata...

Fortuna che molti terapeuti spediscono i genitori di questi bimbi fuori dalla clinica a calci nel culo!

 

Io continuo ad augurarmi che non vengano presi sul serio, dalla scienza o dalla medicina, perchè a quel punto... tutto quello che scrivo per fantasia diventerebbe realtà.  :asd:

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Fatico a credere che qualcuno ci vada.

 

il sospetto che sia tutto pilotato e falso sorge mooolto spontaneo.

 

 

Vuoi dire che non credi che quei casi siano reali, e che siano messi là per fare "pubblicità" a queste associazioni? Insomma, "falso" O "pilotato"?

 

 

una giovane terapeuta mi diceva che spesso arrivano in clinica famiglie con bimbi in età prescolare - come il mio - chiedendo consigli sul da farsi, perchè secondo loro presentano chiari "sintomi" di omosessualità.  :asd:

Giocare con le bambole, anzichè coi robot, provare gli abiti di mammà anzichè quelli di babbo, desiderare collane e trucchi o peluche e preferire compagnie femminili... In tutto questo loro ci vedono un'omosessualità latente che può essere reindirizzata...

Fortuna che molti terapeuti spediscono i genitori di questi bimbi fuori dalla clinica a calci nel culo!

 

 

Purtroppo non tutti sanno che quando l'OMS ha derubricato l'omosessualità dalle malattie introducendo la famosa definizione "variante naturale" del comportamento sessuale, ha aggiunto anche un articolo, che prima non c'era, sull'identità di genere, in base al quale è considerata una deviazione avere comportamenti fin da bambino piccolissimo considerati tipicamente femminili (e viceversa). Se lo trovo lo cito. Quindi tutto quadra. Anche la distinzione tra omosessualità egosintonica e egodistonica è, al fondo, una buffonata: reintroduce la malattia in quest'ultima. E' trascrizione del dato sociale in medicina: l'omosessualità è scoraggiata (è il minimo che possa dirsi) in tutte le società ed è ovvio che il punto di partenza, al quale è necessario dare una spallata, di un/a omosessuale sia una certa egodistonia.

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Vuoi dire che non credi che quei casi siano reali, e che siano messi là per fare "pubblicità" a queste associazioni? Insomma, "falso" O "pilotato"?

 

Pilotati. Una buonissima parte. O, per lo meno, sfalsati.

Sono tutte troppo uguali. Mancano di personalità. E' come se fossero state composte dalla stessa persona che con qualche frase ad effetto in più o in meno ha tentato di renderle un tantinello diverse le une dalle altre.

Ma lo stile, la cadenza, i vocaboli usati non lasciano troppo spazio ai dubbi.

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Qui in Italia, ci sono certo gruppi reazionari cattolici (tipo Alleanza Cattolica o Opus Dei) che pur non occupandosi in primo luogo di omosessualità, si immedesimano benissimo nella mentalità omofoba perché è coerente con la loro identità e promuovono siti e gruppi di terapia, ma lì si sa chiaramente a cosa si va incontro... i loro siti non lasciano niente all'immaginazione  :rotfl:

 

Trovo, come avevo già osservato,  che il sito di Agapo sia particolarmente insidioso proprio perché non fa quasi cenno a motivazioni di tipo religioso, ma tenta di dare una dignità culturale e scientifica alle proprie teorie. Temo che prima o poi ce li ritroveremo a proporre attività di formazione per insegnanti...

 

Dietro a gruppi e siti come quello di Agapo ci potrebbe essere:

 

  • chi dalle varie terapie vorrebbe trarre un guadagno (pseudo-terapeuti);

  • genitori che non accettano l'omosessualità dei figli e cercano un sostegno alle loro speranze di "ravvedimento" dei figli;

 

E, purtroppo, questi gruppi li trovano, gli utenti: leggetevi un articolo (di un paio di anni fa) di Stefano Bolognini, che si era "infiltrato" in un gruppo terapeutico di tipo religioso:

http://www.stefanobolognini.it/cultura/psicologia/curagay.html#Anchor-48405

 

Quindi c'è chi ci casca... E oltre agli adulti omosessuali "soli e impauriti" (cito l'articolo), ci cascheranno proprio i genitori trenta-quarantenni a cui accennava Sybil, che si preoccupano se il figlio di cinque anni gioca con le bambole...: dopo che vengono "cacciati a calci" da terapeuti avveduti, sono pronti a rivolgersi ad Agapo e ad associazioni simili che predicano la prevenzione dell'omosessualità... magari senza troppi discorsi pseudoreligiosi! Non c'è bisogno che i presunti terapeuti siano scientificamente attendibili: basta che lo sembrino e che incontrino le esigenze di qualcuno disposto a credere alle loro teorie...

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Sono rientrato prematuramente dal viaggio di lavoro in Austria, e sono tornato ad occuparmi, in un attimo di tempo libero, di questi signori della AGAPO: come vi avevo annunciato, non sarei stato molto indulgente nei loro confronti, perchè ho ritenuto molto stomachevole l'intera impostazione della loro logica di approccio al "problema omosessualità", se di problema proprio si vuol parlare.

 

Vi riporto, di seguito, il testo della lettera che ho anticipato, in via bonaria, a mezzo email, ma che intendo trasformare in raccomandata A.R. qualora non intendano valutarla con le dovute attenzioni.

 

Spett.le Associazione AGAPO

(indirizzo ignoto)

 

 

 

 

Padova, 24/09/2007

 

 

 

ALLA CORTESE ATTENZIONE DI: sig.ra LAURA VAIME

 

OGGETTO: PRECISAZIONI SULLA VOSTRA ASSOCIAZIONE E SUL SITO WEB DIVULGATIVO www.agapo.net

 

 

Spett.le Associazione AGAPO e Gent.ma sig.ra Vaime,

 

Vi scrive un uomo di 33 anni della provincia di Padova, dopo avere attentamente e minuziosamente letto ogni più recondito meandro del Vs. sito web.

 

Tengo anzitutto ad evidenziare l'importanza della Vostra missione, quanto quella di chiunque altro desideri porsi al servizio di una “classe sociale” che, almeno presumibilmente, vive una condizione di disagio: è encomiabile e sicuramente di buon auspicio, allorché questo servizio venga prestato nella consapevolezza di concreti fondamenti, di ben precise nozioni e di una titolarità ad esercitare detta “missione”.

 

Mi preme, però, altresì evidenziare che il Vostro intento sia decisamente difficile da delineare con precisione, e che le “cure” cui alcune persone, volontariamente, potrebbero sottoporsi dietro Vostro consiglio per smettere di soffrire della propria “condizione psicologica”, non sono scientificamente riconosciute né approvate all'interno dello Stato italiano, né dell'intera Comunità Europea.

 

<<Le difficoltà e la sofferenza che l'omosessualità spesso implica, con una condizione psicologica che riduce le opportunità di una vita>>

Questa Vostra affermazione, per quanto veritiera, non trova applicazione alcuna in un Paese culturalmente avanzato come la Svezia, che dal 1995 riconosce le unioni civili omosessuali, e che da decenni riconosce l'omosessualità stessa come una condizione di vita normale: lo dimostra il fatto che Stoccolma sia da oltre 40 anni completamente priva di cruising-bar, battuage ed altri luoghi dedicati allo scambio sessuale.

La condizione di vita degli omosessuali, in quel Paese, è dignitosa, per nulla differente da quella degli eterosessuali, cosa peraltro spettante per diritto civile, non essendo gli omosessuali esentati da alcun obbligo o dovere nei confronti dello Stato.

 

Gli spunti bibliografici suggeriti dal Vostro sito web www.agapo.net riconducono ai consueti, triti e ritriti studi del dott. Joseph Nicolosi, il quale ha affermato, in un'intervista:

<<Un orientamento omosessuale non è mai una scelta. Uno stile di vita omosessuale può essere una scelta, ma non l'orientamento. La condizione sembra svilupparsi come risultato delle relazioni familiari, delle vicissitudini della vita e, in alcuni casi, c'è una predisposizione genetica o un'influenza sullo sviluppo prenatale, che può distorcere la successiva identificazione sessuale della persona.

Ma gli omosessuali non sono così dalla nascita - a dispetto della falsa impressione data dai mass-media con il sostegno degli attivisti gay. In realtà nessun eminente ricercatore sostiene che la biologia faccia di più che preparare la base per lo sviluppo dell'omosessualità. Natura e ambiente lavorano insieme.>>

 

Si tratta, dunque, di “concause” e, comunque, neppure il dott. Nicolosi esclude a priori la componente “natura” tra di esse, producendo come effetto il solito risultato, ossia che non si abbia alcuna certezza matematica e perentoria circa le ragioni dell'omosessualità.

 

Quanto alla liceità dei cosiddetti “interventi riparatori”, tengo a rammentarVi che siete semplicemente un'associazione priva di titolarità all'esercizio della professione medica, e come tale non potete fungere da promotori e divulgatori di mere “teorie scientifiche” non legalmente riconosciute nel nostro Stato con la qualità di “terapie efficaci”, inducendo più o meno volontariamente persone ad affrontare percorsi rieducativi che ad oggi risultano ancora sperimentali e non approvati dal Ministero della Sanità.

 

Riguardo ai link da Voi riportati, ad approfondimento della scottante tematica:

<<Lo scopo è quello di ribadire l’esistenza di una natura “data” da Dio e quindi di un genere maschile e di uno femminile, che non sono costruzioni culturali prodotte dagli uomini nel corso della storia>>

questa affermazione è più che sufficiente a delineare il quadro complessivo della scarsa obiettività scientifica  sia della Vostra che delle altre Associazioni a voi correlate, che si appellano ad un presunto “disegno divino”, sacro, indiscutibile ed inviolabile ogni qualvolta le argomentazioni terrene, concrete e pratiche iniziano a scarseggiare.

 

Sebbene l'ARCIGay risulti istituzionalmente l'associazione più “visibile” in campo sociale e politico nella nostra nazione, probabilmente ignorate il fatto che gli omosessuali non necessariamente vi si identifichino condividendone ogni punto di vista, ogni iniziativa ed ogni manifestazione.

E sicuramente, ignorate la realtà che ogni omosessuale non sia necessariamente un tesserato ARCIGay, né un militante, né un sostenitore, né tantomeno ideologicamente allineato con questa associazione.

 

Ma ARCIGay, almeno, ha un proprio statuto, una sede giuridica, ed è regolarmente registrata ai sensi del Codice Civile, Libro Primo, Capo II, artt. dal 14 al 35, che Vi consiglio caldamente di leggere, provvedendo al Vostro celere adeguamento ai sensi di legge, essendo il Vostro attuale assetto di dubbia e discutibile legalità, così come quello di Obiettivo Chaire e di qualsiasi altra “associazione fantasma” che tenda a praticare la divulgazione faziosa di informazioni di nessun fondamento oggettivo, facendo leva sul sensazionalismo di teorie (ribadisco TEORIE, non fatti scientifici inconfutabili) di medici illustri d'oltre oceano non accreditati presso la Comunità Europea, nonché di riletture e reinterpretazioni tendenziose delle Sacre Scritture, incorrendo così negli illeciti di:

- esercizio abusivo di professioni che richiedano particolare abilitazione (art. 348 c.p.),

- abuso della credulità popolare (art. 661 c.p.),

- pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose (art. 656 c.p.).

 

InvitandoVi ad una più attenta valutazione della nozionistica in Vostro possesso, nonché ad una approfondita riflessione su quanto qui espostoVi e ad un eventuale confronto e dialogo diretto con le parti coinvolte, sono certo vorrete quantomeno provvedere entro e non oltre 15gg dal ricevimento della presente alla rimozione del materiale sino ad ora pubblicato sul Vostro sito web www.agapo.net

 

Certo della Vostra piena collaborazione, confido in un cenno di riscontro positivo.

 

 

I più cordiali saluti

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Caro Lanx in qualche modo ha iricevuto già una risposta pubblica sull'home page di agapo

 

Al momento in cui tu scrivi e in cui io ti rispondo, non c'è nessuna novità sostanziale nella loro homepage che lasci presagire una risposta alla mia missiva.

Se ti riferisci al report dei loro sei mesi di attività, già c'era prima della mia email.

 

Nulla è cambiato... e comunque... c'è qualcuno così magnanimo da spiegare a 'sta signora che non si usano caratteri accentati negli URL delle pagine web??? :rotfl:

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Lanx,

complimenti per quella lettera: hai fatto una cosa veramente meritoria. :rotfl:

 

Clara,

sono d'accordo con quello che scrivi, e anche sul timore che questi si mettano a fare corsi di formazione per insegnanti...vista l'ipocrisia studiata del modo di comunicazione.

 

Sibyl,

certo che sono pilotati. Ma un mio amico fu avvicinato da quelli del Circolo Lepanto e potè

rendersi conto che queste associazioni non solo sono ben reali ma si organizzano capillarmente

con una rete di informazioni e passaparola - riuscì a liberarsene, pur essendo in un momento di oggettiva debolezza, ad es. rispetto alla famiglia, solo perché è un ragazzo molto intelligente e seppe come trovare la soluzione. So di altri casi analoghi, nonché di preti laureati in psicologia, che promettono soluzioni a ragazzi giovani e meno giovani in difficoltà...

 

 

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Lanx,

complimenti per quella lettera: hai fatto una cosa veramente meritoria. :rotfl:

 

A suon di sentirmi rimproverare che il mio dissentire dalla forma di manifestazione dei Pride sia un modo passivo di stare nell'ombra accontentandosi di lasciare le cose come stanno, mi sono stancato di stare a guardare... e ho intrapreso la MIA strada, come sempre.

 

Questo, per me, è solo l'inizio di una svolta nella mia vita.

 

P.S. dimenticavo... il testo della lettera è stato privato dei miei dati personali per il post sul forum, ma la AGAPO lo ha ricevuto in PDF su carta intestata, comprensiva di ogni mio riferimento.

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Questo, per me, è solo l'inizio di una svolta nella mia vita.

 

P.S. dimenticavo... il testo della lettera è stato privato dei miei dati personali per il post sul forum, ma la AGAPO lo ha ricevuto in PDF su carta intestata, comprensiva di ogni mio riferimento.

 

Beh, noi come Forum possiamo essere contenti. La notizia della creazione di Agapo il primo a darla è stato Equalmarriage (Equal scusa se ti out-o) ed è riportata sul sito di queerway. Poi è venuta la lettera di Lanx. Ora ci manca solo una lettera di Clara nella sua veste di Professoressa!

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La mia lettera è già spedita, ma non all'Agapo...  :) , vi farò sapere gli esiti della vicenda se avrò qualche risposta...

 

Accidenti! Straordinario...aspettiamo!

 

E risparmiami almeno la P maiuscola  :rotfl:

 

Era voluta, Clara! Ma certo sarebbe stato meglio un pi greco...

:D

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Clara non sò se puoi dirlo ma sarei curioso di sapere che lettera hai spedito.

 

DOBBIAMO IMPEGNARCI TUTTI PER ELIMINARE QUESTI ABOMINI (PER USARE UN TERMINE BIBBLICO)

 

Propongo la realizzazione di un portale informativo su internet specifico con documenti, testimonianze ed interviste a professori ed esperti che organizzi ed aiuti anche le vittime italiane di questi soprusi per combattere questo schifo. Ovviamente faremo una colletta per pagare il dominio (oppure si può prendere un dominio gratuito) ed ognuno potrebbe impegnarsi a livello locale per raccogliere più dati possibile e fare inchieste

 

Il dominio potrebbe essere www.exexgay.it

 

Qualcuno potrebbe obiettare che così facendo si riconosce questi gruppi come una realtà e che lasciandoli nell'oblio mediatico è la migliore soluzione ma io non ne sono affatto convinto credo che mettendoli pubblicamente in ridicolo possiamo riassorbire il fenomeno fino ad estinguerlo salvando contemporaneamente la qualità della vita di molte persone

 

Se volete posso rendere pubblico uno scambio di email che ho avuto con quelli obiettivo-chaire per evidenziare le loro distorture ideologiche. Lo scambio è avvenuto in un periodo bruttissimo della mia vita e devo dire che grazie  alla loro risposta ho capito che era meglio lasciar stare

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E' una buona idea, Massi :)

Io posso offrire la mia disponibilità a collaborare nella realizzazione/manutenzione del sito; premetto che non avrei molto tempo e non potrei farlo da solo (faccio siti per lavoro, si tratterebbe di lavorarci nei ritagli di tempo) però la mia disponibilità c'è :rotfl:

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ciao Sugar

 

interessante la tua idea... interessante anche che dopo le critiche, si stia pensando di fare qualcosa di concreto...

 

Agapo opera attraverso Internet, in questo modo le sue posizioni vengono amplificate in modo del tutto sproporzionato rispetto alla loro reale attendibilità, quindi sono d'accordo con te che proprio a questo livello bisognerebbe trovare il modo di contrastare le loro teorie...  Però, Sugar, credo che si debba cercare di intercettare la loro opera anche PRIMA che abbia fatto delle "vittime":  i "documenti, testimonianze e interviste" di cui tu parli dovrebbero essere indirizzati anche ai genitori che cercano di capire l'omosessualità dei loro figli. Credo che anche il sito dell'Agedo potrebbe dare uno spazio alle critiche alle pseudoterapie proposte da Agapo.

 

Scrivere direttamente ad Agapo può servire, ma avete visto cosa fanno delle obiezioni sensatissime che ricevono: pubblicano le mail critiche, inframmezzando al testo le loro osservazioni... quindi in qualche modo le utilizzano per pubblicizzare ulteriormente le loro teorie. Io credo che sia sostanzialmente inutile scrivere direttamente a loro, visto che danno per scontato di incontrare le obiezioni della "lobby gay"...

 

Ho semplicemente pensato di segnalare il loro sito a singole personalità ed associazioni professionali di psicoterapeuti... Infatti mi sembra che il loro modo di procedere sia ai limiti della legalità e delle norme di comportamento condivise dalla comunità scientifica, come dice LanX nella sua lettera. Ma allora è proprio la comunità scientifica che deve prendere posizione...

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E' una buona idea, Massi :)

Io posso offrire la mia disponibilità a collaborare nella realizzazione/manutenzione del sito; premetto che non avrei molto tempo e non potrei farlo da solo (faccio siti per lavoro, si tratterebbe di lavorarci nei ritagli di tempo) però la mia disponibilità c'è :rotfl:

 

E io posso occuparmi dei contenuti, testi e articoli, visto che comunque lo faccio abitualmente.  :D

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Qualcuno potrebbe obiettare che così facendo si riconosce questi gruppi come una realtà e che lasciandoli nell'oblio mediatico è la migliore soluzione ma io non ne sono affatto convinto credo che mettendoli pubblicamente in ridicolo possiamo riassorbire il fenomeno fino ad estinguerlo salvando contemporaneamente la qualità della vita di molte persone

 

Se volete posso rendere pubblico uno scambio di email che ho avuto con quelli obiettivo-chaire per evidenziare le loro distorture ideologiche. Lo scambio è avvenuto in un periodo bruttissimo della mia vita e devo dire che grazie  alla loro risposta ho capito che era meglio lasciar stare

 

La tua idea Sugar è molto buona e validissima in sé. Però bisogna prima di tutto capire quale dovrebbe essere il profilo (la tonalità - per usare un termine musicale) di questo sito. Secondo me:

 

- dovrebbe essere poco polemico (dico poco perché un po' di polemica è inevitabile, oltre che giusta), perché la polemica legittima chi ne è l'oggetto;

- dovrebbe mirare (come tu dici) a scoraggiare la gente ad affidarsi a simili associazioni, ridicolizzandole, mostrando che non hanno fondamento scientifico, pubblicando documenti che insistono sulla naturalità dell'omosessualità.

- riportare testimonianze e documenti di vario tipo, ad es il tuo scambio di mails va benissimo (e se ti va lo puoi già pubblicare qui).

 

Il sito dovrebbe avere un titolo generale, non essere un sito contro-agapo, stando attenti a non incorrere in querele. In alternativa, si potrebbe, come mi sembra suggerisce Clara, gestire uno spazio del sito di Agedo, anche perché gli obiettivi sono convergenti; inoltre daremmo più forza a una Associazione che si è già conquistato un suo spazio.

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Però, Sugar, credo che si debba cercare di intercettare la loro opera anche PRIMA che abbia fatto delle "vittime":  i "documenti, testimonianze e interviste" di cui tu parli dovrebbero essere indirizzati anche ai genitori che cercano di capire

 

Condivido pienamente! Tempo fà ho avuto uno scambio di e-mail con un giornalista gay che ha denunciato la cosa con una sua inchiesta e lui stesso mi ha confessato che la militanza è distratta e non si preoccupa del fenomeno. Tuttavia il danno è stato fatto e le testimonianze già si possono trovare. Sia chiaro che l'obiettivo della mia idea è quello di contrastare il fenomeno anche "togliendo l'acqua ai pesci" ma per farlo bisogna raccogliere testimonianze e fare anche molta, ma molta autocritica: molte di queste persone finiscono nelle mani di questi aguzzini perché rimangono profondamente feriti da certi comportamenti molto comuni all'interno del mondo lgbt e sono portati ad associare questi comportamenti molto, ma molto generalizzati come parte inscindibile dell'omosessualità

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