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[Rubino] Finalmente gliel'ho detto!


Rubino

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Non pensavo di riuscirci davvero... e, in effetti, non è stato tanto facile affrontare il discorso. In ogni caso sembra che il destino, almeno quella sera, abbia cercato di farmi coraggio e di spianarmi la strada.Prima un discorso di mio nonno sul "essere sempre onesti e sinceri" e sul "dare fiducia alla gente"... poi il fatto che tutti se ne sono andati a casa ad un orario ridicolo come mezzanotte, lasciandomi tutto il tempo per affrontare il discorso con il mio migliore amico, per il quale ho una cotta (leggete anche i topic Dubbi e paure sul C.O. http://www.gay-forum.it/forum/index.php?topic=9270.msg200965#msg200965).Quando tutti se ne sono andati, anche il mio "bersaglio" si è diretto verso lo scooter. Io sono andato con lui cercando di farmi coraggio e di chiedergli di parlare a 4 occhi. Era quasi arrivato al motore quando ho preso un respiro profondo ed ho chiesto "Devi tornare a casa subito?". Lui è rimasto un po' sulle sue, poi mi ha risposto "No, non ho fretta"."Vorrei parlarti di una cosa..." ho continuato.Lui si è guardato un po' intorno, capendo che era una cosa seria mi ha detto "Va bene, andiamo di là". Ci siamo diretti verso un luogo + tranquillo e, per mentre eravamo per strada, ho iniziato il mio discorso."Noi... siamo amici, vero?"Lui ci ha pensato un po' e poi ha risposto di si."Allora mi posso fidare di te?"Subito mi ha risposto che mi potevo fidare."E tu... ti fidi di me?"Ha iniziato ad agitarsi un po'... forse la stavo prendendo un po' troppo per le lunghe, ma non eravamo ancora arrivati in un luogo isolato e il silenzio che c'era tra noi mi innervosiva. "R., mi fai preoccupare se dici così. Che è successo?". Gli ho chiesto scusa, ma ho preteso una risposta."Si, credo di si. Non ho motivo di dubitare di te."Eravamo quasi arrivati..."Ora, se vorrai ascoltarmi, ti dirò una cosa... ma una volta che te l'avrò detta non la dovrai dire a nessuno, qualsiasi cosa succeda. Sia che tu decida di rimanere mio amico, sia che tu decida di non frequentarmi più".Deve avermi visto un po' scosso... mi ha solo detto "Manterò il segreto... e, non ti preoccupare, resteremo amici. Ora dimmi."Anche se non eravamo ancora arrivati, non c'era altra gente in giro e così mi sono tolto il peso che avevo sul cuore."A me piacciono i ragazzi..." L'ho lasciato uscire così... Si è bloccato un attimo sulle scale che stavamo scendendo. Io ho fatto altri due gradini e poi mi sono girato a guardarlo. Avevo un faro negli occhi e non riuscivo a vedere l'espressione del suo viso. L'ho sentito solo dire "Ah...". Mi sono girato e ho detto "Capisco se non vuoi più essere mio amico, solo che..." Si è ripreso un attimo e mi hai detto "Di questo non ti devi preoccupare! La nostra amicizia non si mette in discussione! Non cambia niente!".Sentirglielo dire mi ha fatto bene, ma ho dovuto ribattere "La prossima volta che ti abbraccerò, non sarà come prima".Sapevamo tutti e due che era vero, infatti non ha risposto.Abbiamo fatto ancora qualche passo e ci siamo seduti. Ovviamente ho chiesto spiegazioni, anche se, per la verità, la maggior parte del tempo è stato occupato da un ping-pong del tipo:"Sei sicuro?" "Si" "Sicuro-Sicuro?" "Si, sicuro" "Sicuro-Sicuro-Sicuro?" "Si, mettiti l'anima in pace""Ma a te piacciono le ragazze!""E' vero, ma questo non cambia il fatto che mi piacciono anche i ragazzi!""Tu mi prendi in giro!""No... non ti prendo in giro!""Dai... a te non piacciono i ragazzi""Si, invece""Sicuro?" e ricominciavamo così.Anche se cercava di darsi un contegno, era chiaro che era spaventato.Ma, come avevo già detto, a me piace molto questo ragazzo... e lui è tutt'altro che stupido. Prima ci ha girato intorno chiedendomi se mi piaceva qualcuno.Ho deviato il discorso dicendo che stava chiedendo troppo tutto in una volta.Ha insistito facendo nomi e io ti ho risposto che non mi interessavano "in quel senso". Alla fine ha detto "Dimmi una cosa... Se tu avessi un ragazzo, quel ragazzo potrei essere io? Non mentirmi, perchè conosco già la risposta!"Non so dire se l'ha detto arrabbiato... in ogni caso non avevo intenzione di mentire. Ho detto solo SI."Lo sapevo già... cioè, lo immaginavo""Quando l'hai capito?""Quel giorno che ti ho portato a casa in scooter, mi hai tenuto abbracciato stretto per tutto il viaggio""In effetti mi sembravi un po' rigido quella sera" ho scherzato.Ovvio che questo renda tutto più complicato.Sono tornato serio "Ora dimmi tu la verità. E' per questo motivo che sei così spaventato. Non mentirmi, perchè conosco già la risposta!""Non sono spavent..." Prima che potesse terminare la frase l'ho fulminato con lo sguardo. "Va bene" ha ammesso "forse un po'..."."Non devi avere paura di me. Ti rispetto troppo. Non farei mai qualcosa contro la tua dignità". Abbiamo continuato a parlare ancora un po' e poi mi ha detto."Se a te piacciono anche le ragazze... non potresti ignorare la parte che ti dice di guardarei ragazzi?". "Non funziona mica così! Non posso sciegliere di chi innamorarmi! Nessuno può farlo" "Uffa! Sforzati un po'. E' più facile un rapporto con una ragazza".Per farglielo capire dovevo ricorrere ad un esempio "Tu hai un buon cuore. Ma a volte questo ti fa star male e ti fa soffrire. Ma, nonostante il dolore che spesso ti fa provare... rinunceresti mai al tuo cuore e alla persona stupenda che sei?" Mi stavo per mettere a piangere.Anche questa volta non ha trovato risposta.Mi ha solo detto "Vorrei poterti dire il classico -"Non cambiare mai!"-. Sei una persona fantastica... se solo...". Mi sono messo a ridere nervoso. "Bhe... nessuno è perfetto!"gli ho detto. :asd:E' passata già una settimana. All'inizio rimanevamo a distanza. Ridevamo e scherzavamo, ma nessun contatto. Poi, la sera del giorno dopo, mi ha dato un buffetto sulla testa.E lentamente... poco a poco... un abbraccio... una carezza...Credo che la parte peggiore sia ormai superata. Ormai non lo spavanta più così tanto quello che sono e quello che provo, anche se ancora non lo accetta del tutto. Credo che abbia bisogno di un altro po' di tempo.La cosa strana è che prima della "rivelazione" ero io a cercare il contatto e lui a subirlo. Non veniva mai (o quasi) ad abbracciarmi. Ora è diverso.Adesso è lui che si avvicina e mi abbraccia e sono io che "subisco" (con piacere) le sue "coccole". Al contrario, io non vado più ad abbracciarlo di mia iniziativa perchè ho paura che possa pensar male... almeno per il momento.Scusate se ho scritto un po' troppo... ma, bhe... è stato piuttosto complicato...

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E' andata molto bene dai!Soltanto non capisco due cose....intanto quando dici "capisco se non vuoi essere più mio amico"...bhe mi lascia interdetto  :rotfl:  Cioè, ne parli come se dovesse essere la reazione standard  :look:Piuttosto se non fosse voluto essere più tuo amico sarebbe stato deprecabile, altro che "capisco"  :look:Poi anche lui SPAVENTATO...."Non devi avere paura di me"....cioè ma  :rotfl: Gli hai spiegato che non mangi nessuno?  :rotfl:

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Guest Raindrops88

Complimenti, veramente coraggiosissimo. E tutto molto ben dosato, in fondo, anche questo ha contribuito a spazzare via ogni suo dubbio su di te, col tempo. Facci sapere come evolve la situation :rotfl:

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ForbiddenLove

Rubino, sono contento per te che sia andata bene :rotfl: :rotfl: :ok:io e il mio amico (x me non è solo un amico e lui lo sa) chattiamo solo, non ci vediamo mai... se gli mando sms non mi risponde... ma, a parte qualche crisi in cui sbotto e gli scrivo che non mi va bene un'amicizia così limitata, apprezzo la nostra amicizia così com'è...io lo capisco benissimo, lui è aperto di mentalità ma tutti gli altri no... e lui ci tiene tantissimo al parere degli altri che, anche se non sanno, sospettano molto della mia diversità e del fatto che vado dietro a lui... così aspetto che la sera si connetta per chattarci... e quando non si connette, pazienza... penso sempre a lui, anche per questo non m'impegno a cercare di avere qualche relazione con qualche ragazzo gay... il mio cuore è suo, il mio corpo non muore senza una relazione ma il mio cuore senza di lui morirerebbe :rotfl: :rotfl: :rotfl:... scusate l'off topic

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Soltanto non capisco due cose....intanto quando dici "capisco se non vuoi essere più mio amico"...bhe mi lascia interdetto  :rotfl:  Cioè, ne parli come se dovesse essere la reazione standard  :look:Piuttosto se non fosse voluto essere più tuo amico sarebbe stato deprecabile, altro che "capisco"  :look:Poi anche lui SPAVENTATO...."Non devi avere paura di me"....cioè ma  :rotfl: Gli hai spiegato che non mangi nessuno?  :rotfl:
E' vero che sarebbe stato "cattivo" dirmi che non voleva più essere mio amico, ma è comunque una reazione che dovevo mettere in conto. In fondo, io sono di un paese molto piccolo e, si sa, la gente dei paesi piccoli tende ad avere una mentalità molto chiusa. Non per niente (anche se non l'ha detto apertamente) mi è parso di capire che la considerasse una cosa "sbagliata"... anche se forse è stata solo una mia impressione.Per il fatto che "non mangio nessuno", aspetta a dirlo... lui me lo mangerei volentieri  :rotfl:Parlando seriamente... è chiaro che, visto che ha capito subito che sono interessato a lui, sia spaventato.
io e il mio amico (x me non è solo un amico e lui lo sa) chattiamo solo, non ci vediamo mai... se gli mando sms non mi risponde... ma, a parte qualche crisi in cui sbotto e gli scrivo che non mi va bene un'amicizia così limitata, apprezzo la nostra amicizia così com'è...io lo capisco benissimo, lui è aperto di mentalità ma tutti gli altri no... e lui ci tiene tantissimo al parere degli altri che, anche se non sanno, sospettano molto della mia diversità e del fatto che vado dietro a lui... così aspetto che la sera si connetta per chattarci... e quando non si connette, pazienza... penso sempre a lui, anche per questo non m'impegno a cercare di avere qualche relazione con qualche ragazzo gay... il mio cuore è suo, il mio corpo non muore senza una relazione ma il mio cuore senza di lui morirerebbe  :rotfl: :rotfl: :asd:... scusate l'off topic
Da "penso sempre a lui" fino alla fine potrei averla scritta io.Per il resto non potrei accettare un amicizia del genere con lui.Ho bisogno di fidarmi di lui... e ho bisogno che lui si fidi di me... nessun compromesso.Se non fosse così, credo che preferirei tagliare i ponti... sono fatto così, ci starei troppo male altrimenti. Oltretutto io e lui siamo a 1000 km di distanza per tutto l'anno, salvo qualche mese durante le vacanze estive e le "feste comandate"... se quel poco tempo che siamo nella stessa città lui mi evitasse, credo che sarebbe imperdonabile.
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Complimenti, veramente coraggiosissimo. E tutto molto ben dosato, in fondo, anche questo ha contribuito a spazzare via ogni suo dubbio su di te, col tempo. Facci sapere come evolve la situation :rotfl:
Bravo... hai fatto bene !!! Vedrai che con il tempo le cose miglioreranno sempre più!
Grazie... speriamo bene...Vi faccio sapere! :rotfl:
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Bravo!! Complimenti davvero, il tuo racconto mi ha tenuto con il fiato sospeso... :eek:Quoto Zell, ora sarà tutto in discesa :asd:

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bravo, la rivelazione dei gusti è andata bene e sembra si vedino i suoi "benefici effetti".La dichiarazione la vedo dura con un tipo così dal punto di vista della reciprocità. :asd:

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Mi dispiace deludere quelli che dicono che dopo il C.O. è tutto più facile.Come vi ho già detto, ho fatto C.O. con il mio migliore amico... all'inizio è stata dura ma poi, nel giro di una settimana, la situazione è molto migliorata.Pensavo che avesse accettato la cosa... e invece no!Da quanto ho capito sta solo cercando di dimentirare questo piccolo particolare. L'ho capito sopratto perchè, quando inizio a parlare di questo, lui cambia subito discorso. Anzi, una volta mi ha perfino detto "Non farmelo ricordare, se no non riesco più a comportarmi come prima con te".La goccia che ha fatto trabboccare il vasto è stata domenica scorsa in macchina. Tornavamo dalla spiaggia con altri amici, quando hanno mandato in radio la notizia dei 2 gay che si baciavano davanti al colosseo e della conseguente manifestazione indetta per il 2 Agosto. Ovviamente io ho dato la mia approvazione alla manifestazione di pretesta, quando si gira lui e mi dice qualcosa che non ho sentito bene... ma suonava molto come "Mi sembra una cosa disgustosa". Non avevo sentito bene, e quindi ho chiesto di ripetere.Lui, naturalmente, ha detto che non aveva detto niente di importante.Potete immaginare come mi sono sentito? :salut: :) :cry:La sera non ho affrontato il discorso... eravamo stanchi e, anche quando siamo rimasti quei 5 minuti da soli, non avevo proprio la forza ne per chiedere, ne per ricevere spiegazioni. Mi ha detto solo che ci saremmo visti al campo il pomeriggio del giorno successivo.Il giorno dopo (Lunedì) non si è fatto vedere nè sentire per tutta la giornata (... e sa quanto mi innervosisco quando qualcuno non si presenta senza avvertire).Ieri, con l'appuntamento alle 9:30, si è presentato alle 11:00.Gli ho rivolto si e no un "ciao" e non l'ho guardato per tutta la serata. Tutti gli altri mi hanno visto nervoso e mi hanno chiesto se stavo bene... tutti tranne lui... :cry:Giusto a fine serata mi ha offerto un passaggio a casa... ma avevo lo scooter e cmq ero troppo arrabbiato. Non riuscivo a guardarlo in faccia per più di 3 secondi.Non sapevo se allo scoccare del 4° secondo lo avrei preso a pugni o gli avrei baciato quelle splendide labbra...Non lo so neanche io se voglio o non voglio essere arrabbiato con lui.Resta il fatto che non voglio amicizie finte... se mi vuole come amico, deve accettarmi come sono. Non si discute su questo.Stasera spero di riuscire a chiarire la situazione...

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  • 2 weeks later...

E' la cosa più brutta quando dopo aver fatto c.o vorresti parlare di argomenti "omosessuali" e invece cambiano discorso, che sottolinea chiaramente il fatto che non hanno ancora accettato la cosa...Dagli tempo, solo questo puoi fare al momento. :roll:

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NorwegianWood

Quanta pazienza bisogna avere con alcuni amici etero... Comunque tu cerca di stare sereno. Di certo non vuol farti del male, è solo molto impacciato nell'affrontare la cosa (e forse anche un po' immaturo). Dagli tempo e vedrai che, poco a poco, capirà. E quando sarà pronto fagli capire che non c'è assolutamente nulla che non va in te, nulla che lui debba accettare. Sei una persona onesta, sincera, che crede nell'amicizia. E non vuoi farlo arrosto! ;)Facci sapere e... in bocca al lupo! :roll:

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Scusate se rispondo solo ora... ma ho casa presidiata giorno e notte dai miei e poco tempo per scrivere...Comunque Grazie a tutti per l'interessamento.Detto questo... vi racconto come è andata.Era ora di tornare a casa e stavamo passaggiando uno vicino all'altro sul pezzo di strada che facevamo abitualmente insieme. Ho iniziato senza troppi preamboli, decisamente l'opposto della volta scorsa..."Non lo accetterai mai, vero?"Ovviamente non se la aspettava e ha risposto con un "Cosa?!" balbettato."Lo sai cosa..." gli ho risposto."Tu non hai "accettato"! Stai solo cercando di dimenticare."Era visibilmente in difficoltà... lo so che mi vuole bene, ma per lui significa mettere in discussione cose che credeva essere così per tutti."Io..."ha detto "Non lo so. Non so come mi devo comportare... per questo cerco di non pensarci...".Non era da lui... di solito affronta di petto tutti i problemi che si trova davanti. Mi sono innervosito:"Io sono così, G.!!! Ti avevo detto che non sarebbe stato facile. Nè per te, nè per me. Non cambierò solo perchè tu lo trovi più facile.E' difficile anche per me! Se vuoi che siamo ancora amici devi trovare il modo di accettare il fatto che mi piacciono i ragazzi. Di un amico non puoi scegliere quello che ti piace e gettare il resto. Non sono un Buffet... di me, o prendi tutto o non prendi niente."Forse mi sono lasciato prendere la mano, ma ero un po' arrabbiato.Lui ha abbassato lo sguardo."Trovi tanto digustoso ciò che sono?" ho infierito...Subito ha risposto di no, ma io gli ho ricordato che aveva definito "disgustoso" il bacio i 2 gay a Roma. "Sai come mi sono sentito?" gli ho chiesto."Non me ne sono neanche reso conto quando l'ho detto e, quando me ne sono accorto, ormai avevi sentito. Scusami. Non volevo farti star male."Mi sono calmato nel sentirlo così sinceramente dispiaciuto."Lo so che non volevi ferirmi... ma l'hai fatto. E la causa sta proprio nel fatto che cerchi di dimenticare. Io sono la stessa persona di prima... solo che, adesso, mi fido abbastanza di te da dirti questo mio segreto.""Cosa dovrei fare?" mi ha chiesto."Fammi delle domande" gli ho risposto "Tu sei spaventato perchè non riesci a capire. Allora, cerca di capire! Chiedimi tutto ciò che vuoi e chiarisci i tuoi dubbi".Abbiamo parlato per quasi 3 ore. Ore in cui ho cercato di fargli capire che non è importante chi si ama... l'importante è amare.Credo che abbia capito e ora siamo più legati e, quando ho voglia di parlare, non schiva il discorso. Ora va decisamente meglio... Credo che sia arrivato a capirmi ancora meglio la nottedi san Lorenzo... ma questo ve lo racconto un'altra volta.Ora devo andare.

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NorwegianWood

Per fortuna, fra tanta paura e confusione in testa, è un ragazzo intelligente e soprattutto ci tiene davvero a te. Insomma, è un amico! :sisi:Facci sapere come procede, magari approfittando dei momenti di pausa dal "presidio". ;)

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Ahh... la magica notte di San Lorenzo... :asd:Eravamo sugli scogli, vicino a mare, ma la serata si era prospettata noiosa già da subito: organizzazione e passatempi Zero e compagnia non proprio delle migliori. Avevo anche litigato con 2 miei amici la mattina, quindi avevo anche il morale sotto le scarpe.Io ho passato un po' di tempo accoccolato su una delle pietre che trovavo comoda, mentre il mio "amico" aveva ritenuto più confortevole sedersi su delle scale li vicino...I discorsi tra noi non sono stati molto eccitanti... andavano dal "Mamma, che noia!" al "Cazzo, che palle!". :gha:Per completare la serata, si è anche presentata (Non Invitata) una delle persone più viscide e meschine che conosca. Perfetto! :bah:In preda alla depressione mi sono alzato dal mio comodo rifugio e ho scelto di sedermi un gradino sotto al mio amico, esprimendo il mio disappunto sulla presenza di quel bastardo.A quel punto, non ho pensato molto... ho solo poggiato la testa sul suo ginocchio.  :look:Non cercavo un contatto con lui da quasi un mese...  :eek:Lui ancora non aveva accettato completamente il mio "Segreto" (quando c'è in giro gente ci riferiamo così ai miei gusti alternativi)... Ogni volta che lo tocco, ho paura che possa pensare chissà che cosa... che possa esserne spaventato o, peggio, disgustato.  :(Nervoso, ho alzato la testa interrompendo il contatto ma, a quel punto, è successa qualcosa di inaspettato...Semplicemente ho sentito una mano premere delicatamente sulla mia guancia e riportarmi vicino alla gamba. Poi, la mano si è spostata sulla testa e ha iniziato ad accarezzarmi dolcemente i capelli.  :D :D :eek:Ho strofinato la fronte sui Jeans in segno ringraziamento e mi sono affidato alle sue cure per un po'.Dopo abbiamo mangiato la pizza... ma la serata era noiosa e, verso mezzanotte, lui ha detto che tornava a casa.Non potevo certo criticarlo per questo, ma non volevo che quella serata finisse così presto... addirittura prima delle altre! Inoltre, se andava via lui, io non avevo ragione di restare.Come se non bastase, lui sembrava molto nervoso per qualcosa... dunque gli ho proposto di fare una passeggiata e che, dopo, ce ne saremmo andati entrambi.

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Ovviamente, appena fuori dall'udito degli altri, gli ho chiesto cosa lo turbava.Prima ha detto "niente"... lui, sempre protetto da un muro invisibile che lo difende dagli altri...Anche io avevo un atteggiamento simile prima ma, per lui e solo per lui, avevo buttato a terra il mio muro e mi ero mostrato vulnerabile. Ora era il suo turno.Lui voleva perlare e io volevo ascoltare. Era semplice.Ho richiesto... stavolta la risposta è stata "Non preoccuparti... è solo che... no, lascia perdere..."Non lascio perdere affatto! :no:Gli ricordo che di me si può fidare... che lui stesso ha detto che di me si fida... chiedo ancora una volta...Non credo di essermi mai avvicinato così tanto a un'altra persona prima... e non credo che qualcuno si sia mai avvicinato a me così tanto.Lui è diverso da qualsiasi altra persona che ho conosciuto e, allo stesso tempo, è molto simile a me.Soffriamo, Desideriamo, Temiamo, Vogliamo e Sognamo la stesse cose.Quella che doveva essere solo una passeggiata è diventata l'occassione di conoscerci meglio...Abbiamo messo a nudo cicatrici che troppo a lungo erano rimaste nascoste... le stesse ferite...Ci siamo resi conto di aver fatto un po' tardi quando abbiamo visto il sole sorgere dal mare. Accidenti, quanto abbiamo parlato...  :eek:Immagino che sia normale perdere il senso del tempo quando si allentano le catene che imprigionano il dolore.Siamo rimasti a parlare sino alle 6 del mattino, poi abbiamo deciso che era meglio rincasare.Io ero a piedi e lui con lo scooter. Mi ha sorpreso quando mi ha chiesto "Vuoi un passaggio?".Ho deciso di scherzarci sopra: " Wow... mi dai un passaggio! Che coraggio!" gli ho detto. Non ha colto subito la battuta e mi ha detto: "Perchè coraggio? Ho lo scooter". "Appunto" gli ho risposto io . :asd:Questa volta non poteva non capire il riferimento ad avermi dietro a così stretto contatto... proprio come quella sera in cui lui ha iniziato a sospettare :D :D :rotfl:Adoro la sua il suo splendido sorriso quando ride imbarazzato... :love:"SMETTILA IDIOTA!" mi ha detto "Sbrigati e saliamocene"!Sembra che le cose vadano bene per ora... speriamo di andare sempre meglio  :D PS: Scusate i 2 post consecutivi... ma non mi entrava in uno solo.. :D

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Non so + che fare... :D :) :cry:Ogni volta che credo che le cose vadano bene, succede sempre qualcosa che manda tutto a putt*ne.Due giorni fa, alcuni miei amici hanno iniziato a fare delle frecciatine di cattivo gusto sui gay. Potete immaginare come mi sono sentito, ovviamente...Speravo che lui mi avrebbe difeso o che, almeno, mi avrebbe chiesto se stavo bene. Invece... NIENTE.Neanche una pacca sulla spalla.Si può dire che non mi ha guardato per tutta la serata.Eravamo in un locale e io mi sono dovuto alzare e uscire fuori perchè avevo gli occhi lucidi e sentivo che sarei scoppiato in lacrime da un momento all'altro.Il giorno dopo sono sceso tardi e ho fatto un po' l'offeso... sperando che si interessasse e mi chiedesse cosa non andava.Si può dire che me l'abbiano chiesto tutti tranne lui.Niente... mi ha a malapena salutato...Ieri ho indossato la solita maschera di finta allegria con tutti ma, appena ne ho avuto l'occasione, mi sono avvicinato a lui e chi ho detto che avevo bisogno di parlargli.Volevo chiedergli come mai sembra non importargliene niente se sto male.Se era davvero questo quello che lui intendeva con "essere amici".Ha detto che andava bene... ma, alla fine, se ne è andato via senza che avessimo modo di parlare. Ho provato a chiamarlo sul cellulare, ma non mi ha risposto.Allora gli ho scritto questo messaggio:"Fammi capire...Quando hai detto ke siamo amici, erano solo belle parole?O l'hai detto solo per sentirti con la coscienza a posto?Pensavo che almeno su di te si potesse contare.Se non volevi parlare, bastava dirmelo in faccia."Non so + come mi devo comportare... :D :) :)

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Mamma mia mi hai fatto salire le lacrime agli occhi! Posso immaginare quello che stai passando ma credo che il tuo amico abbia solo bisogno di tempo. Tempo per capire se stesso ed i suoi sentimenti nei tuoi confronti. Forse ha solo paura di volerti bene, che il suo volerti bene possa diventare qualcosa di diverso e molto probabilmente paura di essere sottoposto all'impietoso giudizio della gente.

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Lo so... ci ho pensato molto anche io.Il problema è che non ho più molto tempo.Gliel'ho detto la sera tra il 15 e il 16 Luglio... e oggi è il 21 Agosto.E' passato + di un mese!Come se non bastasse io ho solo altri 20 giorni di vacanze... poi dovrò partire.Mi sento molto giù per questo... e la paura che lui mi consideri un mostro non mi aiuta per niente.Ho bisogno di sapere che lui è dalla mia parte adesso...Ieri non si è fatto vivo e non abbiamo potuto parlare... sempre peggio... :kiss:

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Siamo all'epilogo, immagino... :sisi::sbav: :cry:Sono decisamente deluso...Ieri sera abbiamo parlato. Non per merito suo, ovviamente.Ho dovuto prendere io la parola quando le nostre strade si stavano per separare e ogn'uno andava verso casa sua.-Ma ti è arrivato il messaggio?- gli ho chiesto-Si, mi è arrivato- ha detto sospirando.-E non hai niente da dire?-Guarda R., non ne voglio parlareQuesto mi ha lasciato un po' interdetto.-Non ne vuoi parlare? Sono 5 giorni che mi ignori! Quando hai intenzione di affrontare l'argomento? Ti rendi conto di come mi sento?Lui ha sospirato.-Ho bisogno del tuo appoggio G. Possibile che tu non lo capisca? Quando fanno quelle battute mi sento un mostro!- Ho detto riferendomi alle solite battutacce omofobe.-E cosa vuoi che faccia?- mi risponde lui -Non posso impedirgli di farle!--Ovvio che non puoi! Neanche io posso... e di sicuro non pretendo che lo faccia tu!- Ho alzato un po' la voce all'assurdità della sua insinuazione -Non ti chiedo di farli smettere! Ti chiedo solo di stare dalla mia parte, tutto qui. Una pacca sulla spalla, uno sguardo... anche solo per farmi capire che mi sei vicino! Lui incorocia le mani sul petto e inizia a fissare un punto lontano... deciso a non guardarmi in faccia.-Non sono tanto quelle battute a farmi male. Mi ferisce il fatto che tu non mi parli per così tanto tempo e il pensiero che tu mi possa considerare un mostro.-Non ti considero un mostro, non devi pensare questo!- mi guarda dritto negli occhi.-Però eviti di guardarmi la maggior parte del tempo. Come se ti facessi ribrezzo!-Non è per quello...-Allora per cosa?- gli faccio io.-È che sembravi arrabbiato e ho preferito lasciarti stare.In quel momento mi è parso di perdere il filo logico del discorso...-Scusami- gli ho chiesto -ti pare normale ignorare un amico che sembra avere un problema?--Sono stanco di addossarmi i problemi degli altri- mi ha detto secco.E' stato come uno schiaffo. Non sapevo come sentirmi... Arrabbiato, deluso, dispiaciuto...Lui non si era mai tirato indietro davanti a un amico in difficoltà... perchè ora?Ha detto che odiava le persone che non offrivano il loro aiuto a coloro che ne avevano bisogno... e ora mi negava il suo. Si stava comportando proprio come le persone che odiava.Era così sbagliato...-Allora mi hai preso in giro tutto questo tempo? Cosa volevi dire con "Ti puoi fidare di me"? E quando hai detto "Se potessi tornare indietro non permetterei a nessuno di ferirti" hai dimenticato di aggiungere "...ma ormai è troppo tardi, meglio lasciarti marcire."?-Non ho mai detto che ti lascerei marcire...-Ma è quello che stai facendo- gli ho detto ferito.Non ha potuto negare.E' rimasto in silenzio per un po'... poi ha detto.-Sono stanco di addossarmi il peso degli altri... ed essere trattato come una merda--Benvenuto nel Club- gli ho risposto amaro. -In ogni caso... quando ti ho trattato come una merda?--Mai- mi ha risposto -tu mai!--Oh...- ho detto sarcastico -Per questo hai pensato bene di iniziare a ragionare così con me. Logico.--E' difficile, R. Non ce la faccio. Ci ho provato ma non ce la faccio ad accettarlo.-Non ho mai detto che era facile. E se è difficile per te, prova un attimo a immaginare quanto lo è per me.--Non ce la faccio, R.- ha detto a voce bassa.-Sforzati di più, dannazione!- ho pregato.-Non posso. Non posso combattere contro me stesso. Ma non voglio che tu pensi che non tenga a te...--E cosa dovrei pensare? Se ci tenessi non mi abbandoneresti.-Si è fermato per un po' a riflettere.-Allora, evidentemente, non ci tengo a te- ha detto secco.Probabilmente, se in quel momento mi avessero pugnalato al cuore, non sarebbe uscita neanche una goccia di sangue.Siamo rimasti in sienzio per molto tempo. Io non riuscivo a parlare. Quando ci provavo, le labbra si muovevano... ma non usciva neanche un filo di voce.Ha ripreso lui.-Io voglio continuare come se non me l'avessi detto. Voglio tornare a prima. Se non vuoi, la nostra amicizia finisce a causa tua.--Non ci provare neanche- gli ho detto ritrovando la voce.- Non ci provare a far cadere la colpa su di me. Sei tu che non vuoi sforzarti per la nostra amicizia. Vuoi che siamo amici lo stesso? D'accordo! Allora dimmi cos'è l'amicizia.È rimasto in silenzio per un po'.-G., dimmi. Cos'è l'amicizia?-ho richiesto.-Lo sai, R...-No, non lo so. Non so più niente!Ho continuato a chiedergielo per 1/4 d'ora. Nessuna risposta.Alla fine mi ha detto -Se te lo dico, tu capisci...-Non ho ancora colto il senso di quella frase.Dopo è tornato a ripetere -Non ci tengo a te.-Non so perchè, ma le uniche parole che sono riuscito a dire sono state -Non ti credo--È così R. Non ci tengo a te.- Non so se era per la stanchezza, ma aveva gli occhi un po' lucidi.Forse è per questo che ho ripetuto -Non ti credo--Trova qualcun'altro che ti dia appoggio. Io non sono abbastanza forte. Non ci tengo abbastanza.-NON TROVERÒ "QUALCUN'ALTRO!- ho urlato -Io ho scelto te. Di chi altro dovrei fidarmi. Ho scelto te perchè, anche in questo momento che ti stai comportando da vero stronzo, sei una persona 100 volte migliore di tutti gli altri che conosco. Probabilmente sei la persona a cui tengo di più su tutto il pianeta. Ti voglio un bene dell'anima.Mi ha guardato per un attimo. -...come amico- ho aggiunto.Ha sospirato.-Per te ve bene se non parliamo più del tuo Segreto? Ci rimarrai molto male.-Ho proprio parlato al vento -Si, ci rimarrò male. Ma passerà...-Si è lamentato della mia risposta.-Insomma, G. Cosa vuoi che ti dica? Che me ne torno a casa felice e contento?- ho sbottato.-Non voglio che ci stai male, altrimenti ci sto male anche io...-mi ha detto.-... ma stai meno male che in questa situazione, giusto.- ho concluso.Ha abbassato la testa. -Non ci tengo a te, R... ma tu sai come sono.--Pensavo di saperlo... ma credo di aver preso un granchio... Non so come sei. Dimmi che vuoi dire.-Si è rifiutato di darmi spiegazioni sull'ultima frase. Ha detto che è una cosa che io stesso ho detto, ma non pu dirmela xkè renderebbe tutto più difficile. Ho insistito, ma niente... non me l'ha detto.-Va bene- ho concluso -Non parleremo più del mio segreto. Da adesso ricomincerò a portare la maschera che ho portato per 20... quella del ragazzo felice e spensierato. Ma tu saprai sempre che è solo una maschera.-Ha annuito.GLi ho lasciato una frase su cui riflettere, però. -Sai- gli ho detto -da bambini, quando si è da soli nella propria stanza, spesso si ha paura dei mostri. Allora ci hanno insegnato che dovevamo chiudere gli occhi e ignorarlo. Così il mostro se ne sarebbe andato. Incredibile come certi insegnamenti ti rimangono impressi, vero?--In questa metafora, tu saresti il mostro e io il bambino?- mi ha chiesto.-Si- gli ho risposto -... ma io speravo che tu fossi cresciuto abbastanza da poter affrontare il mostro-Ci siamo salutati e ce ne siamo andati a letto così.Ci stò davvero male e il fatto di dover uscire tra un'ora come se niente fosse mi sfinisce.Mi sento vuoto... completamente prosciugato. Non so che fare... :sbav: :sbav: :kiss:

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Questa frase: "Non ci tengo a te" mi sa tanto di voler smontare in te l'enorme sentimento che hai per lui perchè non riesce a gestirlo ed anche per darti la colpa di un'eventuale rottura della vostra amicizia. Credo che se tu potessi leggerli nella mente troveresti una confusione maggiore della tua. Probabilmente ha paura che stando dalla tua parte gli altri possano pensare che lo fa perchè anche lui è gay e quindi sarebbe esposto all'inevitabile tiro al bersaglio di battute e frecciatine varie. Ho sentito fin troppe volte negli ultimi tempi ragionamenti simili: "Ah conosci e frequenti gente gay? Allora lo sei anche tu"... e giù con le lingue biforcute che tagliano, cuciono e fanno anche il ricamino :kiss: Io credo che questa esperienza ti servirà per capire chi è veramente quello che credevi un grande amico e se la vostra amicizia finirà sarà esclusivamente colpa sua. Davvero mi chiedo con che faccia tosta possa pensare di farti un ricatto simile - o fingi oppure addio - roba da matti.

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  • 1 month later...

Non avevo ancora pianto davvero...

Cioè, si... qualche lacrima... ma non me ne accorgevo neanche... semplicemente perdevo acqua dagli occhi e mi ritrovavo con le guance bagnate... non mi sentivo triste quando succedeva... magari solo un po' giù.

Stasera, invece... non so neanche come è iniziato...

Stavo passeggiando tranquillo per la stanza quando ho sentito una morsa al petto, che saliva e saliva... fino ad arrivare ad attanagliarmi la gola. Ho iniziato a singhiozzare forte... quasi urlavo...

Ho preso a piangere violentemente... non mi era mai capitato prima.

Non so quanto è durato, mi sono steso sul letto e mi sono lasciato andare.

Per fortuna ero solo a casa... altrimenti mi avrebbero certamente sentito...

Mi ero fatto la doccia e ora ho di nuovo la frangia sporca di lacrime... accidenti...

 

Non capisco perché è successo adesso... non ci vediamo ne sentiamo da quasi un mese.

Perchè?...

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Non capisco perché è successo adesso... non ci vediamo ne sentiamo da quasi un mese.

Perchè?...

Talvolta il cervello erge una sorta di "barriera" (non so definirla meglio) per arginare il dolore eccessivo. Probabilmente inconsciamente si crede così facendo di poter nel frattempo rielaborare o dimenticarsi del problema. Ovviamente però il problema rimane, lo si aggira, lo si ignora finchè vuoi, ma non rimuovendolo inesorabilmente prima o poi si ripresenta, ed ecco che arriva la crisi di pianto/rabbia/panico - l'overflow. E poi, finchè il problema non si risolve, la storia si ripete in un ciclico sussegguirsi accumulo --> overflow --> accumulo --> overflow e via dicendo. Almeno, così capita a me.

Quanto al resto, leggere il tuo intervento del 22/8 mi ha messo addosso una tristezza immonda. Un abbraccio virtuale, per quel che può valere. Consigli mi guardo invece dal darmene, perchè mi sono trovato in una situazione in tutto simile a questa e, mirabile dictu, non l'ho gestita bene.

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Quoto assolutamente quello che dice Eru sulle cosiddette difese del nostro cervello...

Quando queste "vengono meno" si ha una sorta di crollo emotivo... si piange disperatamente, si ha voglia di urlare, di buttare all'aria qualunque cosa si abbia sottomano....

Succede quando si è deboli a causa di forti delusioni, di tradimenti (e io quello del tuo "amico" lo definirei proprio così.... se c'è una cosa che mi fa imbestialire è proprio il tirarsi indietro di quelli che si definiscono amici).... e ti lascia sfinito.

 

Non posso fare altro che dirti che tutto passa... anche il dolore. E che c'è sempre la speranza che la situazione con il tuo "amico" migliori.. e la certezza che, con o senza lui, le cose si sistemeranno.

 

Ciao... :love:

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Sì Eru ha ragione, probabilmente avevi bisogno di tempo per poter rielaborare il dolore ( inconsciamente tu hai probabilmente rivissuto e rielaborato

in parte riuscendo a razionalizzare, l'evento traumatico, in modo da renderlo emotivamente sopportabile ) questo non significa però che sarai condannato a riviverlo ciclicamente, per giunta in associazione di rabbia e panico ( come purtroppo capita ad Eru che ha una dinamica da sindrome/depressione post traumatica -- la coazione a ripetere il dolore e il panico: ovvero la paura dell'imprevisto ) può essere che semplicemente

tu avessi bisogno di esprimere il dolore e che poi si ripresenti in forma melanconica per poi scomparire ed essere consegnato all'archivio della memoria

chiuso in una di quelle scatole, che stanno nella penombra della nostra coscienza.

 

Un abbraccio anche da parte mia :love:

 

Eru, mannaggia...cosa vuoi "gestire bene", quando il panico è il sentimento dell'ingestibile

in questi casi forse dovresti importi di non pretendere di poter gestire un abbraccio anche a

te :ok:

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ho letto la storia per intero e con una certa immedesimazione. devo dire che è davvero struggente, pareva di leggere un racconto su un libro! mi è capitata una cosa del genere tanti anni fa, una persona che allora era "il mio mondo"  a cui da  tanti anni non dico più di più di "ciao" e che (fortunatamente) non penso da tantissimo tempo. non dico certo che sia questa la tua situazione....

di solito chi si comporta in questo modo secondo me ha paura di qualcosa, forse di ammettere a se stesso quello che si è. Lui mi disse "ho paura di diventare come te se ti frequento" (fanculo a lui!)  :love:

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La mente ha strani modi di proteggerci, alzare un muro per poi sfondarlo in seguito è uno di questi.

Come ho detto poco fa ad una mia amica, il tappo emotivo ha bisogno di saltare qualche volta, è normale e benefico e allenta la pressione che abbiamo dentro, una bottiglia di champagne che ha bisogno di sfogare per non esplodere facendo saltare involucro e contenuto.

Hinzelmann ha pienamente ragione, il dolore è stato attenuato nel corso di questi mesi affichè divenisse sopportabile e sfogabile in qualche modo.

 

In bocca al lupo per il futuro  :love:

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Grazie a tutti ragazzi...

 

non hai mai pensato che anche llui provasse qualcosa di più che un amicizia per te?

Si, briciola, ci ho pensato...

Sarebbe una spiegazione più che plausibile visto che è passato dall'essermi vicino al tenermi lontano da un giorno all'altro. Quel giorno abbiamo fatto un pijama party a casa di un amico. I suoi non erano in casa e... beh, come dire... ho dormito nel letto matrimoniale con il padrone di casa :love:... e addosso avevamo solo dei boxer molto aderenti :ok:.

Non l'ho deciso io... è successo così! E comunque non abbiamo fatto niente! Ho anche lasciato la porta della camera aperta.

 

In ogni caso non mi voglio illudere... ci sarei più male dopo...

In ogni caso, anche se provasse qualcosa di più... se non la riesce a tirare fuori, è inutile...

 

Accidenti... mi ricordo che poco prima, quella stessa sera, eravamo andati a prenderci una Crepes. Mentre gli altri non c'erano gli avevo detto "Mmmm... queste crepes sono buonissime". Lui, che ha una notevole passione per i dolci, mi da pienamente ragione.

In quel momento lo ho stuzzicato aggiungendo "... e anche il ragazzo che le faceva non era niente male!".

Lui ha subito negato... ma quello che mi ha stupito è stato il fatto che ha aggiunto "Io sono molto più carino!".

Dopo una pausa di qualche secondo per riprendermi dallo shock, ho fatto finta di osservarlo e ho confermato dicendo "Si, in effetti sei molto meglio tu". E ci siamo messi a ridere...

 

Come si fa a cambiare atteggiamento così da un giorno all'altro?

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