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Siamo in troppi


Rigoletto

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e allora l'unico modo è prendere e colonizzarli come abbiamo fatto in passato per il paesi dell'america latina, perchè nessuno fa qualcosa per nulla in cambio, tipo impiantarci delle fabbriche e sfruttarne il basso costo del salario ecc ecc

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Hinzelmann

L'America Latina mi risulta indipendente dai tempi di Simòn Bolivàr ( 1830 ) ovvero da anni in cui l'Africa era ampiamente inesplorata e colonizzata solo nelle fasce litoranee, per lo più a fine di scalo commerciale marittimo e per la tratta degli schiavi in America. Come fai a sostenere seriamente che senza colonialismo per l'Africa sarebbe stato meglio ed al contempo che per risolvere i suoi problemi occorrerebbe invece ricolonizzarla, come si è fatto con l'America Latina ( continente che è stato colonizzato grazie ai negri deportati dall'Africa stessa...) ? :eek:Capisco voler fare gli originali, ma se si va contro la logica si risulta solo strani

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Paradossalmente il miglior aiuto che si potrebbe dare al terzo mondo verrebbe proprio dal disinteressarsi di loro, nel senso che se le grosse multinazionali e potentati vari se ne fregassero allora scoppierebbero le contradizioni di quei popoli.Ovviamente non si risolverebbero pacificamente, ma la pianta del progresso, del benessere e della libertà quando è ancora piccola e debole deve essere innaffiata con il sangue dei tiranni e degli sfruttatori. Crudo ma realista, altrmenti certi paesi nella loro storia non avrebbero conosciuto il "grande balzo" che ha permesso di rompere con il passato o di realizzare l'industrializzazione in tempi rapidissimi.Secondo voi quanto durerebbero le oligarchie dominanti nella penisola arabica, o certi dittatori e sovrani asiatici, se venisse meno l'interesse di chi, grazie a quei regimi corrotti e polizieschi, realizza profitti enormi?

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Paradossalmente potrei anche essere d'accordo, ma il punto è un altro. Questi processi di "secolarizzazione" (chiamiamoli così, anche se mi rendo conto che non è un termine adeguato), se lasciati in balia degli eventi potrebbero metterci decenni a stabilizzarsi e creare stati dalle economie almeno stabili. E tutto questo tempo non c'è. Sugar parlava dell'anno 2100, tra poco più di 90 anni. Possono sembrare molti, ma in termini di sfruttamento delle risorse sono pochi. Senza una seria politica a livello mondiale, volta a fermare i conflitti in corso e a stabilizzare le economie, non c'è verso che la situazione africana "si risolva da sola". E lo stesso vale per gli altri paesi.

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penso che nessuno si interessi veramente delle popolazioni africane perchè non ci sono interessi in ballo, tipo pozzi petroliferi o altro, se noi li lasciassimo nella loro indipendenza credo metterebbero millenni prima di arrivare a una condizione decente, noi avevamo gli acquedotti gia ai tempi dei romani.Per quanto riguarda l'america latina non è più una colonia degli stati europei ufficialmente ma sono ancora sotto il controllo politico degli usa o degli europei economicamente e politicamente, vedi tutti i colpi di stato finanziati dagli usa e gli accordi per le materie prime fra quei paesi e noi ecc.

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Scusa, eh, sono 2 pagine che stiamo dicendo che intorno all'Africa ci sono in ballo molti interessi e tu te ne esci così? Ma le leggi le risposte degli altri?Comunque, a parte che l'Egitto è in Africa, ed è un po' più vecchio dei Romani, e Cartagine è (era) in Africa, e anche quella è un po' più vecchia dei Romani, e tutti e due mi pare abbiano dati interessanti contributi allo sviluppo della cultura umana, che l'Africa non abbia risorse è una tua opinione. A parte che il petrolio c'è, magari non quanto in Arabia saudita, ma c'è, l'Africa è al primo posto per la produzione di oro e diamanti, tanto per dirne una.

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Guest Lover_Of_Darkness

Purtroppo i paesi poveri sono in una situazione insostenibile, possiamo mandare aiuti e cazzi e mazzi...ma non riusciremo MAI a risolvere questo problema. I paesi ricchi sfruttano i paesi poveri...sfruttamento della terra in primis, ma la gente poi finisce per crepare di fame... Guardacaso, i paesi dell'africa che hanno il petrolio...non sono messi cosi male come altri...che sono ancora con le lance e i bastoni...

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L'Africa è sostanzialmente sottopopolata, il colonialismo ha distrutto tutta una serie di rapporti socio-tribali che gestivano - nel bene e nel male - le risorse (la fame in Africa nasce con la decolonizzazione, quando masse enormi non servono pià come carne da macello a quattro soldi).Il continente è ricco di risorse, il problema che sono mal distribuite e in mano ad oligarchie a loro volta asservite.O gli africani riprendono, aggiornandola, la propria lotta per l'emancipazione, o altrimenti non ne verranno fuori. Il nostro contributo resterà sempre limitato, e spesso (vedi missionari ed altre istituzioni) finalizzato ad altri scopi.

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Si ma non credo che prima che arrivassimo noi a colonizzarli vivessero tutti felici e contenti senza morire di fame, poi l'egitto difatti è uno dei pochi paesi dove cè l'islam moderato e dove cè ricchezza e la gente non muore di fame e sta relativamente bene, hanno anche aziende importanti come la telefonia mobile, difatti la wind è egiziana

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questo però è come dire che noi stavamo peggio prima della calata dei lanzichenecchi.O che ai maya è stato fatto un favore.E che gli indiani d'america ora sono felici perchè hanno conosciuto il progresso grazie ai colonizzatori.Intanto c'è da chiedersi che se ne può sapere, essendo la storia un tantino lacunosa sull'africa di un tempo... secondo poi basta vedere come vivono ancora alcuni aborigeni qui e lì al mondo. Che non hanno quel che abbiamo noi, ma campano da secoli pure loro e mi sembrano abbastanza felici di poter vivere come gli pare e di cambiare secondo i loro tempi, e non perchè qualcun'altro li costringe.Ancora poi quando si è andati a colonizzarli e li si è schiavizzati quanto sono stati felici! Così tanto che chiedevano loro d'esser caricati sulle navi...

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Si ma non credo che prima che arrivassimo noi a colonizzarli vivessero tutti felici e contenti senza morire di fame
Morivano di fame esattamente come ora, ma almeno liberi dalle masturbazioni mentali e dai casini della nostra società, che ha portato loro il dolore della guerra per gli interessi legati al petrolio.Se proprio il mio destino dovesse essere quello di morire di fame, vorrei almeno farlo senza qualcuno che rendesse ancora più insopportabile la mia sofferenza.
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Si ma non credo che prima che arrivassimo noi a colonizzarli vivessero tutti felici e contenti senza morire di fame, poi l'egitto difatti è uno dei pochi paesi dove cè l'islam moderato e dove cè ricchezza e la gente non muore di fame e sta relativamente bene, hanno anche aziende importanti come la telefonia mobile, difatti la wind è egiziana
Apparte che l'Africa non è interamente musulmana, anzi. Praticamente oltre al Maghreb e all'Egitto gli stati musulmani quasi non ci sono, anche perché olandesi, inglesi, portoghesi e compagnia cantando erano cristiani.Poi dire che in Egitto c'è ricchezza è una parola grossa, il fatto che ci siano magnati e grosse holding non elimina il problema della gente comune. Tra l'altro Mubarak ha installato una sorta di dittatura, quindi se proprio vogliamo prendere un esempio di stato africano che sta messo benino c'è il Marocco che a quanto so ha almeno una casa reale un filo intelligente.Per il resto del discorso ho visto che hanno già risposto altri, quindi non aggiungo altro a parte notare che continui a contraddirti da solo.
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Ogni popolo deve fare il proprio percorso, la sua storia. I salti non portano grandi risultati, a maggior ragione se vengono imposti dall'esterno, anche se magari con buoni propositi.Riguardo all'Egitto, è laico perchè il regime di Mubarak lo consente, ma a livello di massa la realtà è diversa.Pensare che fino a 30 anni fa tutto il mondo arabo era percorso da fremiti laici e progressisti, al massimo si sentiva parlare di conservatori islamici ma ben lontani da quegli islamici che stiamo conoscendo.Qualcosa si è inceppato o è fallito, visto che le masse invece di progredire tendono a regredire.QUesto fenomeno lo vediamo in quell'area per ora, ma esistono possibilità che accada (in modo ovviamente diverso) anche da noi. Basta vedere come nessuno (almeno in Italia) abbia il coraggio di ribattere nei modi dovuti (cioè a muso duro) al sovrano reazionario e xxxx (mi autocensuro se no mi sgridano) che regna in uno staterello extracomunitario confinante con Roma.

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Forse la vedo male io, ma credo che da come vanno le cose, qui non credo si riuscirà a far cambiare idea alla gente, diminuire lo sfruttamento o gli interessi delle multinazionali etc... Anzi, credo che proprio il fatto che il termine del 2100 sia così vicino (e quindi "ormai troppo tardi" per quelli che hanno gli interessi maggiori nel non cambiare le cose) porterà queste persone a pensare "Ma scusa, tanto io non vivrò così a lungo... perchè rinunciare a un fracco di soldi in più solo per il bene del mondo? E chissenefrega...".Se davvero riusciremo a rimettere a posto i nostri numeri credo che ci servivrà una sorta di "reset".Non credo che con la politica e la diplomazia si riuscirà a raggiungere molti risultati positivi (anche se tentare non nuoce... anzi...) per il semplice fatto che limitare le nascite sarebbe limitare una libertà fondamentale dell'essere umano e se può funzionare da qualche parte, da altre parti invece non credo sia così facile. L'unica alternativa che tra l'altro avete già citato dell'intervento politico/economico, secondo me incontrerebbe molte resistenze da parte degli interessati e non so quanto sia realizzabile se non per disponibilità, almeno per i tempi che richiederebbero tali cambiamenti...Basti guardare alla resistenza che si incontra per contrastare i cambiamenti climatici...Detto questo spero di sbagliarmi... :D

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In questo momento non vi sono soluzioni, neppure se in quei paesi si usassero mezzi coercitivi contro la corruzione, ecc.Dall'occidente non arriverà nulla. Primo perchè chi detiene le leve economiche ha bisogno di questa situaizone per i propri interessi, secondo perchè alla gente comune non frega nulla se non a parole.L'unica è auspicare un ribaltamento generale, ma forse può essere pericoloso per tutti.

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