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Quale Europa?


sugar85

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Oggi ho in mente l'Europa, è come un chiodo fisso e devo scrivere qualcosa. E' da quando sono bambino che mi parlano di Europa unita dovrei avere da qualche parte la canzone di Cristina D'Avena "L'Europa siamo noi" che ascoltavo insieme alle altre sigle dei cartoni animati. La mia domanda è: dove sta andando e dove deve andare l'Europa? Premetto che io sono europeista convinto e secondo me all'Europa non c'è alternativa: non possiamo confrontarci con colossi come Stati Uniti, Cina, Russia, India e di altri di cui sentiremo presto parlare (Messico, Brasile e Argentina).Ma quale Europa deve essere costruita? Non è un discorso sulle radici cristiane: secondo me le radici cristiane ci sono insieme a tante altre (illuminismo, umanesimo ecc) e ritengo patetici certi discorsi estremisti del tipo: ci devono essere solo loro o non ci devono essere affatto!Il problema secondo me è più vasto: è istituzionale, economico, formale, culturale e sociale.Come devono essere gestite le istituzione europee? In che modo va ridefinita la distribuzione dei poteri tra gli organi? E' giusto fare un esercito unico ed avere una sola politica estera? E' giusto che alcuni paesi possano permettersi di non entrare nell'euro mantenendo politiche monetarie diverse?Quale economia? Quale modello sociale? L'economia europea è quella che va peggio di tutte in questo momento, certamente un welfare troppo assistenzialista e pesante fa da freno insieme ad una bassa competitività ma allora come riformare le istituzioni sociale rendendole più snelle e, secondo alcuni, più efficienti?Federazione o Confederazione? A quale modello formale deve ispirarsi il costituente europeo? Secondo me non c'è un modello già esistente da seguire perché la strada che si sta seguendo è del tutto inedita (l'unione volontaria di più stati) nella storia ma, il risultato deve essere uno: un sistema di governo sovranazionale con una sua autorità, autonomia e capacità finanziaria.Quali paesi? E' giusto accogliere tutti i paesi? La questione è certamente quella turca ma non solo. La Turchia ha partecipato alla storia europea più di molti altri paesi che adesso ne fanno parte e da questo punto di vista ha il pieno diritto di entrare a far parte dell'unione ma dal punto di vista culturale? Sebbene sia uno stato laico esistono ancora sistematiche violazioni dei diritti umani e c'è un forte potere dei militari sulle istituzioni civili che a quanto ne sò sono normali per il popolo turco. A quanto d'Italiano, di Francese, di Tedesco dobbiamo rinunciare in nome dell'Europa? Non si guarda molto spesso all'Europa come un qualcosa di trascendentale? Ed infine: come collocare la questione europea nell'ottica mondiale con tutte le sue crisi? Il mondo vive una crisi ambientale, distributiva, umanitaria e di governo globale non democratico. Tutte queste crisi collegate tra loro: secondo me la priorità è la questione ambientale perché un maggior rispetto dell'ambiente porterà ad un uso meno intensivo delle risorse da parte dei paesi occidentali facendo crollare diversi interessi economici facilitando soluzioni strutturali a tutte le altre crisi ma che gioco può avere l'Ue in tutto questo? Siamo la parte ricca del mondo che certamente inquina meno di tutti (8 tonnellate di Co2 a testa contro i 20 degli usa e i 17 dell'Australia)

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Bel topic!Intanto imho, penso che diventare Europeo piuttosto che Italiano sia UTILE. Porterebbe a guardare in avanti, confrontarsi con altre culture senza perdere la propria identità! Insomma, detto palese palese... Europa sempre + unita ma non omologata! ^__^

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So che è banale a dirsi ma penso che i ragazzi si sentano molto più europei di quanto non lo siano le istituzioni. Penso che all'Europa non ci sia alternativa e penso che tutto ciò sia molto positivo in quanto ci potrebbe permettere di uscire da quel provincialismo fatto dalla corruzzione del sistema del potere che è fin troppo evidente nel nostro bel paese.Per quanto riguarda le monete credo che prima o dopo tutti dovranno aderire all'euro, Regina compresa, non fosse altro per un evidente interesse.Sulla politica estera penso che nel futuro sia inevitabile che si ragioni come Europa e non come singoli stati ma al momento è presto anche se qualche situazione in cui si è già parlato uniti si è manifestata come nel caso del sequestro dei soldati inglesi in Iran ed è molto positivo.

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l'Europa deve affrancarsi dall'egemonia USA evitando l'abbraccio mortale con la rinascente egemonia russa.Purtroppo l'Europa è solo una realtà economica e burocratica, asservita alla Germania purtroppo riunificata. Per vendere qualche VW in più pronti a scendere a compromessi con il governo clericopolacco fascista o chiudere gli occhi sul genocidio del popolo ceceno.

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Quando ero bambino, ormai nella preistoria perchè sono un matusa di 45 anni quasi, credevo molto nell'Europa, e sognavo che l'Europa unita poi avrebbe potuto essere il nucleo di una futura confederazione mondiale, che in un futuro molto lontano avrebbe accolto tutti i paesi del pianeta.Sogni di bambino....Adesso, sono diventato molto euroscettico. Certo, penso che viviamo un processo che, lentamente lentamente, fra 100 o 200 anni porterà a un'Europa davvero unita, ma per me al momento l'Europa unita è qualcosa di puramente embrionale, almeno a livello di istituzioni e cultura.Voglio dire: io per Unione Europea intendo una federazione di stati con un unico capo di stato, un unico governo (con tanti governatori per ogni stato, ovvio), con un unico esercito e un'unica polizia, e una lingua internazionale che venga insegnata in tutte le scuole e che gli Europei usino fra cittadini di diversi stati e nei documenti ufficiali, e inoltre un'unica politica estera, dove l'Unione si presenti come una potenza unica e non come tante potenze diverse che litigano fra di loro e non sono capaci di trovare un'unica linea di condotta.Io speravo che da adulto avrei potuto vedere, almeno in parte, la realizzazione di tutto questo, e invece cosa abbiamo?L'unica vera unificazione che abbiamo trovato, è quella economica! La moneta unica, l'euro, e poco altro! E non è neanche accettata da tutti i paesi dell'Unione!A indicare che sono gli interessi economici che guidano la globalizzazione oggi, piuttosto che gli alti ideali di umanità e pace.... Se la Turchia dovrebbe entrare nell'Unione? Io penso che i tempi sono sono maturi per la Turchia, perché non è un paese ancora abbastanza democratico, ed è ancora molto condizionato dal nazionalismo imperialista del vecchio Impero Ottomano. Magari a livello di popolo la mentalità sta cambiando, ma il governo è ancora troppo reazionario.E' uno stesso sociologo turco a dire questo, quindi perchè non credergli?

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  • 4 years later...

Stavo per aprire un Topic sull'europa, quando ho scoperto dell'esistenza di questa discussione iniziata nel giurassico, in cui si parlava della stessa cosa. Ora che nel frattempo è successo di tutto, vorrei riproporre la stessa questione, alla luce della situazione attuale.

Se prima l'Euro sembrava la soluzione a tutti i problemi, che avrebbe garantito a tutti prosperità, oggi siamo sull'orlo della recessione, con l'euro che ogni giorno rischia di crollare sotto la speculazione. Se prima si parlava di pace e diritti, oggi si parla di salvare la baracca...

 

Ma non tutto è perduto, siamo solo di fronte ad un bivio...

 

Questo video, pervenutomi grazie al buon Casper, può essere utile a entrare nella questione:

 

 

Il parlamentare in questione fa parte del gruppo degli cosiddetti "euroscettici" del quale fa parte anche la Lega. In questo intervento si accanisce contro i memrbri della commissione ed il presidente del consiglio europeo Van Rompuy, accusandoli - da non eletti dai cittadini - di aver prima causato la crisi attraverso la politica dell'Euro e poi di aver azzerato la democrazia in Grecia ed in Italia, destituendo Papandreu e Berlusconi e piazzando persone gradite alla finanza ed ai tecnocrati.

 

Ora, credo che anche i bambini si siano accorti che costui non dice il falso quando sostiene che in italia la democrazia è temporaneamente sospesa, nel momento in cui il nostro governo deve rispondere alle banche ed a istituzioni tecnocratiche e non ai cittadini... c'è da chiedersi piuttosto se sia un male oppure un bene, vista la capacità che ha dimostrato una certa classe dirigente di risolvere i problemi del paese...

 

Ma c'è una questione ancora più importante: in tutto questo quale deve essere il ruolo dell'Europa?

 

è la causa dei nostri mali, come sostiene Farage, e pertanto bisogna uscirne, per riaffermare la nostra sovranità?

Oppure la stessa unione europea non è la causa ma la soluzione alla crisi e pertanto va rafforzata? con che assetto?

 

Dalla risposta a questa domanda, e dalla sua attuazione dipende il futuro delle nostre generazioni.

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il futuro delle nostre generazioni ?

dì un po', hai intenzione di fare figli ?

 

per quanto riguarda me, provo più simpatia per "arabi, asiatici, indiani & co"

un conto è essere discriminati da gente di altre nazioni...

un conto è essere discriminati dal tuo stesso popolo, che dice di voler il bene e proteggere i propri concittadini (da chi poi ?) e nel mentre nei fatti negargli i propri diritti...

il fallimento della legge contro l'omofobia, o la leggina che hanno fatto passare pro accanimento terapeutico... mica è stata fatta e imposta dall'iran

è stato il "mio" popolo, del quale dunque non me ne frega più una pippa :D

 

a me basta che l'europa duri abbastanza per filarmela... (dall'Italia) XD

poi suppongo senza avere dati su cui farlo, che gli stati ok, se la caveranno anche senza euro, invece gli stati di merda no.

Non è che tutta l'europa affondi, credo per la maggior parte solo quelli che spaccano il cazzo con la chiesa, negano diritti, e poi spendono i soldi dello stato a puttane, trans minorenni e vanno via a regalare gettoni di presenza :D

Edited by nayoz
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Questo è il segno che è partita la propaganda populista di destra

contro il governo Monti, d'altronde era prevedibile visto che stanno

per arrivare le legnate ( IMU Pensioni etc. ) "europee"

 

Berlusconi si è già smarcato e dirà che è stato costretto dalla

speculazione, dall'europa, dal presidente etc. per recuperare

consensi elettorali.

 

La sinistra non avendo una idea in testa per riformare l'Europa

si appiattirà sul governo Monti, o si limiterà alla difensiva e in

breve, dimenticati i 3000 scandali del non governo Berlusconi,

la destra avvierà la sua campagna elettorale.

 

Questo Farage rappresenta il motivo per cui siamo in questa

situazione, la ripresa cioè dei piccoli nazionalismi dopo la caduta

del muro di Berlino, talchè sottoscritto il trattato sulla moneta unica

che avrebbe dovuto costituire la prima tappa per un progetto di

costruzione politica dell'europa, ci si è incartati e bloccati. Gli

ultimi "europeisti europei" sono stati Mitterand e Kohl...poi 0

 

Nell'economia europea più che il nazionalismo di Farage che

appartiene ad un paese che all'Euro non ha aderito, ha pesato

il nazionalismo di chi all'euro ha aderito.

 

Sostenere che l'Euro ha azzerato la democrazia in Italia però

fa ridere, la sovranità in Italia è esercitata dal parlamento

il quale ha deciso di appoggiare alla quasi-unanimità la nascita

di un governo tecnico. Una ingerenza più forte c'è stata in Grecia

ma per il semplice fatto che quel paese oramai dipende interamente

dalle sovvenzioni europee, senza le quali sarebbe già fallito.

 

La Grecia, per capirci, sta pagando i propri dipendenti ed i propri

pensionati coi soldi nostri...situazione che, in caso di Dracma, avrebbe

implicato stampare moneta con inflazione a tre cifre.

 

Ragione per cui, fuori dall'Europa avrebbe subito i condizionamenti

del Fondo Monetario Internazionale, come l'Argentina o il Brasile prima

di lei.

 

Se sia meglio avere a che fare con la Banca Europea o col Fondo

Monetario Internazionale non saprei...

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Irishskyuponus

Discussione estremamente interessante, soprattutto in questi tumultuosi giorni in cui i venti di tempesta agitano il mare in cui, senza salvagente, navigano le economie degli Stati Europei e del mondo globalizzato.

 

Sono d'accordo con chi sostiene che è assurdo dire che, per colpa dell'Europa, in Italia è stata sospesa la democrazia.

 

A parte la ovvia obiezione che, in Italia, la democrazia è da anni più teorica che fattuale, il Parlamento poteva non votare la fiducia al governo Monti e quindi l'unica soluzione sarebbe stata quella di nuove votazioni.

 

E c'è davvero qualcuno che può definire democratica una legge elettorale in cui i rappresentanti dei cittadini sono scelti dalle segreterie di partito?

 

Se il governo in carica deve cercare di rimettere insieme i cocci è per colpa di una totale assenza di politiche economiche nel corso delle legislature precedenti: aumento sproporzionato del debito pubblico per incapacità di contenere i costi della macchina della politica, interventi una tantum come gli scudi fiscali o i condoni, una lotta inefficace all'evasione fiscale - ma dall'altronde non si può lasciare al controllato il ruolo di controllore.

E in una situazione come questa non ci può essere alternativa alla comunità europea perché un ritorno alla lira comporterebbe in primis il fallimento dello Stato e in secondo una debolezza strutturale della nostra economia che distruggerebbe il portafoglio già tartassato delle famiglie.

 

Perché, ad un aumento dell'export, corrisponderebbe una flessione dell'import, tradotta nell'esplosione dell'inflazione e, quindi, della capacità di acquisto dei ceti più deboli.

 

Uscire dall'Europa vuol dire Recessione. Potremo sopportarlo senza arrivare a una guerra civile?

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Sono un convinto europeista, ma credo che ora come ora l'Europa sia soltanto un espressione delle forze capitaliste europee.

 

Il progetto originario dell'Europa unita potrà realizzarsi soltanto nella misura da cui si discosterà dalle sue applicazioni in chiave neo-liberista

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