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il movimento lgbt dopo Roma


Hinzelmann

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Dopo il successo del Pride di Roma il movimento lgbt è ad un bivio.Si delinea l'ipotesi di tentare di costituire un soggetto unitario politico,ovvero di superare l'esperienza dei coordinamenti unitari delle varie associazioni ricreative e culturali, come il coordinamento pride 2007, o di affiancargli un soggetto politico permanente. Da un lato mi par di capire, questo movimento non sarebbe partito, ovverosi proporrebbe di avere una identità ed una struttura politico-sindacalein grado di costituire una pressione più forte ( si prefigura la possibilitàdi azioni di disubbidienza civile ) nel rispetto della pluralità di identitàpolitiche diverse ( al di fuori dai temi lgbt ) orientare i gay al voto e trattare coi singoli partiti questa chance di orientamento.http://www.gaynews.it/view.php?ID=74351Dall'altro vi è chi ( Grillini ) già dichiara:«È una fase molto particolare - osserva Grillini -, i vecchi partiti sono destrutturati e di nuovi non esistono ancora, sono in piedi tre costituenti, difficile fare delle previsioni su dove si collocherà il nostro movimento». e chi aggiunge:«Abbiamo sempre sofferto per ottenere dai partiti una rappresentanza diretta in parlamento e la voglia di provarci con le nostre forze è molto più forte dopo questa manifestazione», confessa Piccolo, trattenuto per ora dalla fedeltà alla sua militanza: «Farei una fatica enorme a lasciare il mio partito e in vista del Pd non me la sento di lasciare vuoti pericolosi, farò la mia battaglia per la laicità e i diritti ma se il Pd nascesse senza questi riferimenti fondamentali io non ci sarò». http://www.grillini.it/show.php?4520Insomma, autonomia come scelta o come necessità transitoria?Profilo sindacale o partitico?Voi cosa preferireste?

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Di partiti politici ce ne sono anche troppi. La politica in Italia ha bisogno di essere "semplificata" e non ulteriormente aggrovigliata.Concordo con Grillini sulla inopportunità, almeno in questa fase di transizione, di costituire un nuovo ( un altro?) soggetto politico.C'è poi anche un altro motivo, che rafforza la premessa iniziale. Un partito Gay- Lesbico avrebbe comunque una base elettorale quanto mai eterogenea ( oddio, un ossimoro!): quanti sarebbero gli elementi "fondanti" di questo partito?la "galassia" gay è amplissima: è fatta di persone non migliori e non peggiori di quelle del mondo etero.Nemmeno sui PACS (o DICO ) esiste un comune sentire.Dunque, a che servirebbe un partito Gay?Forse è meglio rimanere "sparpagliati" e che ciascuno faccia ciò che può in "casa" sua e contribuisca, a suo modo a rendere piu' evoluto il "Bel Paese"

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Vi segnalo il movimento politico di cui sono promotorehttp://www.lulu.com/musaprogressistaPer maggiori informazioni, contattatemi :D

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mutinus, è giustissimo quello che dici, ma bisogna anche capire che se si è arrivati a questo punto la ragione è semplice: nessuno ci vuole, né a destra né a sinistra. La destra lo grida palesemente, la sinistra si comporta come se fossimo "pesi", come se fossimo il fratellino piccolo che tenuto per forza fra i piedi quando la mamma non c'è.I gay di destra (e sono tantissimo, troppi) votano a destra giusto perché riescono ad accantonare le proprie idee politiche in virtù di un bene maggiore (che sperano di trovare nella destra).All'estero il fattore "gay" è trasversale alla dicotomia "destra-sinistra" "conservatore-progressistra" (vi ricordate quel politico di estrema destra pelato che è stato ucciso da un musulmano?). Io personalmente conosco molti più gay di destra che di sinistra e ho conosciuto anche molti gay attivissimi nella politica di destra (lega e forza italia, secondo la mia esperienza, ma non escludo che esistano anche piùa desra).In Italia ovviamente le cose fatte bene non esistono, ed ecco che culattone fa rima con comunista.Un partito gay?? si può provare, a Roma ervamo un milione, in italia siamo un'infinità.Ma, sinceramente, dubito funzioni: lo sappiamo tutti che la maggior parte dei gay pensa a tenere in forma il proprio giro vita piuttosto che interessarsi ai propri diritti.

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Guest Paulie

Io penso che la stronzata piu grande che c'è in Italia sia la coalizione. Si lo so che senza di quella nascerebbero tanti mini partiti e non se ne verrebbe più a capo ( o quasi ) arrivati alle votazioni ma sinceramente mi son rotta i coglioni di dare dei voti ad un partito per poi ritrovarmi in poltrona l'ennesimo deficiente che non avrei mai votato solo perche il partito che ho votato era in coalizione con lui, e poi trovo assurdo anche che vari partiti con programmi a volte anche pesantemente contrastanti si uniscono solo per buttar giù i voti alla coalizione avversaria. E basta con le battagline a pallini stile elementari, dove la cosa più importante è ridicolizzare l'altra campana, adesso vogliamo qualcuno che sappia veramente governare. Dal mio punto di vista spero che sia qualcuno che sappia darci i nostri diritti e perche no, anche migliorare la vita degli Italiani, però sinceramente ormai c'ho perso le speranze, anche perche i partiti che veramente ci potrebbero dare veramente un posto VERO nella società non verranno mai votati così numerosamente.

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Io credo che abbiamo tempo fino al 2009 (elezioni europee) per decidere. Non c'è fretta! In ogni caso io preferisco la collovazione del nostro movimento dentro un partito valutando la creazione di un partito gay solo come alternativa secondaria.Sinistra Democratica è il partito in cui io mi vedo di più in questo momento ma condivido la scelta di gayleft di stare nel PD, ci vuole un baluardo anche lì. Se poi Gayright si mette nel partito delle libertà tanto meglio!Dobbiamo essere DAPPERTUTTO i gay non sono di sinistra o di destra!

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Dobbiamo essere DAPPERTUTTO i gay non sono di sinistra o di destra!
Esatto, anche secondo me si dovrebbe piuttosto penetrare trasversalmente le fila della politica italiana come manuu dice che accade all'estero.Eviterei di creare un altro micro-ghetto anche nella politica... perchè cercarsi una nicchia quando ci si merita tutto il pacchetto?Forse dovremmo chiederci se un partito a sè possa essere invece un trampolino di lancio verso una maggiore integrazione nelle forze politiche già esistenti...Forse un partito potrebbe sensibilizzare più efficacemente l'opinione pubblica presentandosi come un baluardo, una bandiera... però io sono per una distribuzione più "globale" in questo caso soprattutto per evitare strumentalizzazioni da parte di una sola parte politica.....
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Un partito gay è una stupidaggine. A parte il fatto che come è stato fatto notare i gay non hanno un'opinione politica univoca, un partito deve occuparsi di cose che con le rivendicazioni gay non c'entrano niente, tipo occupazione, finanza, sanità e via dicendo.Sarei piuttosto per un movimento unitario (basta con 10mila associazioni, per forza poi non ti da retta nessuno), che possa fare pressioni sul governo per ottenere i diritti finora negati.

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DaveKawena82

Sono d'accordo: dobbiamo essere ovunque. Volerci rinchiudere in un unico partito equivale a volerci recintare in un unico pezzettino di terreno. Sono d'accordo per un movimento unitario (cioè la separazione dei compiti e degli interessi va bene, ma tutti i movimenti devono far capo ad un corpo, in poche parole deve esserci un referente super partes, che però non può essere un partito, ma in comunicazione con le diverse parti).

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Vorrei dire alcune cose:1) Se in Europa la "questione gay" è trasversale; questo è solo perchè la Sinistra ha vinto questa sua battaglia. Tutti gli avanzamenti dei diritti gay in Europa sono stati ottenuti dalla Sinistra, a volte appoggiata dai Liberali.2) Se non votiamo a Sinistra dobbiamo essere SICURI che il nostro voto vada a eleggere un candidato che voterebbe in nostro favore. Capisco (si fa per dire) che ci siano molti gay a cui fanno più schifo i negri di quanto gli stiano a cuore i suoi interessi in quanto gay; però potrebbero sforzarsi di votare almeno per qualche razzista filo-gay (caro Manuu, Pym Fortuyn fu ucciso da un gay olandese e non da un mussulmano!)3) Partecipare alle Costituenti come gay? Buona idea. L'ideale sarebbe avere un gruppo riconoscibile in ogni schieramento; ma sappiamo che non sarà possibile... 4) Il Partito Gay è ovviamente una minchiata

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Vorrei dire alcune cose:1) Se in Europa la "questione gay" è trasversale; questo è solo perchè la Sinistra ha vinto questa sua battaglia. Tutti gli avanzamenti dei diritti gay in Europa sono stati ottenuti dalla Sinistra, a volte appoggiata dai Liberali.2) Se non votiamo a Sinistra dobbiamo essere SICURI che il nostro voto vada a eleggere un candidato che voterebbe in nostro favore. Capisco (si fa per dire) che ci siano molti gay a cui fanno più schifo i negri di quanto gli stiano a cuore i suoi interessi in quanto gay; però potrebbero sforzarsi di votare almeno per qualche razzista filo-gay (caro Manuu, Pym Fortuyn fu ucciso da un gay olandese e non da un mussulmano!)3) Partecipare alle Costituenti come gay? Buona idea. L'ideale sarebbe avere un gruppo riconoscibile in ogni schieramento; ma sappiamo che non sarà possibile... 4) Il Partito Gay è ovviamente una minchiata
E quindi la tua soluzione? se ho capito bene sarebbe quella di votare sinistra compatti?
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Vorrei dire alcune cose:1) Se in Europa la "questione gay" è trasversale; questo è solo perchè la Sinistra ha vinto questa sua battaglia. Tutti gli avanzamenti dei diritti gay in Europa sono stati ottenuti dalla Sinistra, a volte appoggiata dai Liberali.
E' inutile stare a ripetere quello che succede nella Sinistra europea mentre la Sinistra italiana è tutt'altro. L'unica cosa da fare dopo il Pride è pensare a votare solo se abbiamo certe assicurazioni e precise richieste che fanno parte dei programmi dei partiti politici. Il discorso peggiore a S. Giovanni è stato quello di Grillini il quale se n'è uscito a dire: noi che critichiamo questa benedetta sinistra (quando mai lui l'ha fatto???) non dimentichiamo che il vero nemico è Berlusconi e la destra! Sottintesoi: votateci comunque. Ma questo è proprio l'errore da evitare: votare comunque.
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