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Difficoltà ad accettare la mia omosessualità


cloroformio

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Ciao a tutti! Come vi ho anticipato nell­­­­­a mia breve presentazione, sono un ragazzo di 22 anni con un po’ di domande riguardo la sua omosessualità. Il contenuto del topic non riguarda una situazione circoscritta ed avvenuta in tempi condensati, ma è un flusso libero di pensieri che vorrei condividere con voi. Vi chiedo scusa se in alcune parti il testo sembrerà slegato, ma sono pensieri che sono dentro di me da tempo e che per la prima volta ho vomitato sulla tastiera del computer. Spero di aver azzeccato sezione e di non annoiarvi con la lettura. Detto questo, non mi resta che augurarvi un buon prosieguo!

Mi sono descritto come un ragazzo confuso, ma in realtà il mio cervello ed il mio corpo conoscono perfettamente quello che desidero. Mi sono sempre posto la domanda “Se adesso ci fossero nudi un uomo ed una donna che soddisfano a pieno i tuoi gusti e desiderosi di copulare con te, da chi andresti?”. La risposta è sicuramente dall’uomo. Anche se cerco di nasconderlo a me stesso, ci sono mille altre situazioni che dimostrano la mia chiara omosessualità, come avere memoria di tutti i ragazzi che trovo carini nel mio corso di studi o fingere di fare apprezzamenti su ragazze che neanche conosco quando parlo con gli amici etero. Nell’ultimo periodo credo anche di aver preso la prima cotta per un ragazzo, sicuramente carino, ma non un figo assurdo. Provo per lui una forte empatia e da quanto mi hanno riferito, è gay (magari ve ne parlerò in un altro topic).

Convivo con la mia omosessualità dai tempi delle medie (anche di questo ve ne potrei parlare), quindi quasi 10 anni, e in tutto questo periodo non ho fatto CO con nessuno. Fino a un annetto fa non ne avevo assolutamente bisogno. Una volta una ragazzo conosciuto in chat mi disse che bisogna essere dichiarati solamente con sé stessi, quindi sono sempre stato da solo. Adesso, però, provo un forte senso di isolamento nel vivere la mia sessualità. Una omosessualità che fatico, per certi versi, ad accettare.

L’origine di questo malessere interiore credo risalga a un CO di circostanza, non preventivato con la mia migliore amica. Lei era pazza di me ed avevamo condiviso molti fatti e situazioni personali, tranne la mia omosessualità. Inoltre, è una ragazza molto intelligente, educata e di sani principi morali. Tra di noi c’era un bellissimo rapporto, eravamo molto complici ed avevamo un background molto simile. Entrambi nel periodo compreso tra le medie e le superiori abbiamo subito bullismo a causa della nostra eccessiva sensibilità. Circa 15 giorni prima del suddetto CO, l’ho baciata e lei ha ricambiato. In realtà in altre situazioni, lei aveva sempre provato a cavare un mio bacio, ma io mi sono sempre tirato indietro perché non sapevo quali fossero le sue intenzioni e sapevo quali erano i miei gusti.

Non nascondo di non aver volutamente vuotato il sacco subito (anche se un mesetto prima dei fatti le avevo detto che provavo delle simpatie, che un uomo non dovrebbe provare, per un compagno di classe e che il mio eccesso di perfezione è una corazza che ho costruito per nascondere la mia vera natura). Speravo che una relazione stabile con una ragazza con cui c’era una forte affinità, complicità e interessi comuni potesse essere la chiave per abbandonare la mia omosessualità. Inoltre, quando ci siamo baciati ho comunque avuto una poderosa erezione. Erezione che ho interpretato come l’esistenza in me di una eterosessualità che doveva uscire fuori, un po’ quando uno si scopre gay. Mosso da quello che era successo sono stato ancora più convinto di proseguire.

Purtroppo, non è stato così… ci siamo rivisti, causa impegni universitari e diverse città di residenza, 15 giorni dopo il bacio. In questi 15 giorni ho evitato di praticare la masturbazione e ho cercato di limitare al minimo fantasie su altri uomini, ma non sono stato mai capace di desiderare sessualmente lei. Il giorno che ci siamo visti, ero piuttosto agitato e nervoso del fatto che non la riuscissi a desiderare e le ho detto che non ero convinto di continuare. Per farla breve le ho detto che prima di lei avevo avuto esperienze con uomini. Io le ho lasciato libera scelta e lei ha deciso di aiutarmi e di rimanere, ma ha continuato a trattarmi come se fossi il suo ragazzo. Più volte mi ha dato l’impressione di aver rimosso o non accettato quello che le avevo rivelato. Le cose così non hanno più funzionato e con un po’ di tira e molla ci siamo definitivamente allontanati. Io ne soffro molto della cosa anche perché le voglio ancora un gran bene e non sono il tipo che sputa nel piatto in cui ha mangiato.

Nel periodo seguente ho notato di essere diventato più debole e più vulnerabile. Sono stanco di dover fingere per essere accettato, è una cosa che mi logora. Purtroppo, nel mio paese natale c’è molta omofobia, per quanto la mia famiglia non manifesti (mia madre è di larghe di vedute, mentre mio padre fa le classiche battutine, ma non mi sembra essere totalmente omofobo, anche quando in televisione si parla dell’argomento), sono circondato da amici omofobi, quindi un ambiente non propriamente ottimale per fare CO. Alcuni di questi sono convinti che sia una malattia. Ho pensato tante volte di mandarli a quel paese, ma purtroppo mi servono per dare l’immagine agli occhi esterni di una persona normale, in modo da non essere attaccato. I miei genitori mi vedono come un figlio perfetto, difatti crescendo ho creato pochi problemi, ho un ottimo rendimento universitario e sono un ragazzo molto giudizioso, forse troppo. Ho paura di come potranno reagire quando gli dirò chi sono veramente. Ora come ora, non voglio creare loro un dispiacere dal momento che dipendo economicamente da loro.

Quando ho cambiato città per gli studi universitari ho rimosso grindr. Speravo che iniziare una nuova vita in un posto dove nessuno mi conosceva potesse essere la chiave per raggiungere la tranquillità e magari scoprirmi etero. Non è servito a nulla… ho anche provato a ragionare come un etero, cercando di conoscere una ragazza con cui avere esperienze, ma la cosa è stata un fallimento totale. Non riuscivo ad andare oltre il bacio, ma a me stava bene così. Ho pensato anche questo fatto di non riuscirmi ad approcciare alle ragazze fosse relativo al mio eccessivo pudore: sono un ragazzo che tratta la donna come la donna angelo dantesca. Tuttavia, crescendo ho capito che le donne hanno comunque bisogno di soddisfare le loro pulsioni sessuali, ma anche se sono diventato consapevole di questo non riesco a farlo, evidentemente perché mi piacciono i maschi.

Dopo tre anni, ho rimesso grindr sul telefono. Non ne ho comunque cavato nulla. Anche se conosco qualcuno d’interessante e carino, ho paura a mostrarmi, non per l’aspetto, ma per la paura che possa essere scoperto. Ho paura che la foto del mio viso possa rimbalzare da una parte all’altra e raggiungere il mio paese. Ovviamente l’altro mi rispetta per i primi quattro giorni che ci sentiamo, ma poi mi manda a quel paese (com’è è giusto che sia) quando mi chiede per la trentesima volta la foto.

Nella città in cui studio sono in comitiva con due ragazzi gay dichiarati con cui non riesco a relazionarmi. Stare con loro mi crea un forte disagio e provo una grande invidia nei loro confronti, probabilmente maturata dal fatto che loro sono dichiarati ed io no. Non sono riuscito neanche ad avvicinarmi e dichiararmi a loro. Ho paura che facendo così tutta l’università lo possa venire a sapere.

Ammetto che questi pensieri sono precedenti a quel CO, ma prima mi rifugiavo nello studio e riuscivo a cavarmela. Amo quello che studio per cui mi concentro al massimo sulle materie e in questo modo questo sciame di pensieri fastidioso ne resta fuori. Adesso non riesco più… quando studio sono distratto, fatico a concentrarmi, mi fermo per molti minuti e guardo il vuoto. Adesso dovrei studiare ed invece sono qui che scrivo questi miei pensieri, ed è una cosa che un anno fa non avrei mai fatto. Ho paura di perdere anche la mia attuale fonte di soddisfazione e felicità, di perdere quello spazio in cui mi rifugiavo per scappare da questi pensieri.

Ritengo di essere frustrato. Mi fa stare male il fatto che la mia sessualità debba causarmi tutti questi problemi, quando dovrebbe essere una cosa normale.  Innumerevoli sono le volte in cui mi sono detto “perché a me?”. Mi fa stare male il fatto di avere tante amicizie, ma che tutte queste amicizie siano sbiadite e nessuna permette di confidarmi come facevo con la mia amica. Sono stanco di dover portare questa maschera. Mi fa stare male il fatto che quando farò CO, la mia famiglia ne pagherà le conseguenza ed oggettivamente loro non ne hanno colpa, ma la gente è cattiva e non aspetta altro che la tua “caduta”. Ho paura che una volta fatto il CO non ci sia la svolta che spero arrivi e che la situazione possa ulteriormente peggiorare.

Per il momento ho finito questo sfogo. Grazie a tutti quelli che sono giunti fino a qui. Mi scuso ancora se la forma del discorso è a tratti colloquiale, ma ho scritto il tutto immaginando che davanti a me ci fosse un amico fidato. Adesso tocca voi essere quell’amico fidato. Vi siete mai trovati in una situazione simile? Avete dei suggerimenti? Quando avete avuto la piena consapevolezza della vostra sessualità?

 

 

 

 

Edited by cloroformio
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Non ho capito di preciso cosa ti blocchi, se non la tua compagnia di amici omofobi.

Posso immaginare che tu tema di subire bullismo, visto che hai avuto delle cattive esperienze in passato.

Riguardo alle foto su Grindr sarebbero paure giustificate se tu mandassi una foto di nudo in cui si veda il viso,

ma non riesco a immaginare in che modo potrebbe comprometterti una semplice foto del volto.

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cloroformio

Con gli anni ho sempre cercato di uniformarmi alla massa e diventare il più possibile trasparente agli occhi degli altri. Gli episodi di bullismo pssati sono nati proprio a causa della mia diversità rispetto ai coetanei. Magari adesso sono grande e grosso e non subirò bullismo, ma ho paura di rimanere solo come in passato e non voglio più esserlo. Per le foto su grindr ho sempre mandato foto volto prese dal mio profilo ig pubblico, ma ho sempre paura che qualcuno possa sputtanarmi. In poche parole temo di vivere dopo in un mondo in cui non sarò riconosciuto e temo profondamente il giudizio delle altre persone riguardo il mio essere diverso.

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1 hour ago, cloroformio said:

Ritengo di essere frustrato

tu non sei frustrato, ma dannatamente represso.

e se continui a comprimerti così, più prima che poi esploderai peggio di una pentola a pressione satura.

altro punto su cui dovrai lavorare (magari con l'aiuto terapico di uno specialista, non certo di 4 cialtroni internettiani come potremmo essere noi) è la tua sessofobia

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Riconosco nelle tue parole una parte di me. Anch'io mi lascio condizionare molto dal desiderio di essere accettato e apprezzato da tutti, ma questo non può avvenire se non al caro prezzo di rinunciare a se stessi. Non esiste una via semplice, senza possibili intoppi, anche dolorosi. Ma è frustrante vivere costantemente nella paura, sentirsi sempre come una persona che ha una o più cose che non vanno. Occorre abbandonarsi alla vita e ai suoi rischi.

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1. perche' hai paura che tutta l'universita' sappia che tu sei gay ? Che succederebbe se lo sapessero ?

2. i tuoi amici (se ne hai) che dicono dei gay ?

3. i tuoi compagni di universita' che tipo di commenti fanno sui gay se esce il tema ?

4. la tua famiglia che dice dei gay ? Suppongo che nei tuoi 22 anni di esistenza avranno fatto dei commenti una qualche volta che il tema omosessualita' e' uscito in tv ad esempio.

5. provieni da una famiglia e ambiente religioso ?

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Ciao Cloroformio, anzitutto benvenuto nel Forum.

Non ti preoccupare dello stile colloquiale, hai scritto bene, la forma è buona, e qui non siamo alla Corte di Cassazione.

Vorrei anzitutto farti presente che l'essere gay non preclude la eventualità, più o meno rara, di innamorarsi o di provare attrazione per l'altro sesso, sebbene in via minoritaria. E' una situazione più fluida di quanto si pensi, di fatti è stata persino creata una scala Kinsey, la quale dimostra l'esistenza di vari "gradi".

Ad es io ho provato attrazione anche per ragazze, e talvolta mi capita ancora, e con una ho avuto una relazione di poco meno di tre anni; se mi avesse detto di camminare sui chiodi, per lei lo avrei fatto. Siamo anche andati oltre i baci e gli abbracci. A posteriori ciò mi ha molto confuso, per qualche tempo. Questo, fermo restando il fatto che, come te, tra un maschio e una femmina, messi accanto, copulerei col primo.

Mi pare di capire che alla tua amica abbia asserito di essere stato con uomini, e che questo non corrisponda a vero. Scusami se te lo dico, ma hai fatto male. Dire una menzogna è sbagliato, e una cosa di questo tipo alla tua amica potrebbe averla ferita. Inoltre, siccome non penso fosse sciocca, probabilmente ha intuito che stessi mentendo.

Vorrei che tenessi sempre a mente che dire bugie alle persone fa male in tutti i sensi. Anzitutto fa soffrire noi stessi, perché in cuor nostro sappiamo di star facendo qualcosa di non bello, dunque crea un disagio interno, che si può persino manifestare con degli specifici gesti inconsapevoli, come il toccarsi le labbra, il naso od un orecchio (in genere il destro). E poi perché va a creare una barriera con gli interlocutori, invisibile ma presente, che nel tempo erode i bei rapporti. Infine perché v'è sempre il rischio di essere smentiti in qualche modo. Da quello che scrivi, mi pare tu ti sia accorto di alcune di queste cose.

Hai sofferto per la tua omosessualità, come accaduto anche a me, ma hai finalmente compreso di essere all'inizio di un percorso il cui termine positivo non potrà che essere la piena accettazione e la fine dei segreti con gli altri. Ti sei rifugiato negli studi ma stai comprendendo che il piacere del profitto, del successo, non appaga in modo completo la tua persona, l'essere umano che sei.

Comprendo bene quello che provi. Il tuo animo richiede un affetto vero, un umano calore che si potrà trovare solo nella sincerità.

Nello stesso tempo hai paura perché hai sentore della cattiveria che alberga nelle persone e temi che molti potranno voltarti le spalle quando conosceranno il tuo orientamento. Ma, mi domando, sono veri amici quelli che sarebbero disposti a chiudere l'amicizia con noi qualora non approvassero il nostro essere omosessuali? Sono le persone giuste con le quali condividere il nostro tempo e la nostra felicità? E poi, perché credere che non accetterebbero? In effetti potresti ricevere delle sorprese positive. Se parlerai con altri ragazzi gay, scoprirai che in molti ne hanno ricevute: la grande maggioranza. Ascoltali!

In relazione a grindr et similia, anche io conferisco grande importanza al poter guardare in faccia la persona con cui sto parlando, è una questione… epidermica. Non biasimare gli interlocutori che lo hanno richiesto.

Penso che tu abbia bisogno di superare i tuoi timori, continuare a nasconderti e negarti non potrà che accrescere progressivamente la malinconia che covi e di cui tu stesso ti sei accorto. Ricorda che non c'è fretta, non ti devi buttare in modo irruento. Piano piano ti sentirai più pronto, pur superando lo stallo.

E, se mi posso permettere di darti un consiglio, attento a dire che non hai fatto coming out su questo Forum, perché qualche utente potrebbe "attaccarti". Pare infatti che per qualcuno sia una conditio sine qua non per essere rispettati. In questa piattaforma, come ovunque, potrai trovare uno o più amici fidati, come potrai non trovarne nessuno, è naturale.

Infine, un ultimo consiglio: lascia perdere il giudizio degli altri, non puoi dipendere da quello, credimi. Non è facile nemmeno capire quale veramente sia, come e perché.

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davydenkovic90

 

5 hours ago, cloroformio said:

Per farla breve le ho detto che prima di lei avevo avuto esperienze con uomini. Io le ho lasciato libera scelta e lei ha deciso di aiutarmi e di rimanere

Non ho capito questo punto. Tu le hai detto che hai avuto esperienze con uomini (che non hai avuto?) e le hai lasciato libera scelta su che cosa?

Lei ha deciso di aiutarti in cosa?

5 hours ago, cloroformio said:

Anche se conosco qualcuno d’interessante e carino, ho paura a mostrarmi, non per l’aspetto, ma per la paura che possa essere scoperto. Ho paura che la foto del mio viso possa rimbalzare da una parte all’altra e raggiungere il mio paese. Ovviamente l’altro mi rispetta per i primi quattro giorni che ci sentiamo, ma poi mi manda a quel paese (com’è è giusto che sia) quando mi chiede per la trentesima volta la foto.

Questo lo capisco di più, però ti voglio rassicurare. Intanto, l'utente medio di Grindr non è certo Alfonso Signorini e non farà uscire le tue foto sul prossimo numero di "Chi".  E tu non sei al centro di Grindr, ma un utente come tanti.

Banalmente, hai già fatto CO con la tua ex amica, e non mi sembra che abbia appeso i manifesti nel vostro paese, o sbaglio?

Capisco perfettamente tutte le tue difficoltà, ma cerca di vedere l' "immagine più grande" (bigger picture) della tua vita. Le persone non hanno nessun interesse a farti outing e al momento necessiti di esperienze, e per ottenerle devi esporti un po' (andare a cercare ragazzi gay, non li troverai al supermercato), non ti puoi mettere i bastoni fra le ruote da solo per paranoie infondate. 

 

Qualche punto di contatto con la tua storia lo ritrovo anche nella mia. Anche io a 19-20 anni iniziai a usare le app, solo perché avevo voglia di fare sesso con ragazzi (ma non capivo se era una fantasia passeggera, o un orientamento sessuale a tutti gli effetti) Utilizzai PlanetRomeo (ai tempi non avevo smartphone, quindi potevo usare solo quello da PC) e ben presto capii che facevo prima a mettere delle foto, così ricevevo una serie di messaggi anche quando non ero collegato (e ne ricevevo molti di più di quando non mettevo la foto, naturalmente) e, tra questi che mi avevano scritto dei messaggi, in tempi brevi, potevo trovarne qualcuno che mi piaceva e andarci. Quasi mai scorrevo i profili e cercavo qualcuno, anche perché non avevo tempo né pazienza. Ovviamente non ero dichiarato, ancora, con conoscenti e amici (ne avevo pochi ai tempi, soprattutto colleghi di università quindi neanche rapporti così profondi ma solo molto frequenti). Era un "non nascondermi", che è forse più importante che dichiararsi, per poter fare nuove esperienze, a cui hanno fatto seguito tanti altri avvenimenti: nuove amicizie (stavolta profonde e vere), fidanzati, coming out, e tutto il resto. Ma se non superi l'asilo (i.e. mostrarti in foto, chattare due giorni al massimo e uscire con un ragazzo gay) non arriverai mai alla laurea (unione civile coi parenti che piangono in prima fila). 

Tra l'altro ti dico che il passaggio dalla fase in cui sei tu, ad altre un po' più rosee in cui mi sono dichiarato, sono stato fidanzato, ho avuto amici sinceri (ovviamente non puoi avere amicizie sincere se non ti dichiari, perché sei costretto continuamente a simulare e dissimulare) è passato davvero poco tempo. Ci avrò messo forse un anno (?) perché sì, sicuramente avrò fatto una serie di cazzate, sarò uscito con ragazzi sbagliati, avrò fatto errori di valutazione grossi come case, e non è che le app siano sempre tutte rose e fiori, lo sappiamo, ma sbattendoci la testa contro (i.e. presentandomi a casa di gente improbabile per fare scopate tutt'altro che memorabili, tra le altre cose) m'è servito a cambiare velocemente direzione e a correggere il tiro.

Ti dico solo che uno dei miei primi appuntamenti con un ragazzo (non per scopare, ma così per fare due chiacchiere) pescai un brasiliano che mi aveva mentito sull'età dicendomi di avere 18 anni quando ne aveva 22 (era bocciato varie volte a scuola e si vergognava a dirlo), che mi riempì di campioncini di profumi, mi invitò a un parto programmato della sua migliore amica, e mi fece ascoltare per un'ora di seguito canzoni di Britney Spears e altre tizie indie.  Da lì al conoscere il mio primo fidanzato (persona totalmente opposta a quella, per fortuna) non c'è voluto tanto, anche se dopo quell'uscita lì - ai tempi - avrei voluto morire (oggi ci rido su)

Edited by davydenkovic90
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Hinzelmann

Hai fatto un po' di pasticci durante l'adolescenza, capita

Non direi che ciò che c'è stato con questa ragazza sia un CO, prima baciarla per vedere se potevi diventare etero, poi dirgli che avevi fatto sesso con uomini per vedere se ti accettava lo stesso come fidanzato "bisessuale" (?) insomma l'hai un po' usata...non è stata una bella cosa.

Questi sono pasticci che si fanno quando si è insicuri e nella sostanza non ci si è accettati e quindi non si è realmente pronti per fare un vero CO, fatto bene.

Tanto non ti sei accettato che pur essendo andato in trasferta come universitario fuori sede, hai tolto grindr sperando che bastasse questo a farti scoprire etero (?) provando ad avere relazioni platoniche con ragazze sempre più improbabili alla tua età ed infine rimettendo grindr ma senza trovare il coraggio di incontrare veramente qualcuno, per una serie di paure che sembrano molto sovrastimate

Lo studio non lo devi vedere come una attività in cui rifugiarti, perchè ti riesce bene e quindi ti consola l'idea di riuscire in qualcosa ed ottenere in questo modo l'approvazione degli altri

Tutti magari abbiamo cominciato così

Lo devi vedere al contrario come un modo per coltivare le tue passioni, i tuoi desideri, diventare la persona che veramente vuoi essere

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cloroformio

Grazie a tutti per le vostre risposte! Alcune di queste contengono frasi che sembrano dette da una persona che mi conosce da tempo. Mi hanno lasciato parecchi spunti di riflessione 🙂

Di seguito le mie risposte alle domande specifiche.

4 hours ago, marco7 said:

1. perche' hai paura che tutta l'universita' sappia che tu sei gay ? Che succederebbe se lo sapessero ?

Molto probabilmente nulla, all'univeristà ho incontrato gente più aperta di quella in paese e mi accetterebbero per come sono veramente.

 

4 hours ago, marco7 said:

i tuoi amici (se ne hai) che dicono dei gay ?

Non sono gay friendly, e un paio di loro è omofobo. Ci sono molte cose che non condividiamo. Ma come ho detto, non tutti, sono persone che mi fanno comodo per ostentare un'apparente normalità agli occhi degli altri.

 

4 hours ago, marco7 said:

3. i tuoi compagni di universita' che tipo di commenti fanno sui gay se esce il tema ?

Tema uscito poche volte, non so dire. Però c'è rispetto nei loro confronti, nella mia comitiva ci sono due gay dichiarati, e sono ben voluti da tutti.

 

4 hours ago, marco7 said:

4. la tua famiglia che dice dei gay ? Suppongo che nei tuoi 22 anni di esistenza avranno fatto dei commenti una qualche volta che il tema omosessualita' e' uscito in tv ad esempio.

Mia madre è abbastanza aperta, papà un po' meno, ma sicuramente meno omofobo della norma. Il problema è causare loro un dispiacere, trascinare anche loro nel mio cambiamento e doversi scontrare con una società che intrinsecamente impone nella maggior parte dei casi un certo numero di comportamenti.

 

4 hours ago, marco7 said:

5. provieni da una famiglia e ambiente religioso ?

Quanto basta, ma è comunque un background presente nella mia famiglia. Ho frequentato la chiesa fino a 16 anni, ma non mi sono mai posto il problema di fare qualcosa di sbagliato, se la mia natura è questa. I principi della fede cristiana mi piace applicarli in altre circostanze come "porgere l'altra guancia"e cose similari.

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Non ho capito questo punto. Tu le hai detto che hai avuto esperienze con uomini (che non hai avuto?) e le hai lasciato libera scelta su che cosa?

Lei ha deciso di aiutarti in cosa?

Un anno prima del bacio ho avuto le mie prime esperienze con un ragazzo più grande conosciuto tramite fb. Le ho dato scelta sul rimanermi accanto o andarsene. Credo, che in quella situazione io sia stato poco chiaro, perchè volevo che lei rimanesse come amica per aiutarmi a superare tutto, in quanto credevo che ancora che quella fosse la chiave per cambiare e mettere fine ai problemi. Lei ha accettato, ma per è stato logorante per entrambi. Ha continuato a trattarmi come se fossi il suo ragazzo, si arrabbiava perchè non le ho dato le giuste attenzioni. Io stavo molto male perchè quel desiderio di cambiare era così forte, ma non riuscivo a metterlo in pratica. Sentivo pressione di dover dare delle risposte che non volevo assolutamente dare, un peso che mi schiacciava. Io volevo metterle al corrente di tutto quello che avevo passato fino a quel momento, ma lei cambiava sempre discorso.

26 minutes ago, Saramandasama said:

Io vedo molta omofobia ambiente!

Potresti spiegare meglio quello che intendi 🙂

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Ciao, guarda io non ho medicine ne strade certe da proporti.

Poi in un forum, immagina, ognuno ha la sua idea da proporti e consigliarti, in buona fede, ma sempre calata sulla sua esperienze personale di vita.

Io credo tu stia affrontando un percorso di maturazione, di presa di coscienza di te stesso, non credo solo dal punto di vista sessuale o affettivo. E questo percorso lo percorri ad una certa velocità, più o meno rapidamente rispetto alle altre persone. Quello che al momento posso consigliarti, da perfetto sconosciuto ovviamente, è quello di non aver rimpianti delle scelte che fai. Quello che decidi, quello che scegli, circa la tua vita fallo con la consapevolezza di essere certo che sia quello che vuoi veramente. Non pensare solo a quello che gli altri pensano o vedono in te, compreso i tuoi genitori, e fatti sempre la domanda: è quello che voglio?

Dalla mia esperienza di vita, oltre i quaranta, posso dirti che le persone vere, quelle affidabili con cui percorri o percorrerai pezzi di vita, resteranno nella tua vita, con ruoli e modi diversi. 
Gli altri li userai per quello che ti servono, probabilmente come loro faranno con te.

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Dalle tue risposte direi che dipende da te se fare CO. I tuoi amici omofobi vedrai come reagiscono se lo fai, al massimo li perdi e bona. 
all'uni gli altri non si faranno problemi e anche i tuoi genitori supereranno la cosa.

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10 hours ago, cloroformio said:

Nella città in cui studio sono in comitiva con due ragazzi gay dichiarati con cui non riesco a relazionarmi. Stare con loro mi crea un forte disagio e provo una grande invidia nei loro confronti, probabilmente maturata dal fatto che loro sono dichiarati ed io no. Non sono riuscito neanche ad avvicinarmi e dichiararmi a loro.

Io al tuo posto cercherei di fare le cose per gradi; questi due ragazzi gay ti sono simpatici? Non credi, dopo aver rotto il ghiaccio parlando un po' di qualcos'altro, di poterti confidare e allo stesso tempo chiedere loro riservatezza perché vorresti essere tu a decidere quando fare coming out con altri? 

10 hours ago, cloroformio said:

Vi siete mai trovati in una situazione simile? Avete dei suggerimenti?

Sì, a 18 anni anch'io avevo molte paure, anche mio padre è piuttosto omofobo e il coming out non è stato semplice. Io ho iniziato dicendolo ad amiche e amici a scuola, e quando ho avuto l'opportunità di trasferirmi per gli studi, dopo un iniziale periodo di smarrimento, ho potuto vivere l'omosessualità in modo molto più leggero...sei lontano da casa e quindi non devi per forza fare CO al tuo paese per ora. Sono sicuro che quando romperai gli indugi con la comitiva della città dove studi inizierai a star meglio 😊

Edited by schopy
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12 hours ago, cloroformio said:

Vi siete mai trovati in una situazione simile? Avete dei suggerimenti? Quando avete avuto la piena consapevolezza della vostra sessualità?

Si, a 16 anni avevo preso un po' di consapevolezza dell'essere gay. Le prime persone a saperlo sono stati i compagni di classe, sinceramente pensavo di potermi fidare di loro ma cosi non è stato e piano piano mi hanno inziato ad emarginare e in più lo hanno detto a molti a scuola (anche ad altri che non lo dovevano assolutamente sapere), nessuno mi aveva mai aiutato e in più non avevo un amico fidato. Li avevo una pesante difficoltà ad accettarmi.

All'università tutto diverso, in molti mi hanno accettato, qualche volta fanno battute squallide ma ci rido sopra. Beato te che hai nel gruppetto 2 ragazzi gay, io sfortunatamente no.

Per l'aspetto del coming out ai genitori è molto difficile per me anche tutt'ora, aspetto di avere una vita tutta mia per dirglielo, ma li bisogna capire che persone sono.

10 hours ago, ldvrsp said:

E, se mi posso permettere di darti un consiglio, attento a dire che non hai fatto coming out su questo Forum, perché qualche utente potrebbe "attaccarti". Pare infatti che per qualcuno sia una conditio sine qua non per essere rispettati. In questa piattaforma, come ovunque, potrai trovare uno o più amici fidati, come potrai non trovarne nessuno, è naturale.

lol ahahah

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Prince1999

Il CO... tema interessante da sempre..io al tuo posto non mi interesserei molto agli amici..se è gente omofoba, realmente è insensato esserci amico. Secondo me il tuo più grande nemico sei proprio tu stesso,non riesco a capire veramente perché ti poni tutti questi problemi,dato che comunque dici che la religione non influisce,e che la famiglia non è cosí omofoba..come ti ha consigliato mio zio @freedog,ti inviterei a tenere in considerazione una terapia psicologica, perché temo che tu ti sia talmente tanto represso che possa andare incontro a danni seri. Te lo dico per esperienza fatta,da persona che sta venendo uccisa e sbranata dalla propria omofobia interiorizzata,fai a botte prima possibile con la realtà, accettati ed amati con qualsiasi mezzo tu possa usare a tua disposizione,e comprendi che sei come tutti,solo che vuoi trombarti dei maschi e non delle femmine. Buona fortuna 

 

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davydenkovic90
10 hours ago, cloroformio said:

Un anno prima del bacio ho avuto le mie prime esperienze con un ragazzo più grande conosciuto tramite fb.

Scusa ma... se hai chattato con (e presumo incontrato)un ragazzo tramite facebook con cui hai avuto le tue prime esperienze (presumo reali), oggi per quale motivo ti fai tanti problemi a utilizzare Grindr nel modo più diretto e pragmatico, cioè scambiando foto e incontrando dei ragazzi dopo massimo un paio di giorni di chat?

Mi sembra che il racconto faccia acqua da tutte le parti, ma ci sta, perché è uno sfogo.

Però ti ribadisco che il tuo è uno di quei problemi che si risolvono forzando degli avvenimenti, perché il pensare e il ragionare troppo sulle cose ti può aiutare come allontanare tantissimo dall'obiettivo (i.e. vivere serenamente la sessualità, conoscere qualche ragazzo, avere delle amicizie più sincere)

Non ho capito se lo hai già fatto o no, comunque non è tutto sto dramma uscire con un ragazzo gay. Non ti ci devi sposare, semplicemente ci fai due chiacchiere e magari gli racconti anche un paio di queste paranoie che ti fai. Vedrai che lui capirà, che non ci saranno foto tue compromettenti recapitate direttamente a casa dei tuoi, e che farai dei miglioramenti un po' su tutti i fronti in tempi abbastanza rapidi, pian piano troverai qualche amico gay o conoscente o altri, ti dichiarerai coi tuoi amici (quelli omofobi magari lasciali perdere) e poi coi familiari, ecc.

Buona fortuna.

Edited by davydenkovic90
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cloroformio
4 hours ago, davydenkovic90 said:

per quale motivo ti fai tanti problemi a utilizzare Grindr nel modo più diretto e pragmatico, cioè scambiando foto e incontrando dei ragazzi dopo massimo un paio di giorni di chat?

Non ne sono certo, ma credo sia una specie di fase repressiva posteriore alla prime esperienze (esperienze che ricordo tutto sommato con positività). Come avevo già detto, ho cancellato grindr quando mi sono trasferito dal mio paese natale sperando d'iniziare una vita nuova in una città dove non mi conosceva nessuno. Magari l'esitazione a non inviare delle foto è solo una copertura in cui riverso altre mie preoccupazioni (accettarsi per quello che si è veramente, dover subire i giudizi degli altri dopo aver fatto tanta fatica per non essere giudicato, paura di rimanere solo).

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19 hours ago, JohnDoo said:

Dalla mia esperienza di vita, oltre i quaranta, posso dirti che le persone vere, quelle affidabili con cui percorri o percorrerai pezzi di vita, resteranno nella tua vita, con ruoli e modi diversi. 
Gli altri li userai per quello che ti servono, probabilmente come loro faranno con te.

Quindici minuti di applauso.

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davydenkovic90
6 hours ago, cloroformio said:

Non ne sono certo, ma credo sia una specie di fase repressiva posteriore alla prime esperienze (esperienze che ricordo tutto sommato con positività). Come avevo già detto, ho cancellato grindr quando mi sono trasferito dal mio paese natale sperando d'iniziare una vita nuova in una città dove non mi conosceva nessuno. Magari l'esitazione a non inviare delle foto è solo una copertura in cui riverso altre mie preoccupazioni (accettarsi per quello che si è veramente, dover subire i giudizi degli altri dopo aver fatto tanta fatica per non essere giudicato, paura di rimanere solo).

Perché "cancellato"? Non dovrebbe essere "installato"?

Cioè, tu nel paesello usavi Grindr tranquillamente (addirittura facebook, hai scritto) per rimorchiare ragazzi senza paura che qualcuno ti scoprisse, o comunque con una paura che riuscivi a gestire, mostrandoti in foto e presentandoti agli appuntamenti, mentre nella città nella quale ti sei trasferito, di sicuro più grande, dove non conosci nessuno e dove ci sarà sicuramente gente che va e viene e ancor meno stanno a guardare te e cosa fai, ti sei preoccupato di mettere in piedi una fittizia vita etero che ora difendi con le unghie e con i denti autosabotandoti e non inviando foto?

Non mi sembra che ci sia un senso, in tutto questo.

Ma le esperienze coi ragazzi che facevi quando vivevi nel paesello com'erano andate? Hai raccontato per filo e per segno la storia con la ragazza, ma non hai detto una parola sui ragazzi che hai incontrato.

Se posso permettermi, sono spinto a pensare che questi incontri non si siano mai verificati, e tutto si sia limitato a esperienze virtuali. E te lo dico perché, se fosse così, la cosa giocherebbe a tuo favore. Mi spiego: se tu veramente avessi vissuto delle esperienze con ragazzi tre o quattro anni fa, poi l'esperienza con la ragazza, sarebbe molto insolito questo tuo navigare ancora in alto mare sul CO ma soprattutto sulla tua accettazione (mi sembra che il topic sia ancora impostato come un monologo di uno che non ha ben capito il suo orientamento sessuale ma soprattutto non lo accetta)

Mentre invece se queste esperienze con ragazzi non ci sono proprio mai state, è molto più semplice (si fa per dire), perché basterà farle per sciogliere quei nodi. E il problema - che sembra enorme - si riduce al mettere foto su grindr (o dichiararti ai tuoi amici gay, o cose così...) ossia a trovare un qualsiasi sistema per avere delle occasioni concrete di frequentare altri ragazzi gay e fare delle prime esperienze, di qualsiasi tipo - conoscenze, amicizie, scopate, fidanzamenti, quello che vuoi - purché reali, non virtuali.

Edited by davydenkovic90
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19 minutes ago, davydenkovic90 said:

mi sembra che il topic sia ancora impostato come un monologo di uno che non ha ben capito il suo orientamento sessuale ma soprattutto non lo accetta

continuo a credere che più che non accettarlo, @cloroformio REPRIMA il suo orientamento sex, manco fosse la polvere da nascondere sotto il tappeto.

ripeto: questo comportamento è pericolosissimo, perchè più prima che poi lo porterà ad esplodere.

E saranno cazzi amari

Edited by freedog
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cloroformio
17 minutes ago, davydenkovic90 said:

cancellato

Sì, ho cambiato città a settembre 2017 e in quella occasiane ho disinstallato l'app.

 

18 minutes ago, davydenkovic90 said:

facebook

ovviamente un profilo fake. quando qualcuno m'interessava gli davo il profilo ufficiale

 

19 minutes ago, davydenkovic90 said:

Ma le esperienze coi ragazzi che facevi quando vivevi nel paesello com'erano andate?

Si tratta di più esperienze condivise con lo stesso ragazzo. Lui per motivi lavorativi si è trasferito in un altra città e non ci siamo riusciti più a vedere. Come ti ho già detto ho un ricordo positivo di quelle esperienze.

 

23 minutes ago, davydenkovic90 said:

monologo di uno che non ha ben capito il suo orientamento sessuale ma soprattutto non lo accetta

In effetti il titolo è difficoltà ad accettare la mia sessualità. Il problema non è capire cosa mi piace, è accettare che quella cosa effettivamente mi piace. Una volta accettato questo bisogna renderlo visibile perchè sono stanco di vivere in questo modo.

7 minutes ago, freedog said:

REPRIMA il suo orientamento sex

Forse è così. Sono venuto a conoscenza in questi giorni dell'esistenza della figura del gay represso. Con buona probabilità è così.

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anche a me non piacciono le app e poi ha molto senso non usarle se ci si trova in una grande città perché si spera che queste siano fornite di locali fisici/associazioni/discoteche/luoghi di incontro fisici dove instaurare rapporti e di un tessuto sociale omosessuale solido, mentre se si è dispersi è più utile usare una app che ti geolocalizza. Però nella realtà i gay si trovano solo su Grindr o Romeo in Italia, this is the sad truth, con tutti i meccanismi tossici e commerciali che si vengono a creare nella comunicazione e che si intersecano alle dinamiche sociali.

ma perche su facebook hai due profili uno fake e uno real? :hm: 

Edited by SabrinaS
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cloroformio
37 minutes ago, SabrinaS said:

ma perche su facebook hai due profili uno fake e uno real?

Stiamo parlando del pieno periodo adolescenziale. A 15 anni non sapevo di grindr, probabilmente non era neanche così diffuso, quindi l'unico modo per essere in contatto con persone che condividevano i miei gusti sessuali era iscrivermi a gruppi gay su fb, cosa che non potevo fare con il mio vero profilo. L'ultimo profilo fake è stato eliminato dopo aver conosciuto il tipo di cui vi ho parlato, ben tre anni fa.

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cloroformio
1 hour ago, SabrinaS said:

sì ma perché non potevi farl ocol tuo vero profilo questa è la domanda 

La risposta è intuibile: non volevo che si venisse a sapere tra gli amici di fb e non. Non credo che alla zia o al cugino sarebbe passata inosservata la mia iscrizione in quei gruppi LGBT. In più era una pratica abbastanza comune, tutte le persone che ho conosciuto tramite questa modalità avevano un profilo fake ed uno ufficiale, è stata una sorta di consuetudine.

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È una pratica molto diffusa avere più profili fake su facebook, io che ci lavoro su facebook ne ho diversi. A livello lavorativo aiutano a fare prove, test, ecc - ma anche a livello personale torna utile: ad esempio per l’iscrizione a pagine sensibili oppure se non si vuole, per una sorta di sicurezza iniziale, dare il vero profilo a una persona conosciuta da poco.

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