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Verso il riconoscimento dell'A-fobia?


Serpente

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On 5/19/2020 at 10:30 AM, Almadel said:

Non vedo perché dire di aver subito uno stupro debba essere un problema,

né perché lo stupro debba essere più problematico nella comunità asex.

Magari poteva diventare un problemi in presenza di gruppi anti- vari che strumentalizzando ciò che uno dice al di là delle sue intenzioni. Avevo inteso qualcosa del genere. 

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1 minute ago, Hazel226 said:

Magari poteva diventare un problemi in presenza di gruppi anti- vari che strumentalizzando ciò che uno dice al di là delle sue intenzioni. Avevo inteso qualcosa del genere. 

Se ti dai gran pena per dire che il tuo è un orientamento come un altro,

parlare di stupro rovina parecchio la tua narrazione.

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On 5/19/2020 at 10:39 AM, Almadel said:

Se ti dai gran pena per dire che il tuo è un orientamento come un altro,

parlare di stupro rovina parecchio la tua narrazione.

Esatto. Quindi magari uno sceglie di non dirlo anche se è successo. Oppure di emarginare chi lo fa.  Ma queste scelte sono comunque frutto di una pressione dovuta alla presenza di gruppi ostili al riconoscimento di x,y,z. In sè non si può dire che sia "giusto".

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25 minutes ago, Almadel said:

Beh, però se togliamo la questione della discriminazione sociale

potremmo concentrarci con successo sui loro problemi di coppia, no?

Ma certo, io non dico che un bisex o un asex non possano incorrere in difficoltà relazionali a causa delle loro inclinazioni...dico che una rivendicazione asex in un pride, e forse pure una rivendicazione bisex, mi sembrano fuori fuoco...asex e bisex incontrano probabilmente tante difficoltà nella comunità gay quante al di fuori di essa 😅

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6 minutes ago, Hazel226 said:

Esatto. Quindi magari uno sceglie di non dirlo anche se è successo. Oppure di emarginare chi lo fa.  Ma queste scelte sono comunque frutto di una pressione dovuta alla presenza di gruppi ostili al riconoscimento di x,y,z. In sè non si può dire che sia "giusto".

Capisco cosa vuoi dire.

Anche io per molti anni ho evitato di dire di avere avuto esperienze sgradite a 12 anni,

per timore che queste venissero messe in relazione con l'affermazione della mia omosessualità.

3 minutes ago, schopy said:

Ma certo, io non dico che un bisex o un asex non possano incorrere in difficoltà relazionali a causa delle loro inclinazioni...dico che una rivendicazione asex in un pride, e forse pure una rivendicazione bisex, mi sembrano fuori fuoco...asex e bisex incontrano probabilmente tante difficoltà nella comunità gay quante al di fuori di essa 😅

Beh no, noi gay siamo sempre meglio 🙂

Se io fossi asessuale o bisessuale preferirei stare con un maschio gay

rispetto a qualsiasi altra possibilità 🙂

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Bullfighter4

Io di persona conosco solo un asessuale, ma lo conosco bene perché è il cugino di mio marito. 
Quasi tutti quelli ( anche parenti) che non lo conoscono bene pensano sia gay, giusto perché ha una vita sentimentale molto poco pubblicizzata. Non so altrove, ma un ultracinquantenne non sposato e non donnaiolo qui e’ additato come gay dalle vecchie generazioni.
In realtà da tipo 15 anni vive con una donna ( e alleva la figlia di lei). Dico che è lui che alleva la figlia perche questa donna è spesso via per lavoro. Non fanno sesso per niente. Quasi nessuno sa di questa relazione, dato che lui è’ molto riservato al riguardo e non ne parla quasi mai.

 Lui ha detto che ci ha provato anni fa con donne prima, e pur “ funzionando”, non è una cosa che lo interessi. Ha provato anche con un uomo, stessa cosa. 
Lui penso non ne parli apertamente, a parte con pochi intimi, non perché ci possano essere discriminazioni violente, ma solo perché molti vedono la cosa come MOLTO strana.

Onestamente non ho mai sentito nessuno parlare veramente male degli asessuali, mentre per gay, bisex, trans, etc molta gente non si fa problemi a dire cose spregevoli anche in pubblico. 

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18 minutes ago, Bullfighter4 said:

Onestamente non ho mai sentito nessuno parlare veramente male degli asessuali, mentre per gay, bisex, trans, etc molta gente non si fa problemi a dire cose spregevoli anche in pubblico. 

Penso che ancora oggi molti non sappiano di questa condizione,

suppongo che sapendola i più beceri la troverebbero positiva in una donna e negativa in un uomo

22 minutes ago, Bullfighter4 said:

Non so altrove, ma un ultracinquantenne non sposato e non donnaiolo qui e’ additato come gay dalle vecchie generazioni.

Anche qui e pure dalle giovani

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2 hours ago, Bullfighter4 said:

un ultracinquantenne non sposato e non donnaiolo qui e’ additato come gay dalle vecchie generazioni.

anche qua.

solo che da noi per averci sta pecetta addosso basta aver passato la trentina e/o stare ancora a casa con mammà.

e non è che lo dicano solo le vecchie comari spettegolanti, eh..

Edited by freedog
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Hinzelmann
2 hours ago, prefy said:

i più beceri la troverebbero positiva in una donna

Beh il termine "frigida" mi pare mirato a riversare un giudizio negativo sulla donna, oltre che ad esprimere la frustrazione del desiderio del suo partner che in parte può spiegare ( non giustificare ) l'uso di un termine spregiativo, anche se poi l'uomo impotente vive una esperienza del tutto analoga e ciò che cambia è solo il fatto che l'attenzione si focalizza sul suo sintomo visibile, il deficit erettivo

Ciò che cambia è più il contesto sociale in cui viene espresso il giudizio, cioè l'uso della parola, che la parola stessa e certo questo uso colpisce più il maschio

Però è anche vero che aiuterebbe il venire allo scoperto della coppia asessuale, lui e lei insieme

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2 hours ago, prefy said:

suppongo che sapendola i più beceri la troverebbero positiva in una donna e negativa in un uomo

Noi partecipiamo ai pride perché vogliamo che i/le trans possano lavorare in banca se lo desiderano, perché due uomini gay possano baciarsi per strada senza venir insultati, per poter garantire a coppie dello stesso sesso diritti pari a quelli di cui godono le coppie eterosessuali...non è che l'opinione della portinaia sia poi così importante.

10 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh il termine "frigida" mi pare mirato a riversare un giudizio negativo sulla donna, oltre che ad esprimere la frustrazione del desiderio del suo partner che in parte può spiegare ( non giustificare ) l'uso di un termine spregiativo

I termini spregiativi si utilizzano solo per condannare chi si comporta male, non per stigmatizzare una condizione.

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47 minutes ago, Almadel said:

Anche da me, ma mica è insulto.

Non ho detto che lo sia 🙂

15 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh il termine "frigida" mi pare mirato a riversare un giudizio negativo sulla donna, oltre che ad esprimere la frustrazione del desiderio del suo partner che in parte può spiegare ( non giustificare ) l'uso di un termine spregiativo, anche se poi l'uomo impotente vive una esperienza del tutto analoga e ciò che cambia è solo il fatto che l'attenzione si focalizza sul suo sintomo visibile, il deficit erettivo

Mi riferivo ad una vecchia concezione maschilista per la quale una donna che mostra interesse verso il sesso è zoccola o ninfomane, un uomo è virile

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Hinzelmann
52 minutes ago, schopy said:

I termini spregiativi si utilizzano solo per condannare chi si comporta male, non per stigmatizzare una condizione.

La realtà era spesso opposta, nel senso che il marito dava della frigida alla moglie e poi la tradiva andando a puttane

perchè in pubblico la donna doveva mostrare disinteresse verso il sesso :

53 minutes ago, prefy said:

Mi riferivo ad una vecchia concezione maschilista per la quale una donna che mostra interesse verso il sesso è zoccola o ninfomane, un uomo è virile

Ma in privato si richiedeva una certa collaborazione ( vizi privati, pubbliche virtù )

Il maschio che al contrario faceva cilecca al bordello, si esponeva ai frizzi e lazzi del gruppo

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Beh il termine "frigida" mi pare mirato a riversare un giudizio negativo sulla donna, oltre che ad esprimere la frustrazione del desiderio del suo partner che in parte può spiegare ( non giustificare ) l'uso di un termine spregiativo, anche se poi l'uomo impotente vive una esperienza del tutto analoga e ciò che cambia è solo il fatto che l'attenzione si focalizza sul suo sintomo visibile, il deficit erettivo

Chiaramente è un termine finalizzato a giustificare una performance giudicata come inadeguata,

in genere quando la donna gioca la carta dell'insoddisfazione sessuale dopo una rottura o un tradimento.

Le donne hanno però un'enorme gamma di offese sessiste con cui replicare:

oltre a impotente, c'è finocchio, minidotato, inesperto (in genere in relazione al clitoride) o "precoce".

"Frigida" non è mai un'offesa abbastanza specifica per ferire davvero una donna,

visto che a conti fatti non significa nulla ed è solo una replica generica a una precedente umiliazione.

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Diciamo che l'asex probabilmente non subisce discriminazioni all'interno della società perché il non fare sesso non gli impedisce comunque di inserirsi in contesti sociali e lavorativi. 

A differenza di una persona omosessuale o trans. 

Però mi piacerebbe parlare con una persona asex che la pensa diversamente e che possa dimostrarmi coi fatti esattamente cosa intenda dire. 

Questo perché spesso diamo per scontate molte "banalità" che in realtà per altri tanto banali non sono. 

È una cosa che ad esempio ho notato parlando con gli etero. 

Però si, diciamo che forse sarei più incline a pensare che piuttosto che di una fobia, si tratti di uno stigma. 

Che possono subire come già detto da Almadel anche persone con particolari gusti in fatto di pratiche sessuali o anche persone per via di alcune caratteristiche. 

Ma per entrare nel discorso discriminazione, si dovrebbe parlare di come l'essere asessuale ti metta in pericolo o ti faccia vivere come un cittadino di serie b. 

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Eppure la discriminazione esiste basta leggere il forum.
Quando tu ti apri come asessuale online, e sotto il tuo post i commenti sono:
-sei malato -sei anormale -la tua condizione non esiste tutti hanno impulsi
tutto bene e tutto a posto? Nessuna discriminazione? Ma lo accettereste sotto i post di un gay?
A me sinceramente l'uso della parola fobia non interessa. Chiamatela come vi pare. Però essere ciechi di fronte a questi commenti, che sono stati fatti anche qui su questo forum dai forumisti, è assurdo.
 

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Sto parlando delle eventuali problematiche a livelli pratico di vita reale, non sto assolutamente dicendo che non si prendano insulti o che non esistano idioti che possano affermare che non esista come orientamento e che non ci sia bisogno di sensibilizzare sull'argomento. 

Però proprio perché sull'atto pratico non ho idea di cosa possa voler dire, ho espresso la del tutto sincera lecita curiosità del voler parlare con qualcuno che vive la condizione, altrimenti mi sarei limitata a dire "no è na cazzata, non è vero". 

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Penso che quello che leggiamo nel virtuale, si rifletterà nella vita pratica degli asessuali che si aprano e si confidino, pochi che siano. E comunque questa differenza tra virtuale e reale oggi non ha più tanto senso no? Tanto più che spesso si sta nel virtuale con nome e cognome (stile facebook), ci si espone, e poi magari si viene ingiuriati da persone reali o account fake. Sono insulti, o frasi come quelle che ho riportato, che fanno male comunque, se non non esisterebbero le campagne no hate, il caso Silvia Romano ecc.

Da quel che ricordo gli asex si conoscono e fanno comunità online, con un sito che è punto di riferimento mondiale, magari gli viene facile aprirsi online anche in altri contesti.

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1 minute ago, Krad77 said:

Da quel che ricordo gli asex si conoscono e fanno comunità online, con un sito che è punto di riferimento mondiale, magari gli viene facile aprirsi online anche in altri contesti.

Si, ricordo anche di aver trovato una volta un forum online moltissimi anni fa.
E di mio ho conosciuto solo un paio di ragazze asessuali con cui però non è che avessi chissà che confidenza, ai tempi non s'era andato oltre l'argomento "ah sei lesbica? io sono asessuale" e la cosa s'è chiusa là perché all'interno dei gruppi dove le ho conosciute non se ne è mai parlato, non per qualche motivo in particolare ma perché non è mai uscito il discorso.
Sicuramente in una società estremamente sessualizzata come la nostra, paradossalmente anche "l'assenza" del sesso è vista in accezione negativa.
Solo però che, come ho già accennato, ammetto che probabilmente ho una visione ristretta della loro realtà perché do per scontante e appurate molte sfumature di vita reale al di là della mera questione "pratica" che ho già accennato sopra, come del resto spesso hanno fatto con me delle persone eterosessuali in buona fede.

Sia chiaro, io ritengo l'asessualità un orientamento legittimo, non lo ritengo legato a violenze o problemi di qualche sorta e anzi penso che sia estremamente fatidioso sentirsi rispondere una roba del genere quando si fa coming out (e pure noi omosessuali lo sappiamo bene, visto che ogni 3x2 provano a scomodare Freud).

Sicuramente hanno un minority stress elevatissimo, specialmente se oltre che asessuali sono anche omoromantici (quindi una minoranza nella minoranza) e trovo inoltre abbastanza aberrante che esistano omosessuali che neghino l'esistenza di questo orientamento come neghino l'esistenza della bisessualità & affini.

PS: Comunque partiamo da una visione di base diversa e cioè che per me virtuale e reale sono ancora due realtà del tutto separate.
E cioè che fare gruppo sul "virtuale" è una cosa, uscire di casa, avere un gruppo di conoscenze, un lavoro o un contesto scolastico decisamente un altro.

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4 minutes ago, Krad77 said:

Separate? Pensa un attimo al revenge porn allora.

Si scusami.

Intendevo dire per come la vivo io, avrei dovuto giustamente specificarlo.
Io non sono assolutamente una fan della deriva dei social che si sostituiscono alla vita reale, per tal motivo tengo le due realtà separate.
 

Edited by nowhere
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Una vita online la abbiamo tutti, se no non saremmo qui a scrivere da anni. Nel forum dove ero prima i forumisti senior vivevano la vita online in contiguità con quella reale, per esempio sforzandosi di chiamarsi con i nomi di persona, non con i nick, ai raduni, portando il personale nei post quando volevano se lo volevano, e portando le conoscenze forumistiche nella vita sociale quando c’era la vicinanza e l’occasione. Francamente è un approccio che preferisco. Chi prende derive trollesche, o cariche di odio e livore, mi sembra sia più facilmente  uno che tiene completamente separate le vite online e offline. Imho.

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6 hours ago, Krad77 said:

Quando tu ti apri come asessuale online, e sotto il tuo post i commenti sono:
-sei malato -sei anormale -la tua condizione non esiste tutti hanno impulsi
tutto bene e tutto a posto? Nessuna discriminazione? Ma lo accettereste sotto i post di un gay?

Ma per favore, dipende pure da chi li scrive questi post e con quali intenzioni...se son delle trollate direi che parlare di "discriminazione" è fuori luogo. Il mondo è pieno di persone alle quali non piace molto il sesso, e non è che hanno tutte la smania di definirsi asessuali...

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Evidentemente suppongono di avere un vantaggio ad aggiungere la A alla sigla LGBTI,

anche se non si capisce con precisione quale sarebbe.

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15 minutes ago, Almadel said:

Evidentemente suppongono di avere un vantaggio ad aggiungere la A alla sigla LGBTI

Ecco, questa è una domanda interessante. Occorrerebbe sviscerare la cosa con un asex militante.

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Suppongo che via via che gli LGBT superano le discriminazioni oggettive nei Paesi occidentali,

quella del Movimento assuma sempre meno i connotati di una piattaforma politica di rivendicazioni

e la sigla diventi una sorta di associazione tra strano-sessuali volta a combattere genericamente il bullismo.

Per un Londinese di oggi forse davvero le "discriminazioni" che subisce un gay non sembrano tanto diverse da quelle che subisce un asessuale.

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33 minutes ago, Almadel said:

Per un Londinese di oggi forse davvero le "discriminazioni" che subisce un gay non sembrano tanto diverse da quelle che subisce un asessuale.

Da un lato questo è un bene, perché vuol dire che effettivamente siamo tutti un po' più liberi; dall'altro quel che mi preoccupa (e qui rischio di diventare destrorso) è il fenomeno per cui affibiarsi un'etichetta diventi per ciò stesso una sorta di patentino di specie protetta..."guai a te se esprimi un parere sulle mie scelte in fatto di sesso, è afobia!" eccetera.

Certo, in un mondo ideale nessuno giudica nessun'altro, e lungi da me difendere chi critica il prossimo sulla base dei comportamenti sessuali, ma se facciamo di ogni erba un fascio finisce che perdiamo il senso della realtà.

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Hinzelmann
13 hours ago, schopy said:

Sì hinz, ma siamo cambiati, stai descrivendo uno spaccato sociale alla Vitaliano Brancati.

Io correggevo delle osservazioni fatte da prefy, che sembravano presupporre che la donna in un sistema maschilista fosse meno offesa

Certamente non ho detto che è il panorama attuale, o il mio, ma va tenuto ancora presente se altri parlano di parenti over 50 che ne sono potenzialmente condizionati

Volete avallare l'idea che il maschilismo si riduca e consista in una battuta da commedia all'italiana di Monica Vitti, che ovviamente è semplicemente la sua messinscena per far ridere un pubblico? Quel film però intendeva irridere il maschilismo, non sostenere che il maschilismo fosse solo una cosa da ridere ma vabbè lasciamo stare...

16 hours ago, Hinzelmann said:

Però è anche vero che aiuterebbe il venire allo scoperto della coppia asessuale, lui e lei insieme

Io però concludevo anche con questa osservazione, che avete ignorato e che peraltro spiegava il mio intervento su quei termini spregiativi

E' evidente che fintanto che l'asessualità non emerge come identità sociale, la sua invisibilità protegge anche da potenziali discriminazioni e quindi se l'asessualità emerge su internet le discriminazioni, le offese, le prese in giro più scoperte saranno prevalentemente su internet

Se il parente di Bullfigther si confida con il gay è perchè sa di essere ritenuto gay dagli eterosessuali e spera di trovare in lui una maggiore comprensione, certo in un senso stretto lui non è irriso in quanto asessuale ( la gente non se lo immagina neanche ) ma questo non impedisce il fatto che si sparli di lui per altro, al punto tale che lui avrebbe tirato su una figlia da 15 anni, senza neanche presentarla a nessuno : Per non dover spiegare che non è biologicamente e legalmente la sua? Perchè lo spauracchio di quelle due parole ( frigida, impotente ) è peggiore? Per non far sapere alla bambina che il papà viene irriso o tenuto in scarsa considerazione? Ovviamente non lo posso sapere perchè questo scenario come ho detto non è il mio, ma il fatto appare rilevante

 

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