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[manuu] Il mio Coming Out


manuu

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Non ho avuto tempo di leggere tutto i thread, quindi scusate se ripeto qualcosa detto da altri :)Bene o male le esperienze sono sempre le stesse, anche io ho sempre saputo di essere gay, il "difficile" è stato accettarlo. Se comunque non sapevo che ero "gay", da piccolo sapevo che ero "diverso", ma non riuscivo a dare ancora forma a questa mia diversità.Mi fa molto riflettere però il comportamente dei miei genitori. Sembra strano ma...lo sapevano prima di me, o comunque prima che io raggiunessi la consapevolezza di essere gay e di accettarlo. Premetto che da piccolo giocavo con le Barbie, guardavo sailor moon e i miei non hanno mai avuto problemi a lasciarmelo fare.Vi porto quest'esempio: a 11 anni, ero molto silenzioso e introverso, a differenze di qualche anno prima che ero un moccioso scatenato. I miei sapevano che durante la pubertà si attraversa questo momento di introspezione, quindi decisero di portarmi da un loro amico (che ha più o meno la loro età) che a quel tempo si stava laureando in Psicologia... una sorta di seduta psicologica (gratis) e che sarebbe servita anche a Daniel come "tirocinio".2 o 3 anni fa, quando io e mia mamma parlammo per la prima volta della mia sessualità mi disse che Daniel è gay (e io col salame sugli occhi non me n'ero accorto) e che mi avevano portato da lui proprio perché essendo anche lui gay, sapeva cosa prova un omosessuale durante la sua adolescenza e quindi mi avrebbe potuto dare una mano; insomma, oltre che psicologo, anche gay. Durante la stessa conversazione saltarono magicamente fuori altri amici omosessuali dei miei di cui non avevo mai dubitato....ecchecacchio, io faccio il CO a mia mamma e lei me lo fa sugli amici di famiglia. E' surreale.Alle superiori la prima a cui lo dissi fu la mia migliore amica/compagna di classe, e non ha avuto nessun problema ad accettarlo. Anzi era contenta. Ero io che fino a quel momento mi ero fatto scrupoli.In calsse eravamo circa 21 donne e 3 maschi (liceo sociopsicopedagogico) e io facevo comunella con Gianluca, l'altro maschio invece non lo cosideravamo perché era sfigato, razzista e arrogante. Gianluca è classico fighetta della Brianzao del Varesotto, gioca a calcio con gli amici, si fa tutte le tipe fighe, è leghista filofascista, ha i soldi ecc..., eravamo molto amici e quindi avevo paura che se glielo avessi detto non mi avrebbe più rivolto la parola. Un giorno, durante la gita di 5 giorni, la mia amica ha avuto la bella idea di andarglelo a dire. Una sera, in camera in albergo (dormivo con lui) Gianluca mi disse "vieni qui, ti devo paralre di una cosa" e mie disse che per lui non c'era nessun problema, che eravamo ancora amici ed ero ancora il suo miglio amico, che per lui ero sempre una persona speciale e anzi, era contento perché ora mi conosceva bene e non avevamo più nessun segreto. Poco tempo dopo lo dissi anche alla sua compagnia di amici etero (anche loro i classici tamarri figli di papà) e non hanno avuto nessun problema. Anzi, una volta mi hanno pure portato negli spogliatoi dopo una partita e continuavano a menarselo davanti a me, ma vabbé sono rimbambiti e bisogna portare pazienza. E pensare che sono i classici casinisti che non si fanno problemi a sfottere uno per strada perché grasso, brutto, gay, nero o chissachéAlla fine ho capito che il problema di noi gay non è tanto che la scocietà è omofoba, ma i primi ad essere omofobi con noi siamo proprio noi stessi. Prima di accettarmi, pensavo che la gente ce l'avrebbe avuta con me perché sono gay e odiavo il modno a morte, ma se la gente, i genitori, gli amici ecc.. vedono che sei una persona normale di cui non aver paura non c'è nessun motivo perché si comportino in modo razzista nei nostri confronti. State tranquilli che se non avete alcun problema ad accettare la vostra omosessualità, la gente che vi sta attorno non avrà di conseguenza nessun problema. E se ne ha, se ne può benissimo andarsene, tanto ha solo da perderci.In università poi ho trovato un mondo apertissimo, anzi, abbiamo persino fondato lo YAG, il comitato gay e il rettore (di Forza Italia mi pare) è soddisfatissimo, anche la direzione della biblioteca era apertissima quando abbiamo proposto di fare una sezione LGBT nella biblioteca universitaria (faccio la IULM a Milano). Abbiamo fin da subito cercato di offrirci nella maniera seria, e quindi anche se magari il Senato (il rettore no, è abbastnza open minded, ma gli altri prof sono una razza brutta) ha idee contrastanti con le nostre, riconosce che siamo un'associazione culturale valida (a Milano c'è anche il KOB della Bicocca che è ormai una'associazione che fa le cose alla grande, ma anche la nostra neo associzione se la cava bene per essere agli inizi)Certo, i fenomeni di razzismo ci sono anche in univ e a milano in generale, battutine e cose così, ma sinceramente non vedo perché dovrei rovinarmi la vita per 4 deficienti. Spero di non avervi annoiato :)Ciao ciao :salut:

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ho trovato solo una toppa..e anche di cattivo gusto..il comportamento dei tuoi amici nello spogliatoio..era uno scherzo ok ci sta la battuta e lo scherzo ma è comunque e in ogni caso di cattivo gusto una cosa del genere...ma sono comunque contenta che ti siano andati bene.. :salut:

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beh sono contento per te che hai avuto fortuna (caspita ad averli dei genitori così), ma non credo che il mondo sia così semplicepoi mi piacerebbe capire se i tuoi amici che dicevi intolleranti e che non hanno avuto problemi per il tuo essere gay, continuassero comunque a sfottere gli altri gay ... perchè questo significherebbe che loro no ndicno niente a te solo perchè sei loro amico, e questa non mi sembra una bella cosa

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sicuro di te in un ambiente decisamente favorevole. Complimenti! :)
Bè ambiente favorevole non molto, nel senso che abito come tantissimi gay nella leghista-forzaitalista Lombardia ma nonostante ciò (e come ripeto, nonostante molti amici miei siano filofascisti o comunque di destra) ho imparato che serve tirare furoi le palle e farsi valere.Per quanto riguarda il comportamente negli spogliatoi, bè l'ho sintetizzato in 2 righe ma non è stato nulla di ché, era per dire che comunque magari a molti etero(ignoranti) può dar fastidio avere un gay negli spogliatoi, loro hanno capito che non c'è nulla di male, che non li stupro in sostanza :) :) :D :) :D
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contento per te =) ma non generalizzare... ci sono posti e luoghi in italia che l'omosessualita' non viene vista per niente bene...ed ho un sacco di amici che sono finiti all'ospedale dopo aver detto di essere gay a comitive o parenti...Io e te siamo stati fortunati con i nostri coming out, ma non tutti hanno la stessa fortuna...Ci sono gay cacciati di casa, disconosciuti dai propri genitori... insomma non e' questione di essere omofobi con noi stessi... è proprio questione che gran parte della popolazione mondiale e' stronza... ed han paura delle "diversita'" e "dell''ignoto".

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