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Qualche biotecnologo in giro?


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35 minutes ago, Uncanny said:

Poi sono il primo a dire di starsene a casa piuttosto che andare a fare i lavapiatti a Londra stando in affitto in una topaia di periferia condivisa con altri sette coinquilini

Sì ma migliore fuori dall'Italia dove? Dipende la nazione, quale ambito di studio o di lavoro, se no è generalistico. Io sono cresciuto nella Seconda Repubblica degli anni Zero dove tutti scappavano a Londra a pulire i cessi, non li ho mai invidiati. Comunque su questo sono abbastanza d'accordo anch'io, baciami.

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12 minutes ago, Serpente said:

Sì ma migliore fuori dall'Italia dove? Dipende la nazione, quale ambito di studio o di lavoro, se no è generalistico.

Questo l'ho detto anch'io

Ma se parliamo di Europa esclusi magari Spagna, Grecia e alcuni paesi dell'Est, la situazione è migliore ovunque 

Per un laureato sicuramente, anche sforzandomi non mi viene in mente nessuna laurea per cui ci siano più opportunità qua che fuori

Per i lavori senza qualifica non ho mai approfondito troppo, ma anche in questo caso per i giovani ci sono generalmente più opportunità che sicuramente sono meglio remunerate

I giovani in Italia, laureati o non laureati, anche se lavorano sono il più delle volte sfruttati e trattati come pezze da piedi

Qui inizi sguattero e rimani sguattero a meno di non avere le conoscenze "giuste", all'estero magari inizi anche sguattero ma hai molte più possibilità di crescita e di fare carriera

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On 4/8/2020 at 8:54 PM, Indice said:

Lui ha comunque provato ad accedere a bandi all'estero ma senza successo. In tutto ha provato 7 bandi, di cui due in Italia. E' stato preso per uno ma ha rifiutato la posizione perché sarebbe finito nello stesso laboratorio in cui lavorava, un posto invivibile.

In un dottorato si riesce a entrare, vista a scarsità dei posti, e la pastetta universitaria, se si è molto brillanti e al di sopra della media; se si ha un Progetto di ricerca molto originale, o che comunque interessi realmente, e se si ha dietro le spalle un professore, il quale sia riuscito a entrare in commissione, che ti appoggi. Queste – a meno che uno non sia Leibniz – sono solo le condizioni sine qua non. Entrare in un dottorato esterno alla sede in cui ci si è laureati, o in cui si lavora, è veramente ultra difficile, anche se esistono eccezioni (che possono dipendere dalle più svariate combinazioni). E il tuo amico, che ha avuto la fortuna di vincere a casa propria, ha rinunciato al posto? È una follia, o un eccesso di ingenuità. 

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1 hour ago, Uncanny said:

Se si parla di fare ricerca è oggettivo che la situazione sia migliore fuori dall'Italia

Se si parla di lavoro dipende ovviamente dal livello di qualifica e da cosa si va a fare, per i giovani laureati di nuovo è oggettivo che la situazione sia migliore fuori dall'Italia

Poi sono il primo a dire di starsene a casa piuttosto che andare a fare i lavapiatti a Londra stando in affitto in una topaia di periferia condivisa con altri sette coinquilini

non andare in danimarca, chesta casa chiagne sienz e te 

 

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