Killer della 'ndrangheta gay ucciso perchè andato a convivere

[Demò]

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/21/news/_ndrangheta_il_pentito_mi_ordinarono_l_uccisione_del_picciotto_era_fedele_ma_gay_-244015144/

Quote

 

'Ndrangheta, il pentito: "Mi ordinarono di uccidere il picciotto. Era fedele, ma gay"

Andrea Mantella, gola profonda per l'inchiesta che ha decapitato le cosche vibonesi, svela i particolari dell'assassinio di Filippo Gangitano, affiliato giustiziato perché la sua omosessualità "disonorava" il clan

di ALESSIA CANDITO

 

Era gay e aveva deciso di vivere insieme al suo compagno in paese. Ma questo nella 'ndrangheta di Vibo Valentia non poteva essere tollerato. Per questo Filippo Gangitano, killer e picciotto dei Lo Bianco, nel 2002 è stato ucciso e sepolto in una tomba senza nome. A ricostruire la sua storia è il pentito Andrea Mantella, gola profonda dei clan che con le sue rivelazioni ha aperto la strada all'inchiesta "Rinascita-Scott" che giovedì 19 ha decapitato la 'ndrangheta vibonese.
 
Della morte di Gangitano, il pentito può parlare senza timore di essere smentito perché è stato lui ad essere incaricato dell'omicidio, ordinato da Carmelo Lo Bianco "Piccinni", capo storico dell'omonimo clan ed Enzo Barba, alias "Il musichiere", altro soggetto di vertice dell'organizzazione. Motivo dell'esecuzione? Gangitano era omosessuale e "questa cosa - mette a verbale il pentito -nella 'ndrangheta non poteva essere tollerata". Anche se era un picciotto fedele, autore di diversi omicidi ordinati dal clan, doveva morire. "Dissero che Vibo era piena e lo sapevano tutti", che era un disonore per il clan e lui avrebbe dovuto "risolvere" la questione. Perché Gangitano era suo cugino, quindi toccava a lui "lavare" l'onore della famiglia.

Ordini di vecchi boss, ligi a regole arcaiche che per i generali sono consigli ma per la truppa sono comandamenti da rispettare. "Cercai di risolvere la situazione facendolo cacciare, ma tutti e due mi dissero che queste cose non devono esistere, che noi dobbiamo dare conto a San Luca e non ci potevamo permettere di avere o di aver avuto un gay nella cosca" racconta il pentito agli investigatori. Inutilmente, spiega Mantella, si sarebbe rivolto al figlio del patriarca, Paolino Lo Bianco, sperando in maggiore elasticità mentale, come ad un altro maggiorente del clan, Filippo Catania. "Gli chiesi di aiutarmi a farlo diventare "uomo di merda", togliendogli la carica di camorrista, ma anche con lui non ci fu nulla da fare".
 
Inutile anche il tentativo di rivolgersi ai boss Lo Bianco e Barba, implorando clemenza per il cugino ai vecchi boss. "Tutti e due - racconta - mi dissero che era responsabilità mia e che dovevo ammazzarlo, anche perché sapeva troppe cose sul conto mio e degli altri". Per Gangitano c'era sentenza di morte irrevocabile. E Mantella ha eseguito. Fallito un primo tentativo di attirare la vittima designata in una trappola, il pentito ha deciso di usare uno dei suoi fratelli, per tendere una nuova imboscata.
"Decisi di ingannare mio fratello Nazareno, chiedendogli di accompagnare Gangitano alla masseria di mio padre". Il ragazzo non si fidava, temeva per il cugino. Poi "pensando davvero che si sarebbe trattato solo di un chiarimento" dice il pentito, ha eseguito gli ordini. "Lo lasciò nel piazzale della masseria e li gli sparò Scrugli" l'altro killer incaricato dai Lo Bianco della missione. Tutto di fronte ai fratelli di Mantella, Nazareno e Domenico che "quasi piangendo, su incarico di Scrugli, sebbene ignari dell'omicidio, gli diedero una mano a sotterrare Gangitano, dopo averlo messo nei sacchi del mangime".
 
Quel giorno Mantella ha perso un cugino e due fratelli "che da allora non mi parlano più". Sulla tomba senza nome di Gangitano qualche anno dopo è stata costruita una strada. E lui è diventato una delle tante vittime di "lupara bianca", gli "spariti" che i familiari sanno di dover piangere senza neanche avere il conforto di una tomba su cui farlo.

 

A me di tuttta la storia, quel che mi stupisce è che un killer ndranghetista sia andato a convivere con il suo fidanzato a casa dei genitori. Che ne pensate?

[davydenkovic90]

Mi colpisce in positivo, nel senso che prova che l'omosessualità è trasversale. E dovrebbe aprire gli occhi a certi omofobi neofascisti e cattolici che stanno sullo stesso fronte di arretratezza culturale di questi mafiosi.

Edited December 23, 2019 by davydenkovic90

[marco7]

Almeno i gay italiani non vengono identificati come mafiosi e 'ndranghetosi.

[Tyrael]

A me inquieta. Ciò dimostra ancora una volta che se uno è gay rischia la vita ugualmente. 

[marce84]

Beh, le associazioni di stampo mafioso non fanno che riflettere la cultura dell'area geografica dove nascono.

[freedog]

9 hours ago, davydenkovic90 said:

E dovrebbe aprire gli occhi a certi omofobi neofascisti e cattolici che stanno sullo stesso fronte di arretratezza culturale di questi mafiosi.

e quali sarebbero le differenze tra cattobigotti e ndranghetisti?

io non ne vedo...

[Pix]

Parliamo di assassini, persone che ammazzano altre persone. Che etica potrebbero mai avere?

[Saramandasama]

https://www.lafeltrinelli.it/smartphone/libri/trevanian/shibumi-ritorno-gru-l-etica/9788845269608

[marco7]

26 minutes ago, Pix said:

Parliamo di assassini, persone che ammazzano altre persone. Che etica potrebbero mai avere?

Potrebbero avere l'etica del mafioso: onore e cose simili.

http://download.kataweb.it/mediaweb/pdf/espresso/scienze/1984_190_2.pdf

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/11/02/il-decalogo-del-perfetto-mafioso-che-vieta-i-sbirriPalermo11.html?refresh_ce

https://www.corriere.it/spettacoli/19_settembre_19/contraddizioni-buscetta-l-idea-una-mafia-etica-6781c850-db00-11e9-94b9-f72cb5920b7e.shtml

[schopy]

 

On 12/23/2019 at 10:29 PM, Demò said:

A me di tutta la storia, quel che mi stupisce è che un killer ndranghetista sia andato a convivere con il suo fidanzato a casa dei genitori. Che ne pensate?

Che purtroppo è finita come finiscono queste faccende tra 'ndranghetisti. A costo di sembrare retrogrado faccio notare a chi accosta 'ndranghetisti a cattobigotti che, dovendo scegliere, sento di poter sopportare il dispiacere di uno zio per la mia frociaggine molto meglio del concreto rischio di venire accoppato. Noto anche che i fatti risalgono al 2002, oggi in fatto di morale sessuale son stati fatti giganti passi avanti.

[Demò]

vabe' lol è evidente, sarà che il nostro amico sta dalle parti di Roma e i preti gli causano l'orticaria.

Al massimo farei notare che i cattolici reazionari amano sputare sulle vite degli altri e soprassiedono volentieri agli inchini di santi e madonne sotto certe case.

Del resto dio li sta punendo visto quanto odiano bergoglio. Mi stupisce che sono così cattolici e così tradizionalisti da pensare allo scisma che non mi sembra molto cattolico nè molto tradizionale.

Edited December 25, 2019 by Demò

[Hinzelmann]

On 12/23/2019 at 10:29 PM, Demò said:

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/21/news/_ndrangheta_il_pentito_mi_ordinarono_l_uccisione_del_picciotto_era_fedele_ma_gay_-244015144/

 

A me di tuttta la storia, quel che mi stupisce è che un killer ndranghetista sia andato a convivere con il suo fidanzato a casa dei genitori. Che ne pensate?

Una idea precisa non ce l'ho, perchè la parte interessante della storia non ci viene raccontata.

Sembra che abbia giocato la carta della Famiglia contro il Clan, ma avrebbe dovuto sapere che era una carta perdente, anche se a dar credito al racconto del pentito, non nella parte in cui sostiene di aver fatto del suo meglio per evitare l'esecuzione pro domo sua, ma nel litigio successivo all'esecuzione, pare che questa esecuzione abbia creato dissidi.

Forse riteneva di aver maturato dei crediti nei confronti dei familiari, tali da poter contare su una sorta di trattamento eccezionale

[Uncanny]

A inizio dicembre è stato riportato nella stampa estera, anche da testate lgbt, che la 'ndrangheta avrebbe rilassato il suo atteggiamento nei confronti dell'omosessualità permettendola all'interno dei suoi ranghi a patto che non la "esibiscano" in pubblico. La nota di colore è che questa apertura sarebbe avvenuta dopo che un importante boss ha scoperto che il figlio fa la drag queen con il nome di Lady Godiva

A rivelare tutto ciò è il procuratore Gratteri alla stampa inglese, in particolare il The Sunday Times. Motivo per cui non se ne trova notizia in quella italiana. Gratteri ha ottenuto quest'informazione intercettando delle conversazioni telefoniche dell' 'ndrangheta

Quindi rispetto all'atteggiamento di due decenni fa, che ha portato all'omicidio di Filippo Gangitano, a quanto sembra c'è stata un'evoluzione

https://metro.co.uk/2019/12/10/mafia-opens-door-gay-people-mob-boss-finds-son-drag-queen-11590312/

[Hinzelmann]

Non conosco bene la vicenda ma a leggere gay post non sarebbe esattamente così

Gratteri avrebbe scritto un libro e lo avrebbe lanciato attraverso una serie di agenzie stampa ed interviste, dedicate al tema

Esponenti di Agedo avrebbero preso la cosa male :

Scopo delle rivelazioni, dicono le agenzie, sarebbe far crollare il mito del boss play boy. Non mancano nomi e cognomi, particolari su rapporti sessuali avuti in carcere, un certo moralismo nel parlare di “dubbie frequentazioni” e “trasgressioni” e una certa confusione tra orientamento sessuale, gusti personali, ruoli di genere. E quel sottinteso per cui essere omosessuali significa essere un po’ meno maschi. L’anticipazione del libro non è passata inosservata. Al giudice Gratteri risponde, con una lettera aperta Mirella Giuffrè, mamma Agedo (l’associazione dei genitori delle persone LGBT).

Ovviamente gli addebiti di "leggerezza" o "strumentalizzazione" del tema ( anche per rendere il libro più commerciale ) possono coesistere con la veridicità del fatto che il costume mafioso sia cambiato negli ultimi anni, una cosa non esclude necessariamente l'altra.

Non so quanto si possa contare però sull'approfondimento in chiave LGBT che il tema necessiterebbe

http://www.gaypost.it/outing-boss-ndrangheta-libro-gratteri-agedo

[Uncanny]

20 minutes ago, Hinzelmann said:

Non conosco bene la vicenda ma a leggere gay post non sarebbe esattamente così

Infatti le dichiarazioni alla stampa inglese sono state fatte in corrispondenza del tour promozionale del suo nuovo libro

Precisamente ha detto: «La mafia si è evoluta insieme alla società. I gay possono essere accettati ora, anche come uomini d’onore, a condizione che non lo sfoggino in pubblico»

Ha poi affermato di aver intercettato lettere “appassionate” tra un boss del crimine e il suo giovane luogotenente e conversazioni telefoniche rivelando che a molti soldati della mafia piacciono i bar frequentati da travestiti

Non riesco a riportare tutte le dichiarazioni in modo diretto perché l'articolo originale del Times con l'intervista è a pagamento, ma si trovano molti articoli della stampa inglese che ne parlano

[Demò]

Immagino sia tutto vero e documentato