Aarwangen Posted November 30, 2019 Posted November 30, 2019 L’omosessualità nel mondo animale è molto diffusa: è questo il risultato di uno studio dei ricercatori dell'Università di Yale condotto su 1500 specie di animali. Sono stati studiati granchi, serpenti, scimmie e vacche, con lo scopo di capire meglio il modo di relazionarsi di queste specie. I ricercatori sostengono che l'omosessualità abbia a che fare con il Dna: «se il comportamento omosessuale viene osservato in molte specie diverse, non deve essere qualcosa che si è sviluppato in seguito», ha detto Julia Monk, ricercatrice di Yale. Secondo questo studio, che ha monitorato l'attività sessuale degli animali, nell'antichità probabilmente gli animali erano bisessuali, e forse anche gli antenati dell'uomo. Questa ricerca ha esaminato tutti i comportamenti sessuali che non hanno come obiettivo la procreazione, e secondo Julia Monk non c’è bisogno di spiegare l’origine dell'omosessualità «perché è sempre esistita», dice. Questa teoria è confermata anche dal comportamento di alcuni animali acquatici come le stelle marine. Ma su questo tema le ricerche sono state molte e non sempre le opinioni dei ricercatori coincidono: altri studi sostengono che l’omosessualità si possa trovare nel 95% delle specie animali, e secondo altre teorie l’omosessualità è una sorta di allenamento per attirare gli animali del sesso opposto. Alcuni la associano al testosterone, altri studi hanno cercato di dimostrare che i maschi non alfa preferiscono non accoppiarsi con le femmine. https://www.lastampa.it/la-zampa/altri-animali/2019/11/27/news/i-comportamenti-gay-negli-animali-sono-sempre-esistiti-ricercatori-dell-universita-di-yale-studiano-l-omosessualita-in-1500-specie-animali-1.38034517?ref=fbpp Quote
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