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"Ma questo è il pensiero unico!" (ovvero: Dimmi he parole usi e ti dirò chi sei)


LocoEmotivo

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A pronunciare l'espressione che dà il titolo a questo thread è stato, soltanto poche ore fa, un mio superiore.
Eravamo ad un incontro tra dirigenti e lavoratori e costui, di fronte alle ostinate rimostranze della mia categoria che andavano contro la versione ufficiale aziendale, ha sbottato e ha ripetuto in più occasioni che per lui le cose non stavano così ma che, se doveva adeguarsi al "pensiero unico"...
Ora, io non avrei mai usato quell'espressione: non mi sarebbe mai e poi mai venuta in mente, credo nemmeno sotto tortura (forse perché intrinsecamente stupida, forse perché estrinsecamente idiota). Sentirla pronunciare da una persona vera, reale, che un'ora e mezza dopo era a prendersi un caffè con tutti noi, mi ha raggelato: nella mia mente, si è accesa una domanda.
Se utilizza queste parole, allora appartiene a quella realtà politica?

Trovo difficile separare la persona dal suo modo di parlare: si scelgono termini, registri, inflessioni sia per motivi espressivi che identitari - ed è una cosa che ho sempre fatto, quello di ascoltare ciò che le persone dicono ma anche come lo dicono per capire chi ho di fronte, per farmi un'idea o per cogliere importanti dettagli.
Perché le parole sono importanti, perché le parole tradiscono: come faccio a considerarti degno di stima se ti rifai alla retorica di chi utilizza simili mezzucci per propagandare le proprie idee di intolleranza? Come posso non pensare che anche tu non condivida posizioni a favore della famiglia tradizionale contro la lobby LGBT? Come posso non avere la certezza quasi matematica di quale simbolo sbarrerai quando sarai chiuso nella tua cabina elettorale?

Voleva essere uno spunto di riflessione, invece è stato quasi un intervento da diario.
Quindi, dite la vostra.

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boh….

l'espressione  "pensiero unico", più frequentemente usata nella peggiore destra, politica e culturale, non credo sia monopolizzata da questa…

E' quello che dice o direbbe un forzaitaliota nei confronti dell'ideologia sovranista nel centrodestra.

Viene talvolta usata in senso denigratorio appunto, per definire ambienti retrogradi di aree del Sud, detto o pensato da ambienti più progressisti.

Però il tuo capo magari effettivamente l'ha usata in quel senso, e mette la ics proprio li…  :D 

Cmq rispetto a te, io mi preoccupo meno nello specifico delle idee altrui,

non sono tanto spinto da una specie di evangelizzazione….

Trovo normale  che Tizio Caio e Sempronio abbiano anche idee retrograde e al limite dell'omofobo, soprattutto se anziani o provenienti da ambienti religiosi o sottoculturati; possono avere il mio disprezzo ma finché stanno al loro posto, finché non pretendono di imporre i loro valori e modelli….

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nel tuo sfogo manca un aggettivo:

questo è il classico caso di pensiero unico AZIENDALE,

nel senso che, right or wrong che sia, lui cmq deve portare a quel tavolo "sindacale" la posizione dell'azienda;

poi, non ha nessuna importanza cosa pensi davvero lui

Questa posizione domattina potrebbe cambiare di 180° perchè l'analisi di mercato dimostra che fa perdere appeal all'immagine della MegaDitta; e lui (o chi per lui) vi esporrebbe le nuove direttive, con la stessa faccia tosta con cui vi ha parlato ieri, totalmente incurante della contraddizione con le vecchie direttive.

E non sono nemmeno tenuti a spiegarvi perchè han cambiato idea, o cosa li abbia spinti a farlo

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Ecco, sicuramente il fattore azienda ha un peso predominante. Non vi ha parlato come uomo bensì come figura, come ruolo. Magari comprende pure i vostri problemi ma non può mostrarlo. Magari è un mostro invece. Il fatto è che non bisogna umanizzare i ruoli, quando questi non vadano oltre le proprie mansioni (es. Mobbing) a mio modesto parere. 

Tu metti del tuo in quanto a persona dato che gli presenti, assieme ai tuoi colleghi un disagio. Tu metti sulla piatto materiale umano. Lui non può, non servirebbe neanche. Lui è l'azienda. 

 

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davydenkovic90

Qualsiasi frase o parola, decontestualizzata, muore. Io non sono riuscito a ricostruire bene il contesto della frase né la riflessione che vuol fare Loco

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2 hours ago, davydenkovic90 said:

Qualsiasi frase o parola, decontestualizzata, muore. Io non sono riuscito a ricostruire bene il contesto della frase né la riflessione che vuol fare Loco

Vuole dire che dal modo in cui parli puoi comprendere le idee e la cultura a cui aderisci.

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Just now, Aarwangen said:

Per me sulla questione trans c'è un pensiero unico inquietante.

Sì: il tuo.

2 hours ago, davydenkovic90 said:

Io non sono riuscito a ricostruire bene il contesto della frase né la riflessione

Mea culpa: non sono riuscito a rendere chiaramente le idee alla base di questo intervento.

9 hours ago, Ghost77 said:

non bisogna umanizzare i ruoli

E mi trovi assolutamente d'accordo: lavoratori e azienda si affrontano in un gioco delle parti che è, per l'appunto, un gioco (se ho bene inteso il tuo intervento).
Però, pur non volendo umanizzare il ruolo, mi atterrisce che la bocca rappresentante quel ruolo si rifaccia ad un contesto espressivo poco più elevato del barbaro.

12 hours ago, freedog said:

non ha nessuna importanza cosa pensi davvero lui

Ma certo, zietta, purché te ne stai tranquilla e ti misuri la pressione 😘
Il fatto che sia stato un antagonista datoriale è un dettaglio secondario: avrei potuto sentire la stessa espressione in fila al supermercato o mentre rientravo in treno da lavoro e il disgusto, l'obbrobrio, lo schifo sarebbe partito ugualmente in automatico e avrebbe ingenerato la medesima riflessione.

22 hours ago, marce84 said:

Come fuoco amico che mi pose tra i renziani?

Ma perché, ero nel torto? Una simile espressione non preceduta da alcun climax poteva essere venuta in mente solo a chi frequenta un determinato orientamento politico (dettagli e correnti a parte) perché è l'unica parte che lo usa.
In virtù di ciò, potrei anche ipotizzare che il tizio non vada abitualmente in giro in felpa ma si trovi in quota cattodem - ma vogliamo veramente affermare che questi ultimi siano meglio dei primi? Il riferimento alla negazione delle nuove (che poi sono nuove un cazzo) realtà affettive è un'impostazione trasversale che accomuna fin troppa immondizia.

23 hours ago, castello said:

non sono tanto spinto da una specie di evangelizzazione

Io non evangelizzo: io brucio.
#TorquemadaMeSpicciaCasa #NobodyExpectsTheSpanishInquisition

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1 hour ago, LocoEmotivo said:

Il fatto che sia stato un antagonista datoriale è un dettaglio secondario: avrei potuto sentire la stessa espressione in fila al supermercato o mentre rientravo in treno da lavoro e il disgusto, l'obbrobrio, lo schifo sarebbe partito ugualmente in automatico e avrebbe ingenerato la medesima riflessione.

è che sei troppo sensibileeeee

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12 hours ago, LocoEmotivo said:

Ma perché, ero nel torto? Una simile espressione non preceduta da alcun climax poteva essere venuta in mente solo a chi frequenta un determinato orientamento politico (dettagli e correnti a parte) perché è l'unica parte che lo usa.
In virtù di ciò, potrei anche ipotizzare che il tizio non vada abitualmente in giro in felpa ma si trovi in quota cattodem - ma vogliamo veramente affermare che questi ultimi siano meglio dei primi? Il riferimento alla negazione delle nuove (che poi sono nuove un cazzo) realtà affettive è un'impostazione trasversale che accomuna fin troppa immondizia.

Certamente ciò che rappresenta il transito della formula dalla estrema sinistra alla destra sovranista, quello che diventa significativo è la sostituzione della rivendicazione economica ( che all'origine era alla base della formula di Ramonet ) con la battaglia contro i diritti civili, cioè in pratica il termine finisce per inglobare la tradizionale polemica delle destre contro il politically correct e contro i radical chic.

Lo si vede plasticamente con Diego Fusaro, il quale arriva a pubblicare un elogio della famiglia

Il successo della formula quindi direi derivi dalla sua intrinseca trasversalità e dalla impossibilità di sostenere tesi schiettamente conservatrici in tempi di acuta crisi sociale, un Berlusconi o un Renzi che si pongano su un dichiarato piano di superiorità non funzionano più, bisogna far finta di essere oppressi da un establishment.

Ma lo si vede anche su questo forum dove l'opposizione ad una immaginaria dittatura liberal conduce molti forumini a sostenere in nome di un apparente anticonformismo, posizioni schiettamente trumpiane, o di fatto indistinguibili da quelle di destra.

Questo è il fenomeno più interessante a livello sociologico, nessuna di queste persone in realtà condivide il fine del discorso e neanche il voto per la destra, eppure è affascinata dalla sua retorica e dalla sua propaganda

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26 minutes ago, Hinzelmann said:

nessuna di queste persone in realtà condivide il fine del discorso e neanche il voto per la destra, eppure è affascinata dalla sua retorica e dalla sua propaganda

Questo è un punto molto interessante, anche se temo sia ottimistico: temo che le parole formino il modo di pensare, così che a furia di rifarti all'immaginario verbale della ruspa poi arrivi a dire Stop invasione e cazzate immani.

Che è proprio ciò che mi ha colpito di quel deficiente citato all'inizio. 

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Se parliamo del fenomeno generale, cioè "quel deficiente" è un etero, probabilmente hai ragione tu

Se parliamo del riflesso del fenomeno generale, nella comunità LGBT, spero di no o almeno per come conosco i gay di destra nella vita reale, direi che sono più "orfani di Berlusconi" ( dello spirito di quei tempi ) su internet la percezione è certamente diversa e peggiore

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15 hours ago, LocoEmotivo said:

mi atterrisce che la bocca rappresentante quel ruolo si rifaccia ad un contesto espressivo poco più elevato del barbaro.

ti ricordi una decina d'anni fa il MegaDirigente dell'allora Telecom Italia le pernacchie che si prese per sta topica immane?

ti dico solo che adesso tratta con apple e huawei le sinergie tra i loro melafonini e la rete tim...

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40 minutes ago, freedog said:

sta topica immane

Waterloo capolavoro di Napoleone?:

chissà come l'avrebbe definito, se Napoleone avesse vinto.... 😉

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2 hours ago, LocoEmotivo said:

Questo è un punto molto interessante, anche se temo sia ottimistico: temo che le parole formino il modo di pensare, così che a furia di rifarti all'immaginario verbale della ruspa poi arrivi a dire Stop invasione e cazzate immani.

Che è proprio ciò che mi ha colpito di quel deficiente citato all'inizio. 

E' la neolingua di orwelliana memoria concepita non "per ampliare le capacità speculative, ma per ridurle". La politica di oggi se ne nutre, vedasi il bell'articolo di Ezio Mauro pubblicato ieri su La Repubblica. Un fenomeno che si espande a macchia d'olio e interessa gli ambiti più disparati. "K cerki?" chiedono su Grindr, dove pure esiste una neolingua. E se la risposta non è "sesso" - ma quanto dichiarato può non corrispondere alle intenzioni - allora sarà "conoscenza". Una omologazione - prima ancora che nei comportamenti, nella lingua - che richiama le preoccupazioni espresse da Italo Calvino in Lezioni americane, ovvero che "un'epidemia pestilenziale abbia colpito l'umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l'uso della parola, una peste del linguaggio".

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Luciani è un Berlusconi o un Renzi allo stato puro, non c'entra niente con il sovranismo appartiene ad un'altra epoca quella del pensiero positivo ( al di là del lapsus fra Austerlitz e Waterloo che potremmo definire profetico ) dei discorsi motivazionali.

 

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1 hour ago, Hinzelmann said:

Luciani è un Berlusconi o un Renzi allo stato puro, non c'entra niente con il sovranismo appartiene ad un'altra epoca quella del pensiero positivo ( al di là del lapsus fra Austerlitz e Waterloo che potremmo definire profetico ) dei discorsi motivazionali.

 

ma infatti l'ho citato come esempio tipico di (in)cultura AZIENDALE, manco mi passava per la testa di buttarla in politica!

sai quanti mega capi galattici sono perfino più ignoranti (e arroganti) di lui, nonchè totalmente incapaci di mettere in fila 3 parole di senso compiuto?

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54 minutes ago, freedog said:

sai quanti mega capi galattici sono perfino più ignoranti (e arroganti) di lui,

Be' non ci sono solo i capi megagalattici:

qualche anno fa conobbi un'avvocata d'assalto, di quelle che si prendono le cause perse assicurando il cliente che le vinceranno per potergli estorcere soldi, la quale andò a lungo disputando, purtroppo per lei per scritto, circa due contratti d'affitto che in verità erano uno un contratto di locazione d'immobile e l'altro d'affitto d'azienda, palesemente non comprendendone la differenza non solo nominale;  eppur si dava arie di grande competenza e trattava arrogantemente tutti gli interlocutori.

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1 hour ago, freedog said:

ma infatti l'ho citato come esempio tipico di (in)cultura AZIENDALE, manco mi passava per la testa di buttarla in politica!

sai quanti mega capi galattici sono perfino più ignoranti (e arroganti) di lui, nonchè totalmente incapaci di mettere in fila 3 parole di senso compiuto?

La classe imprenditoriale italiana è sempre stata più ignorante e servile della media ed in quanto tale diciamo prona ad assecondare la tendenza del momento

La tendenza di quel momento ( Luciani ) che ci appare ora assai lontana, è quella che oggi Calenda ascriverebbe al capitolo "cazzate del liberalismo" capite a posteriori ( cioè con la crisi economica ) O ANCHE «I messaggi di Tony Blair o di Clinton se li rileggiamo erano spot delle patatine, e li abbiamo idolatrati» cioè la trasposizione in politica di messaggi solo motivazionali e non di comprensione della realtà ( come quello di Luciani ) in sintesi una critica spietata alla versione di sinistra del berlusconismo, cioè Renzi.

La tendenza di oggi è invece - questo mi pare ci dica Locoemotivo - a coniugare la comunicazione aziendale con la comprensione sovranista-semplificata, della realtà.

Io solleverei dei dubbi, da un lato la retorica sovranista ha fatto breccia in settori ampi della società e quindi anche nella classe imprenditoriale e fra i quadri aziendali, dall'altro forse meno di quanto si potrebbe paventare, un grosso ostacolo è costituito dall'avversione che il sovranismo ha trovato in America ( trump ha vinto ma non del tutto convinto ) perchè c'è un conformismo americano che funziona da freno, dall'altro la rotta di collissione con l'europa e l'Euro, piace ma spaventa.

In estrema sintesi la classe imprenditoriale italiana vorrebbe che Salvini avesse l'accortezza di un Orban, che mena gli extracomunitari ma resta nell'orbita della Merkel. Questa riconversione di Salvini da capopolo a capo di governo, se si fosse verificata ( dopo una vittoria elettorale ) avrebbe forse dato il là al peggio del conformismo italiano

Essere conformisti però non significa essere stupidi, significa anzi odiare chi si può odiare con facilità ( fregandosene delle implicazioni e conseguenze per chi non conta niente cioè i deboli ) ed in questo senso salvini deve addomesticarsi piegarsi al PPE alla merkel etc

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On 10/14/2019 at 9:27 PM, LocoEmotivo said:

Perché le parole sono importanti, perché le parole tradiscono: come faccio a considerarti degno di stima se ti rifai alla retorica di chi utilizza simili mezzucci per propagandare le proprie idee di intolleranza? Come posso non pensare che anche tu non condivida posizioni a favore della famiglia tradizionale contro la lobby LGBT? Come posso non avere la certezza quasi matematica di quale simbolo sbarrerai quando sarai chiuso nella tua cabina elettorale?

Io conto diversi esponenti leghisti in famiglia (mio padre credo Fratelli D'Italia), dei due colleghi d'ufficio uno vota 5 stelle l'altra Salvini, eppure non credo di avere a che fare con pericolosi reazionari. Intendiamoci, reazionari lo sono, ma per quel che concerne la morale so che per diversi di loro la faccenda riguarda un vago tradizionalismo più che una convinzione omofoba (chiaro che poi se vai a Pontida incontrerai molti intolleranti agguerriti, ma il fenomeno non riguarda tutti gli elettori di destra).

Poi accadono fatti buffi, come la zia destrorsa che mi racconta indignata del marito medico di un'amica (un sessantenne attivista del PD) che a cena se ne salta fuori con affermazioni del tenore "avere un figlio gay forse è peggio d'avere un figlio tossicodipendente"...perciò direi che l'omofobia è trasversale. La zia vuol vedermi presto fidanzato con un bravo ragazzo.

19 hours ago, LocoEmotivo said:

Temo che le parole formino il modo di pensare, così che a furia di rifarti all'immaginario verbale della ruspa poi arrivi a dire Stop invasione e cazzate immani.

C'è troppo rumore; i mezzi d'informazione sono diventati amplificatori di qualsiasi cazzata.

12 hours ago, Hinzelmann said:

La tendenza di quel momento ( Luciani ) che ci appare ora assai lontana, è quella che oggi Calenda ascriverebbe al capitolo "cazzate del liberalismo" capite a posteriori ( cioè con la crisi economica ) O ANCHE «I messaggi di Tony Blair o di Clinton se li rileggiamo erano spot delle patatine, e li abbiamo idolatrati» cioè la trasposizione in politica di messaggi solo motivazionali e non di comprensione della realtà ( come quello di Luciani ) in sintesi una critica spietata alla versione di sinistra del berlusconismo, cioè Renzi.

Detesto la comunicazione aziendale alla Luciani; preferirei capi cinici ma schietti (che evitino i riferimenti a materie che non conoscono), soprattutto vorrei capi tecnicamente un po' preparati, fatto raro. Per inciso, da un lato apprezzo che Calenda lamenti le "cazzate del liberalismo" con un paio di decenni di ritardo, dall'altro fatico a concedergli il beneficio del dubbio; i sovranisti diffidano delle capacità degli amministratori e dei politici di sinistra come programmatori economici, e a sinistra manca il leader "in cui riconoscersi". 

13 hours ago, Hinzelmann said:

Questa riconversione di Salvini da capopolo a capo di governo, se si fosse verificata ( dopo una vittoria elettorale ) avrebbe forse dato il là al peggio del conformismo italiano

Già; per il momento possiamo dirci sollevati, e auguriamoci che presto cambi il vento.

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Sicuramente l'omofobia è trasversale, la teoria del gender però è specifica rivendicazione dei partiti tradizionalisti

Loro declinano nell'ambito sessuale un pensiero unico immaginario ( la cd teoria del gender ) che li minaccia, contro cui si sentono in diritto di reagire, per affermare un pensiero unico reale ( l'unicità del modello eterosessuale familiare ) il successo specifico su internet per questa ed altre declinazioni del pensiero unico deriva dalla forma espressiva che il mezzo consente di amplificare cioè l'uso massiccio e pervasivo di "visioni caricaturali polemiche"

Se l'idea in sé esposta in un articolo di giornale sarebbe facile oggetto di osservazioni critiche, una volta rifratta su internet in una serie di notizie volutamente caricaturali, suscita una impressione di verità ed appassiona al dibattito in quanto in grado di suscitare polemiche

L'esempio principe del successo di questa tecnica di propaganda è costituito da Giovanni dall'Orto, che è un militante LGBT, che non condivide la teoria del gender, ma da anni per intenti polemici suoi ( la queer theory ) riproduce massicciamente ed amplifica la diffusione  del materiale propagandistico dell'estrema destra americana

 

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4 hours ago, Hinzelmann said:

Sicuramente l'omofobia è trasversale, la teoria del gender però è specifica rivendicazione dei partiti tradizionalisti

Gli attivisti queer sfortunatamente non hanno fatto molto per dissipare la confusione che circonda la fantomatica teoria gender :D perciò viene deformato tutto, e per assonanza va a finire che i destrorsi più ottusi si convincono che lo scopo degli studi di genere nelle scuole sia deviare i bambini. Comunque per tornare in topic assicuro che la locuzione "pensiero unico" appartiene al lessico destrorso già da molto ma molto tempo.

4 hours ago, Hinzelmann said:

L'esempio principe del successo di questa tecnica di propaganda è costituito da Giovanni dall'Orto, che è un militante LGBT, che non condivide la teoria del gender, ma da anni per intenti polemici suoi ( la queer theory ) riproduce massicciamente ed amplifica la diffusione  del materiale propagandistico dell'estrema destra americana

Un po' mi spiace, perché Giovanni Dall'Orto s'è occupato a lungo di storia dell'omosessualità, ha dei meriti notevoli. D'altro canto, se accettassimo più pacificamente la compresenza di più "correnti" nel movimento, credo si potrebbe tutti viver meglio (mammamia come sono doroteo). Di recente comunque le incomprensioni più vivaci, ameno tra le mie conoscenze, sorgono tra militanti gay e femministe causa GPA.

 

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1 hour ago, schopy said:

Gli attivisti queer sfortunatamente non hanno fatto molto per dissipare la confusione che circonda la fantomatica teoria gender

Suppongo che se io ti scrivessi che gli attivisti delle ONG hanno fatto poco per diradare la confusione sul piano Kalergi ti suonerebbe peggio

Eppure almeno delle ONG che portano materialmente degli immigrati nei nostri porti esistono...mentre ai Fontana o ai Pillon interessa meno di zero ciò che dicono gli attivisti queer, io sono ascritto in quanto gay alla lobby omosessuale a prescindere ed una banale legislazione sull'omofobia è espressione della pretesa di imporre sul tema un pensiero unico politicamente corretto a prescindere

 

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2 hours ago, Hinzelmann said:

Suppongo che se io ti scrivessi che gli attivisti delle ONG hanno fatto poco per diradare la confusione sul piano Kalergi ti suonerebbe peggio

Certo che mi suonerebbe peggio 😂 il lavoro delle ONG si giustifica da sé, lavorano nell'emergenza. Nondimeno, è sacrosanto introdurre già nelle scuole riflessioni che aiutino a decostruire gli stereotipi di genere: trattandosi però di lavoro intellettuale, "farsi capire" al più ampio pubblico dovrebbe essere una priorità per chi lo promuove. Da oggi in poi Fontana e Pillon vanno dimenticati...

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1 hour ago, schopy said:

Fontana e Pillon vanno dimenticati

Io direi "sotterrati", ma sono gusti.

Comunque: come siete arrivati al gender e alle ONG? 

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56 minutes ago, LocoEmotivo said:

Comunque: come siete arrivati al gender e alle ONG? 

Oh meno male che glielo hai chiesto tu che hai aperto il topic. Non mi osavo (lo so, non si dice "non mi oso" nella vostra lingua ma noi Savoia ci esprimiamo parej). 

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