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Riforma costituzionale e legge elettorale (Governo Conte-Bis)


Sbuffo

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Nuovo governo e quindi nuova riforma della costituzione e della legge elettorale.:asd:

Tra i vari punti toccati da Conte nel suo discorso alla Camera c'è un capitolo sulla riforma della costituzione e della legge elettorale.

 

Secondo le indiscrezioni questi sarebbero i contenuti della riforma costituzionale:

- riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200.

- introduzione della sfiducia costruttiva: in sostanza le mozioni di sfiducia vengono accettate e votate solo se viene indicata la maggioranza alternativa, serve a rendere più difficili le mozioni di sfiducia e di conseguenza rafforzare il governo, perché ovviamente è più difficile riuscire a trovare ed indicare una maggioranza alternativa già pronta prima di sfiduciare un governo.

- introduzione del voto di fiducia a seduta congiunta: i voti di fiducia non verrebbero votati separatamente prima da una camera e poi dall'altra ma da entrambe le camere in seduta congiunta, anche questo serve a rafforzare il governo, perché solitamente i governi in Italia sono caduti a causa di maggioranze risicate al Senato, se il voto però viene espresso in seduta comune allora l'ampia maggioranza di deputati compenserebbe la maggioranza risicata di senatori.

- uniformare i requisiti per l'elettorato attivo e passivo tra Camera e Senato, si vota a 18 anni e si può essere eletti a 25 anni, questo serve ad evitare che differiscano le maggioranze tra un ramo e l'altro del parlamento, cosa che può avvenire se la base elettorale dei due rami del parlamento è diversa.

- partecipazione dei governatori regionali al Senato quando si trattano quelle leggi che hanno impatto sugli enti locali.

- riduzione dei numero di delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica.

 

Mentre per quanto riguarda la legge elettorale si pensa che la maggioranza sia indirizzata ad approvare una legge elettorale proporzionale pura o qualcosa di quel genere.

Attualmente abbiamo una legge elettorale mista in cui il 37% dei seggi è assegnato con metodo maggioritario e il 63% con metodo proporzionale, andare nella direzione di un proporzionale puro vorrebbe dire eliminare la quota maggioritaria.

Il proporzionale puro sarebbe quella legge elettorale che fa rispecchiare il numero dei voti ottenuti da ogni partito con il numero dei seggi assegnati.

Possono poi ovviamente essere più o meno puri, perché dipende da vari fattori: dalla formula matematica per l'assegnazione dei seggi (esistono varie formule proporzionali, alcune favoriscono un po' di più i grandi partiti come il metodo d'Hondt altre i più piccoli come il Sainte-Lague), oppure l'applicazione o meno di uno sbarramento esplicito e la sua entità (uno sbarramento esclude dall'accesso al parlamento tutti i partiti che prendono sotto una determinata soglia che generalmente va dal 2 al 5%, così di conseguenza i seggi che sarebbero spettati a quei piccoli partiti vengono redistribuiti agli altri partiti più grandi che hanno superato lo sbarramento), oppure dalle dimensioni della circoscrizione nella quale si assegnano i seggi e può essere unica nazionale oppure regionale o provinciale (più è piccola più vengono tagliati fuori i partiti più piccoli, per l'effetto di uno sbarramento implicito).

 

Probabilmente nelle prossime settimane/masi ne sapremo di più.

 

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EH NOOOO    Io non ci sto!  proprio non ci sto!

Qui non c'è la riforma del bicameralismo perfetto!  No! così non va!   :suicide:

 

Quello che sembra sicuro è la riduzione del numero dei parlamentari e la reintroduzione del proporzionalismo, in parte conseguente, ponendosi problemi di rappresentanza delle minoranze, anche territoriali. Eppoi, diciamolo!, una legge elettorale proporzionale serve a riportare alla realtà il fenomeno Salvini.

Le altre eventuali modifiche costituzionali potrebbero in teoria essere opportune se non utili, ma poi non sappiamo che portata effettiva avrebbero nella cosiddetta costituzione materiale….

1. La sfiducia costruttiva: in genere in Italia i governi si sono dimessi perché non godevano più del pieno appoggio di pezzi della maggioranza, non perché sfiduciati; perfino il governo Conte, alla fine, si è dimesso dopo che la Lega aveva cmq ritirato la mozione di sfiducia. Certo in Germania funziona benino come istituto, ma quelli sono tedeschi non italiani….

2. Sfiducia congiunta. Apparentemente utile per le ragioni indicate da @Sbuffo; ma se un governo ha una maggioranza tanto risicata in una camera, ha senso che nasca? e poi, ormai, gli esecutivi vanno avanti a decreti e voti di fiducia: che succede ogni volta che si vota la fiducia su un provvedimento governativo nella camera "debole"?

3. Uniformare anche i requisiti dell'elettorato attivo e passivo delle due camere, renderebbe ancora più perfetto il nostro bicameralismo…

4. Le regioni hanno già una partecipazione legislativa e regolamentare abbastanza ampia; inoltre si confrontano regolarmente con l'esecutivo nella sede della Conferenza Stato Regioni e in specifici incontri e circostanze. E' vero che forse non è previsto un rapporto necessario e/o obbligatorio di confronto col Parlamento. Però questa previsione potrebbe, secondo me, solo complicare l'attività delle camere. Ma forse è solo il mio pregiudizio centralista...

5. La riduzione del numero dei delegati per l'elezione del Presidente non l'ho capita: è stata pensata dai costituenti proprio per far si che il Capo dello stato non sia mera espressione del parlamento, bensì anche delle realtà territoriali. Oddio i maligni fanno notare che per la prossima votazione arriverebbero a Roma una masnada di salviniani, considerato che molte regioni sono in mano al cdx...

ps: l'importante è che facciano la legge elettorale proporzionale!  :D 

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100 senatori e 200 deputati bastano e avanzano. Il proporzionale e' buona cosa.

La sfiducia costruttiva va bene ma non va bene fare sfiducia/fiducia delle due camere assieme.

perche' non ci dici @Sbuffo che pensi del nuovo governo e del suo programma ? Ce l'avevi promesso !

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Personalmente avrei preferito passare per il supermercato del bicameralismo perfetto, però anche con questi cambiamenti si può in parte cercare di dare una soluzione si problemi di stabilità del sistema istituzionale.

Quantomeno la combinazione di fiducia costruttiva, fiducia congiunta e uniformazione dell'età per il voto dovrebbero aiutare la stabilità dei governi.

@marco7 il programma è ancora troppo vago, siamo quasi a livello di "vogliamo la pace nel mondo", ci sono dei titoli che vanno poi riempiti di contenuti, voglio vedere concretamente quali sono le proposte di legge.

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Secondo me sarebbe più "logico" usare l'uniformazione dei requisiti dell'elettorato per età al Senato ( che trovo anacronistici ) per introdurne di nuovi ( ad esempio riservare ai 20 governatori un seggio non elettivo, ma a pieno titolo di rappresentanza del governo delle 20 regioni, magari +1 per la provincia autonoma di Bolzano ) ed insomma compensare le due cose fra di loro

Vero è che i collegi elettorali del Senato scenderebbero ulteriormente da 200 a 180/179, diventando ancora più grandi ma dubito che una maggioranza per come immaginata "bicamerale" potrebbe essere pregiudicata solo dai mutamenti dei governatorati regionali ( sarebbero 20-21 seggi su 600 )

Non vedo -insomma- il danno del senatore a pieno titolo rispetto alla "partecipazione" attuale ( o in forma pseudo-rinnovata ) ma vedo il guadagno ( cioè tenere le 20 regioni assieme )

Insomma più che pensare a danneggiare la Lega nella elezione del prossimo presidente ( che poi magari questa maggioranza neanche ci arriva...) io taglierei le gambe al progetto del regionalismo differenziato, che vedo come una legittimazione di tensioni separatiste ( ricordo che il regionalismo differenziato per ora ha fotografato tensioni separatiste : Baschi Catalani Scozzesi Fiamminghi...mentre noi ci accingiamo a promuoverlo attivamente, visto che un separatismo in Emilia romagna, Lombardia e Veneto di fatto non c'è )

 

 

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11 hours ago, Sbuffo said:

Nuovo governo e quindi nuova riforma della costituzione e della legge elettorale.

Visto il precedente infortunio renziano, una riforma costituzionale verosimilmente, per evitare d'essere bocciata e di travolgere dunque i proponenti, dovrebbe essere approvata da tutte o quasi le forze politiche, il che è di fatto impossibile.

Perciò se ne parlerà per bellezza, non certo per attuazione.

Quanto alla legge elettorale, la tentazione è sempre quella di adeguarla alle necessità della maggioranza che l'approva, ma si sa, e gli eventi recenti lo confermano vieppiù, che quello che può giovarti oggi può nuocerti domani:

quindi tanto vale lasciare le cose come stanno, se non altro perché la perfezione nella rappresentanza elettorale o l'opposta perfezione nella stabilità governativa come ogni perfezione sono favolosi miraggi.

 

Edited by Mario1944
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Adesso cmq siamo appena all'inizio, può essere che alla fine optino per un seggio non elettivo a pieno titolo per ogni governatore.

Ritengo però che per avere lo stesso effetto questo senatore dovrebbe avere un rapporto fiduciario con il presidente di regione, e quest'ultimo dovrebbe poterlo rimuovere nel caso non si facesse rappresentante della posizione del governo regionale.

 

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4 hours ago, Sbuffo said:

Ritengo però che per avere lo stesso effetto questo senatore dovrebbe avere un rapporto fiduciario con il presidente di regione, e quest'ultimo dovrebbe poterlo rimuovere nel caso non si facesse rappresentante della posizione del governo regionale.

Era forse implicito, ma sì la mia idea sarebbe quella

Partendo dal presupposto che ripeto 20-21 seggi non alterano il rapporto fiduciario di 600

...non so però quanto questo governo possa contare su Renzi (in generale) e su riforme del genere (nello specifico) essendo l'opposto di ciò che Renzi avrebbe voluto fare, è vero che siamo all'inizio e tutto migliorabile, ma può anche peggiorare e solitamente è ciò che capita.

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15 hours ago, marco7 said:

100 senatori e 200 deputati bastano e avanzano. Il proporzionale e' buona cosa.

La sfiducia costruttiva va bene ma non va bene fare sfiducia/fiducia delle due camere assieme.

perche' non ci dici @Sbuffo che pensi del nuovo governo e del suo programma ? Ce l'avevi promesso !

Io questa riduzione del numero dei parlamentari la ritengo una trovata massimamente e volgarmente populista: E quello che è peggio, rischia di rendere difficoltoso il lavoro delle Commissioni parlamentari.

   Caro, carissimo amico elvetico, sai quale è il rapporto tra popolazione del tuo paese ( circa 8,5 milioni) e parlamentari (246) ?   circa 34.550 abitanti per parlamentare

Allo stato attuale in Italia il corrispondente  rapporto è circa 65.580 abitanti per parlamentare

Diventerebbe, con i novelli tagli,  circa 100.600 abitanti per parlamentare

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34 minutes ago, marco7 said:

Fa anche il paragone con gli usa @castello. La maggioranza dei paesi ha parlamenti piu' snelli del vostro attuale  e lavorano bene.

Io lo facevo con il tuo Paese @marco7, in replica al tuo intervento

Cmq,

è un grave errore da un punto di vista politico e giuridico accostare, fare paragoni con Stati che hanno assetti istituzioni profondamenti diversi;

gli USA sono un paese federale,

è scorretto fare un confronto tra il loro parlamento (federale) con quello italiano:

direi che se proprio si dovesse fare un confronto andrebbe fatto, casomai, tra quello, che so, dello Stato della California o della Florida con quello della Rep italiana

e vedresti che il rapporto abitanti / rappresentanti ti rivelerebbe qualche sorpresa...

Diversamente, sembrerebbe più corretto confrontare il Congresso amerikano con il Parlamento europeo… casomai….

PS: ma mi permetto di sottolineare che si dovrebbe porre maggiore attenzione al funzionamento interno delle assemblee legislative; la nostra ad es lavora molto nelle commissioni...

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Anche il parlamento svizzero lavora molto nelle commissioni, non credo che l'italia sia un caso particolare per le commissioni.

se l'italia diventasse pure federalista forse l'aiuterebbe ad andare meglio.

E anche se l'europa diventasse federalista sarebbe un bene. La nuova presidente forse cambiera' l'europa.

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Se non erro la Germania ne ha 700 ed è il paese che ha il più basso rapporto fra popolazione ed eletti, in Europa

Quindi credo si possa dire che con 600 ci allineeremmo alla Germania ( loro stanno allo 0,9% per 100.000 abitanti noi staremmo tipo all1% per approssimazione) e sia più che sufficiente

 

 

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Mi sembra una riforma nel complesso buona, solo non capisco il senso della fiducia a seduta congiunta. Se il governo non ha la maggioranza in una camera che senso ha che vada avanti? Le camere lavorano separatamente, quindi secondo logica la fiducia dovrebbe essere accordata separatamente da ciascuna camera. 

Vedo poi favorevolmente la riduzione dei parlamentari e l'uniformazione dell'età minima per il voto alle camere e, questione a parte, vedo molto favorevolmente una legge elettorale con proporzionale puro. 

Avrei preferito anche una diversificazione nei compiti delle due camere e quindi il superamento del bicameralismo perfetto, ma i cambiamenti proposti sono comunque positivi.

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16 minutes ago, Uncanny said:

Se il governo non ha la maggioranza in una camera che senso ha che vada avanti?

 

Sarebbe logico prevedere che vi sia una specularità : cioè la fiducia è concessa in seduta comune ed anche la sfiducia costruttiva viene votata in seduta comune.

Le 2 cose dovrebbero essere collegate

E' vero che il governo potrebbe perdere la maggioranza in una Camera soltanto, ma il presupposto della sfiducia costruttiva è che questo non comporti obbligo di dimissioni a meno che non si formi una maggioranza nuova, la quale dovrebbe essere in grado di funzionare in entrambe le camere

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16 hours ago, marco7 said:

Anche il parlamento svizzero lavora molto nelle commissioni, non credo che l'italia sia un caso particolare per le commissioni.

In Italia si possono  "fare le leggi" in Commissione (in sede legislativa o deliberante),  da voi pure? Non credo proprio

16 hours ago, marco7 said:

E anche se l'europa diventasse federalista sarebbe un bene. La nuova presidente forse cambiera' l'europa.

l'Europa è federale

anche per questo,

non capisco il senso di una Italia federale

 

L'Italia ha  + o -  il rapporto deputati/abitanti di Francia e UK

La Germania ha oltre 700 rappresentanti della sola camera bassa ( Bundestag), pochi sono i membri dell'altra camera (Bundesrat), 69.

 

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Mi piace. Non mi piace però il proporzionale perché impone coalizioni in buona parte dei casi e fa entrare in Parlamento anche il mio partito personale dello zero virgola e che territorialmente non ha realmente peso o rappresentanze. Perché non introducono la possibilità per i fuori sede di votare senza dover tornare a casa?

Edited by Aarwangen
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2 hours ago, Aarwangen said:

Mi piace. Non mi piace però il proporzionale perché impone coalizioni in buona parte dei casi e fa entrare in Parlamento anche il mio partito personale dello zero virgola e che territorialmente non ha realmente peso o rappresentanze. Perché non introducono la possibilità per i fuori sede di votare senza dover tornare a casa?

questo è un po' un pregiudizio infondato in merito ai sistemi proporzionali.

In realtà,

i sistemi elettorali di tipo proporzionale presentano correttivi normativi ( es. clausole di sbarramento) ovvero di fatto (ad es circoscrizioni elettorali tipo spagnola) che non consentono rappresentanza a forze politiche molto piccole;

non è vero, necessariamente, per i sistemi maggioritari,

certamente non lo è per quelli non uninominali:

pur di vincere arrivando "primi", i partiti maggiori fanno alleanze puramente elettorali con partiti e partitini,

e così, quest'ultimi, riescono ad entrare in parlamento.

Le vicende elettorali nostrane della prima e seconda (e terza?) repubblica lo dimostrano efficacemente.

PS: io però ti voterei assolutissimamente,  @Aarwangen

 

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Visto che dalle indiscrezioni si parla di proporzionale puro sarà evidentemente un proporzionale senza molti correttivi, spero sia prevista almeno una clausola di sbarramento come c'è pure alle Europee (4%) o come c'è anche con il sistema attuale (3%), giusto per evitarci i micropartitini dello 0,qualcosa%.

Evidentemente con un proporzionale puro c'è il rischio di una forte frammentazione, perché il proporzionale puro incentiva a differenziarsi, incentiva la formazione di partiti settoriali ed identitari, perché sono sistemi dove tutti i partiti corrono da soli senza incentivi a formare coalizioni o a fondersi.

Gli svantaggi di un proporzionale puro direi che sono questi:

- frammentazione del panorama politico.

- coalizioni che si fanno tra i partiti dopo il voto e non vengono presentate prima del voto agli elettori, idem il programma di governo della coalizione viene elaborato tra partiti dopo il voto e non viene presentato prima agli elettori.

- rischio di mega-coalizioni per governare, sullo stile del pentapartito della prima repubblica, quando tutti i partiti dell'arco parlamentare andavano al governo assieme ad esclusione di comunisti(PCI) e fascisti(MSI), quindi dalla Dc al Psi, al Psdi, al Pli, al Pri.

- un potenziale maggiore potere ai piccoli partiti, visto che co un sistema proporzionale nessun partito può formare un governo da solo e avrà necessità di allearsi magari anche con partiti molto piccoli.

I vantaggi che vedo invece sono:

- frammentandosi il panorama partitico è più facile trovare il partiti identitario più simile a quello che pensi tu, diversamente dai sistemi maggioritari dove è più facile che i partiti non troppo dissimili decidano magari di unirsi per vincere il seggio in un collegio uninominale, lo stesso anche in un sistema proporzionale con premio di maggioranza al partito più votato. In questo senso ad esempio un partito di Calenda o di Renzi potrebbero scindersi dal Pd senza tanti patemi d'animo, perché scindendosi dal Pd non arrecherebbero eccessivo danno nell'ottica poi di allearsi con il Pd poi dopo il voto, anzi in questo modo probabilmente potrebbero raccogliere più voti con 2 partiti aventi identità più definite, piuttosto che uniti in un solo partito che tiene dentro tutto.

- non devi stare a pensare alla pressione psicologica del voto utile, come succede invece con i maggioritari o nei proporzionali con premio di maggioranza, dove se voti un piccolo partito o un partito fuori da una coalizione rischi di avvantaggiare l'avversario, al massimo il meccanismo del voto utile si applicherebbe solo ai partiti piccolissimi che rischiano di non superare lo sbarramento.

- un vantaggio per partiti come il M5S che per statuto non fanno alleanze prima del voto, perché non essendoci nessun vantaggio a formare una coalizione, non risulta svantaggiato un partito che non ne ha una.

- Un vantaggio per i partiti che vogliono fare alleanze post-voto senza doverle dichiarare prima ai propri elettori (visto che questo comporterebbe un danno elettorale), es. una buona fetta dell'elettorato del M5S odia il Pd, così come una buona parte del M5S odia la Lega, ma con un proporzionale il M5S non è obbligato a dichiarare nessuna alleanza con nessuno dei due prima del voto, senza quindi scontentare nessuno dei due elettorati prima del voto.

 

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ecco un altro mito: il proporzionale puro!  :D

già in Italia abbiamo delle soglie di sbarramento nelle votazioni con proporzionale;

ma anche laddove non c'erano come nella cd prima repubblica,  per effetto delle circoscrizioni elettorali si precludeva cmq l'accesso al parlamento ai minipartitini;

e in effetti, sotto la vigenza di leggi maggioritarie abbiamo avuto più partiti in parlamento che nelle assemblee della cd prima repubblica, elette con un sistema elettorale proporzionale….

ps: quando parlo di circoscrizioni elettorali che fungono da sbarramento di fatto, mi riferisco al meccanismo che ad es prevede per l'elezione dei senatori tante circoscrizioni quante sono le regioni senza recupero dei resti; nel Lazio ad es verrebbero eletti 20 o 30 senatori, quindi se non si prende almeno 4/5 % dei voti non si partecipa alla ripartizione…  è una soglia di sbarramento di fatto, purché ovviamente i voti non utilizzabili per eleggere un senatore perché insufficienti non vengano poi conteggiati in un collegio nazionale dei resti.  Analogo discorso per la Camera dei deputati, che ha tradizionalmente un bacino elettorale più ristretto (ma vengono eletti più rappresentanti in proporzione, il doppio). E' il sistema spagnolo.

Altro mito:  nel sistema proporzionale i piccoli partiti hanno un potere ricattatorio.  E' esattamente l'opposto: nei sistemi maggioritari conta quel 1%   o  2%  in più alle elezioni perché permette di essere primo partito (o coalizione o listone tipo PD alle ultime elezioni) e vincere; conta poco invece in un sistema elettorale proporzionale prendere un 2% di voti in più…  Pensate alla Bonino, che si è fatta perfino modificare il meccanismo di presentazioni alle votazioni in corsa elettorale: la Bonino ha fatto pesare tutto il suo 2% al PD e ha ottenuto alcuni seggi ultrasicuri per lei e amici dal PD ( che in cambio di quel 2% aggregato nelle sue liste è riuscito ad eleggere 20/30 parlamentari), mentre non ha superato la soglia nel proporzionale e la sua lista non ha eletto nessuno. Ma vogliamo parlare del potere di ricatto che ancora conserva Berlusca nei confronti di Salvini con l'attuale sistema elettorale parzialmente maggioritario?

 

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E' sicuramente vero che è incoerente lamentare il ruolo dei cd "partitini" quando li si "imbarca" in coalizione

Alle ultime elezioni politiche LEU ha superato di un soffio la soglia di sbarramento del 3%, quindi ha trovato una sua rappresentanza, ma è 1 partitino ( certo le cose potrebbero cambiare dipende da come vota la gente, ma allo stato solo un partitino ce l'ha fatta  ed in passato 0 ) mentre i partitini in coalizione, cioè quelli imbarcati che non avrebbero superato la soglia sono 6 : Noi con l'Italia ; +Europa ; Italia europa Insieme ; Civica popolare ; SVP+UV

 

Non sono del tutto d'accordo sulla prima repubblica, nel senso che all'epoca potevano bastare 300.000 voti per accedere al recupero dei resti nel collegio unico nazionale ( uno 0,8% ) insomma ora francamente neanche ricordo più come funzionava però eleggevano dei partiti che stavano sotto al 2% ed in alcuni casi per delle tecnicalità anche sotto l'1%

Vero è che per evitare questo effetto non sono necessarie neanche le soglie di sbarramento ; basta intervenire sui meccanismi del riparto dei resti con il proporzionale di collegio e senza il collegio unico nazionale ed i micro partiti sotto al 2% non eleggono.

Mentre per bloccare partiti sotto al 3% la soglia di sbarramento, credo serva ( ma avendola superata  solo 1 partito, non serve se poi si imbarcano nelle coalizioni i parenti "fighi" che poi diventano "puzzoni" )

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Adesso bisognerà leggere la proposta definita, ma se sarà una legge elettorale proporzionale pura le coalizioni nemmeno esisteranno più.

Anche perchè le coalizioni servivano nelle precedenti leggi elettorali per l'assegnazione del premio di maggioranza nel Porcellum (ma ora il premio di maggioranza non c'è più), o per il sostegno dei candidati nei collegi uninominali nel Rosatellum (e anche questi prevedibilmente non ci saranno più).

Uno sbarramento immagino ci sarà, visto che c'è pure nella legge elettorale attuale e c'è pure nella legge elettorale per le europee.

Però non essendoci più un incentivo alla fusione e a stare uniti è prevedibile che ci sarà una tendenza alla frammentazione del panorama politico.

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4 hours ago, Sbuffo said:

ci sarà una tendenza alla frammentazione del panorama politico

A vedere Calenda e Richetti, direi che già sia un dato di realtà

Nonostante il PD insista col bombardamento di decreti ingiuntivi Lol

 

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Ma penso sia un dato di realtà proprio perchè sanno tutti che si andrà verso un proporzionale puro e poi cmq già ora abbiamo un sistema elettorale che è in buona parte un proporzionale.

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Ed invece io sostengo che molti pensano che potranno poi riaccordarsi da posizioni autonome col PD ( soprattutto se trascurati dai giochi correntizi congressuali come Richetti, che si è sentito - a torto o ragione - molto maltrattato ) lo stesso Calenda, che forse è meno sospettabile di cercare di consolidare basi di potere o corrente perchè animato da "ideali" già dice che il suo campo resterà il centrosinistra ( quindi ragiona in termini di coalizione ).

Vero è che non mancano nel PD neanche coloro che ragionando in termini di alleanza politica, spingono per un accordo strategico con i 5S ( per ora più di tutti Franceschini ) e questi sono più anti-coalizionisti, per cui - magari - chi tale alleanza l'avversa, è spinto almeno retoricamente ad insistere per il concetto di "coalizione di centro-sinistra" in senso tattico ed altri ancora che certamente sono i più ed  in ispecie Renzi, che tale alleanza certo non la vuole, restan più coperti, in attesa di sferrare il colpo ( volendo colpire Zingaretti al momento giusto...)

Tuttavia non darei per certo niente, se non che il frazionamento avverrà e si ricomporrà. con dei vincitori e dei vinti e con qualunque legge elettorale, sarà sempre l'eterna lotta per il Potere.

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  • 3 weeks later...

L'argomento non mi pare esattamente attinente alla legge elettorale e riforma costituzionale.

I sondaggi cmq vanno presi con le molle, in particolare se sono sondaggi di Libero.

Poi è cosa nota il fatto che la Lega in questo momento sia in vantaggio e che la sinistra viceversa si trovi in un momento di difficoltà, ma gli scenari politici cambiano anche in modo molto celere (basti pensare al Pd di Renzi passato dal 40% delle europee al 18% delle politiche).

Inoltre bisogna vedere come sarà la prossima legge elettorale e bisogna vedere se questa alleanza tra Pd e M5S diventerà strutturale, infatti in Umbria Pd e Stelle hanno deciso di presentarsi con un candidato unico.

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Ovviamente i sondaggi sono indicativi e del resto dal manifestare opinioni nei sondaggi al votare nelle schede elettorali c'è di mezzo il mare....

Peraltro, sia pur con variazioni, mi pare che i vari sondaggi registrino una discesa dai massimi del feroce Salvino a favore pare di Fratelli e Sorelle italici, il che non modifica più di tanto la somma della coalizione di Centrodestra, che peraltro si conferma non raggiungere il tanto agognato 50%, benché rimanga la coalizione più pesante.

I recenti aspri battibecchi tra alleati virtuali, con Berlusconi impegnato a rivendicare la centralità ed importanza di (S)Forza Italia, non fanno prevedere in ogni caso una potenza di fuoco travolgente in caso d'elezioni anticipate, tanto più che la Sorella d'Italia, memore degli eventi recenti, ha già messe le mani avanti dichiarando che vuole garanzie contro possibili inciuci post elezioni attuati dal feroce Salvino con le Stelle cadenti o con quel che ne rimarrà.

Gli Orfani di Renzi sono in difficoltà per l'uscita di Renzi stesso, che tuttavia per ora sembra voler rimanere nell'area di Centrosinistra e dunque non dovrebbe minacciare il governo.

Le Stelle ormai sono cadenti e sarà difficile una ripresa a breve termine:

questa pare la previsione dello stesso Gigione  DiMaio, che infatti vuole moltiplicare le alleanze con gli Orfani di Renzi sperando usarli come stampella:

il cieco con lo zoppo.... 😉

 

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I referendum abrogativi per essere presentati necessitano delle firme di 500mila cittadini, oppure dell’appoggio di almeno cinque consigli regionali: in questo caso il quesito è stato sostenuto dai Consigli regionali di Veneto, Sardegna, Lombardia, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria e Basilicata (tutte regioni governate dal centrodestra, in molti casi dalla stessa Lega).
Il quesito propone di abrogare la parte proporzionale dell’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, lasciando quindi una legge con un sistema maggioritario puro.

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