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Forse non sono gay ma una donna in un corpo di un uomo


Lichee87

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Forse non sono gay ma una donna in un corpo di un uomo

E' da molto tempo che ci penso ed essenzialmente sono arrivato ad un bivio: o sono gay ma asessuato oppure sono una donna in un corpo di un uomo.
Mi spiego meglio: mi piacciono gli uomini, ma al solo pensiero che anche loro siano interessati al pene (soprattutto al mio), perdo ogni interesse.
Il fatto è che mi piacciono gli etero. Mi innamoro di loro e con loro cerco quanto più possibile di passare il tempo e di avere anche qualche occasione nel caso in cui dovessero mai rivelarsi curiosi. (E' capitato diverse volte).

Ripenso alla mia infanzia ed al fatto che più volte ho manifestato chiari atteggiamenti molto femminili, come giocare con le bambole, mettermi lo smalto o le scarpe coi tacchi, le gonne di mia madre.
Tuttavia non so, non mi sento al 100% donna, non riesco a capire. E' come se avessi la propensione a cambiare sesso solo per poter poi poter amare un uomo etero, che ripeto per me rappresenta l'unico oggetto di desiderio.

Non sarebbe tanto per me, non sarebbe per far combaciare ciò che sono dentro con l'estero, questo non mi interessa. Ma lo farei solo per poter essere amato da un uomo che non potrebbe mai provare attrazione per un altro uomo. 
Eppure i dubbi sono tanti, è possibile che sia solo una fase? Oppure è il primo passo verso translandia? 
Penso anche al fatto che essendo alto un metro e ottantadue e avendo dei piedi che manco telespalla bob, risulterei una di quelle trans alte un chilometro coi tacchi 46 e assolutamente non femminile ahah!
Comunque per me ora il problema più grande è essermi reso conto di non provare più una grande attrazione per chi è gay, difatti ho notato un notevole ritiro da parte mia da un punto di vista relazionale/sociale. Riesco a lasciarmi andare solo se vedo nell'altro atteggiamenti molto maschili e virili e quasi disinteresse, ma appena vedo che (giustamente) l'altro prova ad avvicinarsi a me con interesse questo lo perdo io. Il dramma è che negli ultimi due anni mi sono innamorato prima di un mio amico poi di un altro, entrambi etero, e la sofferenza è stata il dover soffocare tutto. Doverli frequentare sempre meno per non dover soffrire più il fatto di apparire assolutamente non interessante ai loro occhi. E penso di non poter continuare così tutta la vita. 
La risposta non so quale sia, consigliatemi voi.

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personalmente non mi sento di darti consigli

se non uno:

rivolgerti ad un bravo psicologo o altra figura professionale

solo:

- quello con i quali vai, tanto etero non sono, se finiscono a letto con te;

- molti gay, soprattutto passivi, cercano incontri/rapporti con uomini sposati, bisex, e anche  "presunti" etero: è più diffuso di quanto pensi;

- io sono gay, ma non interessato affatto al cazzo del mio partner… preferisco di gran lunga altre sue parti anatomiche;

-  "Non sarebbe tanto per me, non sarebbe per far combaciare ciò che sono dentro con l'estero [esterNo], questo non mi interessa. Ma lo farei solo per poter essere amato da un uomo che non potrebbe mai provare attrazione per un altro uomo" …..  ??????  mi pare che questa frase praticamente mandi all'aria tutto il tuo ragionamento, no?!

 

        AUGURI!

 

ps: ho letto ora i tuoi vecchi topic:  hai anche avuto una lunga relazione e convivenza con un uomo (si, si… maschile e molto etero! )  ??!!

 

Edited by castello
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Io penso che sia una fase.

Anche le frociarole hanno il loro momento in cui sono innamorate degli amici gay,

questo capita quando una ragazza non si sente ancora pronta per filrtare e per avere una relazione.

Vedrai che a un certo punto ti sentirai pronto e i gay attivi non ti faranno più così ribrezzo. 🙂

 

Se la cosa persiste allora puoi cominciare a prendere in considerazione altre possibilità

(transessualità, omofobia interiorizzata, asessuailità, feticismo masochistico:

a quale di questi - come @castello ti ha già consigliato - ci penserà il tuo psicologo).

Se non ti va di scopare in questo periodo o in generale, non ti preoccupare.

 

 

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10 hours ago, Lichee87 said:

E' come se avessi la propensione a cambiare sesso solo per poter poi poter amare un uomo etero, che ripeto per me rappresenta l'unico oggetto di desiderio.

Sembra una fantasia sessuale sfuggita di mano, che ha assunto o forse riflette fin dall'inizio dei tratti ossessivi, il problema sta nel fatto che si caratterizza per una evidente egodistonia ( come ti è già stato fatto notare tu stesso demolisci il discorso che fai, sei consapevole della sua irrealizzabilità, ma ci rimugini sopra lo stesso ) ma anche nel fatto che è diventato un "desiderio", un desiderio che si sostituisce al godimento ( quindi in ipotesi un desiderio non positivo, ma negativo )

Ovviamente non risolvi assecondandolo, pensando di poter adeguare la realtà alla fantasia, devi affrontare le motivazioni che stanno alla base di questo tuo ritiro dalla vita relazionale, esperienze negative di rifiuto o abbandono da parte di partner che in teoria mostravano interesse per te, ma nella realtà ti hanno deluso o provocato dolore etc e che ti hanno portato a volgere le tue attenzioni nei confronti di coloro che certamente si disinteressano a te O a perdere ogni attrazione nei confronti di tutti coloro che nel frattempo si avvicinano.

Se la situazione va avanti da due anni mi chiedo come sia possibile che tu non abbia affrontato la questione con lo psicologo che ti segue, hai abbandonato la psicoterapia?

 

 

 

 

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5 hours ago, Hinzelmann said:

Sembra una fantasia sessuale sfuggita di mano, che ha assunto o forse riflette fin dall'inizio dei tratti ossessivi, il problema sta nel fatto che si caratterizza per una evidente egodistonia ( come ti è già stato fatto notare tu stesso demolisci il discorso che fai, sei consapevole della sua irrealizzabilità, ma ci rimugini sopra lo stesso ) ma anche nel fatto che è diventato un "desiderio", un desiderio che si sostituisce al godimento ( quindi in ipotesi un desiderio non positivo, ma negativo )

Ovviamente non risolvi assecondandolo, pensando di poter adeguare la realtà alla fantasia, devi affrontare le motivazioni che stanno alla base di questo tuo ritiro dalla vita relazionale, esperienze negative di rifiuto o abbandono da parte di partner che in teoria mostravano interesse per te, ma nella realtà ti hanno deluso o provocato dolore etc e che ti hanno portato a volgere le tue attenzioni nei confronti di coloro che certamente si disinteressano a te O a perdere ogni attrazione nei confronti di tutti coloro che nel frattempo si avvicinano.

Se la situazione va avanti da due anni mi chiedo come sia possibile che tu non abbia affrontato la questione con lo psicologo che ti segue, hai abbandonato la psicoterapia?

 

 

 

 

Ma... Ci conosciamo? 😅 Eheh. 

Perché da come scrivi sembra che tu sappia molte cose di me che io non ho mai detto. 

Comunque non faccio psicoterapia da anni. Diciamo che questo pensiero non lo sento dannoso anche perché ben si rapporta con il mio non avere molto desiderio di conoscere altre persone. 

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