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Cosa fare?


Guest Modigliani

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Guest PianoForte

Circa un mese dalla nostra "separazione" (in realtà ci siamo visti svariate volte e chiamarla separazione mi sembra quasi ridicolo), siamo tornati insieme...Ieri sera, dopo aver passato un bellissimo fine settimana insieme, mi ha detto: "T'è passato il capriccio? Siamo di nuovo accoppiati?" ed io tra un poco di stizza e tanta incertezza gli ho stupidamente detto di sì, quindi rieccomi punto a capo... :gha:Sono arrabbiato sopratutto con me stesso perché sono un inetto: non concludo mai nessuna delle mie intenzioni e praticamente lascio decidere agli altri del mio destino. Generalmente questo mi sta bene, ma ora No; sento che sto sbagliando tutto. L'assurdità è che fino l'altro giorno la situazione era praticamente la stessa, ma non mi angosciava! Così sto riflettendo la possibilità di temere una relazione seria, piuttosto che un coming out... desidero l'amore, ma ne ho così tanta paura da cercare infinite scuse per evitarlo? O chissà: forse non mi fido abbstanza di lui da affidargli la mia vita...Se avete consigli o testimonianze di casi simili, sarei felice di leggervi.

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caro Pianoforte, il tuo compagno secondo me ti richiede il CO perchè, conoscendoti, ci vede la soluzione ai tuoi problemi di accettazione. Probabilmente sbaglia, perchè dovresti prima sciogliere questi problemi e poi fare CO. Tuttavia probabilmente lui non sa come aiutarti se non segnalandoti la via più evidente. Poi, ma questo lo dovresti specificare meglio, una cosa è fare CO, altra cosa è tenere segreta una storia al punto dal renderla difficilmente tollerabile al partner magari già evidente. Chiediti se la stessa cosa accadrebbe con una relazione etero e avrai la risposta, tu non temi l'amore ma temi una relazione amorosa che ti impone di affrontare il problema di essere gay. Ovvero di non essere un uomo che occasionalmente o ripetutamente può avere rapporti sessuali con gay (cosa che puoi gestire senza affrontare il problema).Dubito che lui sia il compagno adatto per "affidargli la vita" A parte il fatto che mi sembra impropria come espressione in sè, probabilmente dati i presupposti è quanto di più lontano dall'essere quel tipo, perchè lo hai scelto in queste condizioni. Lui può essere la molla che ti spinge a sciogliere le tue contraddizioni, presupposto necessario perchè tu possa poi trovare il compagno giusto con cui condividere ( e non a cui affidare ) la vita o una parte significativa di essa. Cosa che devi fare per te e non per altri, perchè come questo caso ti dimostra, rischi di ritrovarti fra qualche anno col dubbio di non averla vissuta questa tua vitaE' singolare notare come chi ha problemi di accettazione, pur manifestando fastidio per certi aspetti della vita gay, poi si condanni a vivere una vita gay esclusivamente sessuale...rifletti ad esempio su questa contraddizione.

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Guest PianoForte

Ti ringrazio Hinzelmann, hai diretto la mia attenzione su punti che non avevo mai considerato. Quando hai scritto che probabilmente lui è la persona meno adatta a cui posso affidare la mia vita, perché l'ho scelto con altre intenzioni, non potevi essere più acuto, difatti non avevo mai pensato di farne una storia d'amore, tuttavia ora non è solo un rapporto sessuale: io magari non lo amo (non lo so questo, è troppo presto per dire una cosa così), ma gli voglio sicuramente molto bene. Il disagio che provo, in certi momenti, non saprei dire da dove provenga esattamente, perché facciamo piacevolmente tante cose insieme, non solo sesso... significa forse che non lo amo, o che non mi accetto?Accidenti! E' possibile non sapere fino a questo punto cosa si prova?Sicuramente avrei da riflettere, ma ritrattare adesso mi sembrerebbe poco carino; oltre al fatto che al primo squillo molto probabilmente lo rivedrei...Grazie ancora della risposta; mi hai dato molto da riflettere!

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Prego...figurati :)Io ovviamente le risposte non posso dartele, posso solo cercare di intuire e al più, se c'azzecco, farti appunto riflettere.Si può sicuramente innamorarsi di una persona con cui si sa che non c'è un futuro.Non c'è nulla di male, può essere positivo, sicuramente ti consente di conoscerti meglio.Metti nel conto la possibilità che il disagio che provi sia proiettivo.Che su questa persona, che ti ha provocato qualcosa di positivo, a prescinderedai suoi limiti, tu possa proiettare in alcuni momenti il tuo disagio. Cioè può essere,ma sottolineo il può, non sono un mago.... che in alcuni momenti su questa persona che probabilmente hai scelto molto diversa da te ( per questo ti piace ) tu riconoscaqualcosa di te che non vuoi/vorresti vedere. Se fosse così lui ti piace perchè ti tranquillizza la sua diversità da te, ma ti turba in quei rarimomenti in cui riconosci in lui qualcosa, qualcosa che ti richiama alla mente la tua diversità.Questo potrebbe spiegare la tua confusione...

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Guest PianoForte

Ti ho letto più o meno con questa faccia... :eek:Scommetto che studi psicologia! Ti esprimi come il mio analista ("proiettivo" è una delle sue parole preferite!), e un poco mago lo sei: non mi pare d'aver mai scritto che io e il mio lui siamo completamente diversi, da cosa l'hai capito? Che intuito (a meno che non mi conosci :rotfl: )... mi viene da credere che tu abbia ragione anche su tutto il resto.In particolare l'affermazione sul fatto che il mio rapporto con lui mi stia aiutando a capirmi e in un cerso senso a "crescere" è vera: da quando lo freqento sto cambiando dentro; lo sento. Ho qualche incertezza solo riguardo alla tua ultima ipotesi: non so se la metterei proprio in questi termini, ma forse non ho capito esattamente quello che intendi dire.Quando provo quella strana sensazione di disagio, ho come il desiderio infantile di, hem... tornare a casa da mamma... detto così è imbarazzante, ma non saprei come altro spiegare questa sensazione; è come un desiderio di tornare puro, di voler riniziare tutto da capo, di tornare a fare cose che non siano considerate "peccato" (come si capisce che sono stato educato da rigidi cattolici :sisi: ).P.S. Grazie ancora del parere! :bah:

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Prego...di nuovo. :)Però pur non essendo ovviamente cattolico, come tuo padrespirituale di gayezza ti devo dare la penitenza:Devi andare a rileggerti il Topic sul gay pride ( sarò buono solole ultime tre pagine :rotfl:) ed in particolare l'ultimo e a mio avviso bel post di Isher.PSMai studiato psicologia in vita mia...

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Pure io ho vissuto una cosa simile....ma a volte riuscivo a sbloccarlo!parlane con lui, fagli capire che hai bisogno di essere guidato per queste cose e rassicurato :)io ce l'ho fatta, abbastanza (poi vabè...son stato ripagato con una rottura :asd: ma vabè)

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Guest PianoForte
(poi vabè...son stato ripagato con una rottura  :asd: ma vabè)
Ho letto, ma non avrei consigli da darti perché non sono mai stato lasciato: prima che accada sono sempre io a lasciare la presa per primo. Difatti, dopo una settimana che sono tornato insieme al mio ragazzo, sto di nuovo meditando la separazione... sono una persona impossibile! :asd: Veramente ci sarebbe da piangere, ma ormai ci rido sulla mia demenza...Lui è l'ottimismo in persona, mentre io il pessimismo. Potrebbe sembrare una perfetta accoppiata, ma temo di fargli del male con il mio modo di essere, così come lui da parte sua mi fa del bene. Uff, smetto qui o finisco per scrivere un delirio storico.@ Hilnzelmann -che ho maleducatamente lasciato in sospeso giorni fà- L'orgoglio di cui parla Isher nel suo ultimo post è ancora molto lontano da me anzi, non so se lo sentirò mai... anche per questo la realtà del gay-pride mi è aliena.
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Lo so benissimo...non c'era bisogno di ribadirlo. :P In effetti ti ho solo detto di rileggerlo, per due motivi:il solo parlare della partecipazione o meno mi ha permesso di capire qlcs. di tee questo significa quanto sia importante rispetto alla omosessualità e poi il fattoche l'orgoglio sia molto distante da te ( cosa in effetti ampiamente deducibile dalfatto che senti un certo disagio...e corri dalla mamma :asd: ) ci permette di istituireun parallelo. Non sto dicendo che andare ti serva, sto dicendo che puoi quantomenocompredere che potrebbe servirti in futuro e può servire in assoluto.Dici di essere "pessimista" e di potergli "fare del male", cosa che farebbe pensare piùall'essere distruttivo, ovviamente nel senso psicologico. La discussione mi sembra che piùche delirante si farebbe troppo personale...anche per questo ho glissato sul GP :DPerò una cosa va pur detta se lui ti vuole bene e tu non gli hai nascosto chi sei, cioèsei stato sincero, lui ama te non altri. Io starei poi alla larga dalla mamma, secondo meti toglie l'appetito...

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Guest PianoForte
Dici di essere "pessimista"  e di potergli "fare del male", cosa che farebbe pensare più all'essere distruttivo, ovviamente nel senso psicologico.
Sì, intedo proprio questo...
La discussione mi sembra che più che delirante si farebbe troppo personale...anche per questo ho glissato sul GP :asd:
Nel mio caso, personale e delirante sono sinonimi! :)Scrivere una frase con senso compiuto mi risulta ogni giorno più difficile...
Però una cosa va pur detta se lui ti vuole bene e tu non gli hai nascosto chi sei, cioè sei stato sincero, lui ama te non altri.
A volte ci si può fare molto male amando le persone sbagliate e... (niente, non riesco a ordinare le idee; ci sarebbero così tante cose da dire per chiarire questo punto che mi perdo, letteralmente)
Io starei poi alla larga dalla mamma, secondo me ti toglie l'appetito...
Non l'avrai mai studiata, ma hai sicuramente attitudine alla psicologia: il mio psicologo da la colpa alle pressioni familiari della mia inappetenza. :)In quanto alla mia storia, non so come andrà. Alla fin fine mi lascio trasportare dagli eventi e, finché lui mi terrà stretto come sta facendo, penso che le piccole fughe dalla realtà che metto in atto saranno soltanto futili. Chissà, forse è la volta buona che io aspetti di venire lasciato anziché scappare via prima che accada, e magari non accadrà...
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Ma io non ho capito perchè continui a starci con questa persona...guarda dentro di te: ti fa godere, temi di rimanere solo? No perchè a me finora sembra che ci stai solo perchè lo vuole lui e che forse il fatto che lui lo voglia ti faccia sentire lusingato e amato...e che questo ti basti per portare avanti questa storia. Ma non c'è niente di più sbagliato!!

Alla fin fine mi lascio trasportare dagli eventi e, finché lui mi terrà stretto come sta facendo, penso che le piccole fughe dalla realtà che metto in atto saranno soltanto futili.
appunto...secondo me tu ti stai facendo completamente PLAGIARE! tu sei succube di quest'uomo senza provare amore...praticamente lui ti rigira come vuole approfittando della tua debolezza!Anche a me era successo con un uomo molto più grande di me...soltanto che lui mi faceva anche dei regali costosi e mi portava a cena in ristoranti lussuosi ordinando champagne pur di tenermi stretto. Io ci stavo perchè ero debole ma poi ho conosciuto un altro e lui non ha più avuto alcun potere su di me...e meno male!Il mio consiglio è di guardarti intorno per trovare un uomo che non ti faccia venire tutte queste paranoie e sensi di colpa...mamma mia, ti direi che le tue sono PIPPE MENTALI ma siccome mi sei simpatico, mi fai tenerezza e ti capisco ti dico semplicemente SCAPPA DALLE SUE GRINFIE FINCHE' SEI IN TEMPO :asd:
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Guest PianoForte
mamma mia, ti direi che le tue sono PIPPE MENTALI ma siccome mi sei simpatico, mi fai tenerezza e ti capisco ti dico semplicemente SCAPPA DALLE SUE GRINFIE FINCHE' SEI IN TEMPO
Avresti ragione nel dirmi che le mie sono delle CATASRTOFICHE pippe mentali, altro che... sono conscio che me le faccio, purtroppo. Tuttavia, mi è impossibile impedirne l'elaborazione costante e deleteria.Lui non è assolutamente una persona come l'hai intesa tu, anzi. Sto con lui perché è l'unica persona che riesce a rendermi felice. Da quello che ho scritto può non sembrare, ma è così; il mio problema sorge dal contesto in cui vivo e dal quale non mi posso sottrarre, non da lui. E' un tesoro e non tenta mai di veicolare le mie scelte: spessissimo mi dice "Devi decidere tu, mica io" "Fai quello che ti senti" e così via. Sono io che non ho la più pallida idea di come mi devo comportare e riverso su di lui tutte le responsabilità. Io ho il problema di essere totalmente incapace ad essere autonomo, perché non so valutare le situazioni e non capisco qual è la scelta giusta da fare -ho qualche problemino psichico che mi disabilita in questo senso, ma qui si calpesta terreno personale e paludoso dove mi sarebbe molto difficile spiegarmi meglio-.Tu mi hai consigliato di cercare un altro uomo che non mi faccia venire tutta queste paranoie, ma il punto è che qualunque uomo me le farebbe venire... non so se mi spiego...
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Sì sì ho capito il tuo allora è un problema di autoaccettazione :sisi:Mi pare di aver letto da qualche parte che in passato sei stato anche con una donna...beh se senti di essere ancora bisex e stare con un uomo ti fa sentire in colpa, mettiti con una donna!Scusa se ti sembro brutale, ma mi dispiace vedere uno che si rovina la vita solo perchè vive una relazione che gli crea più disagio e sensi di colpa che altro...e questo tu lo devi capire.Poi da come parli tu sembra davvero che ti senti "forzato" a continuare questa relazione e sta cosa io non la concepisco :eek:Per me il gioco non vale la candela...poi tu fai come vuoi

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Guest PianoForte
Sì sì ho capito il tuo allora è un problema di autoaccettazione :kiss:
Non è proprio così... è vero che se mi venisse offerta l'opportunità di rinascere eterosessuale non perderei l'occasione, ma l'essere gay non è un problema per me bensì per le persone che amo e di cui ho tanto a cuore l'accettazione. Io mi sento bloccato: sono gay e non ci vedo niente di male, ma il piccolo mondo che mi circonda ci vede del male, eccome! Ed io in questo piccolo mondo voglio stare bene; voglio vivere sereno e non in costante angoscia, però... non ho gli attributi giusti per fare questo, perché non sono eterosessuale...E mi viene voglia di ingozzarmi di pastiglie antidepressive... :eek:
Mi pare di aver letto da qualche parte che in passato sei stato anche con una donna...beh se senti di essere ancora bisex e stare con un uomo ti fa sentire in colpa, mettiti con una donna!
Ci penso spesso, ma sono consapevole del fatto che il desiderio che mi ha spinto nelle braccia del mio attuale compagno non mi darà mai pace. Se scegliessi una vita da eterosessuale sono abbastanza sicuro che cornificherei la mia donna con una certa persistenza, esattamente come ho fatto durante la mia ex-realazione etero. Non mi sembra il caso di perseverare; non è una bella cosa...
Poi da come parli tu sembra davvero che ti senti "forzato" a continuare questa relazione e sta cosa io non la concepisco  :eek:Per me il gioco non vale la candela...poi tu fai come vuoi
Sembra perché sono un rompi palle e mi lamento sempre, ma io con lui sto bene... il problema è che al mondo non c'è solo lui, come ho speigato sopra...Lasciate stare ragazzi; temo che al mio problema non esista soluzione: non posso fare contenti tutti. Prima o poi dovrò distruggere qualche cuore, che sia il mio, quello dei miei genitori o quello del mio ragazzo.
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