fra1991 Posted Thursday at 05:08 PM Posted Thursday at 05:08 PM 37 minutes ago, Pugsley said: Più le persone hanno meno conoscenze orizzontali, più sono rigide È un difetto dell'essere selettivo e profondo solo su poche cose Non credo che sia un discorso di conoscenze ,viviamo in una società in cui tutti abbiamo i mezzi per informarci (se una persona ad esempio non conosce gli orrori della dittatura fascista,gli basta leggere un saggio storico o vedere un documentario per informarsi un minimo ). Semplicemente certe persone non vogliono uscire dalla loro bolla . Per farti un esempio anni fa' una mia ex collega di lavoro sosteneva che chi uccideva era una persona viziata e ricca. Quando le ho fatto notare che molti serial killer venivano da famiglie povere e disagiate(e basta leggersi le loro biografie per informarsi) ,lei ha concluso la discussione andandosene e dicendo "non è vero ,tutti viziati". Lei per me è l' esempio della persona che non vuole informarsi e che ragiona per sentito dire. Quote
Pugsley Posted Thursday at 05:15 PM Posted Thursday at 05:15 PM 3 minutes ago, fra1991 said: Semplicemente certe persone non vogliono uscire dalla loro bolla . Io non ne farei una questione di bolla, io ne farei una questione di pigrizia mentale nel non informarsi. La questione "bolla" è più complessa, nel senso che una bolla può essere ad esempio chi è di destra e chi è di sinistra, chi crede che il cambiamento climatico sia dovuto alla rivoluzione industriale e chi invece crede sia una normale evoluzione della Terra come c'è sempre stata, chi è sì vax e chi è no vax. Qui è semplicemente una questione di ignoranza, anche perché non credo esista una bolla di gente che crede che chi uccide sia viziato e ricco Quote
fra1991 Posted Thursday at 05:28 PM Posted Thursday at 05:28 PM 10 minutes ago, Pugsley said: Io non ne farei una questione di bolla, io ne farei una questione di pigrizia mentale nel non informarsi. La questione "bolla" è più complessa, nel senso che una bolla può essere ad esempio chi è di destra e chi è di sinistra, chi crede che il cambiamento climatico sia dovuto alla rivoluzione industriale e chi invece crede sia una normale evoluzione della Terra come c'è sempre stata, chi è sì vax e chi è no vax. Qui è semplicemente una questione di ignoranza, anche perché non credo esista una bolla di gente che crede che chi uccide sia viziato e ricco Può essere. Se io vengo educato fin da bambino a credere che dietro l' uccidere un altro essere umano ci siano sempre motivazioni superficiali o semplicistico , posso non volere informarmi per partito preso. Con bolla si intende la propria zona di comfort mentale che uno può faticare a mettere in discussione . Quote
Pugsley Posted Thursday at 05:57 PM Posted Thursday at 05:57 PM 27 minutes ago, fra1991 said: Con bolla si intende la propria zona di comfort mentale che uno può faticare a mettere in discussione . Ci sono persone che si arrabbiano se parli con termini inglesi e dicono "Voglio vederti all'estero parlare inglese" credendo che al giorno d'oggi non c'è tanta gente che lo conosce...non farmi dire nomi... Quote
fra1991 Posted Thursday at 06:10 PM Posted Thursday at 06:10 PM 12 minutes ago, Pugsley said: Ci sono persone che si arrabbiano se parli con termini inglesi e dicono "Voglio vederti all'estero parlare inglese" credendo che al giorno d'oggi non c'è tanta gente che lo conosce...non farmi dire nomi... Dipende dal paese che prendi in considerazione. In Italia e in Francia molta gente non sà parlare inglese, se invece parliamo del nord-Europa il discorso cambia. Quote
Omocrazia Posted Friday at 03:10 PM Posted Friday at 03:10 PM On 7/9/2025 at 9:42 PM, fra1991 said: Possono esserci entrambe le cause. No, non direi. Se la scelta è deliberata e consapevole (e diciamo pure che se non fosse deliberata e consapevole non sarebbe scelta ma costrizione), non si possono invocare cause esterne costringenti. Se si invocano cause esterne e costringenti, la scelta non può essere deliberata e consapevole (non sarebbe neppure scelta). Delle due l'una: o sei condotto da altro o conduci te stesso. 22 hours ago, fra1991 said: Semplicemente certe persone non vogliono uscire dalla loro bolla Non vogliono o non possono? Uscire dalla propria bolla potrebbe cusare la propria morte per asfissia... (ovviamente in senso metaforico). 19 minutes ago, Omocrazia said: Uscire dalla propria bolla potrebbe cusare la propria morte per asfissia... (ovviamente in senso metaforico). "causare" Quote
fra1991 Posted Friday at 03:56 PM Posted Friday at 03:56 PM 39 minutes ago, Omocrazia said: No, non direi. Se la scelta è deliberata e consapevole (e diciamo pure che se non fosse deliberata e consapevole non sarebbe scelta ma costrizione), non si possono invocare cause esterne costringenti. Se si invocano cause esterne e costringenti, la scelta non può essere deliberata e consapevole (non sarebbe neppure scelta). Delle due l'una: o sei condotto da altro o conduci te stesso. Non vogliono o non possono? Uscire dalla propria bolla potrebbe cusare la propria morte per asfissia... (ovviamente in senso metaforico). "causare" In realtà secondo me entrambe le cause possono essere presenti,se una persona ha un certo livello di autoconsapevolezza. Io ad esempio sono consapevole del motivo per cui ho alcuni tratti caratteriali(che prima non avevo tra l' altro), ma ho scelto di non modificarli perchè mi fanno comodo alcuni ambiti. Invece per quanto riguarda altre caratteristiche del mio carattere ,cerco di ammorbidirli perchè riconosco che possono essere dannosi per me e per il rapporto che ho con altre persone. Si può morire, ma si può anche "rinascere"(in senso metaforico ovviamente), sopratutto se una persona vuole crearsi una nuova vita. Quote
Omocrazia Posted Friday at 04:54 PM Posted Friday at 04:54 PM 32 minutes ago, fra1991 said: Io ad esempio sono consapevole del motivo per cui ho alcuni tratti caratteriali(che prima non avevo tra l' altro), ma ho scelto di non modificarli perchè mi fanno comodo alcuni ambiti. Si potrebbe osservare che, se sono tratti caratteriali modificabili a tua scelta, non sono effetto d'una costrizione esterna necessaria, se no, non sarebbero modificabili. Inoltre è difficile (forse impossibile...) che stabiliamo noi stessi se facciamo o non facciamo qualcosa per scelta libera e consapevole, perché, se la costrizione esterna è psicologica e non fisica, non ce ne possiamo rendere conto. Se scelgo di uscire di casa e poi mi fermo perché la serratura rotta della porta me lo impedisce, capisco bene che cosa mi impedisce annullando la mia scelta. Ma se scelgo di uscire di casa e poi mi fermo perché la mia paura che mi cada una meteorite in testa me lo impedisce, la mia scelta di non uscire è una scelta deliberata e consapevole? Difficile affermare che io abbia scelto deliberatamente e consapevolmente di avere paura della caduta delle meteoriti, ma probabilmente io la giudicherei una scelta deliberata e consapevole... Quote
fra1991 Posted Friday at 05:07 PM Posted Friday at 05:07 PM 7 minutes ago, Omocrazia said: Si potrebbe osservare che, se sono tratti caratteriali modificabili a tua scelta, non sono effetto d'una costrizione esterna necessaria, se no, non sarebbero modificabili. Inoltre è difficile (forse impossibile...) che stabiliamo noi stessi se facciamo o non facciamo qualcosa per scelta libera e consapevole, perché, se la costrizione esterna è psicologica e non fisica, non ce ne possiamo rendere conto. Se scelgo di uscire di casa e poi mi fermo perché la serratura rotta della porta me lo impedisce, capisco bene che cosa mi impedisce annullando la mia scelta. Ma se scelgo di uscire di casa e poi mi fermo perché la mia paura che mi cada una meteorite in testa me lo impedisce, la mia scelta di non uscire è una scelta deliberata e consapevole? Difficile affermare che io abbia scelto deliberatamente e consapevolmente di avere paura della caduta delle meteoriti, ma probabilmente io la giudicherei una scelta deliberata e consapevole... Non esattamente ,se io ho un tratto caratteriale posso rendermi o non rendermi conto di averlo. Nel momento in cui mi rendo conto di avere un lato del mio carattere e scavo nella motivazione per cui è parte di me ,posso agire in vari modi come conseguenza della mia autoconsapevolezza. Se tu hai paura che ti cada in testa un meteorite non è ovviamente frutto di una tua scelta,ma la domanda che dovresti farti è "quanto sono consapevole del motivo per cui ho questa mia paura? ". Quote
Omocrazia Posted Friday at 05:26 PM Posted Friday at 05:26 PM 11 minutes ago, fra1991 said: se io ho un tratto caratteriale posso rendermi o non rendermi conto di averlo. Il problema non è sapere d'averlo, ma poterselo togliere... 13 minutes ago, fra1991 said: Se tu hai paura che ti cada in testa un meteorite non è ovviamente frutto di una tua scelta,ma la domanda che dovresti farti è "quanto sono consapevole del motivo per cui ho questa mia paura? ". Idem come sopra. Va bene, sei consapevole delle cause della paura, ma puoi rimuoverle? Ho una cugina che ha il terrore dei ragni. Anche di ragnetti insignificanti che non potrebbero far male nemmeno a... una mosca! Lei sa bene che è una paura assurda (non ha mai avuto a che fare con un ragno di una qualche consistenza o pericolosità), ma ce l'ha... Quote
fra1991 Posted Friday at 05:48 PM Posted Friday at 05:48 PM 18 minutes ago, Omocrazia said: Il problema non è sapere d'averlo, ma poterselo togliere... Idem come sopra. Va bene, sei consapevole delle cause della paura, ma puoi rimuoverle? Ho una cugina che ha il terrore dei ragni. Anche di ragnetti insignificanti che non potrebbero far male nemmeno a... una mosca! Lei sa bene che è una paura assurda (non ha mai avuto a che fare con un ragno di una qualche consistenza o pericolosità), ma ce l'ha... Si ma il problema non è averlo, ma sapere il motivo dietro. Se sei consapevole delle cause è già un primo passo, poi puoi scegliere di accettare questa tua paura o di affrontarla. Avevo un amico che aveva paura delle montagne russe, dopo avere preso della valeriana la prima volta che le ha prese ha iniziato ad andarci tranquillamente senza problemi. Quote
Pugsley Posted Friday at 08:39 PM Posted Friday at 08:39 PM 2 hours ago, fra1991 said: Avevo un amico che aveva paura delle montagne russe, dopo avere preso della valeriana la prima volta che le ha prese ha iniziato ad andarci tranquillamente senza problemi. Scusa ma l'ansia non si combatte efficacemente SOLO con i farmaci Quote
fra1991 Posted Friday at 09:07 PM Posted Friday at 09:07 PM (edited) Ho scritto che ha preso della valeriana la prima volta che ha provato a prendere le montagne russe. Poi ha ripetuto l' esperienza senza usare niente, una volta che ha superato lo scoglio della prima volta . Edited Friday at 09:10 PM by fra1991 Quote
busdriver Posted yesterday at 03:18 AM Posted yesterday at 03:18 AM (edited) 6 hours ago, Pugsley said: combatte efficacemente SOLO con i farmaci i farmaci solitamente sono la soluzione più di emme,ho visto gente che avrebbe potuto combattere la depressione se si fosse liberata di certe amicizie TOSSICHE e certi comportamenti TOSSICI. Invece stava male stava male e sul solito consiglio dei soliti ,giù di psichiatra medicine del razzo e adesso è una balena fumarola e sta sempre male Edited yesterday at 03:29 AM by busdriver Quote
marco7 Posted yesterday at 03:30 AM Author Posted yesterday at 03:30 AM (edited) - la valeriana e‘ una pianta, non un farmaco ‚classico‘ - per quel che ne so io se uno improvvisamente ha per la prima volta attacchi di panico i farmaci con colloqui con un terapeuta sono la soluzione migliore per poter superare questi attacchi di panico. Gli attacchi di panico se non curati cronicizzano facilmente e curarli quando sono cronicizzati e‘ difficile e con risultati peggiori che curarli subito. - curare gli attacchi panico con solo farmaci o con solo colloqui col terapeuta non e‘ ottimale. Con solo farmaci si rischia di diventare dipendenti dai farmaci e di dover aumentare le dosi. Curarli con solo colloqui non permette di superare abbastanza velocemente gli attacchi di panico che tenderanno a cronicizzare. Edited yesterday at 03:31 AM by marco7 Quote
fra1991 Posted yesterday at 05:21 AM Posted yesterday at 05:21 AM 1 hour ago, marco7 said: - la valeriana e‘ una pianta, non un farmaco ‚classico‘ - per quel che ne so io se uno improvvisamente ha per la prima volta attacchi di panico i farmaci con colloqui con un terapeuta sono la soluzione migliore per poter superare questi attacchi di panico. Gli attacchi di panico se non curati cronicizzano facilmente e curarli quando sono cronicizzati e‘ difficile e con risultati peggiori che curarli subito. - curare gli attacchi panico con solo farmaci o con solo colloqui col terapeuta non e‘ ottimale. Con solo farmaci si rischia di diventare dipendenti dai farmaci e di dover aumentare le dosi. Curarli con solo colloqui non permette di superare abbastanza velocemente gli attacchi di panico che tenderanno a cronicizzare. Qua' il discorso va' un po' oltre . Il ragazzo di cui parlavo aveva una paura ,non soffriva di attacchi di panico . Sulla valeriana hai perfettamente ragione . Quote
busdriver Posted yesterday at 06:31 AM Posted yesterday at 06:31 AM personalmente certe paure credo che vadano affrontate. Quando ero piccolo pure io avevo paura dell'altezza in genere.Roba che manco dal balcone di dove abitava zio mario (7 piano in via G reni) E si che con la testa arrivavo si e no sopra la ringhiera,roba che manco volendo avrei potuto cadere di sotto. Alla festa del paese c'era la giostra aerei . Mai salito,fino ad allora (avrò avuto dieci anni...se va bene) E mio zio se ne arriva con un sacchetto di gettoni. All'inizio quasi mi facevo la popò addosso poi poco per volta ,complie anche il modo di condurre aggressivo dello zio al volante del disco mi sono sbloccato e alla fine digerivo perfettamente sia le violente discese e la "cavalletta" (su e giù sfruttando l'inerzia pneumatica) . Ogni cosa va affrontata a un millimetro per volta. E se non basta a un decimo per volta Quote
fra1991 Posted yesterday at 06:42 AM Posted yesterday at 06:42 AM 8 minutes ago, busdriver said: personalmente certe paure credo che vadano affrontate. Quando ero piccolo pure io avevo paura dell'altezza in genere. Roba che manco dal balcone di dove abitava zio mario (7 piano in via G reni) E si che con la testa arrivavo si e no sopra la ringhiera, roba che manco volendo avrei potuto cadere di sotto. Alla festa del paese c'era la giostra aerei . Mai salito,fino ad allora (avrò avuto dieci anni...se va bene) E mio zio se ne arriva con un sacchetto di gettoni. All'inizio quasi mi facevo la popò addosso poi poco per volta ,complie anche il modo di condurre aggressivo dello zio al volante del disco mi sono sbloccato e alla fine digerivo perfettamente sia le violente discese e la "cavalletta" (su e giù sfruttando l'inerzia pneumatica) . Ogni cosa va affrontata a un millimetro per volta. E se non basta a un decimo per volta Confermi ciò che ho detto Ovvio che se si parla di alcune situazioni (traumi pesanti ecc..),la faccenda cambia . Quote
Ghost77 Posted 23 hours ago Posted 23 hours ago 2 hours ago, fra1991 said: Ovvio che se si parla di alcune situazioni (traumi pesanti ecc..),la faccenda cambia . Ma infatti . Dovessi prendere un volo sarei il primo a bombarmi di benzodiazepine, di certo non vado a risolvere i traumi pregressi per un viaggio in aereo isolato . Quote
Omocrazia Posted 23 hours ago Posted 23 hours ago 15 hours ago, fra1991 said: Si ma il problema non è averlo, ma sapere il motivo dietro. Se sei consapevole delle cause è già un primo passo, poi puoi scegliere di accettare questa tua paura o di affrontarla. Senz'altro è meglio conoscere la causa di qualcosa, che non conoscerla. Tuttavia la conoscenza per sé stessa non toglie la causa. Rimanendo all'omofobia (perché di questo si tratta), sapere che sono omofobo perché sono cattolico o musulmano oppure che sono omofobo perché da bambino un maschio mi ha molestato, non mi fa diventare necessariamente gay friendly. Anzi. Forse la conoscenza della causa potrebbe essere un modo per dare giustificazione razionale ad un sentimento che altrimenti potrei tentare di scacciare perché incomprensibile. Quote
fra1991 Posted 23 hours ago Posted 23 hours ago 16 minutes ago, Omocrazia said: Senz'altro è meglio conoscere la causa di qualcosa, che non conoscerla. Tuttavia la conoscenza per sé stessa non toglie la causa. Rimanendo all'omofobia (perché di questo si tratta), sapere che sono omofobo perché sono cattolico o musulmano oppure che sono omofobo perché da bambino un maschio mi ha molestato, non mi fa diventare necessariamente gay friendly. Anzi. Forse la conoscenza della causa potrebbe essere un modo per dare giustificazione razionale ad un sentimento che altrimenti potrei tentare di scacciare perché incomprensibile. Quello sicuramente ma ti dà la possibilità di cambiare o anche semplicemente di rimanere nel tuo limbo . Possibilità non vuol dire che è una cosa che per forza sceglierei di sicuro . Quote
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