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Aiuto


Aristotele00

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Aristotele00
Aiuto

Ciao a tutti ragazzi. 

Eccomi di nuovo qui, più che mai triste e "disperato"

Come forse ricorderete dai miei precedenti topic, io sto con un ragazzo di 30 anni. 

Sarò estremamente sintetico questa volta: lui ha litigato con tutta la sua famiglia perché, dal momento che continuava ad uscire con me e io continuavo ad andare a casa sua, è risultato palese che a lui piacessero gli uomini (d'altra parte a 30 anni non aveva nemmeno mai portato a casa una ragazza). Dopo questo litigio (2 settimane fa) c'è stato il silenzio completo da parte sua. Mi ha scritto solo per dirmi che era tanto giù di morale e basta. Sono passate quasi 3 settimane e non l'ho più visto, non mi scrive quasi più e quando gli scrivo io mi risponde "scusami se non ti ho scritto ma sono stato impegnato"; io capisco che la sua situazione sia brutta ma nemmeno io sto bene: ho gravi problemi in famiglia, sono quasi senza amici e per giunta ho uno zio in fin di vita all'ospedale. In questo momento in cui avrei più bisogno di qualcuno che mi coccoli e con cui stare serenamente lui mi lascia solo. Io il tempo per scrivergli, per chiedergli di uscire lo trovo...gli scrivo anche per sapere come sta perché sto male a sapere che lui è triste. Lui a quanto pare non si preoccupa per me. Questa cosa non mi va proprio giù: io non sono il suo cagnolino che lo aspetta quando lui ha voglia; la dolcezza e la gentilezza che io ci metto per scrivergli e per sapere come sta vorrei che anche lui l'avesse nei miei confronti. Sto iniziando a pensare che non mi voglia più e questo mi terrorizza letteralmente. Al solo pensiero di perderlo mi sento veramente male, penso a lui continuamente, e più penso a lui più male sto anche solo ad ipotizzare che lui mi lasci. Ieri sera a letto sono scoppiato a piangere, non dormo nemmeno più alla notte. Non voglio perderlo perché io per stare bene ho bisogno di lui, non voglio nessun altro. Non riesco nemmeno a prendere in considerazione il fatto di mettermi a cercare qualche altro uomo, mi vengono i brividi al solo pensiero e da solo non riesco a stare. Forse è solo un momento passeggero? Poi ritorneremo a stare bene assieme come prima? Io lo spero con tutto me stesso.

Vi prego, aiutatemi, ditemi il vostro parere e datemi qualche consiglio 

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davydenkovic90
18 minutes ago, Aristotele00 said:

Forse è solo un momento passeggero? Poi ritorneremo a stare bene assieme come prima? Io lo spero con tutto me stesso.

Vi prego, aiutatemi, ditemi il vostro parere e datemi qualche consiglio 

Purtroppo per i tarocchi e l'oroscopo ancora non ci siamo attrezzati, ci è impossibile rispondere alle tue domande.

In ogni caso cerca di star bene, anche se la sofferenza è inevitabile in certi casi.

L'unico consiglio valido che potrei darti è, la prossima volta, di evitare di puntare tutto su un unica cosa ma cercare anche di mantenere buoni rapporti con alcuni amici o conoscenti. So che dirai "non me ne frega un caxxo di farmi amici nuovi, voglio essere ricambiato da quel ragazzo". E avresti anche ragione.

Tuttavia in presenza di una socialità un pochino più articolata certamente un rifiuto come quello che hai subito risulta meno tragico e drammatico, la socialità  è anche propedeutica  a fare nuovi incontri, quindi va bene anche una socialità random qualsiasi, in modo tale da non riversare troppe aspettative verso quell'unica persona senza la quale non si riesce a vivere.

Comunque parlaci in modo chiaro e possibilmente incontralo. Non aspettare di consumarti dietro a un whatsapp o a cose analoghe. 

In bocca al lupo.

Edited by davydenkovic90
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Aristotele00
13 minutes ago, marco7 said:

Da quanto tempo vi conoscete ?

se avete problemi con le vostre famiglie andate a vivere assieme senza le famiglie se potete.

Non da molto. Da quasi un anno. 

Lui si è appena costruito la casa nuova e ha iniziato a vivere da solo da appena un anno, praticamente si è trasferito quando ha conosciuto me. Il problema è che è una specie di bifamiliare unita e di fianco a lui si sono trasferiti i genitori quindi sarebbe una follia vivere assieme li e poi io sinceramente non sono per nulla pronto a vivere assieme a lui, per quanto io lo adori e gli voglia bene.

15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Tuttavia in presenza di una socialità un pochino più articolata certamente un rifiuto come quello che hai subito risulta meno tragico e drammatico, la socialità  è anche propedeutica  a fare nuovi incontri, quindi va bene anche una socialità random qualsiasi, in modo tale da non riversare troppe aspettative verso quell'unica persona senza la quale non si riesce a vivere.

Lo so che sarebbe tutto meno difficile con una buona compagnia di amici alle spalle. Il problema è che io non ce l'ho, non ho detto a nessuno che sono gay e quindi non ho nessuno nemmeno con cui parlare di questa situazione...per questo sono così sconsolato e triste.

17 minutes ago, davydenkovic90 said:

Comunque parlaci in modo chiaro e possibilmente incontralo

Ma non so che dirgli, non voglio fare il ragazzo geloso o permaloso. Evidentemente lui sa benissimo stare senza di me, sono io che non so stare senza lui.. 

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Se ha i genitori omofobi che non accettano la sua omosessualita' e' un error grave vivere vicino ai genitori.

se loro non diventano gayfriendly o se ne dovrebbe andare lui da li o loro.

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Aristotele00

@marco7 lo so ma ora che si è costruito una casa e se l'è pagata secondo te se ne va? E poi lui è un tipo molto molto attaccato ai genitori. Comunque i suoi genitori sono cattolicissimi e secondo me molto indietro come mentalità.

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2 hours ago, Aristotele00 said:

Sto iniziando a pensare che non mi voglia più e questo mi terrorizza letteralmente. Al solo pensiero di perderlo mi sento veramente male, penso a lui continuamente, e più penso a lui più male sto anche solo ad ipotizzare che lui mi lasci. Ieri sera a letto sono scoppiato a piangere, non dormo nemmeno più alla notte. Non voglio perderlo perché io per stare bene ho bisogno di lui, non voglio nessun altro. Non riesco nemmeno a prendere in considerazione il fatto di mettermi a cercare qualche altro uomo, mi vengono i brividi al solo pensiero e da solo non riesco a stare.

La situazione è dura e difficile da sopportare. Ma non tanto o soltanto per lui, questa è la prima cosa che dovresti comprendere, ma per la tua età, per come sei messo, per come ti devi ancora costruire. È un errore esplodere emotivamente e far dipendere la tua vita da un altro. Lo so che ci si può cascare, che ci si casca, ma devi rimetterti in piedi, e pensare a te.Tu chiedi un consiglio, ma sei in grado di assorbire e mettere in pratica un eventuale buon consiglio ricevuto? Ti dico questo non per buttarti giù, ma per farti capire che il tuo problema non è lui, ma il modo in cui tu lo vivi e vivi tutta la situazione.

Se tu riuscissi a capire questo, sdrammatizzeresti immediatamente la sua lontananza, le sue reazioni negative e immature.

Io ti consiglio davvero di pensare a come riempire la tua giornata, ad appoggiarti sulle anche poche e piccole cose che puoi procurarti da solo, a costruirti, e anche a "tenerti". Hai uno zio in fin di vita in ospedale: fatti carico di questa cosa, vallo a trovare; penserai ad altro, e ti rafforzerai tu. Ora devi ridurre la tua emotività, e pensare a come costruirti.

Sarai giovane, hai tempo, per quanto la situazione ora ti sembri disperata. ma non lo è...?

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Aristotele00
39 minutes ago, Isher said:

non tanto o soltanto per lui, questa è la prima cosa che dovresti comprendere, ma per la tua età, per come sei messo, per come ti devi ancora costruire. È un errore esplodere emotivamente e far dipendere la tua vita da un altro.

Hai veramente ragione, in un momento di lucidità in cui visualizzo la situazione in modo razionale comprendo che io sto facendo dipendere la mia vita da lui per una serie di motivi, non ultimo il fatto che io senza di lui sono praticamente solo. Ciò che dovrei fare è risistemare un po' la mia vita e i miei contatti sociali tuttavia non è per nulla semplice e la mia situazione in famiglia non mi aiuta. Quello che forse a voi sfugge ma invece è essenziale per comprendere come mi sento è che se io lascio il mio ragazzo mi ritrovo solo. Le amicizie che ho non sono solide, non esco spesso con gli amici, anzi. E' questo che mi blocca: non riesco a lasciare lui perché non voglio trovarmi da solo, alla ricerca di un ragazzo che non so se troverò...

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davydenkovic90
3 hours ago, Aristotele00 said:

Lo so che sarebbe tutto meno difficile con una buona compagnia di amici alle spalle. Il problema è che io non ce l'ho, non ho detto a nessuno che sono gay e quindi non ho nessuno nemmeno con cui parlare di questa situazione...per questo sono così sconsolato e triste.

Guarda, ti capisco benissimo. E capisco anche la difficoltà di farsi nuovi amici.

Comunque è una buona strada da tentare, quella di farsi nuovi conoscenti o amici, va bene qualsiasi modo e cogliendo qualsiasi occasione, in particolare con altri ragazzi lgbt così potresti essere più compreso in generale (non solo per sfogarti perché ti ha lasciato il ragazzo)

Se svaluti totalmente l'amicizia o la conoscenza di altri lgbt e punti tutto sul trovarti il fidanzato il rischio è quello di ricadere ciclicamente in questa tristezza e solitudine di cui ci parli. Invece investire qualche risorsa anche nella socialità lgbt di altro tipo (conoscenti, amici, associazioni, forum...) non ti evita le batoste amorose, ma le ammortizza tantissimo, vivi tutto più serenamente ed è più facile rialzarti. E parallelamente affrontare anche i problemi di coming out, ad esempio.

Non devi uscire dalla porta di casa e riuscirci al primo tentativo, servirà chiaramente un po' di tempo, non dipende nemmeno tutto da te ma anche dagli incontri che farai. 

Edited by davydenkovic90
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22 minutes ago, Aristotele00 said:

Hai veramente ragione, in un momento di lucidità in cui visualizzo la situazione in modo razionale comprendo che io sto facendo dipendere la mia vita da lui per una serie di motivi, non ultimo il fatto che io senza di lui sono praticamente solo. Ciò che dovrei fare è risistemare un po' la mia vita e i miei contatti sociali tuttavia non è per nulla semplice e la mia situazione in famiglia non mi aiuta. Quello che forse a voi sfugge ma invece è essenziale per comprendere come mi sento è che se io lascio il mio ragazzo mi ritrovo solo. 

Ma se capisci questo sei un passo avanti. Il secondo passo è sapere che ti devi occupare di te stesso. Ci vorrà del tempo, ovviamente, e devi smettere di sentirti a una gogna: oggi è solo oggi, non c'è un giudizio di vita o di morte da subire; punta sul tempo, e cerca di ritrovare un po' di calma, di consistenza, di forza.  Il terzo è capire che non lo devi affatto lasciare, per trovarti solo, ma nemmeno essere ossessivo con lui, e vedere come questa storia va avanti. Intanto, però, approfitta per quanto puoi di quel momento di lucidità,

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Sai da un lato un po' mi arrabbio perché la tua testardaggine nel continuare questa (se non ricordo male prima e unica) frequentazione che ti porta solo a stare male sembra davvero una bestiaccia con cui non si può mediare, cosa che già si poteva osservare anche nelle altre due occasioni in cui avevi già raccolto pesanti elementi a conferma di quanto questa tua avventura fosse più che altro la frustrante sopportazione di una persona con cui hai sempre meno cose in comune.

Dall'altro lato però ancora non parli in favore di Aristotele, allora lo faccio io: Aristotele deve prendere il largo, e, per quanto abbia paura di nuotare, è ormai il momento propizio per tuffarsi. Correggimi se sbaglio, ma non penso sia giusto né in alcun modo proficuo che Aristotele compia fino in fondo il decoroso destino di una brava signorina di buona famiglia vittoriana: sopportare nella costernazione permanente le incombenze della sacra dedizione matrimoniale, stringendo ogni giorno di più il corpetto in osso di balena per snellire il punto vita fino a spegnersi di melancolia.

So bene che puoi temere che non troverai niente di bello al di fuori di quello che ti ritrovi adesso, ma innanzitutto potresti pian piano accorgerti che è ormai divenuto una specie di sacrificio gratis che sembri esserti imposto per questione d'orgoglio, e poi spero tu riesca a fidarti di me e degli altri (insomma non lo sai ancora perché non lo hai sperimentato, ma credici sulla fiducia!) quando ti diciamo che invece le possibilità di fare nuove esperienze sono molto ampie, a patto però che ci si conceda uno spazio adeguato per esplorarle.

Posso capire perfettamente la fifa tremenda per la solitudine che puoi avere in questo periodo; al contempo ti posso dire che in realtà è certo al 99,9% che troverai nuove persone, nuove situazioni e nuove conoscenze se ti scrolli di dosso questa presenza così ingombrante, mentre è certo al 100% che non le troverai se non lo fai.

Uno 0,1% di incertezza val bene l'iniziativa.

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capisco benissimo la tua situazione: senza ragazzo sei solo perché non hai nessun altro, compresi amici che non ci sono.

però anche la relazione con lui avrà dei problemi se ha i genitori cattolici omofobi che abitano vicino a lui.

una possibilità è cercare di chiarire con lui se sia possibile avere una soluzione con la sua famiglia, anche se non ho molte speranze in questo senso.

alla fine devi scegliere tu se continuare la relazione con lui con le difficoltà che ci sono o se interromperla sperando di trovare un altro ragazzo.

se lui ti manda messaggi in cui dice che ora è impegnato e per questo non ti ha scritto hai tutto il diritto di mandarlo affanculo.

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Aristotele00
6 hours ago, Sampei said:

se non ricordo male prima e unica

si si ricordi bene

6 hours ago, Sampei said:

Correggimi se sbaglio, ma non penso sia giusto né in alcun modo proficuo che Aristotele compia fino in fondo il decoroso destino di una brava signorina di buona famiglia vittoriana: sopportare nella costernazione permanente le incombenze della sacra dedizione matrimoniale, stringendo ogni giorno di più il corpetto in osso di balena per snellire il punto vita fino a spegnersi di melancolia.

Sei fantastico, sei riuscito a strapparmi una fragorosa risata!

Comunque hai ragione...o chiarisco le cose una volta per tutte con lui e magari cerchiamo di continuare il nostro rapporto co più serenità o è meglio finirla qui. 

6 hours ago, marco7 said:

se lui ti manda messaggi in cui dice che ora è impegnato e per questo non ti ha scritto hai tutto il diritto di mandarlo affanculo.

Non hai idea di quanto fosse stato tentato di farlo..

8 hours ago, Isher said:

 Il terzo è capire che non lo devi affatto lasciare, per trovarti solo, ma nemmeno essere ossessivo con lui, e vedere come questa storia va avanti

Si decisamente meno "ossessivo" con lui, ma per fare questo devo appunto come mi avete detto 

8 hours ago, davydenkovic90 said:

investire qualche risorsa anche nella socialità lgbt di altro tipo (conoscenti, amici, associazioni, forum...) non ti evita le batoste amorose, ma le ammortizza tantissimo, vivi tutto più serenamente ed è più facile rialzarti.

che mi sembra una cosa molto ragionevole. Peccato che sia molto difficile.

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Fladimiro71

@Aristotele00 sinceramente dovresti voltare pagina ma ti  viene difficile perché  tu sei troppo dipendente da lui. Riesco anche a comprenderti quando affermi che hai paura di non trovarne un'altro perché anche io ho avuto una fase in cui dipendevo dal mio compagno proprio per questo pensiero ma ne sono riuscito ad uscire facendo chiarezza e rispondere ad una domanda alla quale devi risponderti: tu cosa vuoi nel tuo futuro? Vivere con lui ma con la costante presenza di queste spiacevoli dinamiche oppure essere in età matura ancora alla ricerca?

11 hours ago, marco7 said:

Se ha i genitori omofobi che non accettano la sua omosessualita' e' un error grave vivere vicino ai genitori.

Quoto a mille

Edited by Fladimiro71
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12 hours ago, Isher said:

È un errore esplodere emotivamente e far dipendere la tua vita da un altro.

this

ci aggiungerei (ribadendo qwusnto stiamo dicendo un po' tutti) che @Aristotele00 deve finalmente imparare a volersi un po' di bene e a migliorare in autostima

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29 minutes ago, freedog said:

ci aggiungerei (ribadendo qwusnto stiamo dicendo un po' tutti) che @Aristotele00 deve finalmente imparare a volersi un po' di bene e a migliorare in autostima

Quando si è giovani e molto giovani, sono errori (dipendere da) e problemi (bassa autostima) che è difficie risolvere. La bassa autostima è una brutta bestia, e ci vogliono anni per farla risalire. Quello che può fare @Aristotele00 è fermarsi, raffreddarsi, usare l’intelletto e capire che non può mettere la propria vita nelle mani di un altro e soprattutto credere che lui, solo lui, possa risolvere tutti i suoi problemi, o abbia in mano le chiavi della sua vita – anche perché è del tutto mitico e mitologico.

La strada maestra è un’altra: cercare di vivere senza farsi del male, anzi come dice @freedog volendosi bene, usare anche il volontarismo, cercare di conoscere qualche persona, darsi delle mete e degli obiettivi. Il primo modo di volersi bene, anche se non si è capaci di realizzarlo a livello psicologico profondo, è smettersi di graffiarsi e di farsi del male.

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Aristotele00
11 hours ago, Isher said:

La strada maestra è un’altra: cercare di vivere senza farsi del male, anzi come dice @freedog volendosi bene, usare anche il volontarismo, cercare di conoscere qualche persona, darsi delle mete e degli obiettivi. Il primo modo di volersi bene, anche se non si è capaci di realizzarlo a livello psicologico profondo, è smettersi di graffiarsi e di farsi del male.

Io ci sto provando a vivere più serenamente ed a volermi più bene. Già il fatto che io sia qui a discutere con voi la mia situazione secondo me è una cosa positiva. Come già  avete detto voi non è affatto semplice, io desidererei tanto non far ruotare tutto intorno a lui e ci sto provando ma la vedo come una cosa tanto tanto difficile. Penso la chiave per sistemare il tutto sia prima confrontarmi e misurarmi con me stesso e con il disagio che mi crea l’essere omosessuale e poi confrontarmi con la socialità e le relazioni..

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