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Per dirla con Cher,


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9 hours ago, FreakyFred said:

Nella società di oggi (non mi azzardo a dire "e fra i gay in particolare" che se no sono omofobo) prevale la seconda strategia: tanti investimenti piccoli e differenziati, i più destinati a morire subito. Serve a limitare le potenziali perdite. 

Infatti l'istituto matrimoniale fu inventato anche per ovviare agli inconvenienti d'un comportamento troppo dispersivo non tanto di seme, quanto di tempo e di forze, ma questo presuppone un'aggregazione sociale che si occupa dell'interesse comune a discapito dell'interesse dei singoli, mentre oggi le aggregazioni sociali tendono ad essere percepite e giustificate solo se fanno l'interesse di tutti indistintamente i singoli, il che tra l'altro è molto difficile, se non impossibile.

Non è un caso che si lamenti la decadenza dell'istituto matrimoniale, la moltiplicazione delle crisi delle coppie sposate e no, che si propongano istituti meno costringenti del matrimonio, per soddisfare aspettative di maggior libertà non solo sessuale delle persone.

Ma questo vale appunto per tutti, non solo per gli homines homoerotici, che anzi rispetto al passato forse sono più inclini a cercare vincoli stabili, se non altro perché la cosa oggi è eticamente tollerata, se non lecita, mentre un tempo era illecita, quando non ferocemente aborrita.

Insomma, per ricondurci al tema iniziale, non mi pare sia un nostro (di noi omoerotici) vizio (o virtù) specifico quello di passare di rosa (od ortica) in rosa senza posarsi che il tempo di cogliere un po' di nettare.

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12 hours ago, FreakyFred said:

Ma riflettiamo un secondo che se stiamo privilegiando un sistema riproduttivo che è tipico delle erbe è naturale che non vedremo molte maestose querce in giro, e in compenso tanta tanta gramigna.

« A che cosa possiamo paragonare l'amore gay o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senape che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra » (Marco 4,30 - 32)

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34 minutes ago, Almadel said:

« A che cosa possiamo paragonare l'amore gay o con quale parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senape che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra » (Marco 4,30 - 32)

Potevi citare Platone e l'elevazione dell'anima all'idea del bello, manifestazione dell'idea del bene, in forza della contemplazione dei singoli corpi di bei ragazzi ed oltre per gradi d'astrazione, così non avresti dovuto correggere "regno di dio" con "amore gay" e la sostanza sarebbe stata la medesima.

Tuttavia, al di là delle idealizzazioni, spesso piacevoli ma raramente utili, c'è un'oggettiva difficoltà nell'intrecciare rapporti duraturi, che probabilmente discende dall'esagerata cura di sé stessi, dei propri interessi, delle proprie comodità a scapito degli altri, che pare propria delle società moderne cosiddette occidentali:

il che ha certo anche i suoi pregi, ma inevitabilmente non pochi difetti.

Edited by Mario1944
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davydenkovic90
23 hours ago, FreakyFred said:

Sì stocazzo. Il rapporto in questi casi si riduceva a farmi inondare la bacheca facebook con foto del nuovo album "diciotto giorni di NOI ❤ "

E fortuna che ho smesso questo regime perché rientra tutto nella definizione di autolesionismo digitale.

Ehi, ti voglio rivelare un segreto: i rifiuti fanno male. E il centoventesimo fa particolarmente male; non sono abbastanza coglione da volerci indugiare sopra. E invero non vedo tutta questa gente che quando è rifiutata festeggia per aver trovato un nuovo amico.

Mi scuso per non aver letto tutto il topic approfonditamente, mi collego a questa frase per completare il ragionamento che avevo fatto in precedenza.

Intanto, FF, non puoi da un lato scagliarti contro le app che non creano terreno fertile per frequentazioni durature e ci trasformano in merda e poi allo stesso tempo (come fai qui e altrove) andare a criticare le coppie gay tamarre col profilo di coppia su facebook pieno di cuoricini, bacetti e dita che si incrociano.  (per quanto possano fare orrore, almeno sono un segno che anche fra gay 'ste cose esistono, tamarre pari pari come per gli etero). Delle due l'una, non si può essere selettivamente miopi.

Il rifiuto fa malissimo, a tutti. E' una delle cose più dolorose che si possano provare, e vale per tutte le tipologie di rifiuto, da quello di una persona che ti piace, a un gruppo che non ti vuole, a una famiglia che non ti accetta. L'unica cosa da fare è accettarlo, elaborarlo, superarlo con un po' di tempo, furbizia, ironia (ognuno ha il suo metodo). Però di base è come un lutto. Noi gay siamo passati attraverso molti di questi rifiuti, alcuni di noi forse è vero che reagiscono saltellando da un appuntamento all'altro senza mai lasciarsi coinvolgere fino a quarant'anni, altri semplicemente non lo fanno.  Oppure lo fanno per un periodo e poi smettono. E io ne ho vari esempi. 

Concludo dicendo che le app hanno pregi e difetti, come qualunque cosa. Io ad esempio, qui sul forum, una volta mi misi a fare una strana analisi delle app basata sul loro "aspetto", cioè, ad esempio, notando che il logo di Grindr è una maschera inquietante (non un unicorno rosa), oppure il fatto che Romeo usi il colore blu come sfondo e quando non ricevi messaggi (un colore che rappresenta la tristezza e il vuoto) mentre il rosso che compare quando ti arrivano messaggi, impronte ecc. è un colore che si identifica col potere e la forza. E quindi, così a naso, menti poco lucide o magari ragazzi molto giovani, sono spinti più a cercare di far diventare sempre rossa l'app, ricevendo sempre un numero crescente di messaggi per rinfrancare l'autostima, piuttosto che creare un bel rapporto di conoscenza vis a vis, amicizia o relazione più strutturata con una cerchia di ragazzi in carne ed ossa. (Stessa cosa che è accaduta qualche anno fa con facebook, che era ritenuta la "masturbazione della socializzazione")

 Se però uno vede che, per la propria sensibilità, gusto, modo di rapportarsi. luogo in cui vive, le app app non sono terreno fertile per ciò che sta cercando di costruire, semplicemente, si disiscriva, vada per associazioni, vada da Louis Vuitton, ai raduni del forum, al gruppo delle froce che giocano a pallavolo... magari non troverà il fidanzato, ma farà tante attività propedeutiche al trovarselo, che non contemplano certi meccanismi "cut-throat" delle app e che fanno anche da cuscinetto ai rifiuti che si ricevono (non solo quelli classici "amorosi" che vivono anche gli etero, ma anche i rifiuti sociali, familiari... tipo quando apri le news e leggi l'ultima uscita di Pillon, Miriano, Adinolfi &co. per esempio)

On 3/8/2019 at 6:03 PM, FreakyFred said:

Turba chiunque lavori e tenda a pianificare accuratamente le proprie giornate, come il sottoscritto. Questa frequenza di bidoni è sufficientemente alta da sabotare il mio stesso desiderio di fare incontri, perché col modo in cui è organizzata la mia vita io non ho tempo ed energie da buttare nell'organizzare incontri che una volta su tre vanno a puttane senza neanche preavviso. 

Nel caso che hai raccontato, hai comunque avuto un bidone annunciato due giorni prima, non è che sei andato fino a lì e lui non s'è presentato. E' già diverso.

Io ad esempio non ho mai e poi mai ricevuto bidoni presentandomi all'appuntamento. Posso aver ricevuto un bidone prima, via messaggio, ma è già una cosa diversissima, e l'ho ricevuto tramite gay conosciuti sulle app come da amici o colleghi che magari avevano un altro impegno più urgente e dovevano annullare quello con me.

Tra l'altro mi è capitato un'infinità di volte quando facevo tornei a tennis, che l'avversario non si presentasse e mi facessi lo stesso il viaggio a vuoto (o dovessi farlo fare ai miei genitori o a qualche accompagnatore, quando non avevo la patente, e nei periodi in cui andavo a scuola mi pesava molto).

E' come dice Almadel, ci sono parecchi segaioli e inconcludenti che magari fanno solo sexting, assecondano pure proposte di incontro e poi, a mente fredda, chiudono il pc e cancellano la cronologia e l'app e non hanno la minima voglia di incontrarti. Ma, come ho già scritto altrove, bisogna saper "surfare" su certe dinamiche, imparando a riconoscerli (non è difficile) e non dando loro troppo peso. 

Edited by davydenkovic90
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7 hours ago, davydenkovic90 said:

Intanto, FF, non puoi da un lato scagliarti contro le app che non creano terreno fertile per frequentazioni durature e ci trasformano in merda e poi allo stesso tempo (come fai qui e altrove) andare a criticare le coppie gay tamarre col profilo di coppia su facebook pieno di cuoricini, bacetti e dita che si incrociano

Intanto, potresti leggere quello che scrivo, visto che ho scritto esplicitamente che "non le giudico negativamente".

7 hours ago, davydenkovic90 said:

Nel caso che hai raccontato, hai comunque avuto un bidone annunciato due giorni prima, non è che sei andato fino a lì e lui non s'è presentato. E' già diverso.

Quale caso? Quelli che ho raccontato mi hanno tutti bidonato fuori tempo massimo, eccetto quello che, come ho ripetuto quattro volte, non considero un bidone.

Il topic può essere interessante ma non posso riscrivere le stesse cose cinquanta volte, a una certa chi vuol intendere intenda, e gli altri in camper.

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@FreakyFred, non ho capito se ti consideri davvero particolarmente sfortunato

o pensi che tutti abbiamo sperimentato più o meno le tue sventure, ma non lo vogliamo ammettere.

Quale che sia la tua risposta cercherei di capire o il motivo della tua sventura

o la causa della nostra pervicacia a voler negare la tragica evidenza che ci accomuna.

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Un misto, chiaramente.

La seconda metà è facilissima da spiegare, anche perché non ci accomuna tutti. È un disagio diffuso, ma ripeto: anche negli ambienti più avversi, in cui sembra che niente potrebbe sopravvivere, c'è quella specie di pianta o di batterio o di pesce che ci sta come un pascià. Quindi tutti? No. A occhio e croce, due su tre (probabilmente una stima molto ottimistica). Uno dei tre non ha ragione di lamentarsi; gli altri due ne avrebbero, ma non è affatto difficile spiegare perché non lo facciano. E spesso lo fanno ma si sentono dare di omofobi.

Sulla prima parte ammetto di avere delle difficoltà, perché anche tutto considerato, sia le difficoltà oggettive che quelle soggettive, comunque è abbastanza abnorme che ogni santa volta mi sia andata male con tanta costanza.

"Sei stato molto sfortunato" non mi piace come spiegazione. Ma non ne ho altre, le ho veramente finite tutte. E a un certo punto forse posso dare ragione a davy su almeno un punto: che arrovellarcisi troppo forse non è la strada giusta. Preferisco usare ciò che invece ho capito per sollevare una discussione sul problema, con la fioca speranza che possa stimolare cambiamenti. 

(Che poi mal che vada mi son divertito a vedere tutta 'sta gente triggerata ? )

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