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A casa ancora non ci riesco....


Doctoralf88

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A casa ancora non ci riesco....

Ciao a tutti.

come state ??...è molto che non scrivo. Negli ultimi tempi sono cambiate molte cose; ho raggiunto la soglia dei 30 anni, ormai ho un lavoro stabile e fisso e molte cose sono cambiate anche nella “relazione” con me stesso. Ormai posso dire che mi accetto molto più rispetto a prima, ho meno paura di essere ciò che sono.... tuttavia, questo mi accade solo se sono “fuori casa”. Ormai sono dichiarato con amici, con colleghi, e non ho paura a mostrarmi per quello che sono quando conosco qualcuno di nuovo. Ma in casa, é ancora tutto così difficile. Quello che credo io é che almeno mia mamma ormai l’abbia capito, ma ancora non riesco a trovare quella spinta di “coraggio” per guardarla negli occhi (ma come lei, anche a mio papà e mio fratello) e dirle/dir loro: “si, sono gay”; molti dicono che non c’è un tempo per queste cose, che tutto avverrà quando mi sentirò davvero pronto; ma allo stesso tempo mi chiedo, dirlo non mi renderebbe libero ??...eppure,  non ce la faccio.

Qual’è il vostro punto di vista rispetto a tutto ciò ??... vi ringrazio e spero di sentirvi presto.

col cuore.

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Se per te è ancora un problema, dato che hai un lavoro fisso esci tu da casa dei tuoi e trovane una tutta per te. Vivrai comunque meglio di ora e soprattutto piu libero! 

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davydenkovic90
3 hours ago, Ghost77 said:

Se per te è ancora un problema, dato che hai un lavoro fisso esci tu da casa dei tuoi e trovane una tutta per te. Vivrai comunque meglio di ora e soprattutto piu libero! 

Questa non è una soluzione ma un modo molto arcaico di evitare il problema, che poi non è quello posto in essere (ovvero il coming out)

Coi genitori devi averci a che fare per sempre, che ti piaccia o no, per cui trovo più sensato averci un rapporto più compassato e semplice possibile. Inutile "guardare negli occhi", fare dichiarazioni strappalacrime da film aspettandosi reazioni, abbracci o crisi isteriche disperate. Per quanto mi riguarda, è stata ottima la tattica di buttarlo lì come cosa assolutamente comune, senza mettermi a dare troppe spiegazioni. Sui gusti c'è poco da discutere, sulla sessualità ancor meno.

Quando ti sembrerà il momento propizio (e questo non possiamo deciderlo noi perché non siamo te e i nostri genitori non sono i tuoi) lo dirai. Puoi iniziare con il non simulare né dissimulare  (cioè, io non so come si comportano i gay che non fanno coming out... dicono di avere delle ragazze? o dicono di avere interesse per ragazze?). Così facendo li abitui già un po' all'idea. E poi pian piano arrivi alla dichiarazione vera e propria, magari non proprio in pompa magna, che a mio avviso non serve. 

Avendo tu 30 anni, avranno visto diverse cose di te e certo se lo aspetteranno in cuor loro. A meno che tu non abbia parlato delle chiappe di Belen Rodriguez fino a cinque minuti fa. 

"col cuore".

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Puoi fare diverse cose ad esempio:

- decidere di ridurre a quasi zero i contatti con la tua famiglia. Ti fai la vita tua senza di loro e bona.

- scrivere una lettera ai tuoi in cui dici che sei gay. 

- farti sputtanare da un amico o un parente di famiglia.

- se sia tu che la tua famiglia usate af esempio facebook mettere dei commenti inequivocabili da cui si capisce che sei gay

a te la scelta.

non devi per forza dirglielo in faccia se non ce la fai. Puoi eventualmente provare a vedere se ce la fai al telefono.

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beh, due domande:

  1. vivi coi tuoi o hai una casa tua?
  2. qual è il grado di impiccionaggine che, specie tua madre, ha nelle tue cose?

in qsi caso, puoi risolvere una volte per tutte la questione nel momento in cui ti metti con qualcuno: lo inviti a pranzo e lo presenti a tutta la famiglia come il tuo boy, senza troppi giri di parole

o sennò puoi sempre usare la tattica che mi han raccontato per addolcire la pillola: un discorso tipo "mamma, sai che sei e sarai per sempre l'unica donna della mia vita? eh si, perchè sono gay!!". una roba che la mandi in analisi per i prox 7456123 anni...

Edited by freedog
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7 hours ago, davydenkovic90 said:

Questa non è una soluzione

Il mio era solo un modo cortese per dire "hai un lavoro? Via di casa!". Secondo me inutile parlare di Co in casa se si continua a vivere senza motivo sotto il tetto genitoriale. 

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....d'altra parte anche se dice che ha un lavoro stabile non ci rivela se  gli permetterebbe di vivere da solo, in ogni caso andarsene cosa implicherebbe? interrompere i rapporti con i genitori? Non penso sia fattibile senza giusta causa

chiedi consigli ma, secondo me, non dai abbastanza elementi per farlo, tipo: i tuoi sono impiccioni su dove vai, chi frequenti? Hai una relazione in atto?Hai un perfetto rapporto con i tuoi che ritieni "macchiato"da questa omissione riguardante la tua personalità?

poi dovresti chiederti se la loro incondizionata approvazione, piu che farti sentire libero,  rafforzerebbe la tua autoaccettazione

e perchè hai tanti timori: forse hai sentito i tuoi parlare male dei gaysss?

comunque sia trovo sbagliato l'atteggiamento di porsi in una condizione di difetto rispetto ai genitori e tanto più rispetto di più al fratello

in ogni caso è vero che un tempo per farlo non esiste ma se vuoi outtingarti e ti è così gravoso farlo, non c'è bisogno di guardarsi nelle palle degli occhi magari, forse... potresti chiedere la mediazione di terze parti, giusto per aprire il discorso, ad esempio gli amici che loro gia conoscono e a cui lo hai detto (una buona amica, frociarola d.oc. sarebbe provvidenziale :biggrin:) , magari qualche parente che sai essere particolarmente friendly o potresti contattare l' AGEDO (non esistono limiti di età, che io sappia)

...in passato avrai mica dato modo di pensare che tu fossi etero???

Edited by prefy
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1 hour ago, Ghost77 said:

Secondo me inutile parlare di Co in casa se si continua a vivere senza motivo sotto il tetto genitoriale. 

sottintendi che un 15enne non dovrebbe mai fare CO coi genitori ? mah.

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Chiediti se è meglio farlo adesso o più tardi, aka se vale la pena che loro non sappiano davvero chi sei.

Fai un respiro profondo e dillo prima alla persona con cui hai il miglior rapporto in famiglia (per me è stato mio fratello), poi col tempo sarà più facile farlo con tutti gli altri.

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2 hours ago, prefy said:

.d'altra parte anche se dice che ha un lavoro stabile non ci rivela se  gli permetterebbe di vivere da solo, in ogni caso andarsene cosa implicherebbe? interrompere i rapporti con i genitori? Non penso sia fattibile senza giusta causa

beh, a 30 anni allentare un po' il rapporto coi genitori (e il loro controllo) per farsi una vita propria mi sembra una motivazione già di suo eccellente.

indipendentemente dal coming out

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Sì, concordo sull' allentare, se ne ricorrono i presupposti, ma il rapporto comunque continuerebbe....

8 hours ago, Saramandasama said:

Si bellissimo, wow che emozzzione!!! ottimo insegnamento ecc.......però questo  esibizionismo è un tantino stucchevole, direi anche un po' finto e mettiamoci pure imbarazzante, insomma lungi da me fare moralismi ma mettersi davanti alla telecamera e filmare il proprio C.O., che in realtà dovrebbe essere un momento intimo, lo trovo svilente,  peggio del reality più trash che abbia visto (anche se ne ho visti pochissimi:asd:)

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4 hours ago, marco7 said:

ndi che un 15enne

Mannaggia hai capito benissimo! Il 15 enne fa la vita da 15 enne e il Co da 15 enne in casa, il 30enne lavoratore con mamma e papà è fuori luogo lì in quella sede e non può fare un Co da 15 enne. T'è capì? 

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davydenkovic90
8 hours ago, Ghost77 said:

Secondo me inutile parlare di Co in casa se si continua a vivere senza motivo sotto il tetto genitoriale. 

E perché? 

Il coming out non è mica una dichiarazione d' indipendenza  raggiunta, è semplicemente un fatto di onestà intellettuale e amore verso se stessi. 

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4 hours ago, Ghost77 said:

Mannaggia hai capito benissimo! Il 15 enne fa la vita da 15 enne e il Co da 15 enne in casa, il 30enne lavoratore con mamma e papà è fuori luogo lì in quella sede e non può fare un Co da 15 enne. T'è capì? 

No, non ho capito.

se dire ai genitori che si e' froci comporta che ti mettono alla porta meglio farlo quando non finisci sotto un ponte.

se si presuppone che non finirai sotto un ponte non vedo perche' vada fatto solo quando non abiti piu' in casa dei genitori.

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