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Gender Recognition Act: arriverà mai una follia simile in Italia?


Rotwang

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Giovanni Dall'Orto

Visto che al solito in Italia ne parlerà solo "Libero" fra sei mesi buttandola in caciara, segnalo questa scaltra risposta di un'anonima femminista inglese contro il "Gender recognition act", la proposta di legge che se approvata ridefinirebbe il concetto di sesso in base all'identificazione soggettiva della persona. Rendendo impossibile rifiutare di fare entrare i maschi in bagni o spogliatoi femminili se solo costoro dichiarano (perché basta la dichiarazione) di "identificarsi" come donne.
L'anonima sta girando ad attaccare uno sgorbio fucsia a forma di pene con la scritta: "Le donne non hanno il pene".
Le reazioni isteriche e gli appelli scomposti alle autorità perché la si arresti e condanni al più presto per "incitamento all'odio" , dimostrano che costei ha colpito nel segno, dandoci un assaggio di come verrebbe usata tale legge se solo fosse approvata. 
Brillante, anzi geniale.

 

https://medium.com/@JonnnyBest/stick-em-up-f04491fc7804

Edited by Rotwang
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Sarebbe il caso che la piantassimo coi bagni separati, le quote rose, le differenze sull'età pensionabile

e qualunque altra cosa che dipenda dal genere delle persone.

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mi pare sia stata la Gardini (allora forzitaliota) a fare una piazzata contro Vlady perchè usava i bagni delle donne alla Camera;

classico mezzuccio per finire sui giornali che non ebbe alcun seguito (anzi, pure i suoi la ignorarono); stessa fine che farà sta polemicuccia senza senso

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6 hours ago, Almadel said:

Sarebbe il caso che la piantassimo coi bagni separati, le quote rose, le differenze sull'età pensionabile

e qualunque altra cosa che dipenda dal genere delle persone.

Quello che hai elencato si basa sui SESSI, non sui generi.

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Contrario all'autodeterminazione di genere e la demedicalizzazione della transessualità, ma anche a quest'anonima femminista inglese. Secondo la sua logica anche Luxuria non è una donna perché ha il pene, nonostante si sia sottoposta al trattamento ormonale e abbia apparenze femminili. 

L'attuale legge italiana secondo me è l'ideale. Per cambiare sesso non è necessaria l'operazione ai genitali, ma bisogna almeno essersi sottoposti in una certa misura al trattamento ormonale in modo che effettivamente si appaia del genere di destinazione. 

Comunque sono ormai molti i paesi che permettono l'autodeterminazione di genere, il Regno Unito sarebbe solo l'ultimo di tanti. 

Edited by Uncanny
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53 minutes ago, Rotwang said:

Quello che hai elencato si basa sui SESSI, non sui generi.

No, si basa sui generi.

Infatti se domani ti scoprissi trans andresti nel bagno delle donne,

rientreresti in eventuali quote rosa e l'INPS ti tratterebbe da donna.

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Saramandasama

E per quelle donne che per voce e aspetto(e caratteri secondari) sembrano uomini pur avendo la vagina e l'apparato riproduttivo femminile, come la mettiamo?

Anche loro obbligate a prendere qualche ormonuccio??

Edited by Saramandasama
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32 minutes ago, Saramandasama said:

E per quelle donne che per voce e aspetto(e caratteri secondari) sembrano uomini pur avendo la vagina e l'apparato riproduttivo femminile, come la mettiamo?

Anche loro obbligate a prendere qualche ormonuccio??

Stereotipi di genere su come devono essere le donne: solo femminili per il patriarcato.

35 minutes ago, Almadel said:

No, si basa sui generi.

Infatti se domani ti scoprissi trans andresti nel bagno delle donne,

rientreresti in eventuali quote rosa e l'INPS ti tratterebbe da donna.

SESSI, i generi sono irrilevanti.

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in molti paesi esistono bagni unisex nelle palestre e nei ristoranti e l'unica crisi isterica ce l'hanno avuta qui. certo bisogna avere la civiltà di non approfittarne per allungare l'occhio con insistenza.

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Qualche mese fa, nel Regno Unito, un gruppo di buffoni mascherati si è presentato per intimidire, con metodi fascisti veri e propri, la femminista radicale Julie Bindel e altre donne che dovevano riunirsi per dibattere criticamente sul GRA, che permetterebbe di autodeterminare il proprio genere senza pareri di esperti tecnici e medici, senza alcun certificato. Quando in Italia?

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  • 2 weeks later...

Valido solo per chi è nato nella città di New York, questa norma prevede che i genitori di figli neonati possano scegliere di non dare un genere al/alla figlio/a. Potranno apporre quindi una X all’atto di nascita. Il bambino o la bambina, una volta presa coscienza della sua identità, potrà decidere in autonomia, senza la certificazione di un medico. 

La legge è stata approvata a grande maggioranza dal consiglio, che verrà firmata dal sindaco di New York Bill De Blasio nei prossimi giorni ed entrerà in vigore dal gennaio del prossimo anno. “Oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell’inclusività e dell’uguaglianza“, ha affermato lo speaker del City Council Corey Johnson. Il portavoce ha mostrato una grande soddisfazione, assieme alle associazioni LGBT della città. 

Johnson ha anche spiegato che questa legge non vale solamente per i neonati, naturalmente. Difatti la legge vale anche per quelle persone che intendono cambiare il proprio genere sessuale. Attraverso il provvedimento, potranno semplicemente richiedere la modifica nell’atto di nascita, anche senza un certificato che attesti il cambiamento. 

Carrie Davis è stata la paladina di questa legge. Avvocatessa transgender, l’ha proposta e sostenuta al City Council, fino alla sua approvazione. Un atto dovuto, spiega, soprattutto a causa dei provvedimenti adottati dall’amministrazione Trump, che sta sempre più imponendo limitazioni alla comunità trans e LGBT+ a livello nazionale. Al momento, solamente New York ha la possibilità di indicare il genere con una X. Mentre in altri Stati quali la California, l’Oregon e il Montana è possibile modificare l’atto di nascita senza la necessità di richiedere prima un’autorizzazione da parte di un medico.

Roba oscena, ideologica, povera biologia, l'identità di genere non ha così importanza e questi sacrificano sesso e orientamento sessuale in funzione di un genere personale, che si può autodeterminare senza pareri clinici e di esperti: è l'antivaccinismo. Opposizione radicale a questo deragliamento antifemminista e fuori dai gangli della natura del movimento gay.

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  • 1 month later...

Classico fascismo queer SJW. 

-

Academics are being harassed over their research into transgender issues

It is not transphobic to investigate this area from a range of critical perspectives, say 54 academics who are also concerned about proposed changes to the Gender Recognition Act

We represent a newly formed network of over 100 academics, most of whom are currently employed in UK universities. We are concerned, from a range of academic perspectives, about proposed governmental reforms to the Gender Recognition Act, and their interaction with the Equality Act.

Our subject areas include: sociology, philosophy, law, criminology, evidence-informed policy, medicine, psychology, education, history, English, social work, computer science, cognitive science, anthropology, political science, economics, and history of art. This week, following an opportunity offered to us by Baroness Nicholson of Winterbourne, we have submitted to the consultation a number of letters, outlining, as individuals, concerns about the introduction of self-ID for gender reassignment.

We are also concerned about the suppression of proper academic analysis and discussion of the social phenomenon of transgenderism, and its multiple causes and effects. Members of our group have experienced campus protests, calls for dismissal in the press, harassment, foiled plots to bring about dismissal, no-platforming, and attempts to censor academic research and publications. Such attacks are out of line with the ordinary reception of critical ideas in the academy, where it is normally accepted that disagreement is reasonable and even productive.

Many of our universities have close links with trans advocacy organisations who provide “training” of academics and management, and who, it is reasonable to suppose, influence university policy through these links. Definitions used by these organisations of what counts as “transphobic” can be dangerously all-encompassing and go well beyond what a reasonable law would describe. They would not withstand academic analysis, and yet their effect is to curtail academic freedom and facilitate the censoring of academic work. We also worry about the effect of such definitions on the success rates of journal submissions and research grant applications from governmental bodies such as the AHRC and ESRC.

We maintain that it is not transphobic to investigate and analyse this area from a range of critical academic perspectives. We think this research is sorely needed, and urge the government to take the lead in protecting any such research from ideologically driven attack.

[Seguono le firme]

https://www.theguardian.com/society/2018/oct/16/academics-are-being-harassed-over-their-research-into-transgender-issues

Edited by Uncanny
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Continuo ad essere dell'idea che i bagni separati siano un diritto civile >>irrinunciabile<< ... questo non perché mi spaventa condividerli con gli altri gender, ma solo perché mi è capitato di trovare dei cartelli in cui si vieta agli uomini di fare la pipì in piedi, con tanto d'immagine corretta del maschio che la fa seduto ---> Sarò pure all'antica, ma allora nel bagno no gender ci voglio anche l'orinatoio per i maschi.  

La questione della X per l'indicazione del sesso sui documenti è qualcosa che va oltre quella del bagno no-gender.  L'anagrafe statunitense è interamente informatizzata e integrata con gli altri uffici dell'amministrazione pubblica, questo ha permesso già da decenni di poter cambiare agevolmente il proprio nome e cognome, indirizzo di residenza ed ogni altro tipo di dato sulla propria identità, tant'è che ci si può anche chiamare solo con un simbolo o qualunque altra roba uno preferisca ---> Il proprio codice informatico rimane inalterato.

Un'altra sfumatura da cogliere è quella che passa tra il movimento no-gender e quelli più propriamente omosessuali, i quali negli ultimi decenni hanno chiesto e in buona parte hanno avuto riconosciuto, la propria appartenenza di genere come un nuovo gender egalitario.  

I no-gender non fanno distinzione e tra questi ci sono anche gli eterosessuali che non vogliono essere identificati con i propri genitali. Tutto questo è anche favorito dalla lingua inglese che permette di non declinare tutto assecondo il proprio gender, come per esempio capita con l'italiano. Non a caso il pronome asessuale IT è diventato un po' il simbolo del movimento no-gender.

I rischi paventati dai neocon sono ---> Se l'appartenenza di genere non deve essere più dichiarata pubblicamente, questa andrebbe a ricadere nella sfera dei dati personali protetti dalle leggi sulla privacy. Decade così ogni legge che si basa sulla distinzione di genere poiché diventa impossibile risalire al genere di chi ne usufruisce. Esempio ---> X richiede dei documenti per sposarsi con Y, sui quali non sarà riportato a quale sesso appartengono. Lo stesso quando nascerà XY,  a questa creatura non potrà essere  associato un gender. Tanto meno si può distinguere a chi dei due genitori spetti assegnare il cognome  o possa richiedere l'assegno famigliare o il congedo parentale. Lo stesso succederebbe al momento di presentare una domanda di lavoro o partecipare ad un bando universitario o concorso pubblico eccetera ... 

Quello che sostengono i no-gender è che in questo modo si eliminerebbero moltissime discriminazioni di genere e le leggi, specie quelle a venire, sarebbero uniche e uguali per tutti.  Di contro, c'è chi teme che con questo sistema si renderanno impossibili anche le stesse politiche contro la discriminazione di genere ... ma sarebbe come dire che se uno non dichiara la propria appartenenza etnica o razziale, sarebbero impossibili le politiche anti segregazioniste ...

Altra questione è quella di chi pretende d'indicare la propria appartenenza di genere, il o la quale andrebbe a usufruire anche della legislatura di genere, come per esempio le quote rosa eccetera ---> ma qui usciamo dalla dottrina no-gender. 

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io devo ancora capire da dove viene tutto questo potere dei movimenti femmi-queer

considerando che sono minoranze rumorose di fronte a popolazioni largamente ostili

così come sarebbe utile capire da dove vengono i soldi per finanziari cattedre, borse di studi, campagne pubblicitarie e informative etc

siamo di fronte ad un movimento di contestazione che non proviene dal basso, non rivendica fette di potere dal quale è escluso. Francamente lo trovo così inquietante e potenzialmente dannoso che mi fa preferire Putin

Cioè, tutte ste boiate sono palesemente destinate ai bianchi angloamericani, come se si volesse colpire la classe media bianca statunitense che vota repubblicano in modo da indebolirla sul piano ideologico e demografico (attraverso la promozione di comportamenti affettivi e sessuali assolutamente confliggenti col metter su famiglia)

Poi si sa che le menti illuminate mi tacciano di complottismo. Un imperatore bizantino del 13 secolo, con magrissime risorse economiche e militari, è riuscito a costruire una vasta congiura mediterranea per far sollevare la sicilia contro carlo d'angiò e mi venite a dire che un gruppo di democratici stronzi, pieni di soldi e col controllo dei social media  non è in grado di costruire a tavolino il movimento metoo

Edited by Demò
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La questione dei bagni assume un rilievo simbolico prevalentemente negli USA laddove si imponevano bagni separati ai negri e laddove non esistessero si imponeva al negro di tenersela o farla in qualche vicolo etc

La questione si complica nel momento in cui - storicamente - si obbligano gli edifici pubblici federali a fare bagni separati sulla base del sesso, per costringere indirettamente i maschi di ogni etnia e le femmine di ogni etnia, a condividere il bagno ( la qual cosa creò negli anni '40 il panico morale delle donne bianche convinte di rischiare di contrarre malattie veneree )

Il ché è paradossale se pensiamo al fatto che oggi - a bagni separati per sesso - l'AfD Alternative für Deutschland, in Germania lamenta che bagni pubblici unisex esporrebbero le donne tedesche ai rischi - di violenze, molestie sessuali etc - derivanti da maschi appartenenti ad altre etnie

Le leggi di quegli stati in cui viene vietato l'uso dei bagni alle persone transessuali che non abbiano cambiato il proprio sesso biologico, presupporrebbero un controllo dei documenti, che mi pare irrealistico anche se leggi o proposte che consentono controlli di polizia e multe o condanne all'arresto sull'uso dei bagni sono in discussione. Io posso anche riconoscere come legittima la posizione di chi si oppone alla GPA, visto che è una pratica che coinvolge delle donne, trovo francamente spregevole la campagna contro le persone transessuali o transgender, che costringerebbe una persona con il tacco dodici ad entrare in un bagno maschile a fronte di quale reale minaccia -nel caso contrario- per le donne?

Per quanto riguarda i bagni unisex, questi esistono già in tutti i luoghi in cui non vi sia spazio per bagni separati ( autobus aerei treni bagni automatici sulla pubblica via ) ma solo per un bagno unico. In alcuni casi -in Giappone- nel bagno unisex esiste pure l'orinatoio e mi pare che sia la soluzione preferibile, il punto è che il bagno unisex è in genere progettato per l'accessibilità ai disabili in carrozzina ( siano essi maschi o femmine ) e l'orinatoio prende spazio

Mentre un bagno pubblico unisex -in Europa almeno- potrebbe suscitare reazioni di stampo razzista, non è tanto il problema degli orinatoi perchè basterebbe progettare il bagno in modo che siano appartati e non visibili quanto il fatto che il bagno unisex costringerebbe donne bianche a condividerlo con maschi neri o islamici

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Io preferisco se quando piscio non ci siano donne attorno a me per poter pisciare piu' rilassato.

gli orinatoi di solito sono in file composte da piu' orinatoi e non in cabine individuali come i wc dove ci si siede.

Edited by marco7
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Qualunque gay suppongo preferisca ambienti solo maschili

Un ambiente gender-neutral è un ambiente che uccide l'immaginario omoerotico su urinatoi-cessi-spogliatoi

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Questo è ciò che i gay finiscono realmente per fare, cioè vagheggiano luoghi esclusivamente maschili ma in realtà praticano luoghi ( privati o pubblici ) esclusivamente gay

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Io preferisco se quando piscio non ci siano donne attorno a me per poter pisciare piu' rilassato.
gli orinatoi di solito sono in file composte da piu' orinatoi e non in cabine individuali come i wc dove ci si siede.
Io preferisco se quando piscio non ci sia NESSUNO accanto a me..
Infatti se c'è altra gente agli orinatori uso la cabina individuale.
Uso gli orinatori solo se ho molta fretta e se il bagno è vuoto.

I bagni migliori infatti sono quelli dei ristoranti.. Di solito uguali a quelli "di casa".. Ci entri solo tu.
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Come sei pudico bel [mention=9552]Beppe_89[/mention]
Mah più che altro non ci ho mai visto niente di sessuale nel pisciare nei cessi pubblici nella quotidianità .. Semplicemente mi devo svuotare la vescica. E vado a farlo nella cabina.

Mi piace stare a pisciare insieme agli altri solo quando sono mezzo ubriaco e sudato.. circondato da altri mezzi ubriachi e sudati.. nel bagno di una discoteca.
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Di solito le cabine sono piu' sporche degli orinatoi e se posso anche non toccare la maniglia delle cabine e' meglio.

la maggioranza di chi esce dai gabinetti non lava le mani, sia uomini che donne.

Dopo aver lavato le mani se posso prendo un pezzo di carta per uscire aprendo la porta con la carta.

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Non c'è niente di male ad essere pudichi o ipocondriaci, l'esistenza di un immaginario collettivo non significa che non vi possano essere preferenze personali divergenti o meno rispetto ad esso.

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On 11/1/2018 at 3:26 AM, Demò said:

io devo ancora capire da dove viene tutto questo potere dei movimenti femmi-queer

(premetto che nelle mie risposte non c'è mai una volontà di smentita e men che mai di creare flame)

Personalmente trovo che le femministe apprezzano delle politiche no-gender solo la parte che guarda all'educazione pedagogica, cioè quella che combatte gli stereotipi di genere.  

Come del resto capita sempre più spesso per ogni tematica sociale, il femminismo moderno si pone come antagonista del maschilismo e come tale si sovrappone ad esso specularmente. Per come la vedo io, queste femministe usano il no-gender solo per attaccare il potere consolidato del ruolo maschile, ma lo avversano quando sottrae al genere femminile l'esclusività di un gender biologico. 

Per questo motivo, io non mi sentirei di equiparare i movimenti >>femmi-queer<< a quelli femministi militanti.  

Da dove arriva il potere femminista ---> Da una lunga e onorata tradizione di battaglie, che hanno marciato accanto ad ogni altro riconoscimento dei diritti civili delle  minoranze sociali. Tanto per dire ---> Il Matrimonio Bostoniano è stato il prototipo di famiglia liberata dallo scopo procreativo e basata esclusivamente sull'amore tra due individui ... per inciso, suddetto matrimonio era formato da due signore divenute padrone delle proprie finanze che decidevano di convivere. 

On 11/1/2018 at 3:26 AM, Demò said:

considerando che sono minoranze rumorose di fronte a popolazioni largamente ostili

Hai riassunto la genesi di ogni grande rivoluzione.

On 11/1/2018 at 3:26 AM, Demò said:

così come sarebbe utile capire da dove vengono i soldi per finanziari cattedre, borse di studi, campagne pubblicitarie e informative etc

siamo di fronte ad un movimento di contestazione che non proviene dal basso, non rivendica fette di potere dal quale è escluso. Francamente lo trovo così inquietante e potenzialmente dannoso che mi fa preferire Putin

Il femminismo queer, perdonami, ma non esiste. Le queer corrispondono a delle bisessuali e nessuno al mondo avversa la bisessualità quanto delle femministe, specialmente quelle che sono anche lesbiche. 

Da dove arrivano i soldi? ---> autofinanziamento che è deducibile dalle tasse, se ti sai organizzare riesci persino a farlo diventare un business.

Tieni anche conto che gli Stati Uniti vivono un momento economico particolarmente favorevole ---> per dire, da quelle parti conviene licenziarsi perché c'è un'alta probabilità di trovare un altro impiego meglio remunerato ---> Sono dunque disquisizioni sociali fatte da chi ha la pancia piena, per questo a noi ci appaiono così fuori dal tempo.

Non rivendicano fette di potere? ---> Il movimento no-gender è qualcosa di squisitamente utopico perché propongono un modello di società che non è mai esistito. Le femministe che tu associ alla rivoluzione queer, invece, loro sì che avanzano diritti su una fetta di potere ancora negata alle donne. 

Inquietanti ---> Permettimi di dire che è molto più inquietante il modello sociale proposto da Putin, la cui ultima riforma delle pensioni farebbe arrossire la Fornero. 

On 11/1/2018 at 3:26 AM, Demò said:

Cioè, tutte ste boiate sono palesemente destinate ai bianchi angloamericani, come se si volesse colpire la classe media bianca statunitense che vota repubblicano in modo da indebolirla sul piano ideologico e demografico (attraverso la promozione di comportamenti affettivi e sessuali assolutamente confliggenti col metter su famiglia)

Penso che tu voglia riferirti ai WASP ---> Paradossalmente, le riforme sociali americane provengono spesso proprio dalla dissidenza bianco anglo sassone protestante.  La stessa élite democratica preferisce abitare in quelle che furono le terre d'approdo dei primi padri pellegrini mentre le roccaforti repubblicane sono spesso popolate da immigrati e non solo quelli dell'ultima ora.  Infatti, sei i WASP possono vantare di essere stati i primi a mettere piede nel nuovo mondo, la colonizzazione dell'West ha impiegato una larga maggioranza di protestanti tedeschi, da cui discende anche Trump.  

Questi sono i conservatori più tradizionalisti in assoluto ---> Es: i mormoni ---> sono loro che usano proprio queste "follie" yankee come spauracchi per spaventare l'elettorato conservatore medio ... nel quale vivacchiano gli elettori cattolici di origine latina. Per dire ---> E' come informarsi dalle pagine del Giornale o Libero delle riforme proposte dal Movimento 5 Stelle.  

On 11/1/2018 at 3:26 AM, Demò said:

un gruppo di democratici stronzi, pieni di soldi e col controllo dei social media  non è in grado di costruire a tavolino il movimento metoo

E' difficile seguirti, metti un sacco di carne al fuoco! Il movimento metoo non ha nulla a che fare con le proposte no-gender. Originariamente nacque nel 2006 contro le discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro e non solo riguardo alle molestie sessuali, ma anche per la disparità di trattamento salariale.  Ora si è shakerato con lo showbiz, ma negli States ha conservato la matrice sindacale quindi non lo confonderei con le utopie no-gender. 

un gruppo di democratici stronzi pieni di soldi ---> Io non mi abituerò mai al capovolgimento culturale che vede gli elettori di sinistra come dei ricchi e spocchiosi radical chic mentre gli elettori di destra provengono dalle periferie più disgraziate. 

Tuttavia ---> Io mi sentirei più tranquillo se le cose stessero come dici tu, perché si tratterebbe di propaganda dietro cui ci sarebbe comunque un disegno razionale ed io confido sempre nella ragione anche quando non la condivido.  Quello che invece ravvedo io è che si tratti di banale mercificazione dell'informazione basata interamente sui crismi del marketing ---> impatto emozionale finalizzato ai reconditi psichici della paura e della rassicurazione.

On 11/1/2018 at 12:51 PM, Hinzelmann said:

La questione dei bagni assume un rilievo simbolico prevalentemente negli USA laddove si imponevano bagni separati ai negri e laddove non esistessero si imponeva al negro di tenersela o farla in qualche vicolo etc

Condivido questo tuo punto di vista storico. Negli States il segregazionismo ha lasciato cicatrici importanti e questo sicuramente conferisce una diversa percezione delle politiche che tendono a separare.

On 11/1/2018 at 12:51 PM, Hinzelmann said:

La questione si complica nel momento in cui - storicamente - si obbligano gli edifici pubblici federali a fare bagni separati sulla base del sesso, per costringere indirettamente i maschi di ogni etnia e le femmine di ogni etnia, a condividere il bagno ( la qual cosa creò negli anni '40 il panico morale delle donne bianche convinte di rischiare di contrarre malattie veneree )

Bisogna aggiungere a tutto questo il puritanesimo che divideva rigidamente gli ambienti femminili da quelli maschili, basti pensare che il letto matrimoniale è stato visto per moltissimo tempo come una stravaganza libertina proveniente dalla tradizione francese (dei coniugi protestanti usavano i letti gemelli) e non parliamo del bidè che ancora oggi è per molti un tabù che fa arrossire o sbellicare dalle risate se associato a un maschio che ci si siede sopra. 

On 11/1/2018 at 12:51 PM, Hinzelmann said:

Il ché è paradossale se pensiamo al fatto che oggi - a bagni separati per sesso - l'AfD Alternative für Deutschland, in Germania lamenta che bagni pubblici unisex esporrebbero le donne tedesche ai rischi - di violenze, molestie sessuali etc - derivanti da maschi appartenenti ad altre etnie

Bisogna ammettere che un tedesco medio dopo le otto di sera è talmente ciucco che il pistolino gli serve solo per pisciare.

On 11/1/2018 at 12:51 PM, Hinzelmann said:

trovo francamente spregevole la campagna contro le persone transessuali o transgender, che costringerebbe una persona con il tacco dodici ad entrare in un bagno maschile a fronte di quale reale minaccia -nel caso contrario- per le donne?

Quoto pienamente.

On 11/1/2018 at 12:51 PM, Hinzelmann said:

Mentre un bagno pubblico unisex -in Europa almeno- potrebbe suscitare reazioni di stampo razzista, non è tanto il problema degli orinatoi perchè basterebbe progettare il bagno in modo che siano appartati e non visibili quanto il fatto che il bagno unisex costringerebbe donne bianche a condividerlo con maschi neri o islamici

E' molto interessante questo aspetto della faccenda.

Io, comunque, alla fine della fiera, non riesco proprio a vedere la necessità di eliminare la separazione dei bagni ... 

Riguardo poi al no-gender ---> a ben guardare, eliminare ogni differenza di genere significa anche negare che esistano diverse esigenze e cancellare la sessualità da ogni aspetto sociale. In pratica, la visione no-gender è effettivamente un movimento sessuofobo ...

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13 hours ago, Silverselfer said:

Io, comunque, alla fine della fiera, non riesco proprio a vedere la necessità di eliminare la separazione dei bagni ... 

Neanche io e tuttavia dobbiamo pur riconoscere che siamo nati-cresciuti e vissuti in case con bagni unisex

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Mi spiego meglio, perchè credo ne valga la pena.

Secondo me è inopportuno in questo momento di panico morale nei confronti dell'immigrazione spingere per un bagno unisex, ho anche molti dubbi relativamente ad alcune norme estensive della responsabilità penale che per voler tutelare le vittime di molestie, rischiano un effetto moltiplicatore dei casi di violenza sessuale, con il risultato poi di contribuire potenzialmente all'immaginario dell'immigrato stupratore ( al di là delle intenzioni delle donne che le propongono che sono in genere di sinistra...)

Questo solo per dire che a fronte di un diffuso panico morale nei confronti dell'immigrazione, dobbiamo chiederci di ogni norma se questa possa o meno contribuire ad alimentare il fenomeno ed in quel caso ( è mia opinione ) sarebbe meglio soprassedere

Al di là del fatto che la questione dei bagni è certamente una questione culturale, perchè tutti i bagni privati tendono ad essere unisex, non credo che in questo momento sia essenziale combattere questa battaglia culturale, non lo riterrei in generale, ma oggi temo possa essere veramente controproducente

Dopodichè non trovo un motivo valido per cui una femminista possa rivendicare uno spazio femminile esclusivo di fronte alle persone transessuali o transgender, in primo luogo se vale per i bagni, vale per le carceri ed ogni altra struttura che sia sessualmente divisiva, in secondo luogo è facile prevedere che i rischi per la persona transessuale costretta nei luoghi maschili siano maggiori della minaccia che costituirebbe la persona trans nei luoghi femminili

Infine non credo esista realmente il pericolo di una serie di maschi etero che si spaccino per transgender al fine di invadere gli spazi femminili, per cui abbiamo delle situazioni di rischio e disagi reali comparati a degli spauracchi

Queste donne stanno rivendicando il diritto ad essere intolleranti come i maschi, ebbene il diritto alla intolleranza non mi pare vada supportato in alcuna maniera

Si tratterà semmai di costringere i maschi ad essere tolleranti come le femmine...ma non credo abbia senso alcuno assecondare una richiesta sociale e politica di maggiore intolleranza femminile

On 11/3/2018 at 1:24 AM, Silverselfer said:

queste femministe usano il no-gender solo per attaccare il potere consolidato del ruolo maschile, ma lo avversano quando sottrae al genere femminile l'esclusività di un gender biologico. 

Sostanzialmente è vero, come è vero che #metoo non c'entra molto ( neanche Dall'Orto che notoriamente ideologizza qualunque cosa in chiave anti-queer nella sua decennale battaglia ideologica, mi pare abbia detto qualcosa sul #metoo la questione mi pare lo interessi poco perchè ha poco a che vedere con la sua lotta contro la teoria queer )

Anche se io ho volutamente introdotto il paragone delle molestie perchè esistono donne piddine che stanno elucubrando proposte di legge - alcune delle quali sembrano scritte in modo tale che le donne possano direttamente emettere decreti di condanna nei confronti dei maschi - che possono ugualmente essere pericolose

Ovviamente non è la stessa cosa : la tolleranza nei cfr di transessuali e transgender è dovuta, quella nei confronti del collega che allunga la mano sul sedere no, ma il fatto che questa seconda cosa non debba essere tollerata non conduce neanche alla conclusione che possa essere repressa in modo irragionevole attraverso norme incriminatrici esagerate ( perchè reprimere non costa niente etc )

Ci sono oramai persone anche di sinistra - come @Demò - che fanno tutto un mazzo e ci vedono la minaccia al ceto medio ( trumpismo ) perchè spesso queste norme sono irragionevoli e ci sono paesi - come la Svezia - in cui norme simili hanno determinato una esplosione delle statistiche sulle violenze sessuali che poi vengono riprese dai siti di estrema destra che fanno constatare siano reati commessi da immigrati

Se nessuna donna italiana a parte casi estremi e freak ha fatto pubbliche denunce politiche di casi di molestie e abusi sul luogo di lavoro, non è che questo possa essere compensato da norme penali

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