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Una petizione dei cattolici irlandesi per eliminare dal catechismo l’espressione “intrinsecamente disordinati”


MarcoRainbow83

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MarcoRainbow83

Considerate che il magistero si è "fregato" da solo quando ha incorporato il parere delle scienze già nel 1975 per condannare l'omosessualità: a quel tempo l'omosessualità era ancora considerata una malattia sulla base di teorie psicanalitiche ormai obsolete; è per questo che il cambiamento è irreversibile perché ora l'omosessualità è riconosciuta essere una variante naturale della sessualità umana, per cui la situazione ecclesiastica odierna è come quella al tempo di Galileo Galilei e sappiamo tutti come è andata a finire.  

Edited by MarcoRainbow83
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Capricorno57
43 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

Galileo Galilei

2 secoli per la riabilitazione e 3,5 secoli per il riconoscimento dell'ingiustizia della condanna perpetrata a suo tempo.

Lo spirito santo sembra lento di riflessi e pure narcolettico.. 

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MarcoRainbow83
3 minutes ago, Capricorno57 said:

2 secoli per la riabilitazione e 3,5 secoli per il riconoscimento dell'ingiustizia della condanna perpetrata a suo tempo.

Lo spirito santo sembra lento di riflessi e pure narcolettico.. 

E' peggio perché a essere lenti, narcolettici e sordi allo Spirito Santo sono le persone: quantomeno dal 1975 ad oggi nel momento in cui questa dottrina è messa in discussione sono passati 43 anni.

Edited by MarcoRainbow83
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53 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

il magistero della chiesa non è mai stato un monolite immutato e immutabile ma in tanti argomenti si è sempre rinnovato

Peraltro penso tu possa convenire che in qualunque religione, ma anche filosofia ci sono anche principi fondamentali su cui si basa tutta la struttura ideologico dottrinale che difficilmente si può pensare siano mutati, se non stravolgendo la struttura stessa, il che, almeno nel caso delle religioni, le quali si fondano su una presunta rivelazione divina,  non sembra affatto compatibile con la natura immutabile dei precetti divini.

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MarcoRainbow83
3 minutes ago, Mario1944 said:

Peraltro penso tu possa convenire che in qualunque religione, ma anche filosofia ci sono anche principi fondamentali su cui si basa tutta la struttura ideologico dottrinale che difficilmente si può pensare siano mutati, se non stravolgendo la struttura stessa, il che, almeno nel caso delle religioni, le quali si fondano su una presunta rivelazione divina,  non sembra affatto compatibile con la natura immutabile dei precetti divini.

Vero, ma nel caso in questione la morale sessuale non è fondamentale perché è più basata su teologie extra bibliche e poco divine.

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1 hour ago, MarcoRainbow83 said:

Considerate che il magistero si è "fregato" da solo quando ha incorporato il parere delle scienze già nel 1975 per condannare l'omosessualità: 

Be' la condanna dell'omosessualità è bimillenaria quindi un sostegno scientifico dell'ultimo secolo è coadiuvante, ma non essenziale, inoltre il peccato può stare oggettivamente nell'atto, a prescindere dalla volontà  del peccatore:

certo nel caso di forza maggiore per difetto di natura non ci sarebbe colpa del peccatore od almeno questa sarebbe  diminuita, ma l'atto rimarrebbe in sé peccaminoso.

17 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

nel caso in questione la morale sessuale non è fondamentale perché è più basata su teologie extra bibliche e poco divine.

Vabbe' tutta la teologia cristiana è extra biblica e poco divina, anzi, per me ovviamente per nulla divina, mancando il dio de quo ?

Comunque è extra biblica perché rielaborazione neppure tanto originale delle varie filosofie greche ed in particolare di quelle platonica e stoica.

Per quanto riguarda la morale sessuale, in sé potrebbe anche non essere ritenuta fondamenale, se non fosse che essa dipende necessariamente dal modo di considerare la natura dell'uomo ed il suo rapporto con dio:

se l'uomo è essenzialmente la sua anima ed il corpo è tomba dell'anima (sema soma), la sessualità ed il piacere annesso e connesso sono eticamente leciti solo in tanto in quanto produttivi di nuove anime, temporaneamente incorporate;

di qui il ripudio od almeno la vilificazione della sessualità cha non sia potenzialmente riproduttiva.

Il processo argomentativo è perfettamente logico ed ampiamente sostenuto testualmente almeno dai Vangeli:

tutto si può dire infatti di questi testi, fuorché che siano istruzioni ai piaceri della vita ed in particolare a quelli sessuali, anzi, sono manuali per "farsi eunuchi per il regno dei cieli".

Edited by Mario1944
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MarcoRainbow83
2 minutes ago, Mario1944 said:

Be' la condanna dell'omosessualità è bimillenaria quindi un sostegno scientifico dell'ultimo secolo è coadiuvante, ma non essenziale, inoltre il peccato può stare oggettivamente nell'attoa, a prescindere dalla volontà  del peccatore:

certo nel caso di forza maggiore per difetto di natura, non ci sarebbe colpa del peccatore od almeno questa sarebbe  diminuita, ma l'atto rimarrebbe in sé peccaminoso.

Vabbe' tutta la teologia cristiana è extra biblica e poco divina, anzi, per me ovviamente per nulla divina, mancando il dio de quo ?

Comunque è extra biblica perché rielaborazione neppure tanto originale delle varie filosofie greche ed in particolare di quelle platonica e stoica.

Per quanto riguarda la morale sessuale, in sé potrebbe anche non esserer considerata fondamenale, se non fosse che dipende necessariamente dal modo di considerare la natura dell'uomo ed il suo rapporto con dio:

se l'uomo è essenzialmente la sua anima ed il corpo è tomba dell'anima (sema soma), la sessualità ed il piacere annesso e connesso sono eticamente leciti solo in tanto in quanto produttivi di nuove anime, temporaneamente incorporate;

di qui il ripudio od almeno la vilificazione della sessualità cha non sia potenzialmente riproduttiva.

Il processo argomentativo è perfettamente logico ed ampiamente sostenuto testualmente almeno dai Vangeli:

tutto si può dire infatti di questi testi, fuorché siano istruzioni ai piaceri della vita ed in particolare a quelli sessuali, anzi, sono manuali per "farsi eunuchi per il regno dei cieli".

Invero l'idea che il corpo sia la tomba dell'anima non è biblica anche perché già l'Ebraismo non crede(va) nell'immortalità delle anime: noi Cristiani ci crediamo per via della Resurrezione di Gesù che essendo morto non può essere svanito nel nulla anima compresa, dunque per noi anima e corpo sono un tutt'uno indissolubile che solo il Peccato Originale ha incrinato.

Riguardo agli eunuchi Gesù non intese il "farsi eunuchi per il regno dei cieli" come un obbligo visto che nell'Ebraismo non è mai esistito un obbligo alla verginità a meno di essere una scelta volontaria: interessante è il fatto che Egli parli di persone che vengono resi eunuchi dagli uomini e di eunuchi che sono nati così; siccome che non ha usato il termine castrato allora in quegli eunuchi è racchiuso tutto un mondo di persone a partire da quelle affette dalla sterilità a coloro che non possono+vogliono fare figli, e in questo come non pensare a noi omosessuali e agli asessuali?  

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28 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

Invero l'idea che il corpo sia la tomba dell'anima non è biblica

Appunto:

questa è la dimostrazione di quanto poco sia "biblico" il Cristianesimo, ma anche il Giudaismo posteriore alla diffusione della cultura greca;  non per nulla la Torah fu tradotta in greco ad uso degli Ebrei della Diaspora che ormai erano di cultura greca e neppure intendevano più l'antica lingua giudaica e si sa quanto tradurre significhi interpretare e permutare.

32 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

Riguardo agli eunuchi Gesù non intese il "farsi eunuchi per il regno dei cieli" come un obbligo

Il rigore dei confini della legge morale, seppur divinamente stabilita, ovviamente può essere adattato alle necessità terrene degli uomini secondo i tempi ed i luoghi, ma l'indicazione ideologica principale è chiara ed inconfutabile.

36 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

nteressante è il fatto che Egli parli di persone che vengono resi eunuchi dagli uomini e di eunuchi che sono nati così; siccome che non ha usato il termine castrato allora in quegli eunuchi è racchiuso tutto un mondo di persone a partire da quelle affette dalla sterilità a coloro che non possono+vogliono fare figli, e in questo come non pensare a noi omosessuali e agli asessuali?  

Castrato è una voce latina, mentre eunuco greca, che peraltro forse poteva essere d'uso anche nell'aramaico del tempo:

peranto non si può argomentare alcunché dal "non uso" di castrato e comunque è da tener presente che castato ed eunuco allora erano praticamente equivalenti almeno nell'uso popolare, intendendosi chi fosse privo degli attributi maschili.

D'altronde resto è da tener presente che tutte le affermazioni attribuite a Cristo furono tradotte in greco dall'aramaico in cui erano state profferite e, nella traduzione, è possibile che non solo sfumature, ma anche significati essenziali siano stati, se non alterati, almeno non perfettamente adattati.

Per quanto riguarda l'estensione del termine eunuco agli omosessuali ed a coloro che non vogliono fare figli, mi pare una deduzione temeraria perché contraddittoria rispetto al palese significato ed alla chiara intenzione della sentenza, che sono proprio quelli di privilegiare nell'accesso al "regno dei cieli" coloro che dalla sessualità s'astengono del tutto, non certo coloro che non ne usano a fini procreativi:

infatti, se la tua interpretazione fosse corretta, si arriverebbe all'assurdo che più facilmente entrerebbe nel regno dei cieli, chi più fottesse a destra ed a manca, con maschi e con femmine, purché non producesse prole!

Una lettura che alla luce di tutto del resto dei Vangeli sembra ragionevolmente insostenibile.

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MarcoRainbow83
1 minute ago, Mario1944 said:

Appunto:

questa è la dimostrazione di quanto poco sia "biblico" il Cristianesimo, ma anche il Giudaismo posteriore alla diffusione della cultura greca;  non per nulla la Torah fu tradotta in greco ad uso degli Ebrei della Diaspora che ormai erano di cultura greca e neppure intendevano più l'antica lingua giudaica e si sa quanto tradurre significhi interpretare e permutare.

Il rigore dei confini della legge morale, seppur divinamente stabilita, ovviamente può essere adattato alle necessità terrene degli uomini secondo i tempi ed i luoghi, ma l'indicazione ideologica principale è chiara ed inconfutabile.

Castrato è una voce latina, mentre eunuco greca, che peraltro forse poteva essere d'uso anche nell'aramaico del tempo:

peranto non si può argomentare alcunché dal "non uso" di castrato e comunque è da tener presente che castato ed eunuco allora erano praticamente equivalenti almeno nell'uso popolare, intendendosi chi fosse privo degli attributi maschili.

D'altronde resto è da tener presente che tutte le affermazioni attribuite a Cristo furono tradotte in greco dall'aramaico in cui erano state profferite e, nella traduzione, è possibile che non solo sfumature, ma anche significati essenziali siano stati, se non alterati, almeno non perfettamente adattati.

Per quanto riguarda l'estensione del termine eunuco agli omosessuali ed a coloro che non vogliono fare figli, mi pare una deduzione temeraria perché contraddittoria rispetto al palese significato ed alla chiara intenzione della sentenza, che sono proprio quelli di privilegiare nell'accesso al "regno dei cieli" coloro che dalla sessualità s'astengono del tutto, non certo coloro che non ne usano a fini procreativi:

infatti, se la tua interpretazione fosse corretta, si arriverebbe all'assurdo che più facilmente entrerebbe nel regno dei cieli, chi più fottesse a destra ed a manca, con maschi e con femmine, purché non producesse prole!

Una lettura che alla luce di tutto del resto dei Vangeli sembra ragionevolmente insostenibile.

No perché quelle parole le ha dette dopo la domanda dei discepoli riguardo al matrimonio e all'indissolubilità da essi ritenuto una cosa insostenibile al punto da dire che non convenga all'uomo sposarsi: dunque Egli afferma quelle cose riguardo agli eunuchi perché non è da tutti comprendere queste cose relative al non sposarsi appunto perché vi sono eunuchi etc. etc.; dunque il celibato non è un obbligo per essere buoni Cristiani tant'è vero che San Paolo non proibisce a vescovi e diaconi di essere sposati e aver figli.

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davydenkovic90

Marcorainbow, la chiesa cattolica non è come la protestante, in cui esiste il libero esame delle scritture. Tu puoi leggere il vangelo quanto vuoi ma, se non sei ordinato, non puoi interpretare ciò che vi sta scritto. E se per caso sei un prete pro-gay (tipo don Barbero) e ti metti a celebrare unioni e predicare in tal senso, vieni scomunicato all'istante. Proprio perché il cattolicesimo non ha il libero esame, tu vai ogni domenica alla messa ad ascoltare le letture e le omelie, non hai un altare in casa tua e leggi, interpreti e preghi come ti pare.

Il catechismo, oltre a ritenere l'omosessualità un disordine, penso che contenga altre migliaia di castronerie. Come minimo riterrà anche la masturbazione un disordine, il sesso orale, ecc. E comunque sì che bisogna far parte della chiesa per giudicare  cosa deve essere scritto nel catechismo, perché a chi non fa parte della chiesa non può importare una mazza di cosa ci sta scritto lì, né per sé, né per i gay cattolici. A me i gay cattolici fanno pena, per la sindrome di cui parlavo in altri post, e nella poca intelligenza che dimostrano ogni volta perdendosi in queste questioni all'acqua di rose e non avendo mai il coraggio di essere critici sul modo che la chiesa ha di fare ostruzionismo nei confronti dello stato, sui casi di pedofilia, sulle bancarotte fraudolente, e via dicendo. Il catechismo della chiesa cattolica è un regolamento della chiesa cattolica ed è lei a decidere cosa ci deve essere scritto, non io ateo, né tu cattolico nel nome di una tua rilettura del vangelo in chiave gay.   Fine del discorso.

Edited by davydenkovic90
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32 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

dunque il celibato non è un obbligo per essere buoni Cristiani tant'è vero che San Paolo non proibisce a vescovi e diaconi di essere sposati e aver figli. 

A parte che il celibato è cosa diversa dalla castità.... ;-), comunque è pacifico che il rigore dei principi sia stato adattato, da Cristo medesimo ed a maggior ragione da suoi successori, alle necessità della vita "mondana".

Ciò tuttavia non toglie che i principi della fede cristiana sia difficile contestare confinino la sessualità negli appetiti fisici costrittivi d'una libera ascesa dell'anima alla purificazione celeste e quindi la sessualità, non solo l'omo sessualità, non prolifica sia stimata degenere dalla natura umana autentica e permanente, che è quella spirituale.

La tua "rivoluzione"  ermeneutica per cui l'omosessuale in quanto non procreante una prole fisica è l'eunuco per il regno dei cieli implicherebbe almeno una definizione dell'omoerotismo in senso platonico, cioè solo come amore spirituale senza "contaminazioni" fisico sessuali:

non penso sia questo il tuo proposito.

Edited by Mario1944
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MarcoRainbow83
6 minutes ago, davydenkovic90 said:

Marcorainbow, la chiesa cattolica non è come la protestante, in cui esiste il libero esame delle scritture. Tu puoi leggere il vangelo quanto vuoi ma, se non sei ordinato, non puoi interpretare ciò che vi sta scritto. E se perca caso sei un prete pro-gay (tipo don Barbero) e ti metti a celebrare unioni e predicare in tal senso, vieni scomunicato all'istante. Proprio perché il cattolicesimo non ha il libero esame, tu vai ogni domenica alla messa ad ascoltare le letture e le omelie, non hai un altare in casa tua e leggi, interpreti e preghi come ti pare.

Il catechismo, oltre a ritenere l'omosessualità un disordine, penso che contenga altre migliaia di castronerie. Come minimo riterrà anche la masturbazione un disordine, il sesso orale, ecc. E comunque sì che bisogna far parte della chiesa per giudicare  cosa deve essere scritto catechismo, perché a chi non fa parte della chiesa non può importare una mazza di cosa ci sta scritto lì, né per sé, né per i gay cattolici. A me i gay cattolici fanno pena, per la sindrome di cui parlavo in altri post, e nella poca intelligenza che dimostrano ogni volta perdendosi in queste questioni all'acqua di rose e non avendo mai il coraggio di essere critici sul modo che la chiesa ha di fare ostruzionismo nei confronti dello stato, sui casi di pedofilia, sulle bancarotte fraudolente, e via dicendo. Il catechismo della chiesa cattolica è un regolamento della chiesa cattolica ed è lei a decidere cosa ci deve essere scritto, non io ateo, né tu cattolico nel nome di una tua rilettura del vangelo in chiave gay.   Fine del discorso, per quanto mi riguarda.

Siamo critici anche in quelle ingiustizie che sono parte di quanto è contrario al Vangelo: e quella non è una mia rilettura personale ma le opinioni di teologi cattolici, e comunque ti ho già detto  che sei libero di non firmare. 

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davydenkovic90

Peraltro mi viene da pensare che tu, come gli altri firmatari, sappiate benissimo che la cosa verrà silurata e sarà un buco nell'acqua.  Perché non mi risulta che esistano regolamenti per i quali i fedeli possano fare petizioni per cambiare la dottrina cattolica. Mi viene da pensare che sguazziate autolesionisticamente in tutto questo.

Piuttosto io penserei (e penso) al matrimonio egualitario, alla stepchild, all'adozione. Non al catechismo. E non è neanche vero che i diritti civili passano attraverso l'approvazione ecclesiastica perché anche l'aborto, il divorzio e l'eutanasia le abbiamo e le hanno sempre ottenute in ogni paese con lotte e lotte contro la chiesa. Chiesa che ha ancora oggi il coraggio di opporsi alla legge sull'aborto e a tutte le altre... quindi non vedo proprio cosa di buono possa nascere dal mettersi lì a disquisire sul catechismo nell'ottica di un estensione dei diritti agli lgbt, o un concreto miglioramento delle condizioni di vita, sia per quelli non cattolici che per quelli cattolici.

Edited by davydenkovic90
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MarcoRainbow83
12 minutes ago, Mario1944 said:

A parte che il celibato è cosa diversa dalla castità.... ;-), comunque è pacifico che il rigore dei principi sia stato adattato, da Cristo medesimo ed a maggior ragione da suoi successori, alle necessità della vita "mondana".

Ciò tuttavia non toglie che i principi della fede cristiana sia difficile contestare confinino la sessualità negli appetiti fisici costrittivi d'una libera ascesa dell'anima alla purificazione celeste e quindi la sessualità, non solo l'omo sessualità, non prolifica sia stimata degenere dalla natura umana autentica e permanente, che è quella spirituale.

La tua "rivoluzione"  ermeneutica per cui l'omosessuale in quanto non procreante una prole fisica è l'eunuco per il regno dei cieli implicherebbe almeno una definizione dell'omoerotismo in senso platonico, cioè solo come amore spirituale senza "contaminazioni" fisico sessuali:

non penso sia questo il tuo proposito.

La sessualità non è lecita soltanto per fare figli ma anche come unione tra moglie e marito, mentre l'ascesi di cui parli non è parte dell'insegnamento biblico: poi noi Cattolici LGBT+ la sessualità la viviamo perché la legge più importante nlla Bibbia è amare Dio che vieta soltanto una sessualità idolatrica, violenta e sfrenata - e ad esempio non condanna la masturbazione -, e amare il prossimo  da cui discende necessariamente che una sessualità vissuta rispettando la libertà e la salute altrui sia pienamente legittima. 

15 minutes ago, davydenkovic90 said:

Peraltro mi viene da pensare che tu, come gli altri firmatari, sappiate benissimo che la cosa verrà silurata e sarà un buco nell'acqua.  Perché non mi risulta che esistano regolamenti per i quali i fedeli possano fare petizioni per cambiare la dottrina cattolica. Mi viene da pensare che sguazziate autolesionisticamente in tutto questo.

Piuttosto io penserei (e penso) al matrimonio egualitario, alla stepchild, all'adozione. Non al catechismo. E non è neanche vero che i diritti civili passano attraverso l'approvazione ecclesiastica perché anche l'aborto, il divorzio e l'eutanasia le abbiamo e le hanno sempre ottenute in ogni paese con lotte e lotte contro la chiesa. Chiesa che ha ancora oggi il coraggio di opporsi alla legge sull'aborto e a tutte le altre... quindi non vedo proprio cosa di buono possa nascere dal mettersi lì a disquisire sul catechismo nell'ottica di un estensione dei diritti agli lgbt, o un concreto miglioramento delle condizioni di vita, sia per quelli non cattolici che per quelli cattolici.

Chi vivrà vedrà e i diritti LGBT+ sarano riconosciuti anche dalla Chiesa.

33 minutes ago, Mario1944 said:

La tua "rivoluzione"  ermeneutica per cui l'omosessuale in quanto non procreante una prole fisica è l'eunuco per il regno dei cieli implicherebbe almeno una definizione dell'omoerotismo in senso platonico, cioè solo come amore spirituale senza "contaminazioni" fisico sessuali:

non penso sia questo il tuo proposito.

Mi era sfuggito questo passaggio: sugli eunuchi non intendo dire che noi omosessuali siamo gli eunuchi per il regno: volevo porre l'attenzione su quel  eunuchi che sono nati così dal ventre della madre in cui vi è espressa l'attestazione di una naturalità delle  persone che non possono di per sé procreare, appunto perché sterili o perché 2 uomini e così 2 donne, in quanto omosessuali, non possono fare figli.

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41 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

La sessualità non è lecita soltanto per fare figli ma anche come unione tra moglie e marito,

Un ambito matrimoniale la cui funzione, Paolo di Tarso teste, è di estinzione dell'arsione sessuale:

siamo sempre in un circuito adattativo del rigore dei principi alle necessità della vita mondana, non essendo di tutti essere santi;  ma che sia la santità è ben chiaro.

54 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

 mentre l'ascesi di cui parli non è parte dell'insegnamento biblico:

Biblico antico no, biblico evangelico sì:

ma voi Cristiani dovreste ricevere insegnamenti soprattutto dai Vangeli, no?

57 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

amare il prossimo  da cui discende necessariamente che una sessualità vissuta rispettando la libertà e la salute altrui sia pienamente legittima.  

Be' ma l'amare il prossimo non può essere inteso in senso sessuale, se altrimenti sarebbe lecito, anzi, comandato,  fare all'amore con chiunque, il che sembra un po' troppo anche per interpretazioni evangeliche molto lasse, che peraltro non mancarono né in tempi antichi né in tempi moderni.

1 hour ago, MarcoRainbow83 said:

volevo porre l'attenzione su quel  eunuchi che sono nati così dal ventre della madre in cui vi è espressa l'attestazione di una naturalità delle  persone che non possono di per sé procreare, appunto perché sterili o perché 2 uomini e così 2 donne, in quanto omosessuali, non possono fare figli.

Be', ma altro è non poter filiare per difetto di natura, altro poter filiare, ma non volere, altro ancora avere rapporti per sé sterili a fini procreativi, il che per altro non esclude la volontà di filiare comunque.

Comunque l'affermazione sugli eunuchi non mi pare abbia il fine di giustificare la mancata filiazione d'alcuni, bensì quello d'indicare una via di perfezione che implica l'astensione dalla sessualità in quanto catena impediente della forza spirituale dell'anima che vuole ascendere al regno dei cieli.

Poi chiaramente ciascuno può interpretare come vuole, se non altro per trovare una giustificazione testuale alla sua condotta morale.

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5 hours ago, Capricorno57 said:

2 secoli per la riabilitazione e 3,5 secoli per il riconoscimento dell'ingiustizia della condanna perpetrata a suo tempo.

Lo spirito santo sembra lento di riflessi e pure narcolettico.. 

te l'ho già detto che mi ingrifi a bestia quando scrivi così????

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MarcoRainbow83
33 minutes ago, Mario1944 said:

Un ambito matrimoniale la cui funzione, Paolo di Tarso teste, è di estinzione dell'arsione sessuale:

siamo sempre in un circuito adattativo del rigore dei principi alle necessità della vita mondana, non essendo di tutti essere santi;  ma che sia la santità è ben chiaro.

Biblico antico no, biblico evangelico sì:

ma voi Cristiani dovreste ricevere insegnamenti soprattutto dai Vangeli, no?

Be' ma l'amare il prossimo non può essere inteso in senso sessuale, se altrimenti sarebbe lecito, anzi, comandato,  fare all'amore con chiunque, il che sembra un po' troppo anche per interpretazioni evangeliche molto lasse, che peraltro non mancarono né in tempi antichi né in tempi moderni.

Be', ma altro è non poter filiare per difetto di natura, altro poter filiare, ma non volere, altro ancora avere rapporti per sé sterili a fini procreativi, il che per altro non esclude la volontà di filiare comunque.

Comunque l'affermazione sugli eunuchi non mi pare abbia il fine di giustificare la mancata filiazione d'alcuni, bensì quello d'indicare una via di perfezione che implica l'astensione dalla sessualità in quanto catena impediente della forza spirituale dell'anima che vuole ascendere al regno dei cieli.

Poi chiaramente ciascuno può interpretare come vuole, se non altro per trovare una giustificazione testuale alla sua condotta morale.

Gesù non ha mai imposto la continenza e questo è un fattore decisivo: ad ogni modo la condanna dell'omosessualità pre-1975 verteva sulla innaturalità degli atti omosessuali, ma oggi che sappiamo essere l'omosessualità una variante naturale della sessualità allora il riferimento agli eunuchi non può essere ignorato; e poiché l'amore nasce tra persone omosessuali e la sessualità ha anche un valore unitivo oltre a quello procreativo allora gli atti omosessuali non possono più essere condannati.

E la visione ascetica che descrivi è gnostica e manichea non Cristiana: per noi Gesù Cristo è il Figlio del medesimo Dio dell'Antico Testamento per cui il Vangelo ne è una prosecuzione ovverosia il compimento. 

Edited by MarcoRainbow83
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12 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

Gesù non ha mai imposto la continenza e questo è un fattore decisivo:

Ma tutti i Vangeli sono all'insegna della continenza, se non della castità sessuale e la frase sugli eunuchi nel regno dei cieli è esemplificativa.

13 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

ad ogni modo la condanna dell'omosessualità pre-1975 verteva sulla innaturalità degli atti omosessuali, ma oggi che sappiamo essere l'omosessualità una variante naturale della sessualità

L'innaturalità era riferita alla natura umana, non alla natura animale.

15 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

e poiché l'amore nasce tra persone omosessuali e la sessualità ha anche un valore unitivo oltre a quello procreativo allora gli atti omosessuali non possono più essere condannati.

Questa è la tua speranza, non la dimostrazione.... ?

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MarcoRainbow83
9 minutes ago, Mario1944 said:

Ma tutti i Vangeli sono all'insegna della continenza, se non della castità sessuale e la frase sugli eunuchi nel regno dei cieli è esemplificativa.

L'innaturalità era riferita alla natura umana, non alla natura animale.

Questa è la tua speranza, non la dimostrazione.... ?

No perché quelle parole riguardano la continenza volontaria.

Tuttavia l'omosessualità, come l'ermafroditismo e il mutamento del genere sessuale esistono in natura il che significa che Dio le ha create: poiché queste realtà esistono nella natura umana - laddove la transessualità e l'intersessualità sono l'equivalente delle restanti nature animali  - allora Dio ha creato una natura sessuale umana arcobaleno; da questa premessa nasce la conseguenza che gli atti omosessuali possano essere anche positivi, e questa non è meramente una speranza.  

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Capricorno57
2 hours ago, davydenkovic90 said:

la cosa verrà silurata e sarà un buco nell'acqua.

50mila firme smuoverebbero qualcosa, alcuni mass media di sicuro, le attuali 4500 sembrano poche. 

Personalmente sono un po' dispiaciuto per il quasi flop, che chiaramente si basa sul disinteressamento dei potenziali diretti interessati; poi non so, magari i promotori ed i firmatari difettano in "comunicazione" , la petizione è iniziata già 2 mesi fa. 

Certo, firmare costa... un gay represso si esporrà a fatica con nome e cognome, e temo che si sentirà sempre "sbagliato" indipendentemente dalla definizione katekistica di "disordinato". 

Ammiro certamente l'entusiasmo di MarcoArcobaleno '83  :aha:

42 minutes ago, freedog said:

mi ingrifi a bestia

:wub:

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MarcoRainbow83
2 minutes ago, Capricorno57 said:

50mila firme smuoverebbero qualcosa, alcuni mass media di sicuro, le attuali 4500 sembrano poche. 

Personalmente sono un po' dispiaciuto per il quasi flop, che chiaramente si basa sul disinteressamento dei potenziali diretti interessati; poi non so, magari i promotori ed i firmatari difettano in "comunicazione" , la petizione è iniziata già 2 mesi fa. 

Certo, firmare costa... un gay represso si esporrà a fatica con nome e cognome, e temo che si sentirà sempre "sbagliato" indipendentemente dalla definizione katekistica di "disordinato". 

Ammiro certamente l'entusiasmo di MarcoArcobaleno '83  :aha:

Diciamo che le gerarchie sono già divise sul tema e poiché si è fatta una nuova breccia di Porta Pia allora la morale sessual-vaticana capitolerà.

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44 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

No perché quelle parole riguardano la continenza volontaria.

Eh, be' certo, non si tratta di continenza involontaria, anche perché, se è involontaria, non è continenza.....

46 minutes ago, MarcoRainbow83 said:

Tuttavia l'omosessualità, come l'ermafroditismo e il mutamento del genere sessuale esistono in natura il che significa che Dio le ha create: poiché queste realtà esistono nella natura umana - laddove la transessualità e l'intersessualità sono l'equivalente delle restanti nature animali  - allora Dio ha creato una natura sessuale umana arcobaleno; da questa premessa nasce la conseguenza che gli atti omosessuali possano essere anche positivi, e questa non è meramente una speranza.  

L'argomento è deboluccio, anzi, inconsistente, perché dio ha anche create le malattie, ha anche creati gli omicidi, gli stupratori, i delinquenti vari, ma questa non è una buona ragione, neppure per i credenti nell'opera creatrice d'un dio sommamente buono, per approvare od almeno non impedire e non punire i delinquenti o per non porre rimedio alle malattie.

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MarcoRainbow83
22 minutes ago, Mario1944 said:

Eh, be' certo, non si tratta di continenza involontaria, anche perché, se è involontaria, non è continenza.....

L'argomento è deboluccio, anzi, inconsistente, perché dio ha anche create le malattie, ha anche creati gli omicidi, gli stupratori, i delinquenti vari, ma questa non è una buona ragione, neppure per i credenti nell'opera creatrice d'un dio sommamente buono, per approvare od almeno non impedire e non punire i delinquenti o per non porre rimedio alle malattie.

Volontaria nel senso che non è una cosa obbligatoria ma una vocazione... altrimenti sarebbe un problema di prostata e vescica ?.

L'argomento non è così inconsistente perché secondo la dottrina del peccato originale è in conseguenza di esso che siamo diventati vulnerabili alle malattie: riguardo agli omicidi etc. non li ha creati Dio poiché o avvengono in conseguenza di malattie mentali, dovute alla causa di prima, oppure sono azioni volontarie che dunque non sono imputabili a Dio. 

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2 hours ago, MarcoRainbow83 said:

L'argomento non è così inconsistente perché secondo la dottrina del peccato originale è in conseguenza di esso che siamo diventati vulnerabili alle malattie: riguardo agli omicidi etc. non li ha creati Dio poiché o avvengono in conseguenza di malattie mentali, dovute alla causa di prima, oppure sono azioni volontarie che dunque non sono imputabili a Dio. 

Qui si respira aria di Sorbona e di Dottore Angelico.

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4 hours ago, MarcoRainbow83 said:

Volontaria nel senso che non è una cosa obbligatoria ma una vocazione...

Certo che è una "vocazione", ma i Vangeli tutti sono  la chiamata di dio per mezzo del figlio Cristo  rivolta agli uomini affinché si convertano e percorrano la via retta che conduce al regno dei cieli:

e la via retta è una via di continenza, anche sessuale secondo l'esempio di Cristo stesso, il quale raccomandò che ciascuno prendesse la sua croce....

4 hours ago, MarcoRainbow83 said:

L'argomento non è così inconsistente perché secondo la dottrina del peccato originale è in conseguenza di esso che siamo diventati vulnerabili alle malattie: riguardo agli omicidi etc. non li ha creati Dio poiché o avvengono in conseguenza di malattie mentali, dovute alla causa di prima, oppure sono azioni volontarie che dunque non sono imputabili a Dio. 

La questione non è la libertà umana nella scelta o nel ripudio della via peccaminosa, ma la giustificazione d'un certo comportamento, nel caso de quo quello omosessuale, in forza della sua naturalità:

tu hai affermato che l'esistenza in natura, id est nella natura animale non umana, dell'omosessualità la rende impeccabile al giudizio divino anche nella specie umana, perché dio stesso l'ha creata, ma dio ha creato l'uomo in modo privilegiato rispetto a tutte le altre creature ed in particolare l'ha creato a sua immagine e somiglianza, concedendogli per di più una vita ultraterrena di premi o punizioni secondo il comportamento terreno;

questo implica necessariamente che la naturalità del comportamento animale o vegetale od anche minerale non può essere paradigmatica per stabilire quale sia il comportamento umano conforme ai comandamenti divini, anzi, ne è del tutto separata;

quindi la naturalità nelle altre specie animali del comportamento omosessuale non può essere giustificatrice del comportamento omosessuale nella specie umana, sia in generale, perché la creatura uomo è collocata da dio su d'un piano essenzialmente diverso rispetto a quello dove sono collocate tutte le altre creature, sia in particolare perché alla creatura uomo,a la contrario che alle altre creature, è data da dio la facoltà di scegliere la via della perdizione o della salute eterne e perciò essa non può addurre la scusa della sua natura malvagia per scansare l'obbedienza ai comandamenti divini.

In questo senso dunque l'argomento della naturalità del comportamento omosessuale negli altri animali è per sé inetto a giustificare l'omoerotismo nell'ambito dei principii cristiani:

questo non significa che manchino sette cristiane che lo giustifichino, ma l'argomento razionalmente non può essere il paradigma bestiale.

Edited by Mario1944
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MarcoRainbow83
9 hours ago, Mario1944 said:

Certo che è una "vocazione", ma i Vangeli tutti sono  la chiamata di dio per mezzo del figlio Cristo  rivolta agli uomini affinché si convertano e percorrano la via retta che conduce al regno dei cieli:

e la via retta è una via di continenza, anche sessuale secondo l'esempio di Cristo stesso, il quale raccomandò che ciascuno prendesse la sua croce....

La questione non è la libertà umana nella scelta o nel ripudio della via peccaminosa, ma la giustificazione d'un certo comportamento, nel caso de quo quello omosessuale, in forza della sua naturalità:

tu hai affermato che l'esistenza in natura, id est nella natura animale non umana, dell'omosessualità la rende impeccabile al giudizio divino anche nella specie umana, perché dio stesso l'ha creata, ma dio ha creato l'uomo in modo privilegiato rispetto a tutte le altre creature ed in particolare l'ha creato a sua immagine e somiglianza, concedendogli per di più una vita ultraterrena di premi o punizioni secondo il comportamento terreno;

questo implica necessariamente che la naturalità del comportamento animale o vegetale od anche minerale non può essere paradigmatica per stabilire quale sia il comportamento umano conforme ai comandamenti divini, anzi, ne è del tutto separata;

quindi la naturalità nelle altre specie animali del comportamento omosessuale non può essere giustificatrice del comportamento omosessuale nella specie umana, sia in generale, perché la creatura uomo è collocata da dio su d'un piano essenzialmente diverso rispetto a quello dove sono collocate tutte le altre creature, sia in particolare perché alla creatura uomo,a la contrario che alle altre creature, è data da dio la facoltà di scegliere la via della perdizione o della salute eterne e perciò essa non può addurre la scusa della sua natura malvagia per scansare l'obbedienza ai comandamenti divini.

In questo senso dunque l'argomento della naturalità del comportamento omosessuale negli altri animali è per sé inetto a giustificare l'omoerotismo nell'ambito dei principii cristiani:

questo non significa che manchino sette cristiane che lo giustifichino, ma l'argomento razionalmente non può essere il paradigma bestiale.

No perché se Dio crea una cosa è perché è buona altrimenti non l'avrebbe nemmeno creata: Dio peraltro non può essere causa della tentazione per cui avendo creata l'omosessualità essa in se stessa è buona e non può essere considerata come una fonte di tentazione né come una croce da sopportare.

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