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[Film] Loro


Rotwang

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Loro è un film del 2018 di Paolo Sorrentino.

Si tratta di un film biografico che narra le vicende private, professionali e politiche di Silvio Berlusconi, diviso in due parti: Loro 1 e Loro 2.

Edited by Rotwang
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Fondazione Ottimisti & Razionali

L’autobiografia della Nazione. L’Arcitaliano. Il più amato. Il più odiato. L’uomo che è stato tutto e il suo contrario. Imprenditore, costruttore, editore, produttore, assicuratore. Il più ricco. Il più vicino al popolo. L’uomo del calcio, il papà della televisione commerciale. Il Presidente Operaio. Il Dottore. Generoso, guascone, allegro, carismatico. Oppure padrone, caimano, predatore. Amorevole gaffeur (copyright di Giuliano Ferrara), o ragione di imbarazzo per il Paese. Simpatico donnaiolo, o “drago cui si offrono le vergini”. Il primo antipolitico della storia d’Italia, ma anche politico di razza in grado di smentire i tanti che in 25 anni, ciclicamente, lo hanno dato per finito, morto, sconfitto. Il grande comunicatore, in connessione con i sentimenti del paese profondo. No, il grande imbonitore, semmai, capace di manipolare, con la sua potenza mediatica, l’opinione delle persone comuni.

Un corrotto, un evasore, un mafioso, un piduista. Il male assoluto. Anzi, no, l’unto del signore, il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni, l’unico a guidare il governo per un’intera legislatura, il salvatore dell’Italia dalla scure comunista. Il potente che attentava alla Costituzione, oppure il più grande alibi di sempre per il centrosinistra italiano.

E potremmo continuare. Davvero, nessuno come Berlusconi è stato capace suscitare opinioni così contrastanti. Ma riassumere in poche righe cosa sono stati davvero il Cavaliere e il berlusconismo per l’Italia delle ultime generazioni – e cercando di andare oltre le passioni di parte – è impresa impossibile, se non inutile. In fondo, siamo un paese che ancora, dopo oltre settant’anni, fatica a chiudere i conti con il suo passato fascista, figuriamoci inquadrare la figura, ed i suoi effetti sulla società e la cultura popolare, di un uomo che, comunque lo si giudichi, è ancora lì, sulla scena, ammaccato, in declino, forse, ma in ogni caso sempre lì.

A metterlo a fuoco sul serio ci prova il cinema. Dopo Nanni Moretti con il suo Caimano, è il turno di Paolo Sorrentino, che esce oggi nelle sale con la prima parte di Loro. Il regista premio Oscar ha scelto di concentrarsi sull’inizio della fasce discendente della parabola politica berlusconiana, il periodo che va dal 2006 al 2010, la sconfitta di un soffio alle elezioni, la successiva vittoria e il breve ritorno al governo, e poi gli scandali, le cene eleganti, la corte del Re che finisce sotto i riflettori.

Chissà se sarà sufficiente. Chissà se la potenza del cinema riuscirà a mettere un punto al dibattito sulle conseguenze, vere o presunte, del berlusconismo, oppure se tornerà ad alimentarlo. Se, meglio, sarà la narrativa cinematografica a sgomberare il quotidiano politico dalle scorie di quella stagione e a consegnarne il giudizio, finalmente, ad un confronto laico e aperto. Un confronto che non finisca per funzionare, come spesso purtroppo accade, da fattore di blocco per il paese.

Ci vorrà ancora del tempo, forse. Quello che è certo è che oggi, sui luoghi di lavoro, nelle università, nelle aziende, tra i lavoratori autonomi, nelle famiglie e persino nelle forze politiche, c’è una generazione di trenta-quarantenni che il berlusconismo lo ha vissuto, lo conosce, ne è inevitabilmente influenzata, ma che è pronta ad andare avanti.

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il problema di sto film è che cmq alla fine chi lo vede ha un approccio "contemporaneo" (perchè condizionato da quanto possa stare sul c. il vecchiaccio protagonista, molto a lungo invisibile), mentre Sorrentino (come già fece con Andreotti) vuole proporre pure stavolta un punto di vista estetico/estetizzante più che storico-cronachistico o polemista (come fece Moretti col Caimano).

Personaggio cult (almeno di questa prima parte) è l'inarrivabile Sandro Bondi. Un uomo, una lingua

Edited by freedog
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Ho visto oggi "Loro 1". Non mi è piaciuto, sono preoccupato per Sorrentino perché le idee buone le ha ma le ha scritte da cani. La prima mezz'ora al massimo con Scamarcio è godibile, poi la sua storia diventa rindondante, poi arriva Silvio che all'inizio risolleva le sorti del film poi lo fa di nuovo sprofondare.

Questa rappresentazione eccessivamente macchiettistica di Berlusconi all'inizio mi ha strappato un sorriso poi per me ha appesantito la visione, è veramente troppo sopra le righe.

Per non parlare di come sono state scritte male certe scene, specie quella con Silvio e il nipote che non mi è piaciuta, si vede benissimo che il personaggio sta dialogando col pubblico e non con l'altro personaggio. Come pure il suo consigliere in bianco che si rivela essere 

Spoiler

il "Dio" della prima parte del film

che diventa irritante per come sono stati scritti i suoi dialoghi, metafisici senza alcun motivo.

"Il divo" è uno dei miei film preferiti, certo non mi aspettavo un sequel, ma non un cinepanettone 3.0 mescolato in un calderone in cui si trovano videoclip musical e Scorzese. 

P.S. Mi sarebbe piaciuto vedere una scena dialogata con Mike

P.P.S. Se siete etero vi godete questo film ancor di più xD

Edited by Syfy
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Aspetto il secondo film per giudicare ad ogni modo una perfetta fusione tra il Divo e La Grande Bellezza.....sorrentino ha finito le idee? Chissà per il momento il suo film meno interessante ma paradossalmente più godibile poiché intenso anche nel ritmo.

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Loro 1 è sensazionale, non è onirismo fine a se stesso, ci sono dialoghi e vicende sensate, su cornici bellissime per quanto oscene, era l'Italia di Berlusconi, una babilonia corrotta.

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Bloodstar
26 minutes ago, Rotwang said:

Loro 1 è sensazionale, non è onirismo fine a se stesso, ci sono dialoghi e vicende sensate, su cornici bellissime per quanto oscene, era l'Italia di Berlusconi, una babilonia corrotta.

Questa breve recensione mi fa colare a picco la voglia di vederlo.

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9 minutes ago, Bloodstar said:

Questa breve recensione mi fa colare a picco la voglia di vederlo.

Si vede che hai gusti di merda.

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  • 2 months later...

Più che onirismo, direi grottesco, non ricordo una scena di sogno in senso stretto, alla fine anche le "metafore visive" con gli animali sono giustificate dalla narrazione.

Io ho anche letto la sceneggiatura del film che hanno pubblicato, e devo dire che nel complesso è un'altra cosa, infatti per la distribuzione all'estero Sorrentino sta rimontando tutto in un unico lungometraggio.

Ciò non toglie che rispetto a lavori precedenti qui Sorrentino commette delle ingenuità, come la scena col nipote sulla verità che a me continua a non piacere.

E' un film comunque che ogni italiano dovrebbe vedere, per incominciare a fare mente locale su questo recente passato

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29 minutes ago, Syfy said:

E' un film comunque che ogni italiano dovrebbe vedere, per incominciare a fare mente locale su questo recente passato

in linea teorica hai ragione;

peccato che qua a ogni lustro abbiamo il vizio di.. resettare la ram e dimenticarci di quel che eravamo 5 anni fa, nel bene E nel male.

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On 5/6/2018 at 1:44 PM, Rotwang said:

Loro 1 è sensazionale, non è onirismo fine a se stesso, ci sono dialoghi e vicende sensate, su cornici bellissime per quanto oscene, era l'Italia di Berlusconi, una babilonia corrotta.

Il problema con Loro è che la cronaca di quegli anni (tu magari Rot eri ancora piccino) ha già superato la fantasia. Bastava seguire Santoro o leggere Repubblica, e di giorno in giorno emergevano verità sempre più surreali; perciò sembra fuori tempo massimo ora che trascorso un decennio. Attendiamo con ansia Il Barbaro, per rivivere su grande schermo le gesta di Matteo Salvini.

On 7/16/2018 at 6:32 PM, Syfy said:

Ciò non toglie che rispetto a lavori precedenti qui Sorrentino commette delle ingenuità, come la scena col nipote sulla verità che a me continua a non piacere.

Che la verità sarebbe frutto del tono e della convinzione con cui la affermiamo? Naaa, non mi pare in tono col personaggio Berlusconi che, ahinoi, tante volte crede davvero alle sue bugie :D

Edited by schopy
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1 hour ago, schopy said:

(tu magari Rot eri ancora piccino)

Ricordo tutto molto bene, i tg già li guardavo e vedevo AnnoZero e le manifestazioni No Vat.

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15 hours ago, schopy said:

Che la verità sarebbe frutto del tono e della convinzione con cui la affermiamo? Naaa, non mi pare in tono col personaggio Berlusconi che, ahinoi, tante volte crede davvero alle sue bugie :D

Non è per cosa dice, ma per come lo dice. Quella scena come costruzione dei dialoghi mi sembra molto artificiosa, una penna abile come Sorrentino avrebbe potuto fare di meglio. Così come non mi è piaciuta la scena in cui Santino Recchia elenca tutte le malefatte di Silvio: anche qui ci sta che un film sottolinei queste cose, ma mi sarebbe piaciuto vederle non solo in un dialogo, ma messe in scena.

Quello che sto dicendo è che Sorrentino ha scelto di mostrare il Silvio nel privato (e tutto il carrozzone di troie annesso e connesso) quando per gusto personale avrei preferito che facesse vertere il film più su toni da thriller politico. Il che non lo rende un brutto film, anche perché cerca di fare qualcosa di originale, ma certe scelte a me non sono piaciute.

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