Jump to content

Gli uomini gay e bisex sono spinti ad aderire a modelli estetici irraggiungibili


Rotwang

Recommended Posts

Internazionale

Claudio Rossi Marcelli

“Credo che Will & Grace sia riuscito a educare il pubblico americano più di chiunque altro finora”, ha dichiarato John Biden nel 2012, parlando della più famosa serie tv con protagonisti omosessuali. Io ricordo una scena molto divertente in cui i due protagonisti maschi scherzano su un loro amico che è “un etero magro” e “un gay grasso”. Dietro quella battuta, però, si nasconde una realtà preoccupante: gli omosessuali maschi subiscono una fortissima pressione per quanto riguarda il loro aspetto fisico.

Nel documentario Dream boat, che segue cinque ragazzi in vacanza su una nave da crociera per soli uomini, l’indiano Dipanar, 32 anni, scopre in modo traumatico quanto sia spietato lo standard estetico a cui deve aderire.

Il ragazzo aveva accettato la sua omosessualità meno di due anni prima e la crociera era la sua grande occasione per trovare un’anima gemella. Si è preparato molto, tanto che sui fianchi morbidi si notano i segni di un dimagrimento fin troppo veloce. Ma le migliaia di ragazzi che affollano la nave – fisico scolpito, e per lo più bianchi – non sembrano neanche accorgersi di lui.

“È veramente dura”, si sfoga Dipanar dopo l’ennesima serata in cui nessuno gli ha rivolto parola. “La realtà è che se non sei attraente diventa difficile farti notare dall’uomo che hai di fronte”. Dipanar finirà per restare chiuso nella sua cabina e non partecipare più alle feste organizzate la sera.

Gli uomini gay dunque si sentono costretti a incarnare modelli estetici irraggiungibili, come succede alle donne. “Perfino le campagne della sanità pubblica, quando sono indirizzate agli omosessuali, mostrano uomini con la vita stretta e i muscoli scolpiti”, racconta a Psychiatric Advisor Michael Everett, che si occupa di prevenzione dell’hiv. “Gli stereotipi”, prosegue l’articolo, “sono particolarmente dannosi all’interno della comunità gay, cioè in una subcultura altamente sessualizzata che premia la massa muscolare e la mascolinità. Si può notare già dai profili delle app per incontri più popolari tra i gay, in cui molti specificano ‘no asiatici né effeminati’, creando una precisa gerarchia della desiderabilità fisica: i tratti ricercati sono etnia bianca, magrezza, alta statura, muscoli e mascolinità”.

“Questa gerarchia”, conclude l’articolo, “fa eco ai problemi di omofobia, razzismo e misoginia tipici della nostra società, e spinge molti omosessuali a non sentirsi bene con il loro corpo”.

Un recente studio pubblicato da Psychology of Men & Masculinity ha rivelato che il 45 per cento degli uomini gay è scontento della propria massa muscolare, contro il 30 per cento dei maschi etero. E il 58 per cento dei gay si è detto d’accordo con l’affermazione “Sento una forte pressione ad avere un corpo più attraente, esercitata da riviste e tv”, contro il 29 per cento degli etero.

Che i maschi omosessuali siano vittima di modelli estetici pesanti è confermato anche da statistiche sul loro uso di steroidi, cosmetici e prodotti dietetici. Mentre uno studio sui disturbi alimentari ha rivelato che gli uomini gay possono soffrirne dieci volte più degli eterosessuali, di fatto attestandosi su una cifra molto vicina a quella rilevata per le donne. Ma, diversamente da quanto accade per le donne, ancora non esiste un dibattito pubblico sulla pressione subita dagli uomini gay riguardo al loro aspetto.

Le cause di questo fenomeno sono molteplici, ma le radici del problema vanno ricercate innanzi tutto nella discriminazione e nel senso di inadeguatezza che questa genera: “Gli omosessuali spesso non si sentono accettati”, spiega il blogger David Levesque alla Bbc. “E così tendono a pensare che se hai un aspetto migliore, le persone ti apprezzeranno di più”. In effetti è altamente probabile che alla base dell’ossessione per la forma fisica ci sia una ricerca di legittimazione sociale.

Vanno tenuti presenti anche altri aspetti della sfera maschile in generale e, più in particolare, di quella gay. “Per gli uomini, etero o gay che siano, la bellezza conta molto di più di quanto conti per le donne”, spiega ad Abc News il dottor Scott Griffiths, del National health and medical research council australiano. In una coppia formata da due maschi, perciò, il fattore estetico avrà un peso enorme, con l’ulteriore aggravante di un confronto immediato tra due corpi dello stesso genere, che in tanti casi può generare un senso di inadeguatezza.

Una vita su internet
I social network ancora una volta amplificano il problema. I mezzi d’informazione statunitensi si sono occupati dei cosiddetti instagay, cioè la schiera di uomini gay dai fisici scultorei che spopolano su Instagram. The Cut li definisce “stalloni gay in esposizione permanente” mentre il giornalista Khalid el Khatib scrive su Vice: “Con le loro centinaia di migliaia di follower, lo stile di vita lussuoso e gli infiniti selfie in palestra, gli instagay fanno invidia a tutti. Ma la loro ascesa segna un cambiamento nella cultura gay e fa sorgere parecchie domande su quale sia il vero effetto di quegli scatti apparentemente innocenti”.

Nel suo approfondito reportage El Khatib incontra un certo numero di queste nuove star dei social, i cui follower arrivano anche a quota 500mila, e scopre che dietro le foto posate e apparentemente tutte uguali si nascondono anche storie drammatiche, che però i follower non vogliono sentire: quando qualcuno di loro ha provato a raccontare la propria storia personale – per esempio la difficoltà di crescere in una famiglia molto religiosa – i like al post sono stati inferiori alla media, mentre continuano a premiare le foto in cui appaiono seminudi e in luoghi patinati.

Per rendersi conto di quanto i muscoli siano importanti nell’approccio tra uomini basta aprire una delle app per incontri per omosessuali come Grindr o Scruff, dove almeno il 40 per cento degli utenti sceglie come foto profilo una propria immagine a torso nudo. In un contesto sociale sessualizzato come quello gay questo ha un’influenza potentissima.

“Agli albori della lotta per i diritti gay”, scrive Zach Rawlings su Tonic, “le persone della nostra comunità stringevano legami profondi attraverso l’attivismo. Dopo esserci battuti contro l’oppressione, l’aids, l’ineguaglianza e l’odio, il nostro senso di alleanza sembra aver perso colpi e lo spirito di collaborazione ha lasciato il posto a quello della competizione”. Secondo Rawlings, che si occupa di problemi mentali e disturbi alimentari, molti omosessuali hanno cominciato a trattare il loro corpo come una moneta di scambio per ottenere sesso: più sei palestrato e più rimorchi. E questo senso di competizione genera una discriminazione verso chi non corrisponde al modello imperante. Come ha imparato a sue spese Dipanar a bordo della crociera di Dream boat.

Insomma, siamo usciti allo scoperto per poi andarci a rinchiudere in palestra. E l’effetto più preoccupante riguarda i giovani: oggi un ragazzino che si scopre omosessuale comincia quasi automaticamente a vivere male il suo aspetto fisico e a sentire il bisogno di cambiarlo.

“Abbiamo visto gli effetti devastanti che ha avuto sulle donne l’imposizione di modelli estetici irraggiungibili”, scrive lo scrittore Zach Verwey sull’Huffington Post, “ed è ora di ammettere anche noi uomini gay siamo ostaggio dello stesso meccanismo malsano. Anche noi possiamo cominciare ad approfondire la nostra definizione di cos’è un corpo sano e anche noi possiamo cominciare a rifiutare le immagini che ci spingono verso diete più ferree e pesi da palestra più pesanti”. E il primo passo per riuscirci è cominciare a parlarne.

Siete d'accordo?

Link to comment
Share on other sites

Sarei curioso di sapere se i maschi gay subiscono anche le stesse pressioni

dei maschi etero riguardo alla carriera e al guadagno.

O se anche in questo caso le percentuali sono più simili a quelle femminili.

Link to comment
Share on other sites

36 minutes ago, Almadel said:

se i maschi gay subiscono anche le stesse pressioni

dei maschi etero riguardo alla carriera e al guadagno.

credo di sì, siamo maschi e quindi "dobbiamo" fare quello che è richiesto a tutti i maschi, suppongo.

p.s. chi è il terzo da sinistra nel fermo immagine del trailer?

ahahahah scherzo

Edited by Beppe_89
Link to comment
Share on other sites

Non saprei dirlo.

Mio padre mi disse che la mia scarsa ambizione deriva dalla mia omosessualità

e che se fossi stato etero avrei avuto bisogno di un'auto e di soldi per portare le ragazze fuori a cena.

Senza contare che spesso i maschi devono lasciare l'università per lavorare se nasce un figlio

o fare più straordinari o cercare un lavoro più remunerativo.

Però magari è vero che i gay hanno le stesse pressioni sociali a riuscire nel lavoro che hanno gli etero,

francamente senza una statistica non riuscirei a indovinare il risultato.

Dal punto di vista estetico è vero che le donne sono meno esigente dei gay,

ma è anche vero che hanno esigenze diverse; con cui probabilmente non farei cambio.

Link to comment
Share on other sites

Gli etero non capiscono le problematiche del mondo gay e le sminuiscono, pensando sempre abbiamo meno problemi e più divertimento, a parte l'omofobia, che è tutto dire.

Link to comment
Share on other sites

Non saprei dirlo. Mio padre mi disse che la mia scarsa ambizione deriva dalla mia omosessualità

e che se fossi stato etero avrei avuto bisogno di un'auto e di soldi per portare le ragazze fuori a cena.

Senza contare che spesso i maschi devono lasciare l'università per lavorare se nasce un figlio

o fare più straordinari o cercare un lavoro più remunerativo.

Però magari è vero che i gay hanno le stesse pressioni sociali a riuscire nel lavoro che hanno gli etero,

francamente senza una statistica non riuscirei a indovinare il risultato.

Dal punto di vista estetico è vero che le donne sono meno esigente dei gay,

ma è anche vero che hanno esigenze diverse; con cui probabilmente non farei cambio.

Buh non penso sai. La tua "scarsa ambizione", tue parole..io non ti conosco quindi non so se è vero, è semplicemente una tua caratteristica.. Magari è legata al fatto che sei un tipo tranquillo a cui non piace primeggiare e competere a tutti i costi. Anche a mio fratello, ad esempio, non è mai importante nulla della carriera..ed è etero. Al più magari.. Ad un etero "fannullone" o poco ambizioso magari gli si fanno più pressioni.. E lo si fa sentire più in colpa.

Mentre con un ragazzo gay succede meno perché, come dici, non ci sono aspettative legate alla creazione di una famiglia, e altri status quo tipicamente etero.

Mi viene in mente la classifica espressione "vuoi diventare un fallito?" che quasi ogni maschio si è sentito dire nell'adolescenza.. Ecco ho sempre pensato fosse una roba imbarazzante da dire.. Perché non significa nulla.. Chi pensa che si possa "fallire" nella vita ha una visione meschina della vita stessa.

Link to comment
Share on other sites

Ecco sì, intendevo dire questo.

Singolarmente possiamo anche essere tutti uguali, ma la società si aspetta da noi cose diverse.

Un etero può anche avere la pancia da birra se ha l'automobile grossa,

un gay potrà anche avere solo la bici se ha una tartaruga per addominali.

Link to comment
Share on other sites

Io,  che non faccio testo su nulla, non fossi stato omosessuale penso avrei avuto molti problemi in più. Non penso avrei avuto mercato col fisico che mi ritrovo, invece così qualche estimatore del genere l'ho trovato.

Fossi stato un ragazzino etero, avrei sicuramente sentito la necessità di andare in palestra e cercare di assomigliare un po' ai miei compagni delle superiori. 

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

Be', io non ho mai puntato a scopare molto, i miei numeri lo confermano.

Diciamo che io sono convinto che, se avessi dovuto abbordare, ogni tanto, qualche ragazza invece che qualche ragazzo, avrei avuto più problemi e più spese. Avrei dovuto avere più muscoli, un miglior guardaroba e migliori gusti riguardo i ristoranti (e qui solo @Locoemotivo può capirla).

come si fa a citare il nome di un utente?

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, Bloodstar said:

Diciamo che io sono convinto che, se avessi dovuto abbordare, ogni tanto, qualche ragazza invece che qualche ragazzo, avrei avuto più problemi e più spese

Ne sei sicuro? 

Se la metti sul piano unicamente sessuale forse hai ragione.  Ma se pensi in prospettiva di una relazione per me è l'opposto. 

Si fa meno fatica a costruire una relazione con le donne. 

Link to comment
Share on other sites

Per questo l'eterosessualità non mi piace.

Le donne prendono la costruzione di qualcosa di serio in modo molto superficiale

e - contemporaneamente - è molto complesso avere un rapporto breve e non impegnativo.

E' una cosa di cui ci si accorge dopo i 35 anni, quando le amiche si sposano e si fanno mettere incinta da uomini che conoscono da pochi mesi;

mentre io e il mio compagno ancora discutiamo della possibilità di sposarmi dopo dodici anni di fidanzamento.

La mancanza di "pressioni sociali" sul matrimonio è uno dei motivi per cui le nostre relazioni sono di molto migliori.

E abbiamo delle relazioni più profonde quando siamo davvero innamorati

proprio perché abbiamo più leggerezza nel vivere le nostre relazioni leggere.

O fore - boh - solo io sono così e generalizzo a tutti i gay le cose che mi piacciono di me stesso.

Link to comment
Share on other sites

46 minutes ago, andy94 said:

Si fa meno fatica a costruire una relazione con le donne

Si fa meno fatica perchè è più facile e agevole, ma socialmente assai più pesante. Avere dei modelli di comportamento ben affinati, a cui bisogna attenersi in maniera piuttosto rigida,  e qui faccio antropologia spicciola, semplifica di molto la vita, anche se potrebbe renderla opprimente nel caso si deviasse (o si volesse deviare) dal tracciato. 

Io sono irrimediabilmente misogino, quindi mi fermo a questa constatazione.

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

38 minutes ago, Almadel said:

Per questo l'eterosessualità non mi piace.

Anche se non sono così integralista sulle relazioni etero :) in linea di massima la penso come te.

Però mi domando : la pensiamo in questo modo perché abbiamo un approccio diverso rispetto  agli etero nelle relazioni, 
oppure perché il mercato gaio è più ristretto e facciamo più fatica ad incontrare la persona giusta? 

Non ti conosco però dai tuoi interventi hai decisamente sperimentato molto contrariamente a me; quindi hai sicuramente una visione più ampia sul  tipo di relazioni omosessuali.

Io ad esempio sono molto titubante sul mio futuro relazionale. 
Ultimamente mi chiedo se mai riuscirò ad instaurare ancora un rapporto come quello che avevo con il mio ex ragazzo 
o se questa fortuna mi è stata concessa una volta nella vita e ora dovrò accontentarmi.


Per tornare invece in tema. 
Da quello che sento e leggo in generale, mi sembra che i gay siano più in linea con le donne etero che con gli uomini etero.
Sono tutte generalizzazioni,  però mi pare che l'estetica venga prima dei soldi, e la cultura  prima della tipologia del lavoro. 
Tant'è che all'interno dello stesso forum  i topic sul lavoro sono decisamente inferiori a quelli che parlano di estetica .

Ce ne sono invece parecchi di cultura in generale.

15 minutes ago, Bloodstar said:

o sono irrimediabilmente misogino

Ma no! Perche??! :)

Che ti hanno fatto  di male?! 

Non le starai incolpando perché è da loro che proviene  la nostra gaiezza? ?

Link to comment
Share on other sites

4 hours ago, Rotwang said:

Siete d'accordo?

Si.

O meglio, per chi frequenta il main stream gayo fatto di locali, app ed associazioni, è bombardato sistematicamente da questo tipo di messaggio.

E dietro mi sembra esserci un preciso interesse di marketing che vuole il maschio gay single come un consumatore incallito assicurato.

Instillargli il tarlo del raggiungere un determinato canone di bellezza e di stile di vita che si può ottenere solo attraverso una spesa di denari consistente, è alla fin fine una mossa di marketing vecchia come la creazione del mondo ed applicata in tanti settori della vita (vendere il superfluo dando la sensazione che sia diventato invece indispensabile).

Che è poi lo stesso principio attuato per le donne, tant'è che il medesimo prodotto venduto per maschietti e per femminucce, risulta molto più costoso senza motivo per queste ultime (un esempio su tutti i rasoi e le lamette, perché assicuro che è pura psicologia della vendita quella che vuole che una donna debba avere delle lamette apposite che costano i fantasoldi per una depilazione perfetta).

1 hour ago, Almadel said:

Per questo l'eterosessualità non mi piace.

Le donne prendono la costruzione di qualcosa di serio in modo molto superficiale

e - contemporaneamente - è molto complesso avere un rapporto breve e non impegnativo.

E' una cosa di cui ci si accorge dopo i 35 anni, quando le amiche si sposano e si fanno mettere incinta da uomini che conoscono da pochi mesi;

Ti rispondo con uno SNI.

E' vera la parte sul fatto che le donne prendono la costruzione di qualcosa di serio in modo ESTREMAMENTE superficiale, visto che posso contare un svariato numero di lesbiche che ha all'attivo svariati (ex) amori unici della propria vita.

Ma cambiano ragazze come cambiano le mutande, che abbiano 20 o 40 anni.

Questo però accade perché nella nostra categoria annoveriamo una quantità mostruosa di sessuofobe che possono far sesso esclusivamente se si dichiarano amore eterno, fa nulla se questo sentimento dura il giro di un paio di rapporti sessuali, almeno possiamo ancora definirci santeh&casteh&pureh, non donnacce di strada senza morale.

Diciamo che il tuo discorso  vale esclusivamente per le donne eterosessuali perché:

1 hour ago, Almadel said:

La mancanza di "pressioni sociali" sul matrimonio è uno dei motivi per cui le nostre relazioni sono di molto migliori.

...ed è una cosa che penso anche io, visto che rigirato sotto il mio punto di vista, dover stare in una relazione in cui devo sottostare ad un ruolo che il maschio eterosessuale medio pretende da una donna, ma anche no.

Anche perché assicuro che per quanto l'uomo faccia il cacciatore, nel momento in cui vuole "sistemarsi" non va a scegliersi quella che gliela dà la prima sera perché è una poco di buono.

Determinati stereotipi sono tenuti in vita da entrambi i sessi.

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Uhm, io non mi fiderei così tanto delle percentuali, perché secondo me il fenomeno coinvolge anche i maschi etero, soltanto che sono spinti a nasconderlo perché dire "Uffa sono ingrassato, devo mangiare meno e fare più addominali perché voglio essere come Mariano di Vaio" non è una cosa molto etero da dire.

Link to comment
Share on other sites

Articolo bellissimo e molto vero.
Chiedo al mio dio cinico@almadel se lo condivide o meno perché non ho capito.

Non penso che l articolo voglia dire che la vita per gli uomini etero sia più facile ma semplicemente che da questo punto di vista non hanno questi problemi. I miei amici etero mangiano come maiali ,durante gli anni dell università o sono ingrassati o diventati cessi o comunque hanno una cura di sé stessi molto bassa. Certo esistono i metrosexual o come si chiamano, ci sono quelli molto vanitosi ma bene o male, superata l adolescenza non ho trovato tutta questa differenza tra loro nell acchiappo. Spesso stanno con ragazze molto belle e non perché vadano in giro in maserati. La donna , spesso, cerca più che altro un uomo sistemato. Poi che sentano la pressione sociale del guadagno e dei soldi come base per avere più chance sessuali è vero ma è anche fattuale. Con due stipendi base difficile pensare ad avere una famiglia con più di un figlio.
Così come è vero che il discorso economico è relativo per noi gay, sinceramente preferisco il mio lavoro che mi lascia il pomeriggio libero per andare in palestra piuttosto che avere un doppio lavoro ed essere un obeso in una macchina importante.

Link to comment
Share on other sites

10 minutes ago, Iron84 said:

La donna , spesso, cerca più che altro un uomo sistemato.

Il mio Ironuccio non mi delude mai :love:

Come avete fatto a non considerare fino ad ora il fattore procreativo-biologico, in questo fiore di analisi? 

Edited by LocoEmotivo
Link to comment
Share on other sites

11 hours ago, nowhere said:

chi frequenta il main stream gayo fatto di locali, app ed associazioni, è bombardato sistematicamente da questo tipo di messaggio.

E dietro mi sembra esserci un preciso interesse di marketing che vuole il maschio gay single come un consumatore incallito assicurato.

Instillargli il tarlo del raggiungere un determinato canone di bellezza e di stile di vita che si può ottenere solo attraverso una spesa di denari consistente, è alla fin fine una mossa di marketing vecchia come la creazione del mondo ed applicata in tanti settori della vita (vendere il superfluo dando la sensazione che sia diventato invece indispensabile).

this

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
3 hours ago, Iron84 said:

Non penso che l articolo voglia dire che la vita per gli uomini etero sia più facile ma semplicemente che da questo punto di vista non hanno questi problemi. I miei amici etero mangiano come maiali ,durante gli anni dell università o sono ingrassati o diventati cessi o comunque hanno una cura di sé stessi molto bassa.

Ma questo vale anche per i gay, solo che magari sono quei gay che non noti. E poi non si sta parlando di fare sport o di vestirsi carini - quello si chiama "buon senso" e dovrebbero farlo tutti - qui si parla di aderire a modelli irraggiungibili.

Forse una cosa che differenzia certi gay dagli etero è che l'etero "medio" fa prima i conti con la realtà. Ha modo di crescere in un ambiente che gli consente di imparare a mediare e barcamenarsi, fin dall'adolescenza,  tra le sfogliatelle e  babà e il rimorchio ragazze in carne  e ossa. I gay, molto spesso, per anni si dedicano solo alle sfogliatelle e si relazionano solo con la pornografia o coi modelli di facebook che attirano i loro click. 

Non mi trovo, in parte, d'accordo con quello che dice @nowhere, perché se è vero che c'è qualcuno che dall'alto cerca di venderti un dato modello estetico, è anche vero che frequentare situazioni reali (associazioni e locali, gruppi di amici gay, fidanzato ecc.) dovrebbe dare autostima su un altro fronte e conseguentemente distogliere  l'attenzione dall'aspetto estetico in sé e da "luoghi" ben più pericolosi, ossia i vari social, instagram, filtri, photoshop &co.

Altra osservazione importante: tutti stiamo dando per scontato che l'aderenza a modelli estetici o la cura del corpo siano funzionali al piacere all'altro, a rimorchiare, ad avere successo sociale, in ultima analisi. Ho l'impressione che per molti non sia affatto così e che l'obiettivo sia semplicemente il raggiungimento del modello irraggiungibile, e non raggiungerlo per combinare poi qualcosa o poi rimorchiare il dato ragazzo o la data ragazza. I narcisisti e i malati di chirurgia lavorano per pagarsi gli interventi e i prodotti di bellezza, e non è assolutamente un'attrattiva per loro avere relazioni amicali, sentimentali o mettere su famiglia perché, ripeto, l'autostima la prendono tutta davanti allo specchio quando si accorgono che il chirurgo ha tirato su il doppio mento (a 23 anni, peraltro) o quando possono scattarsi delle foto al mare con più silicone in corpo che altro.

Oltretutto, se aderiscono a modelli assurdi per sé, non oso immaginare a che modelli aderiscano nel selezionare un partner. Probabilmente non va bene nessuno. E quindi si ricade nel discorso di @nowhere 

Link to comment
Share on other sites

La tematica è certamente da discutere. Mi pare sia statisticamente provato che disturbi come l'anoressia siano più comuni fra i maschi gay che non etero. Probabile vi sia una tendenza simile per la vigoressia, sarebbe da controllare...

Eppure ritengo che questo fenomeno non sia troppo da assolutizzare, almeno se si fa un po' di esperienza - anche solo sulle chat - delle dinamiche comportamentali interne alla comunità gay per trovare un partner sessuale (e non). A un certo punto, cioè, si capisce presso quale ''nicchia'' il proprio tipo possa essere appetibile: non tutti cercano il maschio peloso e che sfoggia una bel corpo muscoloso. Ci sarà chi invece cerca glabri, snelli, bassi, clean-cut, grassi, ecc. 

Chiaro che nell'articolo si sta parlando di ''pressione'' a conformarsi su di un preciso modello di bellezza, e quindi pone effettivamente un problema reale - di tipo culturale, se vogliamo. E questa pressione è tanto più pesante se si è mediamente ''anonimi'' (cioè non si rientra in nessuna categoria estetica: twink, otter, bear, ecc.) e magari si è solo attivi.

Tra l'altro mi chiedo se la suddivisione in nicchie nella comunità gay sia poi in realtà una strategia per superare, individualmente, questa pressione collettiva conformista sull'aspetto fisico... una scorciatoia che ad ogni modo non risolve il problema di fondo.

Edited by Layer
Link to comment
Share on other sites

ma penso che più semplicemente chi va per certi mari certi pesci prende, l'errore magari dire che gli altri sono cattivi perché ci fanno sentire fuoriluogo: ma frequentare altri posti no?  

è come andare in un locale scambista e lamentarsi che nessuno cerchi un fidanzato... non è quello che vuole la gente lì. idem una biblioteca: non puoi consumare rapporti nascosti nell'angolo delle edizioni tascabili, mi spiace

bisogna trovarsi ognuno una propria dimensione, perché non è dovuto che si vada bene per tutti

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, davydenkovic90 said:

se è vero che c'è qualcuno che dall'alto cerca di venderti un dato modello estetico, è anche vero che frequentare situazioni reali (associazioni e locali, gruppi di amici gay, fidanzato ecc.) dovrebbe dare autostima su un altro fronte e conseguentemente distogliere  l'attenzione dall'aspetto estetico in sé e da "luoghi" ben più pericolosi, ossia i vari social, instagram, filtri, photoshop &co.

ma quello perchè tu hai una tua identità & personalità ben strutturate (e non da stamattina).

Mettiti nei panni di un ranokkietto brufoloso, che ha appena realizzato che gli piacciono i maschietti e che come punti di riferimento si ritrova la Malgy (che vabbè, anche no) o i modelli superpatinati & photoshoppati di Instagram (per tacer delle performance e delle misure dei pornazzi).

Secondo te, quanto potrà sentirsi inadeguato rispetto a quei modelli?

Già per lui potrebbe esser stata parecchio dura non sentirsi sbagliato in quanto frocio; metterlo davanti pure a ste ansie da pres(en)tazione mi sembra un tantinello eccessivo.

o no?

49 minutes ago, R.POST said:

idem una biblioteca: non puoi consumare rapporti nascosti nell'angolo delle edizioni tascabili, mi spiace

r u sure??

-biblioteca alessandrina de La Sapienza, una metà luglio del secolo scorso; tra gli scaffali di filologia romanza non c'era sta folla e..-

:devil::devil:

1 hour ago, Layer said:

nell'articolo si sta parlando di ''pressione'' a conformarsi su di un preciso modello di bellezza, e quindi pone effettivamente un problema reale - di tipo culturale

da sto punto di vista gli hypster allora possono essere una reazione a ste fisse di perfezione patinata

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, davydenkovic90 said:

perché se è vero che c'è qualcuno che dall'alto cerca di venderti un dato modello estetico, è anche vero che frequentare situazioni reali (associazioni e locali, gruppi di amici gay, fidanzato ecc.) dovrebbe dare autostima su un altro fronte e conseguentemente distogliere  l'attenzione dall'aspetto estetico in sé e da "luoghi" ben più pericolosi, ossia i vari social, instagram, filtri, photoshop &co.

...Guarda che sono le situazioni reali da te citate le prime a spingere verso il consumismo.

I locali primi fra tutti (guarda il genere di serata media che viene sponsorizzata), le associazioni in secondo luogo (pure là, tocca fare i nomi?) persino il pride dove se non ci sono direttamente i carri dei locali/serate con bei maschioni a ballare sopra, vieni riempito di foglietti delle 398349 serate che si organizzano.

I gruppi di amici gay dipende da che tipo di amici hai (...perché se il tuo gruppo segue il main stream omosessuale, si torna al punto iniziale), fidanzato... per mia umile esperienza, i fidanzati non fanno quel tipo di vita a meno che non siano in coppia aperta. Per altro, modus vivendi ben sponsorizzato anche quello, perché la coppia aperta rientra sempre nel consumatore gayo medio.

No raga, non sono i social ad alimentare quel tipo di mercato, lo è tutto il mainstream omosessuale in ogni suo aspetto.

19 minutes ago, freedog said:

ma quello perchè tu hai una tua identità & personalità ben strutturate (e non da stamattina).

Mettiti nei panni di un ranokkietto brufoloso, che ha appena realizzato che gli piacciono i maschietti...........................

........Esatto.

Oltretutto, abbiamo il problema di essere una minoranza a cui comunque non viene offerta molta alternativa se non quella pilotata dal marketing.

A cui c'è chi resiste perché è già formato e chi si adagia.

Perché un etero ha comunque più scelta su come far coincidere i propri interessi personali con vita sociale.

Link to comment
Share on other sites

15 minutes ago, nowhere said:

Guarda che sono le situazioni reali da te citate le prime a spingere verso il consumismo.

I locali primi fra tutti (guarda il genere di serata media che viene sponsorizzata), le associazioni in secondo luogo (pure là, tocca fare i nomi?)

e facciamoli sti nomi!

Esempio pratico che conosco bene (e altri forumisti anche meglio di me, vero @purospirito ?).

Il Mieli, proprio perchè non riesce a risolvere tutta st'ambiguità del rapporto con Mukka, sta al terzo presidente & direttivo in pochi anni (e sì, pure Colamarino il pariolino è zompato nell'autunno scorso).

Ok, le attività dell'ass.ne si reggono sui soldi che si alzano con le serate del Mukka; se fosse andato avanti solo di volontariato sarebbe stato tutto sbaraccato decenni fa.

Nessuno discute ciò.

E però, possibile che tantissime risorse (non solo economiche) alla fine debbano andare solo per organizzare ste feste, mentre, per dire, vengono mollati o quasi il gruppo giovani e gli incontri domenicali del Welcome?

So di certo che per queste attività quest'anno son stati destinati ZERO euro di budget; eppure, se ti definisci associazione di cultura omosex, QUESTI dovrebbero essere due capisaldi delle tue attività

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
16 minutes ago, nowhere said:

........Esatto.

Oltretutto, abbiamo il problema di essere una minoranza a cui comunque non viene offerta molta alternativa se non quella pilotata dal marketing.

A cui c'è chi resiste perché è già formato e chi si adagia.

Perché un etero ha comunque più scelta su come far coincidere i propri interessi personali con vita sociale.

Non la farei così tragica, nel senso, sicuramente è vero quello che dici sulla vita sociale, ma penso che comunque sia un buon modo per uscire da certe idealizzazioni quello di toccare con mano una qualsiasi "realtà" circostante e accessibile, anche quella patinata dei locali e pilotata dal marketing. Va benissimo anche andare al supermercato, a patto che la compagnia sia un gruppo di amici leali che non ci fa pensare a quanto poco assomigliamo a Valeria Marini.

39 minutes ago, freedog said:

ma quello perchè tu hai una tua identità & personalità ben strutturate (e non da stamattina).

Mettiti nei panni di un ranokkietto brufoloso, che ha appena realizzato che gli piacciono i maschietti e che come punti di riferimento si ritrova la Malgy (che vabbè, anche no) o i modelli superpatinati & photoshoppati di Instagram (per tacer delle performance e delle misure dei pornazzi).

Secondo te, quanto potrà sentirsi inadeguato rispetto a quei modelli?

Già per lui potrebbe esser stata parecchio dura non sentirsi sbagliato in quanto frocio; metterlo davanti pure a ste ansie da pres(en)tazione mi sembra un tantinello eccessivo.

o no?

Sicuramente si sentirà inadeguato sia per i modelli sia per la propria omosessualità, ma comunque se questo ranokkietto esce e incontra altri ranokkietti come lui (e li può trovare benissimo anche in un locale, in un'associazione o quant'altro) si spera che abbia almeno la maturità necessaria per capire che è interessante, piacevole e fonte di autostima anche il frequentarsi con questi ranokkietti, se sono simpatici o studiano lettere classiche per dire, e non per forza se sono dei bestioni da palestra con lo slippino fosforescente che evidenzia il pacco.

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

@freedog guarda, in realtà non pensavo proprio direttamente al Mieli, visto che puoi buttarci dentro anche Andoss, Arcigay, insomma 3/4 delle grosse associazioni italiane.

12 minutes ago, freedog said:

Il Mieli, proprio perchè non riesce a risolvere tutta st'ambiguità del rapporto con Mukka, sta al terzo presidente & direttivo in pochi anni

...Per il Mieli ci sarebbe da aprire comunque tutta una parentesi a parte e, sinceramente, non credo che il cambio degli ultimi anni del direttivo sia da imputare a Mucca sinceramente eh.

12 minutes ago, freedog said:

E però, possibile che tantissime risorse (non solo economiche) alla fine debbano andare solo per organizzare ste feste, mentre, per dire, vengono mollati o quasi il gruppo giovani e gli incontri delle domeniche del Welcome?

So di certo che per queste attività quest'anno son stati destinati ZERO euro di budget

Non saprei, sinceramente mi giungono notizie sul fatto che tutte le attività sono in pieno svolgimento.

Ma non mi sembra la sede adatta per parlare delle questioni del Mieli.

Anche perché lo hai frequentato (non ho capito se lo frequenti ancora)  come me (che ho smesso e solo in tempi molto recenti di tanto in tanto faccio un salto) e, fra l'altro, sono sempre più convinta che io e te ci conosciamo almeno di vista.

*EDIT*

@davydenkovic90 io non la faccio tragica, mi sembra solo un dato di fatto.

Perché i numeri ci danno contro e perché l'offerta è quasi nulla.

Le mie possibilità di incontrare altre lesbiche nerd (escludendo il cassero a bologna) in eventi sociali a tema rasentano quasi lo zero.

Perché comunque si è più interessati a creare eventi di maggior respiro che possano far confluire il maggior numero di omosessuali assieme, perché le "nicchie" non portano guadagno.

Poi son la prima che è andata per locali, associazioni, ha usato chat & co.
Però lamento comunque che un certo mainstream di fondo la fa da padrone, sta a te adattarti o meno.

Edited by nowhere
Link to comment
Share on other sites

12 minutes ago, nowhere said:

sinceramente, non credo che il cambio degli ultimi anni del direttivo sia da imputare a Mucca sinceramente

:uhsi::uhsi::uhsi::uhsi::uhsi:

chiediti come mai i presidenti passano veloci, ma IL direttore artistico resta sempre lo stesso...

12 minutes ago, nowhere said:

in realtà non pensavo proprio direttamente al Mieli, visto che puoi buttarci dentro anche Andoss, Arcigay, insomma 3/4 delle grosse associazioni italiane

ça va sans dire; ho citato un case history di mia diretta conoscenza

12 minutes ago, nowhere said:

mi giungono notizie sul fatto che tutte le attività sono in pieno svolgimento.

beh, il welcome è defunto, l'hanno sostituito con delle non meglio definite "domeniche al mieli", partite tra l'altro tardissimo e a cui finora non son mai riuscito ad andare per millanta motivi vari.

chi c'è stato però mi dice che trattasi di meeting estemporanei senza un filo conduttore tra una domenica, la precedente e la successiva

12 minutes ago, nowhere said:

fra l'altro, sono sempre più convinta che io e te ci conosciamo almeno di vista.

ciò è altissimamente probabile 

---

PS: brontoLoco??? TIE'!!!!!

IO conosco nowy e te no, pappappero!!!!!!!!!!!!!

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...