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Ragazzo effeminato.


pintavampiro

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Permettete una domanda: visto che in questo bel paese le aziende possono assumere chi cazzo vogliono (anche tra gli invalidi prendono quello più sano), un ragazzo effeminato che somiglia a una donna chi dovrebbe assumerlo? Come dovrebbe fare per vivere?

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In realtà vedo molti effeminati lavorare nei soliti lavori-stereotipi(commessi, parrucchieri, ecc.). È vero che in determinati settori non vedo molti effeminati, ma non so se sia perché agli effeminati non piacciano quei settori o ne siano davvero esclusi.

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Dipende anche da quali sono le sue qualifiche.

Difficilmente farà il parrucchiere se non sa tagliare i capelli.

Con poche o nessuna qualifica anche io direi commesso, telefonista o impresa di pulizie;

almeno è il lavoro degli effeminati che conosco che non sanno fare qualcosa di specifico

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La domanda per me e':

se tu non fossi effmminato, in quale lavoro ti avrebbero assunto in base alle tue qualifiche che invece ti hanno negato persumibilmente per la tua effemminatezza ?

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bah..

a parte il discorso della qualifica (vedi alla voce titolo di studio, per dirne una), se vuoi andare per stereotipi ti direi parrucchiere, costumista, truccatore eccetera.

e però conosco delle sfrante da competizione che fanno i camionisti (io li chiamo 'le lesbiche', ma ti assicuro che sono belli tosti, con due huevos così e non si fanno bullizzare da nessun collega; anzi..), altri che sono prof ai professionali (altro bell'ambientino..), una trans che fa il camallo al porto di Genova...

insomma, cose come qualifica, capacità, tigna, ambizione eccetera,  secondo me contano molto di più di una -eventuale-checcaggine estrema

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9 hours ago, pintavampiro said:

visto che in questo bel paese le aziende possono assumere chi cazzo vogliono (anche tra gli invalidi prendono quello più sano),

Dovrebbero mettere l'obbligo per le aziende d'assumere chiunque si presenti, qualunque cosa sappia fare, comunque sappia comportarsi, dovunque voglia arrivare:

meglio che nei Paesi del socialismo reale, dove, com'é noto, si poteva negare l'assunzione agli "asociali(sti)".

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24 minutes ago, Mario1944 said:

Dovrebbero mettere l'obbligo per le aziende d'assumere chiunque si presenti, qualunque cosa sappia fare, comunque sappia comportarsi, dovunque voglia arrivare:

sta cazzata manco Bertinotti quando stava ciucco eh..

cioè, io cerco un giardiniere, mi si presentano in.. beh, diciamo 486523, e io dovrei assumerli tutti?

a fare che?

poi magari alla fine prendo lui 

ma per la competenza nel settore.

Edited by freedog
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4 minutes ago, freedog said:

sta cazzata manco Bertinotti quando stava ciucco eh..

Infatti:

ormai siamo al post marxismo ;-)

Obbligo d'assumere chiunque chieda e qualunque cosa sappia fare:

è il programma del movimento per la liberalizzazione delle assunzioni (dalla parte dell'assumendo) di cui il nostro Pintavampiro è (per quanto ne sappia io) il fondatore.

Mi sa che Grillo ed i suoi grillotalpe con il loro miserabile reddito di cittadinanza moriranno d'invidia....

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12 hours ago, pintavampiro said:

Come dovrebbe fare per vivere?

Dai per scontato che non lo assumano in quanto effeminato . Il difetto della tua domanda è questo .

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15 minutes ago, Ghost77 said:

Dai per scontato che non lo assumano in quanto effeminato . Il difetto della tua domanda è questo .

..e non è manco l'unico...

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Nel 1991 andai all'Arcigay di Empoli e all'attivista feci la stessa domanda: egli mi rispose: "e' un grosso problema questo per il lavoro. A fare la puttana". Ora non ditemi che il mondo del lavoro è migliorato rispetto ad allora. Per quanto ne so occorre superare noiose selezioni dove su 50 prendono uno. Quindi siamo seri per favore.

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Che genere di lavoro cerchi?

Che scuole hai fatto?

Hai seguito corsi di formazione professionali?

Che esperienze lavorative hai avuto dal 1991?

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Non credo che @pintavampiro stia parlando di sé stesso, poiché non è un ragazzo. Però a questo punto, pinta, ti chiedo: hai così tanta esperienza di giovani effeminati che non trovano lavoro,dalle tue parti? Qui ne vedo un sacco. 

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Scusate ma preferisco terminare qui il topic perché mi rendo conto di non essere compreso affatto. Nelle cultura gay non capisco tutta questa fiducia che viene data alla società e alle istituzioni. Sembrate essere dalla loro parte e questo per me è un assurdo paradosso. Tutti a lamentarsi per i nuovi poveri. Voi invece sareste capaci di difendere persino il duce. Addio.

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ma soprattutto non si tratta di avere particolare fiducia nelle istituzioni: semplicemente ci sono un sacco di ragazzi giudicabili "effeminati" che lavorano in tanti negozi di qualsiasi livello. le aziende hanno già un "obbligo" di assumere in % anche degli invalidi ma metterci dentro questa categoria mi sembra un po' esagerato. 

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10 minutes ago, Almadel said:

Tu a una donna

Fortunatamente non conosco donne che, superati i 4X, si definiscano ragazze,ma recepisco e userò più tatto ;-)

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Dei casi di discriminazione avvengono, l'ultima notizia di cronaca a me nota è relativa ad un fatto avvenuto in Umbria:

http://www.umbria24.it/cronaca/stalking-e-maltrattamenti-al-lavoro-discriminato-per-il-mio-orientamento-sessuale

Esiste tutela per il lavoratore, non esiste per il disoccupato e quindi se nel primo caso se ne può discutere, nel secondo no

Quindi se oltre ad essere effeminati, si è poco qualificati-strani nel senso più ampio e onnicomprensivo del termine-disoccupati di lunga durata etc

Non stupisce il fatto si possa essere preventivamente scartati per il complesso dei motivi suesposti

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3 hours ago, Ghost77 said:

Dai per scontato che non lo assumano in quanto effeminato . Il difetto della tua domanda è questo .

A me pare che il difetto della domanda sia invece questo, che dà per scontato che lo debbano assumere a prescindere.

Se non lo assumono perché ha caratteristiche anche fisiche che, a torto od a ragione, non corrispondono a quelle richieste, mi pare siano nei giusti limiti della libertà d'impresa o di professione.

Certo uno potrebbe domandarsi:

se nessuno m'assume perché sono un uomo, ma sembro una donna (o viceversa), che posso fare?:

morire di fame?

Ma la risposta, ammesso e non concesso che ci fosse una tale universale ed indiscriminata reiezione, dovrebbe essere nell'aiuto pubblico per condizioni invalidanti, non certo nell'obbligo privato di assumere chi non si reputi adatto al posto di lavoro offerto.

Edited by Mario1944
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davydenkovic90
3 hours ago, pintavampiro said:

 Ora non ditemi che il mondo del lavoro è migliorato rispetto ad allora. Per quanto ne so occorre superare noiose selezioni dove su 50 prendono uno. Quindi siamo seri per favore.

Questo penso che valga in generale, purtroppo.

Comunque, per quanto riguarda le trans (se ho capito bene quello di cui stiamo parlando) penso che le associazioni siano più che attrezzate a rispondere a domande e problemi sul tema del lavoro, dato che è un tema che  storicamente è stato molto a cuore. Anni fa molte trans approdavano alla prostituzione come ultima spiaggia dopo che erano state cacciate di casa dalla famiglia e dopo aver perso il lavoro (o non averne trovato uno) per la propria condizione.

Giusto di recente ho letto la storia di una certa Emily, una ragazza trans che aspira a lavorare nei teatri come baritono (per chi non sapesse, è una voce maschile, nel melodramma solitamente è il ruolo del cattivo, del vecchio padre, e ruoli del genere) pur presentandosi - ovviamente - in sembianze femminili. Al di là del fatto che il mondo della lirica è in crisi, le associazioni gay la  sostengono comunque come possono, fermo restando che è comunque molto difficile stabilire con certezza se non venga presa perché trans o perché meno brava di cantanti uomini cis.... Sono più propenso per la seconda, perché il mondo della lirica è super friendly e internazionale...

In ogni caso lei ha fatto Italia's Got Talent ;)

 

 

Edited by davydenkovic90
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In linea di massima se esistono dei programmi o delle politiche regionali a sostegno di categorie considerate a rischio di esclusione sociale, la norma che riguarda i possibili casi di discriminazione per omofobia sul lavoro spaziano fra l'identità di genere e l'orientamento sessuale, cioè non si distingue

Il problema non è quindi definitorio ma semmai sta nel fatto che a fronte della proclamazione del principio i testi sono esigui quando si passa al piano delle attuazioni pratiche o delle misure concrete

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Tutte le discriminazioni in sede di assunzione non sono dimostrabili.

Come faccio a dimostrare che non sono stato assunto perché sono pieno di piercing,

nero, effeminato, coi dreadlock o la maglietta del Che?

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E' ovvio che sono indimostrabili - a parte i casi limite ( vedi il magistrato Bellomo, che pretendeva non solo di praticare discriminazioni ma addirittura di contrattualizzarle...in una sorta di ego espanso, cosa che però può fare un magistrato e difficilmente farà un imprenditore )

Il problema -salvo eccezioni- quindi è politico e non giuridico

Ed è per questo che - in teoria - il principio viene affrontato dalle leggi regionali antiomofobia ( il ché consente di distinguere i gay e le/i trans da altre categorie di persone, in ragione della lotta all'omofobia....) ma viene fatto in modo del tutto inadeguato, nel senso che mancano poi i finanziamenti e le misure concrete, che possano anche ipoteticamente sollevare i soggetti interessati da problemi reali di vita concreta.

Fermo restando il fatto che la polemica su queste leggi regionali si è incentrata contro il cd "gender a scuola", per cui per assurdo esistono corsi di aggiornamento per il personale docente ed amministrativo, ma contestualmente divieti per corsi ad alunni, le misure in ambito lavorativo credo si siano esaurite nel 100% dei casi in qualche corso per funzionari PA e uffici di collocamento

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6 hours ago, pintavampiro said:

Nel 1991 andai all'Arcigay di Empoli e all'attivista feci la stessa domanda: egli mi rispose: "e' un grosso problema questo per il lavoro. A fare la puttana". Ora non ditemi che il mondo del lavoro è migliorato rispetto ad allora. Per quanto ne so occorre superare noiose selezioni dove su 50 prendono uno. Quindi siamo seri per favore.

  1. dal 1991 son passati VENTISETTE ANNI
  2. il mondo del lavoro, rispetto ad allora, è peggiorato per tutti: ti ricordo che dal 1992 c'è il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Siccome chi lavorava all'epoca ormai è in pensione (tutti o quasi, pure dopo la Fornero), con la scappatoia del turn over dalle graduatorie dei concorsi fatti nel secolo passato (letteralmente) assumono 1 nuovo ogni 10 che vanno in pensione. Per esempio, i dipartimenti del comune a Roma ora sono in crisi nera perchè a fine anno ci sono stati 2mila & fischia quadri & dirigenti che sono andati in pensione, e i nuovi arrivati stanno facendo formazione da.. IERI! -siccome lo sapevano anche i selci che ci sarebbe stato st'esodo, NESSUNO ha pensato di fare training ai nuovi nei mesi scorsi, chè li avrebbero dovuti pagare e non c'erano fondi stanziati x farlo!-
  3. se la QUARTA città per numero di italiani residenti è Londra, ci sarà un motivo...
  4. dalle 'noiose selezioni' prenderanno uno su 3-400 candidati, se è per questo. Ma, ripeto, prima del discorso effeminati, c'è tutto il discrimine di qualifiche, esperienze, capacità; mettici pure la quota raccomandati (che non manca mai) e  capirai che stai parlando di nulla
  5. se poi tu ESIGI che noi ti si assecondi nella tua mania persecutoria, ok, possiamo anche dirti che hai ragione, che il mondo è brutto & cattivo, che nessuno ti prende solo perchè schecchi un po' troppo per i loro gusti eccetera. Poi però facci sapere cosa hai risolto in codesto modo
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4 hours ago, Almadel said:

Tutte le discriminazioni in sede di assunzione non sono dimostrabili.

Ma se pure fossero dimostrabili, non mi pare ci sia l'obbligo per un datore di lavoro, imprenditore o no, d'assumere chiunque gli si presenti, in quanto gli si presenti:

ovviamente il datore di lavoro farà una scelta ed ovviamente la scelta si potrebbe fondare anche su caratteristiche non strettamente pertinenti all'attitudine alla mansione richiesta;   sarà della sua intelligenza non farsi fuorviare più di tanto da simpatie od antipatie non pertinenti alle capacità lavorative del candidato, ma non è che si possa esigere una tutela giuridica contro gli stupidi ;-)

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13 hours ago, freedog said:

Ma, ripeto, prima del discorso effeminati, c'è tutto il discrimine di qualifiche, esperienze, capacità; mettici pure la quota raccomandati (che non manca mai) e  capirai che stai parlando di nulla

Non sono d'accordo, una diversità mal gestita e digerita - negli anni '80 - può produrre dei danni che ti impediscono poi nei '90 di costruirti una carriera

E' chiaro che nel 2017 è l'ultimo di una serie di problemi, ma negli anni '80 potrebbe essere stata fra le cause prime,  insieme ad altri fattori di debolezza che certo avran fatto la differenza a livello individuale fra chi se l'è cavata e chi no: perchè è chiaro che se Luxuria è diventata prima una parlamentare e poi una suorina petulante da talk show, vuol dire che in astratto ce la si poteva fare a quadrare una vita senza lavorare mai.

Se il messaggio oggi deve essere : non fate dell'effeminatezza o della diversità un motivo di vittimizzazione, io il messaggio te l'approvo

D'altronde però questo non ci deve portare ad escludere l'esistenza di persone "deboli" che hanno problemi maggiori degli altri

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17 minutes ago, Hinzelmann said:

Non sono d'accordo, una diversità mal gestita e digerita - negli anni '80 - può produrre dei danni che ti impediscono poi nei '90 di costruirti una carriera

E' chiaro che nel 2017 è l'ultimo di una serie di problemi,

nel 2018, 30 anni di calci sulle gengive dovrebbero quanto meno aver corazzato chi li ha presi; se però si rifugia nel vittimismo  entra in un loop depressivo e auto-sabotante che non porta da nessuna parte!

per dirti, in tutto sto sfogo io ancora non ho capito l'opener CONCRETAMENTE cosa sa fare (e non mi pare di essere l'unico)

17 minutes ago, Hinzelmann said:

Se il messaggio oggi deve essere : non fate dell'effeminatezza o della diversità un motivo di vittimizzazione

assolutamente sì

Edited by freedog
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