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Tunisia: nasce la prima radio gay del mondo arabo


andy94

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Per tutti gli interessati della situazione LGTB nel mondo, in modo particolare nel mondo arabo, segnalo questo articolo comparso a fine dicembre su Jeune Afrique.

Come previsto arriva dalla Tunisia questa iniziativa, considerato il paese islamico più aperto alle tematiche LGTB.

L'articolo completo:

http://www.jeuneafrique.com/503420/societe/tunisie-shams-rad-la-premiere-radio-gay-du-monde-arabe/

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I paesi islamici più aperti all'omosessualità sono Turchia (ma la situazione è in costante regressione) e Libano, anche se in ogni caso la situazione è pessima. La Tunisia rimane decisamente chiusa pur essendo relativamente all'avanguardia su altre questioni. Poi certo non è fra i posti peggiori, basti pensare all'Arabia Saudita ad esempio.

I paesi islamici più aperti alla transessualità (ma solo MtF) sono invece Iran e Pakistan, dove i transessuali se la passano relativamente bene. 

Relativamente ai paesi islamici (e non solo, basti pensare all'India) non è corretto parlare di apertura alle "tematiche LGBT" in modo monolitico, perché in diversi casi l'accettazione dell'omosessualità e quella della transessualità non vanno di pari passo. 

Edited by Uncanny
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Avranno aperto una radio gay, ottima iniziativa e sinonimo che forse hanno imboccato la strada giusta, ma il percorso è ancora lungo, in quanto sono Paesi dove non c'è o è minima la parità fra uomini e donne figuriamoci fra etero e persone del mondo LGBT...

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E leggendo l'articolo in toto.,, mi sa che non avrà vita facile chi ha promosso questa iniziativa :-(

Dal momento che tra i paesi islamici, la Tunisia è uno dei meno integralisti, pensavo che anche sulle questioni LGTB fosse un po' più aperto. Invece l'omosessualità è perseguibile legalmente anche qui

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4 hours ago, Almadel said:

@Uncanny, conosci un Paese in cui la situazione giuridica delle persone transessuali sia peggiore di quella delle persone omosessuali?

In Albania e Armenia ad esempio non ci sono né procedure di transizione legali, né la possibilità di cambiare nome, né la possibilità di cambiare sesso sui documenti. L'omosessualità è invece legale e in Albania sono presenti anche normative anti-discriminazione. Anche a San Marino la situazione è la stessa. 

In altri paesi è permesso il cambio di nome sui documenti per via di normative generali non specificatamente relative alla transessualità, ma non è possibile cambiare sesso sui documenti e compiere la transizione con procedure legali. È il caso di alcuni paesi del Centro America come il Belize e il Nicaragua, dove l'omosessualità è legale. Oppure della Macedonia, dove l'omosessualità è legale e sono pure presenti normative anti-discriminazione. Oppure è il caso delle Filippine, considerato fra i paesi più gay-friendly dell'Asia, dove è possibile cambiare nome per via di normative generali ma non è possibile cambiare sesso sui documenti e non esistono normative relative alle procedure di transizione; nell'ambiguità giuridica presente è comunque probabile che ci siano ospedali che compiano queste operazioni, anche se alla fine molti trans filippini vanno nella vicina Thailandia a farle. 

Anche in alcuni stati degli USA non è permesso il cambio di sesso sui documenti, ma solo il cambio di nome e le operazioni di transizione (comunque da sempre legali perché effettuate da cliniche private). Sono l'Ohio, il Kansas, il Tennessee e l'Idaho. 

Ci sono poi una miriade di altri casi, soprattutto per quanto riguarda l'Africa, in cui la situazione è sconosciuta o ambigua. In diversi paesi africani l'omosessualità è legale nonostante non sia per nulla socialmente accettata. È assai probabile che in molti di questi non sia possibile compiere transizioni e cambiare nome e sesso sui documenti, quindi giuridicamente parlando i transessuali stanno peggio degli omosessuali. 

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14 hours ago, Uncanny said:

In Albania e Armenia ad esempio non ci sono né procedure di transizione legali, né la possibilità di cambiare nome, né la possibilità di cambiare sesso sui documenti. L'omosessualità è invece legale e in Albania sono presenti anche normative anti-discriminazione. Anche a San Marino la situazione è la stessa. 

almy ti chiedeva se conosci un paese in cui la situazione giuridica delle persone transessuali sia peggiore di quella delle persone gay

il fatto che l'omosessualità sia "legale" significa che non è perseguita, ha quindi uno stato giuridico nè positivo nè negativo. A parte che verosimilmente la non perseguibilità penale del sesso gay si estende anche alla transessualità (maschile per lo meno), mentre non è vero il contrario , il parallelo delle norme che attribuiscono diritti ad una delle due categorie, va cercato nell'esistenza (o meno) di norme che li attribuiscano all'altra. Questo perchè non punire non significa attribuire diritti in positivo*.

Quindi il fatto che la transizione chirurgica sia consentita o meno, così come la facoltà di rettificare il sesso sui documenti, vanno direttamente confrontate con il riconoscimento e la tutela della coppia gay.

Quindi se "Anche in alcuni stati degli USA non è permesso il cambio di sesso sui documenti, ma solo il cambio di nome e le operazioni di transizione (comunque da sempre legali perché effettuate da cliniche private). Sono l'Ohio, il Kansas, il Tennessee e l'Idaho", verosimilmente, essendo obbligati a trascrivere il matrimonio gay (non certo per loro volontà), dovrebbero essere questi gli stati da indicare ad Almadel.

Quindi questa frase

15 hours ago, Uncanny said:

In diversi paesi africani l'omosessualità è legale nonostante non sia per nulla socialmente accettata. È assai probabile che in molti di questi non sia possibile compiere transizioni e cambiare nome e sesso sui documenti, quindi giuridicamente parlando i transessuali stanno peggio degli omosessuali. 

è sbagliata, a meno che questi paesi distinguano i rapporti sessuali tra maschi cisgender da quelli in cui uno dei maschi è una mtf

* e bisogna vedere se queste norme si applicano a una od entrambe le categorie, mi riferisco alle leggi sulla discriminazione che sostieni esistano in Albania

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Il criterio di paragone fra omosessuali e transessuali in quanto a situazione giuridica è relativo, sono situazioni completamente diverse. 

Al massimo porrei la neutralità quando il sesso omosessuale non è perseguito e il/la transessuale non vede riconoscersi il cambio di sesso sui documenti. 

- Negativo: repressione del fenomeno. Il sesso omosessuale viene perseguito e non è permesso fare operazioni di cambio sesso per i/le transessuali.

- Neutro: tolleranza ma non riconoscimento, cioè "Nel tuo privato fai quel che vuoi, ma come Stato non ti riconosco o proteggo". Quindi è legale il sesso omosessuale ma non ci sono forme di protezione (leggi anti-discriminazione) e riconoscimento delle relazioni omosessuali, mentre il/la transessuale può cambiare nome e fare operazioni di cambio sesso (fa quello che vuole nel privato) ma non vedersi riconosciuto dallo Stato il nuovo sesso sui documenti. 

- Positivo: riconoscimento e protezione dello Stato. Quindi riconoscimento ufficiale delle relazioni omosessuali, legge anti-discriminazione sia per gli omo che i/le trans, riconoscimento del cambio di sesso sui documenti. 

I dati sull'Albania sono stati presi dal rapporto dell'ILGA del 2017. La legge anti-discriminazione copre anche l'identità di genere, ma i/le transessuali non possono cambiare nome, sesso e vederselo riconosciuto. In effetti è strana come situazione.

https://rainbow-europe.org/#8618/0/0

Comunque in Andorra sono presenti unioni civili, adozioni e leggi anti-discriminazione per gli omosessuali, mentre i/le transessuali non hanno nulla. Non hanno né leggi anti-discriminazione né la possibilità di cambiare, nome, sesso con relativo riconoscimento. 

https://rainbow-europe.org/#8619/0/0

A Cipro la situazione è la stessa dell'Andorra, ma gli omosessuali non hanno la possibilità di adottare. 

https://rainbow-europe.org/#8628/0/0

Edited by Uncanny
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1 hour ago, Uncanny said:

Il criterio di paragone fra omosessuali e transessuali in quanto a situazione giuridica è relativo, sono situazioni completamente diverse. 

Infatti, a parte la condizione giuridica, che peraltro in molti Paesi soprattutto islamici dipende dall'interpretazione religiosa, c'è da notare che il transessuale può benissimo essere considerato semplicemente un malato da aiutare a guarire, trapassando dal sesso in cui è nato a quello in cui si senta psicologicamente d'appartenere.

Questo fu in sostanza il responso dato dall'ayatollah Khomeini in merito ad un transessuale iraniano che voleva cambiare sesso e pare che il responso abbia fatto testo in ambito islamico, almeno in quello sciita.

Una tale considerazione potrebbe benissimo essere fatta anche in ambito cristiano e cattolico in particolare, senza alcuna sostanziale obiezione fondata sulla dottrina etica tradizionale:

ovviamente questo implica un giudizio di "morbosità" dello stato di transessuale, almeno finché questi non ottenga  il sesso fisico desiderato, ma non penso che un transessuale abbia nulla da ridire in proposito.

Edited by Mario1944
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