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[Film] Il fantasma


Rotwang

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Il fantasma è un film del 2000 di João Pedro Rodrigues.

Di giorno, il solitario e pensieroso Sergio, giovane netturbino omosessuale, lavora per le strade di Lisbona. È lui il fantasma a cui il titolo fa riferimento: indifferente a tutto, trascorre le sue giornate in affitto di una pensione, in compagnia del cane Lord. Di notte, intraprende un'odissea sempre più intensa di incontri sessuali estremi anonimi e casuali, vestito in latex. In poco tempo si fissa su un ragazzo sconosciuto, arriva anche a rapirlo, ma da cui è respinto senza speranze. La capitale portoghese appare irriconoscibile e cupa: una città percorsa instancabilmente dai netturbini, “fantasmi” che lavorano quando gli altri dormono e che frugano fra i rifiuti cercando scampoli di vita, e spesso di amore, di cui appropriarsi.

Edited by Rotwang
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MicFrequentFlyer

Un Portogallo davvero irriconoscibile, negli ambienti, nella fotografia, e (secondo me) nella caratterizzazione dei personaggi. Un film sull'alienazione che forse finisce per alienare lo spettatore stesso... Ma per certi versi e sotto certi aspetti, un film piuttosto onesto per quanto dark. Penso di averlo apprezzato di più quando il panorama di film LGBT ha cominciato a differenziarsi maggiormente.

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tipico esempio di masturbazione cerebrale finto intellettualoide.

lento, con topiche clamorose di script & montaggio, autoriferito..

insomma, un'orchite immonda, altamente dimenticabile

Edited by freedog
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E' stato un film notevole quando è uscito, forse ora rischia di apparire un po' datato, non so io non l'ho più rivisto dopo l'uscita in vhs
sarebbe interessante sapere che ne pensa Rui che adora questo regista

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Lo vidi molti anni fa e ricordo bene che mi disturbò parecchio, soprattutto il finale. Come ha detto Mic, parla dell'alienazione di un essere umano, oppresso sessualmente e socialmente, che finisce per perdere ogni contatto personale con la realtà umana. Schiavo del suo lavoro , delle sue ossessioni sessuali insoddisfatte e delle sue paure (soprattutto dopo aver commesso un delitto), finisce per subire una metamorfosi, che lo riduce ad una impersonale e fantasmagorica entità che vaga tra i resti di una discarica, nascondendosi da tutta l'umanità. Qui c'è il Rodrigues più insolente e provocatorio, ma non meno disperato, urla contro a un tipo di struttura sociale che conosciamo bene. Non é una visione semplice, ma ha un impatto formale molto forte, é girato in pellicola e Rodrigues con il suo marito fotografo, ha studiato il modo per riprendere con meno luce possibile. Il film ha delle immagini  pazzesche. Alla sua uscita disertò le sale, ma una buona parte della critica lo accolse bene. Non credo che sia un film che possa invecchiare nel tempo, probabilmente fra trent'anni lo si vedrà come oggi vediamo L'eclisse di Michelangelo Antonioni o Jeanne Dielman di Chantal Akerman. Di sicuro non lascia indifferenti. Eh, no a me non é sembrato un film "finto intellettualoide", l'ho trovato onesto nei suoi eccessi, non ha la pretesa di strizzare l'occhio a nessuno. É un film di una brutalità unica. 

Edited by Rui
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  • 3 months later...

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