Jump to content

Storia del CO


Nichilista92

Recommended Posts

Il CO è un processo, spesso per tappe, che coinvolge le persone che ci circondano in modo diretto ed indiretto.
Il grado di difficoltà del CO per me è stato direttamente proporzionale al legame affettivo che avevo con la persona (perché nella mia testa, la paura più recondita era quella del rifiuto), ma partiamo dal PRINCIPIO ovvero con il primo CO, quello con me stesso!

Ho iniziato a pensare alla mia sessualità verso i 14/15 tenendo sempre denutrito il mio lato sessuale, con tutte le fasi annesse:

-Negazione: mi masturbo pensando a uomini ma non è omosessualità

-Illusione: se penso agli uomini qualcosa deve esserci, forse è una fase

-Compromesso: ok, qualcosa ci deve essere, forse ma dico forse sono bisessuale, ma non importa perché tanto passerà e se non passa mi sposerò con una donna visto che il pisello mi si alza anche se penso a loro (dopo 2 ore di seghe si sarebbe alzato anche se pensavo ad un cammello)

-Ammissione: ok io sono io e seguo il mio cuore.

Nella fase del compromesso, mi ero giurato che appena patentato (a 18 anni) avrei preso la macchina e con l'aiuto di quei pochi mezzi che conoscevo (badoo) avrei provato in una safe zone il PENE!

Dopo un po di incontri ho trovato quello giusto sia perché interessante (un buon cervello) e poi per fortuna anche perché scoprii che aveva un pene enorme (mamma mia come sei volgare Nichilista...lo so, scusate).

Naturalmente continuavano i mordi e fuggi finché non ho conosciuto per caso uno stabilimento balneare gestito da una coppia gay e quindi ho fatto amicizia con loro e con la loro comitiva. 

Il mio secondo CO è stato ovviamente con loro, ora dopo averlo fatto a me, ad amici gay, toccava ai straight people.

Ho cominciato con la cugina, poi mia sorella (e così mi avvicino al nucleo famigliare) che pensava scherzassi visto che tra i tanti difetti sono pure un burlone...Infine madre, padre, amici e per concludere a mia nonna.

Alcuni hanno pianto, altri hanno avuto bisogno di tempo ma non ho avuto reazioni di violenza o negazione totale e quindi mi ritengo fortunato visto che vivo in Italia e ne sentivo di tutti i colori per il CO.


Nulla è cambiato (fuori) se non dentro di me, perché ogni volta stavo meglio e con una boccata di ossigeno in più.
Sarà dura, sarà struggente ma il CO porta sempre vittoria in ogni caso, dentro di voi in primis, e se siete fortunati anche intorno.

Un bacione a tutti!

 

PS Ho scritto di corsa quindi tralasciando molto...Ma  se avete domande più specifiche chiedete pure che non ho peli sulla lingua (cioè non quelli miei).

Edited by Nichilista92
Link to comment
Share on other sites

complimenti per il coraggio! 

posso farti una domanda..?

leggendo il tuo racconto , non hai mai accennato a dei sentimenti verso i ragazzi. Sembra soltanto una questione di sesso, questa è la mia impressione. Non hai mai detto ''mi sono innamorato di un ragazzo!''. perché speso questo è segnale dell'omosessualità. Non tanto il fatto che ci si masturba pensando a ragazzi (sì, anche quello, ma a mio avviso, nella fase in cui ancora non si consce il sesso, perché si è troppo piccoli , i maschi ci appaiono protettivi e desiderabili per una relazione, a differenza delle ragazze)....

Come mai? 

Link to comment
Share on other sites

Marco7, faccio l'università e non ho fatto mai mistero della mia condizione ed anzi ci gioco e scherzo pure...
Nei luoghi di lavoro casual (quelli dove lavoro per arrotondare insomma) come ristoranti, hotel, o altro non mi è mai importato niente.

9 hours ago, marco7 said:

Nell'ambiente scolastico o lavorativo che frequenti pensi pure di fare CO o meglio evitare ?

Nel mio luogo di lavoro universitario (l'ospedale)  ci sono delle dinamiche particolari, e preferisco un certo genere di distacco visto la forte componente psicologica/emotiva e fisica nella professione infermieristica.

Non condivido molto in generale e cerco di avere legami amicali fuori da quell'ambiente. Poi quelle poche amicizie create, rendono d'obbligo la mia onestà perché non troverei senso nel nascondere una cosa a persone che deliberatamente ho deciso di vedere fuori dal luogo di lavoro.

Ti ripeto, negli ambienti ospedalieri è un po' tutto tabù (almeno nella mai realtà): l'ateismo, la sessualità, l'uso o l'abuso di sostanze...C'è ma non se ne parla.

2 hours ago, Olimpo said:

complimenti per il coraggio! 

posso farti una domanda..?

leggendo il tuo racconto , non hai mai accennato a dei sentimenti verso i ragazzi. Sembra soltanto una questione di sesso, questa è la mia impressione. Non hai mai detto ''mi sono innamorato di un ragazzo!''. perché speso questo è segnale dell'omosessualità. Non tanto il fatto che ci si masturba pensando a ragazzi (sì, anche quello, ma a mio avviso, nella fase in cui ancora non si consce il sesso, perché si è troppo piccoli , i maschi ci appaiono protettivi e desiderabili per una relazione, a differenza delle ragazze)....

Come mai? 

A livello inconscio penso che abbia instaurato un meccanismo difensivo (dannoso) che mi dice "se non ami non rischierai mai di essere tradito" (parlo del tradimento inteso come delusione, amore non corrisposto). 

Nonostante il primo passo è ammetterlo, questo non basta e ci sto lavorando per smussare questo lato di me che di sicuro non ho scelto volontariamente.

L'innamoramento da farfalle nello stomaco e perdita di raziocinio non l'ho mai ancora provata perché da ragazzino mi sono sempre castrato e controllato negli slanci affettivi (penso derivi dal tipo di educazione che ho ricevuto).

Un ragazzo lo amo, è il mio attuale compagno, ma non mi appare protettivo, ansi sono io la figura protettiva :D (spero stia in buone mani) :D...Ma penso non sia lo stesso significato di amore che intendi tu nella domanda.

Link to comment
Share on other sites

10 hours ago, Olimpo said:

''mi sono innamorato di un ragazzo!''. perché speso questo è segnale dell'omosessualità. Non tanto il fatto che ci si masturba pensando a ragazzi (sì, anche quello, ma a mio avviso, nella fase in cui ancora non si consce il sesso, perché si è troppo piccoli , i maschi ci appaiono protettivi e desiderabili per una relazione, a differenza delle ragazze)....

La frase in grassetto. In base a ciò che scrivi, chiunque fa solo sesso o prova attrazione sessuale verso un maschio, e non si è mai innamorato, non è - per te - omosessuale. Mi pare ovviamente una posizione insostenibile: puoi dire che, in determinati casi, non si è ancora accettato totalmente o, in altri, che la sua giovane età non gli ha permesso ancora una tale esperienza, non che la sua attrazione - reale - non sia indice di per sé della sua omosessualità (o bisessualità). Poi, oh, ammetterai pure che un individuo non si innamori mai nella sua vita (ma immagino sia un accadimento piuttosto raro), ma non per questo si dovrebbe avere dubbi sul suo orientamento sessuale, ché le pulsioni sono quelle...

Il resto della frase e la domanda non l'ho proprio intesa invece: vorresti dire che durante l'età adolescenziale noi maschi saremmo portati a vedere i nostri simili come ''protettivi e desiderabili per una relazione''? Non mi torna.

Edited by Layer
Link to comment
Share on other sites

8 hours ago, Nichilista92 said:

L'innamoramento da farfalle nello stomaco e perdita di raziocinio non l'ho mai ancora provata perché da ragazzino mi sono sempre castrato e controllato negli slanci affettivi (penso derivi dal tipo di educazione che ho ricevuto).

.

beh non mi riferisco per forza all'amore nel senso di perdita di raziocinio e farfalle nello stomaco..

@Layer : prima della pubertà e della scoperta della sessualità , generalmente, c'è una fase in cui si comprende che si preferisce la compagnia di un maschio - senza che questo comporti attrazione fisica. Un po' come la bambina sogna il principe azzurro , pur non avendo la minima idea di come sia fatto un uomo nudo. L'omosessualità si può rivelare, anzi spesso si rivela, rima dell'età puberale, indagando i sogni, le fantasie, i desideri del bambino.

Perlomeno io l' ho vissuta così. Ovviamente non me ne rendevo conto, ne ero del tutto inconsapevole. E sotto sotto mi imponevo di pensare alle ragazze. 

Per me l'omosessualità , intesa come comportamento sessuale, non include per forza il coinvolgimento affettivo/innamoramento. Ma io sono dell'idea che l'omosessualità possa essere intesa nel suo senso più ampio di ''desiderio di costruire una relazione con un uomo''. E' il sens che io , personalmente , le ho dato, e che ritengo anche più autentico, perché quando penso a molti che vivono l'omosessualità in modo puramente fisico sinceramente vado in confusione.

dovremmo includere, nella categoria, anche quelli che fanno sesso con altri uomini in prigione, in assenza di donne.

il sesso omosessuale è spesso praticato anche da eterosessuali (succedeva anche il contrario fino a poco tempo fa, quando gli omosessuali si reprimevano e si costringevano a matrimoni riparatori)

Capisci che è un criterio un po' limitativo? 

Edited by Olimpo
Link to comment
Share on other sites

42 minutes ago, Olimpo said:

prima della pubertà e della scoperta della sessualità , generalmente, c'è una fase in cui si comprende che si preferisce la compagnia di un maschio - senza che questo comporti attrazione fisica. Un po' come la bambina sogna il principe azzurro , pur non avendo la minima idea di come sia fatto un uomo nudo.

Ammesso sempre che non sia dovuto all'educazione di genere, mi pare questo un comportamento ''spontaneo'' anche nel mondo femminile (per cui le bambine fanno gruppetto con altre bambine). Non vedo il collegamento con la figura del ''principe azzurro''.

Tra altro, anche nell'età adulta - nella maggior parte dei casi - mi pare si preferisca comunque il proprio sesso per instaurare dei rapporti di amicizia (gli omosessuali certo si possono discostare più comunemente, rispetto alla media, da questo modo di fare, a causa dell'omofobia sociale e del cameratismo maschile, che di solito non crea un ambiente favorevole all'omosessuale maschio - per le ovvie insinuazioni, prese in giro ecc. a sfondo sessuale-omofobo). 

42 minutes ago, Olimpo said:

Ma io sono dell'idea che l'omosessualità possa essere intesa nel suo senso più ampio di ''desiderio di costruire una relazione con un uomo''. E' il sens che io , personalmente , le ho dato, e che ritengo anche più autentico, perché quando penso a molti che vivono l'omosessualità in modo puramente fisico sinceramente vado in confusione.

Se noi stiamo parlando dell'omosessualità come orientamento sessuale, e non come identità culturale, l'attrazione/eccitazione è un parametro fondamentale. Poi, ritengo ci si possa fermare a considerare entrambe le cose (desiderio sessuale e propensione a costruire un legame amoroso) come un tutt'uno inscindibile (in un individuo accettato), senza ricercarne una definizione di autenticità.

42 minutes ago, Olimpo said:

dovremmo includere, nella categoria, anche quelli che fanno sesso con altri uomini in prigione, in assenza di donne.

Invero, non mi pare che siano documentati poi così tanti casi. Per altro, considerando il tasso di omofobia presenti in certi contesti, non mi sorprenderebbe sapere che questi detenuti sono i soliti omosessuali o bisessuali repressi...

42 minutes ago, Olimpo said:

il sesso omosessuale è spesso praticato anche da eterosessuali (succedeva anche il contrario fino a poco tempo fa, quando gli omosessuali si reprimevano e si costringevano a matrimoni riparatori)

Se un etero pratica sesso omosessuale per più di una volta, quantomeno è categorizzabile come bisessuale o...  ginandromorfofilo (questa parola l'abbiamo imparata da Hinzo :sisi: ).

Immagino poi non sia molto difficile per un omosessuale represso e per lo più attivo fare sesso con una donna, immaginando un uomo. Il punto è se questi sarà soddisfatto e se a lungo andare la situazione sia sostenibile, anche a livello di coppia (le storie di donne che si sposano uomini gay di solito finiscono male o, nel migliori dei casi e in un lontano passato, in una vita di coppia monotona...). Come detto, le pulsioni son quelle - puoi fingere di far sesso con una donna, ma il tuo orientamento sessuale non cambia per questo.

Edited by Layer
Link to comment
Share on other sites

Sono d'accordo sul fatto che la definizione di ruoli sociali di genere si propone nell'infanzia attraverso la distinzione maschi-femmine, per cui l'amicizia maschile non è una prerogativa solo omosessuale

Certamente si propone alle femmine un immaginario pre-eterosessuale in cui la bambina non è incoraggiata a scoprirsi lesbica, perchè nel gioco fra femmine si evoca una maschio idealizzato, che peraltro serve a determinare una latente rivalità femminile, mentre nei giochi fra maschi non c'è una evocazione del femminile, anzi si promuove una certa misoginia.

L'amicizia fra maschi quindi non viene vista con discredito, anzi è promossa ed incoraggiata, purchè ovviamente non traspaia da essa un sintomo di inversione sessuale, o di effeminatezza, che potrebbe costituire una sorta di "fantasma" di una possibile-potenziale omosessualità.

La domanda che dovremmo porci e che - ovviamente - si rivolge alla stragrande maggioranza dei maschietti, che non mostrano caratteristiche tipizzate dalla società, come inversione sessuale o come effeminatezza, è come questa amicizia fra maschi debba atteggiarsi in positivo.

Io direi che si possa ipotizzare che debba atteggiarsi in senso "paritario",  si incoraggia il cameratismo maschile ( che come si capirà io contrapporrei alla rivalità femminile: divide et impera ) che può consentire un leader ( il più grande, il più carismatico etc ) a condizione che sia funzionale a mantenere coeso il gruppo.

Un omosessuale potrà proiettare a posteriori su questo specifico ragazzo un desiderio omoerotico, ma qui entrano in ballo altri fattori.

Come sappiamo la differenza di status, età, rango sociale, legittima i desideri omoerotici passivi -mentre e forse proprio perchè- il cameratismo li delegittima.

Quindi è chiaro che il gioco si complica, l'identità omosessuale moderna per risolvere questo problema ( non indifferente ) si inventa il concetto di "ruolo sessuale" : perchè possa esistere una coppia conforme alle norme di genere e paritaria gli omosessuali devono tendenzialmente sostituire alle differenze di status, le differenze di ruolo sessuale.

Sono le differenze di ruolo sessuale a garantire la reciprocità nel desiderio e nel piacere sessuale ( cosa che per secoli nella cd sodomia era come minimo revocato in dubbio per uno dei due partner o entrambi )

Edited by Hinzelmann
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...