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Se le macchine imparano, anche noi dobbiamo farlo


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Le tecniche di machine learning permettono di ottenere sempre maggiori informazioni grazie al raccoglimento di grandi quantità di dati (i cosiddetti big data). Queste tecniche permettono anche di prevedere quali contenuti possano essere più efficaci per certi utenti, piuttosto che per altri (un pochino come le pubblicità mirate, i consigli di Netflix o Amazon, le offerte di viaggi, eccetera). Ci sono, come in tutte le cose, implicazioni normativamente positive e negative. Quello che è certo è che in modo crescente l'utente deve essere sofisticato, ossia in grado di decidere quali informazioni ritenere di valore, e in che modo valutare ciò che gli viene mostrato (particolarmente in ambito politico). Questo per esempio il caso di pagine mirate per utenti LGBT durante le passate presidenziali:

https://www.advocate.com/politics/2017/11/02/russian-bought-ads-targeted-lgbt-facebook-users

Non sempre il modo in cui gli utenti vengono influenzati è attraverso "fake news" facili da controllare. In vista delle future politiche, vale la pena pensarci un po' e magari aiutare chi ci circonda a non farsi influenzare in maniera subdola.

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11 hours ago, MicFrequentFlyer said:

Non sempre il modo in cui gli utenti vengono influenzati è attraverso "fake news" facili da controllare. In vista delle future politiche, vale la pena pensarci un po' e magari aiutare chi ci circonda a non farsi influenzare in maniera subdola.

Questo vale per chi è nella ''zona grigia'', per lo più. Chi leggerà delle fake news che confermeranno il suo pregiudizio su un dato argomento sarà difficile da smuovere. Anzi, pare che la discussione porti a una cristallizzazione ulteriore delle posizioni.

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MicFrequentFlyer

@Layer  il problema è che io posso anche influenzarti mostrandoti notizie reali. Questo è il caso di cui sopra... Cioè io posso creare algoritmi che ti mostrino le divisioni del centro-sinistra per spingerti a percepire la sua instabilità (mentre magari ti nascondo certe notizie su altri movimenti politici, per evitare che tu ti formi delle idee politiche a essi avverse). Questa è l'influenza preoccupante. Si tratta dell'influenzare come nella scelta di un film su Netflix, ma per scelte politiche. Il problema è che in questo caso ci vuole ancora più sofisticazione per resistere all'influenza, perchè è necessario che il singolo cittadino legga più notizie, da più fonti, di propria iniziativa (e non cliccando su un banner)... Mentre invece, le fake news possono essere controbilanciate anche utilizzando proprio machine learning per il fact checking.

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Uhm... Mi sembra tu faccia un bel guazzabuglio: dove parlano di pubblicità mirate alla comunità LGBT si riferiscono al loro contenuto, non che chi le ha comprate ha scelto di mostrarle solo alla comunità (almeno per ora non si può fare). Ciò che fanno Facebook e gli altri grandi servizi di advertising è cercare di mostrare a ogni utente quelle pubblicità sui, in base ai loro algoritmi, è più probabile che clicchi: poiché guadagnano sui click, cercano ovviamente di massimizzarli.

È anche noto come molti degli autori delle notizie false che sono circolate rampanti nelle ultime elezioni americani lo abbiano fatto per mero click-baiting (= soldi) e come siano gli utenti i principali diffusori di queste notizie manipolatorie.

Il tema è ampiamente esagerato da qualcuno: un conto è profilare le persone, un conto è dire che, grazie a questa profilazione, si è in grado di modificare il comportamento su larga scala. Che poi la profilazione di Facebook non è così perfetta; vi potete divertire a scoprire tutti gli interessi che non sapevate di avere su questa pagina: https://www.facebook.com/ads/preferences

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MicFrequentFlyer
3 hours ago, paperino said:

Uhm... Mi sembra tu faccia un bel guazzabuglio: dove parlano di pubblicità mirate alla comunità LGBT si riferiscono al loro contenuto, non che chi le ha comprate ha scelto di mostrarle solo alla comunità (almeno per ora non si può fare). Ciò che fanno Facebook e gli altri grandi servizi di advertising è cercare di mostrare a ogni utente quelle pubblicità sui, in base ai loro algoritmi, è più probabile che clicchi: poiché guadagnano sui click, cercano ovviamente di massimizzarli.

Dove ho detto una cosa diversa? Io ho semplicemente mostrato un articolo di interesse per il forum (si pone l'accento sulla comunità LGBT). Questo articolo rende più chiaro, secondo me, che date le possibilità di mostrare contenuti mirati, una maggiore responsabilità ricade sull'utente per la propria informazione politica. Questo per dire che manipolazioni politiche non avvengono solo tramite notizie false, ma anche in modi più subdoli. Ti assicuro che in ambito si parla anche della creazione di campagne politiche mirate e personalizzate. 

3 hours ago, paperino said:

È anche noto come molti degli autori delle notizie false che sono circolate rampanti nelle ultime elezioni americani lo abbiano fatto per mero click-baiting (= soldi) e come siano gli utenti i principali diffusori di queste notizie manipolatorie.

Questo è assolutamente vero, ma secondo me poco correlato con la necessità di cercare di evitare manipolazioni politiche tramite web.

3 hours ago, paperino said:

Il tema è ampiamente esagerato da qualcuno: un conto è profilare le persone, un conto è dire che, grazie a questa profilazione, si è in grado di modificare il comportamento su larga scala. Che poi la profilazione di Facebook non è così perfetta; vi potete divertire a scoprire tutti gli interessi che non sapevate di avere su questa pagina: https://www.facebook.com/ads/preferences

 Il principio stesso degli algoritmi che vengono utilizzati è che imparano grazie all'immissione di nuovi dati. Non so se tu abbia una preparazione statistica, ma in caso lo scopo è quello di migliorare in modo automatizzato le statistiche di goodness of fit (per voler semplificare al massimo). Quello che in elezioni 2016 è stato già un effetto preoccupante... Può ampiamente peggiorare nelle elezioni future, quando una enorme quantità di nuovi dati si sommerà a quelli già esistenti (è un effetto fondamentalmente logaritmico ma siamo solo agli inizi). 

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