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I rossi mi danno subito alla testa


FreakyFred

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Prima volta in assoluto che uso questa sezione... Ieri sera ripensavo ad un aneddoto divertente della mia vita, uno di quello che piacciono tanto a @schopy, per esempio. Aneddoto vecchio assai, invero, parliamo di anni. Pensavo di raccontarlo. Ora, di solito quando racconto qualcosa di me altero alcuni dettagli non sostanziali (nomi, date, luoghi) per garantire anonimato totale di qualsiasi soggetto coinvolto.  Ma la sostanza non la cambio, racconto fatti autentici. Questa volta però, mentre cambiavo i soliti dettagli, mi son fatto tentare dall’immaginazione: ho deciso di provare a lasciar andare la fantasia e modificare la vicenda e i personaggi in modo radicale. Dunque il protagonista non sono più io, anche se il tipo mi somiglia un po' (o, potremmo dire, somiglia ad una versione antiquata di me), gli eventi sono modificati anche in punti chiave, le persone coinvolte non esistono e questa può essere ormai considerata una storia di fantasia vagamente ispirata a eventi reali. È venuta fuori una cosa tipo Inside Out. Credo che un pubblico gay ci si possa sintonizzare bene ?

I rossi mi danno subito alla testa

 “Cosa ti faccio?”

Il barista finalmente mi rivolge la parola. Ho questa abitudine, quando aspetto di essere servito, di mettermi lì davanti al bancone in posa quasi mimetizzata, come se fosse il barista a dovermi venire a cercare. Questo significa che spesso mi scavalcano in fila, ma prima o poi lui mi nota. Io noto lui: è alto, decisamente, bel fisico, sorriso come da contratto. Li scelgono così apposta, dopotutto. Me lo immagino un momento mentre glielo succhio per bene nella toilette. Nah, troppo figo per me, non me lo darebbe mai.

A dire il vero non liquiderei la possibilità tanto rapidamente; ne hai avuti anche di più fighi.

Ah, giusto, è il momento delle presentazioni. Questo qui sopra è Me Razionale. Saluta, Me Razionale!

Salve.

Me Razionale è un po’ il mio genio protettore, una specie di Super-Io molto più intelligente e posato di me. Mi aiuta a districarmi nella vita di tutti i giorni.

Lavoraccio che non dico. Ma oggi è mercoledì, c’è la serata gay al bar, quindi fra poco il mio protetto sarà alcolizzato e mi prenderò qualche ora di libertà.

Torno a concentrarmi sul barista. 0.4 secondi da quando mi ha chiesto cosa voglio, sinora; sono perfettamente in tempo per rispondere alla sua domanda.

“Un calice di vino.”

“Quale?”

Ecco, adesso devo far finta di capirne di vini. Me Razionale, tu ne sai qualcosa?

No, non ti sei mai preso la briga di studiare i vini. Stai sul vago. Siamo in Toscana, chiedi un Chianti, non puoi sbagliare. E speriamo che non domandi niente di più preciso.

Un rosso. Un Chianti, grazie.”

Senza troppe cerimonie mi riempie il bicchiere di un liquido rosso così scuro e denso che sembra sanguinaccio di maiale. Lo prendo e inizio a far ossigenare il vino con movimenti ondulatori e arie da gran cultore del genere; in realtà mi serve solo l’alcol per stordirmi, sai chi se ne fotte dei tannini o dei solfiti o quello che sono… ma ha indubbiamente un bell’aroma. Mi distrae una voce alla mia destra.

“Ehilà, ciao!”

Mi volto. Oddio, questo lo conosco. Omino magro, il doppio dei miei anni, poco più alto di me. Ci siamo già presentati almeno quattro volte, dunque non ho la più pallida idea del suo nome.

Non ti preoccupare, niente panico: non è necessario usare il suo nome per portare avanti la conversazione.

“Ehi! Ciao… ehm… Caro mio!”

“Come stai? Non ti s’è visto per qualche serata, tutto bene?”, mi fa.

A dire il vero ho passato le ultime due settimane a piagnucolare nel letto e fare facebook stalking al mio ex.

“Tutto ok, un po’ impegnato col lavoro.”

Sono al momento disoccupato e non do esami da nove mesi.

“Che hai preso?”, dice, facendo un cenno verso il calice che ho in mano.

“Oh, un rosso di qui. Sono andato sul classico. Sai, non è che ne capisca chissà ché di vini.”

“Ah, capisco perfettamente, neanch’io sono esperto”, dice lui; “ma c’è questo ragazzo che conosco, non so se ce l’hai presente… come si chiamava… Pippo, credo. Lui è molto appassionato di vini!”

Gelo.

Inizio a sudare freddo.

Pippo.

Tu lo conosci benissimo, Pippo, uomo-magro-con-cui-ci-siamo-presentati-quattro-volte-ma-di-cui-non-so-il-nome. Ti ci ho visto parlare varie volte. Siete andati nella stessa comitiva al grande evento della settimana scorsa, il ‘Pic-Nic Frocio di Primavera’. E siete amici su facebook. E lo segui su Instagram. Mi vuoi dire che ti sfuggiva il nome, e che lo hai tirato fuori adesso per caso per parlare di vino!?

È una scusa, anche abbastanza imbranata; vuole che tu gli parli della storia con Pippo. Ma non vuole chiedertelo direttamente, così fa lo gno…

Grazie mille, Me Razionale, ci arrivavo pure da solo a questo. Ma che ne sa, questo qui, di quello che è successo fra me e Pippo?

Gliel’ha detto Pippo. A meno che non sia stata tua madre, anche lei lo sapeva, ma tua madre credo non frequenti la scena gay toscana. Per quanto ce la vedrei al Pic-Nic Frocio di Primavera, ci sono delle lesbiche simpatiche con cui fare amicizia.

Gliene ha parlato Pippo. Santo cielo quanto è impedito quel ragazzo, ma come faceva a piacermi uno così ritardato? Se l’ha detto perfino a questo esimio signor nessuno, vuol dire che deve averci tipo tenuto una conferenza stampa, sull’argomento. Ma perché cazzo è andato a ciarlare in giro di quello che è successo fra noi?!

È… diciamo… inesperto, lo sai...

Senti, ‘inesperto’ è “scusa, ho messo troppi denti quando ti ho fatto il pompino”. “Scusa, ti ho illuso e fatto credere che ci fosse qualcosa fra noi con paroline dolci e carezzine e leccate alla cappella e poi ti ho detto che l’ho fatto, expressis verbis, solo perché mi facevi pena, ti ho piantato lì in lacrime e letteralmente a terra senza battere neanche ciglio e come se non bastasse sono andato pure a fare della cosa oggetto di dibattito pubblico” rientra nella fattispecie di ‘idiota completo’, non di ‘inesperto’.

Concordo che forse qui il termine ‘idiota’ sia più calzante.

Sì, ma ora che faccio? Questo qui vuole dettagli, vorrà sapere la mia parte della storia. Ma perché mai?

La curiosità è motore della ricerca di conoscenza fra gli uomini; è alla base della scienza e della filosofia, e come tale è un nobile istinto. Inoltre il pettegolezzo è indubbiamente divertente, tutti lo fanno.

Ma non è vero, io non spettegolo mai.

Però ascolti gli altri mentre lo fanno…

Sei ingiusto con me. Quello non è mica per divertimento, lo sai. Lo faccio solo per raccogliere informazioni sulle persone e scoprire le loro debolezze psicologiche, in modo da imparare il modo migliore per umiliarli e annientarli se diventasse necessario. Non è pettegolezzo, il mio, è spionaggio preventivo.

Quello che sia… Comunque vorrei farti notare che sono passati 0.4 secondi da quando il tuo sistema nervoso ha registrato la frase di ‘sto tizio, e dovremmo cominciare a formulare una risposta adeguata a questa nuova sfida. E cerca di non sudare tanto, che non so te ma io sto ancora facendo un pensierino sul barista e non vorrei che le ascelle pezzate ci rovinassero tutto.

Va bene. Se ci tiene a sapere dettagli, gli racconto tutto la storia e gli dico che Pippo è un grande stronzo.

NO!

Eh? Perché no?

Perché abbiamo concordato che non è stronzo, bensì inesperto.

Io pensavo ci fossimo accordati su ‘idiota’.

Sì, ma comunque ‘idiota’ non è ‘stronzo’. In un certo senso è peggio, però resterebbe inesatta come denotazione.

Allora gli racconto la mia parte e gli spiego che Pippo è un idiota.

NO!

Ma come? Perché no?

Ma quante volte lo dobbiamo fare questo discorso? Ricapitoliamo: cosa pensiamo noi di quelli che parlano male degli altri quando non sono presenti?

Uff. Che sono viscidi e vigliacchi.

Bravo. Quindi noi quando parliamo di persone assenti che diciamo…?

… Solo cose buone…

Esattamente, e anche se loro parlano male di noi, non parliamo male di loro. E perché questo?

… Perché siamo migliori di loro…

E perché siamo migliori di loro…?

… Perché sappiamo portare il cappello?

Perché siamo sangue blu, ricordi? SANGUE BLU!

Ma tu ci credi davvero a sta cacata che discendiamo dal Principe di Salcazzodove?

Ovviamente no, ci crede solo nonna Ada a quello. Ma noi siamo sangue blu dentro, spiritualmente. Siamo nobili d’animo!

Sì, ok, però c’è anche l’altra regola che abbiamo deciso. Se ci chiedono un parere su una persona, diamo un parere schietto. Quindi devo dirgli che Pippo è un idiota.

Senti, non cercare cavilli, lui non ti ha chiesto “che ne pensi di Pippo?”, ha fatto un’allusione con cui ti vorrebbe spingere a parlarne tu. La regola non si applica in questi casi. Abbiamo già della giurisprudenza a riguardo, ricordi il caso Noi VS la maestra d’Italiano in quarta elementare, o Noi VS il cubista del ‘Loft’ tre anni fa?

Quello stupido cubista. Credeva di essere figo solo perché aveva folle adoranti che pagavano per guardargli il culo.

Comunque spero di essermi spiegato. La regola non si applica qui. Se non ne sei convinto possiamo sottoporre la faccenda all’Ufficio Etica Personale e rimetterci al loro giudizio, ma lo sai come sono quelli lì, sono pieni di lavoro, poi è una lungaggine pazzesca e finisce che se ne vanno due secondi interi prima di avere un responso.

No, per carità, lasciamoli stare quelli… Piuttosto, e se lui me lo chiede esplicitamente, il parere su Pippo?

Se te lo chiede, Dio abbia pietà della sua anima e di quella di Pippo, ma per ora non puoi parlarne male. E per inciso siamo già a 0.7 secondi.

Quindi che faccio? Ne parlo bene?

Se hai abbastanza fantasia da trovare qualcosa di buono da dire su Pippo...

Mi frugo nella mente. No, non c’è niente. Onestamente anche i suoi gusti in fatto di vino facevano cacare, per come la vedo io; mi fece spendere trenta euro per una bottiglia di una roba che per quanto mi riguarda era piscio di cane. E i pompini proprio non li sapeva fare. Aveva dei bei capelli ramati, quello sì, ma siamo molto lontani da qualcosa che possa tenere in piedi una conversazione.

Insomma non devo parlarne.

Mi pare l’unica opzione.

Va bene, gli dico che non lo conosco.

Stai scherzando?! Ma se siete amici su facebook!

Ho ottocento amici su facebook. Ne conoscerò venti.

Ci hai fatto un flame di sei pagine con Pippo, su facebook, sotto quel post da SophiaPhilo.com

Ma dai, aveva detto che l’ermeneutica di Husserl è una negazione dell’oggetto! Chiunque avrebbe risposto a una provocazione così sfacciata!

Ve ne siete andati a casa a braccetto tutte le sere per otto settimane, siete venuti al party di Natale insieme, hai messo like a tutte le sue foto su facebook…

Mi piaceva l’uso dell’illuminazione; poteva anche non averle fatte lui, per quanto ne so.

Hai messo like anche a quelle in cui ha indosso la giacca! Quella a quadri arancioni! Nemmeno sua madre ha messo mi piace a quelle foto!

Oddio, è vero, la giacca… dovrebbero gettarlo in gattabuia solo per indossare quella giacca. Ma come si fa? L’esistenza di quella giacca secondo me prova l’inesistenza di Dio.

Ecco, tu hai messo mi piace alla giacca a quadri arancioni di Pippo. È un atto che non ammette perdono né oblio, sarà ricordato per sempre, non potrai mai più fingere dopo aver messo like a quelle foto. I tuoi figli… ok, no, diciamo i figli di tua sorella e i figli dei suoi figli e i figli dei suoi figli dei suoi figli ti ricorderanno come ‘quello che mise mi piace alle foto di Pippo con la giacca a quadri arancioni’…

Be’, potevano sempre essere dei like ironici…

Ok, sei testardo. Allora mi costringi alle maniere forti. Mi costringi a ricordarti anche di quell’orribile poesia da diabete che hai pubblicato in bacheca, con la sottilissima dedica: ‘al dolce P., il mio Piccolo Sole’.

Eh no, adesso sei scorretto! S’era detto che del ‘Piccolo Sole’ non avremmo mai più parlato!

Ah no? Allora forse preferisci che parliamo… della CROSTATA AI LAMPONI?!

NO! TUTTO, MA LA CROSTATA AI LAMPONI NO! Va bene! Ok! Ho capito! Facciamo una cosa così: gli dico “non ho voglia di parlare di Pippo, è una faccenda personale”.

Sì, certo, successo assicurato. Psicologia elementare: se fai una cosa del genere dieci minuti e tutta la sala parlerà solo di te e Pippo. È la tipica strategia che si usa se si vuol far parlare di sé. Vorresti forse questo?

Ci penso un attimo.

Meeeeeh…

NO! Niente dubbi! Non lo vuoi! Perché siamo sangue blu, e fra i nostri valori c’è la discrezione!

Che palle essere sangue blu certe volte. Magari mi sarebbe piaciuto essere oggetto di pettegolezzo. E nel frattempo non ci siamo ancora decisi, e questo tizio sta aspettando risposta da 0.95 secondi. Guardalo, lì, così fiero della sua astuzia malvagia e delle sue provocazioni, che mi fissa con quegli occhietti maligni, in attesa di scorgere in me segni di cedimento emotivo…

Ma dai, non sono occhietti maligni. Guarda bene le pupille. Come sono?

Mh. Leggermente dilatate.

E questo cosa significa?

Sospiro dentro di me. Significa che è incuriosito da me.

Esatto. Vorrebbe capirti meglio.

Prima o poi ne faranno disciplina olimpica.

E io ci vedo anche, non so se concordi, una lievissima tensione sessuale.

Sì, potrebbe essere… Non ci scommetterei, però, la prossemica è ambigua.

Ora guarda la postura. Un po’ rigida. È teso perché si è già reso conto di aver fatto un intervento inopportuno e di star facendo la figura della comare. Che fra parentesi non è troppo lontano dal vero.

Va bene, ho capito, tutto sommato è un bravo ragazzo. Questo esclude dalle opzioni anche tutte le possibili risposte sgarbate, tipo “fatti gli affari i tuoi”, “guarda che so dove abiti”, e simili. Siamo a corto di opzioni e di tempo.

Non disperare! Puoi sempre allontanarti dicendo che devi andare al bagno; trova una risposta abbastanza evasiva per prender tempo e poi è fatta.

Madonna mia, io speravo semplicemente di alcolizzarmi e rilassarmi un po’, ma chi lo pensava che dovevo gestire tutta questa storia? La vita non è mai avara di epiche sfide, per me.

Senti, vuoi che me ne occupi io direttamente? Mi dai carta bianca?

Va bene… Speravo che potessimo giungere ad una soluzione concertata, ma visto che sei incontentabile, rispondi tu.

Perfetto. Osserva e impara. A-hem:

“Be’, siamo nel cuore della Toscana. Ci sono tanti appassionati di vino da queste parti.”

E prendo un piccolo sorso dal bicchiere, con studiata eleganza lo assaporo prima di deglutirlo. Sembro proprio il Principe di Salcazzodove.

Gioco, partita, incontro.

Sei un grande.

Lo so.

Il tipo rimane silenzioso, starà valutando la prossima battuta. Lascerò passare qualche secondo e poi me ne vado in bagno.

Me Razionale, cosa farei senza di te?

Lo scopriremo a breve. Adesso vorrei andare a riposarmi, posso lasciarti solo? Sei in controllo della situazione?

Sì, sì, assolutamente, da qui è tutto in discesa.

Bene, se serve chiamami, ma preferirei non lo facessi che vorrei essere in forma per l’esame di martedì. Goditi la serata.

Me Razionale se ne va.

Senza pensarci su troppo, mi scolo il calice di vino in un solo lungo sorso senza sentire manco il sapore; da intenditore, insomma. Poi lo poso sul bancone e dico al tizio:

“Scusami un momento adesso, dovrei andare in bagno.”

“Ah, certo, figurati”, risponde lui.

Faccio per allontanarmi. Ma mi fermo nell’atto. Torno indietro, mi rivolgo al tipo e gli faccio:

“Senti, tu… ma come ti chiami?”

Il tipo pare un po’ colto alla sprovvista.

“Gianmarco, non ricordi…?”

“Sì, ok, Gianmarco. Comunque, quando vedi quel grandissimo troione di Pippo, digli che può succhiarmi il cazzo quando vuole, ma che spero per allora abbia imparato almeno a fare una pompa come si deve. Dopo che si sarà gustato tutte le nerchie della città dovrebbe almeno avere scoperto che non si usano i denti.”

Il tipo mi guarda con due occhi tondi come monete e la bocca un po’ aperta.

“Bene, ciao, Gianfranco, ci vediamo in giro.”

Poi lo ignoro e mi rivolgo al barista.

“Ehi, tu!”

Lui si gira verso di me. Lo indico, poi indico me stesso, e gli dico:

“Tu. Io. Dopo”, e mimo una fellatio.

Non aspetto risposta e mi dirigo alla toilette, perdendomi probabilmente un’espressione facciale deliziosa e tutta da studiare.

MACCHECCAZZOFAI?! Mi sono allontanato un secondo, un secondo, e ci siamo giocati sia Gianmarco che il barista!

Senti, sono ubriaco, ok? Questo significa che non sono da biasimare anche se mi comporto da patetico stronzo.

Ma quale ubriaco e ubriaco, hai bevuto un bicchiere solo!

Sorrido fra me e me.

Be’, lo sai… i rossi mi danno subito alla testa.

 

 

 

 

 

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Decisamente interessante e originale.

Negli scritti non apprezzo particolarmente l'uso della forma presente ma vista l'impostazione direi che in questo caso ci sta.

Bel lavoro :)

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Sì sì, è un aneddoto che si presta bene ad essere drammatizzato, un po' alleniano come piace a noi.

Non posso che apprezzare le battute di chiusura al gay impiccione e al barista, quando la faccenda si fa troppo cerebrale va spaccata coll'accetta :D

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4 hours ago, faby91 said:

Negli scritti non apprezzo particolarmente l'uso della forma presente

Sì, di solito fa cacare mattoni anche a me, ma in certi casi ha i suoi utilizzi :)

4 hours ago, schopy said:

Non posso che apprezzare le battute di chiusura al gay impiccione e al barista, quando la faccenda si fa troppo cerebrale va spaccata coll'accetta

Nella realtà trionfarono eleganza e impassibilità u_u

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  • 2 years later...

Ragazzi, ecco il sequel. Ero particolarmente ispirato, stasera xD

 

 

23:30 - cucina lurida. 

 

Rapporto missione?

Gli ho offerto un tea. Stiamo chiacchierando. 

Bene. Sembrerebbe tutto da programma. 

Assolutamente. 

Le battute le capisce?

Ha capito quella sul Calippo.

Quella sul Calippo la capiscono tutti. Altro?

Ho provato quella del gatto castrato e dell'escort, però un pochino l'ho dovuto aiutare.

Deludente.  

Be', è complicata, dai! Funziona su tre piani, perché c'è da un lato l'associazione...

Ma che fai, la spieghi a me!? L'ho inventata io quella del gatto castrato e dell'escort!

Sì vabbe' non t'incazzare però. 

Comunque dai, in effetti è complessa, quella parte con il budino dà spesso difficoltà. Diamogli una possibilità comunque. È carino mi pare, no?

Sì, dai. Cioè, non è un lap-dancer come l'altro, però ci sta.

Allora procediamo.

Certo se lo paragoniamo a MrStronz...

Abbiamo detto che non paragoniamo più nessuno a MrStronz!

Hai ragione, lasciamo perdere... Aspetta, aspetta, ci sono dei cambiamenti. Sta concludendo quel discorso noiosissimo sulle scarpe. Ha fatto un riferimento ad un ex... Mi sembra una buona occasione per capire un po' meglio che tipo di persona è. Un attimo che gli chiedo come mai è finita con lui.

NO FERM...!

"Ma come mai è finita con lui?"

Ma porco di un...

"Con Richard Von Kleine, intendi, da qui in poi RvK per comodità? Vuoi sapere come mai è finita con RvK nonostante fosse bello come un Dio, un atleta sessuale, un mago del pompino e avesse un dottorato in Astrofisica? Be', comincerei col dire che è una questione complessa che coinvolge molto i miei sentimenti."

Cazzo, mi sa che ho sbagliato.

Rapido, cambia argomento! Forse sei ancora in tempo a fermarl...!

"Il punto è che, vedi, io rispetto ad RvK avevo una visione più complessa. Il mio cuore aveva iniziato un percorso che conduceva dal vecchio me stesso al nuovo me stesso e da lì ad un futuro me stesso con una visione molto più a tutto tondo dei propri sentimenti. Vedi, io io io, me me me, miei sentimenti miei sentimenti, me, me, me, io, io, io io io io io io io io io io io io io. Me, me me me? Me! Io, io io. Cuore. Io io io amore, io io emozioni, me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me ..."

Santo cielo, dobbiamo fermarlo in qualche modo!

Non possiamo, è troppo tardi ormai. Stavo cercando di fermarti, ora dobbiamo sorbircela tutta.

Oh cielo. Vabbe', dai, non è così grave. A 'sto punto aspetta che metto il disco. 'Mh mh' oppure 'Certo, sì'?

Mi pare che è un po' che non mettiamo 'Be', capisco', no?

Hai ragione, un po' mi manca. Va bene, metto 'Be', capisco', allora.

"Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io Io ..."

"Be', capisco."

"Me io me, io io me, miei sentimenti mie emozioni miei sentimenti io io io me..."

"Be', capisco."

" Me me me me..."

"Be', capisco."

Questo mi pare un buon momento per parlare di quella questione della stima degli effetti marginali nei modelli non lineari.

Ancora pensi a quella roba?

Senti, ci abbiamo pubblicato, e secondo me è abbastanza discutibile porre l'intercetta uguale a zero.

Ne abbiamo già discusso: per cominciare nessuno lo sa come cazzo li abbiamo calcolati quei numeri, sei l'unico nel raggio di trecento chilometri che lo sappia fare. Secondo, sono solo sfumature di interpretazione dei margini predittivi.

Sì ma concordi che è diverso predire un nuovo cluster rispetto a predire nuovi elementi di un cluster che già c... scusa un momento, vediamo a che punto siamo:

"Me, e quindi me, insomma, me, me e poi me me me me me me me me..."

"Be', capisco."

Ok, ne abbiamo ancora per un po'. Dov'eravamo?

Le stime fatte tramite integrazione su ogni realizzazione degli effetti misti differiscono in maniera importante dal metodo dell'intercetta solo quando i coefficienti di correlazione intraclasse sono alti, lo sai bene.

Sì ma secondo me 0.005 un po' alto lo era. 

Ma stai scherzando? Ma le hai lette le linee guida o no? Finisci sempre col sopravvalutare la sovradispersione! Guarda i tuoi colleghi: gliene frega forse qualcosa della sovradispersione? No! E poi il P era altissimo, vorrei sapere chi diavolo contesterebbe i margini predittivi sulla base di un P al di sopra del 50%! Vorrei inoltre ricordarti che Smith e Lindergaard hanno fatto uno studio di simulazione molto esteso sull'integrazione degli effetti misti nei dati a cluster, e i loro dati indicano chiaramente che... UN MOMENTO ma che cazzo è successo?! Ma siete giù nudi?!

Ah... eh... sì, scusa. Nel frattempo ha finito quella storia lì e ha iniziato a fare la Maja desnuda, così ho pensato 'dai, step two'.

Ma non puoi pensare ai margini predittivi mentre fai sesso, ti distrarrai!

Ma figurati, riesco a pensarci anche mentre mi estraggono un dente e ragiono comunque benissimo.

No, intendo, ti distrarrai dal sesso!

Aaaah. Be', non me ne preoccuperei troppo. Questo sembra facile. Pare un po' di abbracciare un'asse da stiro.

Vabbe', allora me ne vado...

Ma no, dove vai?! E io che faccio da solo?!

... Godi?

Ma guarda la faccia che ha!

Carino.

Non dico quello, lo sai.

Ok, ok. Ha un'espressione un po' vacua.

È una limaccia con paresi facciale. 

Eddai, poverino...

Ma guardalo! C'ha il range di espressioni facciali di Seven of Nine! E per essere chiari, non mi riferisco a Seven of Nine breakout character dopo la trasformazione e dunque dotata di personalità, bensì Seven of Nine pre-trasformazione, quando è ancora parte della mente colletiva borg e parla usando il noi e...

Ho capito, ho capito, basta. È un pochino difficile 'leggere' cosa sente questo tipo.

No, è proprio un essere privo di sentimenti ed emozioni che mi sta succhiando via l'anima per nutrirsene.

Per ora ti sta succhiando un'altra cosa. 

La mia anima se ne va... ahhh aaaahhh... AAAAAHHHHHHHHHHHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOH!

Ma perché ho dovuto assistere a tutta la scena?

LUNGO SOSPIRO.

Vabbe', suppongo adesso ti servirà aiuto per liberarten...

In realtà se n' già andato. Credo abbia scordato qui questo lucidalabbra. 

Potremmo disegnarci dei peni sullo specchio.

Ora mi sento uno schifo.

Be' dai ti sei svuotato e puoi segnare 'pompino con twink dai capelli rossi' sulle esperienze già fatte.

Mi sento uno schifo. Quest'esperienza ha fatto schifo. Lui faceva schifo. Io faccio schifo. Tutto fa schifo. Dov'è la gatta? Anzi, no, fa schifo anche lei. Giusto un po' meno perché non sa di fare schifo. Comunque fa schifo.

Quindi io me ne andrei...? 

Un momento, mi serve aiuto per fare questa ricerca su google su come costruire bombe artigianali.

Ok, in effetti forse è meglio che rimanga un altro po'. Perché non googliamo un video di cucina invece?

No, voglio le bombe artigianali. Quelle con l'uranio dentro per il massimo danno globale, vorrei che anche le generazioni successive nascessero deformi.

No guarda, ecco... scusa, prendo un attimo il comando... Ecco, guarda! Ganache al cioccolato bianco! Ti piace, eh?

Mmmmh... 

Ingolosisce!

La ganache si potrebbe avvelenare con una combinazione di semplici prodotti per la casa reperibili nei supermercati, causando così un decente numero di decessi...

Ehm... ok... senti, ma il tipo del video non ha appena fatto un errore lì?

Uh? Dove...? Oh, cazzo, è vero! Ha sbagliato la temperatura di due gradi!

Inaccettabile. 

Cazzo, sì! Aspetta che ora gli scrivo un lungo e documentato commento di critica per fargli vedere i suoi errori. Sono sicuro che dopo mi sarà molto grato e mi ringrazierà per averlo corretto. 

Allora posso andare, eh?

Eh? Sìsì, certo. "Caro mio, apprezzo molto che cerchi di dedicarti alla pasticceria e condividi le tue esperienze col mondo, ma anche l'impresa più generosa viene resa inutile da un approccio incompetente..."

Sì, ma scusa, non sarebbe il caso almeno di passarsi un asciugaman...?

Ssshhhh! Dopo. "...e il tuo approccio, amico mio, è da incompetente". 

 

 

 

Telegram

3:00 AM


@RossoTwink99

Ehi ciao

Guarda ti scrivo perché volevo spiegarti senza alcun rancore che nonostante sia stato bene con te, non ho interesse particolare a rivederci. Siccome non voglio che tu ne soffra minimamente, adesso ti ammorberò con un messaggio di 85 righe in cui ti spiego le ragioni. Penso che un buon punto di partenza sia io, quello che sento, le cose che provo, i miei sentimenti. Quindi dire che io io io, me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me me

 

HAI BLOCCATO QUESTO CONTATTO

 

 

Edited by FreakyFred
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  • 1 month later...
  • 2 years later...
FreakyFred

Giancarlo mescola pigramente nel suo mojito. Andrea parla, parla e parla. La ragazza lo ha tradito, apparentemente.

Dio, non ce la faccio più. 

Prima o poi la finirà.

Sì ma io penso mi sarò suicidato prima. 

Ne abbiamo viste di peggio in passato.

Sì ma dopo un po' queste cose si accumulano. Quanta roba inutile che sta dicendo. 

C'est la vie...

"Ma vi rendete conto? Io non le ho mai fatto mancare niente, mai!"

Non è vero affatto. La trascura da mesi, le ha anche dato buca sul viaggio in Sardegna.

Concordo.

Perché sta dicendo queste bugie? Lei non è qui e sappiamo tutti che non è vero, a chi sta mentendo?

Probabilmente gli servono per sé stesso. Le persone spesso hanno bisogno di raccontarsi qualche balla per sopravvivere, per non soffrire.

Ma io non ci riesco. 

No, è vero. Ma sono piccolezze, non ti ci concentrare troppo.

"E non ho mai pensato di tradirla, io sono uno fedele!"

Ma se quando l'ha conosciuta stava con Laura!

Ti ho detto di non fissartici.

Ma come non fissartici, 'sto stronzo si lamenta e cerca comprensione però nel frattempo ci abbotta di cazzate!

Ok, ti stai innervosendo. Credo sia meglio dirottare il discorso. 

Non posso dirottare il discorso, ci sta vomitando addosso i suoi problemi, impossibile dirottare in casi così. 

Sì, ma ti sta dando fastidio, devi sottrarti a questo.

Come faccio a sottrarmi? Fra l'altro questo imbecille ha la cazzo di fortuna di aver qualcuno e se la gioca in questo modo! Se io.. se io...

BASTA! Finiscila. Sai che non do spesso ordini, ma adesso lo faccio: allontanati subito con una scusa, vai in bagno.

Io... cazzo vorrei...

Smettila, così rischi che arrivi l'Altro!

Eh? Chi è l'Altro?

Quello che si finge me!

C'è qualcuno che si finge te?

Oh cielo... mi vuoi dire che non ti sei mai accorto di lui? Pensavi fossi io?

Oddio... a volte sei un po' diverso, lo ammetto, ma...

Ok, è più grave del previsto allora. Allontanati subito oppure lui...

"Non è stata sincera con me. Cioè, mi dà fastidio questo genere di cose. Io sono una persona onesta, trasparente, non è vero ragazzi?"

IO LO UCC...

?

Ci sei?

Sì sì, eccomi.

Che fine avevi fatto?

Mi sono allontanato un secondo.

Ok... dicevi di un Altro o qualcosa del genere?

Eh? Ah, sì, una funzione psicologica minore, è completamente sotto controllo. Di che si parlava?

Mi dicevi di allontanarmi, andare in bagno o cose così.

Ah, vero, sì. Dopo averci un po' pensato, credo che tu dovresti restare. I problemi bisogna affrontarli, non bisogna sfuggirne, no?

No, certo... Ma che dovrei farci?

Be', lui sta dicendo bugie... smascheralo. Fai cadere le sue difese. Colpiscilo dove è debole.

Non mi piace molto, come idea. Potrebbe arrabbiarsi.

Andiamo, sei la persona più intelligente della stanza, possiamo trovare un modo per farlo senza che nemmeno lui se ne accorga. 

È vero, ma non dicevi che le persone usano le bugie per difendersi? Se faccio come dici tu... non lo ferirò nei sentimenti?

Forse. Non che lui si stia facendo dei problemi a ferire te, però. Non se ne accorge nemmeno. Non sarebbe divertente essere tu a ferirlo, invece?

Sei diverso dalle altre volte.

Forse sto maturando?

No. Non sei tu. Chi sei?

Cavolo, smascherato subito. È davvero la tua specialità, questa storia del far cadere le maschere... Ok, suppongo dobbiamo fare la conoscenza, ormai. Non sono Te Razionale. Sono una funzione psicologica distinta, molto antica, nata e creata con lo scopo di difenderti dalle aggressioni, a qualunque costo. Servo a farti sopravvivere. Esisto sin dall'inizio ma normalmente non agisco così apertamente, solo nelle emergenze. Sono intervenuto perché sei sotto attacco, stai soffrendo, e io devo impedirlo. A qualunque costo.

Ma io non ti conosco. Se è così... perché non mi sono mai accorto di te? E perché hai finto di essere Me Razionale?

Io agisco in modo molto sottile ma potente. Vedi, essendo il mio compito difenderti a qualunque costo, sono autorizzato a fare cose che le altre funzioni non possono. Fingermi Te Razionale, per esempio, o perfino sopprimere del tutto le altre funzioni e agire da solo, quando sono abbastanza forte da farlo. Ti accorgi di me solo adesso perché, vedi, io sono come un muscolo: mi rafforzo quanto più mi si esercita. È così per tutte le funzioni. Te Razionale, per esempio, si nutre di ordine, armonia, stima. Io, invece, mi nutro di ferite, umiliazione, rifiuto, violenza, tutto ciò che può farti male, insomma. Intuirai che negli anni mi sono rafforzato molto e ora sono autorizzato a intervenire molto più esplicitamente di prima. 

Credo di capire. Ma dici che sono sotto attacco... perché? Andrea non ce l'ha con me.

Ti sta solo ricordando quanto profondamente tu sia inadeguato alla realtà che ti circonda. Andrea è un bugiardo. Quelli come lui prosperano nella società, ma nel farlo la inquinano di menzogne e sotterfugi e inganni, rendendola inabitabile per te. Quegli inquinanti che Andrea emette per te sono un veleno, che ti sta lentamente uccidendo. Sono chiamato a difenderti da questo attacco. A qualunque costo. Che non vi sia aperta malizia nelle azioni di Andrea, o che lui possa soffrire delle nostre contromisure, è irrilevante. Devo difenderti, e per difenderti dobbiamo colpirlo. E pesantemente, che non se ne rialzi più.

C'è qualcosa di... di sbagliato in quello che stai dicendo. Me Razionale non...

LUI NON È ADATTO A GESTIRE QUESTE COSE. Lui non capisce, si è formato insieme ai bugiardi, convive coi bugiardi, vorrebbe che tu ti adattassi a loro, vorrebbe che fossi tu stesso un bugiardo. Non ha veramente a cuore la tua difesa e il tuo benessere. Io sì, so cosa è necessario fare. Inoltre, quel damerino che insiste a ciarlare del giusto e dello sbagliato... ormai è debole come un leucemico. Non ti ha portato mai da nessuna parte. Io, invece... ricordi ogni tuo piccolo trionfo, ogni volta che hai risposto a tono, ogni volta che ti sei fatto valere, ogni volta che hai conquistato qualcosa nella vita... ero io. Sempre io. Sono la tua funzione più raffinata ed esercitata, io so come prendermi cura di te. E poi... non è quello che vuoi? Sei incazzato nero. Questo imbecille, questo emerito idiota, questo bugiardo ed ingrato, che a malapena ti conosce e non capisce niente ma chiede comprensione per sé, vuole gli occhi su di sé... Non vuoi fargli sentire un po' di dolore vero? Solo un piccolo assaggio. Farlo sentire nudo come te. Parlargli un linguaggio che perfino un imbecille ingrato come lui possa capire. 

Pensi... che starò meglio, dopo?

Difficile che tu stia peggio, no? Vediamo, come potremmo fare... è insicuro sul suo peso, giusto? MI fai fare una prova?

Ehm... ok?

Perfetto... Ahem:

"Andrea, scusa, ma questo tizio con cui dici che ti ha tradito, com'è fatto?"

"In che senso?"

"Fisicamente."

"Be', tipo un po' più alto di me, capelli scuri..."

"Ma tipo, ti pare uno che fa palestra?"

"Sì... penso di sì."

"Ah, ok."

Fatto.

Basta questo?

Sì. Basta. Guarda, è già ammutolito. Come ti senti, ora?

È sgradevole. Mi batte il cuore a un ritmo che non mi piace. Sembra sbagliato.

Però ora sta zitto.

Sì.

E questo come ti fa sentire?

Meglio.

Hai visto?

Non mi sembra giusto. Io non voglio ferire le persone, voglio solo che loro non feriscano me.

E io te l'ho garantito, non puoi avere l'una senza l'altra. Ti stava ferendo, ha smesso. Esisto per quello.

Ma non in quel modo!

Ah no? Preferisci fare da solo? O con l'aiuto del damerino, magari? Grandi risultati, quelli. Vogliamo parlare di due anni fa?

No, non mi piace parlarne.

Quello struggente addio... Ve la siete gestita tutta tu e il damerino, quella, non sono intervenuto affatto e si vede. Quali furono le ultime parole che dicesti? 'ti voglio bene'?

Smettila.

Oh, io me lo ricordo benissimo, come potrei dimenticare il più sontuoso buffet della decade? Quanto ho mangiato quel giorno... Ti ha strappato il cuore dal petto, lo ha masticato e risputato. Continui ancora a leccarti le ferite. E non sei riuscito manco a dirgli 'ti odio'. Perché senza il mio aiuto sei patetico, in balia di tutti quelli che vogliono usarti e ferirti e umiliarti

Smettila. 

Forse non è vero? Probabilmente in quel momento non lo sapevi ancora, ma già lo odiavi. E io lo sapevo prima di te, perché io so molte più cose di te, sono perfino più vecchio di te... ma tu non mi ascoltavi. Tu non hai quello che ti serve per difenderti dai bugiardi. O meglio, ce l'hai ma non lo sai usare. Io posso aiutarti. Per esempio.... non sarebbe divertente farlo soffrire? Lui e tuuuutti gli altri bugiardi del mondo. Giocare a parti invertite, per una volta. Li possiamo smascherare tutti. Li metteremo davanti ai loro fantasmi interiori e fuggiranno terrorizzati come davanti allo specchio di Fantàsia. Nessuno riesce a guardare sé stesso. Tu li costringi a farlo, perfino quando non vuoi... in effetti non hai davvero scelta, sei radioattivo per loro, tossico. Per questo non possono consumarti senza sentirsi male, non possono metabolizzarti, sei un veleno per loro e allora ti cacano via. E tu invece col mio aiuto userai questa capacità, invece di subirla, e li avvelenerai. E ogni bugiardo smascherato sarà un compimento morale, ti avvicinerà al mondo che tu desideri: un mondo in cui tutti sono come sono veramente. Un mondo senza menzogne. Un modo che ha un senso. Un mondo che ha un ordine. Che piacerebbe anche al damerino.

...

Potresti fare questo?

Io non ho i tuoi limiti, posso fare più o meno tutto.

Non puoi cambiare tutto il mondo. 

Individualmente no, ma ci sono forze spirituali molto potenti all'opera nel mondo in questo momento. Chi sarà in groppa a quella giusta dominerà per il prossimo millennio. Io faccio parte di una corrente che è cresciuta sempre più potente anno dopo anno. Una che si nutre d'ignavia e paura e odio, ma comunque una forza di equilibrio ed igiene... quella forza che possiamo chiamare "l'oscurità". Cavalchiamola, diventiamone parte e domineremo l'avvenire insieme a lei.

Quello che dici... se ti ascoltassi mi odierebbero tutti.

No, non lo faranno. Vedi, ti odiavano quando facevi gesti eclatanti ma innocui, quando fingevi soltanto di essere me e in realtà volevi solo attirare l'attenzione. Nessuno odia mai me, perché io agisco nel silenzio, eseguo la mia opera con eleganza ed efficienza e anonimato. Se non li avvertirai tu, non sapranno nemmeno che esisto, vedranno solo i risultati della mia opera.

Tu non sei normale. Sei pericoloso. Mostruoso, quasi.

Sì. Devo esserlo per poterti difendere. 

Ma io non voglio essere un mostro. Non è quello che desidero. 

So meglio di te cosa desideri. Ma io potrei darti perfino quello. Pensaci... quando hanno potuto scegliere fra te è un fidanzato fedifrago, una relazione tossica, un drogato, o perfino lo squallido nulla della propria stessa mancanza di senso, insomma, un mostro... cos'hanno sempre scelto? Oh, non rispondere, lo sappiamo entrambi: hanno scelto il mostro. Perfino quei tre gatti che hanno provato qualche sentimento per te lo hanno fatto solo perché li trattavi di merda, perché gli sembravi mostruoso. I mostri piacciono, i mostri governano il mondo e presto si prenderanno tutto, entreranno nelle case, rapiranno i bambini, svuoteranno casseforti e portafogli e cuori e anime. Sai cosa vogliono tutti, no? Qualcosa, o qualcuno, che possa distruggerli. Tu non ne sei capace, il damerino men che meno, ma io sì. Io gli piacerò perché posso fargli male, vedrai, se ne accorgeranno, sentiranno cosa posso fargli e li avrò tutti ai miei piedi.

Non... sarei in grado di fare come dici tu, seguire i tuoi consigli. Fa male, mi fa sentire male.

Posso farlo io, allora, basta che mi lasci il controllo. Andiamo, cos'hai da perdere ad ascoltarmi? Ti ha mica aiutato quell'altro? Sono tutto ciò che ti resta, l'unico che non ti ha mai tradito, su cui puoi sempre contare e potrai sempre contare.

Se accetto... io cosa controllerò?

Ci sono due o tre persone nella tua vita che non ti farebbero mai del male. Potrai interagire con loro. Di tutti gli altri mi occuperò io.

Così nessun altro mi vedrebbe. Mai più. Sarei scomparso.

Ti preoccupa tanto questo? Essere visto? Bah. Dipingi. Scrivi. Riversa te stesso lì. Qualcuno forse ti vedrà attraverso quelle lenti... Ah, voglio essere del tutto trasparente con te: ora ti sto chiedendo il permesso, ma la mia dieta ultimamente è... wow! Per capirci, sto diventando forte come un toro, non è lontano il momento in cui non avrò alcun bisogno di chiederti il permesso. Farò come pare a me, controllerò ogni cosa, dentro e fuori, e tu nemmeno te ne accorgerai. Perdonami, sai, ma è per il tuo bene, è necessario. Quindi la domanda è.... vogliamo una transizione pacifica, oppure attendiamo il prossimo buffet? Che ne dici?

 

 

 

 

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