Jump to content

I castrati.


DoctorNievski

Recommended Posts

Da anni mi capita di avere incursioni nella musica barocca, e di recente sono tornato sull'argomento riscoprendo la mia passione per la musica per castrati, cioè quella lunga tradizione dell'epoca barocca in cui - non essendo ammesse le donne tra i cantanti d'opera - i ruoli femminili erano interpretati dagli uomini che cantavano in un registro che spaziava dal soprano(rarissimamente) al contralto, soprattutto quest'ultimo che è più tipico dei bambini maschi prepuberi..età in cui all'epoca venivano sottoposti a castrazione proprio per bloccare l'azione degli ormoni sulla laringe.

Ora siamo meno barbari, e abbiamo i controtenori a cui non è richiesto sacrificar i gioielli di famiglia per fare certe cose.

Tra i più famosi c'è sicuramente Philippe Jarrousky, che ha un registro particolarmente acuto ed è uno degli artefici del ritorno in auge della musica barocca controtenorile da quando ha cantato le arie dell'omonimo film sulla vita di Farinelli. Personalmente, troppi abbellimenti e c'ha l'aria di chi "se la sente" XD

https://www.youtube.com/watch?v=HWD8d_YL30o

 

Meritano molto di più questi altri due, il primo che ha ormai una lunghissima carriera alle spalle, uno dei pochi tedeschi che pronuncia decentemente il latino. Anche lui ha un registro piuttosto acuto, e tecnicamente ineccepibile: Andrea Scholl.

 

https://www.youtube.com/watch?v=lIEIDYrPeAg

E ppoi c'è sto raggazzino qua, che mi fa impazzire e lo mando in loop da un po': registro più basso, ma precisissimo nei virtuosismi, e dei volumi incredibili: Jakub Josef Orlinski.



https://www.youtube.com/watch?v=yF4YXv6ZIuE


https://www.youtube.com/watch?v=yF4YXv6ZIuE


https://www.youtube.com/watch?v=5jDCE2_RAAE

https://www.youtube.com/watch?v=mnD9NsBdU7Q




ok lui in realtà è pure bono. Come direbbe una mia amica, "sa meritassi tutta" :wub:



Aggiungo in coda, che spulciando in giro mi sono reso conto che questo genere di musica è particolarmente popolare tra gli uomisessuali. Qui si potrebbe aprire una lunga digressione, in cui però non mi lancio.

E quindi cosa ne pensate?Altri appassionati o perle da condividere?

 

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, DoctorNievski said:

non essendo ammesse le donne tra i cantanti d'opera - i ruoli femminili

solo a Roma e in buona parte dello Stato pontificio (ma non in tutte le città) le donne non potevano recitare.

I bambini venivano castrati per necessità estetiche, perchè piacevano le voci potenti ed iperacute. 

I controtenori sono la lebbra della musica barocca, una presenza infestante e ingiustificata. I ruoli dei castrati sono molto, ma molto, meglio eseguiti da contralti e mezzo-soprani.

Allego solo questo per dimostrare cosa significa fare della filologia senza buonsenso.

 

 

 

 

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

FlightOfIcarus
bambini maschi prepuberi..età in cui all'epoca venivano sottoposti a castrazione proprio per bloccare l'azione degli ormoni sulla laringe.

Macabro, comunque non capisco: erano loro a decidere di perseguire questa strada, con questa conseguenza?!? Smh
Link to comment
Share on other sites

2 minutes ago, FlightOfIcarus said:

erano loro a decidere di perseguire questa strada, con questa conseguenza?!

Ovviamente no, venivano castrati dai preti per cantare nel coro.

Fu Napoleone - conquistando lo Stato Pontificio - a proibire la mutilazione dei bambini;

che però continuò illegalmente fino alla fine dell'Ottocento.

Link to comment
Share on other sites

20 minutes ago, Almadel said:

Ovviamente no, venivano castrati dai preti per cantare nel coro.

Fu Napoleone - conquistando lo Stato Pontificio - a proibire la mutilazione dei bambini;

che però continuò illegalmente fino alla fine dell'Ottocento.

credo che fossero le famiglie a scegliere quella  "via"  o  "professione"....

come le famiglie sceglievano il seminario, il marito, la prosecuzione della professione avita, ecc.... 

Cmq molto bravo sto Jakub .....

Link to comment
Share on other sites

Ovvio che sì.

Le famiglie povere si "sbarazzavano" in questo modo di un figlio di troppo

che proseguiva la sua vita infelice di sex toy per qualche maestro di cappella.

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, Almadel said:

Fu Napoleone - conquistando lo Stato Pontificio - a proibire la mutilazione dei bambini;

 

1 hour ago, Almadel said:

proseguiva la sua vita infelice di sex toy per qualche maestro di cappella.

Un castrato, se musicalmente dotato appena un minimo, aveva comunque una carriera assicurata, anche se magari finiva solo in qualche oscura cappella nobiliare in chissà che posti. Era comunque una notevole elevazione sociale, visto il periodo.

Alcuni castrati avevano anche notevoli liaison eterosessuali, in ogni caso. Mi pare che Velluti, ma potrei sbagliare, fece scalpore a Milano, a inizio '800, per le sue molte relazioni.

Link to comment
Share on other sites

On 18/9/2017 at 7:20 PM, Almadel said:

Fu Napoleone - conquistando lo Stato Pontificio - a proibire la mutilazione dei bambini;

Ci aveva già pensato Domiziano ;-)

Anche Adriano peraltro, da estimatore della bellezza maschile, si diede pena delle mutilazioni genitali dei ragazzi, proibendo quelle giudaiche.

 

Comunque, a controtenori, falsettisti e simili s'è già accennato qui:

Ripeto quindi quello che ho già scritto:

"Sull'eccellenza di sopranisti, controtenori e falsettisti e singolarmente dei citati Franco Fagioli, Cencic e Jaroussky, che vorrebbero sostituire gli antichi castrati, ho parecchie perplessità:

mi sembrano forzati e deboli nei toni acuti e rauchi in quelli gravi, come si ode bene negli esempi sopra riportati.".

Tutto considerato, meglio i soprani, fatta salva ovviamente l'ammirazione della prestanza fisica d'alcuni ragazzi  canori   ;-)

Link to comment
Share on other sites

On 18/9/2017 at 3:26 PM, Bloodstar said:

solo a Roma e in buona parte dello Stato pontificio (ma non in tutte le città) le donne non potevano recitare.

I bambini venivano castrati per necessità estetiche, perchè piacevano le voci potenti ed iperacute. 

I controtenori sono la lebbra della musica barocca, una presenza infestante e ingiustificata. I ruoli dei castrati sono molto, ma molto, meglio eseguiti da contralti e mezzo-soprani.

Allego solo questo per dimostrare cosa significa fare della filologia senza buonsenso.

 

 

 

 

Per filologia senza buon senso intendi la forzatura di eseguire pezzi per voci femminili pur non essendolo? XD

Su questo ti do ragione in buona parte, infatti questa esecuzione l'avevo vista e pure io mi son detto "eeeeh no.".


L'altro aspetto che mi incuriosisce e turba, e il legame tra essere un controtenore ed essere gay. Che mi sa non è così labile come associazione..

 

https://www.youtube.com/watch?v=zpqvlocNrGM

 

Link to comment
Share on other sites

30 minutes ago, DoctorNievski said:

Per filologia senza buon senso intendi la forzatura di eseguire pezzi per voci femminili pur non essendolo

No. Intendo proprio continuare ad alimentare la moda dei controtenori, giustificandola con pretese di fedeltà filologica. Non capisco perchè doversi incaponire nel dover affidare i ruoli creati per i castrati per forza a dei maschi.

I controtenori sono un ripiego, come lo sarebbero contralti e mezzosoprani en travesti, ergo meglio questi ultimi, che, se bravi e di buona tecnica, avranno sempre una voce migliore, una maggiore agilità, un timbro più gradevole (per le nostre orecchie di pubblico del secolo XXI).

Non è, la mia, una riserva ideologica contro i controtenori, ma una riserva di gusto. Ad esempio, mi piace moltissimo il loro uso nella polifonia, perchè trovo sempre "scompensati" i cori di voci miste alle prese con questo repertorio.

 

Ah, volevo anche precisare che non è che con Napoleone in Italia si smise di castrare i fanciulli: non so nemmeno se ci fossero apposite leggi a riguardo nei  codici napoleonici. Però i francesi portarono in Italia un diverso tipo di opera (l'opera francese non ha mai fatto uso dei castrati, nemmeno potevano esibirsi a Parigi, mi pare) e sdoganando la presenza delle donne in scene anche a Roma.

Il mutamento di gusto fece crollare la richiesta di castrati per l'opera (richiesta già crollata all'estero da anni), richiesta che rimase viva solo per quanto riguardava la musica sacra e nella sola Roma, ovviamente. Non so dire fino a quanto si continuò a castrare a Roma, forse addirittura fino al '70.

Resta saldo che il Belli, negli anni '30 del secono XIX, continua a parlare dei cori delle chiese come di "gabbiate de capponi". E' anche sicuro che la chiesa romana rinunciò ufficialmente ai castrati solo nei primissimi anni del secolo XX, con un motu proprio papale, se non erro e che l'ultimo (inascoltabile) castrato dei sistini smise di cantare addirittura negli anni '10, tant'è che ne abbiamo registrazioni.

Edited by Bloodstar
Link to comment
Share on other sites

29 minutes ago, DoctorNievski said:

L'altro aspetto che mi incuriosisce e turba, e il legame tra essere un controtenore ed essere gay. Che mi sa non è così labile come associazione..

 

Donde lo deduci?

Neppure i castrati erano necessariamente omofili, anzi molti andavano alla grande con le donne, che pare li gradissero molto, forse perché con loro non c'era pericolo di gravidanze indesiderate ;-)

Link to comment
Share on other sites

On 18/9/2017 at 8:48 PM, Bloodstar said:

Un castrato, se musicalmente dotato appena un minimo, aveva comunque una carriera assicurata, anche se magari finiva solo in qualche oscura cappella nobiliare in chissà che posti. Era comunque una notevole elevazione sociale, visto il periodo.

Diciamo più realisticamente che era una chance

Noi conosciamo -e poco- la storia di coloro che il lavorono lo trovarono e lo mantennero per un numero di anni significativo. Di coloro che invece fallirono non sapremo mai niente...

Da queste storie possiamo dedurre - come nel caso di Farinelli - che la pratica per quanto legale era moralmente problematica, perchè implicava un padre o un fratello che per mera prospettiva di un guadagno tradiva il legame di affetto e parentela, da qui l'invenzione di fantomatici incidenti, castazioni accidentali o involontarie etc. Possiamo immaginare invece che nel caso di vendita del figlio a scuole a causa di miseria nera, la necessità economica stringente facesse velo al problema morale ( fintantochè e laddove queste istituzioni erano legali )

Altro elemento è la loro sessualità.  Sicuramente se ne parlava, sicuramente suscitava molta curiosità e le fonti al riguardo non mancano, per quanto spesso sia difficile il distinguere il vero dal gossip o dalla esagerazione. Questo fa pensare che ricevessero molte più attenzioni sessuali di quanto non fossero predisposti a cercare ( per le ricadute anche sul piano del desiderio sessuale...)

Le fonti riportano anche il grande interesse che gli omosessuali mostravano per i castrati, anche in questo caso è difficile distinguere il vero dalla esagerazione possiamo supporre che gli omosessuali fossero attratti dal mito dell'androginia etc

Edited by Hinzelmann
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...