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Cinque motivi per rimanere single: siete d'accordo?


Rotwang

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Alain de Botton è uno scrittore, filosofo e conduttore televisivo svizzero. Ha fondato The school of life. Si occupa di cultura e storia del pensiero sottolineando il loro valore per la vita quotidiana.

 

«Ai giorni nostri chiunque viva da solo senza manifestare il desiderio di intraprendere una relazione sentimentale viene in automatico, e più o meno segretamente, considerato patetico e molto problematico. A quanto pare non è possibile vivere da solo ed essere una persona normale.

Questo atteggiamento potrebbe portarci alla catastrofe collettiva, perché significa che tantissime persone che non hanno un desiderio innato di vivere con qualcuno, e sono profondamente inadatte a farlo, vengono forzate dall'opinione degli altri a scegliere la vita coniugale. I risultati sono disastrosi per tutte le persone coinvolte.

Solo quando la vita da single avrà lo stesso valore della sua alternativa le persone saranno libere nelle loro scelte e opteranno per la vita di coppia per la giusta ragione, semplicemente perché amano un'altra persona e non perché sono terrorizzati all'idea di restare single.

Ecco alcuni buoni motivi per vivere da soli.

1. L'amore romantico è una pericolosa illusione.

Dovremmo capire che l'amore romantico, l'idea di restare follemente innamorati di una persona speciale per tutta la vita, è un concetto nuovo, ambizioso e abbastanza bizzarro, che abbiamo partorito non più di 250 anni fa. Nella vita reale, sul lungo periodo, quasi tutti sono condannati a vivere una vita di coppia difficile e snervante. Un bel matrimonio romantico è teoricamente possibile, ma nella pratica è estremamente improbabile. Questo dovrebbe spingerci a non soffrire troppo per i fallimenti in amore.

2. Dopo un po' nessuno pensa che il suo partner sia meraviglioso.

Non dovremmo pensare che le persone che restano single non sono romantiche. In realtà sono probabilmente più romantiche delle altre, perché sono proprio i più romantici a dover evitare in tutti i modi le relazioni mediocri. Questi rapporti sono più adatti per le persone che non pretendono troppo.

3. Non siamo abbastanza sani da vivere in coppia.

Saper amare e vivere insieme a un'altra persona è segno di maturità, ma ci vuole una maturità ancora maggiore per ammettere di non essere psicologicamente in grado di farlo. E buona parte di noi appartiene a questa seconda categoria. Farsi da parte volontariamente per salvare se stessi e gli altri dalle conseguenze del proprio caos emotivo significa dimostrare di avere un animo profondo e gentile.

4. Vivere da soli significa non imporre se stesso agli altri.

La solitudine ci evita di fare costantemente i conti con le nostre stranezze. Non c'è nessuno che registri i nostri comportamenti bizzarri e ce ne chieda conto costantemente. Da soli, se siete fortunati, riuscirete a tollerare e persino amare voi stessi.

5. I rapporti sentimentali rovinano l'amore.

Se dobbiamo sentirci soli e sessualmente insoddisfatti, forse è meglio farlo senza avere una relazione sentimentale. Una cosa che ai single non manca mai è la speranza. Questo non significa che vivere da soli non presenti alcun problema. Naturalmente ci sono aspetti negativi in entrambe le situazioni: da single e in coppia. Nel primo caso la solitudine, nel secondo la rabbia e la frustrazione.

La verità è che non siamo particolarmente portati per essere felici, a prescindere dal nostro status di relazione. Questo significa che non dobbiamo avviare una relazione con foga né chiuderla troppo in fretta».

 

Siete d'accordo?

 

Edited by Rotwang
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Pur essendo d'accordo con qualche punto, quel che sostanzialmente penso quando leggo questi elenchi è che i loro autori dovrebbero far a meno di produrre teorie pretenziose basate sul sentimento di reazione

Voler morbosamente cercare motivazioni per cui "è il mio esser meglio di te a farmi fare così" è forse il miglior modo per evidenziare il disagio interiore che si vuole mal celare

Edited by Shell
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Sembra fuffa scritta da uno che è arrabbiato perché è appena stato mollato.

 

1) L'idea si amore romantico è possibile (come ammette l autore) e ci sono molti esempi intorno a noi. Evitare l'amore solo perché si va incontro inevitabilmente a difficoltà è come non uscire di casa per paura di essere investito o non fare sport per paura di infortuni. Anche i single comunque hanno delle difficoltà, mica è tutto rose e fiori.

2) dopo un po' di tempo non pensi più che il tuo partner sia sexi e meraviglioso ma pensi che sia un sostegno e una persona su cui poter contare. Non è ben chiaro cosa intenda per meraviglioso. Insomma più va avanti la relazione e più si conoscono i difetti del partner: se sono troppi ci si molla, se sono nella media di una persona random ci si convive senza piagnucolare.

3) mi spiace se il tizio non è maturo per una vita di coppia (e si capisce da queste cavolate che scrive) ma allora perché parla? In ogni caso ci sono persone mature per la vita di coppia (come ci sono persone mature che vogliono restare single).

4) vivere da solo certamente porta a molta libertà. Dipende da cosa vuoi nella vita. Vuoi essere libero di scopare e sbronzarti ogni giorno? Resta single. Vuoi prendere le responsabilità che una famiglia comporta? Benissimo. Dare contro la vita di coppia solo per la mancanza di totale libertà è un pensiero piuttosto superficiale. Inoltre nella vita di coppia nessuno ti nega di andare a fare l aperitivo o la partita con gli amici.

5) i rapporti sentimentali NON rovinano niente. La rabbia e la frustrazione rovinano sia la vita di coppia sia la vita da single, quindi di cosa stiamo parlando?

 

Chiude con la frase "non siamo portati per essere felici" quindi anche se restiamo single saremo comunque infelici.. (frase comunque senza basi e fonti).

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26 minutes ago, Rotwang said:

Siete d'accordo?

No. Non sarò "follemente innamorato", ne sono innamorato e basta, e mi piace quasi tutto di lui.

Ritengo che il mio partner storico sia meraviglioso, e tanto mi basta (e avanza :asd:)..

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davydenkovic90

Posso concordare coi motivi 3 e 4, che sono alcuni dei motivi per i quali ho deciso che io rimarrò da solo a vita.

Ma non ne farei mai una teoria valida in generale, mi sentirei proprio idiota e superfluo

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Vediamo se ho capito.

Chi è in coppia è un illuso (1), poco romantico e in una relazione mediocre (2),

immaturo, instabile e superficiale (3) invasivo (4) e vittima di rabbia e frustazione (5)?

Ora che lo so credo proprio che dovrò mollare il mio fidanzato :(

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Quelli che la pensano così sono poi quelli che a 50-60 anni si ritroveranno dei cessi clamorosi che cercano di addescare i giovanotti su grindr, per poi al 99% venir rifiutati, lamentandosi di quanto siano maleducati quelli che non rispondono. Nella vita non esiste solo l'euforia dell'innamoramento o il sesso sfrenato cambiando partner di continuo.

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Se ti consola Alain de Botton è etero, quindi niente grindr, né sesso sfrenato cambiando partner di continuo...

Al massimo pagherà qualche prostituta, come presumibilmente già fa.

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Sì beh il mio intervento era più rivolto all'ambito gay solo per una questione di esperienza personale, ma poi si estende in toto agli etero. Non è riferito ad una preferenza sessuale in particolare...

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Comunque quelle di De Botton non somigliano né alle "giustificazioni" di chi è sempre single e non vuole ammettere che rosica,

né di chi quantomeno se la gode "col sesso sfrenato cambiando partner di continuo" (magari gli piacerebbe, ma agli etero non capita)

è evidentemente il classico pensiero dell'eterosessuale in procinto di divorziare. :)

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3 hours ago, faby91 said:

Sembra fuffa scritta da uno che è arrabbiato perché è appena stato mollato.

oppure acidate causate da zitellagine cronica & irreversibile

-le ipotesi sono entrambe molto plausibili, credo-

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Alain de Botton è un etero felicemente sposato, con figli e in coppia monogamica, mi spiace deludere i poliamorosi aperti gay e bisex infelici.

Edited by Rotwang
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Nonostante non sia uno di quelli che sogna di trovare il principe azzurro non mi metto a dire che "l'amore romantico" come lo intende l'autore sia un illusione e poi che razza di motivo è per restare single? Tra dire che è improbabile trovare una persona da amare per il resto della vita e dire che questo è un buon motivo per rimanere single c'è una bella differenza. "Ti consiglio di rimanere single perchè tanto l'amore perfetto non lo trovi", ma che consiglio è?

Sono d'accordo sul fatto che l'essere umano è spinto dalla realtà che lo circonda a trovare per forza una persona da amare, con cui fare una famiglia e rimanere unito per sempre, quindi magari alcuni matrimoni potrebbero essere un pò avventati e forzati, però comunque le cose vanno godute sul momento e la vita (che è fatta anche di errori) va vissuta. Per questo non li chiamerei "buoni motivi" per vivere da soli.

Personalmente metto l'amicizia sopra l'amore, forse perchè non sono mai stato in una relazione ma comunque se qualcuno mi dicesse che devo scegliere tra amare ed essere amato per tutta la vita dall'uomo dei miei sogni e avere molti Amici con la A maiuscola sceglierei indubbiamente senza pensarci 2 volte gli amici.

Poi diciamocelo, l'unico vero motivo per rimanere single è che così famo come ca... ce pare.

 

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Non condivido quasi niente di quello che dice.  Una volta forse i single erano malvisti, oggi sono quasi la maggioranza :D  e i giudizi sono in gran parte cambiati, tranne per le nostre mamme!  ahhahaha    Tra l'altro quelle in questione mi sembrano più riflessioni di un etero sulla vita sentimentale e di coppia di eteri.  E trovo tra il banale e superficiale i cinque punti.

1)   "L'Amore romantico" : ma de che???   :D   Io amo Tizio perché mi piace, ci sto bene insieme, condividiamo emozioni e sentimenti, e sex;  poi negli anni tutto si evolverà ovviamente, potrà finire la nostra storia ma potrà prendere pieghe diverse e non meno importanti e salde.  soprattutto nel mondo etero, vedo coppie di anziani ce stanno insieme da 40 anni e si confrontano con un sorriso in volto, si coprono di premure e attenzioni. 

2)  ma chi lo vuole un partner  "meraviglioso" ???  IO no!   Io lo voglio con tanti difetti e fragilità, come sono io. Grazie tante!  :-)   Aggiungo, che per come la vedo io, esprimo al massimo il mio lato  "romantico"  ( minimo in verità, confesso!)  proprio quando mi si stringe il cuore di fronte ai suoi limiti.... e in ciò,  sta il sublime, non il mediocre di una relazione, caro de Bottom!

3)  forse su questo punto potrei anche darti parzialmente ragione...  

4) mi sembra banale, molto banale.  Anche un po'  giustificazione stile misantropo

5) ma questo signore ha mai avuto una relazione, una vera relazione?  Certo che la vita di coppia può rovinare un rapporto, ma è anche vero che il non evolvere un rapporto verso una relazione vera e propria è spesso la ragione della fine di felici rapporti. Quindi mi sembra quasi il contrario di quello che sostiene.

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Un tema su cui mi sono già espresso, ma su cui mi ri-esprimo.

Il punto non è la coppia, il punto è la famiglia, che peraltro è un termine che va inteso nel senso più ampio possibile.

L'uomo è un animale sociale, forse il più sociale che esista. Questo significa che, fatte le ovvie eccezioni che la biologia prevede sempre per renderci le cose più complicate possibile, per essere veramente a proprio agio ha bisogno di intimità fisica, di intimità emotiva, di supporto in generale e infine anche di sesso. Insomma, a meno di essere schizoidi o vivere qualche rispettabilissima forma di neurodiversità, siamo fatti per vivere in un "branco", che in natura altro non è che una famiglia. In nessun momento storico sarà mai possibile che una persona "normale" che non faccia parte di una famiglia di qualche sorta non ne senta la mancanza.

Ciò detto, è possibile teorizzare, e con qualche difficoltà anche praticare, forme di aggregazione familiare che non siano basate sulla coppia, quindi diciamo che la vita di coppia non è di per sé una situazione più gradevole di quella da single; se uno ha un'inclinazione poliamorosa per esempio nella coppia finirà per soffrirci. Ma fintanto che la coppia rimane il fondamento, e nel caso degli omosessuali di solito anche l'interezza ed il compimento finale della vita familiare dell'individuo, la vita da single non potrà mai "avere lo stesso valore della sua alternativa". Sarà sempre una situazione di "mancanza". 

Va detto anche che questo senso di mancanza andrà probabilmente attenuandosi sempre di più man mano che esso diventa norma. Se tutti fossimo infelicemente single, e mi pare che siamo avviati in quella direzione, credo che il senso di mancanza si sentirebbe di meno... Ma finché non sia modificata la biologia dell'uomo, oppure la coppia non sia stata in qualche modo rimpiazzata da un nuova forma di aggregazione familiare, resterà il senso di mancanza. Vergognarsi di quel senso di mancanza non serve e non ha senso. Negarlo, però, nemmeno.

Edited by FreakyFred
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A me quest'elenco pare un'inutile esacerbazione generalizzata di qualcosa che è altamente soggettivo e che, per natura, è variabile da individuo ad individuo.

Le caratteristiche sociali dell'essere umano sono certe, ma non è altrettanto certo il modo in cui esse concretamente si manifestano e alimentano.
La realtà di coppia è una realtà estremamente singolare, le cui peculiarità si delineano in seguito all'interazione delle molteplici sfumature caratteriali dei coinvolti.

Potrei, in linea del tutto soggettiva, concordare col punto 4: ritengo d'avere un carattere molto indipendente e solitario, fin'ora non sono mai stato in grado di relazionarmi in coppia senza sperimentare insofferenza ad insorgenza rapida.
Sono anche convinto, però, che in caso di innamoramento e/o coinvolgimento estremo, potrei facilmente rivedere la mia posizione alla luce di qualcosa di nuovo.

 

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6 hours ago, davydenkovic90 said:

Posso concordare coi motivi 3 e 4, che sono alcuni dei motivi per i quali ho deciso che io rimarrò da solo a vita.

Ma non ne farei mai una teoria valida in generale, mi sentirei proprio idiota e superfluo

ma no, paperottino, cosa dici ? ma non eri mica fidanzato qualche mese fa ? 

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20 hours ago, Rotwang said:

Siete d'accordo?

No; anche se condivido in parte i punti 3 e 4...perché appunto io non amo impormi agli altri, ed ho l'impressione di farlo in continuazione.

Al momento comunque una relazione mi pare un traguardo lontanissimo...fatico a rimorchiare sulle app (diciamo pure che ormai non raccatto più nessuno under 40), figuriamoci un fidanzamento.

E' un peccato, perché sono un ragazzo davvero piacevole. 

 

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Non è che siano idee illuminanti o particolarmente originali, ipotizzando che l'autore cerchi di consolare dei single ossessionati dalla ricerca del partner perfetto, o che si angustiano per la solitudine, che quindi si tratti di una sorta di invito al lucido realismo, mi pare abbia il limite di suggerire una sorta di rassegnazione o accettazione della realtà.

Evidentemente deve essere una persona che ha avuto una vita molto facile in altri ambiti, perchè accettare che anche l'amore sia una sorta di "fatica" o "lavoro" snervante, per molte persone significherebbe sommare fatica a fatica...lavoro a lavoro.

 Beh certo non vincerà un premio per l'ottimismo

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51 minutes ago, Hinzelmann said:

Evidentemente deve essere una persona che ha avuto una vita molto facile in altri ambiti, perchè accettare che anche l'amore sia una sorta di "fatica" o "lavoro" snervante, per molte persone significherebbe sommare fatica a fatica...lavoro a lavoro.

Che ha avuto una vita facile in altri ambiti o che non l'ha avuta? Non seguo...

Comunque, se sapessi come/cosa fare, farei. Non sono un pigro, solo paralizzato perché mi hanno scaraventato qui nel mezzo senza istruzioni.

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Lui deve  aver avuto una vita molto facile se gli risulta naturale accettare l'idea che anche l'amore sia una sorta di lavoro o fatica snervante

La maggior parte della gente già fatica nel resto e preferisce pensare che l'amore possa essere qualcosa su cui scaricare desideri ed aspettative di felicità

 

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0Non vedo la contrapposizione fra fatica/stress e aspettative di felicità, anzi.  Se vuoi rilassarti e riposarti ti fai fare un massaggio ai piedi e non vuoi faticare, ma se vuoi felicità la fatica ne è parte integrante. Il lavoro, il costante sforzo creativo, l'investimento energetico,  sono il cuore di ogni attività umana che possa rendere felici, dal lavoro allo sport all'arte al giardinaggio et cetera. Anche il più insulso degli hobby richiede un minimo di investimento di tempo ed energie. E più uno ha una vita difficile, più se ne rende conto secondo me.

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davydenkovic90
1 minute ago, Almadel said:

Io mi sono stressato e affaticato a tenere in piedi solo le storie che non funzionavano...

Si va be', tanto uno se la canta e se la suona come vuole, sempre.

 Le storie sono sempre impegnative, ma anche le amicizie lo sono, anche i rapporti coi colleghi di lavoro, coi genitori, ecc. C'è chi ha più talento (intelligenza relazionale) e ci riesce bene, chi meno. Di base tutti abbiamo bisogno di qualcuno, che non vuol dire qualcuno a tutti i costi o qualcuno esattamente in un certo modo che non ci crei alcun problema e ci pulisca casa (per quello si può assumere una filippina che è più comodo)...

Non vado oltre perché è un'altra di quelle questioni che mi appassionano poco. Si tratta di gusto personale: c'è chi si rende conto di star bene da solo e chi chiana il proprio compagno "vita mia" e non se ne stacca neanche per andare una sera a bere una birra coi colleghi... sono gusti, non sono cose su cui è interessante discutere in generale, a meno che ognuno non parli dei propri.

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Possiamo anche decidere che non ha senso parlare d'amore perché ciascuno lo vive in modo diverso.

Oppure - più banalmente - possiamo ribattere ogni volta che qualcuno fa una generalizzazione che ci pare indebita.

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Io leggo una serie di considerazioni molto pessimistiche, posso riconoscere all'autore una sorta di equidistanza o equivicinanza

Se la scelta è fra accettare la solitudine della vita da single, o accettare la rabbia e la frustrazione della vita di coppia, è chiaro che qualunque cosa si finisca per scegliere si casca male.

Se però il finale deve essere: La verità è che non siamo particolarmente portati per essere felici, a prescindere dal nostro status di relazione. Questo significa che non dobbiamo avviare una relazione con foga né chiuderla troppo in fretta

Boh possiamo anche essere di massima d'accordo...ma a che ci serve?

E' difficilissimo peraltro sia nella fase iniziale che finale di una relazione che si corra a pari velocità ( ciò che per uno è foga, per l'altro è indugio, chi viene mollato è più lento di chi molla etc ) mica posso decidere io per entrambi?

Poi è chiaro che si possono trovare dei buoni motivi per restare soli e nessuno certamente pensa che i single debbano tormentarsi

 

 

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