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È meno peggio di quanto possa sembrare...


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Ciao a tutti, ho 23 anni e sono all'ultimo (?) anno di università. Sono uscito dall'armadio un mese e mezzo fa e sento che pian piano la mia vita sta cambiando. Volevo raccontarvi qui del mio ultimo coming out, che ritengo forse il più importante dopo il primo (fatto con un mio compagno di corso gay, quindi ero partito sul sicuro ahahah), ovvero quello coi miei coinquilini.

 

Premetto che due sono i "boss" che secondo me sono i più difficili da affrontare: i genitori (chissà quando glielo dirò!) e i coinquilini, ovvero la gente con cui vivo, volente o nolente, e con le quali avevo (ho) paura di continuare la convivenza nel caso di problemi grossi. Mia sorella e altri 5-6 amici lo sanno già.

 

È un periodo in cui in casa non ci siamo mai tutti: chi per un motivo, chi per l'altro, a casa all'uni ci siamo tutti saltuariamente; non sapevo se dire della mia omosessualità a tutti e tre i miei coinquilini assieme o se farlo singolarmente. I miei coinquilini si chiamano A, M e S, e tra i tre ero convinto che S fosse quello con idee omofobe più radicate (battute pesantine, ogni tanto qualche insulto, ma comunque mai a livelli di andare a picchiare qualcuno). M invece sapevo che non avrebbe avuto problemi, e penso sia così anche per A.

Mercoledì scorso si presenta l'occasione perfetta: eravamo io, M e A, e mancando S potevo essere piuttosto spensierato e contare sul loro aiuto se fosse stato necessario. Ma ho un blocco e non riesco a trovare il coraggio di parlare; guardiamo un film la sera assieme e praticamente non pronuncio una parola. Vado a letto tra mille pensieri e mi sveglio la mattina dopo prima degli altri, restando a letto a pensare a quanto sono stupido: inizio a singhiozzare e per evitare di farmi sentire vado in bagno e mi chiudo per una mezz'ora dentro. Poi passo un'ora sul divano in cucina a fissare il vuoto e a far finta di guardare il cellulare: M si sveglia e vede che ho qualcosa che non va, ma gli dico solo che ho mal di stomaco. Niente da fare.

 

Giovedì sera torno a casa: ho un bisogno disperato di parlarne con un mio amico a cui l'ho confidato due settimane prima; con lui parlo, piango perchè riesce veramente a comprendere la mia situazione e mi conforta veramente tanto (sia lodato!), e mi incoraggia ad affrontare questo "boss". Ulteriori incoraggiamenti vengono da altri due coming out fatti con un mio amico e una mia compagna :)

 

E si arriva a questo mercoledì: mi rendo conto che la nostra convivenza è agli sgoccioli e se da una parte so che in caso di problemi dovrò sopportare poche altre settimane con loro, dall'altra non mi va di andarmene di casa e non avergli raccontato la verità su me stesso, anche perchè abbiamo un bel rapporto tra di noi (spesa assieme, ceniamo assieme, usciamo ogni tanto...) e non voglio deludere la loro fiducia. Potevano esserci tutti e tre, invece A scappa a casa prima che io possa tornare. Ma io non ce la faccio più a trattenermi: dopo cena M e S si siedono sul divano, e dopo un quarto d'ora in cui fisso il vuoto colgo l'occasione mentre stanno guardando foto/video di ragazze sul telefono. Esordisco così: "Raga, devo dirvi una cosa... Vi siete mai chiesti perchè quando guardate le fighe sul telefono io non partecipo mai, mi metto a fare dell'altro?". Pausa. "È perchè non mi interessano...". Altra pausa. M mi guarda sorridendo: ha capito e non vede l'ora che lo dica. S mi guarda malissimo, e allora comprendo di doverlo dire: "Sono gay". Non credo di averlo detto con voce tremante, quella sera avevo voglia di dirlo, non paura. Dopo un po', M si gira verso S per vedere la sua faccia dipinta di stupore e poi mi risponde: "Ah. Bene, sono contento che ce l'hai detto!". Mi sento una tonnellata in meno sulle spalle. S ha bisogno di metabolizzare, nel frattempo M mi chiede da quanto tempo l'ho realizzato e io rispondo. Passato lo shock, S fa le sue considerazioni, dicendomi che non se l'aspettava minimamente. Dopo poco, mi dice: "Adesso però una domanda è d'obbligo fartela...". Sono pronto a dire che non ho mai provato nulla per loro, che da domani non inizierò a dare il culo per strada eccetera eccetera... E invece mi fa "Stai frequentando qualcuno?". Non me l'aspettavo proprio da lui! È una delle domande più belle che ti possano fare, e a malincuore ho dovuto rispondere di no.

 

Quella sera avevo in programma di uscire con dei miei compagni di corso, e in ogni caso avrei bevuto parecchio, sia se non gliel'avessi detto, sia se l'avessi fatto e comunque sarebbe andata. Ho fatto una delle serate più belle degli ultimi tempi, bevendo, ballando, cantando e abbracciando tutti! Forse qualcuno si è chiesto come mai ero così allegro, e prima o dopo glielo spiegherò (non vedo l'ora!)

 

Il giorno dopo, S mangia a casa con me a pranzo. Invece di guardare le solite boiate su youtube, mi fa domande su di me e sul mondo gay: io sono dispostissimo a parlarne, dopo essere stato chiuso per così tanto tempo! Dopo un po' che parliamo mi stupisce di nuovo dicendomi "Grazie, sono veramente contento perchè MI STAI FACENDO CRESCERE. Io non so niente sull'argomento perchè non ne sono mai stato in contatto, ma grazie a te ho la possibilità di aprirmi anche verso queste cose." Pazzesco! A volte le persone ti stupiscono in un modo incredibile! Mai mi sarei aspettato una cosa del genere da lui. Poco dopo rientra anche M che si unisce al discorso; anche lui ne parla piuttosto volentieri, ed entrambi sono dispiaciuti del fatto che mi sono tenuto dentro questa cosa per anni e che avrei potuta dirglielo molto tempo fa. Poi iniziamo a complottare su come dirlo ad A, penso che lunedì o martedì lo saprà anche lui, non vedo l'ora di dirglielo!

 

Scusate l'eternità di questo post, ma solo così penso di aver esposto chiaramente ciò che penso: l'unico rimpianto di questa storia è averne parlato ai miei coinquilini così tardi. Ora sono dispiaciutissimo che fra poche settimane non conviveremo più, perchè so che l'atmosfera in quella casa sarebbe rimasta quella di sempre, se non ancora migliore (a meno che A non mi stupisca negativamente, ma non credo :) ). Ho scritto questo post perchè ne sentivo il bisogno dal profondo, mi è scesa una lacrima nel frattempo, e per dire, a chi non l'ha fatto, di uscire da quell'armadio perchè il mondo fuori forse è meno peggio di quanto possa sembrare.

 

P.s.: chissà che in futuro non scriva di altri miei coming out, magari un po' meno prolissi xD

Che bello ;-)

Infatti è la stessa considerazione che ho fatto io, dopo aver iniziato a parlarne con le persone che amo. Ci vuole tanta forza per vincere e superare tutte quelle situazioni disastrose che per anni abbiamo costruito nella nostra testa prima di tutto, il resto è facile.

mirtillamirtilla

beh è scesa una lacrima anche a me!

E' proprio dalle persone che non pensi che possono arrivare grandi soddisfazioni

Il tuo post, anche se non riguarda una tematica che dovrò affrontare (anzi i miei temono che io mi voglia far suora per nascondere loro la mia presunta -a parer loro- omosessualità), mi dà la forza e il coraggio per molte situazioni della quotidianità che dobbiamo affrontare e che, a tenercele dentro si ingigantiscono fino a diventare elefanti quando invece sono solo fastidiose moschine

 

Grazie bro

Bellissimo post, bellissima storia! Le persone sanno davvero sorprenderti in positivo certe volte...segno di grande maturità e di rispetto.

Da quando ho fatto CO apprezzo ogni singolo momento in cui posso parlare liberamente coi miei amici di ciò e di chi mi piace senza farmi problemi...oddio, è anche vero che io son circondato solo da gente gaia  o comunque estremamente gay friendly, ma la sostanza non cambia di molto.

 

L'unico peccato è che non rimarrete ancora a lungo uniti sotto lo stesso tetto, ma hai ragione: era una cosa che andava fatta, fosse anche stato l'ultimo giorno! ;)

Aggiornamento! 

Stasera l'ho detto ad A, ma andiamo con ordine: abbiamo organizzato un aperitivo tra noi 4 visto che non sappiamo quando e se ci saranno altre occasioni per trovarci tutti assieme nei prossimi tempi. Dopo aver camminato in tondo per mezz'ora attorno al tavolo per l'agitazione, mi trovo con S fuori di casa all'ora stabilita, e mentre andiamo al bar e aspettiamo A e M, lui mi dice che l'aperitivo era stato organizzato (principalmente da lui) proprio per poterlo dire anche ad A. Io l'avevo capito, ma sono rimasto stracontento che me l'abbia detto, e l'ho ringraziato.

 

Una volta arrivati tutti, passano 5 minuti di discorsi normali e si vede che si sta creando dell'imbarazzo; oltretutto A deve andare via presto e ho poco tempo: allora mi faccio forza e glielo dico dicendo che sono in cerca di una storia, ma con un ragazzo e non con una ragazza... Un po' ci rimane, giustamente, ma neanche quanto pensavo (o meglio, speravo ahahah) ed è stato meno divertente di quanto io, M e S avevamo pianificato xD. Però mi dice che a lui sta bene, se sono contento io non vede il problema! Mi ha chiesto solo se sono proprio sicuro dei miei gusti e ovviamente gli ho risposto di sì. Anche lui avrebbe preferito che glielo dicessi prima, ma è comunque stato molto contento perchè ritiene che io abbia avuto abbastanza fiducia in lui per dirglielo :) 

 

Che dire, sono veramente contento che sia andata così! Ho dei coinquilini fantastici, anche se ancora per poco... 

 

P.s. in realtà io rimarrò tutto il mese a casa e sarò praticamente da solo, chissà che non trovi l'occasione di portare qualcuno qui nel mentre :D

Congratulazioni Heltix, è andata benissimo!

In ogni caso potreste cercare un'altra sistemazione per più breve tempo, di soluzioni credo ce ne siano (non so dove tu ti trovi, ma nelle città universitarie ci sono molte possibilità) ;)

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