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Una strana conoscenza


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Salve ragazzi. Stamattina mi sono presentato e ho subito colto la palla al balzo per scrivervi una storia, al fine di ottenere una vostra opinione sulla base delle vostre esperienze... perché io non ne ho molte.

Cerco di essere breve.

Fino a qualche mese fa avevo avuto solo una storia che non mi ha lasciato nulla a livello emotivo, e qualche conoscenza disimpegnata nel corso degli anni. Nessuna vita movimentata e non sono particolarmente attratto dal sesso occasionale.

Otto mesi fa ho conosciuto un ragazzo e ho sentito sin dal primo incontro una fiamma che, rispetto ai ragazzi precedenti, mi faceva capire di "aver trovato casualmente" qualcuno che valesse la pena conoscere. Sono stato chiaro sin da subito con lui palesandogli un mio interesse, per ricevere un rifiuto. Non so se per orgoglio o volendomi fingere maturo, ho comunque mantenuto un contatto con lui, cercando di tanto in tanto le sue attenzioni. Da parte sua comportamenti "amichevoli" e frasi che mi illudevano: "siamo anime affini", "sei una Sirenetta, hai una bellissima voce."

Il successivo incontro è avvenuto qualche mese dopo su sua richiesta, ed io non potevo che esserne felice. Ma le sensazioni che mi ha lasciato sono state pessime. Il suo argomento era il solito, (il suo ex) ed io che lo avevo incontrato con interesse mi sono sentito completamente invisibile. Tornato a casa, dopo aver analizzato le emozioni, l'ho chiamato singhiozzante dicendo che la sua conoscenza non mi faceva bene, perché era brutto sentirsi invisibile davanti agli occhi di chi ti piace. Avevamo accettato di dirci "arrivederci", dopo che mi aveva ribadito la sua posizione: "per te voglio essere una persona asessuata, mantere un rapporto umano e disinteressato". Nonostante ciò, i contatti virtuali e comportamenti ambigui sono rimasti ed io, che non ne comprendevo i motivi, ne ero particolarmente infastidito.

Ho quindi cominciato a stressarlo per incontrarlo, dicendogli che avevo bisogno di un suo aiuto, ma con lo scopo reale di ribadire la mia posizione.

L'incontro fu davvero piacevole ma le posizioni si invertirono: io chiesi quando ci saremmo rivisti la prossima volta e lui, con grande fermezza mi disse che non aveva senso vedersi se dovevo stare male, che eravamo in due periodi differenti, che si era affezionato ma nulla più, che non sa quello che siamo, quello che saremo, e che non siamo amici. Io non potevo forzarlo.

Presa la batosta, ritornai a casa felice per aver messo una pietra sopra la questione... ma i contatti virtuali rimasero. Non gli davo più peso ormai, fin quando non cominciò a contattarmi una volta ogni due giorni concludendo le conversazioni con "appena ci vediamo"/"appena stiamo insieme"/"in mia presenza"/"appena ti vedo ti spoglio".

Approfittando di un suo momentaneo disagio con un ragazzo che lo stressava quotidianamente, gli dissi tutto ciò che avrei voluto dirgli di persona la volta precedente: "Nessuno ha bisogno di te come padre, come psicologo e nessuno ha bisogno della tua compassione, del tuo supporto. Se è per questo motivo che mantieni un contatto, prendi una posizione netta. Se è altro, come simpatia, assumi il peso delle conseguenze delle tue azioni. Mantenere un contatto non aiuta."

Mi sarei aspettato un "vabbè allora ciao", ed invece mi disse che il discorso tra me e il ragazzo era differente perché con me erano emerse altre cose e questo lo aveva portato ad assumere due pesi e due misure differenti: "so che ti dispiace, ma a me farebbe piacere vederti."

Riuscimmo a vederci poco dopo ed il rapporto era confidenziale come al solito. In più mi mostrò un interesse fisico in modo esplicito. Io rimasi sulle mie, senza prendere iniziative, a causa delle sue precedenti posizioni nei miei confronti. Ma ero contento che qualcosa potesse realizzarsi visto che mi propose di uscire il sabato di quella stessa settimana.

Inutile dire che, come ogni volta che gli ho ricordato/proposto di vederci, non c'era. Ho cercato di riproporlo diverse volte nella settimana successiva, per un uscita infrasettimanale o nel weekend, ma era impegnato. Alla fine mi disse anche di non fare come il ragazzo che lo stressava e che "appena saremmo stati insieme mi avrebbe raccontato di cosa aveva fatto nel weekend."

La settimana successiva litigammo per una stupidaggine, con toni che nessuno aveva assunto l'uno verso l'altro. La fine della conversazione fu sempre la stessa: "a me fa comunque piacere vederti", da parte mia e da parte sua "anche a me fa piacere vederti. Ma è l'insistenza che mi da fastidio, non che tu me ne dia, ma mi fa venir meno la voglia di vederti. Poi... In che senso ti piaccio?"

Gli ripetetti in modo coerente perché mi piaceva ma la sua risposta fu un addio. "Abbiamo interessi differenti l'uno per l'altro. Siamo due persone molto intelligenti e questo non è sempre un bene, perché siamo molto complicati. Un tuo comportamento può intaccare la mia complessità ed un mio può intaccare la tua. Accetta la mia posizione, non mi sento di dirti addio, ma questa storia deve finire per il mio bene e per il tuo."

Io conclusi con "ci vediamo e ci sentiamo appena arriverà il momento," una frase che lui mi ha sempre detto ogni volta che abbiamo cercato di allontanarci.

Finito? No.

Da ragazzo stupido qualche settimana dopo gli ho chiesto scusa per i miei comportamenti esigenti e che se avesse voluto, in futuro, ci si sarebbe potuti vedere per prendere un caffè in modo decente. Lo scopo era quello di togliermi il peso del dispiacere e mantenere un contatto civile con una persona che apprezzo e ho apprezzato tanto. La sua risposta fu addirittura peggio della precedente: "non ho voglia, interesse, non mi va e non me la sento di vederti. Ci abbiamo già provato e non ha funzionato. Prendi la tua strada per la tua felicità come io ho preso la mia."

Ecco perché mi sono dato dello stupido. Perché non so cosa abbia potuto pensare del mio comportamento totalmente ingenuo e fatto con tantissima esitazione.

Sono passati 2 mesi dall'ultima volta che l'ho visto, un mese e mezzo dal litigio, uno dalle scuse.

Non sono stato con le mani in mano durante questa "pseudo-conoscenza", ma nessun ragazzo incontrato mi ha stimolato quanto lui.

Mi capita di ripensarci e non capisco il perché. Mi sono anche scocciato di sprecarci pensieri ed energia, ma non va via. Non so nemmeno come comportarmi: ho paura di poterlo vedere casualmente, anche se mi fa piacere; mi faccio addirittura uno scrupolo se devo semplicemente mettere un like ad una sua foto, perché non so come possono essere interpretati questi comportamenti.

Mi dà fastidio questa freddezza imposta, che tanto avevo richiesto? Provo fastidio per le incomprensioni nate o per l'immagine di me distorta che ha potuto crearsi? Sono effettivamente infatuato da lui e devo darmi del tempo, vivendo il tutto come se fosse un lutto amoroso? Sono amareggiato perché mi ha dato modo di farmi credere qualcosa e, in un certo senso, ci spero?

Vorrei ulteriormente chiarire, vorrei fare qualcosa, vorrei smuoverlo, ma mi sento senza alcun tipo di potere, anche perché penso di aver già fatto abbastanza.

Quello che mi rattrista di più è che in sua presenza stavo davvero molto bene e adesso non avrò più occasioni per rivederlo.

 

Grazie per le attenzioni.

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certe volte mi chiedo che gusto ci provate a complicarvi la vita infognandovi in ste situazioni senza uscita..

sembri un ragazzo con la testa sulle spalle eccetera.

t'ha detto chiaramente che non vuole più contatti con te?

 

ok, basta, con lui è finita, prendine atto e vai avanti:

il mare è pieno di pesci, giusto?

vorrà dire che qualcun altro abboccherà al tuo.. amo!

Edited by freedog
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Ovviamente sono i consigli più logici,ma tra dire e il fare c'è di mezzo il mare, ed è assolutamente mia intenzione riuscire a mettere questa situazione alle spalle. Come ho detto, non sono stato e non sto con le mani in mano, ma per quanto riesca a conoscere disinteressatamente qualcuno, per un caffè, più uscite o altro, non mi sento preso da nessuno... Il che non è assolutamente un male dal mio punto di vista. Ma torna spesso e poco volentieri il pensiero verso lui.

Praticamente non so mettere un punto.

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certe volte mi chiedo che gusto ci provate a complicarvi la vita
Eh si chiama cotta, innamoramento, come fare a biasimarlo ?

 

Questo tipo senza dubbio è stranetto, e tu eri tanto preso dallo sperare che quegli spiragli che ti lasciava si allargassero . Così non è successo, l'unica è andare avanti sempre con lo stesso entusiasmo e sperare arrivi un chiodo più grande che scacci questo !

 

PS ovvio che ti cercherà di nuovo,il tipo . C'è da sperare che 1) si fidanzi 2) torni con l'ex, almeno così non ti darà più noie ! 

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Evidentemente ci vuole del tempo. 

C'è chi se l'è fatta passare in due giorni, chi in 6 mesi.. chi di più ;)

 

Grazie!

 

 

Eh si chiama cotta, innamoramento, come fare a biasimarlo ?

 

Questo tipo senza dubbio è stranetto, e tu eri tanto preso dallo sperare che quegli spiragli che ti lasciava si allargassero . Così non è successo, l'unica è andare avanti sempre con lo stesso entusiasmo e sperare arrivi un chiodo più grande che scacci questo !

 

PS ovvio che ti cercherà di nuovo,il tipo . C'è da sperare che 1) si fidanzi 2) torni con l'ex, almeno così non ti darà più noie !

 

Grazie!

In effetti è quello che è successo, anche perché ogni volta che ci siamo incontrati mi diceva che "aveva smesso di pensarlo" e mi convincevo che il suo ricercarmi fosse motivato da interesse.

Eh, se dovesse farsi vivo, spero che mi sia passato tutto. Non vorrei continuare con questa storia "morbosa" ed "inquietante"

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aspetta:

se ho dato l'idea che volevo blastarlo mi son fatto capire malissimo!!! 

davvero, non ci pensavo affatto che mi si potesse interpretare così!!!

No, figurati​! :D

Ma sono consapevole che "nessuno nasce imparato", per cui ogni consiglio o parere, anche essere blastato, è ben accetto! :D

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T'hanno già detto piuttosto bene gli altri Roberto e, sicuramente, il mare è pieno di tanti  pesciolini belli freschi. Tuttavia, come si dice che le migliori barzellette sui carabinieri le mettano in giro i carabinieri stessi, anche noi, qui in Liguria, ci siamo inventati una barzelletta autoironica:

 

Mare senza pesci

Uomini senza parole

Donne senza pudore

 

Sembrerebbe in effetti un paradiso per gli amici etero ma è comunque una gran fortuna che voi guagliuni di parole ne abbiate qualcuna di più di noi e possiate manifestare, in questo modo, per le pene dell'amor perduto, una grande passionalità.

 

A prescindere dalle interpretazioni di tenori più o meno da osteria, interrogandomi sul testo del vostro inno nazionale, mi chiesi, anni fa, che cosa potesse essere questa vostra affascinante passionalità ed arrivai alla conclusione che è una potente capacità di crearsi impressioni che si traducono poi verbalmente in espressioni.

 

Secondo te "O sole mio" è l'espressione di un amore realizzato o di un amore soltanto agognato o, finanche, impossibile? :)

 

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GLI RIPETETTI! Come suona strano

però dovrebbe esser giusto

 

Comunque è una storia atroce fatta di morbosità e orrore, ma anche una santa iniziazione misterica in cui un po' tutti debbono passare; puoi gioire del fatto che il contatto con questo tizio sia stato reciso, e puoi analizzarla lentamente, con pazianza e accuratezza, per imparare tante cose. Ora hai bisogno di completare pian piano l'esorcismo del demonio che si è impossessato di te. Ci sono vari metodi.

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A prescindere dalle interpretazioni di tenori più o meno da osteria, interrogandomi sul testo del vostro inno nazionale, mi chiesi, anni fa, che cosa potesse essere questa vostra affascinante passionalità ed arrivai alla conclusione che è una potente capacità di crearsi impressioni che si traducono poi verbalmente in espressioni.

 

Secondo te "O sole mio" è l'espressione di un amore realizzato o di un amore soltanto agognato o, finanche, impossibile? :)

 

https://www.youtube.com/watch?v=3jkckD8gj4M

Non sai quanto mi è piaciuta questa risposta! Grazie! Cercando di risponderti seriamente ad una domanda che suppongo fosse retorica, immagino che l'interpretazione derivi dalla situazione che si sta vivendo. Per cui, ascoltando bene le parole, puoi immaginare quale interpretazione abbia dato. :)

 

GLI RIPETETTI! Come suona strano

però dovrebbe esser giusto

 

Comunque è una storia atroce fatta di morbosità e orrore, ma anche una santa iniziazione misterica in cui un po' tutti debbono passare; puoi gioire del fatto che il contatto con questo tizio sia stato reciso, e puoi analizzarla lentamente, con pazianza e accuratezza, per imparare tante cose. Ora hai bisogno di completare pian piano l'esorcismo del demonio che si è impossessato di te. Ci sono vari metodi.

Li sto esplorando un po' tutti di metodi :) Grazie!

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davydenkovic90

 infp va bene, ma fino a un certo punto. ;p

 

l'unica cosa che spicca da una rapida lettura di ciò che hai scritto, è sempre la solita storia del voler ritrovare in qualcuno le stesse cose che si sono vissute o provate precedentemente con un altra persona. Nessuno che conoscerai ti prenderà come questo ragazzo di cui parli, ti prenderanno in modo diverso, diverso non significa peggiore. E' un'altra cosa. Apparentemente ti può sembrare peggiore perché ti sembra di non provare quelle emozioni o situazioni, stati d'animo pensieri già conosciuti ed esplorati, ma non è detto che lo sia, anzi.

 

Quindi il mio modesto consiglio è provare, se ne hai voglia, a conoscere qualcun altro.

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infp va bene, ma fino a un certo punto. ;p

 

l'unica cosa che spicca da una rapida lettura di ciò che hai scritto, è sempre la solita storia del voler ritrovare in qualcuno le stesse cose che si sono vissute o provate precedentemente con un altra persona. Nessuno che conoscerai ti prenderà come questo ragazzo di cui parli, ti prenderanno in modo diverso, diverso non significa peggiore. E' un'altra cosa. Apparentemente ti può sembrare peggiore perché ti sembra di non provare quelle emozioni o situazioni, stati d'animo pensieri già conosciuti ed esplorati, ma non è detto che lo sia, anzi.

 

Quindi il mio modesto consiglio è provare, se ne hai voglia, a conoscere qualcun altro.

Ci hai ritrovato qualcosa dell'infp?

 

Grazie per il consiglio!

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Non sai quanto mi è piaciuta questa risposta! Grazie! Cercando di risponderti seriamente ad una domanda che suppongo fosse retorica, immagino che l'interpretazione derivi dalla situazione che si sta vivendo. Per cui, ascoltando bene le parole, puoi immaginare quale interpretazione abbia dato. :)

 

 

 

Grazie caro. Mi sono forse illuso di immaginarlo :)

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  • 2 weeks later...

Salve ragazzi. Stamattina mi sono presentato e ho subito colto la palla al balzo per scrivervi una storia, al fine di ottenere una vostra opinione sulla base delle vostre esperienze... perché io non ne ho molte.

Cerco di essere breve.

Fino a qualche mese fa avevo avuto solo una storia che non mi ha lasciato nulla a livello emotivo, e qualche conoscenza disimpegnata nel corso degli anni. Nessuna vita movimentata e non sono particolarmente attratto dal sesso occasionale.

Otto mesi fa ho conosciuto un ragazzo e ho sentito sin dal primo incontro una fiamma che, rispetto ai ragazzi precedenti, mi faceva capire di "aver trovato casualmente" qualcuno che valesse la pena conoscere. Sono stato chiaro sin da subito con lui palesandogli un mio interesse, per ricevere un rifiuto. Non so se per orgoglio o volendomi fingere maturo, ho comunque mantenuto un contatto con lui, cercando di tanto in tanto le sue attenzioni. Da parte sua comportamenti "amichevoli" e frasi che mi illudevano: "siamo anime affini", "sei una Sirenetta, hai una bellissima voce."

Il successivo incontro è avvenuto qualche mese dopo su sua richiesta, ed io non potevo che esserne felice. Ma le sensazioni che mi ha lasciato sono state pessime. Il suo argomento era il solito, (il suo ex) ed io che lo avevo incontrato con interesse mi sono sentito completamente invisibile. Tornato a casa, dopo aver analizzato le emozioni, l'ho chiamato singhiozzante dicendo che la sua conoscenza non mi faceva bene, perché era brutto sentirsi invisibile davanti agli occhi di chi ti piace. Avevamo accettato di dirci "arrivederci", dopo che mi aveva ribadito la sua posizione: "per te voglio essere una persona asessuata, mantere un rapporto umano e disinteressato". Nonostante ciò, i contatti virtuali e comportamenti ambigui sono rimasti ed io, che non ne comprendevo i motivi, ne ero particolarmente infastidito.

Ho quindi cominciato a stressarlo per incontrarlo, dicendogli che avevo bisogno di un suo aiuto, ma con lo scopo reale di ribadire la mia posizione.

L'incontro fu davvero piacevole ma le posizioni si invertirono: io chiesi quando ci saremmo rivisti la prossima volta e lui, con grande fermezza mi disse che non aveva senso vedersi se dovevo stare male, che eravamo in due periodi differenti, che si era affezionato ma nulla più, che non sa quello che siamo, quello che saremo, e che non siamo amici. Io non potevo forzarlo.

Presa la batosta, ritornai a casa felice per aver messo una pietra sopra la questione... ma i contatti virtuali rimasero. Non gli davo più peso ormai, fin quando non cominciò a contattarmi una volta ogni due giorni concludendo le conversazioni con "appena ci vediamo"/"appena stiamo insieme"/"in mia presenza"/"appena ti vedo ti spoglio".

Approfittando di un suo momentaneo disagio con un ragazzo che lo stressava quotidianamente, gli dissi tutto ciò che avrei voluto dirgli di persona la volta precedente: "Nessuno ha bisogno di te come padre, come psicologo e nessuno ha bisogno della tua compassione, del tuo supporto. Se è per questo motivo che mantieni un contatto, prendi una posizione netta. Se è altro, come simpatia, assumi il peso delle conseguenze delle tue azioni. Mantenere un contatto non aiuta."

Mi sarei aspettato un "vabbè allora ciao", ed invece mi disse che il discorso tra me e il ragazzo era differente perché con me erano emerse altre cose e questo lo aveva portato ad assumere due pesi e due misure differenti: "so che ti dispiace, ma a me farebbe piacere vederti."

Riuscimmo a vederci poco dopo ed il rapporto era confidenziale come al solito. In più mi mostrò un interesse fisico in modo esplicito. Io rimasi sulle mie, senza prendere iniziative, a causa delle sue precedenti posizioni nei miei confronti. Ma ero contento che qualcosa potesse realizzarsi visto che mi propose di uscire il sabato di quella stessa settimana.

Inutile dire che, come ogni volta che gli ho ricordato/proposto di vederci, non c'era. Ho cercato di riproporlo diverse volte nella settimana successiva, per un uscita infrasettimanale o nel weekend, ma era impegnato. Alla fine mi disse anche di non fare come il ragazzo che lo stressava e che "appena saremmo stati insieme mi avrebbe raccontato di cosa aveva fatto nel weekend."

La settimana successiva litigammo per una stupidaggine, con toni che nessuno aveva assunto l'uno verso l'altro. La fine della conversazione fu sempre la stessa: "a me fa comunque piacere vederti", da parte mia e da parte sua "anche a me fa piacere vederti. Ma è l'insistenza che mi da fastidio, non che tu me ne dia, ma mi fa venir meno la voglia di vederti. Poi... In che senso ti piaccio?"

Gli ripetetti in modo coerente perché mi piaceva ma la sua risposta fu un addio. "Abbiamo interessi differenti l'uno per l'altro. Siamo due persone molto intelligenti e questo non è sempre un bene, perché siamo molto complicati. Un tuo comportamento può intaccare la mia complessità ed un mio può intaccare la tua. Accetta la mia posizione, non mi sento di dirti addio, ma questa storia deve finire per il mio bene e per il tuo."

Io conclusi con "ci vediamo e ci sentiamo appena arriverà il momento," una frase che lui mi ha sempre detto ogni volta che abbiamo cercato di allontanarci.

Finito? No.

Da ragazzo stupido qualche settimana dopo gli ho chiesto scusa per i miei comportamenti esigenti e che se avesse voluto, in futuro, ci si sarebbe potuti vedere per prendere un caffè in modo decente. Lo scopo era quello di togliermi il peso del dispiacere e mantenere un contatto civile con una persona che apprezzo e ho apprezzato tanto. La sua risposta fu addirittura peggio della precedente: "non ho voglia, interesse, non mi va e non me la sento di vederti. Ci abbiamo già provato e non ha funzionato. Prendi la tua strada per la tua felicità come io ho preso la mia."

Ecco perché mi sono dato dello stupido. Perché non so cosa abbia potuto pensare del mio comportamento totalmente ingenuo e fatto con tantissima esitazione.

Sono passati 2 mesi dall'ultima volta che l'ho visto, un mese e mezzo dal litigio, uno dalle scuse.

Non sono stato con le mani in mano durante questa "pseudo-conoscenza", ma nessun ragazzo incontrato mi ha stimolato quanto lui.

Mi capita di ripensarci e non capisco il perché. Mi sono anche scocciato di sprecarci pensieri ed energia, ma non va via. Non so nemmeno come comportarmi: ho paura di poterlo vedere casualmente, anche se mi fa piacere; mi faccio addirittura uno scrupolo se devo semplicemente mettere un like ad una sua foto, perché non so come possono essere interpretati questi comportamenti.

Mi dà fastidio questa freddezza imposta, che tanto avevo richiesto? Provo fastidio per le incomprensioni nate o per l'immagine di me distorta che ha potuto crearsi? Sono effettivamente infatuato da lui e devo darmi del tempo, vivendo il tutto come se fosse un lutto amoroso? Sono amareggiato perché mi ha dato modo di farmi credere qualcosa e, in un certo senso, ci spero?

Vorrei ulteriormente chiarire, vorrei fare qualcosa, vorrei smuoverlo, ma mi sento senza alcun tipo di potere, anche perché penso di aver già fatto abbastanza.

Quello che mi rattrista di più è che in sua presenza stavo davvero molto bene e adesso non avrò più occasioni per rivederlo.

Grazie per le attenzioni.

Ho trovato una parte di me in quello che hai scritto, soprattutto nel modo in cui hai narrato l'accaduto. Dovrei farti altre domande, però io ho avuto e sto continuando ad avere un problema simile, che porta alle stesse azioni. Litigio - incazzatura - quando ci vediamo?

Nel mio caso, e non voglio dire che sia il tuo, si tratta di osessione.

Eh vabbè cosa vuoi che sia, no? Finchè uno non ha un disturbo ossessivo compulsivo o delle sfumature di questo, non ha idea di cosa significa. Perchè quando entri in quel circolo non ragioni.

 

Facile dire: "dimenticalo, ci sono mille altri pesci nel mare", ma se il tuo cervello ha racchiuso un idea, non se la toglie in 1 settimana, 1 mese o tranquillamente anche 1 anno.

 

Dopo un litigio tendenzialmente ci si distacca dalla persona, perchè c'è qualcosa che non va, non c'è compatibilità, soprattutto se non è un amicizia di infanzia. Il fatto di riprendere a rivederlo da parte tua, è sintomo che qualcuno dentro di te indirettamente ti sta dicendo di farlo. E dalla parte opposta, il fatto che a lui dopo un paio di litigi gli vada bene rivederti, significa che di te gli interessa il giusto.

 

Sia chiaro di nuovo, non voglio metterti in testa idee strane, ma visto che mi sono trovato molto in ciò che hai scritto, ti ho detto come vedo la situazione. L'ossessività è una malattia odiosa, e ciò che fa più incazzare è che chi non ne soffre pensa sia una roba da niente, quando è qualcosa che ti prende quando meno te lo aspetti e ti distrugge psicologicamente.

 

Quindi, a dire " con lui è finita, vai avanti, che problema c'è?" State solo calcando su una ferita aperta. Non siamo tutti uguali

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